sabato 19 giugno 2010

La mozzarella diventa blu, sequestrate 70mila confezioni arrivate dalla Germania

Torino, 19 giu. (Adnkronos/Ign) - Settantamila mozzarelle sono state sequestrate dai Carabinieri del Nas di Torino presso una importante piattaforma della grande distribuzione che rifornisce numerosissimi discount del nord Italia. L'operazione dei militari è iniziata dalla denuncia di una donna di Torino che aveva osservato l'incredibile fenomeno, ripreso con un telefonino, in virtù del quale al momento dell'apertura, una mozzarella aveva rapidamente mutato colore assumendo una impressionante colorazione blu. Il prodotto, tipico della tradizione alimentare italiana, proveniva da uno stabilimento industriale tedesco, presso il quale era stato commissionato dalla società italiana che lo commercializza. Gli uomini del Nas hanno scoperto inoltre che, a seguito di numerose altre segnalazioni analoghe a quella da loro raccolta, l'importatore e distributore italiano aveva avviato il ''richiamo'' del prodotto, dopo aver contestato l'incredibile fenomeno ai propri fornitori d'oltre frontiera. Si ignorano al momento le cause della mutazione del colore delle mozzarelle al contatto con l'ossigeno. Alcuni campioni del prodotto sono stati depositati per le analisi microbiologiche e chimiche, rispettivamente presso i laboratori dell'istituto zooprofilattico di Torino e del Centro antidoping del San Luigi Gonzaga di Orbassano. Al momento non vi sono elementi per configurare ipotesi di reato, che potrebbero invece emergere nel momento in cui i prodotti alimentari risultassero essere inquinati da sostanze tossiche o da forti cariche batteriche. L'intera partita di mozzarelle tedesche è stata rintracciata e bloccata e non sussiste alcuna possibilità di ritrovarne qualche esemplare nei banchi frigo della grande o piccola distribuzione.

Inchiesta G8: il Vaticano cambia i vertici di Propaganda Fide

A Roma ministri caduti e sottosegretari in bilico, Oltretevere le prime teste cadono. Ma il cardinale Ivan Dias lascia ufficialmente per limiti di età. Chi sarà il prossimo Papa Rosso? Si avvicina – a quanto si apprende in Vaticano - il ricambio ai vertici della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, l’ex Propaganda Fide, un dicastero talmente ricco e potente che il suo responsabile, per tradizione un porporato, viene chiamato il «Papa rosso»a causa del colore della tonaca.
UN INDIANO E’ IL PAPA ROSSO - A guidarla, dal 2006, è il cardinale Ivan Dias, indiano dalla forte spiritualità, che -secondo programma – avrebbe dovuto lasciare nel 2011, al compimento dei 75 anni e allo scadere del primo quinquennio di mandato. I problemi di salute di Dias sembrano costringere Benedetto XVI a anticipare i tempi. Stamane i due si sono incontrati, mentre i giornali italiani riportavano con enfasi le notizie sull’ inchiesta riguardante la «cricca degli appalti G8» e i supposti favori immobiliari concessi ad alcuni indagati dal cardinale Crescenzio Sepe, attuale arcivescovo di Napoli, e già prefetto di Propaganda Fide dal 2001 al 2006. Il Vaticano segue con prudenza l’evolversi della vicenda e si affida alla magistratura italiana.
UNA GUIDA FORTE – Tuttavia vi è la necessità di una guida forte per un Dicastero così importante e cruciale nella vita della Chiesa cattolica: da esso transitano gli aiuti alle missioni di tutto il mondo, raccolti attraverso donatori, le offerte dei fedeli e la gestione di un patrimonio ingente di case, palazzi, monasteri, 9 mila milioni di euro solo a Roma e nella sua provincia, gestiti in maniera autonoma rispetto al governo dalla Città del Vaticano. Dias, lontano anni luce dalle amicizie della politica italiana e in ciò uomo di rottura totale rispetto alla precedente amministrazione, potrebbe non avere più le forze per un compito così arduo, che richiede anche un’attenta revisione su quanto avvenuto nel passato e sull’amministrazione di rendite e affitti.
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http://www.giornalettismo.com/archives/68576/inchiesta-g8-vaticano-cambia/

