Dovrebbe partire nel 2012 negli Stati Uniti il primo test clinico sull'uomo con cellule staminali embrionali per la cura del diabete'. L'annuncio arriva da Camillo Ricordi, direttore del Diabetes Research Institute di Miami e tra i massimi esperti mondiali di trapianto di cellule pancreatiche, a margine del Congresso internazionale sul diabete Aidpit-Epita.
Si tratta, ha spiegato Ricordi, del 'primo test pilota al mondo che prevede l'impiego di cellule staminali embrionali sull'uomo con l'obiettivo di curare il diabete'. La sperimentazione, ha reso noto l'esperto, sara' coordinata dall'azienda statunitense Viacyte.
Il via alla sperimentazione sull'uomo arriva dopo l'esame dei risultati ottenuti nella sperimentazione su cavie animali: 'Nei topi - afferma Ricordi - si sono ottenuti dei buoni risultati: si e' osservato che le staminali embrionali sono infatti riuscite a curare il diabete negli animali sottoposti alla sperimentazione'.
L'obiettivo di arrivare ad una cura per il diabete attraverso anche il trapianto di staminali embrionali resta, pero', una questione molto dibattuta. Secondo vari esperri, infatti, vanno considerati, oltre alle implicazioni morali per un tale utilizzo, anche i possibili rischi legati a insorgenza di tumori correlati a tali cellule.
Lo stesso Ricordi esprime delle perplessita': 'Ritengo piu' opportuno, in questo campo, l'utilizzo di cellule staminali adulte, con le quali stiamo ottenendo passi avanti importanti; questo - precisa - non per motivazioni di carattere etico, ma perche' con il trapianto di staminali adulte, prelevate dal paziente stesso, si eliminerebbe il grave problema del rischio di rigetto. Rischio che invece sussisterebbe comunque - conclude l'esperto - nel caso di cellule staminali embrionali'.
Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
lunedì 30 gennaio 2012
USA - Cellule cervello dalla pelle senza uso staminali
Trasformare cellule della pelle in componenti del cervello, senza passare dalle staminali. C'e' riuscito un gruppo di scienziati americani della Stanford University School of Medicine, con un esperimento pubblicato online su 'Pnas'. Partendo dalla pelle di topo i ricercatori hanno ottenuto dei cosiddetti precursori neuronali, elementi in grado di dare origine a tutti i tipi di cellule del sistema nervoso: non solo ai neuroni, ma anche ad astrociti e oligodentrociti. Un 'salto' che gli scienziati Usa hanno fatto direttamente, cioe' senza far regredire le cellule di partenza allo stato di pluripotenza tipico delle staminali.
Non solo. Iniettate in particolari topi di laboratorio selezionati in modo da mimare una malattia genetica umana che impedisce la produzione della mielina, la guaina protettiva dei neuroni, i precursori neuronali ottenuti dalla pelle hanno dimostrato di integrarsi efficacemente nel cervello: dopo 10 giorni maturavano in oligodentrociti e iniziavano a rivestire di mielina i neuroni. Ora si tratta di capire se questa via, utile ha ottenere pezzi di ricambio da usare in caso di patologie genetiche o neurodegenerative, sia replicabile anche nell'uomo. Un punto sul quale i ricercatori, pur ottimisti, si mantengono cauti.
Per aggirare gli ostacoli etici legati all'uso di staminali embrionali in medicina rigenerativa, nel 2006 scienziati giapponesi hanno messo a punto una tecnica che permette di 'ringiovanire' cellule adulte fino allo stadio di simil-embrionali, ottenendo le cosiddette staminali pluripotenti indotte. Cellule per le quali, pero', di recente e' emerso un possibile rischio cancro. Ora il team della Stanford University indica un'altra strada da battere, una tecnica che permette di trasformare una cellula adulta in un'altra bypassando del tutto lo stadio di pluripotenza.
