mercoledì 28 settembre 2011

Legge bavaglio: fermiamoli!

Ancora, questa volta la legge bavaglio si ripropone attraverso l’adozione della legge Mastella, in votazione fra una settimana, grazie alla quale la cronaca giudiziaria sarà imbavagliata. Fino all’appello, nessuna telefonata, nessun verbale, nessuna relazione o accertamento da parte della Polizia potrà essere pubblicato.

Una legge che andrà ad abrogare il diritto ad essere informati, la libertà di stampa sarà ridotta drasticamente, la trasparenza, la circolazione di informazioni destinate a far comprendere ai cittadini comportamenti corretti o scorretti di chi ci governa sono messi profondamente in crisi, soffocati da una legge di casta, una legge che trasuda la grande paura che attanaglia oggi il potere.

Il potere ha paura che sia apra il vaso di Pandora, quel grande contenitore di tutti i mali di questo governo che sguazza in una palude volta a destabilizzare l’intera società civile, attraverso un malgoverno corrotto, che cerca in tutti i modi di lacerare lo Stato democratico, perché la giustizia fa paura, l’opinione pubblica informata e libera fa paura, in quanto potrebbe andare a scalfire l’immobilità che oggi domina il senso comune.

La comunicazione pubblica diventerà un “optional” da usare sporadicamente e solo in certe occasioni.

Questa è una legge che andrà a ledere irreparabilmente la prospettiva futura di questo Paese che non avrà più senso di giustizia e senso di libertà; chi ci governa diventerà ingiudicabile, i suoi comportamenti non potranno più essere messi in discussione, perché verranno oscurati.

E’ necessario che la libera comunicazione e la libera informazione divengano patrimonio culturale di tutti e che ognuno partecipi alla loro costruzione e al loro sviluppo, costruendo tutti insieme un linguaggio condiviso, di questo ha bisogno l’Italia, di questo hanno bisogno i cittadini che credono ancora che il futuro passi attraverso la cultura, formata e maturata in un clima di libertà.

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http://www.agoravox.it/Legge-bavaglio-fermiamoli.html

Le firme contro il Porcellum e la "strana" lotta tra comitati referendari

Fonti vicine al comitato referendario danno oltrepassata la soglia delle 500.000 firme per l’abolizione del Porcellum. Un grandissimo risultato, raggiunto nonostante una visibilità televisiva impercettibile, compensata tuttavia dal tam tam della rete, che anche in questa occasione – come nella consultazione referendaria di giugno – ha svolto il prezioso ruolo di difensore dei sacrosanti principi democratici ad essere informati e a partecipare allares publica. Si tratta di un primo passo, che va gestito senza la presunzione di pensare che il più sia stato fatto.

L’avviso ai naviganti è chiaro. Tocca al Parlamento, ora, decidere se ignorare la richiesta di cambiamento e continuare a fare strame della volontà popolare, o se sia più opportuno fare tesoro del messaggio lanciato dalla società civile. Le reazioni a caldo sembrano incoraggianti, se perfino Alfano, che non doveva trovarsi sulla Luna quando è stata approvata la “porcata”, si è detto disponibile a modificarla: “Siamo per capovolgere il sistema elettorale per cui oggi i parlamentari sono calati dall’alto”. Un sussulto che fa restare basiti. Certo, potrebbe anche essere una tattica dilatoria. Fino a quando la Cassazione non si pronuncerà sull’ammissibilità del quesito (gennaio 2012), non accadrà nulla. E se, come sembra, la legislatura si interromperà prima della scadenza naturale, tutto potrebbe tornare in alto mare perché si andrebbe alle urne con l’attuale sistema elettorale.

Al di là di qualsiasi considerazione, siamo però di fronte alla luminosa attuazione del principio scolpito nel primo articolo della Costituzione: la sovranità appartiene al popolo. Ed è bene che lo sappia chi confonde il potere con l’arbitrio. Ci sarà sempre un giudice a Berlino, fino a quando le istituzioni democratiche funzioneranno.

