venerdì 4 novembre 2011

Iran: convocato ambasciatore svizzero, ‘Usa verranno ritenuti responsabili di azioni terroristiche contro autorita’ Teheran’

Iran: convocato ambasciatore svizzero, ‘Usa verranno ritenuti responsabili di azioni terroristiche contro autorita’ Teheran’
TEHERAN – Dopo la scandalosa sessione del 26 Ottobre scorso al Congresso Usa, nella quale l’eliminazione selettiva delle autorità iraniana è stata indicata come una strategia da attuare contro l’Iran, il Ministero degli Esteri iraniano ha protestato ufficialmente contro simili politiche. Secondo l’IRIB, giovedì l’ambasciatrice svizzera a Teheran, che cura la tutela degli interessi Usa in Iran, è stata convocata al Ministero degli Esteri per essere informata della protesta ufficiale dell’Iran. Il Ministero degli Esteri ha informato che alla luce delle dichiarazioni fatte in seno al Congresso Usa, “la responsabilita’ di ogni sorta di azione terroristica ai danni delle autorità dell’Iran” verrà attribuita al governo degli Stati Uniti. L’ambasciatrice elvetica a Teheran Livia Leu Agosti si è impegnata a riferire a Washington la posizione della Repubblica Islamica dell’Iran.

Iran: Grande manifestazione davanti ex ambasciata Usa

Iran: Grande manifestazione davanti ex ambasciata Usa
TEHERAN - Migliaia di persone hanno manifestato oggi davanti all'ex ambasciata americana a Teheran in occasione del 32esimo anniversario della presa degli ostaggi statunitensi, un evento che ha provocato l'interruzione dei rapporti diplomatici tra Stati Uniti e Iran. "Morte all'America" è stato uno degli slogan dei manifestanti che hanno definito l'ambasciata "il covo di spie", riporta l'emittente 'Press Tv'. Nel corso del sit-in è stato criticato anche Israele e si è sottolineato il "risveglio islamico" messo in moto dalla primavera araba. Il 4 novembre (13 Aban nel calendario persiano) è l'anniversario dell'occupazione dell'ambasciata statunitense in Iran, avvenuta nel 1979, dopo la Rivoluzione Islamica. 52 spie dell'ambasciata americana a Teheran furono tenuti in ostaggio da studenti per 444 giorni. Questo giorno è stato ribattezzato 'Giornata nazionale dello studente.

Aviazione israeliana si esercita in Italia; per un attacco all'Iran?

Aviazione israeliana si esercita in Italia; per un attacco all'Iran?
(MICHELE GIORGIO)Roma, 03 novembre 2011, Nena News - Sulle pagine degli esteri dei giornali di tutto il mondo ieri c’era il rilancio della colonizzazione israeliana come risposta del governo Netanyahu all'accettazione della Palestina tra i membri Unesco. Non sorprende. E’ un tema di eccezionale importanza. Ha però nascosto il clima di guerra imminente che ormai si respira nella regione. Netanyahu e il ministro della difesa Ehud Barak hanno deciso di attaccare militarmente l’Iran. Lo scrivono da giorni i quotidiani locali che ieri hanno anche riferito una notizia che riguarda molto da vicino l’Italia. L’aviazione israeliana sta completando l’addestramento per un attacco da portare ad un obiettivo a grande distanza (le centrali iraniane?) usando anche la base Nato di Decimomannu (Sardegna). L’ultima fase dell’esercitazione in Italia, scriveva ieri Haaretz, si è svolta la scorsa settimana, con il convolgimento di sei squadroni di cacciabombardieri e ha riguardato il combattimento, il rifornimento in volo e il monitoraggio delle stazioni radar. Notizie che non fanno altro che accreditare le indiscrezioni sulla preparazione dell’attacco alle centrali iraniane chiesto con forza da Netanyahu con l’appoggio di Barak. I due partner di guerra stanno facendo tutto il possibile per raggiungere la maggioranza in seno al gabinetto di sicurezza (sette ministri), necessaria per dare il via libera al raid aereo. Nei siti nucleari iraniani, secondo Israele e Stati Uniti, Tehran intenderebbe produrre non solo energia atomica ma anche quanto serve per assemblare ordigni atomici. L’Iran ha sempre respinto questa accusa e ha esortato la comunità internazionale a svolgere indagini in Israele, l’unico paese della regione che possiede segretamente, secondo esperti internazionali, almeno 200 bombe atomiche. Tra i ministri che appoggiano Netanyahu c’è anche quello degli esteri e leader ultranazionalista Avigdor Lieberman che ieri ha denunciato l'Iran come «il principale pericolo per la stabilità dell'ordine mondiale». «Il mondo – ha aggiunto Lieberman - deve prendere decisioni e far rispettare le sanzioni contro la banca centrale iraniana. La comunità internazionale deve interrompere gli acquisti di petrolio dall’Iran».
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Il Pd in piazza per "ricostruire l'Italia" Di Pietro: "Ci sarò, è manifestazione di tutti"

