SHANGAI - Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad e' oggi in Cina, ufficialmente per una visita dedicata all'Expo di Shanghai. Di fatto pero' il suo arrivo all'indomani dell'approvazione all'Onu di sanzioni contro la Repubblica islamica e' destinato ad assumere contorni delicati, avendo Pechino, suo tradizionale alleato, votato a favore. Il programma reso noto dall'ambasciata iraniana in Cina non prevede comunque incontri con esponenti cinesi ma soltanto la presenza di Ahmadinejad alla "Giornata dell'Iran" all'Expo universale. (RCD)
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Nucleare-Ahmadinejad-Cina-voto-sanzioni-Onu/10-06-2010/1-A_000110984.shtml
Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
giovedì 10 giugno 2010
Berlusconi "abbandona" Zapatero
Dopo l'incontro sull'euro, il premier italiano ha lasciato da solo il collega spagnolo coi cronisti.
MILANO - Prima le dichiarazioni congiunte alla stampa, poi i complimenti «all’amico Josè Luis», infine un saluto un po' insolito a «San Zapatero». E poi Silvio Berlusconi lascia solo il primo ministro spagnolo, nella Sala delle Galere dove si tengono le conferenze stampa al termine degli incontri internazionali di Palazzo Chigi. Per i giornalisti nessuna possibilità di domande a Berlusconi, che invece affida proprio ai cronisti il collega spagnolo: «Lascio l’amico Josè Luis alle domande dei giornalisti, immagino sulla sua visita in Vaticano», si congeda Berlusconi. «L’ho sempre apprezzato - aggiunge il Cavaliere - e lo saluto come si saluta un santo: avendo appena avuto la benedizione del Papa è in uno stato di assoluta grazia». Dopodiché, il premier italiano imbocca la porta d’uscita. E così il primo ministro spagnolo resta solo nella sala, un po' interdetto, prima di essere invitato a lasciarla per qualche minuto: il tempo di togliere la bandiera italiana, e lasciare alle spalle di Zapatero la sola bandiera spagnola, per poi dare il via alla breve conferenza stampa tra la sorpresa dei cronisti.
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http://www.corriere.it/economia/10_giugno_10/euro-berlusconi-zapatero_670fcc6a-7489-11df-b340-00144f02aabe.shtml
Claps: reperti del sottotetto, non c'e' Dna di Restivo
SALERNO - Non sarebbero emerse tracce del Dna di Danilo Restivo dagli esami finora compiuti sui reperti recuperati nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinita' di Potenza, dove il 17 marzo scorso venne ritrovato il corpo di Elisa Claps. L'indiscrezione proviene da fonti investigative. (RCD)
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache/Claps-reperti-sottotetto-non-Dna-Restivo/10-06-2010/1-A_000111039.shtml
Eni: disservizi in bolletta, Authority apre istruttoria
ROMA - L'Autorita' per l'Energia ha aperto un'istruttoria su Eni ''per disservizi riguardanti conguagli e bollette'' principalmente per contratti di fornitura del gas. Si legge in una nota del Garante. Il provvedimento viene dopo ''numerose segnalazioni di disservizi ricevute dallo 'Sportello per il consumatore' e dalle Associazioni dei consumatori''. (RCD)
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/Eni-disservizi-bolletta-Authority-apre-istruttoria/10-06-2010/1-A_000111040.shtml
Caldo/ Temperature africane fino a domenica, al Sud quasi 40
