lunedì 16 gennaio 2012

Chi controlla le elezioni degli USA?

Americano che ha ucciso oltre 160 persone: 'vorrei solo averne uccisi di più'


Americano che ha ucciso oltre 160 persone: 'vorrei solo averne uccisi di più'
WASHINGTON - L'esercito americano attribuisce a Chris Kyle l'uccisione di 160 esseri umani. A volte di più. "Il numero per me non è importante. Vorrei solo averne uccisi di più.". I bravi studenti desirano sempre dei riconoscimenti. Il 12 Gennaio 2012 la libreria Barnes & Noble nel quartiere di Mira Mesa a San Diego, ha programmato una sessione di autografi con Chris Kyle. Kyle progetta di visitare una presunta "città amica" per promuovere, da autore e sicario legalizzato, il suo sincero racconto di un massacro chiamato "American Sniper: The Autobiography of the Most Lethal Sniper in U.S. Military History." ["Cecchino americano: l'autobiografia del più letale cecchino nella storia dell'esercito americano"].
La pagina dell'evento descrive quest'uomo come "il più affermato cecchino Navy SEAL nella storia d'America". Affermato, evidentemente, nel mondo dell'omicidio legalizzato.
Anziché essere processato per crimini contro l'umanità, siederà tra le famiglie locali vantandosi di quanti arabi abbia abbattuto.
Serve davvero un uomo coraggioso per uccidere a distanza? Il suo fucìle ha un sensore che identifica il "DNA del terrorista" attraverso il mirino telescopico? Uno può solo sperare che questo coraggioso guerriero non esploda in una furia omicida nel caso che nessuno si dovesse presentare a questa sua festa dell'ego in programma.
Chi, sano di mente, vorrebbe assistere a questo evento? Forse alcuni non vedono l'ora che questo uomo si vanti (forse esagerando) delle dimensioni della sua arma. Della potenza delle sue pallottole. E di tutto il sangue che ha sparso. Chi non ama un'òrgia? Dobbiamo insegnare ai giovani come si comporta un "vero uomo", giusto? Non è stupro se lo fai per amore. È questo il messaggio di queste penetranti pallottole di pace?
La responsabilità non deve cadere completamente sulle spalle di Kyle. Il lavaggio del cervello è così forte nell'esercito che Kyle crede davvero di non aver scaricato il suo fucile abbastanza. L'intero sistema della guerra per il profitto e le sue servili pubbliche relazioni sguazzano nel senso di colpa.
Barnes & Noble dovrebbe cancellare l'evento. Il libro invece, per favore, continuatelo a stampare. Rappresenta un prezioso artefatto della psicòsi della cultura militarizzata in cui viviono: si vive in una cultura del comando.
Fonte:Comedonchisciotte.org

Germania: manifestazioni contro capitalismo in tutto il paese


Germania: manifestazioni contro capitalismo in tutto il paese
BERLINO - Migliaia di tedeschi hanno tenuto le manifestazioni anti-capitalismo in tutto il Paese, chiedendo una 'democrazia reale'. Lo riferisce la PressTv. "Un mondo diverso è possibile", questo lo slogan scandito da dimostranti scesi per le strade della capitale, Berlino dove all'inizio di questa settimana la polizia anti-sommossa ha sgombrato un campo degli indignati. "Quello che trovo più pericoloso è come la società si divide tra ricchi e poveri. Abbiamo la povertà infantile ...i banchi alimentari, salari bassissimi e le persone che lavorano 40 ore alla settimana, ... c'è qualcosa di assolutamente sbagliato in questo paese ", ha detto Matthias Merkle, uno dei organizzatori della manifestazioni che hanno avuto luogo oltre a Berlino anche a Francoforte, Monaco, Dusseldorf, Hannover e Amburgo.

