Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
domenica 25 ottobre 2009
Nella comunità dei trans "Qui un gran viavai di vip"
ROMA - "Marrazzo? Boh, di vip e uomini politici di tutti i partiti qui ne vediamo di continuo. I trans sudamericani sono molto richiesti", sorridono due vicine casa di "Natalì" in via Gradoli. La caduta del governatore del Lazio, costretto ad autosospendersi per la vicenda di sesso e ricatti in cui è precipitato, è l'argomento del giorno per la comunità delle prostitute transessuali romane. "Non c'entro niente, lasciatemi in pace - implora Brenda, la transessuale con un'ottava di seno e un fisico da corrazziere che secondo Natalì ha incontrato più volte Marrazzo - il governatore lo conoscevo solo alla televisione. L'ho visto venire qui sotto con una Porsche grigia e con una Smart ma non era per me, non so da chi andasse. Non ce la faccio più, mi stanno tutti addosso, questa storia mi sta rovinando la vita". Accanto a lei, sotto un palazzo fatiscente stipato di clandestini in via Due Ponti, c'è "China", un ragazzo che dice di essere il suo compagno da tre anni: quando Brenda e i giornalisti vanno via, China apre un album dei ricordi che se non fosse fantasia sarebbe un incubo, e racconta di foto osé scattate in una vasca idromassaggio che lui avrebbe avuto tra le mani e poi distrutto. China dice che è stata Natalì a incastrare Brenda, che "era invidiosa perché Marrazzo le aveva dato meno soldi di quanti ne desse a Brenda", e dice che ora la sua compagna ha paura perché qualcuno vuole ucciderla: "Le hanno detto che se non se ne sta zitta la fanno fuori", racconta nel salottino di casa.
Leggi tutto:
http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/cronaca/marrazzo-spiato/comunita-trans/comunita-trans.html
L'aria torbida di fine regno
L'ARIA che si respira in questi giorni è di fine della seconda Repubblica. Non è detto che sia anche la fine di Berlusconi perché le due cose non sono necessariamente coincidenti. Può darsi che la fine della seconda Repubblica porti con sé e travolga chi su di essa ha regnato; ma può darsi anche che sia proprio lui ad affossarla sostituendola con una Repubblica autoritaria, senza organi di garanzia capaci di preservare lo Stato di diritto e l'equilibrio tra i vari poteri costituzionali. Il Partito democratico ha presentato in Parlamento il 22 ottobre, con la firma di Anna Finocchiaro, Luigi Zanda e Nicola Latorre, una mozione che fotografa con efficacia questa situazione. Se ne è parlato poco sui giornali, ma è l'atto parlamentare più drammaticamente documentato del bivio cui il paese è arrivato, mentre la crisi economica mondiale è ancora ben lontana dall'aver ceduto il posto ad una ripresa. I sintomi di questa "fin du règne" sono molteplici. Ne elenco i principali: l'attacco martellante e continuativo del presidente del Consiglio contro la Corte costituzionale e la magistratura; la definitiva presa di distanza del medesimo nei confronti del Capo dello Stato; il disagio crescente di Gianfranco Fini verso la linea del Pdl e in particolare verso le candidature dei governatori in alcune regioni e in particolare il Veneto, il Piemonte, la Campania; l'irrigidimento della Lega su Veneto e Piemonte da lei rivendicate. E poi il dissenso sempre più profondo tra una parte del Pdl (Scajola, Verdini, Baldassarri, Fitto, Gelmini) e Tremonti e la difficoltà di Berlusconi a ricomporre questo scontro che sta spaccando in due il centrodestra; la rivolta degli artigiani del Nordest contro la politica economica del governo; l'analoga rivolta di molti imprenditori lombardi; i casi giudiziari della famiglia Mastella; i casi giudiziari di un gruppo di imprenditori collegati a Formigoni; il caso Marrazzo e le sue possibili conseguenze politiche ed elettorali; gli attacchi dei giornali berlusconiani contro Tremonti e la sua minaccia di dimettersi. Infine la preoccupazione del presidente della Repubblica che aumenta ogni giorno di più e si manifesta in ripetuti e pressanti richiami a mandare avanti le riforme in un clima di condivisione.