Roma, 10 giu. (Apcom) - Temperature percepite ovunque oltre i 30 gradi, con picchi di quasi 40 al sud. Il gran caldo estivo che da ieri sta colpendo l'Italia rimarrà su quasi tutte le regioni almeno fino a domenica. Secondo le previsioni del servizio meteo dell'Aeronautica militare anche domani, venerdì, i termometri saranno un po' ovunque quasi bollenti: 32 gradi a Roma, 34 a Firenze, 39 a Napoli, 35 a Potenza, 34 a Reggio Calabria, 36 a Palermo, 37 a Cagliari, 36 a Bari, 37 a Pescara, 36 a Bologna, 30 a Perugia, 33 a Venezia, 35 a Trieste, 32 a Trento e Milano, 30 a Genova. Più fresco a Torino, dove sono previsti 25 gradi. Anche sabato sarà una giornata da canicola: 35 gradi a Roma, 34 a Firenze, 35 a Napoli, 32 a Potenza, 36 a Reggio Calabria, 33 a Palermo, 31 a Cagliari, 33 a Bari, 35 a Pescara, 36 a Bologna, 31 a Perugia, 35 a Venezia, 36 a Trieste, 33 a Trento, 30 a Milano, 29 a Torino, 30 a Genova. Il record di caldo sarà in Campania, nel Salernitano, a Capo Palinuro: venerdì e sabato le temperature percepite non scenderanno mai oltre i 29, neanche di notte. A livello di previsioni meteorologiche, nei prossimi due giorni il tempo sarà bello ovunque, con qualche perturbazione sulle regioni del nord-ovest. Possibili piogge sui rilievi alpini del Piemonte e della Valle d'Aosta. La tendenza per domenica e lunedì vede, invece, un peggioramento della situazione al centro-nord, con possibili temporali su Piemonte, Lombardia, alta Emilia-Romagna e Triveneto, nord della Sardegna. Soleggiato sulle altre regioni.
http://www.apcom.net/newscronaca/20100610_172301_5822624_90433.shtml
Perché l’America non condanna Israele
C’e’ un motivo per il quale gli Stati Uniti non hanno ancora condannato Israele per il maldestro attacco contro una flotta turca che cercava di rompere il blocco di Gaza...
In un momento in cui tutto il mondo esprime la sua ira contro lo stato ebraico, Obama non solo si rifiuta di condannare l’attacco ma addirittura si dichiara “l’unico amico di Israele”. Ci vuole un gran coraggio.
Come mai Obama, che aveva iniziato la sua presidenza con toni decisamente diversi verso Tel Aviv rispetto al suo predecessore, ha deciso di prendere questa strada? Se lo chiedono in molti in questi giorni. In realtà è una scommessa (molto rischiosa) del presidente americano.
Il momento per la sventurata azione militare israeliana non poteva essere peggiore: stavano per iniziare negoziati di pace tra Israele e lo Stato palestinese; il Consiglio di Sicurezza dell’ONU stava per iniziare a vagliare l’ipotesi di ulteriori sanzioni contro l’Iran; e la Turchia, che una volta era il più grande amico di Israele tra i paesi musulmani, si sta spostando lentamente verso un islamismo più estremo.
Inoltre, l’azione militare israeliana sposta l’attenzione del pubblico mondiale dalle sanzioni contro l’Iran (che era un l’obiettivo primario del governo Netanyahu) al blocco della Striscia di Gaza. Tra le altre cose, il blocco non sta avendo il successo sperato. Anche se riesce nell’intenzione di tenere armi e materiali edili fuori da Gaza l’obiettivo politico (quello di minare la leadership di Hamas nella Striscia) sta chiaramente fallendo.
Considerando che sui battelli turchi c’erano cittadini di molti paesi diversi si capisce l’ira internazionale contro Israele. Allora perché Obama, che finora ha incontrato tanta difficoltà a limitare le azioni espansionistiche del governo di Netanyahu, non si è unito al coro di sdegno? La verità è che Obama spera di usare il sostegno in questo momento come un arma per influenzare maggiormente il governo d’Israele su questioni più importanti e di lungo respiro.
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http://www.agoravox.it/Perche-l-America-non-condanna.html
La Casta colpisce ancora: salvato dall’arresto il Senatore Vincenzo Nespoli
Il caso Nicola Cosentino aveva procurato il primo vero scossone all’interno del governo.
