lunedì 24 gennaio 2011

“Basta Berlusconi, nonno sporcaccione che nessun nipote vorrebbe avere”

24 gennaio 2011

Nella bacheca dei partigiani Anpi di Nonantola compaiono messaggi contro il premier. E il PdL protesta

Il PdL di Modena solleva il caso della bacheca dei partigiani Anpi della vicina Nonantola, sulla quale sono comparsi nei giorni scorsi messaggi contro il governo e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il consigliere regionale Pdl Andrea Leoni e quello provinciale Matteo Malaguti hanno documentato con due foto gli slogan affissi alla bacheca.

IL NONNO SPORCACCIONE – Uno recita ‘Diciamo basta a Berlusconi, nonno sporcaccione che nessun nipote vorrebbe avere’, un altro invita a ‘sfrattare questa porcilaia, lui e i suoi servi’. ‘Sarebbe questo il nuovo manifesto dell’Anpi per il 2011?’, chiedono Leoni e Malaguti con una nota. ‘Se e’ questa la gente che si erge a paladino della Costituzione – proseguono i due esponenti Pdl – e che vorrebbe dare agli altri lezione di democrazia, di cultura, e che vorrebbe anche governare l’Italia, allora c’e’ molto di cui preoccuparsi. Sono queste le attivita’ che l’Anpi promuove con i contributi pubblici che ogni anno riceve? Il linciaggio verbale – incalzano Leoni e Malaguti – e l’offesa sistematica al presidente del Consiglio votato dalla maggioranza degli italiani? E’ questo l’esempio educativo che i nonni dell’Anpi vogliono dare ai loro, di nipoti? Questi comportamenti – concludono Leoni e Malaguti – offendono quegli stessi principi e valori che l’Anpi invoca e dice di difendere. Ci aspettiamo che qualche responsabile dell’associazione risponda, e magari rimuova questo scempio’.

Sondaggio: la meta' degli italiani vorrebbe le dimissioni di Berlusconi

Sondaggio: la meta' degli italiani vorrebbe le dimissioni di Berlusconi

ROMA - Un italiano su due vorrebbe che Silvio Berlusconi si dimettesse. Lo dice l’ultimo sondaggio apparso sul Corriere della Sera. È un dato nuovo questo calo della popolarità personale del Presidente del consiglio italiano, che non coinvolge però l’insieme del suo partito. I potenziali elettori del centro destra restano stabili, al 30% circa, secondo lo stesso sondaggio. Lo scandalo Ruby non sembra dunque intaccare la base del PDL. Nei suoi recenti videomessaggi, Berlusconi ha chiarito che non si dimetterà mai e che è pronto a quello che alcuni commentatori hanno definito lo scontro finale con la magistratura di Milano. I giudici di Milano preparano la richiesta di rinvio a giudizio per i reati cardine di questa inchiesta, ossia concussione e sfruttamento della prostituzione minorile. Si attende a giorni la decisione parlamentare sull’autorizzazione delle perquisizioni nelle ville del premier. Intanto è stato perquisito il residence dell’Olgettina, in cui venivano ospitate diverse ragazze. Sarebbero stati trovati soldi e foto ritenute utili all’indagine.

Palestina occupata/ documenti segreti, Hamas accusa Anp: traditori del popolo

Palestina occupata/ documenti segreti, Hamas accusa Anp: traditori del popolo

GAZA - L'Anp e Israele hanno creato un sistema mirato a eliminare la questione palestinese. Lo ha dichiarato Sami Abu Zuhri, un portavoce del Movimento della resistenza islamica. Il duro attacco all'Autorita' nazionale palestinese di Abu Mazen segue la decisione della tv Al Jazeera e del quotidiano britannico The Guardian di mostrare documenti nei quali si sostiene che l'Anp offrì al regime sionista grandi concessioni su «Gerusalemme e i rifugiati» in cambio di un accordo di pace stabile e duraturo. "Questa e' una prova ulteriore che l'Anp e' composta da traditori, pronti a rinunciare ai diritti del popolo palestinese, compresi quelli relativi a Gerusalemme e al ritorno dei profughi", ha affermato il portavoce di Hamas a Gaza Sami Abu Zuhri. L'accusa e' stata respinta - come si aspettava - dal capo negoziatore, Saeb Erekat, che dalle registrazioni risulta aver detto a Israele di non aver mai fatto una proposta cosi' consistente, neanche a Camp David. Erekat ha liquidato le rivelazioni come "una montagna di bugie". "L'Anp e' disposta a pubblicare tutti gli archivi relativi ai negoziati con Israele per chiarire la posizione palestinese alla popolazione araba e palestinese", ha affermato.

