lunedì 31 gennaio 2011

Maltempo: Protezione civile, temporali su Calabria, Sicilia e Sardegna

Roma, 31 gen. - (Adnkronos) - "Un vortice di origine nord-africana causera', a partire dalle prime ore di domani, una nuova fase di maltempo su Calabria, Sicilia e Sardegna, accompagnata da un deciso rinforzo dei venti che interessera' anche altre regioni tirreniche meridionali". E' quanto informa il dipartimento della Protezione civile, che ha emesso un avviso di avverse condizioni meteo.

Primarie a Napoli

Agguato di mafia nell’Agrigentino, grave un bimbo di 6 anni

Lievemente feriti il fratello del piccolo e lo zio. La sparatoria ieri sera alla periferia di Sant’Elisabetta

AGRIGENTO. Un'auto supera alcune vetture incolonnate, di ritorno da una gita in campagna, e si affianca a una Seat Ibiza sulla quale viaggiano uno zio e i suoi due nipoti, uno dei quali ha solo sei anni. All'improvviso dal finestrino sbuca un fucile e in un attimo una grandinata di pallettoni investe l'utilitaria mandando in frantumi i vetri e sforacchiando la carrozzeria. Uno dei proiettili si conficca nella testa del piccolo Salvatore, che cade riverso in una pozza di sangue; riescono invece a scampare miracolosamente alla tempesta di piombo il fratello maggiore del bimbo, Vincenzo, che ha 16 anni, e lo zio, Carmelo Marotta, di 30, feriti di striscio a un braccio e al viso.
La sparatoria è avvenuta ieri sera alla periferia di Sant'Elisabetta, paese dell'entroterra agrigentino considerato uno storico feudo di Cosa nostra. Ed è proprio un agguato di stampo mafioso la pista che gli investigatori sembrano privilegiare, senza tuttavia scartare a priori altri moventi, compreso quello privato. Ad avvalorare questa ipotesi, secondo quanto si è appreso negli ambienti della Squadra mobile di Agrigento che sta conducendo le indagini, ci sarebbe una parentela "importante" con un boss di spicco dell'agrigentino: Salvatore Fragapane, 54 anni, ex capo provinciale di Cosa nostra già condannato all'ergastolo. Altri esponenti della 'famiglia' Fragapane sono stati arrestati e condannati in passato con l'accusa di associazione mafiosa. Ma il capo indiscusso resta Salvatore, che avrebbe retto le redini del mandamento di Agrigento fino al momento del suo arresto, avvenuto il 25 maggio del 1995 nelle campagne di Casteltermini.
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WIKILEAKS/ ASSANGE MINACCIA NUOVO "DILUVIO" DI DOCUMENTI SEGRETI

Ma non rivela quando usciranno i 'file' sulle banche
Wikileaks/ Assange minaccia nuovo "diluvio" di documenti segreti
Washington, 31 gen. (TMNews) - Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, ha rivelato ieri, parlando alla televisione Usa Cbs, un piano per diffondere un nuovo "diluvio" di documenti segreti nel caso il suo sito venisse definitivamente chiuso. Assange, però, non ha anticipato nulla sulle documentazioni sulle banche di cui aveva parlato a novembre. Assange ha ribadito quanto aveva già affermato in varie occasioni. Il fondatore di Wikileaks affermma di aver trovato un sistema "attraverso il quale diffondere documenti criptati ancora inediti" pure in caso di chiusura forzata del suo sito. Circa "100.000 persone, infatti, hanno ricevuto un codice cifrato che gli consentirà di continuare il lavoro del sito" ha detto Assange. Assange ha anche smentito di avere sentimenti "antimamericani" e ha ribadito di considerare il suo lavoro e il lavoro dei suoi collaboratori come quello di "militanti per la libera stampa". "Non si tratta di salvare le balene ma di fornire alle persone le informazioni di cui hanno bisogno per poter vivere in una società giusta e civile. Altrimenti, sarebbe come navigare nell'oscurità". Assange non ha voluto parlare invece delle accuse di violenza sessuale per cui è incriminato in Svezia nè anticipare nulla dei possibili nuovi documenti segreti sulle banche americane di cui aveva preannunciato l'arrivo a novembre.