La nuova ricerca di questa e'quipe, firmata da Marius Wering (autore senior) ed Ernesto Lujan (primo autore), e' un ulteriore passo avanti rispetto a precedenti esperimenti con cui gli stessi scienziati erano riusciti a trasformare cellule di pelle di topo in neuroni adulti. L'impresa era stata replicata partendo da cellule umane, e successivamente Wering e colleghi avevano ottenuto direttamente neuroni maturi anche da cellule di fegato. In quest'ultimo studio su 'Pnas', il gruppo e' andato oltre: le cellule di pelle non sono state trasformate in neuroni gia' differenziati, ma nei piu' versatili 'precursori neuronali indotti', che consentono di ottenere oltre che neuroni anche oligodendrociti e astrociti. Tutta 'materia prima' potenzialmente utile a riparare il cervello.
"Siamo entusiasti del possibile impiego medico di queste cellule", non nasconde Wering. Anche se, tiene a ribadire Lujan, "e' necessaria ancora molta ricerca prima di poterle impiantare nell'uomo".
Non solo. Iniettate in particolari topi di laboratorio selezionati in modo da mimare una malattia genetica umana che impedisce la produzione della mielina, la guaina protettiva dei neuroni, i precursori neuronali ottenuti dalla pelle hanno dimostrato di integrarsi efficacemente nel cervello: dopo 10 giorni maturavano in oligodentrociti e iniziavano a rivestire di mielina i neuroni. Ora si tratta di capire se questa via, utile ha ottenere pezzi di ricambio da usare in caso di patologie genetiche o neurodegenerative, sia replicabile anche nell'uomo. Un punto sul quale i ricercatori, pur ottimisti, si mantengono cauti.
Per aggirare gli ostacoli etici legati all'uso di staminali embrionali in medicina rigenerativa, nel 2006 scienziati giapponesi hanno messo a punto una tecnica che permette di 'ringiovanire' cellule adulte fino allo stadio di simil-embrionali, ottenendo le cosiddette staminali pluripotenti indotte. Cellule per le quali, pero', di recente e' emerso un possibile rischio cancro. Ora il team della Stanford University indica un'altra strada da battere, una tecnica che permette di trasformare una cellula adulta in un'altra bypassando del tutto lo stadio di pluripotenza.
La nuova ricerca di questa e'quipe, firmata da Marius Wering (autore senior) ed Ernesto Lujan (primo autore), e' un ulteriore passo avanti rispetto a precedenti esperimenti con cui gli stessi scienziati erano riusciti a trasformare cellule di pelle di topo in neuroni adulti. L'impresa era stata replicata partendo da cellule umane, e successivamente Wering e colleghi avevano ottenuto direttamente neuroni maturi anche da cellule di fegato. In quest'ultimo studio su 'Pnas', il gruppo e' andato oltre: le cellule di pelle non sono state trasformate in neuroni gia' differenziati, ma nei piu' versatili 'precursori neuronali indotti', che consentono di ottenere oltre che neuroni anche oligodendrociti e astrociti. Tutta 'materia prima' potenzialmente utile a riparare il cervello.
"Siamo entusiasti del possibile impiego medico di queste cellule", non nasconde Wering. Anche se, tiene a ribadire Lujan, "e' necessaria ancora molta ricerca prima di poterle impiantare nell'uomo".
Il Pdl in piazza contro i giudici
Bentornati nell’incubo: Milano sarà il teatro della nuova grande manifestazione per Berlusconi
L’obiettivo dichiarato e’ arrivare a 10mila o, se e’ possibile, anche a 20mila persone. Il tam tam e’ partito, l’ordine e’ arrivato direttamente da Roma e ora in Lombardia si sta pensando all’organizzazione dell’evento. Il Pdl, secondo quanto apprende l’Agi, sta pensando di scendere in piazza a Milano a sostegno di Silvio Berlusconi. La manifestazione – al momento e’ prevista per sabato – potrebbe tenersi davanti al palazzo di Giustizia, anche se il luogo della ‘kermesse’ non e’ stato ancora deciso.