Gb contro Iran: tutte le opzioni sono sul tavolo


Gb contro Iran: tutte le opzioni sono sul tavolo
LONDRA - Il ministro degli Esteri britannico, William Hague, non esclude l'intervento militare, per fare fronte a cio' che definisce "il sempre piu' pericoloso'' programma nucleare dell'Iran. ''Non abbiamo escluso alcuna opzione cosi' come non ne sosteniamo alcuna. Riteniamo che tutte le opzioni debbano rimanere sul tavolo, che questo sia parte della pressione sull'Iran'', ha detto in una intervista a Sky News. ''Non stiamo certo sollecitando o schierandoci per una azione militare. Ci schieriamo per negoziati significativi con l'Iran e per sanzioni che esercitino pressione crescente, per costringere Teheran a fermare il suo programma nucleare'', ha precisato. 

Iran: gli Usa non possono impedire la chiusura di Hormuz


Iran: gli Usa non possono impedire la chiusura di Hormuz
TEHERAN - Se l'Iran decide di chiudere lo Stretto di Hormuz nessun paese, neanche gli Stati Uniti, puo' impedire che cio' avvenga. L'ha detto il vice capo di Stato maggiore delle forze armate iraniane Massoud Jazayeri. "Indipendentemente dai loro sforzi di propaganda, gli americani non sono in grado di impedire le azioni iraniane in diverse sfere, compreso il potenziale piano di chiudere lo stretto di Hormuz", ha aggiunto Jazayeri citato da Press Tv.

Per ESEMPIO......


Artrosi in giovane età può essere causata dalla scoliosi


L'esperto spiega che quando l'artrosi arriva da giovani può essere la conseguenza di una scoliosi e serve un consulto con un fisiatra. Risposte anche sulla distorsione alla caviglia e discopatie

RISPONDE FERDINANDO PRIANO a cura di IRMA D'ARIA
Artrosi conseguente a scoliosi
Domanda. Buonasera, desidero allegarle il referto medico di una radiografia effettuata a tutta la colonna, cervicale, lombare, rx anca dx e sx: "Regolare escursione in flex-ext dei metameri cervicali ed allineamento dei muri posteriori alle proiezioni dinamiche. Atteggiamento scoliotico sx convesso a piccolo raggio D1D8, con riduzione di ampiezza degli spazi discali interposti e sclerosi delle corrispettive limitanti articolari, con atteggiamenti di compenso dx convesso al passaggio dorso-lombare e sx convesso lombare. Sclerosi ed iniziale ipertrofia dei tetti acetabolari bilateralmente. Regolare profilo delle teste femorali". Consideri che ho 31 anni, a 16 ero ipertiroidea, mi son curata con tapazole fino al 2001, poi ho subito un intervento di tiroidectomia totale e ora mi curo con Eutirox. Mi è sembrato di capire che ho l'artrosi... ma può essere ad una cosi giovane età? Può essere qualche danno dovuto alla lunga cura con tapazole?
Risposta. In realtà lei ha una iniziale artrosi conseguente ad una scoliosi a piccolo raggio, cioè con una deviazione rapida e questo determina carico articolare non equilibrato e porta ad artrosi. Le consiglio un buon fisiatra per le cure fisiche del caso.

Distorsione alla caviglia

Domanda. Buongiorno, ho 35 anni, giocando a tennis ho subìto una distorsione alla caviglia che si è subito gonfiata e dai RX risulta essere senza segni di fratture a carico dei segmenti ossei. Recatomi al pronto soccorso, mi hanno effettuato l'ingessatura. Avendo dei dubbi, vorrei un vostro parere,  se è più indicata l'ingessatura, la fasciatura od un tutore mobile, e  conoscere i relativi pro e i contro.
Risposta. Indubbiamente la diagnosi di distorsione di caviglia può considerarsi molto generica. Oltre alle fratture, infatti, ci possono essere altre lesioni che la radiografia non riesce a vedere. Il mio consiglio può essere quello di praticare, anche con il gesso, una Risonanza magnetica al fine di accertare eventuali lesioni legamentose o cartilaginee e la loro localizzazione. A seconda della tipologia della lesione ci possono essere trattamenti diversi.