Afgani infuriati per oltraggio degli Usa al sacro corano

Afgani infuriati per oltraggio degli Usa al sacro corano
KABUL - Mentre sono in aumento i sentimenti anti-USA in Afghanistan, ultimamente sono resi pubblici dei nuovi filmati in cui si vedono i soldati americani insultando il sacro Corano, dopo l'uccisione dei civili in un villaggio afghano. Secodo le ultime notizie almeno tre civili sono stati uccisi e altri quattro sono rimasti feriti dopo che le forze Usa hanno fatto irruzione in una scuola islamica in provincia di Ghazni. Intanto Le truppe americane insultando gli elementi e simboli islamici hanno inoltre sparato diversi colpi al santo Corano, lo ha segnalato un corrispondente della Press TV.
Le autorità locali hanno annunciato che l’aggressione americana è avvenuta senza alcun coordinamento con l'esercito afghano. Il presidente afghano Hamid Karzai ha promesso di avviare al più presto un'inchiesta sull'incidente.
Il governo afgano ha ripetutamente invitato gli Stati Uniti a prestare maggiore attenzione alla protezione dei civili afghani durante le loro operazioni militari.
Nel frattempo, centinaia di afghani infuriati sono scesi nelle strade di Ghazni per protestare contro contro il crescente numero delle vittime civili e l’oltraggio alle credenze dei musulmani dalle forze militari a guida Usa.
Nel corso degli ultimi mesi centinaia di civili afghani hanno perso la vita durante le operazioni militari a guida Usa in varie zone dell'Afghanistan.

Fini: indagata la escort 'Rachele'

(ANSA) - ROMA - Lucia Rizzo, la escort nota come 'Rachele', che sostiene di avere avuto rapporti sessuali con Gianfranco Fini, e' indagata dalla Procura di Roma per diffamazione e concorso in tentata estorsione. L'iscrizione nel registro degli indagati e' scattata dopo la querela presentata dal presidente della Camera. Indagato, per tentata estorsione, anche un uomo il quale avrebbe contattato la segreteria di Fini annunciando che ci sarebbero state delle rivelazioni a proposito della presunta relazione.

MALTEMPO/ AERONAUTICA: OGGI ANCORA NEVE AL CENTRO-SUD

Anche a quote basse, con mareggiate lungo tutte le coste esposte
Maltempo/ Aeronautica: oggi ancora neve al centro-sud
Roma, 24 gen. (TMNews) - Prosegue la tornata di maltempo che da venerdì si è abbattuta sull'Italia. Oggi ancora neve al centro-sud, anche a quote basse: secondo l'ultimo allerta diffuso dal servizio meteorologico dell'aeronautica militare, per le prossime 12-18 ore ci saranno ancor nevicate su Abruzzo, Molise, Puglia garganica, Basilicata e Calabria. Per le prossime 12 ore sono previsti anche venti forti nord-occidentali su Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria e Basilicata, con mareggiate lungo tutte le coste esposte al vento.