L'etica relativa di un Paese indulgente

Italiani divisi a metà dai festini del Cavaliere. Condanna netta dal 54%. La popolarità del premier resta bassa (35%) ma una parte della società "ammira" il suo libertinaggio. Relativisti anche tra i cattolici

di ILVO DIAMANTI
È probabile che i recenti scandali abbiano eroso ulteriormente la popolarità di Berlusconi. Che, dopo la scorsa estate, si era già sensibilmente ridimensionata. Non più del 35-36% degli italiani, infatti, valuta il suo operato con un voto uguale o superiore a 6. Cioè: la sufficienza. Tuttavia, non bisogna pensare che i nuovi scandali producano effetti immediati e visibili anche sul piano del consenso elettorale. In primo luogo perché parte dei consensi perduti dal Pdl vengono drenati dalla Lega. (E occorrerebbe un'opposizione davvero competitiva.) Poi, perché sarebbe errato pensare che Berlusconi abbia costruito il proprio consenso su valori specifici e "originali", imposti da lui. In parte è vero il contrario. Berlusconi ha, semmai, intercettato un sentimento comune che gli pre-esisteva. Attraverso l'azione personale e mediatica. Da un lato, ha riprodotto la passione degli italiani per "l'arte di arrangiarsi". Il distintivo nazionale, insieme all'attaccamento alla famiglia (come dimostrano le indagini condotte da Demos e liMes, negli ultimi vent'anni). Berlusconi lo ha esibito con orgoglio. L'uomo dei fatti, che si è fatto da sé. Imprenditore ingegnoso, riluttante alle regole e a chi le impone. Lo Stato, il pubblico, la sinistra, i comunisti. Sinonimi.
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Le donne dicono basta Se non ora, quando?

Bella immagine dell'Italia! Per chi sembrava ossessionato dall'idea che ci si poteva fare all'estero del nostro Paese, accusando alcuni intellettuali di "tradire l'Italia" con i propri libri e i propri articoli, il risultato è eccellente.
Perché ovunque, ormai, non si parla d'altro che delle serate "bunga-bunga" del nostro premier. Di Ruby e di Iris. Di seni e di raccomandazioni. Di prostitute minorenni "ricoperte d'oro" per tenere la bocca chiusa... Bella immagine della donna. Ma anche dell'Italia, che per anni ha chiuso gli occhi di fronte al baratro in cui le donne stavano precipitando. Perché ormai non si tratta nemmeno più della semplice trasformazione della donna in un corpo-immagine, ma della sua progressiva e inevitabile riduzione ad un corpo "usa e getta". Ormai ci siamo. Di nuovo impigliati nelle patetiche reti degli Arcana Imperii: segreti, corruzione, orge. Forse è per questo che non si può più restare zitti, e che nei prossimi giorni ci saranno numerosi appuntamenti per dire "basta". Basta, lo diranno tra gli altri Eco, Saviano e Zagrebelsky il 5 febbraio a Milano, durante la manifestazione organizzata da Libertà e Giustizia. Basta, lo ripeterà il giorno dopo il Popolo Viola. Basta, lo dirà la Procura di Milano, lo scandiranno tantissime donne, in tutte le città italiane, il 13 febbraio... Il re è ormai nudo. Se non scendiamo in piazza ora per difendere dignità, uguaglianza e rispetto, quando?
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"Soldi da Berlusconi a Nicole" la nuova pista dei magistrati

Decine di migliaia di euro alla consigliera, per i pm proverebbero il ruolo di arruolatrice delle prostitute. Fino ad ora si era parlato solo del denaro ricevuto da Spinelli per pagare affitti e bollette