Continua ...
http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/politica/fine-regno/fine-regno/fine-regno.html
"Giulio deve capirlo, il premier sono io" - Fini: se Silvio cede si fa commissariare
ROMA - "Giulio, ti pare che io voglio abolire l'Irap così, da un giorno all'altro... Lo faremo quando ci saranno i soldi. Ma in due mesi arriveranno i miliardi dello scudo fiscale e quelli dobbiamo usarli per abbassare le tasse". Dopo nemmeno tre giorni dall'annuncio al convegno della Cna, Berlusconi smentisce se stesso e firma con Tremonti la tregua armata. Del resto per uno che si è inventato la tempesta di neve sopra la dacia di Putin per partire in ritardo e far saltare il Consiglio dei ministri, una smentita non è poi la fine del mondo. Il gelo resta, i rapporti personali sono ormai deteriorati e non basta un incontro di tre ore per ricucire lo strappo. Ne è prova il commento a denti stretti di Calderoli sull'esito dell'incontro: "Meglio non parlarne. Il governo sta in piedi solo grazie a quell'uomo lì", indicando Bossi. Il vertice di Arcore si è svolto in due parti: prima Berlusconi con Calderoli e Bossi. Poi è arrivato anche Tremonti che il premier avrebbe cercato di evitare fino all'ultimo. "Giulio deve capire che il presidente del consiglio sono io e la linea politica la stabilisco io e non lui. Entro la fine dell'anno qualcosa sulle tasse devo farlo e lui si deve adeguare", ha premesso il premier con i capi leghisti. "Non ti preoccupare, convincerò Tremonti", ha garantito Bossi. In tre ore il vertice è servito per rinviare lo show down finale con il ministro, che Berlusconi ha criticato per voler fare tutto da solo, senza coinvolgere anche gli altri ministri: "Non sapete che fatica faccio a tenere tutti uniti. D'ora in poi non voglio più dichiarazioni contrastanti di un ministro contro un altro". E la prima a raccogliere la sollecitazione è stata la Gelmini, Scuola, che dopo essersi lamentata vivacemente nei giorni scorsi per i finanziamenti troppo scarsi, ieri si è affrettata a ringraziare Tremonti per l'opera di risanamento dei conti.
Nel salotto di Arcore sono entrati per primi Calderoli e Bossi (che considera Tremonti il garante del federalismo fiscale), e anche se il leader lumbard nega di aver fatto da paciere, non c'è dubbio che la sua presenza al vertice stabilisce chi è il vero ago della bilancia nel governo e nello scontro sanguinoso fra Tremonti e i sempre più insofferenti ministri anti-Giulio. Bossi si è fatto sentire, eccome, sulle troppe parole in libertà dei ministri e soprattutto sulla voglia di spesa facile in vista delle elezione. "Troppi pasticcioni, troppi ministri a caccia di consenso, troppa gente che fa casino", ha detto avvertendo Berlusconi di tenere a bada quei ministri "troppo invidiosi" di Tremonti.
Continua ...
