mercoledì 11 maggio 2011

Piena Mississippi, governatore Louisiana: ''A rischio inondazione 3 milioni di acri''

Una casa raggiunta dall'inondazione nella città di Cairo, Illinois (Xinhua)
Washington, 11 mag. (Adnkronos/Bloomberg) - Se la piena del Mississippi si sposta verso sud potrebbero venire inondati 3 milioni di acri di terra, una superficie pari all'intero Connecticut. Lo ha detto Bobby Jindal, governatore della Louisiana, nel corso di una conferenza stampa a Baton Rouge.

Secondo le stime, la piena del fiume che ha già allagato Memphis dovrebbe spostarsi a sud verso la Louisiana prima di sfociare, una volta superata New Orleans, nel Golfo del Messico tra due settimane.

Per scongiurare disastri a New Orleans e Baton Rouge, capitale della Louisiana, i militari dell'USACE (United States Army Corps of Engineers) potrebbero aprire il canale di scarico di Morganza. L'apertura a metà del canale comporterebbe l'inondazione di una striscia di terra nella Louisiana centrale, lungo il fiume Atchafalaya. L'apertura delle chiuse, ha detto il governatore Jindal, potrebbe venire decisa già sabato prossimo.

Se Morganza non venisse aperto e il Mississippi rompesse gli argini, ha avvertito dal canto suo in una intervista telefonica il professor Fred Bryan dell'università della Louisiana a Baton Rouge, "la distruzione della corrente sarebbe anche peggiore".

L'innalzamento delle acque ha interrotto le spedizioni di carbone alle centrali del Tennessee e allagato oltre 100mila acri di terre coltivate in Missouri, costringendo migliaia di persone ad allontanarsi da casa. Lungo il Mississippi tra New Orleans e Baton Rouge ci sono 11 raffinerie con una capacità combinata di 2,5 milioni di barili al giorno, ovvero il 13% della produzione Usa, secondo Andy Lipow, presidente della Lipow Oil Associates di Houston.

GIAPPONE: NUOVA PERDITA RADIOATTIVA DAL REATTORE TRE

(AGI) Tokyo - Nuova perdita di acqua radioattiva dall'impianto di Fukushima, questa volta dal reattore numero tre. Lo ha reso noto un portavoce della Tepco, la societa' che gestisce l'impianto giapponese. Che non ha pero' confermato se l'acqua sia gia' filtrata fuori dalle vasche nell'Oceano. La societa', ha detto, sta conducendo dei test per verificarlo. Una perdita simile si era verificata lo scorso mese dal reattore numero due ed era stata bloccata con un mix di sostanze .

Le assunzioni bufala della Gelmini

Da una parte promette di salvare i precari e dall’altra specifica che i soldi ci sono solo al netto dei tagli.

Il Coordinamento precari scuola di Roma, ricevuto ieri in delegazione (unitamente al Coordinamento delle scuole primarie di Roma) da due dirigenti del Miur, “ha posto delle richieste specifiche sui problemi del precariato, per scoprire che nulla c’e’ di nuovo sotto il sole”.

PROPAGANDA - “Sono stati richiesti dal Miur al Mef 30.000 docenti e 37.000 Ata da immettere in ruolo dall’1 settembre del 2011- spiega una nota- per non dover risarcire i precari che si sono appellati alla direttiva europea, la quale riconosce il diritto all’assunzione a tempo indeterminato dopo tre anni di contratti a tempo determinato presso la medesima amministrazione. Ma il Mef ha autorizzato solo 10.000 assunzioni per i docenti e 6.500 per il personale Ata. Le 67.000 assunzioni sono solo propaganda politica. Il Miur puo’ richiedere la copertura dei posti vacanti ma di concerto con il Mef e ‘nel rispetto degli obiettivi programmati dei saldi di finanza pubblica’”.

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I writers fascisti marciano su Roma

Si apre in settiamana il contest internazionale di street art promosso da Casapound.

