mercoledì 3 agosto 2011

Giornalisti: e' morto Francesco Arrigoni, esperto di vini e ristoranti



Roma, 3 ago. (Adnkronos) - Lutto nel mondo del giornalismo enogastronomico. Si e' spento oggi improvvisamente, infatti, a causa di un aneurisma, il giornalista e scrittore Francesco Arrigoni. Aveva 52 anni. Grande esperto di vini e ristoranti, collaborava con il Corriere della Sera dal 2005. Arrigoni lascia la moglie e due figli.

L’invasione dei gemelli in Cina


Così le donne sfuggono alla politica demografica della Repubblica Popolare
Come è noto, in Cina non è possibile avere troppi bambini: la popolazione della Repubblica Popolare, effettivamente debordante, ha suggerito al governo comunista una misura da moltissimi criticata, e da parecchi giudicata ai limiti dell’umanità: il controllo delle nascite. Ma ora, le argute mamme della Cina del Sud sembrano aver escogitato un piano per eludere la proibizione: assumono farmaci per indursi una gravidanza gemellare.
“VOGLIO DUE FIGLI!” – Intorno alle gravidanze gemellari - o addirittura plurigemellari – si starebbe sviluppando un vero e proprio business.
Secondo un’indagine del Guangzhou Daily, alcuni ospedali privati nella provincia di Guandogn stanno fornendo a donne sane e fertili alcune medicine per stimolare l’infertilità, come il citrato di clomifene, per stimolare l’ovulazione ed aumentare le possibilità di avere gemelli o gravidanze triple. Le pillole, etichettate come “pillole per bambini multipli” in Cinese, son oprese per bocca e sarebbero disponibili solo dietro ricetta medica.
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Crisi: Di Pietro a Napolitano, non si puo' andare avanti? Sciolga Parlamento

Roma, 3 ago. (Adnkronos) - Antonio Di Pietro chiede a Silvio Berlusconi di dimettersi e spiega che la strada maestra sarebbero le elezioni anticipate: ''Io sono dell'idea che quando un governo non funziona bisogna chiedere il voto ai cittadini''. E poi si rivolge anche a Giorgio Napolitano: ''Presidente lei tutti i giorni dice che non si puo' andare avanti cosi'... E allora lo sciolga questo Parlamento, ci mandi a votare'', dice il leader Idv.

Usa: Bibbia usata per convincere ufficiali a usare bomba nucleare


Usa: Bibbia usata per convincere ufficiali a usare bomba nucleare
L’Air Force degli Stati Uniti ha addestrato i giovani ufficiali sulla morale e l’etica del lancio delle bombe nucleari, citando passaggi dal Nuovo Testamento e i commenti di un ex membro dei nazisti, secondo quanto riportato dal rilascio degli ultimi documenti.
La sessione obbligatoria dell’Etica del Nucleare e il Conflitto Nucleare, che comprende una discussione sulla "Teoria Cristiana della Giusta Guerra” di Sant’Agostino è tenuta dai cappellani dell’Air Force e ha luogo nel corso della prima settimana di addestramento degli ufficiali dell’Artiglieria alla base dell’Air Force di Vandenberg in California.
"I Requisiti per una Guerra Giusta" di Sant’Agostino, citati nella presentazione di 43 pagine in PowerPoint, sono: "Per vendicare o per avvisare il malvagio; per proteggere l’innocente e per ripristinare l’ordine morale sociale" e "per ripristinare l’ordine morale; non per espandere il potere, non per l’orgoglio della vendetta".
I documenti dell’Air Force sono stati pubblicati in seguito al Freedom of Information Act (FOIA) e forniti a Truthout dallaMilitary Religious Freedom Foundation (MRFF), un’organizzazione a tutela dei diritti civili. Il Presidente di MRFF, Mikey Weinstein, ha riferito che più di trenta ufficiali dell’Air Force, la maggioranza dei quali si sono descritti come Protestanti e Cattolici Romani praticanti, hanno contattato il suo gruppo nelle settimane scorse nella speranza di farlo lavorare per l’Air Force allo scopo di gli insegnamenti basati sul Cristianesimo dalla sessione di addestramento sull’etica del nucleare. [Per chiarire, Weinstein è un membro del Tavolo di Consiglio di Truthout.]
Allegate alla presentazione in PowerPoint, ci sono più di cinquecento pagine di altri documenti che si riferiscono alla prima settimana di addestramento di un ufficiale di Artiglieria. Dopo che gli ufficiali hanno completato il loro addestramento, vengono inviati a uno delle tre basi dell’Air Force per sorvegliare l’arsenale dell’Intercontinental Ballistic Missile (ICBM) e, se incaricati di farlo dal presidente, lanciare i propri armamenti nucleari Minuteman III.
Una delle diapositive più inquietanti cita Wernher Von Braun, un ex membro del Partito Nazionalsocialista e ufficiale delle SS. Von Braun, che è considerato il padre del programma spaziale USA, non viene citato come esperto nel campo, ma perché ci si riferisce a lui come autorità morale, cosa notevole visto che lo scienziato nazista utilizzava gli ebrei imprigionati nei campi di concentramento, i partigiani e civili anti-nazisti francesi tra gli altri per la costruzione del razzo V-2, un armamento responsabile della morte di migliaia di cittadini britannici.
Von Braun disse dopo essersi arreso alle forze americane nel maggio del 1945: "Noi sapevamo di aver creato un nuovo stile di guerra e il domandarci a quale nazione, a quale nazione vittoriosa volevamo consegnare queste nostre idee brillanti era una decisione morale [grassetto nel documento] più grande di tutte le altre. Noi volevamo vedere il mondo risparmiato da un altro conflitto come quello affrontato dalla Germania e sapevamo che, solo mettendo queste armi nelle mani delle persone che sono guidate dalla Bibbia, potevamo avere la rassicurazione che il mondo fosse in buone mani." [grassetto nel documento]
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CRISI: VENDOLA, DA BERLUSCONI INQUIETANTE INCONSAPEVOLEZZA

