lunedì 13 giugno 2011

M.O.: BERLUSCONI CON ISRAELE, NO A RICONOSCIMENTO ONU STATO PALESTINESE

(ASCA-AFP) - Roma, 13 giu - L'Italia appoggia Israele e dichiara la sua opposizione al tentativo dei palestinesi di ottenere il riconoscimento come Stato alle Nazioni Unite. ''Non crediamo che una soluzione unilaterale possa aiutare la pace, ne' da parte palestinese, ne' da parte israeliana. Credo che la pace possa essere raggiunta solo con un'iniziativa comune attraverso i negoziati'', ha detto il presidente del ConsiglioSilvio Berlusconi, parlando con i giornalisti al termine dei colloquiavuti con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. ''Voglio ringraziarla per la chiara posizione contro il tentativo di oltrepassare i negoziati di pace. La pace arrivera' solo attraverso i negoziati'', ha detto Netanyahu.

ITALIA-ISRAELE: BERLUSCONI SCHERZA CON NETANYAHU SUL BUNGA-BUNGA

(ASCA) - Roma, 13 giu - ''E' un bunga bunga dell'anno 1811''.
Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, indicando un dipinto del XIX secolo che ritrae Apollo che suona la lira attorniato da nove muse, durante una conferenza stampa congiunta con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. ''Quello sono io e quest'altro'', ha aggiunto Berlusconi indicando uno dei personaggi del quadro, ''e' Mariano Apicella''.''L'ironia su se stessi e' sempre importante'', ha detto il premier italiano, sotto processo con l'accusa di favoreggiamento della prostituzione minorile e per aver cercato di dissimulare lo scandalo Ruby approfittando delle sue funzioni.Il fondale di Villa Madama che ha dato origine alla battuta di Berlusconi e' una riproduzione del ''Parnaso'', affresco dipinto all'interno di Villa Reale e realizzato da Andrea Appiani nel 1811.

E dopo quella del Web esplode la gioia della piazza

La manifestazione a Roma, alla "Bocca della Verità", riunisce tutti i comitati che in questi giorni hanno lavorato per raggiungere il quorum e per far vincere i "Sì" ai quattro quesiti. Un patto generazionale che si vede anche fisicamente tra i manifestanti

di CARMINE SAVIANOROMA - Dopo un a campagna elettorale giocata sul web, adesso si guardano negli occhi. Gruppi, comitati, associazioni, esponenti dei partiti. Tutti a Roma, in piazza della Bocca della Verità, per festeggiare insieme il raggiungimento del quorum alle consultazioni referendarie. Le cifre passano di bocca in bocca. “Siamo sopra il 55%, ci siamo riusciti. Abbiamo portato a votare quasi 30 milioni di italiani”. L'acqua, il nucleare, la giustizia. Temi su cui “abbiamo ripreso la parola per dire che i beni pubblici devono restare tali”. Un lavoro durato più di un anno. Fatto di micro iniziative in tutte le città italiane. E che oggi si conclude in una festa colorata e spontanea. Contro tutto e contro tutti. La gioia è diffusa, certo. Ma in tanti sottolineano le ultime, “insostenibili”, dichiarazioni di Silvio Berlusconi e del ministro Maroni. “Hanno giocato sporco, tentando fino all'ultimo istante di condizionare il voto”. Ma “gli italiani non si sono fatti ingannare”. Poi la felicità prende il sopravvento. Abbracci, slogan, sorrisi. I rappresentanti dei comitati stringono mani e rilasciano le prime dichiarazioni: “E' la vittoria della democrazia dal basso, dei cittadini contro una politica sorda e disinteressata ai problemi reali”.
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Il quorum c'è, la festa dei referendari

Festa alla sede Idv. Di Pietro: «Sono orgoglioso». I verdi brindano davanti al Pantheon: «Grazie Italia»