CAIMANO – E’ in corso – riferiscono fonti parlamentari – un confronto tra ‘falchi’ e ‘colombe’ per studiare al meglio la strategia. Si decidera’ entro mercoledi’. “C’e’ chi vorrebbe muoversi in sordina e chi, invece, pensa che sia arrivato il momento di agire. Stiamo valutando le modalita’ della manifestazione”, sottolineano fonti del Pdl. In realta’ alcuni maggiorenti di via dell’Umilta’ frenano. Fonti parlamentari sostengono che una parte degli ex An abbia accolto con freddezza l’ipotesi di scendere in piazza. Altri addirittura vorrebbero legare la manifestazione alla vita del governo Monti. “Vogliamo dimostrare che la gente e’ con Berlusconi e che molti vorrebbero il voto”, racconta un ‘big’ del partito che nega pero’ un’eventuale connessione tra una manifestazione sulla giustizia e l’operato dell’esecutivo. Nel mirino c’e’ il processo Mills. L’ex premier e’ convinto che arrivera’ la condanna a suo carico. Oggi il Cavaliere ha incontrato i suoi legali e ha avuto altre riunioni ad Arcore. Vogliono farmi fuori. Come faccio a pensare ad altro?, ha spiegato l’ex presidente del Consiglio ai suoi interlocutori. Silvio Berlusconi dovrebbe essere a Roma mercoledi’ per la presentazione del libro di Antonio Razzi che si terra’ alla Camera nel primo pomeriggio. L’ex esponente dell’Idv spieghera’ i motivi per cui ha abbandonato Di Pietro per accordarsi con l’ex premier. “Ho fatto un libro sulla mia vita. Berlusconi fu l’unico a chiedermi come stava mia moglie che si era operata da poco… Lui ha dimostrato tatto, con me e’ stato sempre gentile”. Berlusconi che qualche mese fa ha presentato anche il libro di Domenico Scilipoti ha scritto la prefazione dell’opera di Razzi, spiegando – rivela l’ex Responsabile – che “lui ama l’Italia e per questo motivo ha deciso di dimettersi”Ieri e’ stato il capogruppo del Pdl alla Camera ad avvertire che una eventuale condanna di Berlusconi nel processo Mills potrebbe avere conseguenze anche sulla legislatura. “Sarebbe gravissimo se si rimettesse in moto un tritacarne giudiziario contro Berlusconi e il Pdl”.
CAIMANO – E’ in corso – riferiscono fonti parlamentari – un confronto tra ‘falchi’ e ‘colombe’ per studiare al meglio la strategia. Si decidera’ entro mercoledi’. “C’e’ chi vorrebbe muoversi in sordina e chi, invece, pensa che sia arrivato il momento di agire. Stiamo valutando le modalita’ della manifestazione”, sottolineano fonti del Pdl. In realta’ alcuni maggiorenti di via dell’Umilta’ frenano. Fonti parlamentari sostengono che una parte degli ex An abbia accolto con freddezza l’ipotesi di scendere in piazza. Altri addirittura vorrebbero legare la manifestazione alla vita del governo Monti. “Vogliamo dimostrare che la gente e’ con Berlusconi e che molti vorrebbero il voto”, racconta un ‘big’ del partito che nega pero’ un’eventuale connessione tra una manifestazione sulla giustizia e l’operato dell’esecutivo. Nel mirino c’e’ il processo Mills. L’ex premier e’ convinto che arrivera’ la condanna a suo carico. Oggi il Cavaliere ha incontrato i suoi legali e ha avuto altre riunioni ad Arcore. Vogliono farmi fuori. Come faccio a pensare ad altro?, ha spiegato l’ex presidente del Consiglio ai suoi interlocutori. Silvio Berlusconi dovrebbe essere a Roma mercoledi’ per la presentazione del libro di Antonio Razzi che si terra’ alla Camera nel primo pomeriggio. L’ex esponente dell’Idv spieghera’ i motivi per cui ha abbandonato Di Pietro per accordarsi con l’ex premier. “Ho fatto un libro sulla mia vita. Berlusconi fu l’unico a chiedermi come stava mia moglie che si era operata da poco… Lui ha dimostrato tatto, con me e’ stato sempre gentile”. Berlusconi che qualche mese fa ha presentato anche il libro di Domenico Scilipoti ha scritto la prefazione dell’opera di Razzi, spiegando – rivela l’ex Responsabile – che “lui ama l’Italia e per questo motivo ha deciso di dimettersi”Ieri e’ stato il capogruppo del Pdl alla Camera ad avvertire che una eventuale condanna di Berlusconi nel processo Mills potrebbe avere conseguenze anche sulla legislatura. “Sarebbe gravissimo se si rimettesse in moto un tritacarne giudiziario contro Berlusconi e il Pdl”.