(ASCA) - Roma, 3 ago - ''Inquietante assenza di consapevolezza sullo stato reale in cui versa il nostro Paese, sulla gravita' del momento, sulla drammatica condizione sociale di milioni di famiglie italiane. Insieme al vuoto di prospettiva per il futuro''. E' netto il commento negativo di Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Liberta', alle parole di Silvio Berlusconi in Aula a Montecitorio.

''E' un discorso - prosegue il leader di Sel - che fotografa l'inettitudine di una classe dirigente.

C'e' una sola alternativa a questa dolorosa deriva - conclude Vendola - tornare rapidamente alle urne, liberare la Nazione dal tappo del berlusconismo, voltare pagina. Davvero''.

CRISI: BERSANI, PENSO CHE ITALIA SIA VERAMENTE NEI GUAI

(ASCA) - Roma, 3 ago - ''Penso che l'Italia e' seriamente nei guai''. Lo afferma il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, replicando all'informativa del capo del Governo sulla crisi.

''Il nostro paese e' colpito da un crisi che non ha precedenti: abbiamo perso 6 punti di Pil, come nessun altro paese, e mentre gli altri la contrazione l'hanno assorbita, noi - denuncia Bersani - ancora siamo qui a sforzarci di recuperare cio' che non abbiamo recuperato''.

La crisi, continua l'esponente del Pd, ''non e' solo speculazione, sono gli investitori e i nostri creditori che non si fidano piu'''. E questa sfiducia ''non e' un umore passeggero''. Inoltre, conclude Bersani, ''nel nostro paese sta montando una disperazione che sta bruciando lo spirito civico di cui avremmo bisogno per reagire''.

Non ti lavi? Sei uno stupratore


La Cassazione condanna un pastore siciliano che imponeva rapporti sessuali a sua moglie senza la necessaria toeletta
“Una grande vittoria per il genere femminile”, dirà qualcuno: l’uomo non deve più puzzare per essere maschio al 100%, anzi, è necessario il contrario. La Corte di Cassazione ha confermato la condanna per stupro inflitta ad un pastore siciliano che haimposto alla moglie ripetuti rapporti sessuali appena tornato dal pascolo delle sue pecore e senza nemmeno lavarsi. Per il Tribunale, se la moglie si rifiuta per la puzza, va ascoltata, pena la condanna. In quest’Ansa l’intera vicenda.
Commette violenza sessuale il marito ‘puzzolente’ che impone alla moglie rapporti sessuali senza rispettare la richiesta della donna di farsi prima una bella doccia. E’ questo il punto di vista della Procura della Cassazione che ha chiesto ed ottenuto il nuovo rinvio a giudizio nei confronti di un pastore siciliano restio all’uso del sapone e solito a fare sesso con la moglie appena rientrato dal pascolo delle pecore, senza provvedere a farsi almeno una rapida toeletta preliminare. Dall’accusa di stupro, Mario C. di 51 anni, era stato prosciolto dalla Corte di Appello di Catania nel 2008 in quanto “pur essendo la moglie Lucia G. contraria ai rapporti sessuali, perchè l’uomo era solito consumarli al rientro dalla propria attività di pastore, senza praticare alcuna igiene e pulizia del proprio corpo, finiva poi per accettare volontariamente i rapporti”. Alla moglie, restia agli amplessi nauseabondi, il pastore immobilizzava le mani e procedeva nei suoi intenti “senza aderire affatto alle richieste del coniuge di effettuare la necessaria igiene corporale”. Ad avviso della Cassazione, quindi, si trattava di rapporti “imposti coattivamente”. 
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Fini, l’amico della Casta


