lunedì 4 luglio 2011

Pdl: Dell'Utri, Alfano non copi Berlusconi, da Delfino interpreti bene l'orca

Roma, 4 lug. - (Adnkronos) - "Micciche' fece bene allora ad andarsene dal Pdl, adesso farebbe bene a rientrare". Lo dice alla Zanzara su Radio 24, il senatore Pdl Marcello Dell'Utri, che aggiunge in merito alla svolta del partito: "Come ha annunciato Alfano deve fare un grande lavoro di restyling e non deve copiare Berlusconi altrimenti sbaglierebbe tutto perche' il Delfino deve sapere interpretare bene l'orca".

Dopo i saggi brevi sulla prostituzione un manuale sulle effusioni lesbiche. Sgarbi inneggia al bacio saffico fra Nicole e Ruby. “Libertà per Arcore"

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Vittorio Sgarbi affida le sue escursioni nel campo della sessuologia e dei comportamenti sociali legati ai rapporti sessuali al Giornale di Berlusconi, che li valorizza, stimolando la partecipazione su argomenti solitamente oggetto di pregiudizi. In tre, o quattro, articoli-saggi brevi, si è occupato di prostituzione, misurandosi con luoghi comuni, stereotipi, lazzi e frizzi che lasciano tempo che trovano.

Su questa materia Sgarbi ha avuto il merito di tracciare una linea divisoria netta fra il marciapiede e il salotto, fra il postribolo e la villa di Arcore, fra una festicciola osè e un’orgia di satrapi scatenati, ponendo l’accento sull’eleganza, la liberalità, la generosità, il bon ton che hanno caratterizzato le cene eleganti del premier. Nulla a che vedere con le ammucchiate. Una cosa è trovarsi insieme ad amici di vecchia data, come Emilio Fede e Lele Mora, ed un’altra rivolgersi a vecchie maitresse, megere che si guadagnano da vivere alle spalle delle prostitute.
Le dotte disquisizioni sulla diversità fra escort, ragazze immagine, dame di compagnia e amiche affettuose sono state stimolate proprio dagli articoli del critico d’arte e sindaco di Salemi.

L’ultimo saggio breve di Vittorio Sgarbi, pubblicato sabato 2 luglio, è dedicato al “bacio che piace a Saffo”. Lo spunto per questa riflessione – lo denuncia Sgarbi, è stato offerto da un articolo di Repubblica che raccontava come uno scandalo, il tenero bacio che durante una delle cene eleganti di Arcore, si sono scambiate la consigliera regionale Pdl, Nicole Minetti, e Ruby Rubacuori, in arte “nipotina di Mubarak”.

Dopo un impareggiabile excursus sulle pagine letterarie e le opere pittoriche dedicate alle effusioni lesbiche, durante il quale vengono citati autorevoli artisti ed autentici geni, Vittorio Sgarbi invoca a squarciagola la libertà sessuale e rivendica il diritto a chiunque – quindi, perché no, al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi – il diritto di assistere al piacevole spettacolo di un bacio saffico senza per questo doverne rispondere alla legge o alla propria coscienza.

“Due ragazzi possono baciarsi come due ragazze”, osserva lo smaliziato critico d’arte. “Nella insidiosa ricostruzione del pm Forno, Ruby non bacia, non decide spontaneamente, come tutti i ragazzi, ma è ‘stata coinvolta a febbraio in un bacio saffico con la Minetti’, è che c’è di male? Il bene è nel fatto che lo abbia fatto per desiderio, attrazione, piacere, giustificati dalla grazia della Minetti, più bella di Ruby…”.
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Piccoli terremoti, grandi paure. Il Ponte sullo Stretto è una sfida al buonsenso? Pareri contrastanti degli esperti. Che predicono un forte sisma

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Da qualche tempo le notizie di scosse telluriche, seppur di lieve entità, interessano l’area dello Stretto, la Sicilia Nord orientale prevalentemente. Nessuno scrive di sciame sismico, non siamo affatto a questo, ma basta poco perché i movimenti tellurici preoccupino in vista della costruzione del Ponte sullo Stretto. E’ naturale che ci si chieda che cosa succederebbe se il sisma interessasse l’area in cui insiste il Ponte.