Discopatia: serve il reumatologo
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http://www.repubblica.it/salute/esperti/ortopedia/2012/01/16/news/artrosi_in_giovane_et_pu_essere_causata_dalla_scoliosi-28226170/

Clini: "Rischio ambientale altissimo" la nave si sposta: "sub in pericolo"


Clini: "Rischio ambientale altissimo" la nave si sposta: "sub in pericolo"

Dopo il naufragio il problema è svuotare le cisterne dalle 2.400 tonnellate di olio combustibile molto denso che, se disperso, potrebbe avere conseguenze pesantissime sull'ecosistema. Il ministro dell'Ambiente: "L'area interessata dipende dalle correnti: l'Isola del Giglio, l'intero arcipelago, forse la costa".

ROMA - Dopo il naufragio 1della Costa Concordia, mentre si affievoliscono le speranze di trovare i dispersi 2, l'allarme ora diventa l'inquinamento, il rischio enorme di un disastro ambientale. "Il rischio ambientale per l'Isola del Giglio è altissimo. L'obiettivo è evitare che il carburante esca dalla nave: stiamo lavorando su questo. L'intervento è urgente, abbiamo fretta", ha detto il ministro dell'Ambiente Corrado Clini. I pericoli legati allo svuotamento delle cisterne della nave Costa "sono concreti", ha aggiunto Clini. "Perché 2.400 tonnellate di carburante non sono facili da gestire. Stiamo con il fiato sospeso"

L'area interessata "dipende dalle correnti: sicuramente l'Isola del Giglio, probabilmente l'intero arcipelago, forse la costa. Dipende da come si muove il mare", ha spiegato il ministro. Le operazioni sono in corso, i sommozzatori lavorano all'interno della nave, "a loro altissimo rischio" la situazione è tale, infatti, che un eventuale spostamento del relitto potrebbe avere conseguenze disastrose. E la nave questa mattina ha cominciato a spostarsi. Il coordinamento dei soccorsi ha dovuto sospendere le ricerche e evacuare i sub di vigili del fuoco e capitanerie. Al momento la Concordia si è spostata di 9 centimetri sulla verticale e 1,5 in orizzontale.

Tra l'altro, l'olio combustibile usato come propellente per le navi è estremamente denso e potrebbe avere conseguenze pesantissime sull'ecosistema. "Stiamo lavorando - ha aggiunto il ministro dell'ambiente - dobbiamo fare in fretta, perché se la situazione meteorologica cambia, la situazione potrebbe farsi più grave". Il ministro aveva lanciato la proposta di limitare il passaggio delle navi nelle zone più sensibili. "Si tratta di una norma di buonsenso - ha replicato Clini - il buonsenso infatti suggerisce che se il valore principale che dobbiamo tutelare è quello del nostro patrimonio naturale e paesaggistico, che poi è anche una risorsa fondamentale per il turismo, dobbiamo evitare che il nostro patrimonio venga messo a rischio".
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Meteo: freddo polare in arrivo, colonnina in picchiata fino a -10*C

Meteo: freddo polare in arrivo, colonnina in picchiata fino a -10*C
(ASCA) - Roma, 16 gen - In arrivo freddo polare sull'Italia.

Secondo le previsioni del meteorologo Francesco Nucera, del portale 3Bmeteo.com, ''attualmente le nostre regioni risentono di un flusso di aria molto fredda in arrivo dai Balcani. Gli effetti maggiori in termini di precipitazione si hanno sui versanti Adriatici e al Sud ove la neve cade a quote basse e sino sulle coste tra Marche ed Abruzzo. Al Nord invece 'parlano' le temperature polari''. Ed e' cosi' che gli italiani dovranno far fronte a temperature fino a -10 gradi.

