martedì 27 settembre 2011

Amy Winehouse and Mick Jagger Ain't Too Proud To Beg

Bibbia: i Rotoli del mar Morto consultabili su internet

Roma, 27 set. (Adnkronos) - "I Rotoli del mar Morto, tra cui figurano i documenti biblici piu' antichi conosciuti, saranno consultabili in rete grazie a una iniziativa congiunta del Museo Israel di Gerusalemme, dove gli originali sono conservati, e di Google, che ha provveduto alla loro digitalizzazione. E' quanto riporta 'L'Osservatore Romano'.

Bibbia: i Rotoli del mar Morto consultabili su internet

Roma, 27 set. (Adnkronos) - "I Rotoli del mar Morto, tra cui figurano i documenti biblici piu' antichi conosciuti, saranno consultabili in rete grazie a una iniziativa congiunta del Museo Israel di Gerusalemme, dove gli originali sono conservati, e di Google, che ha provveduto alla loro digitalizzazione. E' quanto riporta 'L'Osservatore Romano'.

Battiato: «Questa classe politica deve andare fuori dai coglioni»

Bufera sui certificati antimafia allarme di Borsellino e Lo Bello

Dopo le dichiarazioni di Renato Brunetta che, in nome della semplificazione, propone di eliminare il documento sulle contiguità delle aziende con Cosa nostra, insorgono Confindustria e la sorella del magistrato assassinato in via D'Amelio: "Non sa di cosa parla". Poi il ministero precisa: "Non scompare il documento, ma l'obbligo di presentazione da parte delle aziende"

di MASSIMO LORELLOSenza certificati antimafia sparirebbe la libertà d'impresa e le aziende vicine a Cosa nostra rialzerebbero rapidamente la testa. È questa - secondo Rita Borsellino e Confindustria Sicilia - la reazione che si scatenerebbe nell'Isola se dovesse diventare legge quanto annunciato oggi dal ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, a proposito delle misure che saranno contenute nel decreto Sviluppo. "Una delle vitamine per la crescita è la semplificazione. Perché famiglie e imprese devono fornire certificati alla pubblica amministrazione che li ha già in casa? Basta certificato antimafia", ha affermato il ministro. "Premesso che non ho alcuna intenzione di alimentare polemiche, reputo l'abolizione del certificato antimafia un duro colpo alla libertà d'impresa", afferma Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia. E aggiunge: "Proprio grazie al certificato antimafia e ai numerosi protocolli di legalità che sono stati creati, tante imprese pulite hanno potuto misurarsi con il mercato. Anzi, è il mercato stesso a essersi rafforzato grazie ai controlli sulle aziende. Perché in precedenza le società vicine a Cosa nostra schiacciavano le concorrenti oneste. Venendo meno il certificato antimafia, cadrebbe un controllo fondamentale. E si rischierebbe tornare ad anni bui per il mondo dell'impresa e per la Sicilia intera". "Ovviamente le certificazioni antimafia - conclude Lo Bello - possono essere rilasciate in tempi più rapidi e in questo senso occorre lavorare sulle enormi potenzialità tecnologiche della varie amministrazioni pubbliche, valorizzando ad esempio il patrimonio tecnologico e informativo del sistema delle camere di commercio, come peraltro avviene con successo a livello locale con tanti protocolli siglati dalle camere di commercio con le prefetture e le istituzione preposte al controllo di legalità. Molte delle altre certificazioni possono sicuramente essere abolite o acquisite d'ufficio, in tal senso oggi la tecnologia offre una enorme opportunità di semplificazione".
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Berlusconi-Marcegaglia la guerra è aperta