Nel 2006 sul Giornale di Geologia Applicata, una rivista dell’Aiga, Associazione Italiana di Geologia Applicata e Ambientale è stato pubblicato una ricerca sugli «Aspetti geologici e di stabilità per il Ponte sullo Stretto di Messina» a firma di Alessandro Guerricchio, ordinario di Geologia applicata, e Maurizio Ponte, assegnista di ricerca all’Università della Calabria.

Guerricchio e Ponte sostengono che in circa 135 anni ci sia la probabilità di ritorno nella zona di terremoti particolarmente violenti, come quello che distrusse Messina nel 1908, ed individuano in un arco di tempo che va dal 2030 al 2050 «il prossimo evento di particolare energia».
“I movimenti della zolla africana e di quella euroasiatica”, sintetizza Maria Fernanda Piva, “dovrebbero spingere la Sicilia verso Nordovest e la Calabria verso Nordest a una velocità di circa un centimetro all’anno. Eppure, osserva Piva, “gli strumenti installati da decenni sulle due sponde non rilevano alcuno spostamento”. Ci sarebbe una ragione: “Sotto lo Stretto passa una faglia sismica, che assorbe la tensione e impedisce alle coste di allontanarsi. Quando la faglia sarà completamente carica, libererà improvvisamente tutta l’energia accumulata e la sfogherà in un violento terremoto. Le due coste dello Stretto si sposteranno quindi l’una rispetto all’altra,più o meno come nel 1908”.

Il geologo Mario Tozzi , al pari dei suoi colleghi sopra citati, nutre le stesse preoccupazioni.
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Libia: Nato ha colpito aree civili, morti e feriti


Libia: Nato ha colpito aree civili, morti e feriti
TRIPOLI - Raid aerei della Nato hanno colpito oggi alcune aree "civili" al porto di Zuara, a circa 120 chilometri a ovest di Tripoli in Libia: è quanto ha denunciato la televisione di stato libica, riferendo di un numero imprecisato di morti e feriti.

"La coalizione atlantica crociata e colonialista ha bombardato alcune località civili, in particolare il porto di Zuara e delle postazioni di controllo sulla strada costiera di questa città, facendo martiri e feriti", ha spiegato la televisione di Stato. L'agenzia ufficiale Jana ha indicato da parte sua che un'incursione "crociata" ha preso di mira questa mattina alcune postazioni "illegali" a Walid, "facendo molti morti e feriti".

'Censura al Web: ribellatevi' - di Alessandro Longo

"Gli italiani usino quello che resta della loro democrazia per opporsi con tutte le forze a una norma voluta dal potere politico ed economico". Richard Stallman, guru della Rete libera, interviene sulla delibera anti-Internet dell'AgCom.
Richard StallmanRichard Stallman"Questa delibera della vostra Agcom è sbagliata due volte. Perché darà gli strumenti per censurare le voci fuori dal coro, con la scusa della lotta alla pirateria, e perché mira a impedire agli utenti di condividere contenuti". Richard Stallman, hacker e libertario americano, è uno dei principali esponenti del movimento del software libero. E' uno degli alfieri della libertà degli utenti internet, contro gli interessi dei poteri economici e politici. Adesso si trova in Italia in vacanza, a Pietra Ligure, e ha seguito con una certa preoccupazione il dibattito sull'imminente delibera Agcom (Autorità garante delle comunicazioni), che mira a introdurre nuove misure contro la pirateria online.

Che opinione si è fatto?
"Ho capito che è un tentativo, da parte dei detentori di copyright, di saltare il sistema giudiziario per attaccare siti e servizi che considerano una minaccia ai propri interessi. Il nuovo sistema, diretto da Agcom invece che da un tribunale con regolare processo, porterà a decisioni accelerate contro contenuti internet presunti illegali: è proprio questo il motivo per cui l'industria del copyright lo vuole. Ma, essendo una via abbreviata e rapida, probabilmente calpesterà i diritti degli utenti".