''Con il cielo sereno e i venti dalla Russia le minime hanno raggiunto nella notte scorsa i -9 gradi a Malpensa, -8 a Torino e Bergamo, -7 a Bolzano, -6 a Brescia, Verona, Firenze ed Arezzo, -5 gradi a Udine e Treviso; -4*C a Milano e Piacenza. Si tratta di valori fino a 4 gradi sotto le medie del periodo. Copritevi bene perche' questi valori potranno risultare ancora piu' bassi martedi' mattina stante l'ulteriore calo termico''. 3bmeteo prevede picchi di -10/-15 gradi su Alpi, vallate appenniniche e pianure interne. Le massime al Centro Nord non andranno oltre i 6 o 8 gradi. Dove indugera' la nebbia come in Pianura Padana, sara' gelo anche di giorno. Piu' mite al Sud con massime di 10/12 gradi mentre di notte Potenza raggiungera' i -6 gradi, Cosenza i -4, Foggia i -3. Insomma, ''un gelo diffuso che comincera' ad allentare la morsa da meta' settimana''. Ma dopo questo temporaneo aumento delle temperature ''nel weekend si andra' incontro ad una nuova fase prettamente invernale. Un vortice in arrivo dalla Scandinavia si posizionera' oltralpe pilotando impulsi freddi ed instabili verso la Penisola. Gli effetti maggiori saranno ancora una volta al Centro Sud ove le nevicate torneranno ad imbiancare le basse quote. E non sara' finita qui, anzi secondo Nucera ci sono buone possibilita' che da fine mese l'inverno faccia sul serio anche al Nord. Blocchi di aria gelida in arrivo dall'Artico avrebbero una maggiore possibilita' di raggiungere i settori centro meridionali europei stante un'alta pressione meno invadente e che arretrera' il suo baricentro in Atlantico. In tal contesto aumenterebbero le chance di nevicate sino in pianura al Nord per il momento snobbato dal vero inverno''.

Quanto ci costa votare: i miliardi che regaliamo ai partiti


La famelica macchina dei rimborsi elettorali nel libro di Paolo Bracalini
La democrazia ha un costo? I costi della politica sono sopportabili, o il carosello degli incravattati del Parlamento sta mandando a ramengo il bilancio dello stato? I partiti, custodi secondo la nostra Costituzione del gioco democratico del paese, sono organizzazioni elefantiache che, in Italia come nel resto del mondo, hanno un costo non indifferente, da finanziare in qualche modo. La scelta, nel nostro paese, è quella di sostenere la politica con un imponente legislazione che impone al contribuente, ai conti pubblici insomma, un trattamento di assoluto favore per le organizzazioni politiche, che ottengono per ogni voto una certa quota in risarcimento.
IL COSTO DEI PARTITI – Per la precisione, racconta Paolo Bracalini nel suo Partiti SpA di recente pubblicazione, dopo il referendum del 1993 che abolì la legge per il contributo pubblico alla politica, il legislatore italiano aggirò il risultato referendario per arrivare alla legge del rimborso, che “reintroduceva di fatto il finanziamento pubblico sotto forma di rimborso elettorale. Il rimborso, disponeva la legge, non sarebbe stato calcolato sulla base delle spese, ma moltiplicando il numero degli italiani quale risultava dall’ultimo censimento, compreso i non aventi diritto, moltiplicato per lire 1600″. Il risultante sarebbe poi stato spartito dai partiti in base alle percentuali ottenute; tale ammontare è stato da ultimo aggiornato al 2002 quando viene elevato ad un euro per ogni cittadino per ogni anno di legislatura, il che vuol dire che per ogni periodo elettorale il partito prende un euro all’anno per voto (analogo trattamento per le elezioni amministrative a cui i partiti partecipano). Spese di campagna elettorale, manifesti, propaganda, invii in contrassegno postale sono le spese più comuni che i partiti affrontano: ecco i totali di questo assalto alla diligenza, nelle tabelle elaborate da Bracalini (che pubblichiamo con il consenso dell’autore).
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I legali: «Mills ha problemi di cuore» Il Tribunale chiede la visita fiscale


Rinviato il controesame del legale inglese. «Al momento l'impedimento a comparire non è assoluto»