"Le avevo proposto anche di fare il ministro e ora mi dà gli otto giorni! Ma chi si crede d'essere. Mi può sfiduciare il Parlamento, non certo la Confindustria". Silvio Berlusconi si è sfogato così con quei ministri con i quali ha affrontato l'"affaire Marcegaglia". No, una Confindustria all'opposizione, il premier non se l'aspettava. Anche per questo lo descrivono inferocito. Ormai considera Emma Marcegaglia peggio di Luca Cordero di Montezemolo. Sicuramente la ritiene "inaffidabile". Palazzo Chigi sta aspettando il Manifesto degli industriali (quello "per salvare l'Italia") per capire se, dalle proposte, la Confindustria passerà al "movimento", magari ad altre iniziative di piazza dopo la marcia silenziosa di Treviso. Di certo Berlusconi ha deciso di muoversi contro la Marcegaglia. Sfrutterà tutte le occasioni per attaccarla. I settanta imprenditori invitati a cena ad Arcore, è un primo segnale che va letto in questa direzione. Altri ne arriveranno. Bisognerà leggere anche il giornale di famiglia, va da sé. E su questa partita il Cavaliere potrà contare su un alleato inaspettato: quel Giulio Tremonti a dir poco infastidito dal sostanziale boicottaggio del tavolo sullo sviluppo messo meticolosamente in opera dalla Marcegaglia. Da una parte siedono i ministri (Tremonti, Sacconi, Romani, Matteoli), dall'altra i funzionari di Viale dell'Astronomia guidati al massimo dal direttore generale Giampaolo Galli, economista liberal molto stimato in Banca d'Italia. Un vero schiaffo per l'irascibile, ancorché in declino, ministro dell'Economia.

Berlusconi si prepara ad una nuova occupazione della TV?

Berlusconi si prepara ad una nuova occupazione della TV?
ROMA - Secondo il Giornale, Silvio Berlusconi si starebbe preparando a riproporre la stessa strategia usata questa primavera: la propria presenza massiccia in TV. Di persona o meno, ma comunque ci potrebbe essere. Non è difficile ricordare come il Presidente del Consiglio sia intervenuto telefonicamente o - più raramente - di persona a quasi tutte le trasmissioni TV. Da Ballarò di Giovanni Floris su RaiTre a L'Infedele di Gad Lerner, da Porta a Porta a Matrix, dal Tribunale di Milano alla telefonata al più piccolo congresso di esponenti dell'area del centrodestra (compreso quando ha telefonato ad una riunione dopo che se ne erano andati tutti e c'erano rimasti solo i tecnici per lo smontaggio) Berlusconi era presente praticamente in tutti i TG, spesso con la propria clacque. Secondo quanto riferisce il quotidiano della famiglia Berlusconi, quei tempi stanno per itornare. Domenica ce n'è stato un esempio, con la telefonata ad una riunione regionale del Pdl; ma quello è stato solo l'antipasto. E' probabile che presto ci sarà una puntata dedicata a lui di Porta a Porta ed anche di Matrix. L'idea del premier è sempre la stessa: poichè giornali e TV sono tutti sotto il controllo della sinistra, la loro intermediazione impedisce che la popolazione sappia "tutto quanto di buono ha fatto questo governo". E quindi, per modificare la situazione, ecco l'idea di apparire in TV il più possibile. Anche perchè così si cercherebbe di far dimenticare tutto quello che si è saputo su di lui come cronaca giudiziaria. Inutile dire, da questo punto di vista, che la Rai è pronta a soddisfare ogni capriccio: trasmissioni ad hoc per fare lunghi monologhi, senza contraddittorio e con il conduttore che fa solo da spalla al protagonista principale.

La Cei attacca Silvio? La Lega insorge e parla di pedofilia L’ira di Berlusconi: non mi aspettavo un tale attacco