La strategia è semplice, e concentrica: implacabile. L’ha inaugurata Casapound, il primo vero centro sociale di destra, che ormai a Roma – ma in verità, in tutt’Italia – fa concorrenza alle postazioni occupate di sinistra, i centri autogestiti storici come il Forte Prenestino, il Brancaleone, la Torre, l’Acrobax e tutta la vasta galassia delle occupazioni dell’antagonismo romano. A Casapound, da tempo, dai centri sociali hanno mutuato lo stile di militanza, il presidio stabile sul territorio e la tendenza all’aggregazione sociale.

I NUOVI FASCISTI – Potenziando il tutto con un tocco di fascino del proibito, l’occupazione dell’Esquilino produce merchandising che va puntualmente a ruba, musica alternativa, palestre, svaghi e iniziative culturali. Una falange compatta di attivisti promuove le attività della destra romana, sotterraneamente collegata con la destra istituzionale – soprattutto al momento delle elezioni, quando i voti, in qualche modo, convergono su chi di dovere – ma ufficialmente distanti e separati, gli animatori di Casapound Italia guadagnano terreno nelle scuole, nella società, nel territorio e infine nel paese. Spesso dissacrando l’ortodossia di destra per invadere il campo dei mostri sacri della sinistra: memorabile in questo senso l’iniziativa culturale, con tanto di manifesto, che “celebrava la memoria di Rino Gaetano”, difficilmente fino a quel momento rivendicabile da un’organizzazione apertamente neofascista. Ed è solo uno degli esempi: un altro partirà di qui a breve. In settimana sono attesi a Roma, infatti, tutti gli iscritti al campionato internazionale di Street Art, ovvero,leggi: writing, in pieno stile neofascista.

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I comuni "nuclearizzati" fanno causa a Palazzo Chigi

I comuni 'nuclearizzati' fanno causa a Palazzo Chigi
ROMA - Si continua a parlare del nucleare prossimo futuro che non c'è, ma ci si dimentica del nucleare del passato, quello che è stato chiuso dopo il referendum del 1987 che già una volta ha detto di no al nucleare. E così sei Comuni che hanno accolto centrali nucleari o siti di stoccaggio delle scorie radioattive (Caorso, Saluggia, Trino Vercellese, Rotondella, Ispra e Piacenza) hanno deciso di presentare una azione legale contro Palazzo Chigi. Oggetto del contendere sono le somme che i consumatori di energia elettrica pagano come risarcimento a queste città proprio per il fatto di aver accolto il nucleare. Nel 2005 la Finanziaria del governo Berlusconi adottò quella che doveva essere una norma transitoria: il 70% di quelle somme sarebbero state dirottate alla fiscalità generale per essere poi rimborsate in un secondo tempo. Ma di provvisorio in provvisorio, la norma c'è ancora, dopo 6 anni. E i comuni summenzionati si sono stancati di aspettare. Anche perchè dal 2008 quel 30% rimanente non viene ripartito tra i comuni in questione e confluisce nelle casse statali. Ed è curioso notare che si parla di spendere decine di miliardi per quattro nuove centrali che nessuno vuole, quando ci sono da sistemare ancora vecchi conti.

Danimarca: l'estrema destra impone l'abolizione di Schengen

Danimarca: l'estrema destra impone l'abolizione di Schengen
COPENHAGEN (DANIMARCA) - La presenza dell'estrema destra si sta facendo sentire nella politica danese. Il suo 19% dei seggi è diventato essenziale per consentire la nascita di un esecutivo, che ha accettato il "prezzo" richiesto: l'abolizione del trattato di Schengen che regola il libero passaggio di persone tra un Paese europeo e l'altro. I controlli alle frontiere con la Germania e la Svezia saranno riattivati nel giro di un paio di settimane.
La scelta arriva a poche ore dall'incontro dei Ministri dell'Interno dei Paesi Europei, per decidere se instaurare o meno controlli alle frontiere. In particolare sotto osservazione ci sono Romania e Bulgaria. Non fanno parte di Schengen, ma vorrebbero entrarci quest'anno; il problema è che c'è poca fiducia sulla tenuta delle frontiere. Si tratta di due Paesi dove il reddito medio è molto basso e con una disoccupazione elevata. Anche se hanno fatto molti progressi, gli stessi sono insufficienti rispetto alla media europea e il timore che gruppi della malavita locale possano far passare chi vogliono, allungando qualche mancia alle guardie addette ai controlli di frontiera

