Roma - (Adnkronos/Ign) - E' terminato il Consiglio dei ministri straordinario sulla crisi libica. Il Cdm, durato poco meno di quaranta minuti, è seguito a un vertice durato circa un'ora e mezzo a Palazzo Chigi.
Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni dal canto suo, ha convocato per oggi pomeriggio alle 17, al Viminale il Comitato Nazionale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica.
L'Aeronautica militare ha allertato tutte le proprie strutture in previsione di un possibile impiego di carattere operativo sia dei velivoli che degli elicotteri.
Gli F16 del 37° stormo di Trapani, ma anche gli Eurofighter di base a Gioia del Colle e i cacciabombardieri Amx di Amendola, in Puglia, i Tornado, riferiscono all'ADNKRONOS fonti militari, potrebbero essere chiamati a svolgere un ruolo attivo alla luce della Risoluzione approvata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che comprende tutte le misure necessarie a proteggere i civili. Il passato coloniale italiano in Libia potrebbe alla fine far propendere per un ruolo di supporto logistico, ma non sono comunque escluse possibili missioni operative per assicurare il rispetto della 'no-fly zone' e impedire il decollo dei caccia del colonnello Gheddafi.
Altre basi che potrebbero essere chiamate in causa, Sigonella in Sicilia e Decimomannu in Sardegna. Quest'ultima si presterebbe ottimamente come sito di rischieramento e stazionamento per gli aerei inviati in missione. ''Tutti gli scenari sono presi in considerazione'', rilevano le stesse fonti, compresi quelli che prevedono il possibile utilizzo di elicotteri Hh3-F con funzioni 'Sar' (Search and Rescue) e anche 'combat-Sar', per l'eventuale soccorso e recupero di piloti in 'zona ostile'.
Anche la base di Gioia del Colle (Bari), dove ha sede il 36esimo stormo dell'Aeronautica militare, è pronta per l'utilizzo della Nato per l'osservanza della 'no fly zone' in Libia anche se al momento non sono giunti nuovi ordini superiori. Gli Eurofighter del 36esimo Stormo continuano ad essere impiegati per la ordinaria sorveglianza aerea dei cieli del Sud Italia insieme agli F16 con base a Trapani. ''Stiamo effettuando il nostro servizio di sorveglianza aerea - afferma il tenente colonnello Donato Colacicco all'ADNKRONOS -. Al momento non abbiamo ricevuto disposizioni operative diverse. Se ci saranno sviluppi, siamo pronti''.
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