Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
sabato 10 settembre 2011
Berlusconi martedì a Strasburgo. Salta audizione su caso Tarantini
MANOVRA: NIENTE TAGLI A INDENNITA' PARLAMENTARI
Così Tarantini tesseva la tela per avere le consulenze Finmeccanica
Le rivelazioni dell'imprenditore barese nel secondo interrogatorio in cui torna anche sulle donne portate da Bari a casa del premier per i festini sexy
di FRANCESCO VIVIANOGianpaolo Tarantini
"Nascosti i rischi del farmaco Killer" è bufera sulla cura anti-osteoporosi
Secondo la Ue il Proteos può avere effetti mortali in caso di allergie. In Italia è usato da 100mila donne. Al centro del caso l'azienda Servier, già accusata per un altro medicinale
Silvio ad Atreju: “Voglio Gianni Letta presidente della Repubblica e Alfano premier”
Il premier ad Atreju ci racconta le pene dell’essere PresDelCons (liveblogging)
20,10 – La Meloni vuole chiudere: “A un ragazzo che vuole fare politica che consiglio daresti?”. “Di non essere un professionista della politica, quel tempo è finito”. E’ la fine: una noia pazzesca.
20,07 - L’ultima domanda, dice la Meloni, “perché dobbiamo chiudere, mi fanno dei gesti”. Piervittorio vuole chiedere se il governo può fare qualcosa in più contro “un assassino infame”, ovvero Battisti. Berlusconi dice che credeva di aver convinto Lula a concedere l’estradizione. Poi la grandissima delusione: “Ma non è detta l’ultima parola, potrebbero accadere delle cose che modificano l’attuale situazione”.
20,06 – Il pippone su Gheddafi “amico” e traditore è la solita solfa ripetuta in altre occasioni. “Ho pensato anche di dimettermi”, fa sapere.
19,52 – Qual è il giusto rapporto tra vita privata e pubblica?, gli chiedono. “Il privato di un politico deve essere rispettato globalmente. Io non ho nulla da rimproverarmi, anche se qualche volta ho forse esagerato in ironie, ma non ho mai offeso nessuno”. Poi la perla: “Sono una personadiamantina“. “Il bunga bunga è una cosa innocentissima”, aggiunge. Ha fatto un fioretto, non balla, non fuma e non gioca, fa poi sapere. “Qualche altra cosa che non considero un vizio mi è rimasta e spero che mi rimanga negli anni”, fa poi strizzando l’occhio”.
19,49 – Non finisce più. “Viene voglia di dire di scappare da questo paese, ma io rimango qui per cambiarlo!”
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http://www.giornalettismo.com/archives/146397/silvio-ad-atreju-la-manovra-lha-voluta-la-bce/
Il video della contestazione a Silvio
“Informazione strumentalizzata” e episodio decontestualizzato dalla realtà?
E’ polemica intorno a un filmato, mandato in onda stasera dal Tg3, in cui si sarebbe documentata la “censura” di un manifesto non autorizzato contro il Premier, ospite della festa di Atreju, esposto da alcuni ragazzi al Colosseo.”Come al solito il Tg3 non prende occasione per strumentalizzare l’informazione. Questa volta assistiamo non solo a un Tg a senso unico, ma addirittura alla mistificazione della realta”. E’ quanto afferma il senatore del Pdl Alessio Butti, capogruppo Pdl in commissione vigilanza Rai, che spiega: ‘Come accadeva nei peggior film di regime, il Tg3 oggi ha inventato un episodio di contestazione al premier ad Atreju, la festa dei giovani del Pdl, collegandolo a un fatto, uno striscione di contestazione esposto al Colosseo, avvenuto ore prima e che nulla aveva a che fare con la festa. Fortunatamente i tanti giovani che hanno accolto calorosamente e ascoltato il premier potranno smentire questa scandalosa operazione di mistificazione’.
VERGOGNA! – Non si fa Tg3! Che brutta cosa la mistificazione: per curiosità, andiamo a vedere a cosa si riferiva questa contestazione di “ore prima”, che nulla aveva a che fare con la festa (e quindi evidentemente doveva avere altri temi e altri destinatari, si suppone). Troviamo ilvideo del servizio (potete guardarlo in calce all’articolo) in cui si vedono dei ragazzi sventolare un manifesto con la scritta “Berlusconi la merxa sei tu!”. Beh, il destinatario mi sembra quello. E siamo a mezzo chilometro dalla festa del Pdl. Non mi sembra proprio così fuori contesto. “Striscione non autorizzato” è la terribile accusa con cui vengono fermati questi ragazzi. Si, fermati, per uno striscione. “Questa è la libertà di questo paese” dice uno di loro mentre lo portano via. “Se chiedevi l’autorizzazione non succedeva” è la risposta. Però in effetti uno qualche domanda se la fa.
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http://www.giornalettismo.com/archives/146425/il-video-della-contestazione-a-silvio/
Picchiato a morte dai poliziotti?