Per calmierare la rivolta che monta il Presidente anticipa il rientro dalle ferie dei parlamentari. Ma i tagli ai vitalizi?
Ieri e oggi, cambia la data, ma il luogo no: seggiola più alta di Montecitorio, parla Gianfranco Fini, presidente dell’assemblea dei Deputati italiani. E parla per calmare quella che, se non controllata, potrebbe essere una pericolosa miccia innescata e pronta a scoppiare: quella dei costi della politica. Stamattina il Fatto Quotidiano ha d’altronde aperto, piuttosto deciso, notando una stranezza: quest’anno, e fino a questo pomeriggio, i deputati avrebbero ripreso i loro lavori quest’autunno solo a metà settembre. Questo per dare modo a chi voleva di partecipare al viaggio in Palestina organizzato dai parlamentari cattolici di Maurizio Lupi.
LA CASTA VA IN VACANZA – Così il Fatto, nell’articolo interno. “Tra festini e superferie, se ne fregano della crisi”: ovviamente, sono i deputati, la casta che tutto in Italia mangia a spese dei poveracci.
Alle otto e mezzo della sera, il presidente della Camera Gianfranco Fini è costretto a fermare gli onorevoli già in fuga. Per concludere l’esame del bilancio manca ancora un voto, ma i deputati hanno fretta di scappare a casa. Valigie da preparare, che oggi è l’ultimo giorno di lavoro, ci si rivede a metà settembre. Non all’inizio, a metà. VISTA la situazione, il Pd aveva proposto, almeno per quest’an - no, di tornare sui banchi ai primi del mese, lunedì 5. Invece no, l’annuncio di una settimana in più di vacanza (si torna in aula il 12) arriva nel bel mezzo della votazione sui tagli (irrisori) al bilancio della Camera.
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Silvio alla Camera nega l’evidenza – Liveblogging


L’atteso discorso del premier che ha tenuto il paese col fiato sospeso. Tremonti è fermo come una statua al suo fianco.
Silvio Berlusconi si presenta in parlamento per il suo atteso discorso sullo stato della crisi. A fianco a lui, Giulio Tremonti corrucciato e immobile: l’attesa rassicurazione dei mercati non arriva.
18.08 Finisce il discorso.
18.07 Gli italiani hanno dato il mandato al governo e il governo si ripresenterà nel 2013 per raccogliere l’eredità di anni difficili. “Il governo farà il governo, completeremo le riforme della modernizzazione del paese, rafforzeremo il rapporto con le parti sociali, faremo fino in fondo la nostra parte”. Frattini, praticamente, dorme.
18.05 Si avvia verso la fine il discorso di venti minuti più debole che si potesse pronunciare e che da molto tempo a questa parte si ricordi. Nessuna nuova proposta, nessuna azione concreta che sollevi l’Italia. Solo auto-incensazione: “Ascoltate un imprenditore che ha tre aziende in borsa, che è in trincea ogni giorno e che quindi sa come vanno i mercati”. Ah, quindi sono effettivamente sue le aziende. E il conflitto di interessi?
18.00 La nostra economia è vitale, dice Silvio – ci mancherebbe altro. “Il paese è economicamente e finanziariamente solido, nei momenti difficili sa essere coeso. Il parlamento agiranno con ampio consenso politico e sociale per affrontare ogni minaccia alla nostra stabilità finanziaria”. Sarebbe questa la rassicurazione dei mercati? Come può pensare Berlusconi che questo basti?
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Smettere di fumare rende tristi? E' colpa di un enzima


Si studieranno dei farmaci che lo inibiscano,
per aiutare i tabagisti a liberarsi dal vizio.