L’incriminazione a suo carico per concorso esterno in associazione camorristica, la richiesta d’arresto a suo carico (respinta dalla Camera dei Deputati) e quella successiva di utilizzo delle intercettazioni (fondamentali per il processo ma respinte dalla Giunta per le Autorizzazioni di Palazzo Montecitorio) erano riuscite a mettere in subbuglio l’intera maggioranza, tanto da portare alla rinuncia del sottosegretario all’Economia alla candidatura per le regionali di marzo in Campania e alle sue dimissioni dall’esecutivo (immediatamente rientrate dopo un colloquio chiarificatore con il premier in persona).Il secondo caso celebre della sedicesima legislatura, quello dell’ex senatore Nicola Paolo Di Girolamo, si è concluso ancora più "drammaticamente": con le sue dimissioni forzate dall’incarico di rappresentate del popolo alla "camera alta" e con l’esecuzione dell’arresto.Martedì, alle ore 17:40, la Giunta per le Autorizzazioni del Senato dava il via alla seduta per la discussione della richiesta d’arresto emessa dal GIP di Napoli, Alessandro Buccino Grimaldi, nei confronti del Senatore Vincenzo Nespoli (PDL). Dopo appena un’ora di discussione, la Giunta rigettava la richiesta di misura cautelare emessa dal Tribunale di Napoli. E garantiva ancora una volta lo status di libero cittadino ad un Senatore della Repubblica pluri-indagato.
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http://www.agoravox.it/La-Casta-colpisce-ancora-salvato.html
Intercettazioni: Anm, ddl mette in ginocchio attivita' pm e polizia
Roma, 10 giu. - (Adnkronos) - Il ddl sulle intercettazioni "mette in ginocchio l'attivita' dei pm e delle forze di polizia impegnate nelle indagini". Lo ha dichiarato il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Luca Palamara, ai microfoni di Sky, che ha spiegato come l'uso dello strumento investigativo delle intercettazioni "viene fortemente limitato". E cio', fa notare "garantisce impunita' a chi commette reali". Per il leader dell'Anm inoltre "non viene risolto il problema di come arginare la diffusione di materiale irrilevante ai fini dell'inchiesta. L'obiettivo principale di questa riforma e' incidere in modo rilevante sulla ricerca della prova".
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Intercettazioni-Anm-ddl-mette-in-ginocchio-attivita-pm-e-polizia_522355906.html
Ddl intercettazioni, oggi la fiducia - Di Pietro occupa Palazzo Madama
Il governo blinda il ddl intercettazioni ponendo al Senato la questione di fiducia ed esplode la protesta dell’opposizione: su tutti l’Italia dei Valori che, sventolando il tricolore, occupa l’Aula di Palazzo Madama «a oltranza»: «È la nostra resistenza al dittatore Berlusconi», motiva Antonio Di Pietro. Il Pd invece attacca l’esecutivo definendo la decisione della fiducia «illegittima» perché autorizzata in un Consiglio dei ministri che ancora non conosceva il testo del maxiemendamento. Non solo. Secondo Anna Finocchiaro ci sono tutti gli estremi per motivare ricorsi alla Corte Costituzionale perché alcune parti del testo sono «irragionevoli». E il clima infuocato di Palazzo Madama desta qualche preoccupazione nel leader della Lega, Umberto Bossi, che teme venga compromesso il confronto con l’opposizione sulle riforme. Questa mattina è atteso il voto finale sul provvedimento. «L’ostruzionismo messo in atto dall’opposizione - ha denunciato ieri il sottosegrario alla Giustizia Giacomo Caliendo - a questo punto legittima il ricorso al voto di fiducia». E infatti, nonostante l’estremo tentativo dell’opposizione di chiedere al presidente del Senato, Renato Schifani, ancora un ritorno in Commissione, il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, ha posto la questione di fiducia. «È un diritto della maggioranza arrivare alla decisione visto che di intercettazioni se ne discute da due anni», osservava Maurizio Gasparri. La Finocchiaro chiedeva a Vito quando il Cdm abbia autorizzato questa fiducia.