In questa Italia schizofrenica, il pericolo è semmai un altro. Quello che piccoli interessi di bottega possano vanificare un risultato ottenuto, per lo più, indipendentemente dalle sigle di partito. I sostenitori dell’“altro” referendum (il “Passigli”), dopo l’iniziale passo indietro, hanno di nuovo fatto sentire la propria voce non soltanto per invitare gli elettori a sostenere il proprio quesito, ma anche per seminare dubbi sulla possibilità che i quesiti del comitato “firmo, voto, scelgo” superino il vaglio della Cassazione e sugli effetti della loro approvazione.

In un momento come quello attuale, dividersi costituisce una grave prova di immaturità e di autolesionismo. Responsabilità vuole, invece, che una volta individuata una priorità, ci si comporti di conseguenza, senza volersi per forza appuntare sul petto la medaglia di primo della classe. È essenziale abolire questa legge vergognosa. Che lo faccia Arturo Parisi o Stefano Passigli, non fa grande differenza. Anche perché, in Italia, il referendum è uno strumento abrogativo, per cui dopo, in ogni caso, si renderà necessario l’intervento del Parlamento. Insomma, non importa il colore del gatto: l’importante è che catturi i topi.

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IRLANDA: ATTIVISTA GAY, EX-IRA E POP STAR IN CORSA ALLE PRESIDENZIALI

(ASCA-AFP) - Dublino, 28 set - Un attivista per i diritti dei gay, un ex comandante dell'Ira e una ex cantante vincitrice di un concorso neglianni settanta sono fra coloro che correranno per le elezioni presidenziali che si terranno in Irlanda il prossimo 27 ottobre. Si tratta di David Norris, senatore indipendente da lungo tempo coinvolto nelle battaglie in favore degli omosessuali, Dana Dana Rosemary Scallon, che nel 1970 vinse l'Eurovision song contest con la canzone ''All Kinds of Everything'', e Martin McGuinness, ex membro dell'Ira diventato vice primo ministro dell'Irlanda del Nord. Dai sondaggi, Norris emerge come il favorito alla successione di Mary McAleese, in carica da due mandati.

Bandito Giuliano, il giallo si infittisce: scomparso il fascicolo sulla sua morte

I pm cercavano i referti per l'esame del dna: sospettano che il corpo sepolto a Montelepre non sia il suo

PALERMO - C'è un nuovo giallo nell'inchiesta sulla morte di Salvatore Giuliano. Il fascicolo aperto subito dopo l'omicidio, avvenuto il 5 luglio del 1950, è sparito. I pm di Palermo che hanno riaperto l'inchiesta sul delitto, ipotizzando che quello sepolto nel cimitero di Montelepre non sia il cadavere del bandito, hanno cercato invano l'incartamento per esaminare il referto firmato dal medico legale dopo il decesso. Ma delle conclusioni dell'esame autoptico e del fascicolo non c'è traccia. Nè in Procura, nè all'Archivio storico di Palermo dove tutti gli atti di inchieste penali devono essere portati decorsi 50 anni.

In attesa del deposito ufficiale della consulenza degli esperti che hanno comparato il dna trovato su alcuni oggetti appartenuti al bandito con quello del corpo sepolto e riesumato - ufficiosamente i consulenti hanno già detto che il dna estratto dagli abiti esaminati non è sufficiente per arrivare a una conclusione certa sull'identità del cadavere - l'inchiesta resta aperta. A un nulla di fatto ha portato il raffronto con i familiari in vita di Giuliano, a un nulla di fatto avrebbe portato il confronto con i vestiti. La Procura, dunque, per mettere fine ai dubbi sulla morte del bandito e archiviare il sospetto che ad essere ucciso sia stato un sosia e che Giuliano sia fuggito altrove, potrebbe decidere di riesumare i genitori del «re di Montelepre». Il confronto del loro dna con quello del corpo sarebbe risolutivo per accertarne l'identità.