E' un enzima che causa la depressione post-sigarette
MILANO- Umore nero o persino depressione per l'addio alle bionde? I risultati di uno studio canadese spiegano perché i fumatori che chiudono i ponti con le sigarette sperimentano ansia, tristezza e malumore, fino a cadere nella morsa del male di vivere. La ricerca appare sulla rivista Archives of General Psychiatrya firma di scienziati del Centre for Addiction and Mental Health e dell'università di Toronto. Il fumo, ormai è noto, è una delle principali cause di morte prevenibili. Ma il problema di molti tabagisti è che smettere significa entrare in un tunnel di umore negativo, cosa che nel 50% dei casi porta a ricominciare entro tre giorni da quando si è gettato nell'immondizia l'ultimo pacchetto. Precedenti ricerche si erano focalizzate sulla capacità della nicotina di modulare i neuroni che rilasciano dopamina. Ma secondo gli esperti canadesi, ci sono altri bersagli neuronali chiave. Per esempio, l'enzima monoamina-ossidasi A (Mao-A), che metabolizza le sostanze chimiche che migliorano l'umore.
L'IPOTESI - Nelle aree del cervello dove questa enzima viene modulato, come la corteccia prefrontale o quella cingolata anteriore, l'aumento dei livelli di Mao-A è associato con episodi di depressione. L'ipotesi dello studio è stata dunque quella che quando si smette di fumare la quantità di questo enzima aumenta vertiginosamente, peggiorando sensibilmente l'umore dell'aspirante ex-tabagista. La verifica è avvenuta tramite Pet su 24 fumatori sani, la metà accendeva da 15 a 24 sigarette al giorno e l'altra metà oltre 25. L'effetto è stato confermato e sembra valere soprattutto per i tabagisti più incalliti che tentano di smettere. «Questi risultati hanno implicazioni significative per chi vuole smettere di fumare», sottolineano gli studiosi. L'idea è infatti di far partire al più presto la ricerca per mettere a punto farmaci inibitori del Mao-A, che potrebbero facilitare l'impresa di liberarsi dal vizio del fumo. (Fonte: Adnkronos Salute)

Genitori snaturati, un sito li smaschera


Papà e mamma Peter Pan e figli in pericolo:
su Parentfail le immagini bizzarre

MILANO - «Questa è la dimostrazione che ad alcune persone dovrebbe essere vietato procreare». Così recita lo slogan di Parentfail, sito web dedicato ai genitori snaturati che sta avendo un discreto successo in Rete. Nelle centinaia d’immagini postate sono immortalati pargoli in situazioni bizzarre e pericolose (alcune immagini provocherebbero rabbia e disgusto anche nelle persone meno sensibili) sotto gli occhi di genitori-Peter Pan che sorridenti non sembrano comprendere la superficialità della propria condotta.
Si chiama «Parentfail» il sito dedicato ai genitori snaturati: raccoglie centinaia d?immagini in cui sono immortalati pargoli in situazioni bizzarre e pericolose sotto gli occhi di genitori-Peter Pan  (da parentfail.com)
LE SEZIONI - Gli utenti sono invitati a votare le foto più divertenti della settimana e spesso sono gli stessi genitori snaturati a spedirle. Queste sono inserite in 10 diverse categorie. Tra le immagini più insolite si distinguono quelle presenti nella sezione «Mom fail», dedicata alle mamme snaturate. Qui si può vedere la foto di una mamma con la divisa militare che in una mano ha una pistola e nell'altra tiene suo figlio, oppure la posa di una ragazza che indossa un vestito molto succinto sotto gli occhi increduli di suo figlio. Ma a vincere il titolo di mamma americana più snaturata è certamente una donna che in un supermarket per tenere a bada il figlio lo ha legato a un lungo guinzaglio. Nella sezione «Dad fail» (padri snaturati) spiccano le foto di un genitore asiatico che è immortalato mentre guida un motorino sul quale viaggia l'intera famiglia formata dalla moglie e dai suoi tre figli (di cui due sono poco più che neonati), oppure quella del papà felice che sorridente ammira sua figlia con un fucile in mano o ancora quella del genitore che tiene in braccio un neonato e guarda con passione le donne nude su Playboy.
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http://www.corriere.it/cronache/11_agosto_03/sito-genitori-snaturati_223dcc8a-bdc2-11e0-99fd-c37f66002d24.shtml

