(Andrea Busalacchi) Sembra inverosimile, ma è così! Uno studio condotto all’università di Detroit, ha dimostrato che l’assunzione di cioccolato fondente, produce a livello cellulare, lo stesso effetto di un esercizio fisico. Stiamo parlando dei mitocondri, piccoli organelli che si trovano all’interno delle cellule, responsabili della produzione di energia; quando facciamo attività fisica, il numero e l’attività di questi organelli aumenta sia nel cuore che nei muscoli. L’effetto sembra essere deputato all’Epicatechina, un flavonoide dalle molteplici funzioni protettive per il nostro organismo, da quella antiossidante a quella simil-insulinica; il suo effetto è stato dimostrato in uno studio condotto su 25 topi, a cui è stata somministrata dell’Epicatechina pura per 15 giorni consecutivi. I risultati sono stati interessanti, i topi che assumevano Epicatechina, ma non svolgevano regolare attività fisica, risultavano avere le stesse perfomance dei topi che invece svolgevano attività fisica senza assumere la sostanza.
Naturalmente i risultati sono preliminari, dobbiamo aspettare uno studio condotto sull’uomo e non sull’animale, per cantare vittoria, ma se fosse confermato, il cioccolato aiuterebbe non solo a tenerci in forma, ma anche a rimanere più magri; a tal proposito ricordo che nel cioccolato fondente si trova una sostanza, la Teobromina, capace di ridurre il senso della fame. In conclusione riporto ancora un altro articolo, questa volta giapponese, che ha dimostrato come nei topi ipernutriti, bastava aggiungere del cioccolato alla dieta, per avere degli effetti dimagranti! Quest’azione sembra essere legata ad alcune proprietà del cioccolato, capaci di ridurre la trasformazione del cibo in grasso e di favorire l’utilizzo del grasso già esistente. Insomma, siamo vicini ad una dieta a base di cioccolato fondente?Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
sabato 15 ottobre 2011
Le telefonate che accusano il ministro Romano "Era al servizio di una lobby d'affari mafiosa"
L'ordinanza del gip che invia alle Camere, per autorizzarne l'utilizzo, 25 telefonate che riguardano il titolare dell'Agricoltura. C'era un "rapporto di stabile disponibilità" con il prestanome di Ciancimino. Che gli ordinava: "Devi far cambiare quella legge"di SALVO PALAZZOLO
Saverio Romano (ansa)
Corteo degli indignati: bruciata una camionetta dei Carabinieri, decine i feriti
Una ventina i feriti tra manifestanti, uno ha perso due dita.
"Siamo indignati contro la violenza". In rete si scatena la rabbia dei pacifisti
Berlusconi incassa la fiducia, ma è ancora quella degli Italiani?
La politica è prevedibile. Il disastro continua con l'affermazione della maggioranza che ottiene ancora una volta la fiducia. La sterile quanto miope politica dell'opposizione credeva forse in un miracolo! Non è questo che doveva esser fatto.
Radicali, fiducia e voti. Io Segretario d’Aula alla Camera del PD vi spiego come è andata
La notizia è che Berlusconi perde 4 deputati della maggioranza e scende a quota 316 cosa che gli renderà ancora più impossibile governare fuori dai voti di fiducia.
CRISI: OBAMA TELEFONA A MERKEL PER SVILUPPI SU ZONA EURO
Indignati a Londra, blitz di Assange
La polizia impedisce al fondatore di Wikileaks di indossare una maschera. La folla urla il suo nome
MILANO - All'improvviso nel cuore della manifestazione degli indignati a Londra è comparso Julian Assange, il fondatore di Wikileaks. La piazza è esplosa in un urlo di gioia e lui si è piazzato sugli scalini della cattedrale di St Paul dove sembra che voglia tenere un discorso. La gente urla: «Assange, Assange!». La polizia però lo ha fermato che gli ha impedito di indossare una maschera. Inizialmente si era diffusa tra i partecipanti al corteo e tra coloro che stanno seguendo gli eventi attraverso i social network la notizia che Assange era stato arrestato. In realtà, ha precisato una dei suoi legali, Jen Robinson, Assange è stato fermato dalla polizia che gli ha impedito di indossare una maschera.
