martedì 5 luglio 2011

P4: difesa gen. Adinolfi, atti a Roma

(ANSA) - NAPOLI - La difesa del generale Adinolfi, indagato nell'inchiesta sulla cosiddetta P4, ha chiesto che gli atti del procedimento siano trasmessi alla procura di Roma per competenza. Se i pm di Napoli non accoglieranno la richiesta, sul conflitto si pronuncera' la Cassazione. Adinolfi e' indagato per favoreggiamento e rivelazione del segreto d'indagine per la presunta fuga di notizie che consenti' a Luigi Bisignani, principale indagato dell'inchiesta, di venire a conoscenza dell'indagine.

Berlusconi ritira norma su Lodo

(ANSA) - ROMA - Berlusconi annuncia il ritiro della norma sul Lodo dalla Manovra finanziaria. ''Norma giusta ma la ritiro'', dice il Premier.

Salute: lavoro, famiglia e sesso a gonfie vele 'scudo' per il cuore

Roma, 5 lug. (Adnnkronos/Adnkronos Salute) - Vedere sempre il bicchiere mezzo pieno regala un cuore di ferro. Secondo uno studio americano, infatti, le persone soddisfatte di lavoro, famiglia e vita sessuale corrono un rischio del 13% piu' basso di sviluppare malattie cardiovascolari. E' quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori dell'Universita' di Harvard (Usa) su ottomila britannici, pubblicato sull''European Heart Journal'.

Riforma fiscale: a rischio la sanità per gli animali


I medici dei migliori amici dell’uomo criticano l’abolizione delle detrazioni per le spese veterinarie.
Si fa un gran parlare di riforma fiscale, ma pochi si addentrano nei meandri della discussione: tanto più che, a livello ministeriale, sono state istituite ben quattro commissioni per l’istruttoria tecnica, incaricate dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, probabilmente per creare più confusione tra noi comuni mortali.
Certamente esiste l’esigenza attuale di far fronte alle difficoltà economiche in cui versa il Paese al fine di sostenere il reddito, anche mediante ulteriori detrazioni fiscali con l’aumento di un punto percentuale delle aliquote Iva (dal 10 all’11 per cento e dal 20 al 21 per cento), con una conseguente "riduzione dello sterminato numero di regimi di favore fiscale, di erosione dell’imponibile, attualmente in essere".
Dall’Irpef, infatti, si detraggono le spese più disparate, che vanno dalle spese sanitarie in genere, a quelle effettuate per mandare i figli in palestra e alle spese veterinarie. Per far fronte, in parte, al colabrodo delfisco, Tremonti ha pensato bene di togliere queste ultime detrazioni dall’Irpef che, in origine, erano state introdotte anche per cercare di diminuire l’evasione fiscale. A conferma di ciò, nel Piano nazionale di riforma è scritto che "la fiscalità generale deve finanziare l’assistenza sociale, non sostituirla".
"Sarebbe un duro colpo – insorge con forza Carlo Scottipresidente senior dell’Associazione nazionale medici veterinari italiani – per la sanità veterinaria del nostro Paese. Le conseguenze economiche sul bilancio familiare si tradurrebbero presto in una contrazione della prevenzione veterinaria, proprio mentre in Italia è più alta l’esigenza di combattere le malattie trasmissibili come la leishmaniosi e zoonosi mortali come la rabbia. Il semplice gesto della prevenzione – garanzia di sicurezza sanitaria per canigatti e persone – verrebbe ulteriormente scoraggiato da un fisco che si dimostra pericolosamente vessatorio nel considerare una prestazione sanitaria alla stregua dei consumi". E Scotti conclude, con grande amarezza: "Quando l’abbiamo spiegato al ministro Tremonti, abbiamo ottenuto una risposta decisamente antieuropea: il gettito nazionale prima di tutto. Oggi ascoltareBruxelles fa comodo, tassare con un alibi europeo fa dimenticare che per questo governo le tasse erano il nemico pubblico numero uno".
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I costi della guerra al terrore degli USA: 225.000 morti e 4.400 miliardi di dollari