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Diabete: 366 mln malati nel mondo
(ANSA) - INNSBRUCK - Sono 366 milioni le persone colpite da diabete nel mondo nel 2011 ma, secondo le previsioni, raggiungeranno il picco di 552 milioni nel 2030. Una 'epidemia' globale che coinvolge in larga parte anche i piu' giovani: gli under-14 affetti dal diabete giovanile di tipo I sono infatti oltre 480mila. Gli italiani affetti da diabete sono oltre 3,5 mln (e nel 2030 saranno, secondo le stime, oltre 5 milioni); ogni anno in Italia muoiono 27mila persone per patologie correlate al diabete.
Milano, controlli nelle vie della 'movida'. Gli incassi dei negozi salgono del 44%
I controlli, effettuati sabato dalle 20.30 alle 5 del mattino, hanno riguardato ristoranti, discoteche e bar nelle zone che vanno da corso Como a Brera, passando per San Babila, corso Sempione, via Manzoni, piazza Wagner, i Navigli e Molino delle Armi. La selezione della zone e degli esercizi "è il frutto di una scrupolosa pianificazione e di un'attenta analisi del territorio", si sottolinea in un comunicato dell'Agenzia delle Entrate.
Siria: Casa Bianca, la caduta di Assad e' inevitabile
Washington, 30 gen. (Adnkronos) - La caduta del presidente siriano Bashar al Assad e', per la Casa Bianca. ''inevitabile''. ''E' importante che i governi che stanno mettendo a punto la loro posizione sulla questione siriana tengano a mente il fatto che lascera' il potere. Il regime ha perso il controllo del controllo e cadra''', ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca, Jim Carney. Gli Stati Uniti sostengono l'approccio della Lega araba, ha aggiunto Carnesy rispondendo che ''non ci sono annunci da fare'' al giornalista che gli chiedeva se gli Stati Uniti fossero coinvolti nello spingere Assad all'esilio.
Maltempo: bufera di neve sull'Etna, giovani intrappolati in auto
Catania, 30 gen. (Adnkronos) - Sull'Etna, a causa di una bufera di neve, 4 giovani sono rimasti intrappolati all'interno della loro auto nella zona di Serra La Nave, a Nicolosi. Sul posto militari del soccorso alpino, della Guardia di finanza e spazzaneve della provincia di Catania. L'allarme e' stato lanciato dai 4 giovani che hanno chiesto aiuto chiamando il 117, la sala operativa delle Fiamme gialle.
Siria: Mosca, sì Damasco a colloqui in Russia
MOSCA - Damasco è d'accordo di partecipare a colloqui in Russia sul conflitto interno e Mosca spera che nei prossimi giorni anche l'opposizione accetterà. Lo rende noto il ministero degli esteri russo. "Abbiamo proposto alle autorità siriane e a tutti i gruppi dell'opposizione di inviare i loro rappresentanti a Mosca nelle date più convenienti per tenere contatti informali senza condizioni preliminari", dice un rappresentante del ministero degli esteri russo, citato dall'agenzia Itar-Tass. "Questo permetterebbe alle parti siriane di discutere qualsiasi problema nazionale senza limitazioni tenendo presente tra l'altro anche il compito di preparare il dialogo interno sotto l'egida della Lega Araba". prosegue. "Abbiamo già ricevuto una risposta positiva dai dirigenti siriani al nostro appello, speriamo che nei prossimi giorni ci diano il loro accordo anche gli oppositori mettendo gli interessi supremi del popolo siriano sopra qualsiasi altro ragionamento", conclude.