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Obama, dietrofront sulla riforma della sanità
Salta il piano per le cure a lungo termine: "Ormai è insostenibile"
L'amministrazione Obama è costretta a rinunciare a uno dei cardini della riforma della Sanità, il piano assicurativo "Community Living Assistance Services and Supports" (Class) per le cure a lungo termine: alla notizia danno grande risalto i quotidiani statunitensi, che parlano di "marcia indietro" e "battuta d'arresto" per una delle battaglie politiche su cui il presidente aveva scommesso di più. Il ministro della Sanità Kathleen Sebelius ha messo in evidenza alcune lacune che rendono impossibile la sostenibilità finanziaria del piano, fra le condizioni imprescindibili per la sua approvazione. In una lettera indirizzata al Congresso, l'ex governatrice del Kansas ha scritto che "in questo momento non si è trovato il modo per realizzare il Class" proprio perché il piano assicurativo è "insostenibile a livello finanziario". "Continueremo a lavorare perché le cose cambino" ha assicurato la vice di Sebelius, Kathy J. Greenlee. Il segretario della Sanità ha voluto comunque precisare che la sua decisione "non influirà sul resto della riforma" che punta a fornire una copertura sanitaria a oltre 30 milioni di americani che attualmente non sono assicurati. Il capogruppo dei Repubblicani al Senato, Mitch McConnell ha però valutato che il Class era "solo uno degli ingredienti insensati e insostenibili di una riforma insensata e insostenibile". Gli analisti hanno sempre espresso dubbi sulla sostenibilità del programma, pensato in origine per superare i limiti del sistema vigente che in molti casi impone oneri gravosi per l'assistenza sul lungo periodo di persone non autosufficienti, favorendone fra l'altro l'ospedalizzazione in luogo della 'home care'. In origine il piano doveva essere finanziato esclusivamente dai premi versati da qualsiasi lavoratore che vi volesse contribuire, senza alcun sostegno da parte del governo federale: con un contributo mensile di meno di 100 dollari i volontari avrebbero garantito benefici pari a 50 dollari al giorno per i bisognosi; dalle medicine ad altre cose necessarie come una sedia a rotelle. Se gli iscritti fossero stati pochi a fronte dei numerosi ammalati, però, sarebbe venuta a mancare l'autonomia finanziaria su cui il Class si reggeva.
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http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/424989/
Oggi manifestazioni in tutto il mondo
Siria: uccisi 10 agenti di sicurezza, terrorismo israelo-americano contrinua a colpire
DAMASCO - Almeno dieci forze di sicurezza siriane sono rimaste uccise ed una decina ferite in un’imboscata tesa dai terroristi nella provincia nord-occidentale di Idlib. Lo riferisce l’agenzia SANA. La Siria e' colpita, negli ultimi mesi, da un'ondata di sanguinosi disordini che e' costata la vita a centinaia di persone tra civili e militari. Intanto le Monarchie del Golfo Persico hanno chiesto una riunione dei ministri degli Esteri arabi per contestare la lotta antiterroristica del governo del presidente Bashar al-Assad. Il Consiglio della cooperazione del Golfo Persico è ormai l'autentica ruota di scorta della politica americano-israeliana in Medio Oriente, assecondando tutti i disegni destabilizzanti riguardanti il Medio Oriente che servono direttamente gli interessi di Washington, indirettamente quelli di Tel Aviv, e contribuiscono ad accrescere il potere e le fortune delle dinastie che regnano con il pugno di ferro sui loro popoli.