La Cei attacca Silvio? La Lega insorge e parla di pedofilia
ROMA – Il duro attacco del Cardinale Angelo Bagnasco scuote il mondo della politica, ottenendo consensi tra i banchi dell’opposizione e critiche, ovviamente, tra le file della maggioranza. Le parole dure del numero uno dei vescovi non piacciono affatto al Pdl, che come sempre in questi casi fa quadrato attorno al premier e lo difende, pur sostenendo tesi che non stanno né in cielo né in terra: non ultima quella secondo la quale il monito di Bagnasco, e di tutta la Chiesa, non è detto che fosse riferito a Berlusconi. Su tutti, ovviamente, l’ira e la delusione dello stesso premier che non si aspettava un attacco di questa valenza. Ma è soprattutto dalla Lega che arrivano le critiche più dure. I vescovi attaccano Berlusconi? Il Carroccio risponde: “Ognuno pensi ai problemi di casa propria”. Alle dure parole del Cardinale Angelo Bagnasco, sono seguite oggi quelle altrettanto dure di Carolina Lussana, vicepresidente dei deputati della Lega Nord. “E’ un messaggio rivolto a tutti, che potrebbe valere anche per la Chiesa per quanto riguarda la pedofilia. È un monito per tutti, chi è senza peccato scagli la prima pietra. Tutti abbiamo l’obbligo di tenere un decoro nei comportamenti”, ha commentato infatti l’esponente del Carroccio. Non è mancata ovviamente anche la replica del Pdl, direttamente chiamato in causa dalla parole di Bagnasco: “Non sono d’accordo con Bagnasco che è giunto a conclusioni che sono apparse unilaterali, prestando il fianco inevitabilmente a strumentalizzazioni di ogni sorta, prendendo evidentemente per buone delle premesse che sono invece a tutt’oggi delle semplici accuse non dimostrate, risultanti peraltro da una prassi illiberale e sconcertante di entrare illegalmente nella vita privata delle singole persone”, ha dichiarato Sandro Bondi. Del Pdl ha parlato tra i tanti anche l’onorevole Maurizio Lupi: “Penso che per i peccati ci giudicherà Dio. Per i reati, la magistratura. E per la politica, gli elettori. Che giudicheranno la politica svolta, non la vita privata”.

Riesame, premier sapeva che erano escort

(ANSA) - ROMA - Il premier Berlusconi era pienamente ''consapevole'' che le ragazze portate nelle sue residenze da Gianpaolo Tarantini erano delle escort. Lo sostiene il Tribunale del Riesame di Napoli secondo cui le ''dazioni'' di denaro di Berlusconi a Gianpi cominciano quando questi viene indagato a Bari e ''culminano'' quando, con il patteggiamento, avrebbe potuto ''contribuire a 'stendere un velo' su notizie e fatti che avrebbero destato sicuro clamore mediatico'' per il coinvolgimento del premier.

Di Pietro, Quirinale fermi scempio

(ANSA) - ROMA - ''E' inutile sperare che il dittatorello asserragliato nel bunker si fermi qui. Bisogna fermarlo, e c'e' un modo solo. Che i cittadini, civilmente e pacificamente, ma con determinazione, si facciano sentire in tutti i modi possibili. Fino a che la loro voce non trovera' ascolto anche nell'unica sede che puo' dire basta a questo scempio, la presidenza della Repubblica''. E' quanto scrive sul suo blog il leader dell'Idv Antonio Di Pietro.

Sanita': muore dopo iniezione per mal di schiena, inchiesta a Palermo

Palermo, 27 set. - (Adnkronos) - Un donna di 73 anni, originaria di Ribera (Agrigento), Grazia Lo Iacono, e' morta ieri all'ospedale Ingrassia di Palermo, dove era ricoverata da alcuni giorni in gravissime condizioni. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la pensionata si era sentita male dopo un'iniezione fatta nello studio privato di un fisiatra, presso il quale si era recata con un forte mal di schiena.

Intercettazioni, avanti tutta sul ddl: in aula la prima settimana di ottobre

Manifestazione di un anno fa a piazza Navona contro la 'legge bavaglio'
Roma, 27 set. (Adnkronos/Ign) - Il testo sulle intercettazioni approderà in aula alla Camera nella prima settimana di ottobre. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Resta ancora incerta la data di avvio dell'esame del provvedimento. E' probabile che sarà la prossima riunione dei capigruppo, forse mercoledì 5 ottobre, a stabilire l'incardinamento del ddl in aula.

Montano, intanto, le proteste e gli inviti alla mobilitazione contro quella che è stata battezzata la 'legge bavaglio'. Nel mirino della Rete c'è la norma sull'obbligo di rettifica per i blog e le conseguenti multe, che possono arrivare fino a 12mila euro. L'appuntamento, lanciato dal Comitato per la libertà e il diritto all’informazione, alla cultura e allo spettacolo, è per giovedì 29 in piazza del Pantheon a Roma.