http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/politica/slitta-consiglio-dei-ministri/retroscena-250tt/retroscena-250tt.html
Il colloquio e il pianto con la famiglia «Basta, adesso voglio sparire» Il governatore: lascio, pago la mia debolezza
ROMA - «Ho sbagliato e pagherò. Ora voglio solo sparire, sparire a lungo». I suoi amici sussultano a questa frase. Davanti hanno un Piero Marrazzo irriconoscibile: barba lunga, le occhiaie profonde di chi non ha dormito neanche un minuto, un maglione blu stropicciato al posto della solita giacca. Prostrato, debilitato, «un malato ». Sono, queste, le ultime parole pronunciate da Piero Marrazzo prima di allontanarsi definitivamente dall’attività politica e istituzionale. Pochi minuti prima aveva pronunciato le parole più difficili del suo mandato di governatore: «Ho deciso di autosospendermi immediatamente e ho conferito al vicepresidente Montino la delega ad assumere la responsabilità di governo e di rappresentanza, rinunciando a ogni indennità e beneficio connessi alla carica. Ho detto la verità ai magistrati prima che la vicenda fosse di dominio pubblico. Si tratta di una vicenda personale in cui sono entrate in gioco mie debolezze inerenti alla mia sfera privata». Parole attese, ma che hanno riaperto immediatamente la corsa alla successione.
CONTINUA ...
http://www.corriere.it/politica/09_ottobre_25/marrazzo_pianto_figlia_2913ce06-c134-11de-b4fa-00144f02aabc.shtml
Iraq: si aggrava il bilancio degli attentati, 40 morti
BAGDAD - Si aggrava il bilancio dei due attentati contro il ministero della Giustizia e il governatorato provinciale di Bagdad: secondo la polizia irachena, sono 40 i morti e 75 i feriti. Le due autobomba saltate in aria erano condotte da attentatori suicidi. (RCD)
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Iraq-aggrava-bilancio-attentati-morti/25-10-2009/1-A_000056150.shtml
M.O./ Gerusalemme, scontri fra palestinesi e polizia
Gerusalemme, 25 ott. (Apcom) - Tensione altissima a Gerusalemme, dove la polizia israeliana ha fatto irruzione sulla Spianata delle Moschee durante una manifestazione palestinese: lo hanno reso noto fonti della sicurezza dello Stato ebraico. Gli agenti sono intervenuti dopo che i manifestanti hanno iniziato a gettare pietre contro i visitatori che si trovavano sul posto, arrestando numerose persone; dopo i disordini la polizia ha impedito l'accesso alla Spianata da parte dei fedeli.
http://www.apcom.net/newsesteri/20091025_101500_4f75b90_74238.shtml
Francia: nascono gli eco-lampioni - Per risparmio energia e salvaguardia ambiente luce quando serve
(ANSA) - PARIGI, 24 OTT - Lampioni intelligenti per risparmiare energia e contribuire alla salvaguardia ambientale del pianeta. Succede a Tolosa, in Francia. Il Comune sta sperimentando un sistema che consente di aumentare l'intensita' dell'illuminazione urbana solo quando ce n'e' bisogno. L'idea? Semplice e rivoluzionaria allo stesso tempo. Grazie a uno speciale sensore, la luce raddoppia di intensita' solo al passaggio delle persone. Il resto del tempo la luce resta invece piu' bassa.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2009/10/24/visualizza_new.html_990510598.html
(ANSA) - ROMA, 24 OTT - A due mesi dal guasto a un pozzo off-shore al largo dell'Australia, mln di litri di petrolio continuano a riversarsi nel mare di Timor. Lo rende noto la versione online del quotidiano britannico 'The Times', citando gli scienziati intervenuti sul posto, che parlano di un disastro ambientale paragonabile a quello causato nel 1989 dalla petroliera Exxon Valdez, che contamino' il golfo dell'Alaska con 30.000 tonnellate di greggio.
Iraq: 2 autobombe Baghdad, 25 morti - E 40 i feriti nel centro della capitale
(ANSA) - BAGHDAD, 25 OTT - Almeno 25 persone sono morte in due attentati con autobombe compiuti stamani nel centro di Baghdad, vicino a edifici governativi.Lo ha reso noto la polizia irachena. I feriti sono almeno 40. Due autobombe sono esplose vicino alla sede del governo provinciale. Le due forti esplosioni hanno fatto tremare gli edifici e una colonna di fumo si e' levata nell'area.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2009/10/25/visualizza_new.html_990536426.html
Iscriviti a:
Post (Atom)