MILANO - Applausi e clima di festa: i dipietristi riuniti nella sede dell'Italia dei Valori a Roma hanno reagito così al primo instant poll sull'esito dei referendum trasmesso dalla tv. Per i risultati definitivi toccherà attendere, ma sembra che il quorum sia raggiunto, anche al netto del voto degli italiani all'estero. «È con grande emozione che posso dire di essere orgoglioso di aver fatto, prima come pm di Mani Pulite, e oggi come leader dell'Idv qualcosa di importante per il Paese» ha detto Antonio Di Pietropartecipando a una affollatissima conferenza stampa nella sede nazione dell'Italia dei Valori. «Abbiamo detto no al nucleare e soprattutto abbiamo stabilito un principio sacrosanto scritto nell'articolo 3 della Costituzione, vale a dire che la legge è uguale per tutti». L'ex Pm ha ringraziato tutti coloro che hanno creduto ai referendum e in particolare quanti «hanno raccolto le firme tra gli sberleffi e le delusioni per il fatto che il quorum non sarebbe stato raggiunto. Eravamo quasi di fronte alla rinuncia a far sentire la propria voce.
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Referendum, quorum raggiunto Viminale: l'affluenza sale al 57% Bersani: ''Il governo si dimetta''

(Adnkronos)
Roma, 13 giu. (Adnkronos/Ign) - Chiusi alle 15 i seggi che si erano riaperti questa mattina alle 7. Cominciato lo spoglio per i quattro referendum su acqua (con 2 quesiti), nucleare e legittimo impedimento. La vera battaglia si gioca sul quorum, visto che l'ultimo referendum che ha superato il '50%+1' risale al 1995.
Finora, secondo i dati del Viminale relativi a circa settemila comuni sugli oltre ottomila totali, è attorno al valore del 57% la percentuale di votantiper i quattro quesiti: l'affluenza alle urne è dunque pari finora al 57,03% per il primo quesito sull'acqua (7.050 comuni su 8.092), al 57,01% per il secondo quesito sull'acqua (6.951 comuni) al 56,95% sul nucleare (6.753 comuni) e al 56,97% per il quarto quesito sul legittimo impedimento (6.712 comuni sul totale di 8.092).

Secondo la stima di 'Tecnè, conoscenze e strategie', l'affluenza degli elettori italiani si attesterebbe su una cifra compresa tra il 56 e il 61%. Mentre per l'instant poll elaborato dall'istituto Emg - diffuso nel corso della Speciale TgLa7 condotto dal direttore Enrico Mentana - l'affluenza per il referendum oscillerebbe tra il 54,5 e il 59,5%.

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Spagna: gli Indignados lasciano Puerta del Sol a Madrid

Madrid, 13 giu. - (Adnkronos/Dpa) - Dopo quasi un mese, gli 'Indignados' accampati alla Puerta del Sol a Madrid se ne sono andati, lasciando sul posto solo piccoli gruppi di manifestanti. Al tempo stesso anche gli altri accampamenti nati in oltre 60 citta' e legati al movimento noto come '15-M' -perche' nato il 15 maggio scorso alla vigilia delle elezioni locali e regionali per chiedere riforme e piu' democrazia - sono stati smontati, riferisce 'El Pais'. Il movimento passa ora ad una nuova fase, fatta di assemblee di quartiere e proteste di strada, ha annunciato il portavoce Jon Aguirre Such parlando con la Dpa.

Italia-Israele: Berlusconi, firmati 8 accordi, si intensifica collaborazione

Roma, 13 giu. - (Adnkronos) - "Abbiamo firmato otto accordi. I nostri rapporti cosi' si intensificano. Noi siamo legati da rapporti di antica amicizia, in particolare io conosco da anni Netanyahu". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi a Villa Madama con il premier ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