Domani i democratici chiamano a raccolta i militanti. Dal palco parleranno il leader della Spd Sigmar Gabriel, il candidato alle presidenziali francesi, il socialista François Hollande,il vicepresidente della Dc cilena Jorge Burgos e Laura Boldrini, portavoce dell'Alto commissario per i rifugiati. In piazza anche Susanna Camusso. Attesa per il sindaco di Firenze Matteo Renzi

ROMA - Bandiere tricolori e musica. Per unire "tutti coloro che hanno a cuore il futuro del nostro paese per avviare insieme una ricostruzione democratica, sociale ed economica". Pronto lo slogan: 'Ricostruzione. In nome del popolo italiano'. Parte il conto alla rovescia per la manifestazione 1organizzata per domani a piazza san Giovanni dal Partito democratico. Una kermesse che si preannuncia imponente: 14 treni, 2 navi, oltre 700 pullman sono già stati riempiti. In piazza non ci sarà Nichi Vendola (impegnato con Napolitano in Puglia), mentre non mancherà Antonio Di Pietro: "Quella di domani è la manifestazione dei cittadini italiani e ringraziamo il Pd per averla ideata e noi dell'Idv ci sentiremo a casa nostra a Piazza San Giovanni a manifestare non solo contro le politiche di questo governo ma anche per dimostrare tangibilmente che c'è un'alternativa di governo". Ci sarà anche Matteo Renzi 2dopo le polemiche con i vertici del partito in occasione della manifestazione alla stazione Leopolda di Firenze: "Domani andrò a Roma compatibilmente con gli orari dei miei impegni istituzionali. Conto di arrivare in tempo per ascoltare l'intervento di Bersani". In piazza anche il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Domani si parte alle 12,30 con la musica dell'ensemble multietnico Med free Orkestra e con Ziggy. Più tardi sul palco saliranno Marlene Kuntz e Roberto Vecchioni. Dalle 14,30 parleranno il leader della Spd Sigmar Gabriel, il candidato alle presidenziali francesi, il socialista François Hollande e il vicepresidente della Dc cilena Jorge Burgos. Poi toccherà a Laura Boldrini, portavoce dell'Alto commissario per i rifugiati. Parlerà anche Alessandra rossi, assessore all'ambiente del comune di Calice al Cornoviglio, in provincia di La Spezia che racconterà il dramma dell'alluvione che ha colpito la Liguria e la Toscana. Chiuderà Bersani. "La manifestazione sarà una conferma popolare che questa Italia, fatta di donne e uomini che vivono onestamente del loro lavoro, dice basta al governo Arcore-Lega" dice Michele Ventura, vicepresidente vicario dei deputati del Pd. "Credo che ci voglia poco per cambiare, perchè il mondo ha capito che un conto è Berlusconi e un conto sono gli italiani" aggiunge, a Radio capital, Bersani. La manifestazione verrà trasmessa in diretta sul sito del Pd (www.partitodemocratico.it), sul twitter di pdnetwork (con # cinque11), sul sito di Youdem, la televisione del partito (www.youdem.tv) e sul satellite (canale 808 della piattaforma di Sky), ma anche sul sito dell'Unità e di Europa e su Repubblica.it.