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http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201006articoli/55792girata.asp
Gli uomini d'oro del Vaticano il finanziere nella cappella Sistina
NELLE SEGRETE stanze della finanza vaticana più "oscura" non c'è solo il caso di Angelo Balducci, figura chiave del sistema Anemone e degli affari sporchi con la politica: se si scava più a fondo si scopre che il club più esclusivo del mondo, quello dei Gentiluomini di sua Santità, nasconde altre inquietanti verità, che portano a chiedersi come mai Ratzinger, a distanza ormai di cinque anni dall'inizio del suo pontificato, non abbia fatto pulizia negli oscuri meandri della finanza off-shore che prospera all'ombra dello Ior, dell'Apsa (Amministrazione Patrimonio Sede Apostolica), di Propaganda Fide e di molte società partecipate dal Vaticano. Raztinger, infatti, ha portato alla guida dello Ior un banchiere dell'Opus Dei, Ettore Gotti Tedeschi, inquisito (e poi prosciolto) per il caso Parmalat e molto legato a Gianmario Roveraro, centrale nella quotazione di Parmalat e ucciso poi da strani killer, e il Vaticano sta coprendo una serie di situazioni ancora più strane, che hanno radici lontane ma che presentano analogie col caso Balducci.
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http://www.repubblica.it/cronaca/2010/06/10/news/vaticano_uomini_d_oro-4711209/?ref=HRER2-1
Iran: agenzia nucleare, voto Cina a sanzioni dimostra dominio Occidente
Teheran, 10 giu. - (Adnkronos/Aki) - Il direttore dell'Organizzazione per l'Energia atomica dell'Iran, Ali-Akbar Salehi, ha duramente criticato il voto della Cina a favore del nuovo pacchetto di sanzioni contro l'Iran approvato ieri dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. In un'intervista all'agenzia di stampa 'Isna', Salehi ha descritto il voto cinese come un'indicazione della ''azione di dominio'' che l'Occidente esercita sul governo di Pechino.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Iran-agenzia-nucleare-voto-Cina-a-sanzioni-dimostra-dominio-Occidente_519942260.html
Legge 180, Fazio contestato lascia convegno su salute mentale
ROMA - Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio è stato molto contestato oggi per alcune sue affermazioni a proposito del trattamento dei malati psichici, nel corso di un convegno dal titolo "andare oltre la legge 180". Il governo - ha detto in sostanza - non vede la necessità di modificare questa legge istituendo un trattamento sanitario obbligatorio (Tso) prolungato. "La legislazione attuale permette di prolungare il Tso senza una definizione dei limiti temporali, rispettando le garanzie dei pazienti - ha spiegato Fazio - per cui allo stato attuale, il governo non ravvede la necessità di proporre l'istituzione di Tso prolungati. Questo è il frutto di consultazioni con tutta una serie di psichiatri, ovviamente ci rifacciamo alla psichiatria ufficiale, quindi non è che il governo si inventa delle cose". Il ministro è stato contestato su questo punto da alcuni esponenti di associazioni di malati presenti alla conferenza, al punto che - visibilmente contrariato - si è alzato dal palco degli oratori e ha lasciato la sala.
Parlando poi fuori dalla sala, ha spiegato il suo pensiero: "Riteniamo che la attuale situazione non funzioni - ha aggiunto Fazio - dobbiamo mettere riparo alla situazione attuale, che ha come punto negativo la grande disparità delle situazioni regionali. Quindi, credo che bisogna lavorare tutti insieme, compreso chi vede in questo momento nel Tso prolungato e quindi nello smantellamento della legge 180, che ci invidia tutto il mondo, una soluzione. Non è questa l'unica soluzione - ha concluso Fazio - una soluzione bisogna trovarla ma non è questa".
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/06/09/news/non_possiamo_assistere_i_malati_psichici-4704623/
Santoro, video-lettera al premier "Non ha domato Annozero"
ROMA - Michele Santoro apre l'ultima puntata stagionale di Annozero con un'introduzione dedicata al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al quale dice: ''Annozero è un cavallo che lei non è riuscito né a cavalcare, né a domare, né a comprare. Vediamo se ci sarà nel palinsesto della prossima stagione. Comunque sia 'Annozero' è un cavallo che continuerà a correre". Quanto alle prospettive della televisione italiana, il conduttore continua nella videolettera definendola una tv "un po' fascista, senza fascismo per carità, senza duce, ma con il conformismo", popolata e guidata da "quei funzionari che invitano e ospitano le veline che piacciono a loro e i cantanti che piacciono alla loro zia Concettina". Una tv che il conduttore iconizza in una "Villa Serena dove tutti siamo un po' vecchi, con le canzoni del passato e la nostalgia del passato".
