Il Cairo, 7 mag. - (Adnkronos/Aki) - Uno dei figli di Osama bin Laden sostiene che lo sceicco del terrore è ''ancora vivo'' e mette in dubbio la notizia della sua uccisione nel blitz di domenica scorsa delle forze speciali americane in Pakistan. Lo rivela il giornale egiziano al-Wafd. Il quotidiano scrive che ''fonti della famiglia di bin Laden'' gli hanno riferito di una ''telefonata'' ricevuta ''martedì mattina'' da ''due fratelli'' dello sceicco del terrore, ''Khalid e Abdelaziz'', ed effettuata da ''Samy bin Laden'', figlio di Osama. Nella breve conversazione, secondo il giornale, ''Samy bin Laden ha assicurato agli zii che il loro fratello è ancora vivo e che quello che sostengono i media è falso''.
Al-Wafd sottolinea che nella telefonata il figlio dello sceicco del terrore ''non ha precisato se bin Laden sia stato arrestato e sia ancora vivo o se tutta la vicenda (del blitz, ndr) è falsa''. Infine, il giornale riporta che ''nella telefonata Samy aveva fretta per motivi sicurezza e non dava molti dettagli, ma era tranquillo, perché convinto che suo padre sta bene ed è ancora vivo''.
Intanto una delle vedove dello sceicco del terrore, la yemenita Amal al-Sadah di 29 anni, - secondo quanto hanno riferito fonti degli agenti dell'inteligence che la stanno interrogando citate dal quotidiano 'Dawn' - ha rivelato che fin dal 2003 Osama bin Laden aveva lasciato l'area tribale pachistana al confine con l'Afghanistan per andare a vivere nel villaggio di Chak Shah Mohammed, non lontano da Islamabad. La donna è una delle tre vedove di Osama sotto custodia pachistana. Sposò bin Laden nel 1999 come quinta moglie, quando il capo di al Qaeda aveva 43 anni.
Il villaggio di Chak Shah Mohammed si trova nel distretto di Haripur, una quarantina di chilometri a sud est di Abbottabad. Amal ha riferito agli inquirenti che, dopo aver vissuto due anni e mezzo nel villaggio, l'intera famiglia di bin Laden si è trasferita ad Abbottabad dove era stata costruita per loro la casa dove è avvenuto il raid. Per anni, si era sempre creduto che, sin dalla sua fuga dalle grotte di Tora Bora alla fine del 2001, lo sceicco del terrore si fosse nascosto, magari in un'altra grotta, nell'area di confine fra Pakistan e Afghanistan. "Quest'uomo ha vissuto in mezzo a noi ad Haripur e Abbottabad per sette anni e mezzo e noi tutti, pachistani e americani, lo cercavamo nella direzione sbagliata", ha commentato un funzionario, citato da 'Dawn'.
Amal al Sadah ha inoltre raccontato agli inquirenti pachistani che era appena entrata in camera da letto con il marito ed erano state spente le luci quando si è sentito il rumore degli spari. Prima che bin Laden potesse afferrare il suo kalashnikov, ha aggiunto, sono entrati i Navy Seals e hanno ucciso il leader di al Qeaeda. Questa versione sembra coincidere con quella fornita recentemente dagli americani, secondo la quale quando Osama è stato ucciso aveva a portata di mano un kalashnikov Ak-47 e una pistola Makarov. La yemenita Amal, che è stata ferita alla gamba durante il raid, è ora sotto la custodia dell'intelligence pachistana assieme alle altre due mogli saudite, un figlio di cinque anni, una figlia di 22 e quattro bambini di una figlia di bin Laden, uccisa da un missile sparato da un drone americano nelle regioni tribali del Pakistan. Sotto custodia vi sono anche dei figli di Khalid, il figlio di bin Laden ucciso durante l'attacco. Khalid era sposato alla sorella di due collaboratori pachistani dello sceicco del terrore, indicati soltanto come Arshad e Tariq.