venerdì 18 marzo 2011

Proteina regola-colesterolo per trombosi

(ANSA) - ROMA - Un gruppo di ricercatori britannici ha scoperto che una proteina impiegata nella regolazione del colesterolo nel sangue riduce il rischio di pericolosi coaguli capaci di causare trombosi e portare ad infarti e ictus. La scoperta apre la strada per la progettazine di nuovi farmaci, secondo quanto riporta la Bbc on line. Lo studio ha rilevato il ruolo della proteina LXR (Liver X receptors) nelle piastrine. La molecola e' gia' nota per la sua funzione regolatoria del livello di colesterolo.

LIBIA: RIBELLI SMENTISCONO TRIPOLI, "CI ATTACCANO ANCORA"

(AGI) Bengasi - I ribelli libici smentiscono Tripoli sull'attuazione unilaterale del cessate il fuoco. I lealisti, afferma Bengasi, stanno attaccano ancora, dopo quattro ore dall'annuncio di Tripoli .

Libia: Malta, non faremo da base per no fly zone

La Valletta, 18 mar. - (Adnkronos/Dpa) - Malta non intende fare da base per l'attuazione della no fly zone contro la Libia. Lo ha affermato il premier, Lawrence Gonzi: ''la nostra priorita' e' quella di salvaguardare la sicurezza di Malta...e di rispettare la nostra costituzione, di paese neutrale'', ha detto in una conferenza stampa. Gonzi e' stato personalmente informato, al telefono, dal premier libico, Mahmudi Bagdadi, della dichiarazione di un cessate il fuoco immediato.

Vogue Italia: "Fermiamo i siti pro anoressia"

Dal blog del direttore Franca Sozzani una raccolta di firme

MILANO Il mondo della moda - spesso ritenuto responsabile di proporre un modello di donna troppo esile e di spingere i più giovani sulla china dell'anoressia - ribadisce la sua volontà di combattere questo problema così diffuso. A scendere in campo questa volta è Vogue Italia, simbolo massimo del fashion, che dal blog del direttore Franca Sozzani lancia una nuova campagna contro i siti "pro anoressia" di cui il Web è purtroppo costellato. «Leggendo che oggi si incolpa Facebook come causa principale dell'anoressia e non ritenendo possibile che un social network da solo possa prendersi carico della diffusione di questo fenomeno, mi sono documentata e ho trovato che ci sono migliaia di siti e blog pro-anoressia che non solo supportano questo male, ma spingono i giovani alla competizione sulla loro forma fisica» dice Franca Sozzani «Vogue Italia, che è il giornale per antonomasia che si occupa e promuove l'estetica, il visuale e il bello, ha deciso di utilizzare la sua autorità e il suo bacino di utenza sul web (oltre 1 milione di utenti unici al mese), per battersi per combattere l'anoressia e raccogliere le firme con l'obiettivo finale di far chiudere questi siti». L'obiettivo di questa raccolta firme è quello di presentare un progetto di legge che porti alla chiusura di tutti questi siti, senza dubbio capaci di influenzare negativamente quanti si trovano a soffrire di disordini alimentari. Questa campagna rispecchia l'impegno del mensile nel voler promuovere il benessere di tutte le donne, denunciando i pericoli insiti nel voler seguire modelli distorti di falsa bellezza, che mettono in pericolo la vita di moltissimi giovani. Per partecipare alla raccolta firme basta andare sul sito di Vogue al linkwww.vogue.it/magazine/petizione-contro-i-siti-pro-anoressia

Nucleare, le risposte non date e gli interessi nascosti

Gli incidenti nucleari presso la centrale di Fukushima, prodotti dal violento terremoto che ha colpito il Giappone, hanno riacceso il confronto tra i sostenitori dell’energia atomica e coloro che la contrastano con determinazione.

Da una parte ci sono personaggi - qualcuno anche autorevole, come il Commissario all'energia dell'Unione Europea, Guenther Oettinger - che parlano senza mezzi termini di apocalisse. Dall’altra, invece, c’è chi sostiene che si tratta di un incidente di modesta entità, circoscritto all’area geografica in cui si è verificato.

C’è chi accelera la transizione verso le rinnovabili, parlando apertamente della necessità di chiudere alcune centrali nucleari (Merkel, Obama), e chi si conferma sostenitore di questa discutibile soluzione energetica. Tra questi ultimi figura il nostro presidente del consiglio. I reattori giapponesi, secondo Berlusconi e il suo governo, sono di prima generazione e pertanto il loro sistema di raffreddamento, esterno, sarebbe andato in tilt a seguito dell’azione del terremoto prima e dello tsunami dopo. Le centrali che dovrebbero essere costruite in Italia, di terza generazione, avrebbero un sistema di raffreddamento interno e, quindi, sarebbero pressoché inattaccabili da eventi di questo tipo.