Berlusconi processa Tremonti "Dipendesse da me saresti già fuori"

Sempre più tesi i rapporti con Giulio accusato di essersi schierato con il Quirinale. Il ministro: se mi lasciavate fare non saremmo a questo punto. L'allarme di Alfano: "Casini è pronto a rubarci dieci parlamentari con un nuovo gruppo"di FRANCESCO BEI

Niente decreto. Tremonti era contrario, lo stesso Napolitano non voleva che si trasformasse in un "carrozzone". Si è infranta così, alle otto di sera, l'ultima speranza di Berlusconi di presentarsi oggi al summit dei G20 con qualcosa di concreto (e immediatamente esecutivo) in mano. A questo punto il governo è appeso a un filo sempre più sottile. Anche il Colle ha fatto sapere a Gianni Letta che palazzo Chigi non poteva infarcire il decreto di norme che con l'emergenza finanziaria non c'entrano nulla. Come quelle sulla giustizia e sul mercato del lavoro. "Un decreto sulla materia economica va bene ma non potete fare un carrozzone", il messaggio recapitato dal Quirinale. Inoltre non sarebbe stato corretto, mentre il capo dello Stato chiede all'opposizione "responsabilità" e "condivisione" sulle misure per il risanamento, stroncare ogni dialogo parlamentare agendo per decreto. Niente da fare, visto che in maniera surrettizia Berlusconi aveva provato a infilare nel decreto qualcosa che al Quirinale non deve essere piaciuto affatto. Come l'incandescente riforma dell'articolo 18 dello Statuto, quella che liberalizza i licenziamenti senza giusta causa, che nel Pdl hanno provato a approvare subito sfidando le proteste sindacali. E invece no, si farà solo un maxi-emendamento alla legge di stabilità, come chiedeva anche Giulio Tremonti, contrario ad agire con un provvedimento d'urgenza. E per questo accusato da Giuliano Ferrara di voler la fucilazione del Cavaliere per motivazioni "ciniche e politiciste". Berlusconi, caricato come una molla da Ferrara (che si è precipitato a palazzo Chigi dopo il Consiglio dei ministri), ha puntato i piedi fino alla fine pur di non mollare il decreto. Imputando quindi al ministro dell'Economia la responsabilità di aver convinto il Quirinale a dire di no. "Tremonti si è messo in testa di sostituirmi e pensa così di costringermi a fare un passo indietro - ha detto il premier ai suoi ministri - ma si sbaglia di grosso: se io cado si va alle elezioni". Proprio l'acceso scontro con Tremonti, che questa mattina volerà a Cannes con Berlusconi, ha dominato le 48 ore più lunghe del governo. Il processo al ministro dell'Economia è proseguito infatti con toni ultimativi da una parte e dall'altra. Durante il lungo vertice a palazzo Chigi, iniziato due sere fa e continuato ieri mattina per oltre cinque ore, Tremonti ha messo Berlusconi e i ministri della "cabina di regia" di fronte alla cruda realtà, strappando ogni velo d'illusione: "Lunedì prossimo, il primo giorno di riapertura dei mercati dopo il G20, potrebbe essere ancora più nero di lunedì scorso. Forse è tempo di prendere atto che le Borse chiedono un segnale di discontinuità sul piano politico". Una considerazione che ha scatenato gli altri ministri, mentre Berlusconi continuava a tacere guardando in cagnesco Tremonti. Il primo a sbottare è stato Renato Brunetta, poi l'affondo è venuto da Paolo Romani: "Allora dillo chiaramente che vuoi le dimissioni di Berlusconi, devi avere il coraggio di dirlo!". "Non ho detto questo, ho detto solo che serve un segnale politico. Con l'economia ormai questa crisi c'entra poco".
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'Servizio Pubblico', ascolti eccezionali Santoro: "La rivoluzione è cominciata"

Il dato relativo alle reti televisive regionali è di circa tre milioni di spettatori per uno share complessivo di 12,03. Sul nostro sito 300 mila utenti hanno seguito la trasmissione. Il primo commento: "Un successone...". Il consigliere Rai Rizzo Nervo: "Rifletta chi ha cacciato Annozero dalla tv di Stato"