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http://espresso.repubblica.it/dettaglio/censura-al-web-ribellatevi/2155378

Eternit/ Wwf: richieste pm severe, ma disastro è inenarrabile


Quindi sono in linea con quanto emerso nel corso del processo.

Sono "richieste severe" ma in linea con quanto è uscito dal processo quelle esposte oggi dal pubblico Ministero del tribunale di Torino, Raffaele Guariniello, al processo Eternit in corso a Torino. Guariniello ha chiesto una condanna a 20 anni per Stephan Schmidheiny e il nobile belga Jean Louis Marie Ghislain de Cartier de Marchienne, i due dirigenti della multinazionale dell'amianto Eternit accusati di disastro ambientale doloso e omissione volontaria di cautele nei luoghi di lavoro. "Non si era mai visto - sostiene in una nota il Wwf - un disastro come quello prodotto dall'Eternit, superiore a quanto successo a Porto Marghera". Il Wwf Italia, parte civile nel processo, nell'intervento previsto in aula nelle prossime settimane, "insisterà sulla gravità del disastro ambientale e sanitario che ha comportato un danno inenarrabile, non solo vicino allo stabilimento ma in un'area molto vasta attorno a Casale Monferrato e agli altri 3 stabilimenti italiani, il tutto aggravato dal fatto che il numero dei morti non è calcolabile visto che continua a salire anche a distanza di anni".

“La norma Mondadori? Favorirà le grandi aziende”

4 luglio 2011
Il giudice della prima sezione civile della Corte di Cassazione contro l’articolo inserito nella manovra
Una ‘norma di favore per i grandi debitori’, destinata a produrre ‘guasti irreparabili’, anche perche’ mette in discussione la stessa ‘credibilita” del processo civile, che trova il suo fondamento nel fatto che le sue pronunce di appello sono immediatamente esecutive. Giuseppe Maria Berruti, giudice della Prima sezione civile della Corte di Cassazione, e’ fortemente critico sulle nuove disposizioni del codice di procedura civile che vengono introdotte con la manovra finanziaria e che potrebbero portare alla sospensione del maxi risarcimento della Fininvest alla Cir di De Benedetti per il Lodo Mondadori sino alla pronuncia della Cassazione.
LA CAUZIONE – Di questa vicenda giudiziaria Berruti non parla. Ma sull’intervento che obbliga il giudice a sospendere l’esecutivita’ delle condanne nel caso di risarcimenti superiori ai 20 milioni di euro (10 in primo grado) dietro il pagamento di una cauzione e in attesa che si pronunci in via definitiva la Cassazione,il suo giudizio e’ drastico:’e’ una norma di favore per i grandi debitori, come le amministrazioni che non pagano i grandi appalti , le imprese altamente insolventi verso miriadi di consumatori e cosi’ via. In sostanza chi in teoria ha fatto piu’ danno si vede mettere a disposizione straordinarie possibilita’ dilatorie’. Sinora la sospensione ‘era sottoposta a condizioni stringenti che il giudice doveva esaminare per evitare guai peggiori, come l’insolvenza del debitore’.
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Strauss-Khan denuncia la giornalista I legali: "Calunnia l'accusa di stupro"


La reporter e scrittrice francese Tristane Banon, aveva annunciato di essere in procinto di presentare contro l'ex direttore una denuncia per tentata violenza avvenuta nel 2003. Gli avvocati francesi di Dsk hanno rilanciato e l'hanno preceduta

PARIGI - Dominique Strauss-Kahn denuncerà per calunnia Tristane Banon, la giornalista francese che domani presenterà denuncia per stupro nei suoi confronti. Lo hanno reso noto gli avvocati francesi dell'ex direttore del Fmi che ora dovranno fronteggiare, forti della liberazione 1, un altro problema. E hanno quindi deciso di muoversi precedendolo. I fatti di cui parla Banon sono "immaginari" hanno detto l'avvocato Henri Leclerc e la sua associata Frederique Baulieu.