Ma come si è arrivati ai reattori di terza generazione e alla progettazione di quelli di quarta, che saranno realizzati tra il 2030 e il 2040?

La risposta è semplice: la tecnologia successiva veniva concepita sulla scorta dei difetti evidenziati dalla precedente.

A questo punto sorgono spontaneamente alcuni interrogativi. Quali sono gli inconvenienti palesati dalla terza famiglia di centrali atomiche? Perché si sta lavorando alla quarta tipologia di reattori se la terza è così perfetta? Perché acquistiamo delle centrali nucleari di terza generazione, le quali, nel momento in cui diverranno operative, saranno già superate? Chi venderà i reattori all’Italia? E, soprattutto, perché sono state tagliate le risorse alle rinnovabili?

Qualcuno dovrebbe dare delle risposte serie e rassicuranti ai cittadini. La storia recente del nostro paese ci insegna che i mercenari, pur di arricchirsi, non si fermano davanti a nulla.

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http://www.agoravox.it/Nucleare-le-risposte-non-date-e.html

Nucleare: le scorie saranno la peggiore catastrofe

Nucleare: le scorie saranno la peggiore catastrofe
Quella nucleare si è rivelata fin dal momento della sua scoperta come una fonte energetica tanto innovativa quanto pericolosa e scarsamente “competitiva” dal punto di vista economico. Nonostante questi presupposti e la manifesta impossibilità da parte del mondo scientifico di valutare concretamente le ricadute di un’applicazione su larga scala degli impianti nucleari, sia in termini di effetti sulla salute umana, sia in termini di conseguenze sull’ambiente, molte nazioni nel corso della seconda metà del novecento hanno investito sul nucleare una quantità sempre più ingente di risorse.
Questo atteggiamento, apparentemente insensato, trova in parte la propria spiegazione nel fatto che l’antieconomicità e la ferale pericolosità dell’energia nucleare sono in larga misura determinate da un unico elemento “di disturbo” che è costituito dallescorie radioattive, essendo stati fino ad oggi gli incidenti alle centrali presentati come rarissime fatalità.
La gestione delle scorie nucleari rappresenta infatti il vero tallone d’Achille dell’atomo, in assenza del quale l’energia prodotta tramite l’uranio potrebbe essere economicamente assimilata a quella prodotta utilizzando altre fonti quali il petrolio, il gas naturale o il carbone.
La reale complessità dei problemi legati alle scorie radioattive è stata fino ad oggi misconosciuta tanto dai governi quanto dagli esperti, nel palese tentativo di accreditare come economicamente convenienti e sostanzialmente sicuri gli impegnativi programmi energetici basati sul nucleare. Parimenti a quello delle scorie anche il problema della sicurezza degli impianti è stato minimizzato, nonostante le terribili conseguenze degli incidenti che sono stati resi pubblici (di molti non se ne è mai avuta notizia) Chernobyl su tutti, abbiano messo in luce la dimensione di estrema pericolosità della scelta nucleare. Almeno fino a questi ultimi giorni, quando la catastrofe di Fukushima sembra avere costretto il mondo intero ad aprire gli occhi.....

Proprio l’incidente di Chernobyl unitamente alla manifesta impossibilità di nascondere a tempo indeterminato le problematiche legate alle scorie radioattive hanno determinato a partire dalla fine degli anni 80 una diminuzione degli investimenti nell’ambito del nucleare, soprattutto da parte dei paesi tecnologicamente più avanzati. In Italia il referendum del 1987 decretò la rinuncia definitiva a produrre energia tramite l’uranio, ma anche nazioni che traggono dal nucleare una cospicua fetta del proprio fabbisogno energetico come Stati Uniti e Germania stanno dimostrando di credere sempre meno nel nucleare, non avendo messo in cantiere nell’ultimo decennio progetti finalizzati alla costruzione di nuove centrali che sostituiscano quelle prossime alla chiusura.
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Paga 10 mila euro per rientrare dal Giappone e denuncia Alitalia

Tanto ha sborsato un ingegnere per tornare in Italia con moglie e due figli. Esposto all'Antitrust: sciacallaggio economico.