21 Giugno: Aphorism.it inventa la Giornata nazionale dell’Aforisma

(IMMEDIAPRESS) VPO Ehiweb.it: 21 Giugno: Aphorism.it inventa la Giornata nazionale dell’Aforisma Martedì 21 Giugno è la giornata nazionale dell’aforisma. Un appuntamento ideato e organizzato dal sito Aphorism.it, che nel corso di quest’anno sta celebrando 10 anni di attività on line. L’aforisma è una forma letteraria nobile e antica. La sua storia millenaria ha sedotto milioni di uomini e si è conservata nel tempo per le sue doti principali: la brevità e la capacità di esprimere con poche parole concetti specifici o di carattere generale.
Sotto i diversi appellativi di massime, citazioni, motti, slogan, sentenze, apoftegmi, ci sono loro: gli aforismi. Sempre più protagonisti, anche in un’epoca che brucia rapidamente mode e tendenze, gli aforismi sono lì, come pietre miliari, come grandi classici della letteratura. Alcune massime sono diventate talmente celebri da trasformarsi in detti popolari, da non riuscire neanche più a distinguerle dai proverbi, da quella saggezza popolare tramandata oralmente nella storia dell’uomo. Personaggi come Karl Kraus, Oscar Wilde, de La Rochefoucauld, Nicolas de Chamfort, Voltaire, Goethe, Schopenhauer, Bufalino, Adorno, Flaiano, Kafka, Hesse e Longanesi, tanto per fare qualche nome, si sono cimentati con l’aforisma e ne hanno apprezzato la facilità con cui i lettori potevano percepire e conservare il contenuto espresso. In molti hanno individuato nell’aforisma la possibilità di radicare pensieri nelle persone, di trasmettere grandi concetti usando poche e spesso semplici parole. Perché queste sarebbero arrivate prima alle persone, e sarebbero state ricordate. Difatti, come diceva Nietzsche: "Chi scrive aforismi non vuole essere letto, ma imparato a memoria". Aphorism ha iniziato a pubblicare aforismi dal 2001, arrivando a collezionarne circa 14000, e deve molto della sua popolarità proprio a queste frasi brevi. Quindi, proporre il 21 Giugno come "Giornata nazionale dell’Aforisma" è una forma di ringraziamento e di rispetto verso questo particolare genere letterario. L’idea del direttore Luigi De Luca è semplice: "Vogliamo fare un esperimento, condividere un’iniziativa che non si rivolge solo al nostro pubblico ma a tutti gli appassionati di aforismi. Difatti, per raggiungere quante più persone possibili, la sede di questa festa sarà Facebook, il social network più noto della Rete. Sarà una festa che non richiederà mobilitazioni, piazze, concerti. Ognuno potrà partecipare dalla propria scrivania, con il proprio PC. Protagonisti saranno gli aforismi e le bacheche personali che li ospiteranno, diffondendo messaggi e pensieri diversi. Ma tutti uniti in una giornata celebrativa."
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In cabina con la foto di Berlusconi, l’atto liberatorio di un elettore

Ci segnalano questa foto scattata dentro la cabina elettorale. L’elettore, che preferisce rimanere anonimo, segna il Sì sulla scheda relativa al legittimo impedimento (ossia il quesito che meno piace al premier) e poi si concede un atto “liberatorio”, ma non proprio lecito, mostrando il dito medio verso una foto di Berlusconi.

Bersani e Idv contro l'ostracismo a Fazio "In Rai amministratori infedeli"

Dopo la lettera del conduttore di Che temnpo fa a Repubblica le reazione della politica. "Un altro caso Santoro, ora basta"

ROMA - "Davanti a vicende come quella che oggi racconta Fabio Fazio 1 c'è da trasecolare". Lo afferma il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, commentando la lettera a Repubblica in cui il conduttore spiega che a viale Mazzini non gli consentono di lavorare. Per Bersani è "una vicenda che si aggiunge ad altre già avvenute o annunciate. Credo che davanti a personaggi che non sanno nemmeno che cosa significhi il valore del pluralismo o il rispetto per il pubblico valga ormai un solo argomento" Poii l'affondo sugli amministratori dell'azienda di servizio pubblico. "Attenzione. Chi con perfetta cognizione di causa toglierà valore all'azienda pubblica che deve provvedere a promuovere e tutelare, pagherà di tasca propria. Lo prendo come impegno mio e del mio partito per oggi e per domani. E' tempo infatti di ricordare che l'amministrazione infedele di un patrimonio pubblico consuma il peggiore dei tradimenti. Il modo per garantire assieme pluralismo e risultati aziendali è aggiungere e non togliere.
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Roma, villini d'oro ai senzatetto sul Campidoglio scoppia la bufera

Uno dei villini del residence di via Fioranello

Raffica di esposti e interrogazioni alla Corte dei conti. Pd: con otto milioni in tre anni si poteva assistere il triplo delle famiglie.

