lunedì 25 luglio 2011

Gb: sesso 'a rischio', emergenza condom per disputa legale tra aziende

Roma, 25 lug. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Niente sesso per gli inglesi. A turbare le alcove britanniche e' una improvvisa carenza di preservativi. Un problema dovuto a una disputa legale tra il principale produttore del Regno Unito, Durex, e il suo primo fornitore, con sede in India: Ttk Lig. Risultato? Un problema di scorte segnalato dal servizio sanitario nazionale, che rimbalza sulla stampa britannica.

Antitrust, multa da 350 mln ad Autostrade per gestione della nevicata del 17 dicembre

Roma, 25 lug. - (Adnkronos) - L'Antitrust sanziona Autostrade spa per pratiche commerciali scorrette, gestione inadeguata e mancata assistenza agli automobilisti durante la nevicata del 17 dicembre scorso. La multa ammonta a 350 mila euro.
L'Antitrust, si legge in una nota, ha sanzionato la società per come ha gestito la situazione di crisi creatasi principalmente nell'area di Firenze dell'A1 il 17 e il 18 dicembre dell'anno scorso, quando abbondanti nevicate portarono ad una totale paralisi del traffico. Tra i motivi della multa la scorrettezza delle informazioni fornite alle migliaia di viaggiatori che in quei giorni si trovavano a percorrere il tratto autostradale in questione, e la cattiva gestione dell'emergenza, dovuta sia alla mancanza di adeguate procedure sia alla mancata applicazione di quelle esistenti.
Secondo l'Autorità, Autostrade per l'Italia ha omesso o fornito in modo incompleto e, comunque, intempestivo le notizie circa le condizioni di viabilità del tratto dell'autostrada A1 (tronco Firenze), non consentendo ai consumatori di evitare di immettersi o di continuare a percorrere il tratto autostradale in questione. Inoltre sono risultate insufficienti le informazioni e le misure di assistenza prestate alle migliaia di consumatori rimasti bloccati sulla carreggiata autostradale per più di un giorno (alcuni fino a 30 ore), in situazioni climatiche estreme, in assoluto isolamento, impossibilitati a mettersi telefonicamente in contatto con la società Autostrade. L'Autorità, nel determinare la sanzione, il cui importo massimo previsto dal Codice del Consumo à di 500mila euro, ha tenuto conto delle procedure di conciliazione messe in atto dalla società nei confronti degli automobilisti rimasti intrappolati durante la nevicata.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Antitrust-multa-da-350-mln-ad-Autostrade-per-gestione-della-nevicata-del-17-dicembre_312281448872.html

Oslo, 2 cellule in aiuto di Breivik: "Ho agito contro il marxismo"

(Xinhua)
Oslo, 25 lug. (Adnkronos/Ign) - Anders Behring Breivik è stato incriminato per terrorismo ed ha ammesso di aver compiuto gli attacchi di Oslo e Utoya ma si è rifiutato di dichiararsi colpevole durante l'udienza preliminare che si e' svolta a Oslo. Il sospetto - al quale non è stato concessa un'udienza pubblica né è stato permesso di presentarsi in uniforme in tribunale, come invece aveva chiesto - ha detto di aver voluto "lanciare un forte messaggio alla gente", di aver voluto "salvare la Norvegia e l'Europa occidentale dal 'marxismo culturale'" e di aver voluto "procurare perdite il più grave possibile al Partito Laburista". Questo quanto riferito dal giudice Kim Heger dopo l'udienza. Ma la notizia è che Breivik sarebbe stato aiutato da due cellule nei preparativi degli attacchi a Oslo e Utoya, E dunque si apre la caccia a chi ha potuto aiutare l'integralista nella strage di venerdì. Caccia che sembra allargarsi anche alla Polonia dove sarebbe stato interrogatoun presunto complice del fanatico da cui sembra che abbia tentato di acquistare degli esplosivi. La radio polacca Rmf Fm aveva inizialmente diffuso la notizia dell'arresto di un uomo di Wroclaw nel sud della Polonia. Ma la procura di questa città ha smentito. La polizia ha spiegato che sta conducendo un'indagine, insieme all'Ufficio centrale d'investigazione e all'Agenzia di Sicurezza nazionale, sulla base di una richiesta della polizia norvegese, ma ha spiegato di non voler fornire ulteriori dettagli per non danneggiare l'inchiesta.
Secondo quanto riferisce il quotidiano norvegese Aftenposten, l'uomo, durante il lungo interrogatorio a cui è stato sottoposto, ha confessato che sull'isola di Utoya sperava di uccidere l'ex primo ministro norvegese Gro Harlem Brundtland.
Agli inquirenti, Breivik ha spiegato che voleva uccidere la Brundtland quando è venuta a parlare al campo estivo laburista all'inizio del pomeriggio di venerdì, ma che è arrivato troppo tardi. L'ex primo ministro laburista, alla guida del paese per tre mandati fra il 1981 e il 1996, è stata definita "assassina del Paese" nel delirante manifesto di 1500 pagine che Breivik ha diffuso su Internet.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Oslo-2-cellule-in-aiuto-di-Breivik-Ho-agito-contro-il-marxismo_312279461719.html