Secondo l’avvocato quelle dodici costole fratturate rinvenute dall’autopsia sarebbero poco compatibili con un “malore”
“Ci sono molte analogie con il caso Aldrovandi’, il 18enne studente ferrarese morto nel 2005 in seguito ad una colluttazione con gli agenti di polizia, poi condannati in primo grado a tre anni e sei mesi”. Non usa mezzi termini l’avvocato Antonio Paparo per descrivere quello che potrebbe essere accaduto lunedi’ scorso, quando e’ morto Luigi Marinelli, il 49enne con problemi di schizofrenia che si era scagliato contro la madre ed era stato poi bloccato dagli agenti di polizia. Si era parlato di malore, ma ad insinuare i dubbi sulla ricostruzione di quanto accaduto in quell’appartamento nel quartiere residenziale romano dell’Eur, sono stati i primi risultati dell’autopsia sul corpo di Marinelli, ex tossicodipendente con problemi mentali. ‘Ci sono 12 costole fratturate – spiega l’avvocato leggendo minuziosamente il verbale – con un’emorragia interna in seguito alla lesione della milza. Insomma mi sembra un quadro clinico non compatibile con un arresto. C’e’ il rischio che gli agenti abbiano sbagliato molte cose’. ‘Sicuramente – continua – sono andati sopra le righe nella procedura d’arresto’.
E’ VERO? - A rincarare la dose di accuse nei confronti della polizia e’ pero’ il fratello di Luigi Marinelli, Vittorio, che di professione fa l’avvocato ed e’ pronto a procedere per vie legali nei confronti dei poliziotti. ‘Ce l’hanno ammazzato loro – sostiene – lo dimostra anche l’autopsia’. ‘Lunedi’ scorso – e’ la ricostruzione di Vittorio, testimone oculare di quanto accaduto nell’appartamento di via Francesco De Vivo – dopo la chiamata di mia madre, si sono presentati tre bravissimi agenti di polizia che erano riusciti a calmare Luigi conquistandosi la sua fiducia. Ma quando mio fratello voleva uscire di casa per raggiungere la fidanzata lo hanno bloccato, e direi giustamente dato che era ancora su di giri’. Proprio quel gesto ha scatenato l’ira di Luigi che ha provato a divincolarsi. ‘I tre agenti non riuscivano a tenerlo cosi’ hanno chiamato rinforzi – ricorda il fratello – Poco dopo e’ arrivato un quarto agente, un vero energumeno, che e’ saltato addosso a mio fratello ammanettandolo e bloccandolo violentemente contro la porta spingendo con il ginocchio contro la sua schiena’. ‘Mi sono subito accorto che qualcosa non andava e ho gridato immediatamente di togliergli le manette, ma non avevano le chiavi’, continua. ‘Solo con l’arrivo di altri agenti con le chiavi, i poliziotti sono riusciti a liberare mio fratello che pero’ era ormai esanime a terra. Inutile l’arrivo del 118. Ormai era morto – sottolinea Vittorio Marinelli – gli operatori dell’ambulanza, arrivati in ritardo di un’ora, non dovevano portare via il corpo’. ‘E pensare che gli agenti non sono stati capaci neanche di fare la respirazione bocca a bocca, l’ho dovuta fare io – conclude -, poi loro hanno provato inutilmente a fare un massaggio cardiaco’.
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Egitto, invasa l'ambasciata israeliana al Cairo: scontri tra manifestanti e polizia
Bce, si dimette Juergen Stark. La decisione dopo scontro sull'acquisto di titoli taliani
Francoforte - Non c’è pace per le Borse Europee, ancora una volta in picchiata. Il motivo, questa volta, sarebbe da addebitare allo scontro all’interno della Bce sull'acquisto dei titoli di Stato taliani. Scontro che ha, tra l’altro, portato anche alle dimissioni di Juergen Stark, componente tedesco del direttivo dell'istituto di Francoforte. Il suo mandato, sarebbe scaduto il 31 maggio 2014.
Ufficialmente Stark, ha giustificato la sua decisione con il solito “motivi personali”. Fonti ben informate, però, raccontano come detto di un disaccordo sulla politica di acquisto dei titoli di Stato di singoli Paesi. Indiscrezioni, poi, confermate anche dalla Banca centrale europea. Il componente tedesco del direttivo dell'istituto di Francoforte, fa sapere una nota diffusa da l’Eurotower, rimarrà nel board fino a quando non sarà nominato un suo successore, dunque stando alla procedura, fino alla fine dell'anno.
Il possibile sostituto di Juergen Stark nel board di Francoforte,
L’annuncio delle dimissioni, ha subito avuto forti ripercussioni anche sui titoli di Stato. Lo spread dei Btp italiani, rispetto a quelli tedeschi sale, infatti, a 370 punti e in salita è anche il differenziale dei titoli spagnoli e greci: