Roma, 9 giu. (Adnkronos/Ign) - Il governo ha chiesto il voto di fiducia sul ddl intercettazioni, all'esame del Senato. Lo ha annunciato in Aula il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito.
La richiesta di fiducia è arrivata dopo il nulla di fatto in commissione Giustizia. Le opposizioni hanno fatto ostruzionismo e nessun emendamento o subemendamento è stato votato.
"Non c'è stata nessuna votazione, abbiamo raggiunto il risultato di affermare l'improponibilità delle modifiche proposte dalla maggioranza", aveva detto Felice Casson (Pd). "A questo punto se il governo pone la fiducia è ampiamente giustificato dall'atteggiamento delle opposizioni" aveva ribadito il presidente della commissione, Filippo Berselli.
"In commissione Giustizia abbiamo consentito ampia discussione e confronto per arrivare a una legge il più possibile condivisa" ha sottolineato Berselli nella sua relazione sui lavori. Il presidente però ha concluso il suo intervento spiegando che a causa di un "ostruzionismo senza scampo" da parte delle opposizioni, la commissione non ha potuto votare un testo, rassegnando così all'Aula il testo degli emendamenti presentati. Il presidente del Senato, Renato Schifani, ne ha preso atto "con rammarico". "Il mio rammarico si riferisce alla mancata conclusione con il voto dei lavori della commissione Giustizia, non certo all'ostruzionismo dell'opposizione" ha poi precisato la seconda carica dello Stato durante la discussione generale in Aula.
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