Ruby/ Pm Milano: Verificate attentamente dichiarazioni Macrì

"Decideremo se inserirle in richiesta rito immediato"
Ruby/ Pm Milano: Verificate attentamente dichiarazioni Macrì
Milano, 24 gen. (TMNews) - "Abbiamo verificato attentamente le dichiarazioni rese prima a Palermo e poi a Milano in due deposizioni dalla signora Nadia Macrì. Decideremo nei prossimi giorni se inserirle nella richiesta di processo con rito immediato per Silvio Berlusconi", accusato di concussione e prostituzione minorile nell'ambito dell'inchiesta sul 'caso-Ruby'. Lo dice ai giornalisti il capo della Procura di Milano, Edmondo Bruti Liberati. Il magistrato spiega che per il momento non intende esprimere valutazioni sull'attendibilità di Nadia Macrì. "Sono delle conclusioni che tireremo prossimamente e non intendo anticipare nulla", conclude Bruti Liberati. In procura a Milano è durata oltre un'ora la seconda deposizione in pochi giorni di Nadia Macrì, la escort che ha testimoniato sulle feste ad Arcore e sulle ragazze che avrebbero avuto rapporti sessuali con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, coinvolto nell'inchiesta sul caso Ruby per concussione e prostituzione minorile.

Russia/Attentato kamikaze in aeroporto Mosca: 31 morti,130 feriti

Mosca, 24 gen. (TMNews) - Trentun morti e 130 feriti all'aeroporto di Domodedovo, e Mosca ripiomba nell'incubo del terrorismo kamikaze. Una violentissima esplosione oggi nello scalo di Domodedovo - 46 chilometri a sud del centro della capitale russa - ha fatto una strage nella zona degli arrivi internazionali e secondo gli inquirenti non vi sono molti dubbi: si è trattato dell'azione di un attentatore suicida, che ha fatto esplodere un ordigno della potenza equivalente a 5 chilogrammi di tritolo, riempito di schegge metalliche. L'onda d'urto dello scoppio e i frammenti di metallo hanno colpito la folla che si accalcava come di prassi nella sezione degli arrivi internazionali, seminando morte e panico. Fonti della polizia hanno ipotizzato anche lo scoppio di una bomba dentro un bagaglio, ma per ora quella dell'attentatore suicida - probabilmente di origine Nord Caucasica - sembra prevalere. Qualcuno assicura anche di aver udito due esplosioni e quindi non viene escluso neppure che vi sia stato più di un terrorista. L'Ambasciata italiana e il Consolato generale a Mosca hanno subito avviato verifiche dell'eventuale presenza di italiani tra le vittime. I voli dall'Italia non arrivano in questo scalo, ma in quello di Sheremetevo, tuttavia non è ovviamente possibile escludere a priori la presenza di connazionali anche a Domodedovo.

Mafia: trattativa tra Stato e boss, pm Palermo risentono ex capo Dap Amato

Palermo, 24 gen. - (Adnkronos) - Nuovo interrogatorio, a distanza di poco meno di 2 mesi, per l'ex direttore del Dap, il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Nicolo' Amato, che e' stato sentito oggi nell'ambito dell'indagine sulla cosiddetta trattativa tra lo Stato e Cosa nostra dopo le stragi di mafia del '92. L'ex magistrato e' stato interrogato oggi nei locali della Direzione antimafia di Roma per fornire alcuni chiarimenti dopo l'interrogatorio avvenuto nella Procura di Palermo il 18 novembre 2010. Ma, secondo quanto apprende l'ADNKRONOS Amato non sarebbe riuscito a fornire ai magistrati che lo hanno interrogato i chiarimenti richiesti.

Pdl: risarcimento per ''ingiusta intercettazione'' e sanzioni ai pm

Roma, 24 gen. (Adnkronos/Ign) - Chi è stato "ingiustamente" intercettato ha diritto ad un'"equa riparazione", ossia un risarcimento che può arrivare a 100mila euro. E' la proposta sottoscritta da 30 deputati del Pdl, di cui primo firmatario è Luigi Vitali, già sottosegretario alla Giustizia. La proposta prevede inoltre che il Guardasigilli e il Procuratore generale presso la Cassazione valutino la sussistenza di profili disciplinari nei confronti del pm e del gip "che hanno richiesto, autorizzato ed eventualmente prorogato l'ingiusta intercettazione".
Leggi tutto:
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Pdl-risarcimento-per-ingiusta-intercettazione-e-sanzioni-ai-pm_311585759829.html