Italia/ i deputati si tagliano lo stipendio
ROMA - L'ufficio di presidenza della Camera ha approvato un taglio del trattamento economico di tutti i deputati, pari a 1.300 euro lordi al mese. Lo ha annunciato il vicepresidente della Camera Rocco Buttiglione (Udc), al termine della riunione durata due ore a Montecitorio. Via libera al taglio del 10% dell'indennità di carica per i deputati che ricoprono ruoli apicali, come il presidente della Camera, i vicepresidenti, i Questori e i presidenti di Commissione. La riunione, durata oltre due ore, ha anche portato all'approvazione definitiva del passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo per tutti i deputati e per i dipendenti della Camera. Idv e Lega hanno votato contro. Inoltre diventa operativo anche il taglio del rimborso forfetario di 3.690 euro spettanti al deputati per le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori e in genere utilizzati per pagare i cosiddetti portaborse: sarà erogato a forfait solo il 50% della somma. La cifra rimanente sarà erogata solo dietro giustificazione di spesa. Si tratta, ha spiegato Buttiglione, di un regime transitorio, valido per l'ultimo anno di questa legislatura. Per la prossima, il Parlamento approverà una legge che stabilirà lo statuto del collaboratore parlamentare.
Iran, sanzioni inutili: India non ferma' importazioni petrolio
MUMBAI - L'India non blocchera' le importazioni di petrolio dalla Repubblica islamica, ignoarndo l'embargo imposto da Stati Uniti e Unione europea sul greggio di Teheran, un tentativo questo che mira a fermare il programma nucleare iraniano. Lo ha annunciato il ministro delle Finanze Pranab Mukherjee, durante un intervento da Chicago, dove e' in visita. Per l'India, ha spiegato, "non e' possibile ridurre drasticamente le importazioni dall'Iran" perche' il Paese e' una fonte di greggio troppo importante per le nazioni emergenti. Il governo di Nuova Delhi si unisce cosi' alla Cina nel rifiutare le sanzioni contro Teheran. L'Iran esporta circa 2,5 milioni di barili di petrolio al giorno, di cui circa mezzo milione vanno all'Europa e quasi tutto il resto a Cina, India, Giappone e Corea del Sud. Stati Uniti e i Paesi alleati accusano la Repubblica islamical'Iran di sfruttare i guadagni legati al greggio per sviluppare armi atomiche, ma l'Iran, paesefirmatario del Trattato di non proliferazione nucleare (Tpn) nonche' membro dell'Aiea, afferma che il suo programma nucleare e' stato ideato per la produzione di elettricita' e radioisotopi medicali necessari per il trattamento di pazienti affetti da cancro.
Iran/Nuc: disponibilita governo a prolungare missione ispettori Aiea
TEHERAN - Il ministro degli Esteri iraniano, Ali Akbar Salehi, ha dichiarato che Teheran e' disponibile" a prolungare la missione degli ispettori dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea), che da ieri e fino a domani saranno in Iran per monitorare le attivita' nucleari svolte nei siti nucleari iraniani.
Iran: prezzo petrolio tocchera' 150 dollari
Venerdì il prezzo del barile di riferimento Brent è salito a 111.50 dollari. Il Parlamento iraniano al momento sta mettendo a punto la bozza di un provvedimento per interrompere l’export petrolifero nei confronti dei Paesi dell’UE, in risposta alla decisione europea d’interrompere le importazioni di greggio iraniano a partire da luglio 2012.
Sabato Rostam Ghasemi, ministro del Petrolio e presidente della National Iranian Oil Company (NIOC), ha dichiarato che "a rimetterci saranno le società petrolifere europee, acquirenti del greggio iraniano, se la prossima settimana l’Iran imporrà un divieto sulle esportazioni all’Unione Europea", riporta l’agenzia iraniana ISNA.