La global war on terror lanciata dagli Stati Uniti in seguito agli attacchi dell'11 settembre ha lasciato sul terreno 225.000 morti per un costo complessivo fino a 4.400 miliardi di dollari, secondo un nuovo studio pubblicato dalla Brown University*. Aggiornando così la precedente stima a 3000 miliardi redatta dal Premio Nobel per l'economia Joseph Stiglitz.
Il rapporto, redatto da un gruppo di ricercatori e reso noto la scorsa settimana, prende in esame non solo le due guerre in Iraq e Afghanistan, ma anche le campagne di lotta al terrorismo in Pakistan e Yemen, oltre alle operazioni navali antipirateria nell'Oceano Indiano e il lavoro di intelligencenel prevenire e neutralizzare ulteriori attentati.
La conclusione, secondo gli autori, è che i governi in procinto di intraprendere una guerra, quasi sempre sottovalutano sia la potenziale durata che hanno i costi del conflitto, da un lato, mentre sopravvalutano “gli obiettivi politici che possono essere raggiunti con l'uso della forza bruta”, dall'altro.
Il costo ufficiale delle operazioni belliche è pari 1.311 miliardi di dollari. Ma tale cifra è indicativa dei soli finanziamenti federali al Pentagono, senza tenere conto delle spese ulteriori. L'anomalia delle stime ufficiali, infatti, è che gli obblighi federali nei confronti dei veterani non sono mai stati computati nelle analisi governative fin qui divulgate. Peraltro, va considerato che il 30% dei soldati di ritorno dalle missioni manifesta gravi disturbi di comportamento che incidono sulla famiglia e sull'ambiente di lavoro, finanche all'omicidio. Il danno economico e i costi sociali si rivelano, dunque, più gravi di quanto supposto.
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Napoli, confermato un caso di tifo presso il Policlinico Federico II: primo caso dal dopoguerra


Presso il Policlinico Ferdinando II di Napoli (nella foto) sembra essere stato confermato un caso di tifo murino. La persona che aveva contratto l'infezione si era ricoverata presso il Policlinico a inizio giugno, ma è stata già dimessa dalla struttura ospedaliera.
La dottoressa Maria Triassi, Direttore del Dipartimento Assistenziale di Igiene Ospedaliera, Medicina del Lavoro e di Comunità nonché responsabile dell’Area Biomedica del Servizio di Prevenzione e Protezione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” di Napoli, racconta ad AgoraVox che "dal dopoguerra ad oggi non si erano mai visti casi [di tifo, ndr]. Quindi era da 40 anni che non si registrava un caso del genere". Aggiunge però che questo episodio "è da osservare con molta attenzione. Certamente non è matematica la correlazione con la crisi dei rifiuti, però sicuramente c’è da dire che la presenza di rifiuti non raccolti in strada facilita la proliferazione di ratti, come degli insetti, che sono poi vettori di malattie infettive".
"Questa malattia", spiega Maria Triassi, "è causata dalla Rickettsia typhi, che è un microrganismo che vive nella pulce del ratto. Quindi, il ratto è un ospite asintomatico".
L'infezione è quindi insorta nel paziente attraverso il morso di una pulce del ratto, che ha provocato sulla pelle del soggetto un "bottone", delle macchie cutanee unite ad altri sintomi più generici come spossatezza, febbre e malessere.
Riguardo alle circostanze nelle quali il soggetto potrebbe aver contratto il tifo, la dottoressa afferma che sarà probabilmente la A.s.l. a dover effettuare i dovuti controlli. Per ora si attende il risultato della doppia analisi di conferma sul siero effettuata dall'Istituto Superiore di Sanità.
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Manovra finanziaria: per la Scuola ancora tagli