Berlusconi incontra Tremonti a palazzo Grazioli. Sul tavolo le misure per la crescita

Tremonti e Berlusconi (Adnkronos)
Roma, 27 set. (Adnkronos) - E' durato circa due ore il vertice tra Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti.

Il ministro dell'Economia ha lasciato Palazzo Grazioli pochi minuti prima delle 16. Poco prima anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, aveva lasciato la residenza romana del premier.

Tremonti questa mattina è stato anche ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

"Spero sia un incontro fruttuoso. Servono misure per la crescita", auspicava Marco Reguzzoni, capogruppo della Lega alla Camera, prima della conferma dell'appuntamento fissato per oggi. L'esponente del Carroccio non entra nel merito delle tensioni degli ultimi giorni. "Sono questioni principalmente interne al Pdl. A noi interessano le misure reali per il rilancio della crescita", ha detto. Grazie a "questo governo e a Giulio Tremonti - ha aggiunto - ci siamo salvati dalla bancarotta ma ora dobbiamo tornare a crescere. Basta con le misure depressive".

Tarantini torna in libertà, l'inchiesta a Bari. Il legale: ''Demolito l'impianto accusatorio''

Napoli, 27 set. (Adnkronos) - E' stato scarcerato nella notte l'imprenditore pugliese Gianpaolo Tarantini. Dopo una lunga camera di consiglio per decidere sulle istanze di scarcerazione presentate dai legali di Gianpaolo Tarantini e Valter Lavitola, indagati per una presunta estorsione che sarebbe stata commessa ai danni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, i giudici del Tribunale del Riesame di Napoli hanno deciso, nella tarda serata, l'annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere per l'imprenditore, confermando invece il mandato di arresto per Lavitola.

I giudici hanno inoltre stabilito la competenza della procura di Bari a procedere nell'ambito dell'inchiesta e hanno ritenuto fondata l'ipotesi di istigazione a mentire davanti all'autorità giudiziaria, che potrebbe far cambiare la posizione del premier a indagato.

Dal canto suo la Procura della Repubblica di Roma deciderà probabilmente domani se adeguarsi a quanto stabilito ieri sera dal Tribunale del Riesame partenopeo o se sollevare un conflitto di competenza con i colleghi di Bari. Il procuratore Giovanni Ferrara e l'aggiunto Pietro Saviotti hanno esaminato oggi la motivazione del provvedimento che di fatto ha annullato il fascicolo di Roma. Una volta esaminato il provvedimento il procuratore dovrà decidere appunto se adeguarsi alle decisioni prese ieri sera o se rivendicare la competenza della capitale sollevando il conflitto.

"Meglio di così non poteva andare, l'impianto accusatorio ne esce completamente demolito",
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Cicciolina torna in campo: ''Fondo partito degli onesti e per i diritti dei deboli''

Cicciolina ospite di Chiambretti
Roma, 27 set. (Adnkronos) - ''Intendiamo fondare un partito di tipo ottimista-futurista. Basta con i partiti del magna-magna, i voti pilotati, gli appalti e le corruzioni. Pensiamo a un partito degli onesti: antimilitarista e per i diritti dei deboli. Andrei fra la gente, come al tempo dei Radicali, ad ascoltare i problemi''. Alle soglie dei 60 anni e del discusso percepimento di un vitalizio da 3 mila euro al mese per l'unica legislatura trascorsa in Parlamento, l'ex pornostar annuncia il suo futuro in politica al settimanale 'Oggi' da domani in edicola (anche su www.oggi.it).

Ilona Staller rilancia anche quello che definisce ''il mio antico progetto di diventare sindaco di Monza. Farei diventare Monza una città eccitante! Ne ha tutte le potenzialità. Per esempio, se si trasformasse la Villa Reale in un lussuoso Casinò arriverebbero soldi a palate per il comune''. E promette: ''Si sentirà ancora parlare di Cicciolina in politica''.