venerdì 4 novembre 2011

Esordio boom per 'Servizio pubblico'. Santoro: "La rivoluzione è cominciata"

Roma, 4 nov. (Adnkronos) - ''Il risultato di ieri conferma che è in atto una rivolta contro il degrado della tv generalista occupata dai partiti, sia nel pubblico che nel privato. Lavoreremo per estendere questa rivolta, per trasformarla in rivoluzione. E la rivoluzione, a guardare il grande successo di ieri sera, è già cominciata''. Con queste parole Michele Santoro commenta lo straordinario risultato della prima puntata di 'Servizio Pubblico'.

Le TV regionali hanno avuto 2.276.418 spettatori e SkyTg24 Eventi 645.113, per uno share complessivo di 12,03%. Sul web si realizza un risultato mai registrato i precedenza in Italia, e sicuramente tra i record a livello mondiale: 5 milioni di contatti e più di 300.000 utenti medi contemporanei. E' stato anche l'evento live più seguito di sempre su Iphone e Ipad in Italia, con un picco di 4mila utenti contemporanei. Serviziopubblico.it è stato il primo canale per 5 ore sulla rete. Straordinario anche l'uso interattivo di Facebook durante il programma, con 120.000 risposte complessive ai sondaggi lanciati durante il programma; 55.000 nuovi ''Mi piace'' durante l'evento; 5.000 commenti allo streaming. 'ServizioPubblico' è stato anche il trending topic su Twitter per l'intera serata, con 2.500 follower in più durante l'evento. Grande soddisfazione anche da Radio Capital, dove i primi riscontri parlano di un successo.

Immediate le reazioni. "Tre milioni di sonori schiaffi a chi ha determinato l'uscita di Michele Santoro dalla Rai", afferma il consigliere di amministrazione Rai Nino Rizzo Nervo. "Fare il 12% di share su un circuito alternativo alle grandi reti generaliste è un risultato eccezionale - aggiunge - ma soprattutto un grave atto d'accusa nei confronti del direttore generale della Rai che senza un voto del cda si è arrogato il potere di rinunciare ad una risorsa strategica della Rai". "Rifletta anche chi nel consiglio di amministrazione, per inerzia o per calcolo politico - conclude il consigliere - ha consentito che si potesse cancellare una trasmissione come Annozero che garantiva grandi ascolti e importanti ricavi pubblicitari".

Sulla stessa linea un altro consigliere di amministrazione Rai, Giorgio Van Straten. "Credo che il risultato di ascolto della trasmissione di Michele Santoro vada al di là delle più ottimistiche aspettative". "Quel clamoroso 12% - osserva - dimostra due cose: la prima è che il silenzio dei grandi network non impedisce alla voce di chi ha qualcosa da dire di raggiungere milioni di persone (ripeto: milioni di persone). La seconda è che la Rai ha fatto un vero e proprio autogol, come sosteniamo da mesi con i colleghi Rizzo Nervo e De Laurentis, rinunciando a Michele Santoro."

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