Ruby, indagini difensive: le carte ai pm. Procura conferma: rito immediato

Milano, 24 gen. (Adnkronos/Ign) - Sono arrivate a Milano, negli uffici della Procura, le carte relative alle indagini difensive svolte dagli avvocati Niccolò Ghedini e Pietro Longo, difensori di Silvio Berlusconi, nell'ambito del caso Ruby, che vede il premier indagato per concussione e prostituzione minorile.
Tra le carte inviate dai legali del Cavaliere ci sono gli 'interrogatori' effettuati nell'ambito delle indagini difensive a circa una ventina di persone. Le persone ascoltate dai legali sarebbero in gran parte ragazze invitate in passato alle serate organizzate per il presidente del Consiglio nella sua residenza ad Arcore. E' quanto si apprende negli ambienti giudiziari dove gli inquirenti stanno esaminando "con attenzione" tutto il materiale inviato, circa una settantina di pagine.
Nonostante l'invio delle indagini difensive, non cambia l'orientamento dei pm milanesi che chiederanno il processo con rito immediato per il presidente del Consiglio. Per la formalizzazione della richiesta di processo al gip, però, ci vorranno non meno di una decina di giorni. In procura assicurano che sono stati esaminati da tempo anche i problemi giuridici relativi al rito immediato. Come giurisprudenza contraria, a quanto pare, ci sarebbe una sola sentenza della Cassazione secondo cui non si può chiedere il rito immediato quando c'è di mezzo un reato come la prostituzione per il quale si può procedere con la citazione diretta.

Intanto, nuova audizione oggi per Nadia Macrì, l'ex escort che giovedì scorso nel corso della trasmissione 'Annozero' ha dichiarato di aver visto Ruby a Villa San Martino il 24 aprile dello scorso anno ed ha raccontato di rapporti sessuali a pagamento con Berlusconi. L'interrogatorio è terminato dopo circa due ore. Dopo la prima testimonianza di venerdì scorso, durata circa 5 ore, gli inquirenti milanesi hanno voluto risentire l'ex escort per alcuni riscontri. Il confronto è avvenuto in procura, nell'ufficio del pm Antonio Sangermano. La giovane è comparsa per la prima volta nelle carte nell'ambito di una inchiesta sviluppatasi a Palermo e poi trasferita per competenza a Milano.

"Abbiamo verificato attentamente le dichiarazioni di Nadia Macrì, sia quelle rese a Palermo sia quelle rese a Milano in due occasioni'' ha detto il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati.

Sul fronte politico, Massimo D'Alema, intervenuto a '28 minuti' su Radio2, ha attaccato duramente Berlusconi che per il presidente del Copasir ha ''mentito al paese: ha detto che non ha mai pagato una donna, che non ha mai avuto rapporti con minorenni... In un paese civile chi mente non può guidare un paese". D'Alema ha anche ricordato la telefonata in Questura: Berlusconi "ha ingannato le forze dell'ordine non è compatibile con un'idea minima di sicurezza", e inoltre "il fatto che non si sia presentato ai pm dimostra l'imbarazzo di fronte all'evidenza schiacciante di prove".

Il Pdl nel frattempo aspetta le prossime mosse dei pm e si prepara al peggio senza mollare la presa sul caso Ruby. Da palazzo Grazioli l'input è preciso: resistere fino a quanto è possibile e solo se non ci sono altre strade percorribili si va al voto. Silvio Berlusconi è atteso per domani a Roma. Sarà una nuova settimana sull'ottovolante, ma lui tira dritto, farà di tutto per scongiurare in questo momento le urne (i sondaggi riservati in suo possesso attestano un lieve calo del suo gradimento, -1,2% ma non il temuto crollo d'immagine). Prima di passare al contrattacco, il Cavaliere vuol capire cosa uscirà ancora dalla Procura di Milano.

Nel Popolo della libertà si temono nuove rivelazioni e i legali Niccolò Ghedini e Pietro Longo stanno studiando le contromosse per attutire eventuali colpi. Nel partito raccontano di un premier sotto assedio, chiuso nel suo fortino ma pronto a dar battaglia fino all'ultimo senza esclusioni di colpi. Il Cavaliere non si fida del terzo polo e considera l'ultima proposta dell'Udc alla Lega un ennesimo tentativo di farlo fuori con esecutivi tecnici e congiure di palazzo.