Anche se la Scuola non ha più lacrime per piangere viene colpita lo stesso dalle lame della manovra economica. Ancora una volta si tolgono punti alla qualità del servizio.
Sembra che accanirsi sui più deboli sia la prerogativa degli interventi di chi gestisce la finanza pubblica negli ultimi anni. Nel testo della manovra economica presentato al Quirinale per recuperare 44/47 miliardi di euro, la Scuola è chiamata a contribuire, ancora una volta, in modo pesante. Ed ancora una volta si individuano i punti più sensibili, quelli più esposti, quelli per i quali le donne e gli uomini della Scuola hanno investito maggiormente in termini di energie, aspettative, impegno. Il Ministro di viale Trastevere aveva assicurato, non più tardi di tre giorni fa, che per la scuola non erano stati previsti tagli. Invece si va a colpire sulle risorse del personale da destinare all'handicap.
Le espressioni usate nel testo probabilmente sono apparse all'on. Maria Stella Gelmini come incapaci di produrre effetti negativi. Ma affermare che "L'organico dei posti di sostegno è determinato secondo quanto previsto dai commi 413 e 414 della Legge 24 dicembre 2007, n° 244" (Finanziaria 2008) significa una cosa sola: meno personale. I due commi in questione non fanno altro che scollegare la determinazione del numero degli insegnanti di sostegno dalle reali necessità delle scuole. Infatti si stabilisce che gli insegnanti specializzati non siano più del 25% del numero delle classi (uno su quattro) e non più del 70% dei posti di sostegno comunque attivati nell'anno scolastico 2006/2007. Come dire, in buona sostanza, che il numero degli alunni certificati presenti nelle scuole, le situazioni di gravità, i progetti costruiti per raggiungere gli obiettivi stabiliti devono lasciare il passo ai numeri, aprioristicamente programmati, della finanza. E pensare che su questo tema, partendo proprio dai due commi descritti dell'art. 2 della Legge 244/2007, si era espressa anche la Corte Costituzionale con la Sentenza n°80 del 2010, dichiarando l'incostituzionalità di una programmazione dei posti di sostegno operata in modo avulso dalla realtà.
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OGM: LEGAMBIENTE, VOTO PARLAMENTO UE PER TUTELA AGROALIMENTARE ITALIANO

(ASCA) - Roma, 5 lug - ''Siamo molto soddisfatti per l'esito di questo primo voto che va nella direzione della tutela del patrimonio agroalimentare italiano di qualita', di protezione della biodiversita' e di rispetto della lecita scelta di produrre alimenti biologici incontaminati''. Con queste parole il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, commenta, in una nota, il voto del Parlamento europeo sulla possibilita' per gli Stati membri di vietare la coltivazione nel loro territorio di Organismi geneticamente modificati (Ogm),anche se autorizzati a livello comunitario, per motivi di opportunita' ambientale e socioeconomica.

''Chiediamo ora al governo e in particolare al ministro dell'Agricoltura - aggiunge - di sostenere con forza questa posizione, vincente per l'economia e fondamentale per l'identita' italiana, in sede di Consiglio dei Ministri europei''.

Salva Fininvest, il Pdl voleva fregare la Lega


La norma ad personam era stata nascosta agli esponenti del Carroccio















Non c’è solo il disappunto dei rappresentanti del Pdl e del governo, sorpresi dall’ennesimo ed inatteso escamotage per salvare Berlusconi da guai giudiziari e proteggere gli interessi suoi e delle sue aziende. Anche i, fino ad ora fedeli, alleati del partito del premier, hanno da ridire.

MALUMORE LEGHISTA - E’ infatti con stupore, subito seguito da malumore, che i vertici della Lega hanno scoperto la presenza della norma definita pro-Berlusconi nel testo della manovra. A quanto ha appreso l’Ansa da fonte autorevole, i ministri leghisti giovedi’ scorso non avevano ricevuto nel testo che era stato loro consegnato la norma in questione. E i ministri leghisti hanno appreso solo a cose fatte che la norma era stata inserita. Da qui il ‘profondo malumore’ dei ministri del Carroccio Umberto Bossi, Roberto Maroni e Roberto Calderoli.

Anonymous Italia è ancora vivo



“La retata di questa mattina non ci ha sconfitto”, scrivono gli attivisti del web
Su tutti i giornali e i telegiornali di oggi appare la notizia: “Sgominata la rete di Anonymous Italia”: gli attivisti del web, che hanno dato l’assalto a website anche di una certa importanza come quello dell’Eni, di Finmeccanica, su su fino al Governo e al Parlamento, sarebbero stati paralizzati da una retata delle forze dell’ordine in mattinata.
SVENTATA LA RETE? – Secondo le notizie a disposizione, infatti, la rete di attivisti del web sarebbe stata “svelata” e paralizzata dai nuclei operativi della Polizia Postale. A guidare la sezione italiana, scrive il Corriere della Sera, un attivista del Canton Ticino.
Gli Anonymous non sono più «anonymous», almeno in Italia. Con una raffica di perquisizioni che si sono svolte questa mattina all’alba, la Polizia informatica guidata da Antonio Apruzzese ha concluso la fase delle indagini sugli attacchi orchestrati dal gruppo di hacker negli ultimi mesi. Il Cnaipic della PolCom avrebbe individuato anche il promotore del gruppo che è un italiano di 26 anni che vive in Canton Ticino noto in rete come Thre (il suo cognome all’anagrafe sarebbe Frey). La PolCo, con l’ausilio della polizia cantonale ticinese, é entrata nella sua abitazione all’alba per perquisire le macchine da cui sono stati gestiti gli attacchi. Insieme a lui altri 14 hacker sono stati denunciati, tra cui 5 minorenni, mentre sono 36 in tutto gli informatici al momento coinvolti nelle indagini della Polizia nel quadro dell’operazione «Secure Italy». Nel gruppo operano anche dei minorenni.
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Manovra: Franceschini, vergogna per salva Mondadori, Fini intervenga