ROMA - E' in atto "una rivolta contro il degrado della tv generalista occupata dai partiti, sia nel pubblico che nel privato. Lavoreremo per estendere questa rivolta, per trasformarla in rivoluzione". Così Michele Santoro ha commentato lo straordinario risultato di ascolti della prima puntata di Servizio Pubblico. Un risultato che conferma, a suo parere, l'inizio della "rivoluzione che, a guardare il grande successo di ieri sera, è già cominciata". VIDEO Santoro: facciamo una rivoluzione 1 Vauro, "padre Indignato" 2 Travaglio e i privilegi della casta 3 SERVIZIO PUBBLICO: i vostri commenti 4 E gli ascolti per la prima puntata di Servizio Pubblico 5, andata in onda ieri in prima serata su un network di reti tv regionali, oltre che su un canale della piattaforma Sky e sul web, sono stati ottimi. Le tv regionali hanno avuto 2.276.418 spettatori e SkyTg24 Eventi 645.113, per uno share complessivo di 12,03. Grande successo anche sul nostro sito: 300 mila utenti hanno seguito la trasmissione attraverso Repubblica.it, un risultato mai registrato in precedenza in Italia, e sicuramente tra i record a livello mondiale: 5 milioni di contatti e più di 300 mila utenti medi contemporanei. L'"audience" complessiva per quanto riguarda il web, più complicata da calcolare, sarà resa nota più tardi. Inoltre, Servizio Pubblico è stato anche l'evento live più seguito di sempre su iPhone e iPad in Italia, con un picco di 4mila utenti contemporanei. Il sito serviziopubblico.it è stato il primo per ben 5 ore sulla rete web. Viene poi definito straordinario anche l'uso interattivo di facebook durante il programma, con 120mila risposte complessive ai sondaggi lanciati; 55mila nuovi "mi piace" durante l'evento, 5mila commenti allo streaming. Servizio Pubblico è stato il 'trending topic' su Twitter per l'intera serata, con 2.500 follower in più durante l'evento. Le reazioni. C'era molta aspettativa alla vigilia di questa nuova sfida di Santoro e la risposta del pubblico è stata significativa. "Un successone...", il primo commento raccolto tra i collaboratori del giornalista. Un trionfo che riapre anche vecchie ferite all'interno dei vertici della Rai. "Tre milioni di sonori schiaffi a chi ha determinato l'uscita di Michele Santoro dalla Rai", ha commentato il consigliere di amministrazione della tv di Stato Nino Rizzo Nervo. "Fare il 12% di share su un circuito alternativo alle grandi reti generaliste è un risultato eccezionale - ha aggiunto - ma soprattutto un grave atto d'accusa nei confronti del direttore generale della Rai che senza un voto del Cda si è arrogato il potere di rinunciare a una risorsa strategica della Rai". "Rifletta anche - conclude Rizzo Nervo - chi nel consiglio di amministrazione, per inerzia o per calcolo politico, ha consentito che si potesse cancellare una trasmissione come Annozero che garantiva grandi ascolti e importanti ricavi pubblicitari". Valutazioni simili arrivano anche da un altro consigliere di amministrazione Rai, Giorgio Van Straten. "Credo che il risultato di ascolto della trasmissione di Michele Santoro - ha detto - vada al di là delle più ottimistiche aspettative. Quel clamoroso 12% dimostra due cose: la prima è che il silenzio dei grandi network non impedisce alla voce di chi ha qualcosa da dire di raggiungere milioni di persone (ripeto: milioni di persone). La seconda è che la Rai ha fatto un vero e proprio autogol, come sosteniamo da mesi con i colleghi Rizzo Nervo e De Laurentis, rinunciando a Michele Santoro".
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“Mentre salivamo le scale il premier ci toccava il fondoschiena”

Se le domandi “Chiara, sai chi abita ad Arcore?”, lei ti sorride: “Mi vergogno a dirlo, ma quando è successo proprio non lo sapevo, sono un po’ ignorante io…”. Chiara Danese è di Gravellona Toce, un piccolo paesino del Verbano, in Piemonte. Ha 19 anni da poco compiuti, ma ne dimostra ancora meno, forse per quei suoi modi impacciati da adolescente timida. Si guadagna da vivere intrattenendo i bambini in un supermercato, mentre i loro genitori fanno la spesa. Certo sperava altro, le sarebbe piaciuto fare “la presentatrice”. Appena compiuti 18 anni, Chiara partecipa al concorso di Miss Piemonte. È un inizio, ma non basta. Serve qualcosa in più, anzi qualcuno che la introduca nel luccicante mondo della tv. Ad aiutarla è Daniele Salemi, l’a gente che segue lei e la sua amica Ambra Battilana. Come fare? Salemi non ha dubbi, bisogna farsi ricevere da Emilio Fede, che ovviamente non si tira indietro.
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Aggredito de Magistris

