lunedì 25 luglio 2011

La patria dei furbi che la buttano sulla simpatia



L’Italia secondo l’Independent
“Gli inglesi amano l’Italia e la sua ‘simpatia’”. Lo scrive Peter Popham sull’Independent, commentando le centinaia di valigie pronte come ogni estate a lasciare l’isola britannica per il Belpaese, attratte proprio da quella speciale simpatia tutta italiana: “La senti appena sceso dall’aereo, chiedendoti subito come possono essere davvero sinceri?”.
IL PASTO AL RISTORANTE – “Nel Regno Unito – si legge -, ordinare un pasto al ristorante è un’azione puramente meccanica, laddove il cuoco, il cameriere e il cliente sembrano essere chiusi nel loro piccolo mondo, collegati solo da un menu. I ruoli di tutti e tre potrebbero facilmente interpretati da un robot. In ogni trattoria italiana degna di questo nome non funziona così. Ciò che conta è quello che sta accadendo in cucina e quello che sa il ‘simpatico’ cameriere. Questo elogio della “simpatia” italiana dura più o meno una settimana, dopodiché i dubbi cominciano a insinuarsi. E capisci perché il negozio è chiuso, perché non ci sono persone di colore dietro gli sportelli dell’ufficio postale o tra le fila di tassisti, perché i professori dell’università non hanno alcun imbarazzo a dare posti di lavoro ai loro parenti più stretti e perché in politica c’è lo stesso vecchio partito che si ricicla anno dopo anno.
UN DISASTRO DI SIMPATIA – E soprattutto perché così tanti giovani italiani pieni di energia e talento fuggono all’estero appena possibile. La malinconica conclusione è che la simpatia, sebbene fascinosa, è un principio disastroso su cui fondare una società, è il trucco che fa andare in corto circuito la moralità, è la maschera che permette il privilegio e il patronato. E’ l’astuzia di un istinto di sopravvivenza nutrito attraverso secoli di dominazione straniera. Lo scandalo delle intercettazioni scoppiato in Gran Bretagna nel corso degli ultimi quindici giorni ha messo in luce la corruzione che lega stampa, polizia e politici, ricordando molto da vicino le vicende italiane. C’è però una sostanziale differenza: da noi le cose cambiano e un nuovo inizio sembra possibile. E’ questo ciò che manca all’Italia. Sono due anni che il governo italiano è tormentato dagli scandali, uno dei quali avrebbe messo in ginocchio il governo britannico. Invece Silvio Berlusconi – il miliardario più simpatico del mondo – continua a trattare il paese come un suo feudo privato”. (9 COLONNE)

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