Roma, 5 lug. (Adnkronos) - ''Prendo la parola sull'ordine dei lavori per esprimere vergogna visto che in una manovra finanziaria sia introdotto con astuzia una norma che blocca una causa civile tra due privati cittadini, uno di questi e' il presidente del Consiglio''. Lo dice Dario Franceschini, capogruppo del Pd alla Camera, nel suo intervento in Aula.

Milano: muore dopo fermo, da autopsia fratture a costole e traumi cranici

Milano, 5 lug. (Adnkronos) - Nessuna lesione evidente, ma ''fratture alle costole e traumi cranici''. E' quanto emerge dall'autopsia disposta questa mattina sul corpo di Michele Ferrulli, il 51enne morto a Milano giovedi' scorso dopo un controllo da parte della polizia. Lo afferma il legale della famiglia, Fiaba Lovati, confermando comunque che non ci sono segni evidenti di lesioni gravi agli organi interni.

Manovra, salta conferenza stampa. Malumori Lega su salva-Fininvest. Bersani: ''Ritirate quella norma''

Roma, 5 lug. (Adnkronos/Ign) - "Non dico nulla. Sulla manovra, quando sarà il momento, conoscerete le nostre determinazioni". Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, presente al convegno 'Europa più democratica', ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sul testo trasmesso ieri dal governo al Quirinale.
Intanto, mentre è stata rimandata a data da destinarsi la conferenza stampa sulla manovra, prevista per oggi alle 12 al Tesoro, a cui avrebbero dovuto partecipare i ministri Tremonti, Sacconi, Romani, Brunetta e Calderoli, è bufera sulla norma salva-Fininvest inserita nel provvedimento.
La decisione del governo di inserire la misura che potrebbe congelare l'esecutività del maxi risarcimento a carico della Fininvest nell'ambito della causa civile sul lodo Mondadori non sarebbe piaciuta ai vertici della Lega. Dalle parti di via Bellerio storcono il naso e trapela più di qualche malumore.
A quanto si apprende, Umberto Bossi, Roberto Maroni e Roberto Calderoli non avrebbero nascosto la sorpresa per una norma che non sarebbe stata prima discussa nel Cdmdedicato al varo del provvedimento. Il malumore del Carroccio, a quanto si apprende, sarebbe dovuto al metodo adottato dal governo, che con un vero e proprio 'blitz', praticamente a 'scatola chiusa'avrebbe inserito la norma in questione senza un confronto con gli alleati. 'Bastian contrario' Mario Borghezio, europarlamentare del Carroccio, che non la ritiene ''così scandalosa, perché ha un fondamento sul piano economico, visto che eviterebbe gravi e negative conseguenze su aziende importanti''.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Manovra-salta-conferenza-stampa-Malumori-Lega-su-salva-Fininvest-Bersani-Ritirate-quella-norma_312206149717.html

TV: MENTANA, NON TORNO IN RAI, NON DISPERO PER SANTORO A LA7

(AGI) Roma - "No, non tornero' alla Rai. Santoro - La7? Non sara' un matrimonio, ma forse potranno in amicizia fare una vacanza insieme". Cosi' Enrico Mentana, intervistato dal direttore del futurista Filippo Rossi a Caffeina Cultura, la kermesse culturale che ormai da cinque anni anima il centro storico di Viterbo. Il direttore del Tg La7 assicura che non tornera' alla televisione di stato, perche' la Rai e' la biografia della nazione, tanto per citare Gobetti .

MANOVRA: ALTOLA' DEL CSM, LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI

(AGI) - Roma, 5 lug - Altola' del Csm alla norma contenuta nella manovra che dovebbe congelare le multe per importi superiori ai 20 milioni di euro ed evitare cosi' a Fininvest di pagare la sanzioni da 750 milioni di euro per il lodo Mondadori. Modificare la legge sulla provvisoria esecutivita' delle sentenze "significherebbe rischiare di stravolgere il sistema. Credo convenga non farlo per evitare di violare il principio di eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge" ha detto il vicepresidente del Csm, Michele Vietti.