Usa/ Iran: il falso complotto scatena un vero terremoto diplomatico
Stando al giornale La Rinascita in molti hanno sollevato dei dubbi sulla ricostruzione ufficiale e sull’effettivo coinvolgimento delle Guardie della Rivoluzione islamica (Pasdaran), facendo notare proprio le molte “ingenuità” commesse da un presunto attentatore. Tra queste, la decisione di contattare i narcos messicani, notoriamente infiltrati dall’antidroga e dall’intelligence di Washington, e l’aver pagato il sicario con dei bonifici bancari. “Sembra più una soap opera o la sceneggiatura di un buon film”, ha commentato Jose Reveles, autore di diversi saggi sulle bande di narcos, sottolineando come i cartelli della droga messicani non avrebbero mai organizzato un attacco così diretto al governo Usa – rischiando una dura rappresaglia – perché “andrebbe contro i loro interessi”.
L'infondata accusa ha comunque scatenato una nuova, feroce, offensiva diplomatica della Casa Bianca – con relativo inasprimento delle sanzioni – e causato un vero terremoto nelle relazioni tra Iran e Arabia Saudita. Dopo un’attesa di oltre 24 ore, in cui Riadh aveva mantenuto il silenzio sulla vicenda, l’agenzia ufficiale saudita Spa ha diffuso un comunicato in cui il governo condannava il “peccaminoso e abominevole” complotto iraniano e faceva i complimenti alle autorità statunitensi. “Ogni atto che tentano (gli iraniani ndr) subirà una risposta adatta da parte dell’Arabia Saudita”, ha calcato la mano il ministro degli esteri saudita, principe Saud al Faisal.
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Yemen: polizia apre fuoco su manifestanti, 12 morti
Guida suprema: il governo americano e' piu' odiato nel mondo
KERMANSHAH - L'ultima campagna anti-iraniana, lanciata dagli Stati Uniti, mira a isolare la Repubblica islamica.
Ad affermarlo e la Guida suprema iraniana, l'ayatollah Khamenei, riferendosi all'accusa dell’amministrazione Usa su un presunto complotto di Teheran contro l’ambasciatore saudita a Washington."Dicono che vogliono isolare l'Iran ... ma loro stessi sono isolati ... oggi gli Stati Uniti sono il paese piu' odiato nel mondo", ha aggiunto il Leader in un discorso a Gilan-e Gharb, nella provincia occidentale di Kermanshah. L'Ayatollah Khamenei ha detto che il governo americano e' odiato da popoli in Iraq, Afghanistan, Tunisia, Egitto e persino in Europa.
Martedì scorso, il Dipartimento di Giustizia Usa ha accusato le Guardie della Rivoluzione islamica dell'Iran (Pasdaran) di voler pianificare un complotto ai danni dell'ambasciatore saudita Adel Al-Jubeir con l'aiuto di un cartello della droga messicano.
L'Iran l'ha categoricamente smentita definendola una pretesa ridicola che mira a distogliere l’attenzione dai movimenti di proteste contro Wall Street e dal fallimento degli Usa nel portare avanti le loro politiche di oppressione in Medio Oriente e nel mondo.
Afghanistan: attaccata base militare Usa nel Panjsher
Kabul - La base del Gruppo di ricostruzione provinciale (PRT) della Nato, gestita dall'esercito americano, nel Panjsher, nella zona centrale dell'Afghanistan, e' stata attaccata oggi da un commando di militanti.