Usa: accusata omicidio, 'sono vampiro'

(ANSA) - WASHINGTON - E' stata arrestata con l'accusa di aver istigato e partecipato all'omicidio di un amico di 16 anni avvenuto nella cittadina di Parker in Florida, ma Stephanie Pistley, 18 anni, si e' dichiarata innocente e rivelato: ''Sono meta' vampiro e meta' lupo mannaro''. Stephanie ha anche ammesso di bere regolarmente il sangue del suo fidanzato, un 25 enne accusato di complicita' nel delitto. Giura pero' di non essersi attaccata alla giugulare della vittima.

Governo: radicali non votano, Pd valuta espulsione

Roma, 28 set. (Adnkronos) - I 6 radicali, eletti nelle liste del Pd, non hanno votato sulla mozione di sfiducia a Saverio Romano. Una decisione, quella della pattuglia radicale, che ha scatenato l'ira dei democratici. Domani, nel direttivo del Gruppo, valutera' l'espulsione. "E' stato un comportamento incomprensibile e intollerabile'" dice il capogruppo Dario Franceschini.

Camera 'salva' ministro Romano Aula respinge mozione di sfiducia

Saverio Romano
Roma, 28 set. (Adnkronos/Ign) - La Camera dice no alla sfiducia individuale al ministro delle politiche agricole Saverio Romano. Hanno votato sì alla mozione 294 deputati, mentre i no sono stati 315. Questi voti "non sono a mio favore, ma sono contro questa mozione", ha detto Romano subito dopo il voto. "Il dato positivo - dice - è che abbiamo raggiunto una maggioranza qualificata nonostante numerose assenze" per motivi giustificati, ci tiene a precisare.

Durante il suo intervento alla Camera, Romano - che ha definito "odiosa" la mozione - ha dettio: "L'ordine giudiziario ha soverchiato il Parlamento e ne vuole condizionare le scelte". "Mi sarei aspettato - ha detto ancora - un atto ispettivo", per capire "come mai un uomo che svolge una funzione pubblica possa essere stato tenuto otto anni sulla graticola".

"Io e i miei familiari fino alla settima generazione siamo incensurati", ha affermato poi il ministro che ha partecipato al voto ("Si tratta di una mozione del Pd, e io voterò la mozione dei democratici"). "L'accusa grave e importante a cui molti di voi fanno riferimento -ha aggiunto- è un titolo di reato privo di sostanza perche per ben tre volte lo ha stabilito il pm procedente". Romano si è soffermato quindi sulla sua vicenda giudiziaria. "Non sono mai stato rinviato a giudizio, non ho mai subito un processo né una condanna. Questa indagine inizia nel 2003 e si conclude nel 2005 con un'archiviazione e il sottoscritto un mese dopo diventa sottosegretario al Lavoro nel governo Berlusconi. Sei mesi dopo, grazie alle propalazioni di Campanella, vengo reinscritto nel registro degli indagati e questa indagine dal 2005 spira nel novembre del 2007. Dal novembre del 2007 al novembre del 2010 nessuna attività. Un uomo politico dopo otto anni ha diritto di conoscere cosa realmente è accaduto in quel tempo? Perché se è stato fatto un processo in mia assenza in altri processi è cosa ancora più grave". "Questo dimostra comunque la malattia del nostro sistema giudiziario: perché se per otto anni quest'uomo politico è stato tenuto libero, la giustizia ha fallito; se invece è stato tenuto sulla graticola, e non doveva, per otto anni, a me sembra un tempo interminabile".
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“Berlusconi è basso e unto, e con il fondotinta”

Pina Picierno boccia con decisione il premier Alla Responsabile del settore Legalità per il Partito Democratico, Pina Picierno, Berlusconi non piace proprio per niente e non usa mezzi termini per esprimerlo.