Tristane Banon, giornalista e scrittrice francese (FOTO 2), aveva infatti appena annunciato di essere in procinto di presentare contro l'ex direttore una denuncia per tentato stupro, ad annunciare il nuovo scandalo alle porte era stato il suo avvocato, David Koubbi, citato dal magazinel'Express sul suo sito web. "Tristane Banon ha veramente subito ciò di cui accusa Strauss-Kahn", aveva affermato il legale, aggiungendo che la prescrizione per il tentato stupro è di dieci anni. "Ciò che avviene negli Stati Uniti non ci riguarda, lo ripeto - aveva detto -. Se il dossier dell'accusa contro Strauss-Kahn è vuoto, il nostro non lo è. E' estremamente solido".
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http://www.repubblica.it/esteri/2011/07/04/news/strauss_querela-giornalista-18652335/

Un comma pro-Berlusconi per bloccare risarcimento a Cir


Prevista la sospensione delle maxicondanne in sede civile. Il Pd: "Una vergogna, lacrime e sangue per il paese, e protezione ai più ricchi". Idv e Verdi: "Ecco quali sono le vere priorità di questo governo". Un giudice di Cassazione: "Danni irreparabili"


ROMA  - L'ultimo comma dell'articolo 37: nelle pieghe della manovra un'altra norma ad personam per il presidente del Consiglio e le sue aziende. Viene infatti deciso lo stop in appello all'esecuzione delle condanne civili che superino i dieci milioni di euro e stop in Cassazione per quelle che vanno oltre i 20 milioni, in cambio di una idonea cauzione. Due modifiche al codice di procedura civile che potrebbero influire anche sull'attesa sentenza d'appello del tribunale civile per il Lodo Mondadori, prevista per la fine di questa settimana. Fininvest in primo grado era stata condannata a risarcire con 750 milioni di euro la Cir di Carlo De Benedetti, presidente del Gruppo Editoriale L'Espresso.

La bozza aggiunge infatti un comma all'articolo 283 del codice di procedura civile che parla dei provvedimenti sull'esecuzione provvisoria in appello e che prevede che il giudice dell'appello, "su istanza di parte quando sussistono gravi e fondati motivi sospende in tutto o in parte l'efficacia esecutiva o l'esecuzione della sentenza impugnata, con o senza cauzione". Il comma aggiuntivo che sarebbe spuntato nella manovra economica recita: "La sospensione prevista dal comma che precede è in ogni caso concessa per condanne di ammontare superiore a dieci milioni di euro se la parte istante presta idonea cauzione".

LE TAPPE DEL PROCESSO MONDADORI 1

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http://www.repubblica.it/politica/2011/07/04/news/nella_manovra_un_comma_per_bloccare_il_risarcimento-18652993/

MANOVRA: BINDI, SU LODO MONDADORI INACCETTABILE ABUSO DI POTERE

(ASCA) - Roma, 4 lug - ''Se davvero il decreto con la manovra andasse in Gazzetta ufficiale con questa norma saremmo di fronte ad un abnorme e inaccettabile abuso di potere.

Un'inquietante dimostrazione di come il conflitto d'interessi del premier stia soffocando il Paese, stravolgendo la funzione di governo e la nostra democrazia''. Lo afferma Rosy Bindi, presidente dell'assemblea nazionale del Pd.

''Hanno sprecato tre anni importanti e anziche' fronteggiare la crisi, e ora che la situazione e' diventata drammatics Tremonti che fa? Continua a mettere le mani nelle tasche degli italiani, a colpire i pensionati e il ceto medio e al tempo stesso vorrebbe impedire che sia resa esecutiva la condanna miliardaria del capo del governo. Vedremo se la Lega - conclude Bindi - avra' il coraggio di difendere e avallare, di fronte alla sua gente, quest'ultima prova di legge ad personam''.

