sabato 7 maggio 2011

Affonda barcone davanti alla Libia "Erano seicento, decine di morti"

Tragedia sulle coste di Tripoli, si cercano oltre trenta dispersi

ROMA
Un barcone con oltre 600 migranti è naufragato all’alba di ieri mattina davanti alle coste libiche, nei pressi di Tripoli. Nell’incidente sarebbero morti decine e decine di migranti; altri si sarebbero salvati raggiungendo a nuoto la riva. L’imbarcazione sarebbe infatti colata a picco subito dopo la partenza, a poche decine di metri dalla spiaggia, perchè sovraccarica.
Secondo le testimonianze raccolte dal giornalista somalo Aden Sabrie, che collabora con la Bbc, sarebbero stati recuperati 16 cadaveri di suoi connazionali, tra cui alcune donne e tre neonati, mentre altri 32 risultano ancora dispersi. Ma il numero complessivo delle vittime, provenienti anche da altri paesi dell’area sub sahariana, sarebbe di gran lunga superiore.
La notizia del naufragio è stata confermata al giornalista della Bbc anche dall’ambasciatore somalo in Libia, Mohamed Abdiqani. Secondo una prima ricostruzione, attraverso le testimonianze di alcuni sopravvissuti, il barcone con oltre 600 migranti sarebbe partito un’ora dopo un’altra «carretta» che aveva un numero analogo di persone a bordo. Quasi certamente si tratta dell’imbarcazione con 655 profughi approdata in nottata a Lampedusa dopo essere stata soccorsa a circa venti miglia dall’isola dalle motovedette della Guardia Costiera.
La notizia si è subito diffusa nel centro di prima accoglienza di Lampedusa, provocando commozione e sgomento. Una donna somala giunta ieri sta piangendo dopo avere appreso telefonicamente da alcuni parenti che il figlio, partito con il secondo barcone, sarebbe tra le vittime.

Gli Usa ammettono: Osama Bin Laden preso grazie a interrogatori-tortura Guantanamo

Gli Usa ammettono: Osama Bin Laden preso grazie a interrogatori-tortura Guantanamo
L’uso del waterboarding (l’annegamento simulato) fu uno degli aspetti più controversi della presidenza repubblicana perchè considerato una forma di tortura più attroci usate in Guantanamo. Khalid Sheikh Mohammed, il presunto cervello del movimento al Qiada, fu per 183 volte soggetto alla tortura dell’annegamento simulato. Stando a quanto scrive Daily Telegraph citando fonti americane sarebbe stato lui a dare alla Cia il nome del corriere personale di Osama bin Laden, perchè sottoposto continuamente a waterboarding.
Mike Blakemore, dell’organizzazione per i diritti umani Amnesty International ha ribadito che interrogatori come quello a cui è stato sottoposto Mohammed sono comunque «ripugnanti, immorali e illegali». Secondo Amnesty «non è mai giustificabile e nessuno dovrebbe strumentalizzare la caccia a bin Laden per sostenere che la tortura è accettabile». Anche negli Usa è cominciato un esame di coscienza: «Riaprirà il dibattito che non è mai sparito sulla moralità di certe tecniche», ha detto Richard Haas, il presidente del Council on Foreign Relations.
Il waterboarding e le altre tecniche di interrogatorio pesanti furono autorizzate dopo l’11 settembre dal presidente George W. Bush e usate dalla Cia in prigioni segrete fuori dagli Stati Uniti fino al 2004. Dalla Casa Bianca non arrivano smentite, mentre molti uomini del polo repubblicano rivendicano l’uso del waterboarding e, soprattutto, di Guantanamo. Paul Wolfowit, ex stratega in Bush, in una intervista a La Stampa spiega che gli interrogatori nel super-carcere sono stati fondamentali. Secondo Donald Rumsfeld, segretario alla Difesa durante gran parte dei due mandati di George Bush, però le informazioni sono state ottenute «con un normale approccio d’interrogatorio». E anche secondo Condoleezza Rice, ex consigliere per la sicurezza nazionale ed ex segretario di Stato con Bush, il team Obama ha potuto avvalersi della miniera d’oro di informazioni strappate negli interrogatori di Mohammed e di altri membri delle cellule dell’11 settembre.
L’uso del waterboarding fu uno degli aspetti più controversi della presidenza repubblicana: bandito nel 2009 da Barack Obama, è considerato una forma di tortura, impiegata in precedenza in alcuni interrogatori, nella quale, sul volto del prigioniero, generalmente coperto da un panno, viene versata dell’acqua, provocando un effetto di annegamento. Oltre al dolore e al panico che provoca nel prigioniero, il waterboarding può causare lesioni ai polmoni e danni cerebrali dovuti alla mancanza di ossigeno.