Caso Milanese: appalti Sogei, Procura Roma iscrive indagati

Roma, 25 lug. (Adnkronos) - Corruzione e finanziamento illecito dei partiti: per questi reati la Procura di Roma ha iscritto, nel registro degli indagati, a seconda della loro posizione processuale, Marco Milanese, l'ex presidente della Sogei Sandro Trevisanato e il costruttore Angelo Proietti. Questo e' titolare dell'azienda che ha vinto dalla Sogei appalti tra i quali quello per ristrutturare l'abitazione che Marco Milanese aveva messo a disposizione di Giulio Tremonti. L'iscrizione, e' stato sottolineato a palazzo di Giustizia, e' un atto dovuto dopo che da Napoli erano giunti i carteggi riguardanti l'assegnazione degli appalti.

Usa: Obama, a rischio istruzione se non risolviamo su debito

Washington, 25 lug. (Adnkronos) - "Se non risolviamo il problema del debito che gia' pesa sulla carta di credito nazionale, noi non potremo piu' investire per l'istruzione ed altri programmi vitali". Cosi' Barack Obama, intervenendo oggi ad un incontro dell'associazione ispanica La Raza, e' tornado a parlare del braccio di ferro sul debito ribadendo di essere "disposto a tagliare in modo che non ha precedenti storici spese che non sono necessarie".

"Amy era sola e disperata dopo l'addio del fidanzato"


La Winehouse aveva ripreso a drogarsi in modo pesante, oggi l’autopsia

MARINELLA VENEGONI
Venti milioni di persone si sono scambiate messaggi su Twitter e Facebook, per annunciare o commentare la morte di Amy Winehouse, nelle prime ore seguite sabato al ritrovamento del suo corpo nella casa di Camden Town. E’ il primo lutto giovanile autenticamente planetario, nell’èra dei social network, per un’artista di soli 27 anni troppo fragile per reggere il successo e le disavventure esistenziali; sembra che avesse preso malissimo l’abbandono da parte del fidanzato, il regista Red Traviss, che l’avrebbe lasciata perché frustrato di non riuscire a riportarla a una vita più sobria. Le non infrequenti peripezie umane e artistiche di Amy sono state seguite on line, negli ultimi anni di inarrestabile declino fisico e psicologico, sempre documentato da You Tube, facendola diventare oggetto di discussione presso le tribù giovanili. Il popolo della rete si è prontamente cercato una colonna sonora adeguata al lutto: ieri negli Usa al primo posto della classifica degli album di iTunes, il 21 di Adele è stato scalzato da Back to Black , e al quinto svetta la prima operaFrank ; i due soli album di Amy sono peraltro nella top five in tutti i paesi, dalla Gran Bretagna fino all’Australia. Si parla ora di un disco completato, al quale lei aveva accennato in parecchie occasioni, venato di reggae e ska; si dice che la sua casa discografica l’abbia rifiutato. Dovrebbe essere il materiale registrato a Santa Lucia, e se davvero fosse finito, vedrà la luce il più presto possibile.
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Amy Winehouse: ecco l’album postumo in uscita


Musicofilia e necrofilia vanno a braccetto: il lavoro è incompleto ma andrà a ruba
Il terzo album incompleto di Amy Winehouse potrebbe uscire dopo la sua morte. La star stava lavorando a intermittenza al seguito del suo successo del 2006 ‘Back to Black’. Secondo quanto riporta oggi il Daily Telegraph, i nuovi brani erano per lo piu’ in formato demo ma ci sarebbe ‘molto materiale’.
LA RIVISTA – Phil Alexander, direttore della rivista Mojo, ha dichiarato: ‘E’ inevitabile che la morte ne elevi la reputazione e uscira’ sicuramente un terzo album. E’ difficile metterla nel pantheon dei grandi adesso perche’ la verita’ e’ che la sua carriera era ancora agli inizi. E’ questa la tragedia. La cosa piu’ triste di tutto questo e’ che aveva ancora cosi’ tanto da dare’. A marzo, la Winehouse aveva anche registrato un duetto con Tony Bennett, che l’ha definita ‘una musicista straordinaria con una rara intuizione come cantante’.