La manovra ad personam. spunta una norma pro Mondadori


Ennesima beffa di Berlusconi alla giustizia italiana: stavolta è un comma nascosto nell’ultima manovra finanziaria
E’ finalmente disponibile la manovra finanziaria. Tra i suoi articoli migliori, ce n’è uno, come scrive il Sole 24 Ore, inserito tra le “disposizioni per lo sviluppo”. E’ l’articolo 37, “Disposizioni per l’efficienza del sistema giudiziario e la celere definizione delle controversie”. Il comma 23 recita:
IL COMMA INCRIMINATO - “Al codice di procedura civile sono apportate le seguenti modificazioni: a) all’articolo 283, dopo il primo comma è inserito il seguente: “La sospensione prevista dal comma che precede è in ogni caso concessa per condanne di ammontare superiore a dieci milioni di euro se la parte istante presta idonea cauzione; b) all’articolo 373, al primo comma, dopo il secondo periodo è inserito il seguente: “La sospensione prevista dal presente comma è in ogni caso concessa per condanne di ammontare superiore a venti milioni di euro se la parte istante presta idonea cauzione”.
IN PAROLE POVERE – Il giudice, in pratica, è obbligato a congelare le maxicondanne in primo grado e in appello. Questo è il significato di due disposizioni introdotte nell’ultima versione della manovra. Modificando due norme del Codice di procedura civile viene stabilito il vincolo (sinora era prevista una semplice facoltà) per l’autorità giudiziaria di sospendere l’esecuzione della condanna da 10 milioni in poi, in primo grado, e da 20 milioni in avanti in appello. La sospensione scatta fino al verdetto del successivo grado di giudizio (appello o Cassazione). La parte interessata al blocco dovrà presentare una cauzione. In una prima versione della norma si disponeva in senso contrario sanzionando fino a 10mila euro le istanze di sospensione manifestamente infondate.
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Vomito, alcol e cocaina: chi per dimagrire è disposto a tutto

4 luglio 2011
Rimedi estremi e pericolosi usati purtroppo a tutte le età
Troppo facile limitarsi a non mangiare dolci e fritti. Nella lotta alle rotondita’ “che ormai accomuna 12-13enni e 30-45enni” ogni ‘trucco’ e’ permesso.
ALCOL E COCAINA – “Cosi’ il 50% delle nostre pazienti, circa 3 mila l’anno in tutta Italia, si affida a un rituale pericolosissimo: mangiano, vomitano, bevono alcolici e sniffano cocaina. Tutto pur di essere magre come adolescenti”. Lo testimonia Fabiola De Clercq, fondatrice di Aba (Associazione per lo studio e la ricerca sull’anoressia: www.bulimianoressia.it).
TUTTO PER NON SENTIRE LA FAME – L’esperta spiega come l’attenzione nei confronti del peso ‘contagi’ ormai in Italia sempre piu’ spesso le giovanissime, ma anche donne ‘mature’, almeno per eta’. “Abbiamo casi di bambine anoressiche o bulimiche gia’ a 10-12 anni, e di donne che cadono in questa spirale a 45-50 anni”, dice l’esperta, che sottolinea come a un certo punto l’unica cosa importante sia evitare di accumulare etti. “Si prova ogni cosa: si mangia in pubblico e poi si vomita di nascosto. Si consumano alcolici e coca per stare su e non sentire la fame”.
ITALIA NEI GUAI - Agli occhi di De Clercq, la cui associazione riceve almeno 3 mila chiamate telefoniche ogni anno al numero verde ad hoc (800165616) e segue altrettante giovanissime e non – “ma ora anche qualche ragazzo” – in Italia “c’e’ una vera epidemia di anoressia e bulimia. Una situazione ben peggiore, ad esempio, rispetto a quella che vedo anche in questi giorni in Franca. Forse perche’ tradizionalmente le donne francesi sono state da sempre piu’ attente alla linea e alla cura di se’”, ipotizza. E questo le avrebbe rese meno vulnerabili alle sirene dell’eccessiva magrezza.