di Claudio Marincola

ROMA - Sulle case affittate a peso d’oro è bufera. In un colpo solo al sindaco e alla giunta comunale sono state recapitate 3 interrogazioni più un esposto alla Corte dei Conti. E non è detto che la Procura resti a guardare. Il caso che ha acceso la miccia è quello del Borgo del Poggio, un lussuoso «residence a 4 stelle» in via di Fioranello 186 con annessi campi da tennis e circolo ippico. Per ospitare nelle villette le famiglie in assistenza alloggiativa il Campidoglio spende di canone 2 milioni e 600 mila euro l’anno, circa 2250 euro a famiglia, gas, acqua e luce a parte. Cifra che potrebbe essere anche superiore se risultasse esatta la verifica dell’Agenzia del territorio per la quale gli alloggi accatastati sono 79 e non 96. Il Comune avrebbe pagato, dunque, in questo caso, per due anni il canone per 17 abitazioni inesistenti.
Con gli anni e in nome dell’emergenza il welfare per le famiglie bisognose si è trasformato in un business per i proprietari dei residence. Così che nel 2010 il Comune ha speso ben 33 milioni e 370 mila euro l’anno per dare un tetto a 1301 famiglie. Con un costo a persona è 842 euro al mese.Che dire dinanzi a queste cifre? Il Campidoglio ricorda che si tratta di «un’emergenza ereditata dalla passata amministrazione». E che negli anni passati il costo era addirittura superiore. Un dato che contrasta con l’inchiesta condotta nel 2008 da due esponenti del Pdl, l’attuale deputato Marsilio e il consigliere comunale Santori, entrambi allora all’opposizione. Attaccarono la passata giunta sostenendo che ogni anno venivano sperperati 24 milioni di euro per l’emergenza-casa, pari a circa 1660 euro per famiglia. Chi ha ragione?

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http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=152531&sez=HOME_ROMA

Belgio: oggi 1 anno senza governo

(ANSA) - BRUXELLES - Il Belgio ha raggiunto oggi il record di un anno senza governo. Dopo le elezioni politiche del 13 giugno 2010, quando per la prima volta nella storia del Paese il partito separatista N-Va ha riportato la maggioranza dei voti tra la popolazione di lingua fiamminga, i rappresentanti dei principali partiti sembrano tuttora lontani dal trovare una soluzione e, passata l'estate, si profila l'ipotesi di un ritorno alle urne.

Turchia, premier Erdogan vince ma non 'sfonda': sfuma il sogno dei 367 deputati

(Adnkronos)
Ankara, 13 giu. - (Adnkronos/Aki) - Il partito di Giustizia e Sviluppo (Akp) del primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan ha ottenuto il 49,83% di voti nelle elezioni parlamentari che si sono svolte ieri, sfiorando per la prima volta la maggioranza assoluta. E' quanto riporta l'agenzia di stampa ufficiale Anadolu al termine dello spoglio dei voti. Nelle precedenti elezioni del 2007 l'Akp aveva conquistato il 46,6% delle preferenze.
La principale formazione di opposizione in Turchia, il Partito repubblicano del popolo di ispirazione laico-ataturkista Chp, ha invece ottenuto il 25,94% dei voti. Il Partito del Movimento nazionalista (Mhp) di ultradestra ha invece raccolto il 12,99%, mentre gli indipendentisti curdi il 6,58%.

In base a questi dati, l'Akp conquista 326 seggi sui 550 nel Parlamento di Ankara. Svanisce, quindi, il sogno di Erdogan di ottenere il quorum dei 367 seggi necessari per poter approvare la preannunciata riforma costituzionale senza dover passare per un referendum. Il Chp potrà invece contare su 135 rappresentanti e l'Mhp su 53 seggi, mentre saranno 36 gli indipendentisti curdi presenti nel nuovo Parlamento turco, dieci in più rispetto alle ultime elezioni del 2007.

Sognare ...