Roma, 18 mar. (TMNews) - Diecimila euro per rientrare con la famiglia in Italia dal Giappone. E' il prezzo che ha dovuto pagare Nino Pane, quarantenne, romano, ingegnere, residente in in Giappone da alcuni anni dove ha sposato Rumi, una coetanea giapponese, e dalla quale ha avuto due figli nati a Tokyo.
Dopo il terremoto e la catastrofe nucleare Pane ha deciso di rientrare con tutta la famiglia in Italia. Ha acquistato qualche giorno fa quattro biglietti aerei con la compagnia Alitalia per la tratta Tokio-Roma con arrivo oggi a Fiumicino ed è stato "costretto a pagare una somma corrispondente a circa 10mila euro".
L'uomo ha fatto sapere, tramite i propri legali Anna Orecchioni e Giacinto Canzona, che intende fare causa alla compagnia di bandiera e presentare un esposto all'Antitrust per denunciare "lo sciacallaggio economico" delle compagnie aeree, e di trasporto in generale.
L'"approfittamento" delle condizioni psicologiche e sociali in occasione di una tragedia come quella giapponese, rappresenta, da parte delle Società di trasporto aereo, non solo una violazione del diritto italiano relativo alla eccessiva onerosità del prezzo, ma anche, hanno sottolineato i legali, una grave violazione dei diritti dell'uomo sanzionabile davanti alla Corte Europea.

Fukushima, premier Kan pessimista. Ipotesi sarcofago Chernobyl

Aiea porta a "5" il grado d'emergenza per la centrale giapponese. Il nuovo bilancio è di almeno 17mila tra morti e dispersi.

Roma, 18 mar. (TMNews) - In Giappone si pensa a una soluzione che ricorda Chernobyl per far tacere i reattori nucleari. Allo studio c'è una colata di cemento per seppellire la centrale nucleare di Fukushima, danneggiata dal terremoto e dallo tsunami di una settimana fa. Finora, infatti, non hanno avuto successo i tentativi dei tecnici per raffreddare i reattori della centrale e anche la corrente, che servirebbe a far ripartire il sistema automatico di raffreddamento, non è stata ripristinata. L'Aiea ha innalzato il livello d'allarme portandolo da 4 a 5.
Intanto l'ultimo bilancio è di 17mila tra morti e dispersi. I morti accertati sono 6.911 e questo dato proietta il "Grande terremoto-tsunami del Tohoku e della costa del Pacifico" al primo posto tra i più terribili disastri naturali in Giappone dal "Grande terremoto del Kanto" del 1923. Questo triste primato era finora detenuto dal terremoto di Kobe del 1995, con 6.434 morti.
Il premier giapponese Kan ha ammesso che le operazioni per evitare un disastro nucleare nella centrale Fukushima-1 devono ancora affrontare "enormi difficoltà" e si è detto "non ottimista". "I tecnici dell'esercito, della polizia, tutti gli addetti stanno lavorando con tutte le forze, a rischio della vita", ha esclamato il primo ministro che ha esortato il suo popolo a reagire: "Tutto il popolo deve avere la forte determinazione a superare questa crisi" e ancora: "Ricostruiremo il Paese dalle rovine".
L'ambasciata d'Italia in Giappone, intanto, "rimane esattamente dov'è" ha detto da Tokyo l'ambasciatore italiano in Giappone, Vincenzo Petrone, commentando la decisione di alcuni governi di spostare le loro sedi diplomatiche a Osaka per mettere al riparo il personale diplomatico da possibili fughe radioattive.
Quanto all'economia c'è stato un nuovo intervento della Banca del Giappone, che ha iniettato nel circuito interbancario altre liquidità supplementari per 3.000 miliardi di yen, circa 28 miliardi di euro.
Kan

Terrore nucleare: quali sono gli effetti della contaminazione?

I rischi derivanti dalle radiazioni e le conseguenze sugli esseri umani.

A quasi 15 anni esatti dal disastro diCernobyl, l’umanità fa di nuovo i conti con un disastro nucleare, es’interroga sui rischi a cui essa sta andando in contro. Negli Stati Uniti e in Cina è già partita la caccia allo iodio, poiché si pensa erroneamente che esso offra immunità dalle radiazioni. Negli Usa stanno andando a ruba infatti le pillole di iodio, mentre in Cina il sale iodato. Si parla già di scaffali svuotati.

