ROMA - Finalmente, alle 12.30 di oggi, il decreto legge che contiene le misure decide dal governo per aumentare le entrate di 40 miliardi e raggiungere il pareggio di bilancio nel 2014. E non è escluso che questo ritardo, rispetto alla presentazione alla stampa fatta la settimana scorsa, siano servite per fare qualche modifica finale. Per esempio, è tornata la norma che dispone il taglio agli incentivi a favore dell'energia elettrica ottenuta attraverso energie rinnovabili. Abolita grazie al Ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani, che paventava rischi di chiusura per le aziende del settore, è ritornata per le insistenze del Ministro della Semplificazione Legislativa Roberto Calderoli. Ma in versione semplificata: tutti gli incentivi concei restano, ma sono tagliati del 30% a partire dal primo gennaio 2012.
Resta il taglio alla rivalutazione delle pensioni: del 45% tra i 1400 e i 2300 euro lordi; del 100% oltre i 2300 euro lordi. Viene introdotta anche la sovrattassa sulle autovetture: 10 euro per ogni kw superiore ai 225. Ma si tratta di una tassa che colpirà pochissime persone, dato l'altissimo limite imposto. Resta anche il taglio dei costi della politica del 10%, ma viene rinviato alla prossima legislatura.
Resta il taglio alla rivalutazione delle pensioni: del 45% tra i 1400 e i 2300 euro lordi; del 100% oltre i 2300 euro lordi. Viene introdotta anche la sovrattassa sulle autovetture: 10 euro per ogni kw superiore ai 225. Ma si tratta di una tassa che colpirà pochissime persone, dato l'altissimo limite imposto. Resta anche il taglio dei costi della politica del 10%, ma viene rinviato alla prossima legislatura.
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