Sempre rivolto al premier Santoro ha voluto puntualizzare che "è importante che una televisione possa portare le proprie telecamere in molti luoghi differenti, è importante che non tutti decidano di andare nello stesso luogo. E capisco - ha aggiunto - che lei abbia un problema con 'Annozero', ma questo problema non si può risolvere con le elezioni, né con la forza della maggioranza e del voto perché 'Annozero' non è un partito: è un prodotto culturale, è un prodotto televisivo". E ha argomentato: "E' una cosa che non è fatta da un talento 'unico', ma da un talento diffuso e fatto di tante persone e competenze, e questo si può sconfiggere solo con un altro talento, ancora più bravo e ancora più creativo, ancora più capace di impiegare le risorse per il bene della televisione, per il bene dello spettacolo". Questa è l'ultima anteprima di quest'anno di 'Annozero', ha concluso Santoro continuando a rivolgersi a Berlusconi, "e finalmente posso liberarla delle sue preoccupazioni, per il momento, E anche delle mie, perché, diciamocelo, un po' di riposo ce lo siamo meritato".
I compensi Rai nei titoli di coda
Presto sarà "alla Rai se magna, eh?" il commento più benevolo e più comune alla fine degli spettacoli, dei dibattiti e delle tante vite in diretta. Si sa infatti che in Italia il benessere altrui è più impopolare della propria miseria. Dunque leggere nei titoli di coda i compensi di Simona Ventura e Michele Santoro e Carlo Conti, ma anche dell'opinionista saputo - che so? Michele Mirabella - o della signora scollacciata - che so? Belen Rodriguez - produrrà dovunque la stessa reazione, sia pure con diverse sfumature dialettali, ma sempre, dalle Alpi alla Sicilia, con il medesimo tono di sarcasmo, di disprezzo, di odio, di livore: "Alla Rai, se magna, eh?" Ovviamente è giusto che gli italiani possano sapere che fine fanno i loro soldi e dunque quanto vengono pagati Fabio Fazio, Monica Setta e Lamberto Sposini. Ma qui maggioranza e opposizione della Commissione di Vigilanza confondono la trasparenza con la pubblicità, la legittima curiosità con la morbosità, l'interesse con l'invidia. Non hanno infatti consigliato di pubblicare nel sito della Rai i compensi dei conduttori, degli ospiti e delle star. Hanno invece invitato la Rai a scriverli alla fine dei programmi, assieme a tutte quelle informazioni che oggi nessuno legge perché, al termine di uno spettacolo, o si cambia canale o si va a letto.
Ma quando la proposta verrà accolta il titolo di coda diventerà il momento più atteso, il più seguito, quello dello sfogo, del godimento malsano, della rivincita contro la televisione che ti esclude, contro il divo che non vale niente, perché ogni poltrona è un tribunale e c'è gente che guarda la televisione e straparla con la televisione, insulta, irride e spesso, tra le quattro mura di casa, dà il peggio di sé, con l'accusa, generica ma sempre pronta, di avere fatto dell'Italia "una mangiatoia" che è volgarità da reprimere e non da incoraggiare, residuo di un paese vaccaro, contadino e sottoproletario, è l'insurrezione degli stomachi vuoti.