Lettera sull'ipocrisia

Ai miei amati concittadini,
La parola ipocrisia deriva dal greco e significa simulazione. L'ypokritès era un attore e l'ipocrisia indicava la recita dei protagonisti dello spettacolo. La dote dell'ipocrisia è innata nei politici che affermano una cosa e si comportano in modo opposto. La cosa stupefacente è che lo fanno sotto i nostri occhi senza subire alcuna conseguenza. Bisogna interrogarsi su questo mistero, su cosa rende possibile l'impunità di chi, ad esempio, percepisce lo stipendio da parlamentare e da amministratore delegato di Expo 2015, come Stanca, o delle pensioni maturate dopo due anni e mezzo di presenza saltuaria in Parlamento e la richiesta di alzare il tetto a 70 anni o delle 600.000 macchine blu quando negli altri Paesi gli amministratori si spostano con i mezzi pubblici. La risposta è che forse l'italiano ama gli ipocriti, li considera con rispetto. Non è semplice del resto imporre agli altri un comportamento virtuoso, fare il contrario ed essere anche remunerati per farlo. E' un esercizio di magia. Tutti vorrebbero sapere come si fa. E' ammirabile la faccia di culo (di ipocrita) di chi dice di voler abolire le province e partecipa alle elezioni provinciali o la leggerezza d'animo di chi chiede sacrifici mentre i partiti si mettono in cassa un miliardo di euro di finanziamenti elettorali (chiamati ipocritamente "rimborsi") nonostante un referendum li abbia bocciati. I politici sono attori che interpretano una parte e i cittadini li prendono sul serio. Le carceri sono piene di persone che hanno fatto uso di marijuana per una legge voluta dal Parlamento in cui prosperano i cocainomani. Chi paga le tasse riceve la visita della Finanza, chi le evade è condonato con un'elemosina del 5% detta ipocritamente "Scudo Fiscale". L'ipocrisia è stile, linguaggio, terminologia. Le parole dell'ipocrita sono ampollose, ma giuste, retoriche, ma severe. L'ipocrita trova sempre le parole per dirlo, per celebrare l'Unità d'Italia o la coesione sociale. Lo stesso Vocabolario della Lingua Italiana va reinterpretato come un Dizionario dei Contrari. Il potere dell'ipocrita nasce da una ipnosi collettiva, da un ammaliamento, da un abdicazione della ragione. Eppure questo potere esiste e opera tra noi, grazie a noi, su di noi. Si combatte (ipocritamente) la mafia e si espone il pentito di mafia Spatuzza alla vendetta mafiosa. Si giura sulla Costituzione e la si vuole cambiare. "Ama e fa ciò che vuoi", disse San'Agostino. "Diventa ipocrita e fa ciò che vuoi" è la versione per gli italiani. Non per tutti, solo per coloro che se lo possono permettere. Il mistero comunque permane: "Perché se lo possono permettere?".

Giallo a Malta per la morte di esperto russo in armi nucleari

Pikayev, 48 anni, è stato trovato senza vita nel suo appartamento mercoledì scorso con una ferita alla testa. Il suo computer era acceso. Era consulente del parlamento russo e faceva parte dela Programma di non-Proliferazione.
La Valletta, 19 giugno 2010 - E' giallo a Malta per la morte misteriosa di un cittadino russo, esperto di armi nucleari. L’uomo, Alexander Pikayev, 48 anni, e’ stato trovato morto nel suo appartamento mercoledi’ scorso, nella zona di Bugibba con una ferita alla testa, e le notizie sulla sua identita’ sono state confermate solo oggi. Il suo computer e’ stato trovato acceso. Pikayev era un esperto di armi nucleari e un consulente del parlamento russo. Era anche condirettore del Programma di non-Proliferazione del Carnegie Centre di Mosca, e direttore dell’Istituto dell’Accademia delle scienze russa per l’economia mondiale e le relazioni internazionali. Le cause della morte non sono state ancora stabilite, e la polizia continua con gli accertamenti seguendo tutte le piste. Sono stati attivati anche i servizi segreti maltesi.
http://qn.quotidiano.net/esteri/2010/06/19/347420-giallo_malta_morte.shtml