Usa: allarme disoccupazione, mai così alto da 1983

Usa: allarme disoccupazione, mai così alto da 1983
WASHINGTON- A febbraio la disoccupazione negli Usa è salita all'8,1%, contro il 7,9% previsto dagli analisti: il dato più alto mai registrato dal dicembre 1983. Persi 651mila posti di lavoro, in linea con la stima media. Nonostante questo la Casa Bianca parla di dati «spaventosi». «Durante questa recessione sono stati persi 4,4 milioni di posti di lavoro: una cifra sbalorditiva - ha detto Obama. Per il terzo mese consecutivo, ricorda l'agenzia Bloomberg, l'economia americana ha perso più di 600mila posti di lavoro. Secondo i dati rivisti dal Dipartimento per il Lavoro, nei due mesi precedenti sono stati persi 161mila posti in più di quelli quantificati in precedenza. Il crollo del numero di buste paga a gennaio è stato infatti rivisto al rialzo, da 598 a 655mila, mentre quello di dicembre passa da 577 a 681mila, ovvero il maggior calo dall'ottobre del 1949.

Germania: giudice denuncia Merkel, lei figlia di un prete non deve approvare un omicidio

Germania: giudice denuncia Merkel, lei figlia di un prete non deve approvare un omicidio
BERLINO - La cancelliera tedesca Angela Merkel potrebbe essere costretta a rispondere davanti a un tribunale per la sua "gioia" per l'uccisione di Osama Bin Laden: dopo la valanga di critiche che l'ha investita negli ultimi giorni, un giudice di Amburgo ha denunciato la leader conservatrice tedesca accusandola di apologia di reato. Già membri della Chiesa e numerosi esponenti politici, anche conservatori, avevano duramente criticato la Merkel (Cdu) poiché si era detta "contenta" della morte del capo di Al Qaida. Ma Heinz Uthmann, questo il nome del giudice, si è spinto oltre: "Sono un cittadino che rispetta la legge e come giudice ho fatto un giuramento davanti alla giustizia e alla legge", ha detto al quotidiano "Hamburger Morgenpost", definendo le parole della cancelliera "di cattivo gusto e poco dignitose". In particolare, Uthmann ha citato l'articolo del codice penale tedesco che vieta l'apologia di reato, sottolineando che - in questo caso - la Merkel ha approvato un "omicidio", un reato punibile con una condanna fino a tre anni di prigione oppure una multa. "Per la figlia di un pastore cristiano questo commento è sorprendente e contrario ai valori della dignità umana, della carità e dello Stato di diritto", ha aggiunto il giudice.

Iran: intervento bliz usa, violazione palese di sovranità territoriale pakistana

Iran: intervento bliz usa, violazione palese di sovranità territoriale pakistana
ISLAMABAD - La Repubblica islamica dell'Iran condanna l’intervento militare delle forze speciali americane con il pretesto di uccidere Osama Bin Laden in Pakistan. A dirlo l'ambasciatore iraniano ad Islamabad, Mashalla Shakeri che ha affermato:” Si è trattato di ''una violazione della sovranità territoriale'' di quel Paese. ''Gli Usa hanno dimostrato ancora una volta la loro natura prepotente compiendo un attacco notturno in un Paese estero''. Sono le affermazioni dell’ambasciatore iraniano in Pakistan durante il suo incontro con il leader dell'opposizione nel Parlamento pachistano, Choudhry Nisar Ali Khan.

Siria: attivisti, 827 morti da inizio proteste

Damasco, 7 mag. - (Adnkronos/Aki) - Sono 827 i morti in Siria dall'inizio delle proteste antigovernative, esplose a meta' marzo. Lo denuncia il Comitato siriano per i diritti umani in un suo ultimo rapporto. L'organizzazione precisa che il bilancio comprende sia i civili uccisi dalle forze di sicurezza, che i militari e gli agenti assassinati perche' si sono rifiutati di sparare contro i manifestanti. Il bilancio e' aggiornato al 29 aprile.