I MONITORAGGI A TOKYO – Studi accreditati affermano che le malattie provocate da radiazioni sono molto rare, e sorgono solo quando gli esseri umani sono esposti a dosi di radiazioni estremamente forti; di gran lunga superiori a quelle attualmente rilevate a oltre 150 miglia a Nord di Tokyo. “Stiamo monitorando i possibili aumenti dei livelli di dose a Tokyo, ma sono fiducioso che rimarranno abbastanza bassi da non essere un rischio per la salute dei cittadini”, ha affermato il dottor Peter Hosemann, professore di ingegneria nucleare all’Università di Berkeley. In realtà molti sono gli esperti che concordano sul fatto che la situazione a Sendai non presenti minacce immediate. Eppure i timori della maggior parte della popolazione giapponese sono comprensibili, soprattutto le preoccupazioni di un aumentato del rischio di cancro.

QUANDO E QUANTO SI RISCHIA – Secondo il National Institutes of Health, le malattie provocate da radiazioni possono sorgere quando tutto il corpo è esposto a 1000 millisievert di radiazione. Se gli esseri umani sono esposti a più di 4000 millisievert di radiazione, allora la metà ha la probabilità di morire. Un’esposizione di oltre 6.000 millisievert, genera invece malattie incurabili che portano alla morte quasi certa. Le radiazioni provocano cambiamenti chimici nel corpo, distruggendo le cellule. Ciò si traduce in sintomi che includono emorragia, perdita di capelli, ustioni della pelle e ferite aperte. I sintomi iniziali dopo l’esposizione sono spesso nausea e vomito. Dopo una esposizione a 1000 millisievert, tali sintomi si verificano dopo sei ore.

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http://www.giornalettismo.com/archives/118250/terrore-nucleare-quali-sono-gli-effetti-della-contaminazione/

Caso Ruby: l'indagine arriva anche a Genova?

video esterno

ATTENZIONE!!!!!!!!! IL VIDEO ALLEGATO CONTIENE SCENE CHE POSSONO TURBARE LA SENSIBILITA' DEGLI UTENTI

GENOVA - Potrebbe non essersi concluse le indagini sulla vicenda di Karima El Marough, alias Ruby Rubacuori. Che la ragazza, oltre ad andare ad Arcore, si prostituisse anche per conto suo era già noto, ma finora non era stato possibile individuare e perseguire coloro che andavano a letto con lei. Ma adesso, secondo indiscrezioni, c'è un episodio che è stato individuato. Si svolge verso la metà di ottobre del 2010, quando Ruby, sia pure per pochi giorni, è ancora minorenne (lei è nata il primo novembre del 1992). Quella sera la ragazza partecipa ad uno spettacolo hard al Fellini, uno dei locali più esclusivi di Genova. Tra ragazze inguainate in tute di latex e uomini muscolosi con miniperizomi, ad un certo punto compare anche lei, che partecipa allo spettacolo. Sulla vicenda sono disponibili su Internet numerose fotografie ed anche un video tratto da Youtube. Sotto indagine ci sarebbero non solo i proprietari del locale, ma anche il fidanzato della ragazza, che avrebbe fatto da intermediario. Per tutti l'accusa è di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione minorile, secondo quanto previsto dall'articolo 609 ter del Codice Penale. E le pene previste non sono lievi: da 6 a 12 anni di reclusione. Nè conta sapere se i titolari del locale fossero o meno a conoscenza del fatto: in questo caso il saperlo non fa alcuna differenza. Sulla vicenda il Procuratore capo di Genova Vincenzo Scolastico, parlando con Repubblica ha detto di non saperne niente e che comunque non direbbe nulla. Una smentita veemente che però potrebbe non essere sincera.

Libia: bombe su Misurata, 25 morti

(ANSA) - TUNISI - Almeno 25 persone - tra cui bambini - sono morte durante pesanti bombardamenti delle forze leali a Gheddafi sulla citta' di Misurata. Lo rendono noto fonti sanitarie della citta' libica e la notizia e' stata confermata dalla tv al Arabiya. E intanto il comandante degli insorti libici, Khalifa Heftir, ha dichiarato che il cessate-il-fuoco annunciato dal ministro degli esteri di Gheddafi ''non e' importante'' per l'opposizione, definendolo un ''bluff''.