NAPOLI - Pugni e calci all’auto del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.Comincia, dunque, così la giornata del primo cittadino arrivato di buon ora in viale dei Pini ai Colli Aminei per una manifestazione dell’Asia che presentava stamane il primo compost verde realizzato in città. A circondare l’auto per circa 15 minuti, urlando frasi del tipo “Sei anche tu come gli altri”, sono stati degli ex appartenenti al progetto di reinserimento che va sotto la sigla «Bros», ben nota in città. Una sorpresa l’aggressione di questa mattina, come ci conferma anche il vicesindaco Tommaso Sodano. Combattivo come sempre, il sindaco ha ribadito di non lasciarsi intimidire e di proseguire nel suo lavoro. “Ho sempre dialogato, ma non con le parti violente”, dice. Gli agenti della Digos, hanno identificato e denunciato già una decina di persone appartenenti all’ex progetto Bros, attualmente gruppo Banchi Nuovi e disoccupati di Acerra. I reati di cui dovranno rispondere sono: manifestazione non autorizzata, violenza privata aggravata, danneggiamento aggravato, oltraggio a pubblico ufficiale. Sono in corso, da parte della Polizia, ulteriori indagini tese all’identificazione di altri responsabili.

UNA SENTENZA STUPEFACENTE E PRIVA DI SENSO. Assoluzione Dell'Utri: mobilitò due boss mafiosi per estorcere denaro

Assoluzione Dell'Utri: mobilitò due boss mafiosi per estorcere denaro
MILANO - Cosa prova un normale cittadino quando si trova di fronte prima un boss mafioso del calibro di Vincenzo Virga (condannato ad alcuni ergastoli per numerosi omicidi e per traffigo di droga) e poi il boss Buffa (curriculum simile) ed entrambi ti chiedono soldi altrimenti hanno "gli uomini e i mezzi per far cambiare idea"? Secondo la Corte d'Appello di Milano, assolutamente nulla. Può tranquillamente ignorarli, tanto è al sicuro. Questo è il riassunto delle motivazioni della stupefacente sentenza che la Corte d'Appello ha redatto, nella quale spiega perchè ha assolto Marcello Dell'Utri dall'accusa di estorsione. I fatti risalgono al 1991, quando il dottor Garraffa, medico milanese, ottenne tramite Pubblitalia una sponsorizzazione di 1700 milioni per la Pallacanestro Trapani di cui era proprietario. Ma Dell'Utri voleva indietro e in nero la metà della somma; richiesta che Garraffa rigettò. Allora il primo - dice la Corte d'Appello - mobilitò i boss mafiosi Virga e Buffa che andarono nello studio milanese del medico per minacciarlo affinchè pagasse i soldi a Dell'Utri. Ma nonostante questi fatti siano stati accertati, continuano i giudici della Corte d'Appello, non è stato provato che questa visita e queste minacce siano sufficienti per creare "quell'elemento coercitivo" che è indispensabile per configurare il reato di estorsione. Per questa ragione è stata decisa l'assoluzione sia di Dell'Utri che di Virga. Questo processo dura da tanto tempo perchè sta facendo la spola tra un grado è l'altro. Dell'Utri è stato condannato in primo e secondo grado, poi la Cassazione trovò che la pena era troppo bassa e rinviò indietro il fascicolo. La Corte d'Appello allora cambiò il reato da estorsione a minaccia e dichiarò il reato prescritto; ma la Cassazione rimandò ancora indietro il fascicolo, in quanto se c'erano le minacce, allora si configurava il reato di estorsione. Questa è la quarta sentenza, che stabilisce l'assoluzione di Dell'Utri, ma sarà ancora una volta la Cassazione a decidere, perchè la Procura di Milano ha già annunciato che presenterà appello.