di EMILIO RANDACIO
MILANO - Versamenti di denaro diretti. Partiti da uno dei conti bancari del presidente del Consiglio (amministrato dal ragioniere personale Giuseppe Spinelli), beneficiario Nicole Minetti. Gli importi? Svariate decine di migliaia di euro. L'amara sorpresa il consigliere regionale del Pdl l'ha avuta ieri, durante le quasi tre ore di interrogatorio davanti ai pm di Milano Ilda Boccassini e Antonio Sangermano. Un asso che la procura, dopo le dichiarazioni pubbliche dell'ex igienista dentale del Cavaliere, ha sfoderato come ulteriore tassello che rafforza l'intero quadro accusatorio.
Dunque, da ieri nel fascicolo dell'inchiesta sul Rubygate non c'è più solo il denaro che la Minetti avrebbe ottenuto dal ragioniere di Berlusconi. Quel fiume di soldi che sarebbero serviti per pagare affitti e bollette alle più assidue frequentatrici del bunga bunga presidenziale. Ora spuntano versamenti che avrebbero, sempre seguendo la linea dell'accusa, un'unica ragion d'essere: arruolare prostitute. Fino a oggi, di contributi diretti del premier si erano scoperti quelli indirizzati alla stellina Alessandra Sarcinelli, destinataria di oltre 130mila euro, in parte bonificati direttamente da Silvio Berlusconi, con la causale: "Prestito infruttifero". Ora anche l'esponente regionale del Pdl è chiamata a spiegare il motivo di tanta generosità.
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Certificati sanitari online, è caos i medici: fermate le sanzioni

Da domani scattano le multe. I sindacati: falle nel sistema. Fimmg: serve un rinvio, altrimenti faremo obiezione. Il nuovo metodo in uso da aprile

di MICHELE BOCCI
ROMA - Da domani i medici italiani sono pronti a fare disobbedienza civile contro il Governo, dando vita a una protesta senza precedenti. La battaglia dei certificati online sta per arrivare al suo culmine: dal primo febbraio è prevista l'applicazione delle sanzioni per i camici bianchi che non mandano per via informatica all'Inps i referti di malattia. Se i dati del malato non vengono comunicati per due volte, può scattare il licenziamento. Il punto è che da una parte molti professionisti, circa la metà, non sono ancora pronti perché non hanno programmi e connessioni adeguate, dall'altro, accusano i sindacati, il ministero non ha messo a disposizione un sistema efficiente, perché spesso, soprattutto il lunedì, il cervellone si blocca e il call center che lo dovrebbe sostituire non funziona quasi mai. Parola di Giacomo Milillo, il segretario del sindacato più rappresentativo dei medici di famiglia, la Fimmg, persona normalmente pacata che su questa questione si scalda molto. "Non prevedere un rinvio del sistema sanzionatorio sarebbe come gettare un fiammifero sulla benzina. Faremo disobbedienza civile. Del resto l'ingiustizia è lampante. Il medico viene colpito con la sanzione disciplinare, che tra l'altro non è graduata, se non ha l'attrezzatura adeguata ma paga anche se non funziona il cervellone del ministero. Quando si blocca tutto si perde un mare di tempo e la burocrazia ruba spazio all'assistenza ai pazienti".
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4.500 tra falsi invalidi e finti poveri

(ANSA) - ROMA - Quasi 4.500 tra falsi invalidi e finti poveri: li ha scoperti nel 2010 la GdF. I truffatori hanno usufruito di aiuti dello Stato, sotto forma di borse di studio, contributi per l'affitto e altri sussidi pur non avendone alcun diritto. Finti poveri che chiedevano un contributo per pagare l'affitto ma guidavano auto lussuose, proprietari di appartamenti di pregio che chiedevano buoni per la mensa scolastica, commercianti che chiedevano l'esenzione dal ticket sanitario pur possedendo 90 immobili.

Egitto: Israele a Usa e Ue, basta critiche a Mubarak

Gerusalemme, 31 gen. - (Adnkronos/Aki) - Israele ha inviato un messaggio confidenziale agli Stati Uniti e ad alcuni Paesi membri dell'Unione europea affinche' frenino le loro critiche al presidente egiziano Hosni Mubarak per preservare la stabilita' della regione. L'obiettivo di Gerusalemme e' quello di convincere i suoi alleati che e' nell'interesse dell'Occidente mantenere la stabilita' del regime egiziano. Una presa di posizione, quella del governo di Benjamin Netanyahu, che segue la svolta di Washington, con il presidente Barak Obama che ha chiesto al Cairo una ''transizione ordinata verso la democrazia'' e spinto Mubarak a lasciare il potere.