Tav: comitati, non c'erano black bloc

(ANSA) - CHIOMONTE (TORINO) - In Valle di Susa alla manifestazione di ieri 'non c'erano black bloc, ma solo persone, in grandissima parte della Valle di Susa, che si erano equipaggiati con caschetti e maschere antigas per difendersi dopo quello che era successo lunedi'. Ma tutti a mani pulite'. Cosi' Maurizio Piccione, esponente di uno dei movimenti No Tav, spiega che si sono difesi come potevano dopo essere stati aggrediti dalla polizia. 'Non ci e' rimasto altro da fare che continuare a difenderci'.

Congo, 248 donne violentate in Est-Kivu

(ANSA) - NAKIELE (RDCONGO) - Circa 248 donne hanno denunciato di essere state violentate tra il 10 e il 13 giugno da alcuni soldati in fuga guidati da un colonnello ad Abala, Kanguli e Nakiele nella provincia del Sud-Kivu (nell'est del Paese) nella Repubblica democratica del Congo (Rdc). Lo rende noto un conteggio dell'Afp che cita fonti mediche sul luogo.

Rifiuti: de Magistris, soddisfatti per dichiarazioni presidenti di Regione

Napoli, 4 lug. - (Adnkronos) - "Salutiamo con soddisfazione quanto dichiarato dal presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai e dai presidenti di Regione Claudio Burlando, Vito De Filippo, Vasco Errani, Roberto Formigoni, Michele Iorio, Raffaele Lombardo, Catiuscia Marini, Renata Polverini, Augusto Rollandin, Enrico Rossi, Gian Mario Spacca, Giuseppe Scopelliti, Renzo Tondo, Nichi Vendola". Lo dichiarano il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e il vicesindaco Tommaso Sodano.

Rifiuti: Berlusconi, appello a tutte regioni per risolvere emergenza Campania

Roma, 4 lug. (Adnkronos) - ''Raccogliendo le preoccupazioni del capo dello Stato, faccio appello a tutti i governatori delle Regioni italiane affinche' concorrano alla soluzione del problema dei rifiuti in Campania''. Lo sottolinea il premier Silvio Berlusconi, in una dichiarazione diffusa dall'ufficio stampa di palazzo Chigi.

Manovra: c'è nascosta la salva-Berlusconi.


E' il suo incubo peggiore. Peggio di Mills. Peggio di Ruby. Peggio della calvizie. Ne parla a tutti, ovunque: dal funerale di un vecchio amico al matrimonio di Mara Carfagna, dagli incontri con i figli ai vertici di Palazzo Grazioli. Ne è ossessionato. Rubò la Mondadori mediante corruzione giudiziaria, e ora sta per pagarne le conseguenze. Centinaia e centinaia di milioni di euro - 750, 1.500 miliardi di vecchie lire, dice la sentenza di primo grado - da versare a Carlo De Benedetti. Per Berlusconi, sarebbe devastante. E se 27 milioni di cittadini di ogni schieramento gli hanno appena tatuato sulla fronte la scritta "mai più leggi ad personam", lui risponde occultando nella manovra finanziaria - per noi lacrime e sangue, più tasse e meno pensioni - la seguente formuletta magica ...

Congelate le condanne a più di 20 milioni di euro. Annidata tra le pieghe della bozza di manovra trova posto la disposizione che obbliga - finora ne aveva solo la facoltà - il giudice a sospendere le pronunce di condanna a cifre superiori a 20 milioni di euro (10 in primo grado). Se la misura entrasse in vigore, tra i beneficiari potrebbe esserci anche Mediaset che, qualora venisse condannata nel processo di appello in corso a Milano (la sentenza è attesa a breve), dovrebbe versare solo una cauzione per il Lodo Mondadori. In primo grado Mediaset era stata condannata a pagare 750 milioni di euro.

