lunedì 6 gennaio 2014

Bersani, cauto ottimismo. I medici: "No danni neurologici"

"La situazione si evolve positivamente. Nessun danno neurologico, non è sedato". Filtra un leggero ottimismo dai medici che hanno operato l'ex segretario Pd Pier Luigi Bersani dopo il malore che lo ha colpito domenica 5 gennaio. La prognosi per l'ex segretario del Pd resta riservata. "Era cosciente sia prima dell'intervento che dopo", hanno aggiunto i medici. E il quadro clinico è stato confermato anche da un bollettino diffuso nel pomeriggio di lunedì 6 gennaio
Nella mattinata, Bersani aveva brevemente incontrato la moglie, Daniela, e le figlie nella Rianimazione del reparto di Neurochirurgia dell'ospedale di Parma. In ospedale sono arrivati molti esponenti del Pd  (FOTO) e la solidarietà e l'incoraggiamento di tutta la politica italiana (Letta ha sentito i suoi familiari, Cuperlo ha incontrato i parenti in ospedale) oltre che quella del presidente francese Francois Hollande (FOTO). Il leader M5S Beppe Grillo  sul suo blog ha scritto: "Bersani, ti aspettiamo, non fare scherzi", mentre il segretario Pd renzi ha visitato l'ex avversario delle primarie nel pomeriggio di lunedì.
Leggi tutto:
http://tg24.sky.it/tg24/politica/2014/01/06/pier_luigi_bersani_operato_parma_emorragia_cerebrale.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%253A+SkyitTg24+%2528Tg24+-+Sky.it%2529&utm_content=FeedBurner

Povera sinistra ...

Italia come la Grecia: decurtati gli stipendi dei docenti

"Temevamo tutti questo momento in cui il governo avrebbe oltrepassare la linea gettandosi nell'agghiacciante scenario in cui versa la Grecia. Il ministero dell'economia metterà le mani sugli stipendi dei docenti decurtandoli di 150 euro per chi nell'anno 2013 ha avuto scatti stipendiali. Chi è scattato a gennaio 2013, a gennaio 2014 manterrà lo scatto ma dovrà restituire i soldi percepiti in più nell'anno 2013. Chi invece ha avuto lo scatto da settembre 2013, a gennaio 2014 verrà retrocesso come posizione stipendiale e dovrà restituire i soldi percepiti in più da settembre 2013. Tutti i lavoratori interessati troveranno inserito nel cedolino dello stipendio di gennaio un messaggio che comunica loro il recupero dei soldi percepiti in più, suddiviso in rate mensili da 150 euro, fino alla concorrenza del debito. Il M5S cercherà di impedire questo pericoloso precedente e la prossima settimana chiederemo al governo, con un atto ispettivo, di prevedere un'alternativa a questa operazione immorale o un immediato dietrofront." Luigi Gallo, Commissione Cultura M5S Camera
http://www.beppegrillo.it/2014/01/italia_come_la_grecia_decurtati_gli_stipendi_dei_docenti.html

Le donne in pensione un anno e mezzo più tardi

I nuovi requisiti per l’uscita dal lavoro: dall’indicizzazione
al contributo di solidarietà: cosa cambia

Le donne in pensione un anno e mezzo più tardi
Ma che cosa cambia per le pensioni nel 2014? Ecco una breve guida in cinque punti.(Guarda il grafico: ecco le nuove soglie)

Pensione rosa 
La pensione delle donne si allontana sempre di più. L’innalzamento del limite di età di vecchiaia è iniziato nel 1993 con la riforma Amato che ha portato la soglia anagrafica, sebbene gradualmente, da 55 a 60 anni. A partire dal 2012 è cambiato tutto. La legge Monti-Fornero ha infatti dato un deciso colpo di acceleratore alla equiparazione con gli uomini, già peraltro decisa dal precedente governo Berlusconi, che nell’estate 2011 aveva previsto un percorso che doveva iniziare nel 2014 per raggiungere il traguardo nel 2026. Ma non è stato così. Dal 1° gennaio 2012, infatti, l’età delle donne è salita di colpo a 62 anni - soglia alla quale già nel 2013 sono stati aggiunti 3 mesi (per via dell’adeguamento alle cosiddette speranze di vita) - e sarà ulteriormente elevata a 63 anni e 9 mesi nel 2014. Per le lavoratrici autonome (commercianti, artigiane e coltivatrici dirette) lo scalone del 2012 è stato di 3 anni e 6 mesi (l’età da 60 a 63 anni e mezzo). Limite che nel 2014 salirà a 64 e 9 mesi nel 2014.