Pubblicità choc in Bulgaria: Osama Bin Laden ringrazia il chirurgo plastico

(Iberpress)
Sofia, 11 mag. - (Ign) - Il chirurgo estetico Angel Echev è finito sotto i riflettori in Bulgaria per aver utlizzato la faccia di Bin Laden per pubblicizzare la propria attività. Poche ore dopo la morte del leader di al Qaeda per mano dei Navy Seal, a Sofia sono apparsi i manifesti con Osama e sotto la scritta: "Tutti pensano che sono morto, grazie dottor Enchev". La pubblicità ha scatenato polemiche ed è stata aperta anche un'inchiesta. "Chiedete all'agenzia pubblicitaria non a me - ha replicato il chirurgo plastico -. Io posso cambiare le facce di chiunque: posso trasformare una persona in Obama o in Osama, il resto non mi riguarda".

Vescovo di Tripoli: "Raìs vivo, forse ferito"

Tripoli, 11 mag. (Adnkronos/Aki/Ign) -''Forse ferito o rifugiato in una zona sicura, sicuramente scosso. Ma di certo Gheddafi e' vivo''. Lo sottolinea all'Adnkronos monsignor Giovanni Innocenzo Martinelli, vescovo di Tripoli.

La certezza di monsignor Martinelli ''deriva innanzi tutto dal fatto che non ci sono segnali contrari in questo senso''. Se il colonnello fosse deceduto in conseguenza di uno degli ultimi bombardamenti della Nato su Tripoli,''sicuramente ne avrebbero annunciato la morte. Nel mondo arabo-musulmano una cosa del genere non si può nascondere'', rileva.

Intanto dal fronte militare i ribelli libici hanno annunciato di aver conquistato l'aeroporto della città di Misurata, in Tripolitania, sottraendolo al controllo delle mani delle brigate di Muammar Gheddafi. Lo riferisce la tv araba 'al-Jazeera'.

Stando agli insorti, il colonnello libico, Muammar Gheddafi, avrebbe abbandonato da diversi giorni la capitale, Tripoli, per rifugiarsi in una zona desertica del Paese. Secondo quanto riferisce il sito del movimento '17 febbraio', legato ai ribelli libici, Gheddafi si sarebbe nascosto nella zona desertica di Ash Shurayf, circa 400 chilometri a sud della capitale. I rivoltosi non escludono che da quel luogo possa poi decidere, in caso di necessità, di fuggire più agilmente verso il vicino Ciad.

E sono ripresi intensi raid aerei da parte dei caccia della Nato sulla parte orientale di Tripoli. Lo annunciano i siti dell'opposizione libica. Fonti locali sostengono che i caccia dell'Alleanza Atlantica stanno sorvolando i cieli della capitale libica.
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Moratti-Pisapia, scontro al faccia a faccia: ''Condannato per furto'' La replica: ''Falso''

Milano, 11 mag. (Adnkronos/Ign) - Giuliano Pisapia ha deciso di querelare Letizia Moratti per le sue affermazioni di oggi nel faccia a faccia a 'SkyTg24'. La querela è per diffamazione aggravata. "La Moratti - ha detto Pisapia - ha messo in atto un killeraggio mediatico progettato a tavolino. La mia vita è trasparente e non ho mai commesso reati".

Replica a stretto giro il sindaco di Milano: ''Io ho voluto solo indicare la diffrenza tra la mia storia personale, che è quella di una persona moderata, e quella di Pisapia che non ha un percorso politico moderato'' ha affermato Moratti.

