Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
giovedì 12 novembre 2009
Milano: Berlusconi, Fini, La Russa, Maroni, Calderoli e la Santanchè nel mirino del kamikaze
Milano, 12 novembre 2009 - Un dossier sul presidente del consiglio Silvio Berlusconi. E' quanto sarebbe stato rintracciato, secondo quanto si apprende, nell’archivio informatico sequestrato a Mohamed Game, l’attentatore libico che lo scorso 12 ottobre ha tentato di farsi saltare in aria davanti alla caserma Santa Barbara di Milano.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini, condotte dalla Digos e dai Ros e coordinate dal pm di Milano Maurizio Romanelli, Mohamed Game, attraverso una minuziosa ricerca su Internet, aveva redatto una quindicina di dossier anche su altrettante personalità politiche, suoi potenziali obiettivi, e in particolare su membri del governo, tra cui Roberto Maroni, Ignazio La Russa e Roberto Calderoli.
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http://quotidianonet.ilsole24ore.com/cronaca/2009/11/12/259945-milano_attentatore_caserma.shtml
"No B day", quasi 250mila adesioni in piazza la protesta nata sul web
ROMA - Quasi duecentocinquantamila adesioni raccolte su internet in un mese. Nasce così il "No B day", la manifestazione nazionale "per chiedere le dimissioni di Berlusconi". Ideata da un gruppo di blogger, incubata nella Rete, alimentata su Facebook, la protesta nasce come reazione agli attacchi del premier seguiti alla sentenza sul Lodo Alfano. Dal 9 ottobre 2009, Silvio Berlusconi critica il Quirinale, attacca i giudici della Corte Costituzionale, accusandoli di essere "comunisti", si definisce "l'uomo più perseguitato della storia", litiga in tv con Rosy Bindi dicendole che è "più bella che intelligente" provocando una rivolta delle donne. A un passo dallo scontro istituzionale, mentre fuori e dentro il Parlamento infuriano le polemiche, un gruppo di blogger decide di dar vita ai propri post. Aprono un gruppo su Facebook e indicono una "manifestazione nazionale per chiedere le dimissioni di Berlusconi". Ad oggi, dopo un mese, hanno raccolto oltre 235mila adesioni. Una marea che si definisce "apartitica e pacifista" e che si è già data un appuntamento per scendere in piazza: il pomeriggio del 5 dicembre a Roma, in piazza della Repubblica. Si partirà con un corteo per arrivare fino a piazza del Popolo. Poi, in serata, un concerto in piazza San Giovanni, organizzato grazie all'aiuto dei 3mila artisti raccolti in un altro gruppo, "Artisti - No Berlusconi Day".
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Processo breve, depositato il Ddl - Insorge il Pd: "Cirio e Parmalat al macero..."
ROMA - Il ddl sul processo breve è stato depositato stamane dal gruppo Pdl al Senato; lo ha sottoscritto anche la Lega. Il ddl, composto da 3 articoli, prevede, tra l'altro, la prescrizione dei processi in corso in primo grado per i reati "inferiori nel massimo ai dieci anni di reclusione" se sono trascorsi più di due anni a partire dalla richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero senza che sia stata emessa la sentenza. Il provvedimento entra in vigore il giorno dopo alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Contro il provvedimento insorge il Pd. Anna Finocchiaro, capogruppo dei senatori, dopo le interviste di rito con i giornalisti, ha letteralmente sbattuto il testo del disegno di legge contro il muro della sala stampa dicendo: "Il ddl non si applicherà per il furto aggravato. Così per il rom che ruba il processo rimarrà, mentre processi come Eternit, Thyssen, Cirio e Parmalat andranno al macero". Il provvedimento, secondo il segretario del Pd Pierluigi Bersani, potrebbe essere a rischio incostituzionalità. "Serve attenzione - ha detto Bersani della presentazione - se la proposta prevede di fare processi brevi, ma farli, va bene; c'è una norma per non fare processi o per non farne alcuni, non siamo d'accordo. Se arriveremo alla scontro non sarà responsabilità dell'opposizione, non ce lo andiamo a cercare, ma ci viene proposto perchè ci vengono sempre proposti gli stessi problemi". Mentre Antonio Di Pietro annuncia che l'Italia dei valori è pronta a chiedere il referendum contro la legge sul processo breve targata Pdl. "Il 5 dicembre con la manifestazione a piazza Navona annunceremo l'impegno a raccogliere le firme per un referendum contro una legge incostituzionale, immorale e contro gli interessi degli italiani. - dice Di Pietro - La legge proposta dice che dopo 2 anni il processo non si deve fare più. Per questo migliaia di processi, tra cui quelli sui maggiori scandali italiani da Parmalat ai bond argentini, andranno tutti estinti: è la più grande amnistia mascherata della storia".