Personale, viaggio tra le spese della Regione Sicilia


Sono quasi 37 mila persone a busta paga, tra dipendenti in servizio e pensionati, con un costo annuo nel 2010 di quasi 1,7 miliardi di euro. Il procuratore generale della Corte dei Conti: "I dirigenti sono circa dieci volte di più della Lombardia, mentre i dipendenti sono quasi il sestuplo"


di LELIO CUSIMANO
Il breve «viaggio» tra le principali voci del bilancio regionale, viste attraverso la lente di ingrandimento del Procuratore Generale della Corte dei Conti, si conclude con l'ultimo capitolo: personale e pensionati. Sono numeri di tutto rispetto, che vedono la presenza di quasi 37 mila persone a busta paga, tra dipendenti in servizio e pensionati, con un costo annuo nel 2010 di quasi 1,7 miliardi di euro; qualche cosa come 3.200 miliardi delle vecchie lirette. La nuova pianta organica del personale, approvata a maggio del 2010, arriva circa 25 anni dopo l'ultima norma di disciplina della materia, risalente all'ottobre del 1985.
Alla fine dello scorso anno, rileva il Procuratore Generale, la Regione contava 20.717 unità in servizio, di cui 13.205 a tempo indeterminato e 7.512 a tempo determinato. Tra le circa 21 mila unità in servizio, in 2.033 rivestivano la qualifica di dirigente. Nel confronto col 2009, i dipendenti a tempo indeterminato sono diminuiti di 323 unità, mentre il numero di quelli a tempo determinato, come sottolinea lo stesso Procuratore, «incomprensibilmente continua ogni anno ad aumentare».
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“Le idee del mostro di Oslo non sono poi così male”


Mario Borghezio delira“Alle forze mondialiste fa comodo la strage”
“Il “no” alla società multirazzia le, la critica dura alla viltà di un’Europa che pare rassegnata all’invasione islamica e financo la necessità di una risposta identitaria e cristiana di tipo templare al dilagare delle ideologie mondialiste, sono ormai patrimonio comune degli europei, fra cui il sottoscritto”. Lo dice l’eurodeputato leghista Mario Borghezio in una dichiarazione ribattuta dall’agenzia di stampa AgenParl. Ricordiamo che Ander Behring Brevik aveva messo all’indice tutti i partiti italiani nel suo “Manifesto”, tranne la Lega.
SENZA VERGOGNA -  “A nessuno, però, è oggettivamente lecito pensare che queste idee, profondamente sane, presenti anche – al netto dei propositi di violenza – negli stessi scritti di Anders Behring Breivik possano aver a che fare con il terrorismo assassino stile Al Qaeda”, continua Borghezio nella stessa dichiarazione. “Al contrario, le numerose stranezze esecutive di questa azione terroristica , realizzata da un individuo lasciato agire impunemente da solo, noto su internet per le sue elucubrazioni ultraestre miste, fa molto pensare”, e notate che Borghezio però, di presunta stranezza non ne elenca nemmeno una. “Anche alle finalità oscure di quelle forze mondialiste a cui interessa criminalizzare certe idee che in Europa stanno riconquistando i cuori dei veri patrioti e che non sono certo in sintonia con l’ideologia mondialista”, aggiunge. Chiudendo così: “E allora, è più che lecito domandarsi: a chi giova la ‘mattanza’ di Oslo?”. E invece a noi viene proprio da domandarcelo: Borghezio, invece, a chi giova?

Afghanistan: NATO ammette attacco contro i 5 bambini del sud


Afghanistan: NATO ammette attacco contro i 5 bambini del sud
KABUL - In Afghanistan cinque bambini afghani sono rimasti feriti durante un'operazione della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (ISAF), sotto comando NATO, nel distretto di Nahr-e-Saraj della provincia meridionale di Helmand. Lo ha reso noto la stessa NATO a Kabul precisando che il radi d'ieri mirava a colpire un capo talebano .

