sabato 14 gennaio 2012

Perché siamo vegetariani? Ovvero, qual è il messaggio che vogliamo trasmettere?


Siamo vegetariani perché riteniamo sia il mezzo più semplice e potente per rendere migliore questo mondo.
Siamo vegetariani perché riteniamo sia lo strumento che consente all’essere umano di vivere in buona salute fisica, di ritrovare la propria intelligenza positiva, ampliare la sensibilità della coscienza umana, favorire lo sviluppo della nostra dimensione spirituale.
Riteniamo che solo attraverso i principi che animano la filosofia universalista è possibile risolvere i grandi problemi della società attuale; infatti se una persona rifiuta la violenza su una specie diversa dalla sua non può essere incline all’ingiustizia verso il suo simile; se una persona si alimenta secondo la sua natura di essere fruttariano ritrova la salute, allunga la sua vita, risparmia sofferenza e risorse finanziarie; se una persona sceglie di non sostenere l’esistenza degli allevamenti di animali e dei mattatoi non contribuisce all’inquinamento dell’ambiente, alla distruzione del patrimonio boschivo, allo sfruttamento delle terre fertili adibite a pascolo, dello spreco di risorse alimentari ed energetiche e non si rende complice della fame nel mondo. 
L’adesione alla filosofia universalista risiede nella volontà di non causare violenza e morte ad esseri viventi e quindi richiede il rinnovamento del proprio modo di relazionarsi con gli esseri umani e non umani e con nostro contesto naturale.
Riteniamo che l’etica debba uscire dai confini antropocentrici ed estendere i codici del diritto al rispetto, alla libertà e alla vita a tutti gli esseri senzienti.
Riteniamo l’antropocentrismo, che autorizza l’essere umano a disporre della vita e della libertà degli esseri non umani e che inclina a convivere con la logica della supremazia del più forte sul più debole, debba essere superato  dalla cultura del biocentrismo in cui è la Vita e non l’uomo al centro di ogni interesse e della stessa Creazione.
Riteniamo che l’alimentazione vegana sia quella più conforme alle esigenze chimico-biologiche-nutrizionali degli esseri umani, ciò che consente di conservare la salute e ricuperare il benessere della persona, mentre l’alimentazione a base di carne e prodotti di derivazione animale riteniamo siano incompatibili con la nostra natura di esseri fruttariani e portatrici di molte delle molte gravi patologie moderne.
Riteniamo che l’alimentazione sia in grado di influenzare non solo la salute del corpo delle persone ma il loro pensiero, la loro coscienza e può precludere o favorire lo sviluppo dei valori spirituali e dei grandi ideali.
Riteniamo che l’individuo debba svincolarsi da condizionamenti mentali e da anacronistiche tradizioni, acquisire il giusto senso critico dei personaggi e della storia in modo da essere artefice del proprio desino e favorire la propria evoluzione morale e spirituale, attraverso il superamento della cultura sintomatologica che crea dipendenza fisica, mentale ed emozionale per attuare la cultura delle cause prime che generano il problema.
Riteniamo che il cibo cotto sia scarso o privo del tutto di nutrienti fondamentali e che la tossiemia e l’acidificazione del sangue siano le cause di quasi tutte le patologie umane.
Riteniamo che il digiuno, come la stessa malattia, sia il mezzo più potente per riconquistare la salute.
Riteniamo che la violenza umana scaturisca dalla mancanza di sensibilità, di compassione, empatia e capacità di condivisione delle esigenze vitali dell’altro e che l’abitudine a disprezzare il valore della Vita e del dolore degli animali inclini l’essere umano alla violenza anche verso il suo stesso simile.
Riteniamo che la cultura dell’etica e della non violenza universale dell’universalismo (come eredità del pensiero dei più grandi illuminati della terra) sia l’anello mancante alla realizzazione di una società giusta e solidale, libera dalla malattia, dalla violenza e dal dolore.
Riteniamo fondamentale lo sviluppo di una cultura intesa a valorizzare le diversità fondamentali e formali componenti il micro e macro sistema biologico in modo da superare gli antagonismi culturali, politici e religiosi per giungere all’attuazione di una visione sincretista delle grandi dottrine, scienze e filosofie.
Riteniamo che l’individuo debba responsabilizzare se stesso verso il destino collettivo mediante l’attenta osservazione delle sue scelte personali.
Riteniamo che l’individuo possa realizzare il suo benessere integrale e l’armonia collettiva solo nella misura in cui sarà consapevole che le 4 componenti fondamentali di cui è composta l’entità umana (fisica, mentale, emozionale e spirituale) saranno coltivate con il medesimo impegno in modo da essere tra loro armoniche e positive.
In sostanza riteniamo che il vegetarismo (componente fondamentale dell’Universalismo) sia:
- atto di giustizia verso gli animali incapaci di rivendicare il loro diritto al rispetto, alla libertà e alla vita; 
- rifiuto della violenza in senso lato e sviluppo di una mentalità di pace e di non predominio. 
- strumento per mantenere o recuperare la salute e ridare all’essere umano la gioia del benessere integrale; 
- valorizzazione delle diversità formali e sostanziali componenti la Vita; 
- mezzo per debellare la fame nel mondo.
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Naufragio al Giglio, tre morti annegati, 43 dispersi. Comandante interrogato