USA - La patatina fritta crea dipendenza... come la marijuana

Si e' scoperto che c'e' una ragione chimica ben precisa, che fanno apparire le patatine fritte, e le altre 'schifezze',come una vera e propria droga, con tutte le conseguenze della dipendenza.
I grassi contenuti in questi cibi inducono lo stomaco a produrre droghe naturali simili alla marijuana, gli endocannabinoidi, che accendono il segnale di 'no stop', cioe' quell'irresistibile desiderio di mangiarne ancora.
E' quanto dimostra il team di Daniele Piomelli dell'universita' di Irvine in California in una ricerca pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.
La nuova scoperta dell'equipe di Piomelli sembra anche rinforzare l'idea del cibo come droga, che sfrutta cioe' gli stessi meccanismi neurali delle droghe per farci cadere nella rete dell'abbuffata senza controllo.
I ricercatori hanno studiato su topolini cosa succede quando mangiamo cibi grassi: il problema inizia sulla punta della lingua, qui i grassi comunicano direttamente col cervello e attivano un sistema di trasmissione che invia un messaggio allo stomaco. I grassi chiedono cioe' allo stomaco di indurre il rilascio dalle sue pareti delle droghe naturali dell'organismo, gli endocannabinoidi.
Questi fanno il resto: attivano il segnale che induce a voler ancora quel cibo e quindi finiamo per stramangiare senza riuscire a dire basta. Peraltro altre sostanze contenute nei cibi come le proteine non sembrano avere questo potere 'drogante' sullo stomaco.

USA - Farmaci. 40.000 vittime all'anno

'Una vera e propria strage, con 40mila vittime l'anno, provocata dalle reazioni avverse ai farmaci (Adverse Drugs Reactions, ADRs), le cui principali vittime sono gli anziani, maggiori fruitori di terapie farmacologiche'. A denunciarla è il centro studi Sic 'Sanità in cifre' di FederAnziani, sulla base di 95 studi pubblicati negli Usa e dopo aver comparato i numeri americani, sia demografici che economici, con la popolazione e i costi sanitari italiani. Le reazioni avverse, secondo l'analisi fornita dal Sic, 'costano un surplus di 1.752.000 giornate di degenza, di 3,4 mln di visite in pronto soccorso, e lo stratosferico numero di 23 milioni di prestazioni medico-sanitarie non necessarie, oltre a 630.000 giorni di prolungamento del tempo di degenza che potevano essere evitati. Un fenomeno che porta, sempre secondo il rapporto demografia e costi tra Italia e America, ad una stima di 10 miliardi di euro di costo in piú alla collettività'.
Il centro studi di Federanziani sottolinea infine che mentre negli Stati Uniti le ADRs, reazioni avverse ai farmaci appunto, 'rappresentano la quarta causa di morte', l'Italia e' 'priva di studi approfonditi in materia' e 'non vi si riscontrano dati significativi su ritiri dal commercio per ragioni di 'sicurezza', come invece hanno fatto gli altri, ad esempio in Francia, Germania e Gran Bretagna, dove, fra il 1961 ed il 1993, sono stati ritirati dal commercio per ragioni di sicurezza 126 farmaci, l'87% dei quali a causa di gravi reazioni avverse'.

Norma pro Fininvest, imbarazzo nel governo Tremonti tace. Malumore del Carroccio


Secondo quanto scrive oggi Repubblica, il ministro dell'Economia non sarebbe stato informato dell'inserimento della norma.  Frattini: "Nel cdm non ne abbiamo discusso approfonditamente". Ghedini: "Non ne so nulla"

ROMA - Diventa un giallo la norma pro-Fininvest 1contenuta nella Finanziaria. Con il ministro Giulio Tremonti che annulla, improvvisamente, la conferenza stampa dei ministri sulla manovra economica (ufficialmente per il maltempo). Ma il sospetto che dietro ci sia altro è forte. Secondo quanto scrive Francesco Bei sul nostro quotidiano, Tremonti non sarebbe stato al corrente della norma pro-Fininvest contenuta nella Finanziaria. Una norma che consentirebbe di stoppare i risarcimenti in appello oltre i 10 milioni incidendo così sul caso Mondadori.