Norvegia: Vittorio Feltri dice che e' colpa delle vittime


Norvegia: Vittorio Feltri dice che e' colpa delle vittime
MILANO - Il giornalista italiano Vittorio Feltri ritiene che la colpa degli attentati in Norvegia sia delle persone uccise. Secondo il sito italiano julienews, che riporta un articolo di Antonio Rispoli,
dopo aver cercato inutilmente di accusare direttamente l'Islam della strage di Oslo (su Libero e sul Giornale domenica campeggiava in prima pagina il fatto che si trattasse di una strage degli estremisti talebani, che volevano punire la Norvegia per la sua partecipazione alla guerra in Libia o per alcune vignette satiriche pubblicate su un quotidiano nazionale), poi di accusarlo indirettamente ("il razzismo e il multiculturalismo, quindi l'accoglienza degli islamici) sono due facce della stessa medaglia. Se si vuole eliminare il razzismo, basta eliminare il multiculturalismo", aveva scritto lo stesso Feltri), non restava che dare le responsabilità al singolo attentatore.
"E invece no, prosegue julienews. Oggi il giornalista trova un altro colpevole: le vittime. Infatti, secondo Feltri, visto che sull'isola c'erano 500 persone circa, quando Breivik ha cominciato a sparare e ad uccidere, non ci voleva molto a metterlo fuori combattimento: bastava gettarglisi addosso tutti insieme. Certo, probabilmente una decina o una ventina di persone sarebbero comunque state uccise; ma le altre avrebbero avuto la possibilità di aggredirlo e sopraffarlo con il numero. Non l'hanno fatto, continua il direttore editoriale di Libero, perchè ognuno ha pensato per sè e non hanno fatto fronte comune contro il nemico. Argomentazione interessante. Quindi lo sterminio degli ebrei avvenuto sotto il nazismo è colpa degli ebrei (...). E durante la Seconda Guerra Mondiale, perchè gli italiani ci hanno impiegato due anni per liberarsi dall'occupazione nazista? 50 milioni di persone potevano ben sopraffare i circa 120 mila soldati tedeschi che c'erano allora; anche perchè si poteva contare sull'appoggio di una parte dell'esercito italiano. Oppure in questi due esempi che ho elencato (e che possono essere moltiplicati per ogni strage compiuta nel passato, nel presente e nel futuro) cambia qualcosa?".

Ecco perche' la Norvegia e' stata punita


Ecco perche' la Norvegia e' stata punita
TEHERAN - Sempre nuovi dettagli confermano il coinvolgimento israeliano nell'attentato in Norvegia. E ripassando alcune delle decisioni della Norvegia si apprende che la nazione scandinava e' stata punita forse pure con la complicita' di altre realta'.Invitiamo alla lettura della riflessione di Gianvito Armenise - Responsabile Movimento Politico Cattolico “Azione e Tradizione - che sul sito dell'Associazione Culturale la Torre scrive:
"I “giornalai” di regimi tacciono… però su questo aspetto puntando l’indice, ovviamente, sul suo “fondamentalismo” cristiano e la sua appartenenza a gruppi di “estrema destra”… I “giornalai” tacciono anche sulla circostanza che la Norvegia aveva assunto una politica filopalestinese dichiarando di votare, a settembre, a favore della costruzione di uno stato palestinese in ambito ONU. I “giornalai” tacciono la circostanza secondo la quale i proventi del petrolio norvegese sono introitati direttamente dallo Stato Norvegese e non dalle compagnie petrolifere private e che lo scorso anno la Norvegia aveva escluso due aziende israeliane dallo sfruttamento di pozzi petroliferi del Mare del Nord. I “giornalai” non dicono anche che la Norvegia aveva annunciato di ritirare le sue truppe dalla guerra in Libia. Infine, i “giornalai” non dicono che almeno dal 2002 la Commissione Europea aveva accusato la Norvegia di non adottare una legislazione bancaria compatibile con quello dell’Unione Monetaria Europea.Infatti, la Banca Centrale Norvegese é in mano pubblica mentre la Banca centrale Europea é una SPA privata partecipata dalle Banche Centrali nazionali a loro volta private. In Norvegia il guadagno da signoraggio non é gestito dai banchieri privati ma redistribuito ai norvegesi… E’ sufficiente?".