L'Italia commissariata, Berlusconi e Barroso confermano

L'Italia commissariata, Berlusconi e Barroso confermano
CANNES - E' confermato che l'Italia adesso è stata commissariata nella sua attività di governo. L'ha confermato il Presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso. Ed indirettamente l'ha confermato anche Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa che ha tenuto. Una conferenza stampa in cui il premier italiano ha però cercato di smorzare i toni, affermando prima che si tratta di una "certificazione dell'impegno italiano" nel rispettare quanto concordato; poi che devono verificare soltanto, senza interferire con la politica italiana. Quando però uno dei giornalisti gli ha fatto presente che gli ispettori saranno a Roma la settimana prossima - cioè proprio quando ci sarà l'approvazione al Senato della legge di stabilità - Berlusconi ha risposto che gli ispettori verranno solo per convincere l'opposizione ad appoggiare le scelte del governo, in quanto "se l'opposizione decidesse di votare no, non sarebbe un voto contro il governo, ma un voto contro l'Italia". Per il resto è stato il solito show. Sul governo "arriveremo sicuramente fino al 2013", ma in ogni caso, se qualcuno della maggioranza voterà contro le decisioni del governo "si macchierebbe di un gravissimo tradimento". E' impossibile pensare ad un governo tecnico perchè, dice Berlusconi, "mi sono guardato intorno per vedere se ci sono personalità che possano fare un lavoro migliore di quello che sto facendo io e non c'è nessuno che sia all'altezza". I mercato però non hanno preso bene nè la notizia nè le dichiarazioni. Infatti la Borsa di Milano è scesa a -3% verso le 15.30, mentre alla stessa ora lo spread, cioè il differenziale tra titoli di Stato italiani a 10 anni e gli omologhi tedeschi, è salito vicino ai 460 punti, molto vicino al record asoluto di 464 punti.

Genova in ginocchio per il maltempo: sette le vittime Morti anche due bambini. L'appello: "State ai piani alti"

GENOVA - Il violento nubifragio che sta colpendo il nord Italia si è spostato a Genova e, nonostante da ieri fosse scattato il massimo grado di allerta in Liguria, la città si ritrova a fare già i conti con uno scenario drammatico e con la sua prima vittima: si tratta di una donna che ha perso la vita nell’alluvione, a causa della furia delle acque che in queste ore sta trascinando tutto ciò che incontra per le vie del capoluogo ligure. Secondo le prime e approssimative informazioni che giungono al riguardo sarebbe stata proprio la potenza dell’acqua del torrente Fereggiano, già in piena, a travolgere la donna e a farla morire schiacciata tra due auto. Il cadavere è stato recuperato dai vigili del fuoco nel pieno centro della città, ormai già completamente allagato in seguito all’esondazione del torrente Bisagno.Sono molti anche i dispersi: numerose, infatti, arrivano le segnalazioni, come quella riguardante 4 persone di cui non si hanno notizie. Tra queste, un madre e due bambini, identificati per l’ultima volta in centro a Genova, dove ora l’acqua in alcuni tratti ha raggiunto un metro di altezza. Ma al pericolo dell’acqua se ne aggiunge un altro, che aumenta la paura per la città ligure. Numerose fughe di gas si sono verificate in centro dopo l’esondazione e il conseguente allagamento della zona dietro la stazione di Brignole. I vigili del fuoco, infatti, stanno provvedendo alla chiusura delle dorsali di gas ed elettricità per scongiurare il rischio di esplosioni. GLI AGGIORNAMENTI UNA NUOVA VITTIMA. LA SETTIMA Sale ancora purtroppo il bilancio delle vittime a Genova. Sono sette, tre delle quali - spiega il Comune - sono bambini. Di queste una di pochi mesi. Tutte le vittime sono state recuperate nella zona di via Fereggiano, la più colpita. Intanto si teme una nuova ondata di piena del torrente Chiaravagna: questa dovrebbe verificarsi tra le 17 e 17:30.
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Pedofilia: abusi su 7 bambini, arrestato custode impianti sportivi Firenze

Firenze, 4 nov. - (Adnkronos) - Un uomo di 69 anni, custode di un impianto sportivo nella zona di Empoli (Firenze) e' stato arrestato con l'accusa di aver abusato di 7 bambini. Le violenze sarebbero iniziate nel 2006 e durate fino a quest'anno. Le vittime, che frequentavano gli impianti sportivi di cui l'uomo era custode, ora hanno tra i 15 e i 17 anni. Gli arresti sono scattati a seguito di un'inchiesta della Procura di Firenze.

Esordio boom per 'Servizio pubblico'. Santoro: "La rivoluzione è cominciata"

Roma, 4 nov. (Adnkronos) - ''Il risultato di ieri conferma che è in atto una rivolta contro il degrado della tv generalista occupata dai partiti, sia nel pubblico che nel privato. Lavoreremo per estendere questa rivolta, per trasformarla in rivoluzione. E la rivoluzione, a guardare il grande successo di ieri sera, è già cominciata''. Con queste parole Michele Santoro commenta lo straordinario risultato della prima puntata di 'Servizio Pubblico'.