Lo scorso lunedì, l’UE ha vietato le importazioni di petrolio dall’Iran e imposto nuove sanzioni economiche, seguendo l’esempio degli Stati Uniti in un nuova serie di misure volte a fermare il programma nucleare della Repubblica Islamica.
Iran: ottimismo Teheran sulla missione Aiea
TEHERAN - L'Iran promette di fermare presto le esportazioni di petrolio verso "alcuni" paesi ma posticipando il dibattito parlamentare sulla proposta di sospendere le esportazioni di petrolio verso l'Unione Europea. La Repubblica Islamica si è detta invece ottimista circa la visita degli esperti della Aiea che è cominciata ieri ma ha anche avvertito gli ispettori di essere "professionali", altrimenti Teheran ridurrà la collaborazione con l'Agenzia dell'Onu per l'energia atomica. I parlamentari iraniani hanno intanto paventato la possibilità di anticipare la decisione dell'Unione Europea, che applicherà l'embargo sul petrolio iraniano da luglio, come parte delle sanzioni contro Teheran per via del suo programma nuclear
Tetto per gli stipendi dei manager Monti accelera, è pronto il decreto
Il parametro di riferimento sarà la retribuzione del primo Presidente della Cassazione. Arrivano tagli anche ai deputati
Il trattamento economico complessivo del primo Presidente della Corte di Cassazione diventa il parametro di riferimento per tutti i manager delle pubbliche amministrazioni. In nessun caso l’ammontare complessivo delle somme loro erogate da pubbliche amministrazioni potrà superare questo limite. Lo stabilisce lo schema di Dpcm, che il Presidente del Consiglio Mario Monti ha inviato ai Presidenti di Camera e Senato e che dovrà ottenere ora il parere delle competenti commissioni parlamentari.
“Brutte notizie” anche a Montecitorio: sarà di 1.300 euro lordi (circa 700 euro netti) il taglio degli stipendi dei deputati, a cui bisognerà aggiungere un ulteriore taglio del 10% per quei parlamentari che svolgono un ruolo ulteriore, come i presidenti di commissione. La decisione, assunta all’Ufficio di presidenza, sarà «immediatamente operativa», spiega il vicepresidente della Camera Rocco Buttiglione al termine della riunione, precisando che è stato inoltre stabilito di passare, per i vitalizi, al sistema contributivo, che varrà anche per i dipendenti. Per quanto riguarda le spese per i collaboratori parlamentari il rimborso sarà al 50% forfettario (ora lo è al 100%) e al 50% dovrà essere documentato, o con l’assunzione del collaboratore o con la documentazione delle spese sostenute. L’obiettivo, ha precisato Buttiglione, resta comunque quello di regolamentare la materia per legge.
Il Governo Monti - si legge nella nota di palazzo Chigi - è pienamente consapevole dell’importanza del contenimento dei costi degli apparati burocratici. Dal buon esito dell’operazione dipendono sia il successo dei programmi di risanamento dell’economia, sia quello degli stimoli alla crescita e competitività. Il contenimento dei costi della burocrazia contribuirà cosi a rafforzare il credito di fiducia che i Paesi dell’Eurozona e gli investitori internazionali decideranno di accordare all’Italia nei mesi a venire. Per questo motivo, in tempi considerevolmente inferiori a quelli indicati dal decreto-legge approvato dal Parlamento lo scorso dicembre, e fissati in novanta giorni, il Presidente Mario Monti ha trasmesso al Presidente del Senato, Renato Schifani, e al Presidente della Camera, Gianfranco Fini, lo schema di provvedimento concernente il limite massimo retributivo dei dipendenti pubblici, previsto nel «Salva Italia».