La vignetta di Gianni Carino

Gli ospedali di Gaza a un punto critico

Gli ospedali di Gaza a un punto critico
GERUSALEMME - Gli ospedali di Gaza sono arrivati a un punto critico a causa della carenza di materiale medico e farmaceutico causata dal disumano embrago e assedio sulla Striscia di Gaza. Il ministro della Salute del governo di Hamas Bassem Naem ha dichiarato che i magazzini hanno esaurito oltre 180 tipi di medicine, e che oltre 200 tipi di attrezzature e strumenti medici necessari, come l’alcool e l’ago, per interventi chirurgici sono terminati.Naem ha avvertito che la situazione è ancora peggiore di quella causata dalla guerra di 22 giorni di Israele contro Gaza nel 2008 che ha provocato la morte di oltre 1400 palestinesi.

Italia/ Bossi:per riforma fiscale basta chiudere la missioni chiamate di pace

Italia/ Bossi:per riforma fiscale basta chiudere la missioni chiamate di pace
ROMA - "La riforma fiscale è una cosa importante e necessaria. Bisogna trovare i soldi. E i soldi ci sono. Basta chiudere la missioni chiamate di pace". Lo ha detto il leader della Lega Umberto Bossi, secondo cui "per le missioni di pace abbiamo speso un miliardo di euro, una cifra spaventosa. Con quel miliardo di euro avremmo già fatto la riforma fiscale e non avremmo perso a Milano, non avremmo perso le ultime elezioni". Secondo Bossi, che ha parlato all'inaugurazione di una nuova sede del Carroccio, "dovevamo fare come ha fatto la Germania, che ha detto 'no, grazie, andate voi a fare i bombardamenti'. In ogni caso la soluzione per trovare i soldi per la riforma fiscale verrà annunciata, ha detto Bossi, a Pontida domenica prossima.

Il capo di Cia ha lasciato Pakistan senza raggiungere un accordo

Il capo di Cia ha lasciato Pakistan senza raggiungere un accordo
ISLAMABAD - Il direttore della Cia, Leon Panetta ha lasciato domenica Islamabad senza raggiungere un accordo sulla ripresa delle azioni di intelligece congiunte tra Usa e Pakistan. Il capo di Cia, durante il suo viaggio ha incontrato a Islamabad i vertici militari e della sicurezza pakistani per discutere della collaborazione tra Washington e Islamabad. Secondo quanto ha riferito un quotidiano pakistano, Panetta, che era giunto in Pakistan venerdì sera, durante la sua prima visita in Pakistan dopo il raid delle forze speciali americane ad Abbottabad, a un centinaio di chilometri dalla capitale pachistana, ha incontrato il suo omologo pachistano, il generale Ahmed Shuja Pasha, e il numero uno dell'esercito, il generale Ashfaq Parvez Kayani. Secondo un comunicato dell'esercito pakistano le due parti hanno discusso "la futura cooperazione tra agenzie di intelligece di due paesi". Il generale Kayani, anche prima della visita del capo della CIA in Pakistan, aveva chiarito che l'esercito pakistano non permetterebbe alla CIA di eseguire operazioni indipendenti e che qualsiasi cooperazione che si svolgerà in futuro tra l’ intelligence di due paesi dovrebbe essere assolutamente reciproca e trasparente.

Italia:oggi summit Italia-Israele per convincere Roma ad opporsi a sovranità palestinese

Italia:oggi summit Italia-Israele per convincere Roma ad opporsi a sovranità palestinese
ROMA - Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu oggi lunedì incontra il suo omologo italiano Silvio Berlusconi, nel tentativo di convincere l'Italia ad opporsi a una sovranità dei palestinesi. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, è giunto ieri sera a Roma accompagnato da una delegazione di nove ministri con cui partecipera' al vertice Italia-Israele in programma oggi a Villa Madama.I recenti cambiamenti intervenuti in Medio Oriente e sul processo di pace" israelo-palestinese sono al centro dei colloqui tra Netanyahu e Berlusconi.Il motivo principale della visita, tuttavia, è quello di convincere l'Italia di opporsi alla formazione di un nuovo governo di unità palestinese e al principio del riconoscimento da parte dell'Onu, nel prossimo mese di settembre, di uno Stato palestinese con frontiere precedenti al giugno 1967.Dopo la sua visita in Italia, Netanyahu partirebbe per la Romania, la Bulgaria, la Polonia e l’Ungheria.