MILANO - David Mills ha problemi di cuore e quindi è slittato il controesame, in calendario lunedì a Milano, al processo in cui è imputato Silvio Berlusconi per corruzione in atti giudiziari. In videoconferenza da Londra, la corte inglese ha letto una missiva con cui il medico di Mills dice che il legale non sta bene, di recente ha avuto nuovi problemi, sono in corso accertamenti e pertanto per due settimane non può affrontare un udienza in tribunale perchè ciò gli provocherebbe stress.
IN AULA - All'apertura dell'udienza il magistrato inglese ha spiegato ai giudici della decima sezione penale del tribunale che Mills non era presente per essere controesaminato in videoconferenza. Dopo di che è stata resa nota una lettera di un cardiologo del Sant Thomas di Londra che segue da una decina d'anni l'avvocato Mills già sottoposto a un paio d'interventi. Nella missiva si specifica che il legale inglese ha di recente avuto ancora altri problemi di cuore, che «si stanno conducendo ulteriori esami cardiologici» e pertanto il medico esprime «controindicazioni circa la sua presenza in aula» per almeno due settimane in quanto ciò potrebbe essere per lui stressante.
VISITA FISCALE - Il pm Fabio De Pasquale ha chiesto ai giudici di inviare un medico per controllare lo stato di salute del legale inglese. Il processo è stato quindi aggiornato al 20 gennaio. «Al momento l'impedimento di Mills a comparire non è assoluto - ha spiegato la presidente del Tribunale - chiediamo che venga attuata una procedura di controllo medico entro il 20 gennaio, data in cui è prevista la prossima udienza. Il Tribunale ha necessità di sapere se le condizioni di salute di Mills sono tali da impedirgli di testimoniare per i prossimi 15 giorni. Qualora le condizioni del testimone non gli impedissero di testimoniare, chiediamo che la Corte valuti il suo accompagnamento coatto». David Mills deve ancora rispondere alle domande dei difensori di Berlusconi che già preannunciano un paio di udienze di interrogatorio. Intanto il rinvio, così come l'incognita su quando Mills potrà riprendere la sua testimonianza, non ferma i termini di prescrizione che, secondo calcoli non definitivi potrebbe slittare a fine febbraio.

Regione Lombardia, ordine d'arresto per Ponzoni: accusato di bancarotta fraudolenta


Ordinanza di custodia anche per il vice presidente della provincia di Monza e Brianza Antonino Brambilla

Massimo Ponzoni (Salmoirago)Massimo Ponzoni (Salmoirago)
MONZA - L'ex assessore regionale della Lombardia e attuale consigliere Pdl all'ufficio di presidenza del Pirellone Massimo Ponzoni è destinatario di un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal gip di Monza Walter Mapelli. L'accusa è è di bancarotta fraudolenta in relazione al crac della società «Il Pellicano». Ponzoni, che secondo quanto si apprende si trova attualmente all'estero per lavoro, è accusato di bancarotta nell'ambito del crac della società Pellicano.
LE ORDINANZE - Arrestati, nell'ambito della stessa inchiesta, Franco Riva, ex sindaco di Giussano, Antonino Brambilla, vice presidente della provincia di Monza e Brianza, Rosario Perri, ex assessore provinciale e direttore dell'uffico tecnico del Comune di Desio, e l'imprenditore Filippo Duzioni. In tutto la Procura di Monza ha emesso cinque ordinanze di custodia cautelare, tre in carcere e due agli arresti domiciliari.
Il legale: «Si costituirà»LE ACCUSE - L'indagine, iniziata alla fine del 2009, si è sviluppata su due fronti investigativi: reati contro il patrimonio (appropriazione indebita sfociata anche in ipotesi di bancarotta fraudolenta) e finanziamento illecito a esponenti politici «in relazione al sostenimento di spese, sia per la campagna elettorale di Ponzoni Massimo sia per fini personali, addebitate a una serie di compagini societarie, riconducibili sempre a Ponzoni e amministrate dall'allora socio e uomo di fiducia Pennati, anche attraverso il ricorso alle false fatturazioni». Due le società, «Il Pellicano srl» e «Immobiliare mais srl» entrambe con sede a Desio, dichiarate fallite nel 2010, dal Tribunale di Monza, a seguito degli accertamenti condotti.