COLPEVOLE E BRUTTO - Ospite al programma di Radio2 “Un Giorno da Pecora“, la Picierno ha dichiarato: “Penso che se Berlusconi è colpevole, ed io penso che lo sia, lui debba andare in galera”. Alla domanda “Il Ministro Rotondi ha definito da noi il Premier un ‘santo puttaniere’, lei come lo definirebbe?, la deputata non ha esitazioni: “Puttaniere sicuramente“.

E’ IL PIU’ BRUTTO - Come mai una posizione così decisa? “Perchè proprio oggi c’è il Tribunale del riesame che conferma e specifica che lui era consapevole di andare con delle prostitute“. Infine, viene chiesto alla deputata un giudizio estetico sul Premier e, anche in questo caso, la Picierno non la manda a dire: “Lo trovo terribile, è il piu’ brutto del Parlamento: basso, unto, senza capelli e col fondotinta“.

Come nascono le superstizioni più famose del mondo

Ecco le origini antiche delle superstizioni che ancora oggi animano la festa di Halloween

Halloween è alle porte, e quale miglior occasione per parlare di superstizioni che una vacanza in cui ci si concentra sugli spiriti e i simboli esoterici. Che voi siate superstiziosi o meno, scoprire le origini di queste credenze comuni è davvero uno sguardo affascinante sulla religione e sulla psicologia umana.

ROMPERE UNO SPECCHIO – Causa sette anni di sfortuna. Quando eravamo bambini, ci si diceva che questa superstizione derivava dal fatto che nel medioevo comprare uno specchio sarebbe costato a una persona media sette anni di lavoro. I romani furono i primi a creare specchi fatti di vetro. Credevano inoltre che la loro invenzione avesse il potere di rubare un soffio d’anima alla persona che l’avrebbe usata. Se il riflesso di una persona fosse apparso distorto, allora la sua anima sarebbe stata corrotta e intrappolata. Fortunatamente, i Romani credevano anche che l’anima potesse essere rinnovata, dopo sette anni.

GATTI NERI – Mentre la maggior parte delle culture occidentali considerano i gatti neri portatori di cattiva sorte, molte aree del Regno Unito li considerano animali fortunati. Infatti, sembra che i gruppi pagani di queste zone li considerassero portatori di fortuna da così tanto tempo che i primi Cristiani cominciarono a diffondere storie sul fatto che fossero malvagi. In particolare, questo genere di storie legavano i gatti alle streghe, il che è molto coerente visto che i Cristiani accusavano i Pagani di essere streghe.
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Riforma pensioni, Bossi: “Noi ai ritocchi” Per il leader leghista servono nuove idee

Riforma pensioni, Bossi: “Noi ai ritocchi”
ROMA – “Non vogliamo mica portare via i soldi ai pensionati per darli agli imprenditori come dice Confindustria, siamo mica matti”. Umberto Bossi, tranquillizza così sul tema delle pensioni escludendo anche l’ipotesi dei ritocchi. A Montecitorio, si intrattiene con alcuni cronisti e descrivendo l'esito del vertice di martedì tra il premier e il ministro dell'Economia rassicura: “Anche loro vogliono bene ai poveracci”.
Ma non solo. Il leader leghista, coglie l’occasione anche per un appello agli imprenditori:“Una volta inventavano il lavoro, oggi, sono invecchiati anche loro e quelli che lo inventano sono in Cina. Devono svegliarsi – esorta - non basta mettere i soldi ma idee”. Il riferimento va anche a Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria: “Certo,anche lei”, ribadisce Bossi. E sulla crisi di Governo non si sbilancia, semplicemente conferma l’intenzione del Premier Silvio Berlusconi e di Tremonti di affrettare i tempi per trovare una soluzione.

Governo: Fini, sembra si sia aperta campagna elettorale

Roma, 28 set. (Adnkronos) - "Dall'esperienza che ho, sembra si sia aperta la campagna elettorale". Cosi' il presidente della Camera, Gianfranco Fini, risponde ai cronisti sulla seduta 'movimentata' dell'Aula di Montecitorio, impegnata a votare la mozione di sfiducia delle opposizioni al ministro dell'Agricoltura Saverio Romano.