Speciale referendum ...

A un passo...

VIETNAM: AL VIA ESERCITAZIONI, IN PIENA CRISI CON CINA

(AGI) Pechino - Il Vietnam ha iniziato una serie di esercitazioni militari a fuoco nel Mar della Cina meridionale, nel bel mezzo di un'escalation di tensione con il governo di Pechino sulla sovranita' di due arcipelaghi, ricchi di petrolio (le isole Paracel e le Spratly). Le manovre navali, per una durata prevista di una decina di ore, avvengono attorno all'isola di Ho Ong, a una quarantina di chilometri dalla costa vietnamita. Negli ultimi giorni le relazioni tra i due Paesi sono precipitate bruscamente ai livelli piu' bassi dell'ultimo ventennio a causa di controversie territoriali su cui si innescano questioni energetiche .

SANITA': NAPOLI, FARMACIE A RISCHIO FALLIMENTO PER MANCATI PAGAMENTI

(ASCA) - Roma, 13 giu - Farmacie di Napoli a rischio fallimento, a causa dei mancati pagamenti dalla Regione, che ormai ammontano a dieci mensilita'. La denuncia - riferisce stamane il quotidiano online Farmacista 33 - e' di Michele Di Iorio, presidente di Federfarma Napoli, che stima siano ''800 le farmacie nella Asl 1 in attesa degli arretrati''.
Farmacie, ricorda Iorio, che garantiscono seimila i posti di lavoro, ''anche se i livelli occupazionali si assottigliano sempre di piu', perche' di certo non possiamo prendere altro personale''.Intanto, la settimana scorsa c'e' stato un incontro tra Federfarma provinciale e il capo di gabinetto del governatore Caldoro, Danilo Del Gaizo, che avrebbe promesso, entro il 30 giugno, un decreto commissariale per il primo trimestre 2011, con l'intenzione poi di procedere alla corresponsione della quota mancante del 2010. In discussione anche un accordo per il pagamento del trimestre che va fino all'agosto dell'anno scorso: secondo Di Iorio, ''un piccolo passo in avanti, piu' umano che sindacale. Vorrei ricordare alla Regione che puo' scrivere tutti i decreti e i provvedimenti che vuole, ma noi i fornitori li paghiamo con i soldi, non con le carte''.

FIRENZE: DISORDINI CORTEI A MAGGIO, IN ESECUZIONE MISURE CAUTELARI

(ASCA) - Roma, 13 giu - La Polizia di Firenze sta eseguendo misure cautelari nei confronti di soggetti responsabili di ''gravi reati'' commessi a Firenze nel corso di manifestazioni di protesta avvenuti nello scorso mese di maggio.
Le indagini condotte dalla DIGOS di Firenze, coordinata dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, informa una nota, hanno permesso di individuare le persone ritenute responsabili dei reati di attentato contro i diritti politici dei cittadini, danneggiamento seguito da incendio, danneggiamento aggravato, resistenza, oltraggio e lesioni a Pubblico Ufficiale, manifestazione non autorizzata, ingiurie, minacce, lesioni aggravate, invasione di edifici e imbrattamento.

REFERENDUM: BINDI, E' GIA' VITTORIA. TEMPI MATURI PER IL VOTO

(ASCA) - Roma, 13 giu - Usa prudenza la presidente del Pd, RosyBindi, sull'esito dei referendum ma sottolinea che ''al di la' del dato formale sul raggiungimento del quorum, mi pare evidente che il vento del cambiamento non si e' fermato''. La Bindi, intervistata dal Corriere della Sera, considera ''incoraggianti'' i dati sull'affluenza alle urne per i referendum e sostierne che ''comunque vada e' una vittoria politica''.
Il tempo ''di andare a votare e' maturo. Certo, ci piacerebbe farlo con una nuova legge elettorale. Ma la priorita' a questo punto - afferma il vice presidente della Camera - e' restituire la parola agli italiani''.''Se pure per un soffio non si dovesse raggiungere il quorum - aggiunge - un'affluenza cosi' forte contro tre leggi cosi' importanti del governo Berlusconi conferma una inversione culturale e politica di cui il premier deve prendere atto''. A questo punto, ''dopo una simile onda d'urto la verifica non potra' essere un passaggio formale e penso che questa maggioranza non potra' essere salvata ancora una volta dai 'responsabili' ''.