In Italia fare scandalo non fa scandalo


Le motivazioni per cui in Italia fare scandalo non scandalizza più nessuno?
Abbiamo visto che la classe politica è implicata in molteplici scandali: da quelli sessuali con commistione di interessi privati del premier e del suo entourage politico e/o mediatico.
Deputati inquisiti per reati camorristici o mafiosi, presidenti regionali che per andare a una sagra di paese prendono l'elicottero perché il traffico stressa, una metropoli invasa dalla monnezza perché la camorra deve guadagnare sul trasporto in discarica o agli inceneritori situati a Nord.
Il voler tornare a tutti i costri al nucleare quando è considerato decotto da tutto il mondo e che ormai sono molteplici i sistemi di energia alternativa veramente validi, dalle turbine eoliche verticali, all'utilizzo del biogas a un fotovoltaico offerto ormai a prezzi concorrenziali, (ho visto su un sito Americano celle solari offerte a 70 centesimi di dollaro a Watt), quando il nucleare era stato definitivamente abbandonato con un referendum nell'87 (si è dovuto fare un nuovo referendum, inutile, quest'anno).
Accise sulla benzina ingiustificatamente alte per foraggiare gli altissimi costi dei sigg. Parlamentari, dei parlamenti regionali e dei comuni, e delle varie poltrone da questi nominate, municipalizzate (immondizia, acqua e soc. per la gestione della sosta) create in funzione dell'occupazione, per amici e parenti, di detti politici.
Una delle motivazioni forse è il finanziamento pubblico ai giornali, così che i giornalisti non facciano opinione obiettiva?
Un'altra è l'oppio mediatico fornito dal calcio in tv e dai talk show, insulsi, ripetitivi e impiccioni?
Un'altra è l'opinione comune che vuole i politici al di sopra della morale valida per gli altri cittadini e che comunque "tutti uguali quelli che vanno li"?
Mi ricordo che da bambino mi meravigliavo quando un mio cugino andava a pesca col maltempo, mi diceva: "Normale, col torbido non vedono l'amo".
E per associazione di idee mi viene in mente il film di Comencini del '76 "signore e signori buonanotte" dove il politico coinvolto in uno scandalo non si dimette " per non tradire il mandato degli elettori".
Forse è questa la vera motivazione?
L' italiano medio non si scandalizza perché vuole i politici corrotti in modo che sotto le elezioni ci si possa dar da fare per un posto di lavoro, per un appalto, in poche parole per fare il proprio comodo (nel torbido), anche se sarà una corsa dove ben pochi (elettori e politici) usciranno vittoriosi?
Mah....
Delle volte mi meraviglio di pensare, così, con "malizia" relativamente al rapporto che c'è tra elettorato e politici, ma sono fatto così e non posso farci nulla.
Ahh.... grazie per la vostra attenzione e scusate se ho rubato parte del vostro tempo.

Così la destra xenofoba avanza in Europa


Dalla Scandinavia ai paesi dell'est Europeo. AgoraVox ricostruisce in una mappa tematica l'avanzata delle destre retrograde in Europa, terreno sempre più fertile per i più feroci e violenti estremismi.
Anders Breivik, lo stragista norvegese, è cattolico, ma non fondamentalista, come molti l'hanno ritratto. Pare adirittura gay-friendly. È, invece, un anti-islamico e uno xenofobo fondamentalista, emblema di una nuova destra neonazista che ha sposato la causa israeliana in ragione del suo odio contro gli islamici. E che è cresciuta nei paesi dell'est europeo molto più che in Norvegia, dove comunque il partito progressista di estrema destra è il primo partito di opposizione del paese con il 23 per cento di voti. Ma le idee xenofobe sono molto più diffuse già nella confinante Svezia, primo paese in Europa per tasso di immigrazione, incentivata dalle condizioni molto favorevoli agli immigrati del welfare svedese che garantisce il diritto a una pensione di disoccupazione agli immigrati regolari. Molti cittadini, soprattutto i disoccupati, iniziano a non digerire più questo sistema, e alcuni di loro a confluire nei movimenti razzisti estremi, che però sono relativamente poco presenti in parlamento.