Governo: Berlusconi, accanimento pm contro di me, presto andro' in tv

Roma, 28 set. (Adnkronos) - Silvio Berlusconi e' pronto ad andare in tv per spiegare agli italiani la sua verita' di fronte all'accanimento giudiziario di questi giorni. Il premier avrebbe confidato ad alcuni parlamentari del Pdl oggi alla Camera durante il voto su Saverio Romano, che sarebbe intenzionato a dare un messaggio all'opinione pubblica, visto gli attacchi che arrivano da piu' procure nei suoi confronti.

Afghanistan: uccisi 10 civili durante raid Usa

Afghanistan: uccisi 10 civili durante raid Usa

KABUL - Almeno 10 personecivili sono morti durante un'operazione militare condotta dalle truppe americane, apparentemente contro i talebani, nella provincia di Nangarhar in Afghanistan. L'attacco secondo la PressTv, ha avuto luogo durante la notte in una zona vicino al confine col Pakistan. Nel corso dell'operazione, secondo i testimoni, le forze Usa avrebbero arrestato anche un numero imprecisato dei civili. I funzionari locali hanno confermato l'attacco sostenendo che le vittime non erano elementi anti-governativi. Tuttavia, l'esercito statunitense non ha ancora confermato l'assalto. La scorsa settimana gli aerei da guerra degli Stati Uniti di hanno bombardato il distretto di Banda Ab della provincia di Ghazni provocando 35 morti. L'armata americana ha affermato di aver mirato militanti talebani, ma gli abitanti dei villaggi ha detto civili sono stati anche tra i morti. Centinaia di civili, in gran parte donne e bambini, hanno perso la vita nei raid stranieri compiuti negli ultimi mesi in Afghanistan. Washington e i suoi alleati sono stati condannati in diverse occasioni dal governo di Kabul per la tragedia dei civili. Il presidente afgano, Hamid Karzai, dopo l'uccisione di 14 civili dello scorso 29 maggio a Helmand, ha lanciato l'"ultimo avvertimento" rivolto agli Usa perche' cessino le operazioni "unilaterali".

Cina: Stop a relazioni militari con Usa per vendita armi a Taiwan

Cina: Stop a relazioni militari con Usa per vendita armi a Taiwan
PECHINO - Le relazioni fra Cina e Pentagono verranno interrotte, a causa del recente annuncio di un accordo da 5,85 miliardi di dollari per forniture di armi statunitensi a Taiwan. Lo ha annunciato il ministero della Difesa cinese, minacciando rappresaglie per l'accordo, siglato la scorsa settimana. È ritenuta probabile anche la sospensione delle visite e degli altri scambi militari fra i ministeri della Difesa dei due Paesi. Il portavoce del ministero della Difesa cinese, Geng Yansheng, ha dichiarato oggi, senza scendere in dettagli, che gli scambi di alto profilo con gli Usa, come esercitazioni congiunte e altre attività in larga scala, subiranno le conseguenze dell'accordo Usa-Taiwan. Pechino, che considera l'isola di Taiwan proprio territorio, vede le relazioni con il Pentagono come mezzi di contrattazione politica, mentre gli Usa li ritengono importanti per costruire fiducia ed evitare scontri, mentre le forze armate cinesi si ammodernano.

Iran: schieramento navi davanti a coste Usa

Iran: schieramento navi davanti a coste Usa
TEHERAN - La marina militare iraniana potrebbe inviare unita' da guerra nell'Oceano Atlantico, in prossimita' delle acque territoriali degli Stati Uniti. Lo ho ha annunciato il comandante in capo della marina, l'ammiraglio Habibollah Sayyari citato dall'IRIB. "Cosi' come il potere egemonico e' presente vicino non lontano dalle nostre frontiere marittime - con riferimento alla presenza della marina statunitense nel Golfo Persico - noi stiamo programmando di stabilire una forte presenza vicino dalle acque territoriali statunitensi", ha dichiarato Sayyari, senza fonrire ulteriori particolari.