Bin Laden, un figlio: papà è vivo e sta bene. Vedova Osama: a Islamabad già dal 2003

(al Jazeera)
Il Cairo, 7 mag. - (Adnkronos/Aki) - Uno dei figli di Osama bin Laden sostiene che lo sceicco del terrore è ''ancora vivo'' e mette in dubbio la notizia della sua uccisione nel blitz di domenica scorsa delle forze speciali americane in Pakistan. Lo rivela il giornale egiziano al-Wafd. Il quotidiano scrive che ''fonti della famiglia di bin Laden'' gli hanno riferito di una ''telefonata'' ricevuta ''martedì mattina'' da ''due fratelli'' dello sceicco del terrore, ''Khalid e Abdelaziz'', ed effettuata da ''Samy bin Laden'', figlio di Osama.

Nella breve conversazione, secondo il giornale, ''Samy bin Laden ha assicurato agli zii che il loro fratello è ancora vivo e che quello che sostengono i media è falso''.

Al-Wafd sottolinea che nella telefonata il figlio dello sceicco del terrore ''non ha precisato se bin Laden sia stato arrestato e sia ancora vivo o se tutta la vicenda (del blitz, ndr) è falsa''. Infine, il giornale riporta che ''nella telefonata Samy aveva fretta per motivi sicurezza e non dava molti dettagli, ma era tranquillo, perché convinto che suo padre sta bene ed è ancora vivo''.

Intanto una delle vedove dello sceicco del terrore, la yemenita Amal al-Sadah di 29 anni, - secondo quanto hanno riferito fonti degli agenti dell'inteligence che la stanno interrogando citate dal quotidiano 'Dawn' - ha rivelato che fin dal 2003 Osama bin Laden aveva lasciato l'area tribale pachistana al confine con l'Afghanistan per andare a vivere nel villaggio di Chak Shah Mohammed, non lontano da Islamabad. La donna è una delle tre vedove di Osama sotto custodia pachistana. Sposò bin Laden nel 1999 come quinta moglie, quando il capo di al Qaeda aveva 43 anni.

Il villaggio di Chak Shah Mohammed si trova nel distretto di Haripur, una quarantina di chilometri a sud est di Abbottabad. Amal ha riferito agli inquirenti che, dopo aver vissuto due anni e mezzo nel villaggio, l'intera famiglia di bin Laden si è trasferita ad Abbottabad dove era stata costruita per loro la casa dove è avvenuto il raid. Per anni, si era sempre creduto che, sin dalla sua fuga dalle grotte di Tora Bora alla fine del 2001, lo sceicco del terrore si fosse nascosto, magari in un'altra grotta, nell'area di confine fra Pakistan e Afghanistan. "Quest'uomo ha vissuto in mezzo a noi ad Haripur e Abbottabad per sette anni e mezzo e noi tutti, pachistani e americani, lo cercavamo nella direzione sbagliata", ha commentato un funzionario, citato da 'Dawn'.

Amal al Sadah ha inoltre raccontato agli inquirenti pachistani che era appena entrata in camera da letto con il marito ed erano state spente le luci quando si è sentito il rumore degli spari. Prima che bin Laden potesse afferrare il suo kalashnikov, ha aggiunto, sono entrati i Navy Seals e hanno ucciso il leader di al Qeaeda. Questa versione sembra coincidere con quella fornita recentemente dagli americani, secondo la quale quando Osama è stato ucciso aveva a portata di mano un kalashnikov Ak-47 e una pistola Makarov. La yemenita Amal, che è stata ferita alla gamba durante il raid, è ora sotto la custodia dell'intelligence pachistana assieme alle altre due mogli saudite, un figlio di cinque anni, una figlia di 22 e quattro bambini di una figlia di bin Laden, uccisa da un missile sparato da un drone americano nelle regioni tribali del Pakistan. Sotto custodia vi sono anche dei figli di Khalid, il figlio di bin Laden ucciso durante l'attacco. Khalid era sposato alla sorella di due collaboratori pachistani dello sceicco del terrore, indicati soltanto come Arshad e Tariq.

La Russa: ''A sinistra donne più brutte che mai’’. La replica: ''Detto da lui…''

Ignazio La Russa (Adnkronos)
Milano, 7 mag. (Adnkronos/Ign) - ''La Russa che critica l’aspetto estetico dei candidati? Non male detto da lui’’. Il presidente del Partito democratico, Rosy Bindi sceglie di replicare con una battuta ironica alle parole del ministro della Difesa, Ignazio la Russa che ha rinverdito il tormentone sull’estetica delle candidate, che trova la sua sintesi nel ‘donne di sinistra brutte come non mai’, che tanto piace al centrodestra, con in testa il premier Silvio Berlusconi.