Gli analisti politici hanno iniziato a lanciare l'allarme xenofobia dopo le elezioni europee del 2009, che hanno segnato la crescita massiccia dei paratiti di estrema destra in molti paesi dell'Unione. Gli ultimi in ordine di tempo sono stati i finlandesi: con ultime politiche il partito nazionalista dei Veri Finlandesi è passato da 5 a 39 seggi. Un balzo avanti impressionante. E pericoloso. AgoraVox ha ricostruito in una mappa tematica le principali formazioni politiche xenofobe, cristiano-fondamentaliste o neonaziste presenti in Europa: una tale concentrazione di culture retrograde da renderci un facile terreno di conquista per i più feroci e violenti estremismi.

ITALIA - Liberalizzazione professione avvocato. Appello contro la 'controriforma'

I comitati universitari contro la riforma forense delle Universita' di Roma/La Sapienza, Roma/Tor vergata, Napoli Federico II, Statale di Milano, Bologna, Firenze e Bari; i Comitati spontanei studenti-lavoratori e i Comitati spontanei praticanti avvocati, hanno diffuso il seguente
APPELLO AI COMPONENTI DELLA COMMISSIONE GIUSTIZIA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
Oggetto: Progetto di legge sulla riforma dell’ordinamento forense
La CASTA degli avvocati, e in particolare la CASTA DEGLI ONOREVOLI AVVOCATI, non può prevaricare oltre misura l’interesse generale del Paese.
Onorevoli Deputati, siete chiamati ad un atto di responsabilità verso il Paese.
Mandare avanti il progetto di riforma (SCRITTO DI PROPRIO PUGNO DALL’AVVOCATURA COME INCREDIBILMENTE CONCESSO ALLA CATEGORIA DAL MINISTRO ALFANO) significherebbe avallare un provvedimento anacronistico, assurdo, in totale controtendenza con la spinta verso la liberalizzazione delle professioni richiesta dalla Comunità Europea e messa in cantiere dallo stesso Governo Italiano con la manovra finanziaria.
La gravissima crisi economica che attanaglia l’Italia richiede misure nette e coerenti per favorire la crescita.
Inasprire le regole di accesso alla professione forense serve solo ed esclusivamente alla casta degli avvocati, ma danneggia la collettività.
La libertà economica, tanto sbandierata dal Popolo delle Libertà, è in declino in Italia.
Il rapporto “2011 INDEX OF ECONOMIC FREEDOM”, pubblicato a gennaio di quest’anno da The Wall Street Journal e da The Heritage Foundation, colloca l’Italia all’87° posto su 183 nazioni.
Nella classifica del 2010 l'Italia era al 74° posto e in quella del 2008 era al 64°. Un declino. Netto. E’ questo uno dei fattori fondamentali che incide sulla capacità di un Paese di reagire alle crisi economiche e di intraprendere un percorso di crescita.
L’Italia è regredita nella libertà economiche, e l’incapacità del nostro Paese di crescere né è conseguenza.
La liberalizzazione delle professioni è considerata dall’Unione Europea uno strumento cardine della strategia per favorire la ripresa economica, tanto da inserirla tra le priorità per il risanamento finanziario e le riforme strutturali indicate agli Stati Membri.
L’Italia è stata destinataria il 7 giugno 2011 di una raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea, che ha chiesto al nostro Paese di adottare nel biennio 2011-2012 una serie di provvedimenti tra cui l’apertura ad una maggiore concorrenza nei servizi professionali.
Leggi tutto:
http://www.aduc.it/notizia/liberalizzazione+professione+avvocato+appello_123536.php