Almeno tre attentatori kamikaze sono rimasti uccisi e due guardie di sicurezza sono rimaste ferite, secondo quanto riporta la tv Tolo citando il capo della polizia della provincia, Mohammad Qasim Jangalbagh. La base è stata attaccata da quattro kamikaze arrivati davanti alla base a piedi e al volante di un veicolo 4X4. "L'esplosione ha ucciso due autisti afgani" che si trovavano davanti alla base per consegnare della benzina e "ferito due guardie" del Prt, ha precisato. Un portavoce della forza della Nato in Afghanistan ha confermato l'attacco ma non il bilancio fornito dalla polizia afghana.Incappucciati padroni di San Giovanni Attacchi agli agenti, incendiato blindato
Brucia sede Difesa, crolla tetto. Assaltate banche, auto in fiamme. Tre feriti. Gli indignati contro i teppisti: tre bloccati e consegnati a forze ordine / Video - Foto - Diretta tv
ROMA - Roma in preda al caos dopo gli incidenti scatenati da alcune centinaia di incappucciati nel grande corteo delle decine di migliaia di indignati partito poco prima delle 14 da piazza della Repubblica diretto a San Giovanni. Dopo un inizio pacifico, già alle 14,30 sono entrati in azione gli incappucciati, strappando e bruciando bandiere, assaltando banche e negozi, incendiando auto e un edificio della Difesa, il cui tetto è crollato. I gruppi di violenti si sono via via ingrossati, raggiungendo secondo la polizia le 500 unità. Le forze dell'ordine sono intervenute alla fine di un lungo percorso di devastazioni, su via Labicana. Da quel momento è stato un crescendo di scontri, con i violenti che hanno preso di fatto il controllo di piazza San Giovanni, attaccando le forze dell'ordine da tre fronti. Un blindato dei carabinieri è stato bloccato e dato alle fiamme. I due militari a bordo sono riusciti a fuggire prima che il mezzo venisse incendiato. Diversi i feriti, sia tra gli agenti che tra i manifestanti. Un militante di Sel ha perso due dita, colpito da una bomba carta. La massa degli indignati ha sostenuto l'azione delle forze dell'ordine, arrivando anche a bloccare e consegnare alcuni incappucciati. Guarda la diretta tv Il corteo è partito in anticipo perchè «piazza della Repubblica non ci conteneva tutti». «People of Europe: rise up», è lo striscione che apre il corteo, al grido di «Noi la crisi non la paghiamo». I primi a entrare in azione sono stati quattro manifestanti mascherati da Guy Fawkes, saliti sulla tettoia dell'hotel Atlantico, che con un fumogeno hanno dato fuoco a una bandiera italiana e a una europea, lanciando volantini con su scritto «È arrivata la rivoluzione precaria». Poco dopo sono scesi con una scala, lasciando un fumogeno acceso sulla tettoia dell'albergo. Poi un gruppo di incappucciati e a volto coperto ha sfondato la vetrata di una banca colpendola più volte con un cartello stradale. Subito dopo è stata sfondata la vetrina di un'altra banca e un supermercato è stato distrutto e saccheggiato, mentre una macchina è stata data alle fiamme. Incendiate pochi minuti dopo altre due auto. Incendiati cassonetti, mentre i violenti attaccano il distributore di benzina in fondo a via Cavour, su largo Corrado Ricci. Danneggiato lo sportello bancomat di un ufficio postale. Su via Cavour sono arrivati i vigili del fuoco per spegnere i roghi facendosi spazio tra i manifestanti, molti dei quali impauriti per le esplosioni dei serbatoi delle auto e per le colonne di fumo nero che si innalzano. I pompieri sono stati bersagliati con lancio di oggetti dai teppisti.
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http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=166565&sez=HOME_ROMA
FRANCIA - Sequestrato sito web che informa sulle violenze della polizia
Indignati in piazza dall'Asia all'Europa A Londra fermato Julian Assange
Nella capitale britannica Scotland Yard blocca il fondatore di Wikileaks, proibendogli di indossare la maschera simbolo della rivolta. Cinquemila persone radunate a Berlino. Cortei anche a Francoforte, Madrid, Amsterdam e nelle principali città europee. Manifestazioni nelle capitali dell'Estremo oriente, davanti ai palazzi della borsa e delle banche centrali
Un scatto della protesta a Syndey (afp)