Sofri libero, fine pena dopo 22 anni


L'ex leader di LC detenuto per l'omicidio del commissario Calabresi. «Come sto? A modo mio, ma non parlo».

Adriano Sofri liberoAdriano Sofri libero
MILANO - Adriano Sofri da oggi è un uomo libero. A 22 anni dalla prima condanna, che lo ha visto imputato e poi condannato definitivamente, con Giorgio Pietrostefani e Ovidio Bompressi per l'omicidio del commissario Luigi Calabresi, l'ex leader di Lotta Continua ha terminato di pagare il suo conto con la giustizia. Da sempre dichiaratosi estraneo alla vicenda, Sofri da anni era agli arresti domiciliari per motivi di salute e beneficiava di permessi per uscire. Nel 2005, infatti, l'improvvisa rottura dell'esofago lo aveva costretto a subire diversi interventi chirurgici: per questo aveva goduto della sospensione della pena e poi della detenzione domiciliare nella sua casa all'Impruneta, nei pressi di Firenze. «Come sto? Sto a modo mio ha risposto ai cronisti che erano andati a suonare alla sua porta _, ma non parlo. Magari tornate fra qualche giorno ma solo per offrirvi un caffè, mi spiace».
Adriano Sofri è libero, ha scontato la penaAdriano Sofri è libero, ha scontato la pena    Adriano Sofri è libero, ha scontato la pena    Adriano Sofri è libero, ha scontato la pena    Adriano Sofri è libero, ha scontato la pena    Adriano Sofri è libero, ha scontato la pena
IL PROCESSO - Con il fine pena di Sofri si chiude una delle più complesse vicende giudiziarie degli ultimi decenni, un processo durato 12 anni, passato attraverso ben 14 sentenze: mai concessa (nè richiesta dal condannato) la grazia, al centro di numerosi dibattiti politici di questi anni. Il primo arresto di Sofri avviene nel 1988, a ben 16 anni dai fatti contestati (Calabresi viene assassinato il 17 maggio del 1972), a seguito delle confessioni del pentito Salvatore Marino, ex militante di Lotta Continua. Marino chiama in causa Sofri, Bompressi e Pietrostefani, sostiene di essere stato lui a guidare la macchina servita per l'attentato, mentre, a suo dire, a uccidere il commissario fu Bompressi. La responsabilità di Pietrostefani e Sofri, invece, secondo la ricostruzione di Marino, sarebbe di «ordine morale», ossia quella di «mandatari». Versione sempre negata dagli imputati, condannati in via definitiva a 22 anni di reclusione, senza mai ottenere la revisione del procedimento. Sofri ha scontato la sua pena, Bompressi ha ottenuto la grazia nel 2006, mentre Pietrostefani è latitante in Francia nel 2002.

Dimagrisce bene chi non si fa mancare le (giuste) proteine


Istruzioni per perdere peso senza perdere muscoli. Un singolare esperimento suggerisce come smaltire i chili in più.