GOVERNO: MARONI, SVOLTA SU FISCO E BLOCCO SBARCHI ALTRIMENTI VOTO

(ASCA) - Roma, 13 giu - Il ministro dell'Interno, il leghista Roberto Maroni, chiede al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di lanciare un programma di svolta per i prossimi due anni di legislatura, altrimenti ''si va a votare''. La Lega ''non ci sta a governi tecnici, istituzionali o roba simile''.
In una intervista sul Corriere della Sera il responsabile del Viminale sostiene che il governo non puo' continuare a tirare a campare perche' cio' significherebbe ''tirare le cuoia''. Maroni si rivolge al premier e sollecita ''un colpo di frusta. Berlusconi deve iscriversi alla caregoria dei coraggiosi e lanciare un programma ambizioso per i prossimi due anni. Deve farlo adesso, il 22 giugno, davanti elle Camere''. Le richieste del Carroccio sono ''rilanciare lo sviluppo e sostenere la famiglia'', quindi ''riforma fiscale e quoziente familiare'', dare piu' soldi a ''famiglie, lavoratori e piccole e medie imprese prendendoli da qualche altra parte''. Da dove? ''Su questo ci sono gia' proposte e simulazioni, ad esempio quella della Cisl, che mi sembra da prendere molto sul serio''. Su questo tema il sindacato di Bonanni propone di aumentare la tassazione sulle rendite finanziarie e aumentare l'iva sui beni di lusso.L'altro punto su cui la Lega insiste riguarda il blocco degli sbarchi degli immigrati. ''Berlusconi si deve fare portavoce sulla scena internazionale - conclude Maroni - della richiesta di fermare i bombardamenti e lasciare spazio alla diplomazia. Finche' il Libia ci sara' la guerra non c'e' alcuna possibilita' di fermare gli sbarchi dei profughi che scappano''.

Libia, tv di Stato mostra Gheddafi che gioca a scacchi con il russo Kirsan Ilyumzhinov

Tripoli, 13 giu. - (Adnkronos/Aki) - La tv di Stato libica ha trasmesso nella notte alcune immagini che mostrano il colonnello Muammar Gheddafi mentre gioca a scacchi con il presidente della Federazione internazionale di scacchi (Fide), il russo Kirsan Ilyumzhinov. Nelle immagini ci vede anche il figlio maggiore di Gheddafi, Muhammad, che dirige la Federazione olimpica libica.
Secondo quanto riporta il giornale arabo 'al-Quds al-Arabi', Ilyumzhinov ha confermato di aver giocato a scacchi con il colonnello libico, affermando che "Gheddafi non ha alcuna intenzione di lasciare il potere". Ha inoltre aggiunto che "l'incontro non si è svolto in un bunker, ma in uno degli edifici amministrativi della capitale".

Report: “Non so se ci vedrete ancora”

Milena Gabanelli saluta così gli spettatori alla fine dell’ultima puntata

‘Non so se ci vedrete ancora’, cosi’ Milena Gabanelli ha salutato poco fa i telespettatori che su Raitre hanno seguito l’ultima puntata di stagione di Report, il programma di inchiesta che tra l’altro nell’ultima puntata ha proposto un esclusivo video dalla Libia sulle violenze delle truppe di Gheddafi agli insorti. ‘Abbiamo sempre sperato, pensato di essere una risorsa e non un problema’, ha concluso la giornalista. Domani il Cda della Rai si riunira’ per l’approvazione dei palinsesti per la prossima stagione.