LA NORMA - 23. Al codice di procedura civile sono apportate le seguenti modificazioni:

a) all'articolo 283, dopo il primo comma è inserito il seguente: «La sospensione prevista dal comma che precede è in ogni caso concessa per condanne di ammontare superiore a dieci milioni di euro se la parte istante presta idonea cauzione;

b) all'articolo 373, al primo comma, dopo il secondo periodo è inserito il seguente: «La sospensione prevista dal presente comma è in ogni caso concessa per condanne di ammontare superiore a venti milioni di euro se la parte istante presta idonea cauzione».

Giornali di partito e cooperative: oltre 250 testate si sono spartite 160 milioni di finanziamenti 2009

Finora i contributi venivano dati considerando la tiratura: con nuovo regolamento ai contributi per l'editoria si considerano solo le copie effettivamente vendute.

Roma, 4 lugglio 2011 - Nel 2009 il quotidiano Europa ha intascato dallo Stato oltre 3 milioni e mezzo di euro, vale a dire quasi 3 euro per ognuna delle copie vendute, che complessivamente sono state 1.284.425. Per ilSecolo d'Italia sono state 521.278 le copie vendute in tutto il 2009 a fronte di un contributo di 3 milioni di euro: quasi 6 euro a copia il finanziamento pubblico.

Sono alcuni dei dati
 di un`inchiesta pubblicata sul numero di luglio del mensile free press Pocket che analizza come sono stati spartiti i circa 160 milioni di euro che nel 2009 (ultimo dato disponibile) giornali di partito e di cooperative hanno ricevuto come contributo diretto dal Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tra i beneficiari spiccano L'Unità con 6.337.209 euro, La Padania con 3.896.339 euro, Il Foglio con 3.441.668 euro, Liberazione con 3.340.443 euro, Cronache di Liberal con 2.798.767 euro.

Fra le testate edite da cooperative di giornalisti o da imprese la cui maggioranza del capitale è detenuta da cooperative, fondazioni o enti morali spiccano i finanziamenti a Avvenire (5.871.082 euro), Italia Oggi (5.263.728 euro), Il Manifesto (3.745.345 euro).
Nel lunghissimo elenco (oltre 250 testate) dei giornali che ricevono il contributo di Stato figurano testate come Il RomanistaItalia ornitologicaLampade viventi nella ChiesaSuono Stereo Hi Fi, MotocrossIl Mucchio SelvaggioIl GranchioSuperpartes in the world.

Come vengono erogati questi contributi? Fino ad oggi l'entità del regalo di Stato non era determinata dal numero di copie vendute, ma di quelle tirate. Dal prossimo anno dovrebbero vedersi gli effetti del nuovo regolamento per i contributi all'editoria, che prende in considerazione le copie effettivamente distribuite in edicola o in abbonamento postale.

Ryanair, 500.000 euro di multa dall'Antitrust "Offerte introvabili e poca assistenza"

L'autorità per la concorrenza ha sanzionato anche altre compagnie aeree per un totale di un milione di euro.

Roma, 4 luglio 2011 - Oltre 500mila euro di sanzioni a Ryanair per pratiche commerciali scorrette nei confronti dei consumatori. Lo ha deciso l'Antitrust con un provvedimento che si aggiunge alla serie di istruttorie avviate nei confronti di grandi e piccole compagnie aeree europee e che ha condotto a multe complessive per quasi un milione di euro.
Nel mirino dell'Autorità l`ingannevolezza, la scarsa trasparenza, l`inadeguatezza e, in alcuni casi, addirittura la carenza di informazioni relative ai prezzi dei biglietti, che vengono presentati al mercato senza indicare alcuni costi che vengono successivamente aggiunti al momento del pagamento con carta di credito pur essendo prevedibili ed inevitabili. Le istruttorie sono state avviate in seguito alle numerose segnalazioni ricevute da consumatori e associazioni anche attraverso il servizio di Contact Center dell`Autorità.