Le TV regionali hanno avuto 2.276.418 spettatori e SkyTg24 Eventi 645.113, per uno share complessivo di 12,03%. Sul web si realizza un risultato mai registrato i precedenza in Italia, e sicuramente tra i record a livello mondiale: 5 milioni di contatti e più di 300.000 utenti medi contemporanei. E' stato anche l'evento live più seguito di sempre su Iphone e Ipad in Italia, con un picco di 4mila utenti contemporanei. Serviziopubblico.it è stato il primo canale per 5 ore sulla rete. Straordinario anche l'uso interattivo di Facebook durante il programma, con 120.000 risposte complessive ai sondaggi lanciati durante il programma; 55.000 nuovi ''Mi piace'' durante l'evento; 5.000 commenti allo streaming. 'ServizioPubblico' è stato anche il trending topic su Twitter per l'intera serata, con 2.500 follower in più durante l'evento. Grande soddisfazione anche da Radio Capital, dove i primi riscontri parlano di un successo.

Immediate le reazioni. "Tre milioni di sonori schiaffi a chi ha determinato l'uscita di Michele Santoro dalla Rai", afferma il consigliere di amministrazione Rai Nino Rizzo Nervo. "Fare il 12% di share su un circuito alternativo alle grandi reti generaliste è un risultato eccezionale - aggiunge - ma soprattutto un grave atto d'accusa nei confronti del direttore generale della Rai che senza un voto del cda si è arrogato il potere di rinunciare ad una risorsa strategica della Rai". "Rifletta anche chi nel consiglio di amministrazione, per inerzia o per calcolo politico - conclude il consigliere - ha consentito che si potesse cancellare una trasmissione come Annozero che garantiva grandi ascolti e importanti ricavi pubblicitari".

Sulla stessa linea un altro consigliere di amministrazione Rai, Giorgio Van Straten. "Credo che il risultato di ascolto della trasmissione di Michele Santoro vada al di là delle più ottimistiche aspettative". "Quel clamoroso 12% - osserva - dimostra due cose: la prima è che il silenzio dei grandi network non impedisce alla voce di chi ha qualcosa da dire di raggiungere milioni di persone (ripeto: milioni di persone). La seconda è che la Rai ha fatto un vero e proprio autogol, come sosteniamo da mesi con i colleghi Rizzo Nervo e De Laurentis, rinunciando a Michele Santoro."

Berlusconi: vado avanti, no a larghe intese. Crisi? L'Italia è un Paese benestante

Berlusconi (Adnkronos)
Roma, 4 nov. (Adnkronos) - Abbandonare la maggioranza è "un atto di tradimento non verso il Pdl, ma verso il Paese". Lo dice il premier Silvio Berlusconi in conferenza stampa al G20.

Il presidente del Consiglio non ritiene che la sua esperienza di governo stia terminando: ''Non ho questa sensazione''. Il Cavaliere assicura: ''Noi siamo al governo ed abbiamo una maggioranza solida e quindi continueremo a governare''. E "nonostante le defezioni siamo ancora maggioranza in Parlamento". Berlusconi si dice convinto di poter recuperare gli scontenti: "Quando incontrerò queste persone si ricostituirà la forza della nostra maggioranza, torneranno sulle loro posizioni".

Berlusconi intende quindi andare avanti: ''Mi sono chiesto chi potrebbe rappresentare l'Italia se non ci fossi io e il panorama della politica non mi ha indicato un personaggio che potrebbe rappresentarla dignitosamente''. Perché non ci sono alternative ''credibili'' all'attuale esecutivo.

Berlusconi non ritiene necessario arrivare a un governo di larghe intese. "Io - dice - non credo che ci sia la necessità di arrivare a quello. Ritengo che questo governo - insiste - abbia una solida maggioranza in Parlamento''.