“Brutte notizie” anche a Montecitorio: sarà di 1.300 euro lordi (circa 700 euro netti) il taglio degli stipendi dei deputati, a cui bisognerà aggiungere un ulteriore taglio del 10% per quei parlamentari che svolgono un ruolo ulteriore, come i presidenti di commissione. La decisione, assunta all’Ufficio di presidenza, sarà «immediatamente operativa», spiega il vicepresidente della Camera Rocco Buttiglione al termine della riunione, precisando che è stato inoltre stabilito di passare, per i vitalizi, al sistema contributivo, che varrà anche per i dipendenti. Per quanto riguarda le spese per i collaboratori parlamentari il rimborso sarà al 50% forfettario (ora lo è al 100%) e al 50% dovrà essere documentato, o con l’assunzione del collaboratore o con la documentazione delle spese sostenute. L’obiettivo, ha precisato Buttiglione, resta comunque quello di regolamentare la materia per legge.
Il Governo Monti - si legge nella nota di palazzo Chigi - è pienamente consapevole dell’importanza del contenimento dei costi degli apparati burocratici. Dal buon esito dell’operazione dipendono sia il successo dei programmi di risanamento dell’economia, sia quello degli stimoli alla crescita e competitività. Il contenimento dei costi della burocrazia contribuirà cosi a rafforzare il credito di fiducia che i Paesi dell’Eurozona e gli investitori internazionali decideranno di accordare all’Italia nei mesi a venire. Per questo motivo, in tempi considerevolmente inferiori a quelli indicati dal decreto-legge approvato dal Parlamento lo scorso dicembre, e fissati in novanta giorni, il Presidente Mario Monti ha trasmesso al Presidente del Senato, Renato Schifani, e al Presidente della Camera, Gianfranco Fini, lo schema di provvedimento concernente il limite massimo retributivo dei dipendenti pubblici, previsto nel «Salva Italia».
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Berlusconi ha fatto un quarto del debito italiano
Savino Gallo (per Eutekne.info)
Al contrario di quanto dice la politica non è stata la prima repubblica a creare il nostro enorme debito pubblico. I numeri elaborati e messi in fila da Eutekne.info dimostrano, infatti, che solo il 43,5% di quel debito si è formato prima di Tangentopoli, mentre il restante 56,5% si è, invece, accumulato dopo. Aggregando i dati e riclassificandoli per presidente del consiglio, i governi presieduti da Berlusconi hanno contribuito all’accumulo di debito pubblico per il 27,41%. Più staccato Prodi i cui due governi hanno prodotto l’8,81%. Ma è a partire dal 1996, ovvero durante il primo governo Prodi, che la spesa pubblica è tornata a crescere in modo sostenuto (+6,01%) fino all’esplosione del secondo governo Berlusconi. Nel quinquennio che va dall’11 giugno 2001 al 17 maggio 2006, infatti, la spesa pubblica è cresciuta del 16,95%.
Una copertina dell’Economist del luglio 2011
Il debito pubblico italiano è di circa 1.900 miliardi di euro. Il dato è noto ai più, almeno quanto l’idea che a creare quel debito enorme siano stati i Governi succedutisi durante la Prima Repubblica, con una gestione scellerata dei conti e l’utilizzo della Pubblica Amministrazione come ammortizzatore sociale.
Se, però, il primo assunto rimane incontrovertibile, il secondo sembra essere solo un falso luogo comune, scorrendo i dati del nostro studio. I numeri (elaborati da Eutekne.info sui dati Istat resi noti fino al 31 dicembre 2010) dimostrano, infatti, che solo il 43,5% di quel debito si è formato prima dell’uragano “Tangentopoli” e del primo insediamento di Giuliano Amato (28 giugno 1992) a Palazzo Chigi. Il restante 56,5% si è, invece, accumulato nel corso della cosiddetta Seconda Repubblica.
Sbagliato, dunque, differenziare i due periodi attraverso un dato quantitativo. Se proprio deve esserci una differenza, questa va individuata dal punto di vista qualitativo: rispetto alla prima Repubblica, quando il bilancio dello Stato chiudeva in negativo ancor prima di conteggiare la spesa per il pagamento degli interessi passivi sul debito accumulato, nella seconda Repubblica, il bilancio chiudeva quantomeno con un avanzo, salvo poi computare la spesa per il pagamento degli interessi passivi accumulati fino all’anno precedente.