E intanto il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto fa sua l'iniziativa di riforma costituzionale per il ripristino dell'immunità parlamentare presentata ieri da Margherita Boniver. "Nel quadro della riforma della giustizia, che comprenderà anche interventi costituzionali - sostiene il capogruppo Pdl - a nostro avviso va anche aperta una riflessione sul tema dell'immunità parlamentare". L'immunità parlamentare, ricorda Cicchitto, "era un tassello di un sistema concepito per regolare in modo equilibrato i rapporti fra politica e magistratura. Aver fatto saltare nel 1993 dalla Costituzione quel tassello ha contribuito a mettere in crisi il delicato equilibrio fra politica e magistratura. Oggi quell'equilibrio va ricostruito, meglio se nell'ambito di una grande riforma costituzionale e di una globale riforma della giustizia".
http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/politica/giustizia-16/giustizia-16/giustizia-16.html
Ddl sul processo breve in Senato - La prescrizione scatta dopo due anni
La norma riguarda i processi in corso e i reati «inferiori nel massimo ai dieci anni di reclusione».
MILANO - Il disegno di legge sul processo breve è arrivato in Senato, presentato dal Pdl e sottoscritto dalla Lega (il testo completo in pdf). Composto da tre articoli, prevede tra l'altro che la prescrizione scatti dopo due anni dalla richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero per i processi in corso in primo grado e per reati «inferiori nel massimo ai dieci anni di reclusione». Per quanto riguarda la norma sulla prescrizione, il ddl prevede che l'imputato possa non avvalersi dell'estinzione del processo, presentando una dichiarazione in udienza o a mezzo del suo legale con una richiesta autenticata. Il provvedimento, messo a punto dal legale del premier e deputato del Pdl Niccolò Ghedini, entra in vigore il giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.
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http://www.corriere.it/politica/09_novembre_12/giustizia-ddl-senato-prescrizione-due-anni_49ccf1f2-cf7d-11de-a0b4-00144f02aabc.shtml?fr=box_primopiano
Inchieste Mediaset: Berlusconi e Confalonieri insieme sotto accusa
MILANO - I giudici della seconda sezione del Tribunale di Milano hanno trasmesso gli atti del processo sui fondi neri creati da Mediaset attraverso la compravendita dei diritti tv al presidente Livia Pomodoro, affinche' li trasmetta a sua volta ai giudici della prima sezione penale, che dovranno decidere sulla richiesta di riunione della posizione del presidente della societa' Fedele Confalonieri, accusato di frode fiscale, con quella degli imputati nel troncone principale del procedimento, tra cui Berlusconi. (RCD)
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache/Inchieste-Mediaset-Berlusconi-Confalonieri-insieme-accusa/12-11-2009/1-A_000060227.shtml
COSENTINO: NON LASCIO. BERLUSCONI MI HA DETTO DI TENERE DURO
(ASCA) - Roma, 12 nov - ''Non lascio il posto di sottosegretario ne' la candidatura alla Regione Campania.
Devo tutto al presidente Berlusconi, come gli devono tutto coloro che ricoprono incarichi piu' o meno importanti''.
Cosi', il sottosegretario all'Economia, Nicola Cosentino in un'intervista al Giornale, dopo la richiesta di arresto della Procura di Napoli, sull'ipotesi di dimissioni.Cosentino rivela che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi gli ha detto di ''tenere duro''. ''Stai su col morale - lo avrebbe esortato il premier -, guarda che mi stanno facendo a Palermo e a Milano, andiamo avanti'. E io vado avanti''. Perche' ''l'unico che puo' decidere sul mio futuro al governo e sulla Campania e' solo il premier. Decide lui per la corsa alla presidenza della regione perche' e' stato lui a togliere quella vergogna dei rifiuti. Decide lui anche per il governo perche' sono una sua espressione diretta. A me Silvio ha dato tutto, credo profondamente nell'amicizia e nella gratitudine che non e' un sentimento della vigilia''.