L’attore che ha marchiato a fuoco la compagna

Rinviato a giudizio Vittorio Vannutelli

L’aveva ammanettata a una panca da body building e l’aveva marchiata a fuoco con un ferro a forma della iniziale del suo nome, come se si trattasse di un animale di cui rivendicare il possesso. Poi ha filmato la macabra scena.

LA STORIA - Ne avevamo parlato anche noi: ““Così ogni uomo capirà che sei mia”: Vittorio Vannutelli così spiegava alla sua compagna perché aveva deciso di marchiarla a fuoco con il suo nome e cognome. Il marchio a fuoco, hanno scoperto gli investigatori del commissariato Monteverde — il distretto romano che dista pochi metri dall’appartamento in cui avvenivano le sevizie — è solo l’ultima di una lunga serie di «punizioni» inferte alla compagna, 33 anni. Sigarette spente sul suo corpo, bastonate, «giochi erotici» pesanti: questo ha raccontato la vittima di aver subito dal maggio del 2010 fino allo scorso febbraio. Alla base delle vessazioni c’era una gelosia che sconfinava nell’ossessione.
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Il Diclofenac fa male al cuore?

Il FANS utilizzato come anti-infiammatorio e analgesico sotto accusa Un nuovo studio correla l’assunzione del Diclofenac all’aumento del rischio di infarto o ictus. Il principio attivo viene utilizzato in farmaci per l’artrite, il mal di schiena, la gotta, l’emicrania e l’influenza.

UN RISCHIO SOSTENUTO - I pazienti in cura con Diclofenac hanno il 40% di rischi in più di avere problemi di cuore con gravi conseguenze: la scoperta è stata pubblicata in un report dalla Plos Medicine. L’omonima molecola è presente nei più comuni anti-infiammatori non steroidei: si stima che ne siano stati prescritti 17mila solo nel 2010, ma alcune delle formulazioni vengono vendute senza ricetta medica. La Hull York Medical School in Inghilterra e l’Institute for Clinical Evaluative Sciences di Toronto, Canada, hanno messo insieme 51 studi che prendono in considerazione gli effetti di questo tipo di farmaci, indicati più semplicemente con la sigla NSAID. La responsabile della ricerca, la dottoressa Patricia McGettigan, ha spiegato: “I NSAID offrono sollievo dal dolore a milioni di pazienti con disturbi infiammatori cronici. Il rischio cardiovascolare viene chiaramente descritto, ma spesso trascurato. Nella scelta tra i tanti farmaci simili disponibili da utilizzare, sia i pazienti che i medici trarrebbero beneficio da un bilancio tra gli aspetti positivi e i rischi per il singolo individuo“.

PER ESSERE PRECISI - La McGettigan continua: “Ad esempio il Diclofenac, il NSAID più comunemente prescritto in Inghilterra nel 2010, è stato associato con un aumento di rischi cardiovascolari del 40% (rispetto al non utilizzo). In dosi massicce, l’incremento del rischio raddoppia. Una alternativa, il naprossene, prescritto la metà delle volte, non è stata associata ad alcun rischio crescente in alcuna dose. Per la prima volta abbiamo abbastanza dati per fare un confronto tra NSAID per determinale quale sia più rischioso e quale invece sia relativamente sicuro. Per esempio, un paziente che ha già avuto problemi di cuore, pressione sanguigna alta e diabete, di base corre già un rischio di avere un infarto del 5%, l’utilizzo del diclofenac lo aumenterebbe del 40%, con un rischio annuale superiore al 7%. In altre parole, uno su 50 di questi pazienti potrebbe soffrire di un attacco di cuore evitabile. Si tratta di un’informazione importante per poter scegliere, soprattutto se esiste un’alternativa sicura. Al contrario, una giovane donna in salute ha un rischio annuale di attacchi di cuore inferiore all’0.1% e, con l’utilizzo comune di NSAID, avrebbe un incremento non significativo di pericoli a livello cardiovascolare“. Il Diclofenac è il principio attivo attualmente utilizzato per farmaci come Voltaren, Dicloreum, Algosenac, Deflamat, Diclocular, Diclofan, Dicloftil, Diclotears, Dropflam, Fenadol, Fender, Flogofenac, Forgenac, Lisiflen, Pennsaid, Solaraze e Voltfast.