Torino, informatico ritrovato cadavere nel bosco. Sequestrati Pc e documenti

Torino, 3 ago. (Adnkronos/Ign) - E' durato circa due ore il sopralluogo dei carabinieri nella casa torinese di Paolo Pilla, il giovane di 34 anni trovato morto ieri nei boschi di Rivalba nel torinese. I militari, accompagnati dal fratello Giuseppe, hanno portato via dall'appartamento all'ultimo piano in una via centrale della città un Pc e alcuni documenti. Intanto sono terminati i primi rilievi medico-legali sul corpo. Il corpo è stato portato alla camera mortuaria dell'ospedale di Chivasso (To) ed è a disposizione della Procura di Torino.
A quanto si apprende da un primo esame superficiale svolto dal medico legale, il dottor Stefano Ricciardelli, sarebbe evidente una ferita di alcuni centimetri sul lato destro della testa e le condizioni del corpo fanno pensare che il giovane sia morto già da alcuni giorni.
Sembra che Paolo, un ragazzone alto un metro e 93 centimetri, sia stato trovato rannicchiato sotto pochi centimetri di terra in una buca a qualche centinaio di metri dalla casa che aveva acquistato a Rivalba. Accanto alla buca è stata rinvenuta una pala.
A trovare il cadavere, di cui affiorava dal terreno qualche lembo dei vestiti, è stata la ex convivente e non il fratello come si era appreso in un primo momento. Il fratello Giuseppe è arrivato sul posto solo successivamente.
I carabinieri stanno sentendo familiari e amici dell'informatico per ricostruire gli spostamenti del giovane nelle ultime ore prima della scomparsa denunciata dalla madre. Una vicina aveva detto ai familiari di aver visto Paolo nella casa che aveva acquistato a Rivalba, sabato pomeriggio insieme a due uomini.
Paolo Pilla, tecnico informatico, viveva nel centro di Torino, nello stesso palazzo della madre e aveva piccoli precedenti per reati contro il patrimonio e la persona. Sabato alla madre aveva detto che andava via per motivi di lavoro e che si sarebbero visti più tardi. Aveva lasciato i cellulari a casa della madre e non è più tornato.


Australia: allarme bomba a Sidney, ordigno legato al corpo di una donna

Sidney, 3 ago. (Adnkronos) - Allarme bomba a Sidney. Gli artificieri della polizia australiana hanno circondato un'abitazione del sobborgo di Mosman dopo un rapporto che riferiva di una giovane donna alla quale sarebbe stata legato al corpo un ordigno esplosivo. Come riporta la Bcc, il vice capo della polizia, Mark Murdoch, ha riferito che le autorita' stanno trattando la questione "in maniera molto seria". Secondo le prime ricostruzioni, l'ordigno sarebbe stato attaccato al corpo della donna da un un uomo entrato furtivamente nell'abitazione e poi fuggito.

Processo a Mubarak, l'ex raìs in barella respinge le accuse: ''Sono innocente''

Il Cairo, 3 ago. (Adnkronos/Aki/Ign) - E' iniziato oggi il processo a carico dell'ex presidente egiziano Hosni Mubarak e dei suoi più stretti collaboratori. Il presidente della Corte ha aperto la seduta ricordando la necessità che "i lavori si svolgano nel massimo della tranquillità".
L'ex raìs, che questa mattina ha lasciato l'ospedale di Sharm el-Sheikh, dove è ricoverato da mesi, per essere trasferito a bordo di un velivolo militare al Cairo per il processo, è entrato su una barella nella gabbia degli imputati predisposta nell'aula magna dell'Accademia di polizia. Nei primi minuti dell'udienza, l'ex presidente ha alzato più volte la testa dal lettino nel quale era coricato per seguire il processo.
I suoi due figli, Alaa e Gamal, con indosso la tuta bianca dei detenuti egiziani, hanno seguito l'udienza in piedi nella parte destra della gabbia nella quale sono stati portati. Dall'altra parte della gabbia l'ex ministro dell'Interno, Habib el-Adly, con una divisa azzurra. El-Adly era stato già processato nelle scorse settimane per malversazione.
L'udienza ha preso il via con la chiamata dell'ex ministro dell'Interno. Con lui sono stati chiamati anche altri imputati.
I legali di Mubarak hanno chiesto alla Corte di separare il processo a carico del loro assistito da quello che vede imputato l'ex ministro dell'Interno. Gli avvocati dell'ex presidente egiziano e degli altri imputati hanno inoltre chiesto più tempo per convocare nuovi testimoni.
I pubblici ministeri del Cairo hanno accusato Mubarak ed el-Adly di aver ordinato alla polizia di sparare sui manifestanti durante la rivoluzione egiziana. I pm hanno anche accusato l'ex raìs di corruzione per una serie di progetti immobiliari a Sharm el-Sheikh e per la vendita del gas a Israele. La procura del Cairo ha quindi chiesto di inserire tra i capi di imputazione gli omicidi e la repressione condotta dalla polizia nei giorni della rivoluzione in tutte le province egiziane.
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