‘’Dicono che Berlusconi fa eleggere solo le donne belle - ha affermato La Russa in una cena elettorale milanese - Non è vero, ci sono alcune elette non belle anche da noi, ma certo non raggiungono l'apice della sinistra, di donne di cui non faccio il nome’’.

Ma non è solo il presidente del Pd a replicare al ministro. Fa fatica a non indignarsi la deputata Paola Concia, nei giorni scorsi oggetto insieme alla Bindi delle ironie del coordinatore lombardo del Pdl, Mario Mantovani. ‘’Trovo davvero agghiacciante – dice l’esponente del Pd - che in un momento così delicato per il nostro paese, il ministro della Difesa abbia il tempo di occuparsi di altre cose, tra una cena elettorale e un'ospitata in tv, invece che della situazione libica. Ironizzare sulla gradevolezza estetica delle elette è un classico espediente maschiocentrico e diciamoci la verità banalmente da vecchi zozzoni". La Concia si limita solo a notare che “se le donne usassero gli stessi criteri estetici per giudicare i candidati uomini, e non lo fanno mai, La Russa e il 90% dei miei colleghi deputati non verrebbe neanche eletto".

Commenti ''agghiaccianti'' anche per la deputata dell'Idv Silvana Mura che ''dimostrano ancora una volta quale alto concetto della donna abbia il Pdl, visto che non riesce ad andare oltre l'aspetto estetico".

Davanti alle polemiche, puntuale è arrivata la precisazione. "Ci tengo a sottolinearlo che la mia era solo una battuta - ha detto La Russa - abbiamo il massimo rispetto per le donne. Ho anche telefonato all'onorevole Concia per spiegargli esattamente che cosa era stato detto".

Spiagge: Bonelli a Napolitano, dl incostituzionale e contro direttiva Ue

Roma, 7 mag. - (Adnkronos) - Il decreto legge Sviluppo e' "incostituzionale" e "pone diverse problematiche di compatibilita' sia con numerose disposizioni di diritto interno, sia, in ogni caso, con la Direttiva europea (cd.Bolkestein). E' quanto si legge nella memoria che il Presidente dei Verdi Angelo Bonelli ha inviato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sulla norma che introduce la privatizzazione delle spiagge. "Da una semplice lettura della normativa italiana si evince che la procedura di infrazione riguarda i seguenti due aspetti del regime concessorio afferente i beni demaniali marittimi: il diritto preferenziale di insistenza e il rinnovo automatico della concessione alla scadenza sessennale", osserva Bonelli.

Sottosegretari, Schifani e Fini: riunione capigruppo dopo il voto Bossi: "Napolitano ha ragione"

Roma, 7 mag. (Adnkronos/Ign) - Dopo il richiamo di Napolitano sul rimpasto di governo intervengono oggi i presidenti del Senato della Repubblica, Renato Schifani, e della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, i quali, come si legge in una nota congiunta, "a seguito della nota diramata nella giornata di ieri dalla Presidenza della Repubblica successivamente alla firma dei decreti di nomina dei nuovi Sottosegretari di Stato, si riservano di procedere alla convocazione delle rispettive Conferenze dei Capigruppo alla immediata ripresa dell'attivita' parlamentare''.

Dalla maggioranza però la Lega torna a smarcarsi dalla linea del Pdl con il leader del Carroccio Umberto Bossi che, dopo aver difeso l'operato del premier ieri sera, oggi sostiene che tutto sommato il capo dello Stato non ha torto. "Napolitano ha ragione" dice Bossi, perché ''quelli che sono ora diventati sottosegretari a suo tempo avevano votato contro la fducia al governo''. Il leader della Lega comunque non teme un'eventuale voto di fiducia. "Secondo me non ci sono problemi perche' il governo prendera' un sacco di voti".

Secondo Bossi tuttavia "il passaggio in Parlamento potrebbe essere necessario -ha precisato- e in ogni caso "non vedo tutta questa paura perche' il governo riuscira' a portare a casa un sacco di voti".

Il premier Silvio Berlusconi dal canto suo difende il rimpasto di governo e lancia un nuovo affondo contro Consulta e magistrati. ''Senza Fini e i suoi, grazie ai parlamentari che hanno formato il nuovo gruppo dei responsabili che sono la terza gamba della maggioranza, abbiamo una maggioranza molto piu' compatta''. Un maggioranza che ''vuole approvare finalmente quelle riforme che non sono mai state approvate perche' dentro la coalizione c'era una componente statalista, che impediva le riforme indispensabili per il Paese, a partire da quella della giustizia''.
Continua ...