Mentre la città affondava, lui è andato a divertirsi in Sudafrica. In tribunale (dov'è sotto processo) non si fa vedere. In consiglio comunale nemmeno. E adesso anche mezzo Pdl pensa di mollarlo.
Ora persino per i suoi amici è diventato difficile difenderlo. "Ognuno è libero di andare dove vuole, credo che in questo caso fosse una questione di opportunità", ammette Giulio Tantillo, capogruppo del Pdl in consiglio comunale. Diego Cammarata, il contestato sindaco di Palermo, al suo rientro dal Sudafrica, dovrà fare i conti con una nuova bufera: l'opposizione, gli ex colleghi del Pdl che restano fedeli a Silvio Berlusconi, parte della sua maggioranza, non gli perdonano di essere andato a godersi il debutto dell'Italia ai campionati del mondo di calcio mentre la città è alla deriva e in consiglio comunale si doveva discutere l'aumento del 75 per cento della Tarsu: un salasso da 113 milioni l'anno per coprire le spese del fallimentare servizio di raccolta dei rifiuti, con Palermo nell'angolo, costretta a fronteggiare la periodica emergenza immondizia, le casse vuote che impediscono di far funzionare i servizi sociali e che lasciano al buio a scacchiera intere zone della città, il rincaro dei biglietti degli autobus urbani, la polemica sulla trasferta Mundial di Cammarata non si placa.
Continua ...
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/se-questo-e-un-sindaco/2129284
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