Palermo - Se questo è un sindaco

Mentre la città affondava, lui è andato a divertirsi in Sudafrica. In tribunale (dov'è sotto processo) non si fa vedere. In consiglio comunale nemmeno. E adesso anche mezzo Pdl pensa di mollarlo.
Ora persino per i suoi amici è diventato difficile difenderlo. "Ognuno è libero di andare dove vuole, credo che in questo caso fosse una questione di opportunità", ammette Giulio Tantillo, capogruppo del Pdl in consiglio comunale. Diego Cammarata, il contestato sindaco di Palermo, al suo rientro dal Sudafrica, dovrà fare i conti con una nuova bufera: l'opposizione, gli ex colleghi del Pdl che restano fedeli a Silvio Berlusconi, parte della sua maggioranza, non gli perdonano di essere andato a godersi il debutto dell'Italia ai campionati del mondo di calcio mentre la città è alla deriva e in consiglio comunale si doveva discutere l'aumento del 75 per cento della Tarsu: un salasso da 113 milioni l'anno per coprire le spese del fallimentare servizio di raccolta dei rifiuti, con Palermo nell'angolo, costretta a fronteggiare la periodica emergenza immondizia, le casse vuote che impediscono di far funzionare i servizi sociali e che lasciano al buio a scacchiera intere zone della città, il rincaro dei biglietti degli autobus urbani, la polemica sulla trasferta Mundial di Cammarata non si placa.
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http://espresso.repubblica.it/dettaglio/se-questo-e-un-sindaco/2129284

Caso Alpi, ecco i rifiuti proibiti - di Riccardo Bocca

Scoperto in Somalia un porto pieno di container. E' l'anello mancante per la verità sulla morte di Ilaria?
Sono immagini inequivocabili. Inedite. Sconcertanti. Sono cinque fotografie scattate nel luglio 1997 durante la costruzione del porto somalo di Eel Ma'aan, poco a nord di Mogadiscio. Costituiscono la prova che quella banchina non è stata realizzata, come di solito accade, utilizzando soltanto pietre o cemento. Ma fu infarcita, incredibilmente, di container. Una parata di contenitori davanti ai quali, si vede in uno scatto, posano due uomini di colore, uno dei quali sorride e mostra una pistola. Dietro di loro c'è la barriera portuale ancora incompleta, con alla base i parallelepipedi metallici utilizzati per il trasporto merci. Gli stessi che si ritrovano nella seconda fotografia, ammassati in una fossa. E chi avesse ancora dubbi su questa singolare procedura, può verificarla in altre tre istantanee: la prima dove un container blu spunta dal ventre della banchina, un'altra in cui due persone camminano sopra i container, e un'ultima panoramica che mostra l'area delle operazioni.
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Il Pd manifesta contro la manovra - Bersani: "Ora paghino i furbetti"

I sacrifici per rimettere a posto i conti pubblici non li devono fare coloro che lo hanno sempre fatto: i bidelli, gli insegnanti, i lavoratori dipendenti; ora facciano la loro parte quelli che non hanno mai fatto sacrifici, i «furbetti» delle rendite finanziarie, e dei capitali "scudati", quelli «che guadagnano come Berlusconi e che in questa manovra metteranno zero euro». Questo il messaggio che oggi lancerà Pier Luigi Bersani alla manifestazione del Pd contro la manovra che si svolgerà al Palalottomatica a Roma. All’evento Bersani tornerà a parlare anche dell’accordo tra Fiat e sindacati a Pomigliano, criticando la «latitanza» strumentale del governo e respingendo le critiche della sinistra radicale e di Idv che dimostrano una «cultura minoritaria». Il discorso di Bersani è stato anticipato a livello parlamentare dalla presentazione degli emendamenti del Pd alla manovra Tremonti: come ha osservato lo stesso segretario essi mirano a «spostare il peso dal lavoro e dalle imprese alla rendita e alle posizioni dominanti». Gli emendamenti rafforzano gli strumenti di lotta all’evasione fiscale, aumentano le aliquote sulle rendite finanziarie (escusi i Bot) dal 12,5% al 20%, e abbassano dal 27 al 23% quella sui conti correnti, «dove i pensionati mettono i pochi risparmi», ha spiegato Paolo Giaretta. In più il Pd chiede una addizionale del 2% alle somme illecitamente esportate e sanate con lo scudo fiscale.
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http://lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201006articoli/56031girata.asp

