martedì 5 luglio 2011

La solita scusa di Silvio



La norma pro Mondadori? E’ giustissima, fa sapere il premier. Tremonti non ne sapeva nulla?
“Non si capisce perché una norma giustissima diventa sbagliata quando riguarda il presidente del Consiglio”: Marco Galluzzo del Corriere della Sera riporta il pensiero del premier sull’ennesima legge ad personam che si è fatto cucinare dal suo (in tutti i sensi) esecutivo. Ed è incredibile come nelle more dei corsi e dei ricorsi storici è sempre la stessa, la scusa che Silvio Berlusconi riporta non appena spunta una norma ispirata ai suoi problemi giudiziari. Francesco Bei su Repubblica ci dice invece che Tremonti non ne sapeva nulla:
Riflettendo sulla genesi della norma, al Quirinale hanno maturato una convinzione: il comma salva-Fininvest non c’era nel testo uscito dal ministero dell’Economia. Ergo, una manina l’ha inserito dopo. Precisamente nel passaggio che c’è stato ieri da via XX Settembre a Palazzo Chigi, prima che il decreto venisse trasmesso al Colle per la firma. Una ricostruzione che coincide con quanto si sussurra nel governo, dove solo in pochissimi erano a conoscenza del blitz che stava per compiersi. Tra i pochi, Giulio Tremonti, che ha tentato con ogni mezzo di opporsi. Gli uomini del Tesoro, del resto, la considerano «una norma suicida», che non ha alcuna possibilità di essere approvata. «Questa cavolata — spiegano fonti del ministero dell’Economia — è stata voluta direttamente dal Guardasigilli. È uscita dalla filiera Berlusconi- Ghedini-Alfano. L’hanno cucinata interamente loro, pur essendo chiaro che non ha alcuna coerenza con l’oggetto del decreto ». Inoltre, aggiungono i tecnici di Via Venti Settembre, si tratta di una legge «devastante », perché «introduce il concetto di insolvenza nel privato».
Continua ...

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