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http://www.giornalettismo.com/archives/152781/il-diclofenac-fa-male-al-cuore/

Michael Jackson, al via il processo

Il medico Murray rischia 4 anni e si commuove davanti alle foto choc del cantante morto

MILANO - Conrad Murray scoppia in lacrime. Non ce la fa a vedere le foto di Michael Jackson in fin di vita. Al via il processo sulla morte di Jacko, avvenuta il 25 giugno 2009. Il dottor Murray è l'imputato, accusato di omicidio involontario per aver procurato un'overdose di sedativo al cantante. E ora rischia 4 anni di carcere. Lui si è sempre dichiarato innocente.

IL PROCESSO- Ma l'accusa non ci sta. «Dimostreremo che Conrad Murray ripetutamente ha agito con negligenza e in maniera incompetente». Jackson e il medico si erano incontrati a Las Vegas tre anni prima della morte. Ed era stato assunto a maggio 2009 per seguire Michael Jackson durante il tour «This is It» che avrebbe dovuto iniziare a luglio a Londra. L'accusa ha anche spiegato che Murray aveva prima chiesto un compenso di 5 milioni di dollari per un anno di lavoro, e che i due si erano poi accordati per 150 mila dollari al mese. In aula sono stati mostrati i video e le foto degli ultimi istanti di vita del cantante. Il suo corpo all'ospedale. E un audio in cui la voce di Jacko è deformata dalle droghe.

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http://www.corriere.it/esteri/11_settembre_27/jackson-processo-foto_9bdce4ec-e949-11e0-ba74-9c3904dbbf99.shtml

Nuove nomine alla Rai: Masi e Di Bella

Scelti i direttori di Tg2 e Rai3, rispettate le previsioni

Antonio Di Bella
Antonio Di Bella
MILANO - Arrivano i nuovi direttori del Tg2 e Ra3. E secondo le previsioni sono l'ex vicedirettore dello stesso telegiornale Marcello Masi e l'ex direttore del Tg3 Antonio Di Bella. Quest'ultimo sostituisce Paolo Ruffini, passato a dirigere La7. Masi, invece, copre il vuoto lasciato da Mario Orfeo, che dallo scorso 20 giugno è passato a dirigere il Messaggero.

LE CARRIERE - Sia Masi che Di Bella sono due «prodotti» interni della Rai. Entrambi hanno cominciato come cronisti. Masi, 52 anni, ha esordito al Giornale Rado Rai nel 1989, occupandosi di economia. Dopo anni da vice, dallo scorso giugno aveva sostituito Mario Orfeo come direttore ad interim del Tg2. Di Bella, 55 anni, figlio del direttore del Corriere della Sera Franco Di Bella, ha invece cominciato nella redazione di Milano nel 1983. Dopo l'esperienza da direttore del Tg3, è stato corrispondente da New York.

LE ALTRE NOMINE - Il Cda della Rai, su proposta del direttore generale Lorenza Lei, ha approvato a maggioranza anche le altre nomine saltate la scorsa settimana per lo scontro tra maggioranza e opposizione sulle condirezioni: Roberto Nepote a Rai Gold, Gianni Scipione Rossi a Rai Parlamento e Giovanni Miele a Gr Parlamento. Nella stessa seduta, sono poi appunto state varate anche tre condirezioni: Gianfranco D'Anna diventa condirettore del Gr3, Giorgio Giovannetti di Gr Parlamento e Simonetta Faverio di Rai Parlamento.

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http://www.corriere.it/politica/11_settembre_28/masi-dibella-rai_aa1bfc9e-e9b9-11e0-ac11-802520ded4a5.shtml