A preoccupare il premier non è tanto il Carroccio, che oggi ha rinnovato la sua lealtà condizionata al federalismo, ma la reazione della Chiesa. Da Ancona il cardinale Angelo Bagnasco è stato chiaro: ''Occorre fare chiarezza in modo sollecito e pacato, e nelle sedi appropriate''.

L'inghippo sugli stipendi dei prof

Ministero e parte dei sindacati avevano assicurato che gli scatti, bloccati dalla manovra, erano stati reintegrati. Ma ora, guardando le buste paga, per circa 400mila, questo avverrà con tre anni di ritardo. E parte l'allarme. di SALVO INTRAVAIA. Sorpresa amara in busta-paga per 300 mila docenti e 70 mila non docenti della scuola. Nel prospetto dello stipendio di gennaio, nonostante le rassicurazioni di parecchi sindacati e dello stesso governo, migliaia di insegnanti, bidelli e personale di segreteria scoprono che per ottenere il prossimo scatto di stipendio dovranno attendere otto anni, non più sei come stabilito dal contratto. Una enormità se si considera che il contratto della scuola è scaduto a fine 2009 e che nel frattempo il costo della vita crescerà almeno di 15 punti. La notizia circola da diversi giorni in alcuni siti specializzati. Al momento, i più cauti battezzano la questione come semplice "giallo sugli scatti". Ma basta confrontare i prospetti di dicembre e gennaio inviati dal ministero dell'Economia agli interessati per comprendere la portata del blocco degli scatti, che alcuni sindacati giurano di avere disinnescato. Per comprendere la questione occorre fare un passo indietro, ritornando al mese di giugno del 2010, quando il governo sotto i colpi della crisi economica mondiale e della speculazione internazionale vara una megamanovra finanziaria da 25 miliardi.In un primo momento, gli stipendi degli insegnanti vengono colpiti in tre modi: congelamento del rinnovo del contratto, già scaduto il 31 dicembre del 2009; blocco per un triennio degli scatti stipendiali automatici previsti dal contratto vigente e dirottamento della quota di risparmi destinata al merito per coprire debiti del governo nei confronti delle scuole. Di fronte ad una simile batosta, opposizioni e sindacati alzano la voce e dopo diverse manifestazioni di piazza e una complessa trattativa con il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, Cisl e Uil scuola e Snals strappano un impegno: il blocco degli scatti automatici viene scongiurato e saranno coperti con la quota di risparmi destinata al merito. Le scuole che vantano crediti nei confronti del ministero faranno come hanno fatto finora: si arrangeranno. Ma, come sarebbe stato più logico fare, al momento di convertire in legge il decreto sulla manovra il Parlamento non cancella il famigerato comma 23 dell'articolo 9, che blocca gli scatti per il 2010, 2011 e 2012. Preferisce invece aggiungere a tre diversi articoli altri tre commi che solo letti insieme e con notevole sforzo interpretativo riconsegnano gli scatti a coloro che avrebbero dovuto percepirli nel 2010, 2011 e 2012. E, a riprova che "il pericolo è superato", pochi giorni fa arriva il decreto di Tremonti che assegna i fondi per il 2010. Lasciando intendere che una soluzione analoga sarebbe stata adottata anche per il 2011 e per l'anno successivo. Ma la verità sembra un'altra: coloro che hanno ricevuto lo scatto di stipendio nel 2010, nel 2009 e nel 2008 restano fregati. Roberta è una insegnante di scuola dell'infanzia che ha ricevuto l'aumento di stipendio a settembre dello scorso anno e fino alla busta-paga del mese di dicembre il suo cedolino indicava il successivo scatto, pari a 2 mila euro l'anno circa, per il 2016. Ma nel prospetto del mese di gennaio, a sorpresa, scopre di "scattare" nel 2018: due anni dopo. Dovrà in sostanza attendere ben otto anni prima di ricevere un aumento di stipendio pari a 100 euro al mese netti. Il conteggio effettuato da Osvaldo Roman, uno che se ne intende di questioni scolastiche, spiega che tutti i docenti con nove anni di anzianità di servizio perderanno 25 mila euro fino a fine carriera. Saranno un po' più fortunati coloro che devono rimanere in cattedra per meno tempo: da 18 mila euro a 4 mila per coloro che hanno 35 anni di servizio. Del resto, non è un segreto che con questa manovra sugli stipendi di docenti e Ata il governo intendeva racimolare un bel gruzzolo: 18 miliardi di euro con effetti fino al 2050, come si legge nella relazione tecnica allegata alla manovra.