http://www.asca.it/news-COSENTINO__NON_LASCIO__BERLUSCONI_MI_HA_DETTO_DI_TENERE_DURO-873942-POL-1.html
Berlusconi/ Veronica Lario avvia causa separazione
Roma, 12 nov. (Apcom) - Veronica Lario avrebbe avviato la causa di separazione da Silvio Berlusconi presentando in tribunale un ricorso individuale con addebito. Lo scrive il Corriere della Sera, citando "fonti vicine alle parti". Il quotidiano ricorda anche che "negli ultimi giorni la composizione dei collegi di difesa ha iniziato ad allargarsi. Accanto agli avvocati matrimonialisti sono scesi in campo anche esperti di diritto patrimoniale e societario, nonché di assetti ereditari". Il "nodo", continua il Corriere, è la divisione dell'impero Fininvest.
http://www.apcom.net/newspolitica/20091112_093907_5f4631b_75886.shtml
Mills/ Corte d'Appello: fu corrotto da Berlusconi
Milano, 12 nov. (Apcom) - David Mills fu corrotto come testimone da Silvio Berlusconi. La corruzione si verificò dopo che Mills aveva testimoniato il falso in due processi a carico del fondatore della Fininvest oggi presidente del consiglio dei ministri. Lo scrivono i giudici della seconda sezione della Corte d'appello di Milano nella motivazione formata da 92 pagine depositata questa mattina in cancelleria.
Gennaio 2009: Il Pd salva Cosentino. Ecco i nomi dei parlamentari
Nel gennaio 2009 la Camera respinse una mozione che chiedeva le dimissioni del sottosegretario accusato di fiancheggiare il clan camorristico dei "Casalesi". La bocciatura fu dovuta al comportamento di una nutrita pattuglia di parlamentari del Pd: astensioni, uscite dall’aula, assenze e voto contrario. Se il Pd avesse votato in modo compatto la mozione sarebbe passata a causa delle assenze nel Pdl.
Ecco i nomi dei parlamentari del Pd che hanno salvato Cosentino:
Hanno votato contro: Capano e Sposetti.
Si sono astenuti: Bachelet, Cuperlo, Parisi, La Forgia, Bernardini, Madia, Mantini, Maran, Boccia, Capodicasa, Concia, Coscioni, Ferrari, Giachetti, Ginefra, Marini, Mecacci, Recchia, Sarubbi, Schirru, Tempestini, Turco Maurizio, Vannucci, Viola, Zamparutti, Zunino.
Non hanno partecipato al voto, nonostante in giornata fossero presenti in aula: Tenaglia, Calearo, Fioroni, Gasbarra, Lanzillotta, Letta Enrico, Morassut, Bobba, Sereni, Vassallo, Merloni, Boffa, Bonavitacola, Bressa, Bucchino, Carra, Castagnetti, Corsini, Cuomo, D’Antona, De Pasquale, De Torre, Fadda, Ferranti, Fiano, Fiorio, Genovese, Giacomelli, Giovannelli, Gozi, Losacco, Lovelli, Lulli, Marantelli, Margiotta, Mosca, Murer, Narducci, Pedoto, Piccolo, Rosato, Russo, Samperi, Scarpetti, Servodio, Testa, Vaccaro, Vassallo, Vernetti, Vico.
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ITALIA - Morte Cucchi, ecco il racconto del testimone del pestaggio in cella
"Ha la pelle nera dell´Africa Occidentale l´uomo che ha visto Stefano Cucchi cominciare a morire in un sotterraneo del palazzo di Giustizia per mano di 'due guardie', due agenti di polizia penitenziaria, di piantone alle 'camere di sicurezza'. Ha i suoi stessi anni, 31. Era stato arrestato dai carabinieri la stessa sera (il 15 ottobre), alla stessa ora, le 23.30, per lo stesso reato (stupefacenti). Ma in un quadrante diverso della citta'. Tra il raccordo Anulare e Tivoli. La mattina del 16 ottobre - si legge sulla REPUBBLICA - ha visto crollare Stefano sotto due manrovesci al viso. Tra le urla, ha sentito il tonfo sordo dei calci delle 'guardie' accanirsi su quel corpo rannicchiato in terra e gia' fragile. Poi, quando i suoi polsi e quelli di Stefano sono stati chiusi allo stesso schiavettone che dal palazzo di Giustizia li doveva trascinare a Regina Coeli, ha raccolto le sue ultime parole: 'Hai visto questi bastardi come mi hanno ridotto?'. In questo incrocio di destini, l´uomo che 'sa', si chiama S. Y.