La patria dei furbi che la buttano sulla simpatia



L’Italia secondo l’Independent
“Gli inglesi amano l’Italia e la sua ‘simpatia’”. Lo scrive Peter Popham sull’Independent, commentando le centinaia di valigie pronte come ogni estate a lasciare l’isola britannica per il Belpaese, attratte proprio da quella speciale simpatia tutta italiana: “La senti appena sceso dall’aereo, chiedendoti subito come possono essere davvero sinceri?”.
IL PASTO AL RISTORANTE – “Nel Regno Unito – si legge -, ordinare un pasto al ristorante è un’azione puramente meccanica, laddove il cuoco, il cameriere e il cliente sembrano essere chiusi nel loro piccolo mondo, collegati solo da un menu. I ruoli di tutti e tre potrebbero facilmente interpretati da un robot. In ogni trattoria italiana degna di questo nome non funziona così. Ciò che conta è quello che sta accadendo in cucina e quello che sa il ‘simpatico’ cameriere. Questo elogio della “simpatia” italiana dura più o meno una settimana, dopodiché i dubbi cominciano a insinuarsi. E capisci perché il negozio è chiuso, perché non ci sono persone di colore dietro gli sportelli dell’ufficio postale o tra le fila di tassisti, perché i professori dell’università non hanno alcun imbarazzo a dare posti di lavoro ai loro parenti più stretti e perché in politica c’è lo stesso vecchio partito che si ricicla anno dopo anno.
UN DISASTRO DI SIMPATIA – E soprattutto perché così tanti giovani italiani pieni di energia e talento fuggono all’estero appena possibile. La malinconica conclusione è che la simpatia, sebbene fascinosa, è un principio disastroso su cui fondare una società, è il trucco che fa andare in corto circuito la moralità, è la maschera che permette il privilegio e il patronato. E’ l’astuzia di un istinto di sopravvivenza nutrito attraverso secoli di dominazione straniera. Lo scandalo delle intercettazioni scoppiato in Gran Bretagna nel corso degli ultimi quindici giorni ha messo in luce la corruzione che lega stampa, polizia e politici, ricordando molto da vicino le vicende italiane. C’è però una sostanziale differenza: da noi le cose cambiano e un nuovo inizio sembra possibile. E’ questo ciò che manca all’Italia. Sono due anni che il governo italiano è tormentato dagli scandali, uno dei quali avrebbe messo in ginocchio il governo britannico. Invece Silvio Berlusconi – il miliardario più simpatico del mondo – continua a trattare il paese come un suo feudo privato”. (9 COLONNE)

L’estremismo di destra, minaccia per l’Europa


Il massacro norvegese evidenzia quanto pericolosa possa essere l’ideologia neofascista e xenofoba
L’autobomba di Oslo e il massacro degli innocenti di Utøya sono stati ilpiù grave attacco terrorista sul suolo europeo degli ultimi anni. A colpire questa volta è stato il radicalismo di estrema destra, xenofobo e  ultra conservatore incarnato dal mostro Anders Breivik. Una tragedia che rilancia l’allarme sulleviolenze di matrice neofascista. Negli ultimi anni, grazie anche al web, la propaganda dell’estrema destra è sempre più diffusa, e sempre più pericolosa.
IL CACCIATORE DEI MARXISTI - Un decennio dopo gli attacchi di Al Qaida contro gli Usa, anche il Vecchio Continente ha vissuto con indicibile dolore l’arrivo di un nuovo nemico. A colpire questa volta è stato l’estremismo di destra, l’ideologia che ha armato Anders Breivik. Un folle, che,  però, è  anche un ex militante del partito del progresso, la formazione populista che è cresciuto in modo inarrestabile grazie alla propaganda contro gli stranieri, ed un convinto militante di estrema destra. Nel suo manifesto, copiato quasi integralmente dal terrorista americano Unabomber, si può leggere un compendio delle idee xenofobe, razziste e antidemocratiche che da sempre caratterizzano l’estremismo di destra in tutti i Paesi dove questo si manifesta.
Anders Behring Breivik, prima di prepararsi per la sua «missione», come egli stesso definisce la carneficina di due giorni fa, aveva lanciato sul web una sorta di memoriale-manifesto, accompagnato da un video riassuntivo caricato su YouTube, nel quale appaiono anche sue foto armato di fucile di precisione e con un distintivo “cacciatore di marxisti” appuntato sulla spalla della tuta. Il documento è un volume di 1.500 pagine a metà strada tra un diario intimo, un piano di battaglia e un manuale del perfetto terrorista, con consigli tecnici e logistici per altri «nazionalisti» che avessero voluto seguire la sua strada contro i «regimi multiculturalisti e marxisti» e contro la minaccia islamica che a suo dire incomberebbe sull’Europa. Si definisce «un eroe», Breivik, «un salvatore del nostro popolo e della Cristianità europea, un distruttore del male e un portatore di luce». La sua ideologia si nutre di fantasie da gioco di ruolo, deliri geopolitici e rimasticature di storia dei Templari, ordine a cui si richiama sostenendo di essere uno dei leader di un «movimento nazionale e pan-europeo di resistenza patriottica». Nel volume, scritto tra a partire dal 2002 e intitolato “2083 – Dichiarazione europea di indipendenza”, Breivik prefigura una guerra civile in tre fasi che dovrebbe concludersi proprio nel 2083, 200/o anniversario della morte di Karl Marx, con l’eliminazione dei “marxisti”, e con la «deportazione» di tutti i musulmani dal Vecchio Continente.
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