La casa popolare della Polverini: «A 130 euro al mese»

Sull'Aventino per 15 anni per 5 stanze

Renata Polverini (Eidon)
Renata Polverini (Eidon)
ROMA - Anche Renata Polverini finisce al centro di «affittopoli». La governatrice del Lazio proprio l'altro ieri aveva istituito una «commissione ispettiva» sull'Ater (l'azienda dell'edilizia popolare) di Roma. Obiettivo: fare luce su eventuali abusi e favoritismi nei contratti di affitto e di vendita delle case pubbliche. Da settimane il centrodestra accusa la vecchia giunta Veltroni di aver svenduto case ad amici e amici di amici. Ma ieri, appena 24 ore dopo l'annuncio della linea dura, Renata Polverini si è ritrovata a sua volta sotto accusa. Tirata in ballo da un'inchiesta pubblicata sul sito internet de l'Espresso.
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Ormone guida spermatozoi a uovo

(ANSA) - ROMA - E' il progesterone l'ormone che guida gli spermatozoi come'le api al miele', cioe' che permette loro di sentire l'uovo e indirizzare la rotta del viaggio per andare a fecondarlo. Lo rilevano 2 studi Usa che potrebbero portare a una nuova generazione di contraccettivi maschili. Gli spermatozoi tramite la molecola CatSper sentono il progesterone rilasciato come un'esca' intorno all'ovulo da fecondare permettendo a CatSper di attivarsi permettendo di potenziare il nuoto degli spermatozoi verso l'uovo.

Tripoli annuncia il cessate il fuoco Ma i piani per l'attacco non si fermano

Gli insorti:«Lo stop ai combattimenti è solo un bluff». Consultazioni e vertici: Francia, Gb e Nato pronte ai raid.

MILANO - Dopo la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu, il confronto tra la comunità internazionale e la Libia sta arrivando rapidamente a un punto di non ritorno. Spinti dalla posizione francese (proprio la Francia ha presentato la risoluzione votata in Consiglio di sicurezza) i Paesi chiamati ad applicare direttamente esprimono una posizione che non lascia margini a vie di fuga o mediazioni. se dalla Libia arriva una disponibilità al cessate il fuoco, la risposta sembra per ora quella di ignorare tale disponibilità, non credendo ad affermazioni che s'intendono come un tentativo di prendere tempo da parte del regime di Gheddafi. Di fatto, è scattato un conto alla rovescia per un vero e proprio intervento militare in Libia che, escludendo soltanto una forza di occupazione di terra, lascia aperta ogni altra ipotesi. E da oggi si sa che anche l'Italia farà parte della forza militare in campo con una partecipazione diretta, non soltanto, come appariva fino a ieri, attraverso l'uso delle basi. Insomma, forze aeree italiane saranno impegnate sul campo, quanto meno per l'applicazione della no fly zone. Si cerca di ottenere il massimo consenso sull'operazione che sta per scattare. Per questo sabato è previsto un vertice Unione Europea, Unione Africana e Lega Araba sulla Libia indetto a Parigi dal presidente francese Nicolas Sarkozy

IL GIALLO DEL CESSATE IL FUOCO - La Libia «ha deciso di osservare immediatamente un cessate il fuoco e di mettere fine a tutte le operazioni militari» ha detto il ministro degli Esteri di Gheddafi poco dopo la risoluzione dell'Onu E ha aggiunto che la Libia «è costretta a osservare la risoluzione in quanto paese membro delle Nazioni Unite». Ma la dichiarazione del cessate il fuoco è confutata dal comandante degli insorti libici, Khalifa Heftir. Le parole del ministro, ha detto, sono un «bluff». A Misurata infatti si continuerebbe a combattere. Alle notizie contrarie, il governo di Tripoli ha replicato ribadendo che sta già rispettando il cessate il fuoco e ha chiesto a Turchia e Malta di verificare.

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http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_18/basi-aeree-italia-crisi-libica_46cf014c-5128-11e0-b0a4-77b20470b36e.shtml

Libia, allertate le basi dell'Aeronautica: caccia ed elicotteri pronti ad attivazione

Roma - (Adnkronos/Ign) - E' terminato il Consiglio dei ministri straordinario sulla crisi libica. Il Cdm, durato poco meno di quaranta minuti, è seguito a un vertice durato circa un'ora e mezzo a Palazzo Chigi.

Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni dal canto suo, ha convocato per oggi pomeriggio alle 17, al Viminale il Comitato Nazionale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica.

L'Aeronautica militare ha allertato tutte le proprie strutture in previsione di un possibile impiego di carattere operativo sia dei velivoli che degli elicotteri.

Gli F16 del 37° stormo di Trapani, ma anche gli Eurofighter di base a Gioia del Colle e i cacciabombardieri Amx di Amendola, in Puglia, i Tornado, riferiscono all'ADNKRONOS fonti militari, potrebbero essere chiamati a svolgere un ruolo attivo alla luce della Risoluzione approvata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che comprende tutte le misure necessarie a proteggere i civili. Il passato coloniale italiano in Libia potrebbe alla fine far propendere per un ruolo di supporto logistico, ma non sono comunque escluse possibili missioni operative per assicurare il rispetto della 'no-fly zone' e impedire il decollo dei caccia del colonnello Gheddafi.