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http://www.repubblica.it/politica/2010/06/10/news/merlo_compensi_rai-4709866/
Intercettazioni, la "lezione" americana +26% di intercettazioni per i reati dell'alta finanza
NEW YORK - La polizia giudiziaria e la magistratura americana aumentano il ricorso alle intercettazioni telefoniche nella lotta ai reati dei "colletti bianchi". Sempre più spesso l'Fbi sta usando contro la criminalità economica strumenti e tecnologie sperimentate nell'antiterrorismo e nella battaglia contro il narcotraffico. Lo rivela James Trainor, dirigente dell'Fbi di New York, a capo dell'unità investigativa che si occupa di banche e mercati finanziari. Evasione fiscale, frodi, insider trading: "Stiamo applicando ai reati economici e finanziari gli stessi principi in vigore per la sicurezza nazionale", spiega Trainor in un'intervista a The Wall Street Journal. "E' con questi mezzi - dice Trainor - che si può fare una prevenzione più efficace, intervenire prima che il danno raggiunga i miliardi di dollari". Agli ordini di Trainor oggi lavorano centinaia di "intelligence analyst", agenti dell'Fbi che possiedono una formazione specifica sui reati fiscali e di bilancio, sulle normative bancarie e i regolamenti di Borsa. Secondo Trainor i metodi usati dai servizi segreti per sventare complotti terroristici sono preziosi anche per "rompere la cultura dell'omertà" ai vertici delle banche e delle grandi aziende, per "rompere il silenzio tradizionale di Wall Street". "Mai più un altro affare Madoff", è il motto adottato dai reparti dell'Fbi specializzati nelle investigazioni finanziarie: il finanziere Bernard Madoff era riuscito a trafugare
15 miliardi di dollari ai suoi clienti, prima di essere scoperto.
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http://www.repubblica.it/politica/2010/06/10/news/intercettazioni_la_lezione_americana_26_di_intercettazioni_per_i_reati_dell_alta_finanza-4709990/
Terremoto, Verdini indagato a L'Aquila - Nuovo fronte dopo Firenze e Roma
L'AQUILA - C'è un'inchiesta della Procura nazionale antimafia sulla ricostruzione dell'Aquila. Un'indagine che riguarda il Progetto C. a. s. e.: i duecento palazzi e le decine di scuole realizzate dal governo per i terremotati. E uno dei nomi finiti sul registro degli indagati è quello di Denis Verdini, coordinatore nazionale del Pdl, già indagato per corruzione a Firenze (grandi eventi) e a Roma (business eolico). Il titolo del fascicolo è "infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti per la ricostruzione", ed è in mano ad un pool di magistrati: Vincenzo Macri (coordinatore), Olga Capasso (delegata al collegamento con gli inquirenti aquilani) Alberto Cisterna e Gianfranco Donadio. Un procedimento aperto diversi mesi fa che, almeno all'inizio, doveva riguardare solo le infiltrazioni delle mafie nei lavori per il terremoto (con quindici aziende già sotto inchiesta) e che invece, da marzo, è stato allargato - di concerto con il procuratore de L'Aquila Alfredo Rossini - agli affari nel post sisma degli imprenditori coinvolti nelle inchieste sui Grandi eventi.
Così, in questa indagine sono entrate le carte della procura fiorentina sugli affari gestiti della Protezione civile, in deroga alle procedure sugli appalti pubblici. Affidamenti pilotati, secondo gli inquirenti, a Firenze come all'Aquila. E le carte che riguardano la ricostruzione arrivate sul tavolo dei pm dell'antimafia, sono voluminose e pesanti: centinaia di pagine di intercettazioni ed interrogatori. Al centro degli affari, il Consorzio Federico II, con l'azienda toscana Btp (Baldassini-Tognozzi-Pontello, quella del costruttore Riccardo Fusi, indagato a Firenze per corruzione) insieme alle ditte aquilane Fratelli Ettore&Carlo Barattelli srl, Vittorini Emidio costruzioni srl e Marinelli ed Equizi srl. Un consorzio nato il 15 maggio 2009 (appena quaranta giorni dopo il terremoto), dopo una serie di visite a Palazzo Chigi degli imprenditori che poi hanno unito le loro forze. Era proprio nella sede della presidenza del Consiglio dei ministri - come emerge dalle carte del procedimento - che i costruttori cercavano di accreditarsi per gli appalti del post terremoto. Appalti che poi, di lì a poco, sono arrivati. Come la costruzione della scuola media Carducci (struttura provvisoria costata allo Stato 7,3 milioni di euro) al restauro di alloggi alla caserma Pasquali (con un appalto firmato dal provveditore delle opere pubbliche dell'Abruzzo Gianni Guglielmi), fino ai puntellamenti nella zona rossa, finora cinque, ottenuti dal Comune dell'Aquila.