(Repubblica, che ne conosce il nome, ha accettato la richiesta del suo avvocato di tutelarne, almeno per il momento, un parziale anonimato), e' un clandestino ed e' detenuto in una cella del braccio "comuni" del carcere di Regina Coeli. Il 3 novembre, ha consegnato il suo segreto al pubblico ministero Vincenzo Barba. Quattro giorni dopo, sabato 7, nella sala colloqui del carcere ha fissato negli occhi il suo giovane avvocato, Francesco Olivieri, e con una smorfia gli ha confidato la paura di chi ora teme il prezzo di quella verita': 'Avvocato, ho raccontato al magistrato una cosa per cui ho paura che ora non mi faranno piu' uscire di qua'. Olivieri non e' ancora riuscito a tirare fuori S. da Regina Coeli. Ieri, ha bussato una prima volta alle porte degli uffici giudiziari per chiedere di sottrarre quel testimone al rischio di una possibile vendetta, di un´intimidazione, perche' i segreti, si sa, in carcere durano assai poco. Tornera' a farlo oggi. E ora - nel suo studio di via Tuscolana - promette che non mollera'. 'Intanto, sto facendo una colletta per raccogliere il denaro necessario a pagare l´ospitalita' della "Casa dell´Amore fraterno". Dieci euro al giorno per poter indicare al giudice almeno un indirizzo in cui disporre gli arresti domiciliari. Poi, comincera' l´altra battaglia. Diciamocelo pure, quella piu' difficile. La parola di un ragazzo di colore accusato di spaccio contro quella di uomini in uniforme'. (...) Stefano Cucchi e' nella cella di fronte alla sua. Anche lui e' solo.
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http://www.aduc.it/notizia/morte+cucchi+ecco+racconto+testimone+pestaggio_113760.php
ITALIA - Alemanno sotto accusa: trattiene fondi ricevuti contro la tossicodipendenza
"Continua l'imbarazzante silenzio dell'Agenzia per le tossicodipendenze del Comune di Roma, che nonostante abbia gia' incassato i fondi per il 2009 si ostina a non impegnare i soldi destinati ad importanti servizi per la citta'". Dopo alcuni giorni, Domenico Durastante, consigliere Pd del municipio XII, continua a denunciare il mancato intervento del Comune in materia di piano di zona per le tossicodipendenze."Gli operatori romani preoccupati per il proprio futuro alcuni giorni fa hanno indirizzato una missiva all'Agenzia comunale per le tossicodipendenze, richiedendo spiegazioni e delucidazioni circa le fatture per prestazioni rese nel 2008 e non ancora pagate e il piano 2010 che secondo il protocollo doveva essere predisposto entro il 15 ottobre scorso. I soldi erogati dalla Regione Lazio e gia' incassati dal Comune che fine faranno?". Il consigliere Pd, auspica quindi che "la commissione sulla Trasparenza del Comune di Roma intervenga convocando in una audizione ad hoc il presidente dell'Agenzia comunale sulle Tossicodipendenze e tutto il consiglio affinche' diano spiegazioni esaustive a riguardo e si ponga la parola fine a questa tragicomica che sta mettendo a rischio i livelli occupazionali delle varie cooperative nonche' l'intero servizio alla cittadinanza".
http://www.aduc.it/notizia/alemanno+sotto+accusa+trattiene+fondi+ricevuti_113766.php
MAFIA: CONFISCATI IMMOBILI PER 6 MLN A CLAN CATANESE
(AGI) - Catania, 12 nov. - Beni immobili per un valore di circa 6 milioni di euro riconducibili al clan mafioso dei Laudani, sono stati confiscati a Catania dala Guardia di Finanza. Si tratta di venti tra terrenei, appartamenti, ville che erano formalmente intestati a un imprenditore assassinato nel 1997, Carmelo Rizzo, considerato un prestanome dei boss. Nel corso delle indagini patrimoniali, i finanzieri hanno anche scoperto che Rizzo si sarebbe appropriato di circa un milioni di euro grazie a trucchi contabili con cui avrebbe truccato i bilanci societari.
http://www.agi.it/rubriche/ultime-notizie-page/200911120712-cro-rom1000-mafia_confiscati_immobili_per_6_mln_a_clan_catanese
GOVERNO: CAMERA APPROVA ISTITUZIONE MINISTERO DELLA SALUTE
Roma, 11 nov. (Adnkronos) - Rinasce il ministero della Salute. L'assemblea della Camera dei deputati ha approvato il Ddl 2766 per l'istituzione del dicastero e l'incremento del numero dei sottosegretari.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/GOVERNO-CAMERA-APPROVA-ISTITUZIONE-MINISTERO-DELLA-SALUTE_3983136352.html
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