Non ci sono scappatoie: se si mangia più del necessario si ingrassa, indipendentemente dal fatto che le calorie di troppo provengano dalle proteine, dai grassi o dai carboidrati. La quantità di proteine introdotte con la dieta (guarda), però, può influire sulla "qualità" dei chili presi. A queste conclusioni sono giunti gli autori di uno studio, appena pubblicato su JAMA. La ricerca - condotta al Pennington Biomedical Research Center, di Baton Rouge, in Louisiana (Usa) - ha coinvolto 25 ragazzi e ragazze sani, che hanno vissuto per tutta la durata dello studio nell’Unità Metabolica del Centro di ricerca. Dopo un periodo di dieta normocalorica, i giovani sono stati divisi in tre gruppi: tutti dovevano introdurre il 40% di calorie in più rispetto ai loro fabbisogni, ma gli apporti proteici erano diversi: in un gruppo le proteine fornivano il 5% delle calorie, in un altro il 15% e nel terzo il 25%. Dopo otto settimane naturalmente tutti erano aumentati di peso. Il gruppo con il più basso apporto proteico era quello aumentato meno di peso (in media 3,2 kg contro i 6 e 6,5 degli altri due gruppi), ma i ricercatori hanno osservato che era aumentata la massa grassa (in modo simile a quanto osservato negli altri due gruppi), mentre la massa magra era addirittura diminuita. Nei gruppi con normale ed elevato apporto di proteine, invece, la massa magra era aumentata rispettivamente di 2,9 e 3,2 kg ed era anche aumentato il dispendio energetico a riposo.
In pratica, l’impatto di una dieta ipercalorica con poche proteine, anche se si prendono meno chili, è più negativo dal fondamentale punto di vista della composizione della massa corporea. Insomma, si aumenta meno in quanto a chili, ma «peggio». «Questo studio è molto interessante — commenta Enzo Nisoli, professore di Farmacologia all’Università degli Studi di Milano — perché per la prima volta si è valutata la risposta dell’organismo, in termini di accumulo di grasso, ad una dieta ipercalorica quando varia la percentuale di proteine assunte. La conclusione è che un’adeguata quantità di proteine è importante per mantenere, o aumentare, la massa magra. E non stiamo parlando di quantità esagerate: la dieta normoproteica ha dato risultati non molto diversi da quella più proteica».
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Il sesto senso della lingua


Non solo dolce, salato, amaro, aspro e piccante, ma anche grasso. Una proteina, se carente, ne inibisce la percezione.

MILANO – C’è chi si alza da tavola pago e felice, dopo aver goduto di tutti i sapori che ci regalano le papille, compreso il grasso, ultimo arrivato tra i gusti. E c’è chi dei cibi ipercalorici non è mai soddisfatto, ma non sarebbe giusto etichettarlo come semplice goloso. Infatti l’ultimo studio in materia individua nel «fat» il sesto gusto della lingua (oltre al salato, dolce, aspro, amaro e il piccante, recentemente identificato) e parla anche di una variante ipoattiva di un gene che, in chi la possiede, non consente di percepire a sufficienza questo sesto sapore. E fa ingrassare le persone.
IL GRASSO È COME IL DOLCE O IL SALATO - Per secoli si è ritenuto che gli esseri umani potessero percepire attraverso la lingua quattro sapori: dolce, salato, aspro e amaro. Poi ne è stato scoperto un quinto chiamato umami (piccante), e ora uno studio della Washington University School of Medicine ne aggiunge un sesto: il grasso. Gli scienziati americani hanno infatti individuato un recettore chimico nelle papille gustative della lingua che riconosce le molecole di grasso. Ma una proteina, che varia da persona a persona e che è incaricata di metabolizzare i lipidi, ne influenza la percezione e, se insufficiente, fa sì che di questo sesto gusto non se ne abbia mai abbastanza. Contribuendo all’obesità.
LA RICERCA - Lo studio, pubblicato sul Journal of Lipid Research, ha coinvolto 21 partecipanti sovrappeso invitati a degustare tre tipi di olio, uno dei quali ad alto contenuto di lipidi. L’individuazione dell’olio grasso non è stata facile per tutti i volontari e gli esperti hanno potuto notare diversi livelli di percezione. Inoltre esiste una proteina chiamata CD36 deputata a riconoscere il grasso e, se questa è carente, la sensibilità al grasso è ridotta, il che spiegherebbe il motivo per cui esistono persone che non si saziano mai di cibi ipercalorici. In particolare gli scienziati hanno notato che coloro che producono livelli più alti di CD36, rispetto a chi ne fabbrica la metà, percepiscono con maggior facilità la presenza di grassi negli alimenti e per l’esattezza la avvertono otto volte di più.
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