Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
venerdì 11 novembre 2011
Santoro, per la seconda puntata oltre due milioni e 600 mila spettatori
"Servizio pubblico", in onda in multipiattaforma tv, radio e web, registra un'audience in lieve calo rispetto a quelle del primo appuntamento. Share del 10,42%. I dati Auditel arrivano im ritardo, polemica in vigilanza Rai
(ansa)
Studenti nelle piazze contro la crisi Tafferugli a Milano, a Roma i draghi ribelli
Da Bologna a Palermo, da Venezia a Pisa fino alla capitale i giovani tornano a manifestare nel giorno in cui il resto del mondo occidentale grida pacifico il motto 'Occupy the world'. "Solo la cultura ormai può salvarci", dicono. E in migliaia si sono fermati sotto gli istituti credito. Con maschere, spettacoli e striscioni
Milano, la targa imbrattata col simbolo di "V per vendetta" (ansa)
La Carfagna tradisce Silvio per Monti
Il ministro delle Pari opportunità non approva l’ipotesi di elezioni anticipate
“Francamente non voglio discutere ora di dettagli e, tanto meno, di nomi. Ma di sicuro la mia posizione sulla questione e’ chiara: una tornata elettorale in questo momento non sarebbe utile agli interessi del Paese. Andare alle urne subito vorrebbe dire esporre l’Italia ad almeno altri tre o quattro mesi di instabilita’. E sarebbe un errore che dobbiamo evitare di commettere”.
ANOMALIA NECESSARIA – Cosi’ il ministro delle Pari opportunita’, Mara Carfagna, in un’intervista al quotidiano on-line Clandestinoweb.com. Per il ministro serve “un governo che dovrebbe essere sostenuto da tutte le forze politiche. So che si tratta di un’anomalia, ma il momento stesso che attraversiamo e’ assolutamente anomalo. Questo dovrebbe spingere le forze politiche a fare uno sforzo nell’interesse del Paese, sostenendo un governo a forte caratterizzazione tecnica per varare insieme tutte quelle riforme che servono a mettere il Paese al riparo dalla tempesta economica e finanziaria – conclude Carfagna -. E questo anche a costo di sacrificare gli interessi di parte”. (ITALPRESS).
Fine di un’epoca: ora Silvio andrà persino in tribunale
Certo, come testimone. Ma è un inizio
Si infittiscono gli ‘appuntamenti’ per Silvio Berlusconi in Tribunale a Milano. Stavolta e’ stato convocato per testimoniare, per il 9 dicembre, nel processo al giornalista Pino Belleri, in relazione agli ‘scatti’ di Antonello Zappadu, che ritraevano il premier nel parco di Villa Certosa con alcune ragazze. I legali del premier hanno spiegato che e’ molto probabile che riesca ad essere a Palazzo di Giustizia per quella data.
LA SCORSA UDIENZA – Nella scorsa udienza, infatti, il giudice della quarta sezione penale di Milano aveva invitato i legali del premier, parte civile nel processo, a proporre una ‘rosa’ di date possibili per acquisire la sua testimonianza a Palazzo Chigi. Il giudice poi aveva chiesto ai legali anche ‘di valutare semmai la possibilita” che venisse sentito a Milano in una delle date ‘in cui pensa di presenziare in altri procedimenti’, a suo carico.
I LEGALI - Oggi i legali, da quanto si e’ saputo, hanno chiarito che, visto che il premier ha annunciato nei giorni scorsi le sue dimissioni e dunque non ci sarebbe piu’ la necessita’ di sentirlo a Palazzo Chigi, la testimonianza puo’ essere fissata per il 9 dicembre a Palazzo di Giustizia. Il giudice ha chiesto poi ai legali di avvisarlo per tempo, qualora Berlusconi non possa essere presente quel giorno, per impegni sopraggiunti.
Continua ...
http://www.giornalettismo.com/archives/167375/fine-di-unepoca-ora-silvio-andra-persino-in-tribunale/
La fine del Cavaliere sui media del mondo Non solo «Economist», ma anche «Time»
Il settimanale britannico: «Inadatto fino all'ultimo»
Il periodico Usa: «L'uomo dell'economia più pericolosa»
LA COPERTINA DI TIME - Sulla copertina del settimanale statunitense, il presidente del Consiglio dimissionario, sorridente nella foto in primo piano, viene definito «The man behind the world's most dangerous economy» (L'uomo dietro l'economia più pericolosa del mondo). In un reportage realizzato da Rana Foroohar, si spiega «come il primo ministro uscente ha messo a repentaglio l'Unione Europea e il motivo per cui non ne è dispiaciuto». Nell'edizione del 5 novembre, all'indomani del G20, il Financial Times aveva dedicato un sarcastico e durissimo editoriale nei confronti di Berlusconi, dall'eloquente titolo «In the name of God and Italy, go!» (In nome di Dio e dell'Italia, vattene!«).
The Economist, le copertine su Berlusconi
«SCIOCCATI» - Nell'articolo dell'Economist, invece, l'analisi è severa come già lo era stata in passato su Berlusconi. Ma concede diverse chance all'Italia per riprendersi «senza» Berlusconi. «L'Economist - si legge - ha sostenuto da tempo che Berlusconi fosse inadatto a governare. Ma persino noi siamo rimasti scioccati nel vedere come, mentre la crisi dell'euro si stava avvicinando all'Italia, egli abbia dedicato il suo tempo alle feste e ai giochi politici e abbia accantonato la necessità di fare le riforme». Adesso «senza Berlusconi, l'Italia ha ancora una possibilità. Il suo debito, benché, alto, è stabile. Non ha patito una bolla immobiliare e il conseguente crollo del sistema bancario. Gli italiani sono dei buoni risparmiatori e gli introiti fiscali del governo non dipendono troppo dalla finanza o dalle proprietà. Prima di applicare il pagamento degli interessi, l'Italia può persino godere di un avanzo primario».
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