NAPOLI – La giunta provinciale di Napoli è in crisi. Il presidente Luigi Cesaro del Pdl ha chiesto a tutti gli assessori le dimissioni e si affida, in vista del rimpasto, all’ex “meteorina” Giovanna Del Giudice. Proprio così. Il futuro della provincia di Napoli, di un territorio in preda alla crisi e dominato dalla criminalità organizzata, rischia di finire nelle mani di una ex “meteorina”. Il curriculum di Del Giudice è conosciuto: gira per le segreterie di alcuni parlamentari del Pdl ed ha all’attivo un corso “di formazione per europarlamentari” organizzato da Silvio Berlusconi prima delle ultime elezioni Europee. Se non fosse scoppiato lo scandalo delle “veline” e dei festini di Palazzo, con seguente litigio tra il premier Silvio Berlusconi e la moglie, Del Giudice sarebbe stata candidata e probabilmente eletta al Parlamento Europeo. L’hanno candidata in Campania, alla Regione ed è stata bocciata sonoramente dall’elettorato. Ora la vogliono collocare nella giunta della Provincia di Napoli, già salita alla ribalta della cronaca nei mesi scorsi a causa dello scandalo dovuto alla nomina nell’esecutivo dell’autista del presidente Luigi Cesaro. Un episodio che la dice lunga sulla reale capacità del centrodestra di attuare una svolta di governo. Non hanno classe dirigente, gli scandali si susseguono a ritmo serrato e fino ad oggi Cesaro e la sua maggioranza hanno garantito solo disamministrazione e ingovernabilità. La notizia dell’imminente azzeramento della giunta e del rimpasto in Provincia è arrivata in Regione, nella sala “Caduti di Nassirya”, dove si sono riuniti tutti i consiglieri regionali per la presentazione alla stampa delle nuove commissioni consiliari. I rappresentanti del centrodestra non hanno voluto commentare la vicenda e si nascondo dietro un imbarazzante silenzio.
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http://www.julienews.it/notizia/politica/cesaro-in-crisi-affida-la-provincia-ad-una-ex-meteorina/48873_politica_0.html
Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
mercoledì 9 giugno 2010
L’ Opus Dei è una massoneria?
Continua il dibattito nel Pd sugli aderenti che sarebbero associati contestualmente a club retti da principi di riservatezza e segretezza. E il presidente della commissione di Garanzia, Berlinguer fa il parallelo tra logge massoniche e Prelatura della Santa Croce.
Non c’è pace nel Partito Democratico, a tenere banco ancora le polemiche sulla massoneria e a nulla è valso l’intervento di Bersani: “Ci sono altri problemi ora” e ai ai cronisti che a Montecitorio gli chiedevano un commento sulla querelle interna al Pd e sulla richiesta di alcuni popolari del Pd per un suo pronunciamento: “C’è l’organo di garanzia che sta lavorando“, ha risposto il segretario.
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http://www.giornalettismo.com/archives/66719/l-opus-massoneria/
Ddl intercettazioni, il governo pone la fiducia in Aula al Senato
Roma, 9 giu. (Adnkronos/Ign) - Il governo ha chiesto il voto di fiducia sul ddl intercettazioni, all'esame del Senato. Lo ha annunciato in Aula il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito.
La richiesta di fiducia è arrivata dopo il nulla di fatto in commissione Giustizia. Le opposizioni hanno fatto ostruzionismo e nessun emendamento o subemendamento è stato votato.
"Non c'è stata nessuna votazione, abbiamo raggiunto il risultato di affermare l'improponibilità delle modifiche proposte dalla maggioranza", aveva detto Felice Casson (Pd). "A questo punto se il governo pone la fiducia è ampiamente giustificato dall'atteggiamento delle opposizioni" aveva ribadito il presidente della commissione, Filippo Berselli.
"In commissione Giustizia abbiamo consentito ampia discussione e confronto per arrivare a una legge il più possibile condivisa" ha sottolineato Berselli nella sua relazione sui lavori. Il presidente però ha concluso il suo intervento spiegando che a causa di un "ostruzionismo senza scampo" da parte delle opposizioni, la commissione non ha potuto votare un testo, rassegnando così all'Aula il testo degli emendamenti presentati. Il presidente del Senato, Renato Schifani, ne ha preso atto "con rammarico". "Il mio rammarico si riferisce alla mancata conclusione con il voto dei lavori della commissione Giustizia, non certo all'ostruzionismo dell'opposizione" ha poi precisato la seconda carica dello Stato durante la discussione generale in Aula.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Ddl-intercettazioni-il-governo-pone-la-fiducia-in-Aula-al-Senato_514588340.html
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