martedì 5 luglio 2011

Mondadori, il pasticcio di Silvio


Un comma incostituzionale per aiutare Fininvest (che va male) e il goffo tentativo di bloccare la concorrenza di Carlo de Benedetti: storia dell’ennesima legge ad-personam
Silvio Berlusconi, questa volta, rischia di aver combinato proprio un pasticcio. Lontani sono i tempi in cui una leggina ad personam non si negava proprio a nessuno e tutto passava sostanzialmente sotto la cappa dell’oblio, inosservato: adesso, anche se infili una leggina a pagina cento ed oltre di una manovra finanziaria da quaranta miliardi di euro ed oltre, qualcuno la trova e inizia a montare un putiferio. Così è successo per la norma che modifica il codice di Procedura Civile in maniera tale da paralizzare il decorso del processo civile sul Lodo Mondadori, intentato dalla Cir di Carlo de Benedetti alla Fininvest di Silvio Berlusconi.
LA LEGGINA – Come funziona la norma? Semplice: con la riforma del processo civile nel 1990, la sentenza civile di primo grado – che De Benedetti ha in mano – è già pienamente esecutiva, dunque Fininvest potrebbe essere costretta, se il giudice d’appello non ravvisi gravi ed importanti motivi per concedere la sospensiva, a pagare anche in attesa di sentenza definitiva. Con la nuova norma che la maggioranza vorrebbe far approvare, tale rischio non sussiste, perché per importi molto ampi, e dunque grandi patrimoni, il giudice è obbligato a sospendere l’esecutività della sentenza dietro adeguata cauzione.
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