Il Cavaliere cerca di sondare il Colle "Uno stop sarebbe la vittoria di Fini"

ROMA - Ha cercato di scongelare il rapporto con Napolitano affidandosi a una battuta accompagnata da un sorriso insinuante. Durante la cerimonia per la nomina di Brancher a ministro, Berlusconi si è avvicinato al capo dello Stato e ben attento che lui lo sentisse ha detto a voce alta: "Adesso che questa legge la modifico possiamo approvarla prima dell'estate no?". Il presidente non ha fatto una piega, è rimasto immobile, attendo a non lasciar trasparire alcuna reazione che potesse poi essere interpretata come un sì o come un no. Fedele alla linea che adesso tocca al Parlamento lavorare sul ddl. Ma nella frase del Cavaliere c'è il tormento politico di una giornata, e ci sono al contempo la resa a Fini e la speranza che la marcia indietro sulle intercettazioni imposta dal presidente della Camera e mediata dal Senatur Bossi non sortisca comunque un nuovo altolà del Colle. Viene messa a punto a ridosso del consiglio dei ministri la strategia della giornata. Con Berlusconi c'è Angelino Alfano appena atterrato da New York. E poi Niccolò Ghedini e Fabrizio Cicchitto. Il summit non può che approdare a una lettura univoca. Che Berlusconi riassume così: "Ormai dobbiamo cambiare il testo. Bossi si è impegnato con Fini. E noi non abbiamo alcun interesse ad approvare una legge che poi Napolitano ci potrebbe rimandare indietro. Se succedesse questo sarebbe una doppia vittoria di Fini. E io questa soddisfazione non gliela voglio dare".
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La legge-bavaglio dimostra che Berlusconi si può fermare-di GIUSEPPE D'AVANZO

Dunque, si può. Berlusconi può essere fermato, può essere costretto a precipitose ritirate. La sua ambizione cesaristica e il progetto post-costituzionale che l'accompagna si possono costringere nel solco dei principi costituzionali (del loro rispetto). È la buona notizia di questa storia della legge contro le intercettazioni (purtroppo ce n'è anche una cattiva) e vale la pena ragionarci su perché il congelamento (sine die?) di una legge liberticida e criminogena indica in modo scintillante un paio di cose non trascurabili o che molti hanno trascurato e trascurano ancora oggi. Berlusconi non è il nostro Destino. Non è il Fato cui dobbiamo inchinarci, rassegnati, disposti a sopportare tutto, silenziosi perché travolti dalla "rassicurante frustrazione" di chi è stato espropriato finanche della capacità espressiva per rappresentare il proprio disagio. In questa occasione, un'opinione pubblica critica, ampi settori del mondo dell'informazione - questo giornale e i suoi lettori in testa - , segmenti non irrilevanti della maggioranza, qualche presidio istituzionale e addirittura un'opposizione che ritrova le ragioni del suo esistere hanno trovato la forza di obbiettare il proprio dissenso sentendo come un sopruso quella legge.
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Marea nera/ Pozzo potrebbe continuare a perdere per due anni

Roma, 19 giu. (Apcom) - Il pozzo sottomarino della Bp è in grado di riversare greggio nelle acque del Golfo del Messico almeno per i prossimi due anni, se i tentativi di arginare la fuga seguita all'esplosione della piattaforma offshore "Deepwater Horizon" non avranno successo. Come riporta il quotidiano britannico The Guardian, le stime degli esperti suggeriscono che i danni potenziali della fuoriuscita sono devastanti, ben al di là di quelli già gravi causati dalla perdita giunta ormai al sessantesimo giorno. Il pozzo ha una riserva stimata in 50 milioni di barili e con un flusso di circa 60mila barili giornalieri potrebbe continuare a perdere per un periodo che va dai due ai quattro anni, anche se una volta esaurito il gas naturale contenuto nel giacimento - forza motrice del greggio, che deve vincere una pressione di 150 atmosfere - il tasso di perdita sarebbe molto piccolo. Al momento la Bp e l'amministrazione Obama sperano di poter arginare completamente la fuga entro il prossimo agosto, con lo scavo di altri due pozzi collaterali in grado di far defluire il greggio; in caso di fallimento, le conseguenze ambientali sono incalcolabili.