Il battibecco tra i principali candidati alle elezioni milanesi - dopo il quale i due non si sono stretti la mano - è stato provocato dalle affermazioni del primo cittadino che, durante la registrazione del 'faccia a faccia', ha accusato lo sfidante di essere stato condannato in passato per il furto di un veicolo.

''Io sono una moderata, lo sono sempre stata - ha detto la Moratticoncludendo il suo intervento a 'SkyTg24' - questo a differenza di Pisapia che è stato riconosciuto colpevole dalla Corte di Assise del furto di un veicolo utilizzato poi per un sequestro e il pestaggio di un giovane. L'amnistia non è assenza di responsabilità''.

Il candidato di centrosinistra ha parlato di ''un falso vergognoso, una calunnia''. Letizia Moratti, ha precisatoPisapia, ''ha fatto un'azione vergognosa strumentalizzando il fatto di parlare per ultima e dicendo il falso. Sono stato vittima di un errore giudiziario come è stato riconosciuto da una sentenza che metterò a disposizione di chiunque la voglia leggere. Sono stato assolto per non aver commesso il fatto quando c'era addirittura ancora la formula dell'insufficienza di prove''.

''La Moratti mente sapendo di dire il falso e mi diffama. Così non si può fare campagna elettorale, Milano non può avere un sindaco bugiardo che usa questi metodi'' ha aggiunto Pisapia che, quanto alla possibilità di azioni legali contro la Moratti, aveva spiegato: ''Adesso è il momento di proseguire la campagna elettorale con serenità e determinazione. A eventuali azioni giudiziarie penseremo dopo la campagna elettorale''. Ma in seguito è arrivata la querela nei confronti di Letizia Moratti.
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Parmalat-Lactalis, inchiesta su aggiotaggio e insider trading: quattro indagati

Milano, 11 mag. (Adnkronos/Ign) - Quattro persone sono indagate a vario titolo per aggiotaggio e insider trading nell'ambito dell'inchiesta sul caso Parmalat-Lactalis.

Tra queste c'è un manager di Intesa Sanpaolo, Fabio Canè, accusato di insider trading. Coinvolta anche la moglie Patrizia Micucci, direttore di Société Générale, accusata di aggiotaggio. Gli altri indagati sono Carlo Salvatori, numero uno di Lazard in Italia, e Massimo Rossi, il cui nome è comparso come possibile candidato al ruolo di amministratore delegato nella lista presentata dai fondi al cda di Parmalat. I due risultano indagati per aggiotaggio.

Secondo l'accusa il manager indagato era "in possesso di informazioni privilegiate relativamente al prezzo che avrebbe offerto Intesa SanPaolo per l'acquisto del 15,3% del capitale di Parmalat dai fondi le comunicava, al di fuori del normale esercizio della sua funzione, a Patrizia Micucci advisor di Lactalis concorrente di Intesa". Un comportamento che ha permesso a Lactalis un vantaggio. Le informazioni fornite da Cane' hanno permesso, si legge nel decreto di perquisizione "al gruppo Lactalis di offrire un prezzo di poco superiore a quello di Intesa, sufficiente all'acquisto del 15,3% del capitale di Parmalat". Un reato che il manager di Intesa avrebbe messo in atto a partire dal 18 marzo scorso, giorno del deposito della lista Intesa per il Cda di Parmalat "quando l'informazione non era in possesso del pubblico". Gli uomini della Guardia di Finanza di Milano hanno perquisito oltre all'abitazione dell'uomo anche l'ufficio personale e tutto quanto nella sua pertinenza per cercare elementi utili alle indagini.

Fra le società perquisite risultano la sede milanese della Credit Agricole e Société Générale, le banche con cui Lactalis aveva sottoscritto contratti di equity swap su azioni Parmalat.

Sottoposte a perquisizione anche Image Building , la società di comunicazione utilizzata dalla società francese Lactalis, Lazard, l'advisor dei tre fondi che hanno venduto il 15% circa a Lactalis, e Brunswick, la società di comunicazione utilizzata dai tre fondi. Uomini della finanza infine nella sede di Intesa, la banca che ha tentato la cordata italiana.
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