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http://www.repubblica.it/cronaca/2010/06/10/news/terremoto_verdini_indagato_a_l_aquila_nuovo_fronte_dopo_firenze_e_roma-4710054/
Costi lievitati e boom di subappalti tutte le ombre sulle "new town"
ROMA - Dunque, ci siamo. Ad occupare il centro della scena della ricostruzione post terremoto torna un ingombrante convitato di pietra. Ora oggetto di attenzioni investigative. Ma del resto capace, da qualche tempo, di agitare gli ambienti della maggioranza parlamentare e i tecnici più vicini a Guido Bertolaso. Parliamo del progetto "C. a. s. e.", acronimo di Complessi antisismici sostenibili ecocompatibili. Dei 185 edifici (per un totale di circa 4.500 appartamenti) in cui oggi vivono 15 mila sfollati, costruiti tra il settembre 2009 e il febbraio scorso su piastre e isolatori sismici in diciannove aree della periferia aquilana. Il "fiore all'occhiello" della Protezione Civile. Un fiume di denaro su cui pure in questi mesi si era cominciato a fare domande. Ottenendone ora indignate repliche. Ora curiosi silenzi.
I dati forniti dalla Protezione civile documentano che, al 24 maggio scorso, la realizzazione dei 4 mila e 500 appartamenti del Progetto è costata complessivamente 803 milioni e 857 mila euro. Comprendendo in questa cifra, non solo le spese di fondazione ed edificazione, ma anche il costo degli allestimenti, degli arredi, delle opere di urbanizzazione e di sistemazione del verde. Mentre un calcolo standard dei costi di semplice costruzione - almeno a voler stare alle indicazioni fornite in questi mesi in Parlamento e alla Regione Abruzzo dall'Idv di Antonio Di Pietro - indica il prezzo a metro quadro degli appartamenti più o meno in 2 mila e 600 euro. Vale a dire, quattro volte quello delle casette in legno prefabbricate. Comunque più del doppio del costo medio di mercato che oscilla intorno ai mille e cento euro a metro quadro. A rendere importanti i costi, come sempre, una rigogliosa fioritura di subappalti (sono state 931 le imprese che hanno lavorato nei cantieri a fronte delle 121 che si sono aggiudicate le gare), i cui criteri restano nella piena discrezionalità delle imprese. E la singolare esosità di alcuni voci di spesa. Come i 14 milioni e mezzo per la sistemazione del verde, la posa di aiuole e alberi. O i 66 milioni di euro pagati per la fornitura, il trasporto e il montaggio degli arredi. Più o meno 15 mila euro ad appartamento (una fortuna, se si pensa che un arredamento completo da "Ikea" per una casa di circa 50 metri quadri può arrivare a 7-8 mila euro).
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http://www.repubblica.it/cronaca/2010/06/10/news/costi_lievitati_e_boom_di_subappalti_tutte_le_ombre_sulle_new_town-4710200/
Gianfranco irritato dagli attacchi del premier "Alza polveroni ma sulle riforme siamo a zero"
ROMA - Gianfranco Fini, scorrendo le agenzie con le nuove parole incendiarie di Berlusconi, ha scrollato la testa. Nessuna dichiarazione, nessuna censura pubblica, per non rovinare il clima di fragile tregua siglata sulle intercettazioni, ma è chiaro che al presidente della Camera quella messa in mora della Costituzione "catto-comunista" non sia piaciuta affatto. "Berlusconi - ha spiegato ai suoi - si lamenta, ma ancora non abbiamo capito il governo cosa vuole fare sulle riforme, quale sia il progetto, quale idea abbia il Pdl al riguardo. Mi sembra il solito polverone". Insomma, secondo i finiani, per comprendere le ragioni di questo innalzamento dei toni del Cavaliere è più utile guardare al momento politico che non al merito. Tanto più che, come conferma il sottosegretario Aldo Brancher, ad oggi un progetto del governo sulle riforme costituzionali ancora non c'è. Lunedì scorso ci sono state le prime audizioni davanti alle commissioni affari costituzionali di Camera e Senato, ma palazzo Chigi ancora deve stendere un articolato.