Altre basi che potrebbero essere chiamate in causa, Sigonella in Sicilia e Decimomannu in Sardegna. Quest'ultima si presterebbe ottimamente come sito di rischieramento e stazionamento per gli aerei inviati in missione. ''Tutti gli scenari sono presi in considerazione'', rilevano le stesse fonti, compresi quelli che prevedono il possibile utilizzo di elicotteri Hh3-F con funzioni 'Sar' (Search and Rescue) e anche 'combat-Sar', per l'eventuale soccorso e recupero di piloti in 'zona ostile'.

Anche la base di Gioia del Colle (Bari), dove ha sede il 36esimo stormo dell'Aeronautica militare, è pronta per l'utilizzo della Nato per l'osservanza della 'no fly zone' in Libia anche se al momento non sono giunti nuovi ordini superiori. Gli Eurofighter del 36esimo Stormo continuano ad essere impiegati per la ordinaria sorveglianza aerea dei cieli del Sud Italia insieme agli F16 con base a Trapani. ''Stiamo effettuando il nostro servizio di sorveglianza aerea - afferma il tenente colonnello Donato Colacicco all'ADNKRONOS -. Al momento non abbiamo ricevuto disposizioni operative diverse. Se ci saranno sviluppi, siamo pronti''.

Domani occhi puntati al cielo: a distanza di 18 anni torna la super Luna piena

Roma, 18 mar. - (Adnkronos/Ign) - Domani super Luna piena perché, dopo 18 anni, il nostro satellite si trova anche al perigeo, nel punto cioè più vicino alla Terra. Una concomitanza che accade circa ogni venti anni. "Il doppio evento accadrà in serata, alle ore 19,00 ci sarà infatti la Luna piena e alle ore 20,00 il nostro satellite si troverà nel punto più vicino al nostro pianeta, cioè al perigeo" spiega l'astrofilo Andrea Miccolidell'Uai, l'associazione nazionale di esperti non professionisti di astronomia.

"Domani sera la Luna sarà a 356.577 chilometri dalla Terra, la variazione normalmente è fra 356.000 e 406.000 chilometri" continua Miccoli, ricordando che "l'orbita della Luna varia come quella della Terra e si comporta come una fisarmonica, con apogeo (il punto più lontano dalla Terra) e perigeo (il punto più vicino) più o meno distanti". "La vicinanza della Luna al nostro pianeta -aggiunge ancora- ha influenza sulle grandi masse oceaniche che, per la legge di gravità, possono risentirne".

"La particolarità dell'evento di domani -dice ancora Miccoli- è nella coincidenza dei due eventi, Luna piena e Luna al perigeo perché, normalmente, la Luna piena avviene ogni 29 giorni e 12 ore mentre la Luna al perigeo avviene ogni 29 giorni e 13 ore".

E la super Luna del 19 marzo causerà fermento nelle sale parto. Il satellite apparirà più grande del solito e "tutta questa luce stimolerà l'epifisi, che toglie il freno agli ormoni sessuali e facilita il parto. Risultato? Tra oggi e domani sono attese 5.000 nascite in tutta Italia, contro una media giornaliera per marzo di circa 1.500 bebè". I numeri arrivano da Italo Farnetani, pediatra e docente a contratto dell'Università di Milano, che spiega all'Adnkronos Salute come questi piccini "saranno davvero i figli della luce".

"Infatti nascono con la super Luna e sono stati concepiti intorno al solstizio d'estate, giorno in cui il fotoperiodo è più lungo", nota Farnetani. Ma la super Luna ha anche altri effetti: "Dovrebbe influire sui concepimenti, ma non ci sono dati scientifici ad hoc. Mentre uno studio condotto anni fa in un'occasione analoga dimostrò un'influenza sull'umore: aumentano, infatti, l'aggressività e l'irritabilità, nell'uomo come negli animali".

Un problema legato proprio alla maggior luminosità del disco lunare, "che impedisce il normale sincronismo sonno-veglia. La super Luna - ribadisce - altera questo fondamentale processo, rendendo grandi e piccini più irritabili".

Yemen, tv: fuoco sui dimostranti, strage a Sana'a. Proclamato stato di emergenza

Sana'a, 18 mar. (Adnkronos/Aki) - Decine di vittime e centina di feriti. E' il drammatico bilancio degli scontri avvenuti oggi in piazza del Cambiamento a Sana'a.