DOMANI SI DISCUTE - Il direttore generale della Rai, Lorenza Lei, a quanto si apprende da ambienti Rai, e’ tranquilla e sta lavorando anche se non sembra abbia intenzione di fare grandi cambiamenti, forse solo qualche limatura, ai palinsesti gia’ ritoccati per il precedente Cda del 9 giugno, in cui i programmi storici di Rai3 c’erano tutti da Ballaro’ di Giovanni Floris a ‘Che tempo che fa’ di Fabio Fazio, a ‘Report‘ di Milena Gabanelli a ‘Parla con me’ di Serena Dandini a ‘In mezz’ora’ di Lucia Annunziata. Anche se i contratti con i conduttori non sono stati ancora siglati. Proprio quella Rai3 finita nel mirino dei rappresentanti della maggioranza che la scorsa settimana nel consiglio di giovedi’ scorso hanno disertato in blocco la riunione in segno di dissenso. In ogni caso quale sia l’orientamento si capira’ soltanto domattina quando la programmazione messa a punto dalla Lei con i tre vicedirettori generali Gianfranco Comanducci, Giancarlo Leone e Antonio Marano, sara’ presentata al Consiglio di Amministrazione. ‘Saranno le scelte, e i voti, concreti del Cda a dirci chi vuole piu’ pluralismo e chi vuole piu’ censura’, sottolinea Giorgio Merlo, Pd, vice presidente della Commissione di Vigilanza Rai, secondo il quale ‘l’approvazione dei palinsesti autunnali del servizio pubblico e’ il banco di prova per rilanciare la credibilita’ e l’autorevolezza della Rai’.
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Anche Fazio annuncia l’addio: “La Rai non vuole Saviano e la Littizzetto”

Il conduttore scrive una lettera a Repubblica per raccontare i problemi con i suoi programmi

E due, forse. Dopo Michele Santoro, anche Fabio Fazio pare orientato a uscire da viale Mazzini. Dal retro invece che dalla porta principale, visto l’atteggiamento della direzione generale, che sta, secondo quanto racconta il conduttore, ignorando sistematicamente le richieste di fare chiarezza su quali saranno gli impegni e i patti del nuovo contratto.

CARO Direttore, da oltre sei mesi ho dato la mia entusiastica adesione al direttore di Rai Tre Paolo Ruffini che mi aveva proposto di proseguire “Che tempo che fa” per i prossimi tre anni così come di ritrovarmi sin da gennaio con Roberto Saviano per una nuova edizione di “Vieni via con me”. Da oltre sei mesi aspetto una decisione della Rai. Che cosa ha impedito o impedisce al precedente e all’attuale Direttore generale di rinnovare i contratti in scadenza di alcuni fra i protagonisti della tv pubblica?

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http://www.giornalettismo.com/archives/129332/anche-fazio-annuncia-laddio-la-rai-non-vuole-saviano-e-la-littizzetto/

La discoteca di Casa Pound in terreno demaniale

Un blitz di lusso nell’area dell’ex stazione Olimpico: dal covo fascio-rock nasce un locale all’aperto con piscina

Quindici euro per il biglietto con consumazione e il biglietto exit per uscire. Mariagrazia Gerina su L’Unità racconta la storia di Stazione Nord, locale all’aperto di intrattenimento sorto nell’ex stazione ferroviaria dell’Olimpico-Farneto grazie ai tipi di Casa Pound: discoteca, piscina, musica all’aperto per “il nuovo locale della Roma bene”, con tanto di ospiti di grido come Fabrizio Corona. Il tutto, in terreno demaniale:

Aprile del 2008: mentre Alemanno scalava il Campidoglio, con un blitz i Fascisti del Terzo Millennio decisero di occupare la stazione dietro allo Stadio Olimpico, abbandonata dai tempi di Italia 90, per trasformarla nel loro antro fascio-rock. Concerti identitari, feste di tesseramento per Casapound, raduni di energumeni neofascisti da tutta Italia. Ora, almeno per cogliere il treno dell’Estate romana, la musica è cambiata. Fuori la cinghiamattanza, dentro il mohito. Area 19, così l’avevano ribattezzata, resta in sonno, nel tunnel che fu la stazione Olimpico-Farneto. Ma, accanto, nell’ area dell’ex parcheggio, tra luci soffuse e jam session, è cominciata, con gran dispendio di soldi, tutta un’altra storia, in cui le teste rasate si nascondono tra quelle giovanissime e ingelatinate dalla movida romana, attratte dalla “novità” dell’estate.

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http://www.giornalettismo.com/archives/129343/la-discoteca-di-casa-pound-in-terreno-demaniale/