"Berlusconi - sorride il finiano Carmelo Briguglio - usa la tecnica della seppia: quando è in difficoltà schizza fuori una nuvola nera per confondere i suoi aggressori". E, in questo momento, Berlusconi di "aggressori" ne vede un po' ovunque. Ieri se ne è lamentato con Gianfranco Micciché, che lo è andato a trovare a palazzo Grazioli: "Non smettono mai di attaccarmi, ora mi danno persino del fascista! Ma più mi attaccano e più mi carico". Non ci sono soltanto i nemici alla Di Pietro. La minaccia più grande è quella che proviene dalle procure che stanno indagando sugli appalti. E non è un caso che, per due giorni di seguito, il premier in pubblico se la sia presa con i pm difendendo la Protezione Civile e smentendo l'esistenza di una "cricca". In una pausa dei lavori della Camera, Maurizio Lupi confida il cruccio che sta assillando Berlusconi: "Bisogna mettersi nella sua testa. Lui considera la gestione post-terremoto come il capolavoro politico del governo e vede i magistrati all'opera per distruggere l'immagine di quanto è stato compiuto". Magistrati, Di Pietro ("è più pericoloso dei comunisti", ha detto il Cavaliere a un imprenditore). Ma la minaccia più insidiosa è quella che proviene dall'interno. "Berlusconi - spiega un ministro forzista - prima è sembrato subalterno di Tremonti nella definizione della manovra, poi ha dovuto ingoiare le richieste di Fini sulle intercettazioni. Adesso cerca di riprendersi il suo ruolo di guida della coalizione". E le riforme costituzionali, agli occhi del premier, presentano il doppio vantaggio di essere "a costo zero" e di distogliere l'attenzione dai pesanti sacrifici della finanziaria.
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http://www.repubblica.it/politica/2010/06/10/news/gianfranco_irritato_dagli_attacchi_del_premier_alza_polveroni_ma_sulle_riforme_siamo_a_zero-4710494/
G8, scoperti conti segreti a San Marino - In due banche i milioni del "sistema Anemone"
PERUGIA - Un testimone il cui nome è top secret ha indicato ai pm di Perugia dove sarebbero custoditi i "tesoretti" accumulati e nascosti in banche estere dai funzionari pubblici Angelo Balducci, Fabio De Santis, Claudio Rinaldi e Mauro Della Giovampaola e dal commercialista di Diego Anemone, Stefano Gazzani. Una parte, circa 10 milioni di euro, è già stata individuata in un paio di istituti di credito di San Marino: sono intestati o comunque riconducibili a Gazzani, De Santis, Rinaldi e alla madre di quest'ultimo, Mimma Giordano. Un "gruzzolo" che si aggiunge a quello già rintracciato nei mesi scorsi in alcune banche del Lussemburgo. Anche quei soldi, 5 milioni di euro, occultati nella agenzie dell'Unicredit, erano stati collegati a Balducci e Rinaldi. E se da un lato si cercano i conti, dall'altro si tenta di fare luce sulla lista di Anemone e sui metodi di corruzione del costruttore. Gli inquirenti perugini hanno già riscontrato 40 ristrutturazioni fatte dalle ditte di Diego Anemone. I "beneficiari" fanno parte dei 412 nomi inseriti nel "libro mastro" del costruttore. Tra i lavori registrati ci sono anche quelli nell'appartamento con vista Colosseo di Claudio Scajola, comprato con il "contributo" di 900mila euro dell'imprenditore. Tra i documenti trovati, ci sono le fatture delle ditte subappaltatrici, ma ancora non c'è traccia dei pagamenti fatti dai proprietari o dagli affittuari degli appartamenti "curati" da Anemone e Balducci.
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http://www.repubblica.it/cronaca/2010/06/10/news/g8_scoperti_conti_segreti_a_san_marino_in_due_banche_i_milioni_del_sistema_anemone-4710811/
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