I morti tra gli oppositori yemeniti sarebbero almeno 32 e 200 i feriti. Secondo l'inviato della tv araba 'al-Jazeera', "è avvenuta una vera e proprio strage con agenti di polizia che hanno aperto il fuoco sui manifestanti e le bande di sostenitori del regime che hanno attaccato gli oppositori a colpi di coltello e bastoni". Il giornalista arabo sostiene di aver visto "cose incredibili, persone che avevano ferite da taglio molto profonde sulla testa e sulle gambe per le quali i medici dell'ospedale da campo presente nella piazza nulla potevano" fare. La tv qatariota ha mostrato le immagini di numerose persone riverse in terra e ricoperte dal sangue.

Il bilancio delle vittime potrebbe però essere destinato a salire. Almeno 17 cadaveri di manifestanti colpiti dai proiettili sono stati trasferiti in una moschea nel centro della capitale Sana'a, secondo quanto riferisce un inviato del Guardian che si trova all'interno del luogo di culto. Il reporter cita inoltre fonti mediche, secondo le quali in un ospedale della zona si conta ''almeno il doppio'' di quei cadaveri.

Sono centinaia di migliaia i manifestanti che affollano oggi la piazza antistante l'università di Sana'a per chiedere le dimissioni del presidente Ali Abdullah Saleh, che oggi ha annunciato l'entrata in vigore dello stato d'emergenza. Analoghe manifestazioni si stanno svolgendo a Taiz e in altre città del paese. Da settimane vanno avanti queste proteste nel paese arabo e si registrano scontri tra sostenitori e oppositori del presidente.
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Libia: portaerei Garibaldi salpata da Taranto

Roma, 18 mar. - (Adnkronos) - La portaerei Garibaldi della Marina Militare Italiana e' salpata da Taranto alle 14 di oggi e, a quanto si apprende si dislochera' nella base di Augusta (Siracusa), con a bordo aerei a decollo corto e appontaggio verticale, in sigla Stovl. Il dispiegamento della Garibaldi rientra in quelli che possono essere i contributi della Marina Militare per la difesa aerea di operazione navali inerenti la crisi libica.

Libia annuncia il cessate il fuoco.

Washington, 18 mar. (Adnkronos/Ign) - Il governo libico ha annunciato un immediato cessate il fuoco degli scontri con gli insorti. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Moussa Kuossa, secondo un'emittente araba.

"La Libia ha deciso un immediato cessate il fuoco e l'interruzione di tutte le operazioni militari" ha detto Koussa, aggiungendo che "lo stato libico incoraggia l'apertura di tutti i canali di dialogo con chiunque sia interessato sul territorio". La risoluzione Onu di ieri è "irragionevole", ha attaccato il ministro degli Esteri, sostenendo che "ci sono segnali che questo possa accadere". Una mossa di questo tipo, ha accusato, "è chiaramente contraria alla Carta Onu, ed è una violazione della sovranità nazionale della Libia".

La risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, passatacon 10 voti favorevoli e cinque astenuti, tra cui Cina, Russia e Germania, che prevede la 'no-fly zone' sui cieli della Libia e ''tutte le misure necessarie per proteggere i civili'', autorizza l'uso della forza contro le truppe del colonnello Muammar Gheddafi e apre la strada ad attacchi aerei sulla Libia.

Prima che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite approvasse la risoluzione Gheddafi aveva minacciato di "trasformare in un inferno le vite" di quei Paesi che tentassero di attaccare la Libia.

"La comunità internazionale deve parlare con una sola voce", ha detto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon, sottolineando come sia importante che la risoluzione sia applicata da tutti i paesi membri.

"La comunità internazionale non può permettere di farsi ingannare" da Gheddafi", ha aggiunto Zapatero, annunciando che darà "un importante contributo" alle operazioni nel paese arabo. In precedenza il ministro spagnolo della Difesa, Carme Chacon, aveva dichiarato che Madrid metterà a disposizione della Nato due delle sue basi militari, quella di Rota, a Cadice, e quella di Moron a Siviglia, oltre a navi e aerei, per un possibile intervento internazionale in Libia.
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Le confessioni delle ragazze di Arcore "Siamo squillo dentro, domani almeno 5 clienti"