Quanto alle misure anticrisi inserite nel maxiemendamento alla legge di Stabilità, assicura, ''saranno approvate entro fine novembre''. Quindi conferma la richiesta di fiducia sul provvedimento. ''Con l'attuale architettura istituzionale italiana, che è fatta per rendere difficili le decisioni, io credo che il ricorso alla fiducia sia una fatto quasi obbligatorio e quindi continueremo a porre la fiducia. Sul ddl stabilità metteremo la fiducia'', spiega Berlusconi.
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Nubifragio a Genova, 7 morti tra le vittime anche tre bimbi.

Da mezzanotte alle 13 sono piovuti sulla città 300 millimetri d'acqua, pari a un terzo della quantità che cade mediamente in un anno. Esondati i torrenti Fereggiano, Bisagno e Sturla. La protezione civile consiglia di ripararsi ai piani alti dei palazzi. Ancora diversi dispersi e il bilancio dei morti provvisorio

GENOVA - Genova è allagata, invasa da acqua e fango, in ginocchio. Il torrente Fereggiano ne ha uccisi sette. Una donna anziana schiacciata dalle auto travolte dall'acqua, una mamma con i suoi due figli, uno di appena un anno, annegati in uno scantinato allagato in zona Marassi. Poi due adulti, e un terzo bambino. Alcuni sono ancora dispersi e il bilancio è purtroppo provvisorio. Oltre al Fereggiano, sono usciti dagli argini anche i torrenti Bisagno e Sturla, nelle zone di San Fruttuoso e Sturla. Foto 1 1/2 2/3 3 /4 4 /5 5 - Tutti i video 6 7Il Bisagno è esondato, città sott'acqua 8 / Twitter 9 ARCHIVIO: 40 anni fa, il disastro e il riscatto 10Mandate a Repubblica le vostre foto 11 - Galleria 112 13 La pioggia continua a cadere incessante, il cielo è nero, vigili urbani, forze dell'ordine e i vigili del fuoco arrivano dove possono, con sommozzatori e gommoni. Il centro di Genova è un grande lago marrone dove le auto galleggiano senza controllo. Da mezzanotte alle 13 sono piovuti sulla città 300 millimetri d'acqua, pari a un terzo della quantità che cade mediamente in un anno. Alle nove di questa mattina la situazione sembrava ancora sotto controllo. Le strade erano percorribili, le scuole aperte. Alle 11 e mezza il livello dell'acqua del Bisagno, il più grande dei torrenti della città, era pericolosamente alto. La pioggia fortissima, il cielo scuro. A mezzogiorno alcuni presidi delle scuole hanno fatto salire gli alunni ai piani più alti. In due scuole gli allievi sono ancora bloccati negli edifici. Domani e lunedì le scuole resteranno comunque chiuse. Alle 13 il Bisagno era al limite di guardia, i torrenti Sturla e Ferreggiano già tracimati a monte. I vigili del fuoco hanno cominciato a evacuare la gente da negozi e magazzini del pianterreno. Alle 13,50 il Bisagno ha esondato. Ha allagato il quartiere Foce, nella parte bassa della città. Poi Genova ha cominciato ad affondare. Mentre la pioggia continuava a cadere. La furia dell'acqua straripata in via Ferreggiano, a Genova, ha strappato la conduttura del gas, la protezione civile ha raccomandato ai cittadini "di salire ai piani alti" delle abitazioni per fuggire alla furia dell'alluvione. I tombini sono intasati, il traffico paralizzato, quartieri e negozi sono sommersi, sottopassi allagati, veri e propri fiumi di fango attraversano le strade, lo stadio di Marassi è sommerso da un metro e mezzo d'acqua. In via Mogadiscio si è ribaltato un bus. E' emergenza nel levante e nella bassa Valbisagno. Ora la perturbazione si sta spostando a Ponente, paura per Genova-Pegli. La città è isolata. Autostrade per l'Italia ha chiuso il tratto dell'A12 Genova-Sestri Levante, tra l'allacciamento con l'A7 e Genova Nervi, in direzione di Livorno, e in direzione opposta tra Genova Est e Genova Nervi. I treni sono stati fermati, i voli cancellati. In Corso Torino, Corso Sardegna e tutta la zona dei quartieri di San Fruttoso e San Martino le persone sono salite per le scale cercando di raggiungere i piani più alti. Gli automobilisti si sono arrampicati sui tetti delle macchine per strada. L'acqua è arrivata fino ai giardini di Brignole e in piazza della Vittoria. Poi è arrivata nel resto delle strade.
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