Negli anni della Seconda Repubblica, la crescita del debito pubblico (si veda tabella 1) è stata più consistente durante gli ultimi Governi Berlusconi (+11,53% nel periodo che va dall’11 giugno 2001 al 17 maggio 2006; +11,84% dall’8 maggio 2008 al 31 dicembre 2010), seguiti da due Governi tecnici, quello Ciampi a cavallo tra il 1993 e il 1994 (+6,15%) e quello Dini (+5,51%), cui il 17 gennaio 1995 venne affidata la Presidenza del Consiglio dopo la caduta del primo Governo Berlusconi.
Aggregando i dati e riclassificandoli per Presidente (si veda tabella 2), i Governi presieduti da Silvio Berlusconi hanno contribuito all’accumulo di debito pubblico per il 27,41%. Più staccati Prodi (i cui due Governi hanno prodotto l’8,81% del totale), Amato (6,64%) e Ciampi (6,15%). Le statistiche riflettono d’altro canto il numero di giorni al Governo, se si eccettua il caso Ciampi, il cui mandato, in 377 giorni, è riuscito a creare più debito dei Governi Dini (5,51%) e D’Alema (1,99%), durati rispettivamente 485 e 551 giorni.
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http://www.informarexresistere.fr/2012/01/30/berlusconi-ha-fatto-un-quarto-del-debito-italiano/#axzz1kxzidVMW
Che cosa sta per accadere?
di Dioni per Informare x Resistere
In questi ultimi giorni stiamo osservando delle scene sconcertanti negli Stati Uniti. “Perché noi americani continuano ad agire come se niente fosse, e tenere la testa sotto la terra. Abbiamo bisogno di svegliarci. Merda sta davvero sul punto di esplodere e qui stiamo continuando a vivere come se tutto va bene. Non capisco ed è spaventoso.” Questo è il commento di un cittadino americano riguardo a quello che sta accadendo:
- La FEMA, di cui abbiamo parlato nel precedente articolo che è l’Agenzia Nazionale per la Gestione delle Emergenze, ha ordinato più di un miliardo di dollari di cibo disidradatato. All’inizio di questo mese, la FEMA ha fatto una richiesta di una fornitura di 3 pasti al giorno per 10 giorni, per 14 milioni di persone. Un totale di 420 milioni di pasti. In genere, la FEMA mantiene una riserva di circa 6 milioni di pasti. Perché all’improvviso ha bisogno di aumentare la riserva a 420 milioni? (Fonte) Che cosa sta per succedere?
- Il 19 e 20 gennaio 2012 su Youtube sono stati caricati i seguenti video registrati al confine tra la California ed il Messico che mostrano un imponente trasferimento di carri armati e mezzi blindati. Perchè tutta questa mobilitazione?
Il Ministero della difesa russo ha preparato un rapporto nel quale dichiara che la NATO si è rifiutata di rispondere in merito alle domande riguardo al massiccio spostamento di truppe e mezzi da guerra nella regione della California coinvolgendo più di 78.000 soldati da vari paesi. In base al Trattato sulle Forze Armate Convenzionali in Europa stipulato nel 2007, la Russia può richiedere informazioni sul trasferimento di truppe dall’Europa, in particolare la Gran Bretagna, verso gli Stati Uniti. Secondo il rapporto russo le motivazioni di questa enorme mobilitazione generale va ricercata tra questi possibili scenari: 1) Un’invasione pianificata delle nazioni del Messico e del Sud America da parte di US-UE; 2) Preparativi per sedare disordini su larga scala che potrebbero sorgere negli Stati Uniti; 3) Preparativi per assistere la popolazione civile a seguito di una catastrofe causata dalla guerra o da calamità naturali. (Fonte)
- Recentemente sono state filmate 500.000 bare di plastica in una struttura militare americana. A che cosa servono tutte quelle bare?
Facciamo ora le seguenti considerazioni:
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http://www.informarexresistere.fr/2012/01/29/che-cosa-sta-per-accadere-3/#axzz1kxzidVMW
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