Pdl contro Emma Marcegaglia

Il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto: "Sa benissimo lei per prima che non esistono possibilita' in questo momento di un governo che possa fare riforme radicali''. E il Giornale la chiama "la maestrina" ROMA - "Capisco che per Emma Marcegaglia e per Confindustria il momento sia molto difficile, Marchionne ne ha certificato l'inutilita'''. Cosi' il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto, ai microfoni di Radio Popolare, commenta l'intervista della presidente di Confindustria 1, Emma Marcegaglia, ieri sera a Che tempo che fa.''Marcegaglia dovrebbe dire cosa vuole e come vuole farlo - prosegue Crosetto - Dire che in poche settimane si devono fare le riforme e' un ritornello banale con cui lancia dei messaggi ai suoi associati per non perdere peso. Sa benissimo lei per prima che non esistono possibilita' in questo momento di un governo che possa fare riforme radicali''.''C'e' un progetto piu' ampio - conclude Crosetto - di un gruppo di cui Marcegaglia fa parte, per cui l'importante e' togliere di mezzo Berlusconi''.Nuovi affondi arrivano anche dalla stampa berlusconiana. Si distingue il Giornale che definisce la Marcegaglia "una maestrina" che parla "per nascondere il suo fallimento".

Cgil: stop a caporalato, diventi reato

(ANSA) - ROMA - La Cgil all'attacco del caporalato: per fermare il fenomeno che vessa nei campi e nell'edilizia oltre 550mila lavoratori, e' stata messa a punto una proposta di legge perche' diventi un reato penale. Le federazioni degli edili e dell'agricoltura, Fillea e Flai, insieme alla Confederazione lanciano la campagna dal titolo 'Stop caporalato'. Oggi, spiegano, in caso di flagranza e' prevista solo una sanzione amministrativa di appena 50 euro per ogni lavoratore ingaggiato.

Muore in ospedale dopo 12 giorni di agonia,procura apre inchiesta

Firenze, 24 gen. (TMNews) - La Procura di Firenze ha disposto l'autopsia sul corpo dell'uomo deceduto ieri all'ospedale di Empoli, dopo 12 giorni di agonia, a seguito di un intervento chirurgico, durante il quale era avvenuta una perforazione dell'ansa ileale. Il paziente, che si era sottoposto ad un'operazione per togliere i calcoli, si chiamava Matteo Di Stefano, aveva 67 anni ed era infermiere in pensione a Castelfiorentino (Firenze). I familiari hanno presentato un esposto e il Pm Lastrucci ha aperto un fascicolo, per ora "come atto dovuto", in attesa del responso medico legale. L'autopsia verrà effettuata questa mattina nel reparto di medicina legale di Careggi e saranno presenti anche i periti di parte. Secondo quanto riportato dai figli, Di Stefano era stato sottoposto il 10 gennaio scorso ad un intervento di colecistectomia laparscopica per rimuovere i calcoli della colecisti. L'operazione duro' circa 40 minuti, ma dopo tre ore l'uomo accusava dolori forti, ed e' stato operato nuovamente la notte del 12 gennaio. A quel punto i medici hanno comunicato che nel corso del primo intervento era avvenuta una perforazione dell'ansa ileale. L'anziano e' stato mantenuto in coma farmacologico ed e' deceduto ieri mattina.

Caso Ruby, la Macrì torna davanti ai pm.