Cinque, in particolare, le pratiche contestate a Ryanair: ingannevolezza dei messaggi pubblicitari diffusi a mezzo stampa o sul web che prospettano offerte risultate “introvabili” dagli utenti (sanzione di 110.000 euro); mancata indicazione nella tariffa offerta dei costi aggiuntivi; difficoltà o, addirittura impossibilità, da parte degli utenti di ottenere assistenza post-vendita per il rimborso dei biglietti (o di parte di essi) in caso di mancata fruizione del volo, sia per motivi imputabili alla compagnia che per scelta del passeggero; pubblicazione delle condizioni generali di trasporto e delle informazioni rivolte ai consumatori italiani in lingua inglese; ingiustificati esborsi aggiuntivi nel caso di richiesta di variazioni di date, orari, nome dei passeggeri e tratte di volo o di riemissione della carta di imbarco in aeroporto (sanzione di 55.000 euro).

Claudio Sardo è il nuovo direttore de L'Unità



Prende il posto di Concita De Gregorio, firmerà a partire dall'8 luglio. Sardo è un notista politico del "Messaggero"

Roma, 4 lug. (TMNews) - "Nuova Iniziativa Editoriale spa ha deciso di affidare l'incarico di Direttore de L'Unità a Claudio Sardo, che firmerà il giornale dal prossimo 8 luglio". E' quanto si legge in una nota dell'editore.

"Nel ringraziare ancora Concita De Gregorio per la qualità dell'impegno profuso in questi tre anni - spiega ancora la nota -, l'Editore formula a Claudio Sardo i migliori auguri di buon lavoro e di successo nell'impresa di radicare maggiormente l'Unità tanto il quotidiano che il sito online tra i cittadini e le espressioni vive della società che hanno sospinto il vento del cambiamento e ora guardano con speranza a una ricostruzione italiana e alla crescita di una cultura democratica e di un più forte senso civico".

"Claudio Sardo è notista politico del Messaggero - riferisce la nota - Ha iniziato la professione a Paese Sera, è stato direttore del settimanale delle Acli Azione Sociale, poi cronista parlamentare dell'Agenzia Asca e del Mattino di Napoli, giornale nel quale ha lavorato per 17 anni. Dal 2006 è segretario dell'Associazione Stampa Parlamentare".

Val di Susa, un giovane denuncia: “Torturato dalla polizia”

4 luglio 2011
Sul canale Youtube di Globaltvproject compare la testimonianza diretta di Fabiano Di Bernardino, studente bolognese e attivista del TPO, ricoverato presso il reparto di Traumatologia dell’ospedale CTO di Torino, che racconta una serie di viloenze subite dalla Polizia all’interno del cantiere bunker della Maddalena, dopo essere stato fermato durante la manifestazione NO TAV del 3 luglio 2011 in Val di Susa

Il prof che chiedeva sesso per un 30 e lode


Chiuse le indagini nei confronti di Elio Rossitto, docente di Economia nell’ateneo di Catania
Elio Rossitto, il docente di Economia nel polo universitario di Catania, facoltà di Scienze Politiche, realisticamente andrà a processo fra meno di un mese: i pubblici ministeri hanno chiuso le indagini per le accuse, molto gravi, di falso, concussione e tentata violenza sessuale. “Ora l’imputato ha venti giorni per presentare memorie difensive”, calcolano le agenzie.
ELIO ROSSITTO – Secondo le accuse, Rossitto era solito proporre ad avvennenti studentesse favori sessuali o attività simili offrendo in cambio “voti alti” e “una carriera universitaria spianata”. Tutto era cominciato nel novembre del 2009, con un servizio delle Iene, programma di Italia 1, che rispondendo ad alcune segnalazioni di studentesse molestate dal prof – la storia era peraltro già stata abbondantemente coperta da media locali – si erano armati di telecamera nascosta ed avevano incastrato il docente in una camera d’albergo, grazie all’aiuto di una studentessa di nome Dominique (il caso è stato più volte infatti conosciuto con il nome Rossitto-Dominique). Ecco i due video del servizio delle Iene.
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