«Condizioni stabili». L’ex segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, ha subìto un intervento chirurgico dopo il grave malore che l’ha colpito nella mattinata di domenica. L’intervento sarebbe «tecnicamente riuscito». L’ospedale di Parma diffonderà un nuovo bollettino medico domani intorno alle 11.
L’ALLARME - La tac cui era stato sottoposto presso l’ospedale di Piacenza aveva evidenziato una lieve emorragia cerebrale in seguito alla quale era stato disposto il trasferimento all’ospedale Maggiore di Parma dove, dopo ulteriori esami angiografici, i medici avevano optato per un intervento chirurgico, iniziato intorno alle 18 e durato circa 4 ore. I dettagli sono stati resi noti dall’Azienda Ospedaliera: “Condizioni stabili, prognosi riservata, il paziente risponde positivamente”. Sono questi i passaggi salienti del bollettino sulle condizioni di salute di Pier Luigi Bersani, l’ex segretario del Pd.
PRUDENZA - «Bersani è in pericolo di vita? Prima di 48-72 ore non possiamo esprimerci». Così Ermanno Giombelli, il medico che ha operato Pier Luigi Bersani, incontrando i giornalisti presso l’ospedale di Parma in una breve conferenza stampa. «L’intervento è stato complesso sotto il profilo neurologico. Non ci sono altri aneurismi, ma non si possono escludere rischi di complicanze. Non presumiamo ci siano dei danni permanenti, il rischio maggiore sono le ischemie», ha spiegato Giombelli.
I DETTAGLI DELL’INTERVENTO - L’intervento è cominciato attorno alle 18.30 ed è finito verso le 22. L’operazione chirurgica è sostanzialmente servita per chiudere, con una specie di clip, la malformazione cardiovascolare, un aneurisma all’arteria cerebrale, le cui caratteristiche non potevano essere trattate in maniera endovascolare. Una malformazione che potrebbe essere congenita visto che c’è una familiarità. «Nelle prossime ore - ha detto Giombelli - faremo una tac di controllo. Per il momento è presto per esprimere pareri assoluti, la prognosi rimane riservata e sicuramente non la scioglieremo prima di 72 ore. In queste situazioni andiamo avanti di 24 ore in 24 ore». Le emorragie vengono calcolate in una scala da uno a quattro e quella di Bersani era al grado tre. I danni neurologici da uno a cinque, e in questo caso il grado raggiunto era il due.
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