Milano, 24 gen. (Ign) - Sarà ascoltata nuovamente dai pm di Milano oggi Nadia Macrì, l'ex escort che giovedì scorso nel corso della trasmissione 'Anno Zero' ha dichiarato di aver vistoRuby a Villa San Martino il 24 aprile dello scorso anno. Lo riferisce SkyTg24. La ragazza è già stata ascoltata in Procura per circa 5 ore venerdì scorso. Il verbale, fanno sapere negli ambienti giudiziari, è stato secretato ma a quanto pare la giovane avrebbe ribadito la sua ricostruzione dei fatti, e i vari episodi in cui ha incontrato Silvio Berlusconi, in Sardegna e ad Arcore, riferendo agli inquirenti i particolari di quelle visite. E' possibile che la Macrì abbia anche consegnato agli inquirenti gli oggetti ricevuti in dono dal leader del Pdl, ma anche su questo particolare c'è il più stretto riserbo. L'ex escort è comparsa per la prima volta nelle carte nell'ambito di una inchiesta sviluppatasi a Palermo e poi trasferita per competenza a Milano.

Tunisia: sciopero dei docenti di scuole e universita' contro il governo

Tunisi, 24 gen. - (Adnkronos/Aki)- Si sta svolgendo in queste ore uno sciopero del personale docente delle scuole medie superiori e delle universita' tunisine contro il governo di unita' nazionale del paese nord africano. Secondo quanto riferisce l'inviato della tv satellitare 'al-Jazeera', lo sciopero, che coincide con il giorno della riapertura delle scuole e delle universita' dopo le proteste delle scorse settimane, ha registrato un'alta percentuale di adesioni.

Esauriti i farmaci necessari nella Striscia di Gaza

GERUSALEMME - Gli effetti del brutale assedio sionista, che ha trasformato l'intera Striscia di Gaza in un colossale ghetto, vanno facendosi sentire sempre più dopo oltre 4 anni di escalation ininterrotta. Ministero della Salute del legittimo Governo palestinese ha comunicato che le scorte di alcune droghe salvavita come quelle per la chemioterapia, quelle contro il diabete e le malattie renali, nonché altri generi di farmaci utili per contrastare malattie infantili potenzialmente anche molto pericolose sono praticamente esaurite.A garantire un buon servizio sanitario non bastano conoscenze e professionalità, servono anche medicine ed equipaggiamenti. Attualmente le strutture cliniche della Striscia hanno bisogno anche di respiratori, provviste per anestesia, chiodi per chirurgie ortopediche, anche filo da sutura.Dall'inizio dell'assedio sionista oltre 120 cittadini di Gaza sono morti per malattie che, senza l'assedio, avrebbero potuto benissimo essere curate.

L’Italia, un impero moderno fondato da Berlusconi

ROMA - “Berlusconi ha trasformato l'Italia in un impero moderno controllando i media, l’economia e I politici”, a dirlo è stato il giornaista e il regista americano vincitore di due premi del Emmy, il più importante premio televisivo a livello internazionale. “Questo è un impero moderno fondato da Berlusconi che dominando I mass media, le imprese economiche e in particolare I politici e pagandoli per ingannare il sistema infromativo e il pubblico vuole restare ancora al potere”, lo ha detto Danny Schechter, il redattore esecutivo di MediaChannel.org, in un'intervista esclusiva alla Press TV.Sono in aumento le pressioni sul primo ministro italiano che ha rifiutato di comparire davanti ai pubblici ministeri della Procura di Milano peri suoi reati sessuali.Il premier italiano, 74enne è sotto inchiesta con l’ accusa di aver pagato per avere avuto rapporti sessuali con Ruby quando era 17enne e che abbia abusato della sua posizione di premier per ottenere il rilascio della ragazza dalla questura di Milano quando nel maggio scorso era stata fermata per furto."In un certo senso si può dire che tutti questi eventi è come una serie televisiva interpretata dallo stesso Berlusconi come lo star” ha detto Schechter."Berlusconi essendo ricco, essendo una celebrità ottiene tutto quello che vuole e quindi è molto difficile dirarlo giu dal trono con tutto questo potere che ha" ha concluso il giornalista americano.