Nelle telefonate e negli sms smontano la tesi del premier su bunga bunga e pagamenti come "cene tra persone perbene"di PIERO COLAPRICO e EMILIO RANDACIO.
MILANO - Berlusconi giura che non ha mai pagato per una donna, e che nessuna delle ospiti delle sue cene "eleganti" è una prostituta. Ma chi sono davvero queste ragazze che il premier frequentava e cercava?I E come parlano tra loro queste show girl e papi-girl spesso in missione ad Arcore?Per farsi un'idea basta un piccolo assaggio degli "accertamenti sul Black Berry di Visan Ioana", la giovane romena che viene spesso invitata alle "notti del drago". All'interno della memory card del telefonino, la polizia postale le scopre i messaggi audio. Li scambia, tra le sghignazzate, con "Barbara Guerra (chiamata dalla Visan "Kitty"), Barbara Faggioli (chiamata dalla Visan "Barby"), Aris Espinosa e altre non meglio identificate".Primo file: "Allora, Barbara, Anna.... che c. di troie siete (ride). Neanche lo sapete fare, mica come me (ridendo) che sono un puttanone di strada". Secondo file audio: "Raga, questa è per voi (musica in sottofondo), vi piace? Aris, sono puttana dentro, non c'è niente da fare, capito? É che mi vien da dentro, non ce la faccio".Terzo file: "E io son già nella vasca senti un po', ciaf, ciaf, ciaf, ciaf, amò questa è per te: (canticchiando dice) zoccola, zoccola, zoccola, zoccola, zoccola, zoccola, zoccola, zoccola, zoccola, amò, le ricordi quelle belle notti (ride)? Ciao zoccolaaaa, anch'io sono zoccola, io forse un po' di più".
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E' fobia nucleare: a Vladivostok a ruba misuratori radioattività

Boom di vendite di contatori Geiger in Russia dopo sisma Giappone .
La paura del nucleare supera i confini del Giappone e arriva alla vicina Russia. A Vladivostok, la più grande città portuale russa sul Pacifico, mezzo milione di abitanti a 570 miglia da Fukushima, è boom di vendite per i contatori Geiger, i misuratori di radiazioni: in tre giorni ne sono stati venduti più che di solito in un mese."Il dispositivo individua i raggi gamma e i raggi X. Ha anche un rivelatore di radiazioni. Il problema principale in Giappone è la polvere radioattiva nell'aria: con questo si può misurare il livello della contaminazione sui vestiti" spiega Ivan Skogorev, direttore di PrimTechnologies. Il Comune ha installato un contatore per misurare le radiazioni e pubblica i risultati sul sito. Qualcuno si porta avanti, e si compra il suo contatore, non scoraggiato dal prezzo di 700 dollari."La situazione attuale spinge molti a curare da sè la propria sicurezza: ecco perchè lo compro" dice Bronislanv. Ma gli esperti avvertono: non basta comprare il contatore, bisogna anche saperlo usare.

Gheddafi: Inferno per chi ci attacca. Francia: Raid in poche ore

Via libera alla no-fly zone. Misurata bombardata. Il figlio del Raìs: Non abbiamo paura. L'Italia: Ci saremo .
Roma, 18 mar. (TMNews) - Il leader libico Muammar Gheddafi ha promesso "l'inferno" a coloro che proveranno ad attaccare la Libia, a poche ore dall'approvazione della risoluzione 1973 del Consiglio di sicurezza dell'Onu che ha autorizzato l'uso della forza contro il regime di Tripoli e la no-fly zone.La Libia "non ha paura" delle possibili conseguenze della risoluzione Onu ha detto uno dei figli del colonnello, Saif al-Islam. E dopo i bombardamenti degli ultimi giorni, le forze di Gheddafi stanno cercando di forzare la mano a Misurata. Un corrispondente di Al jazeera ha riferito che 25 carri armati e le truppe di terra del regime stanno effettuando una sortita e provano a entrare nel centro della città. Secondo al Jazeera, Gheddafi vorrebbe entrare in città per poi poter servirsi dei civili come scudo umano contro possibili raid aerei stranieri. Intanto sono in corso violenti scontri a fuoco tra i ribelli libici e le truppe lealiste nelle due località di Zenten e Nalut, nell'ovest della Libia.Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite la scorsa notte ha approvato la risoluzione 1973 con dieci voti favorevoli, zero contrari e cinque astenuti (tra cui Cina e Russia, che non hanno esercitato il proprio diritto di veto, e Germania). L'Italia ha annunciato che non si tirerà indietro mentre per la Francia gli attacchi aerei avranno luogo "in tempi rapidi" e Parigi vi prenderà parte, come ha detto il ministro e portavoce del governo francese, Francois Baroin. Intanto la Libia ha chiuso a tutto il traffico il suo spazio aereo.
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