Più difficile anticipare 
Se fino al 1995 per il pensionamento anticipato bastava raggiungere i 35 anni di contributi indipendentemente dall’età, ora ne occorrono più di 42, e per non incorrere nella riduzione dell’assegno finale bisogna anche avere compiuto almeno 62 anni di età. Prima della riforma Fornero il trattamento di anzianità, per chi non raggiungeva un minimo di 40 anni di contributi, si poteva ottenere combinando la famosa “quota 96”, con età di almeno 60 anni (quota 97 e almeno a 61 anni per gli autonomi). La quota avrebbe dovuto assestarsi definitivamente a “97” (con almeno 61 anni di età) dal 2013. Ma la riforma ha cambiato le carte in tavola pretendendo, già dal 2012, più di 42 anni (un anno in meno per le donne). Per cui, nel 2012 erano richiesti 42 e 1 mese, nel 2013, quando è scattato l’adeguamento alla speranza di vita, bisognava avere 42 anni e 5 mesi 2013 (41 anni e 5 mesi per le donne). Limite che viene elevato di un altro mese nel 2014: 42 anni e mezzo gli uomini e 41 e 6 mesi le donne). Qualora la si chiede prima di aver compiuto i 62 anni, l’assegno viene corrisposto, per la quota retributiva (per l’anzianità maturata sino al 2011), con una riduzione pari all’1% per ogni anno di anticipo; percentuale che sale al 2%, per ogni anno di anticipo che supera i 2 .
Continua ...

Bersani operato, è in «condizioni stabili» I medici: intervento tecnicamente riuscito

Pier Luigi Bersani (Ansa/Lami)
«Condizioni stabili». L’ex segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, ha subìto un intervento chirurgico dopo il grave malore che l’ha colpito nella mattinata di domenica. L’intervento sarebbe «tecnicamente riuscito». L’ospedale di Parma diffonderà un nuovo bollettino medico domani intorno alle 11.
L’ALLARME - La tac cui era stato sottoposto presso l’ospedale di Piacenza aveva evidenziato una lieve emorragia cerebrale in seguito alla quale era stato disposto il trasferimento all’ospedale Maggiore di Parma dove, dopo ulteriori esami angiografici, i medici avevano optato per un intervento chirurgico, iniziato intorno alle 18 e durato circa 4 ore. I dettagli sono stati resi noti dall’Azienda Ospedaliera: “Condizioni stabili, prognosi riservata, il paziente risponde positivamente”. Sono questi i passaggi salienti del bollettino sulle condizioni di salute di Pier Luigi Bersani, l’ex segretario del Pd. 
PRUDENZA - «Bersani è in pericolo di vita? Prima di 48-72 ore non possiamo esprimerci». Così Ermanno Giombelli, il medico che ha operato Pier Luigi Bersani, incontrando i giornalisti presso l’ospedale di Parma in una breve conferenza stampa. «L’intervento è stato complesso sotto il profilo neurologico. Non ci sono altri aneurismi, ma non si possono escludere rischi di complicanze. Non presumiamo ci siano dei danni permanenti, il rischio maggiore sono le ischemie», ha spiegato Giombelli.
I DETTAGLI DELL’INTERVENTO - L’intervento è cominciato attorno alle 18.30 ed è finito verso le 22. L’operazione chirurgica è sostanzialmente servita per chiudere, con una specie di clip, la malformazione cardiovascolare, un aneurisma all’arteria cerebrale, le cui caratteristiche non potevano essere trattate in maniera endovascolare. Una malformazione che potrebbe essere congenita visto che c’è una familiarità. «Nelle prossime ore - ha detto Giombelli - faremo una tac di controllo. Per il momento è presto per esprimere pareri assoluti, la prognosi rimane riservata e sicuramente non la scioglieremo prima di 72 ore. In queste situazioni andiamo avanti di 24 ore in 24 ore». Le emorragie vengono calcolate in una scala da uno a quattro e quella di Bersani era al grado tre. I danni neurologici da uno a cinque, e in questo caso il grado raggiunto era il due.
Continua ...