Secondo l'articolo di Repubblica la norma sarebbe stata pensata dal premier con il guardasigilli Alfano e il deputato e avvocato del premier Niccolò Ghedini. "L'hanno cucinata loro - spiegano fonti del ministero dell'Economia - i cuochi sono da rintracciare da quella parte, pur essendo chiaro che non ha alcuna coerenza con l'oggetto del decreto".  Ghedini, però, si chiama fuori: "'Non ne so nulla, non l'ho scritta io, non mi occupo di civile ma di penale. Non ho nulla da dire".  E ancvhe la Lega sembra spiazzata dalla mossa. I ministri leghisti giovedì scorso non avevano ricevuto nel testo che era stato loro consegnato la norma in questione, apprendendo solo a cose fatte che la norma era stata inserita. Da qui il "profondo malumore" dei ministri del Carroccio Bossi, Maroni e Calderoli.

LE TAPPE DEL PROCESSO MONDADORI 1 2

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http://www.repubblica.it/economia/2011/07/05/news/manovra_tremonti_annulla_la_conferenza_stampa-18683626/

A Roma torna la Banda della Magliana?

Sparatoria nel quartiere prati: muore Claudio Simmi, gambizzato nel febbraio scorso, figlio di un ex componente della holding criminale.
Sparatoria questa mattina nel quartiere Prati di Roma dove è morto un 33enne in Via Riccardo Grazioli Lante. Secondo quanto si e’ appreso, l’uomo si trovava a bordo della sua auto quando e’ stato raggiunto da un individuo che ha esploso alcuni colpi di pistola. Sul posto sono giunti gli agenti della capitale. La vittima ha precedenti penali per lesioni ed era stato gambizzato alcuni mesi fa in piazza del Monte di Pieta’.
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http://www.giornalettismo.com/archives/132295/a-roma-torna-la-banda-della-magliana/

Mondadori, il pasticcio di Silvio


Un comma incostituzionale per aiutare Fininvest (che va male) e il goffo tentativo di bloccare la concorrenza di Carlo de Benedetti: storia dell’ennesima legge ad-personam
Silvio Berlusconi, questa volta, rischia di aver combinato proprio un pasticcio. Lontani sono i tempi in cui una leggina ad personam non si negava proprio a nessuno e tutto passava sostanzialmente sotto la cappa dell’oblio, inosservato: adesso, anche se infili una leggina a pagina cento ed oltre di una manovra finanziaria da quaranta miliardi di euro ed oltre, qualcuno la trova e inizia a montare un putiferio. Così è successo per la norma che modifica il codice di Procedura Civile in maniera tale da paralizzare il decorso del processo civile sul Lodo Mondadori, intentato dalla Cir di Carlo de Benedetti alla Fininvest di Silvio Berlusconi.
LA LEGGINA – Come funziona la norma? Semplice: con la riforma del processo civile nel 1990, la sentenza civile di primo grado – che De Benedetti ha in mano – è già pienamente esecutiva, dunque Fininvest potrebbe essere costretta, se il giudice d’appello non ravvisi gravi ed importanti motivi per concedere la sospensiva, a pagare anche in attesa di sentenza definitiva. Con la nuova norma che la maggioranza vorrebbe far approvare, tale rischio non sussiste, perché per importi molto ampi, e dunque grandi patrimoni, il giudice è obbligato a sospendere l’esecutività della sentenza dietro adeguata cauzione.
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UE: la vostra monnezza ha un prezzo. Salato


L’Italia rischia pesanti multe dall’UE per i rifiuti campani. Joe Hennon, portavoce del Commissario Potocnik, spiega perché
E’ da più di quattro anni che l’Italia è nelmirino della Commissione Europea sull’Ambiente a causa dell’emergenza rifiuti in Campania. Anche se molte altre zone d’Italia hanno problemi analoghi, come Roma o Foggia, il caso napoletano resta un simbolo di cattiva gestione che caratterizza l’Italia agli occhi del resto d’Europa.
NUOVE SANZIONI ALLE PORTE - Oggi, l’ultimatum del Commissario Europeo all’Ambiente Janez Potocnik minaccia multe salatissime se entro breve tempo l’Italia non presenterà un piano credibile sul breve e lungo termine per risolvere la questione dell’immondizia. Il risultato che l’Europa si aspetta da noi, naturalmente, non è la scomparsa di tutti i rifiuti in quarantotto ore (o tre giorni) come ha più volte promesso il premier italiano, puntualmente smentito dai fatti. Ma in modo più assennato e lungimirante, ci chiede un progetto, una linea guida efficace, che il governo dovrà presentare al massimo entro la fine dell’estate.
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