Le vittime due francesi e un peruviano. Nave fuori 

posizione, la Costa: «Corretta procedura d'evacuazione»

MILANO - È di tre vittime e alcune decine di feriti, di cui due in gravi condizioni, il primo bilancio ufficiale dell'incidente occorso venerdì sera alla nave da crociera Costa Concordia, incagliata su una secca davanti all'Isola del Giglio. Si tratta di due turisti francesi e un uomo di origini peruviane, membro dell'equipaggio. Tutti e tre sarebbero annegati. Secondo i soccorritori questo bilancio potrebbe non essere ancora definitivo: risultano ancora 43 dispersi e il sindaco Sergio Ortelli ha detto di temere per la loro vita. A bordo della Concordia, infatti, risultavano 4.229 mentre dopo l'incidente ne sono state censite meno. Lo stesso prefetto di Grosseto, che preannunciava in mattinata il timore che i dispersi potessero essere molti, ha invece fornito cifre diverse: 70 persone che non hanno ancora risposto all'appello a fronte delle 4234 a bordo (52 i bambini tra 0 e 6 anni). 
L'ELENCO - La lista dei passeggeri è stata resa disponibile nella tarda mattinata di sabato, e solo allora è stato effettuato il confronto con quella delle persone accolte e medicate sull'Isola e nella vicina Porto Santo Stefano. La compagnia Costa Crociere ha reso noto la nazionalità e l'esatto numero passeggeri a bordo di Concordia. In tutto 3.216, per la maggioranza italiani (989), tedeschi (569), francesi (462), spagnoli (177), americani e croati (rispettivamente 129 e 127) e di altre 56 nazionalità. A questi vanno sommati i 1.013 membri dell'equipaggio, per un totale complessivo di 4.229 persone. I soccorsi a bordo dell'imbarcazione, ormai sdraiata su un fianco, stanno ancora ispezionando tutti i locali alla ricerca di altre persone eventualmente rimaste all'interno. 
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Usa: Obama taglia truppe in Europa


(ANSA) - NEW YORK - Meno soldati americani in Europa, di piu' in Asia. L'Amministrazione Obama, che pochi giorni fa ha annunciato una drastica cura dimagrante per la Difesa americana, con pesanti tagli alle spese militari, passa ora ai fatti: nel Vecchio Continente, considerato a basso rischio, rimarranno solo 30 mila militari.

Crisi: S&P ora minaccia declassamento fondo stabilita' Efsf

Berlino, 14 gen. - (Adnkronos/Dpa) - Dopo aver abbassato il rating di 9 dei 17 paesi della zona euro, l'agenzia di rating Standard & Poor (S&P) ora minaccia di declassare anche il Fondo europeo di stabilita' finanziaria (EFSF). La conferma arriva dal capo analista per l'Europa dell'agenzia, Moritz Kraemer. "Ora lo prenderemo considerazione -spiega Kraemer-. Sono in corso di attuazione le misure di adeguamento per compensare la perdita della tripla A per i titoli di stato di alcuni Paesi.I titoli EFSF sono, almeno fino al 12 gennaio, coperti da una garanzia al cento per cento tripla A'', ha spiegato. Ma, dopo aver declassato l'Austria e in particolare la Francia, la seconda piu' grande economia in Europa, ''non si raggiungera' piu' il 100% di copertura", ha sottolineato Kraemer, annunciando che l'agenzia dara' il suo verdetto sul fondo di salvataggio "nei prossimi giorni". Il Fondo europeo per la stabilita' finanziaria ha finora ricevuto dalle agenzie il rating piu' elevato, perche' garantito da sei Stati con il punteggio piu' alto: Germania, Francia, Finlandia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Austria. Ora la garanzia massima e' ridotta a soli quattro paesi.

Scuola privata


Russia: 'attacco a Iran minaccia a nostra sicurezza'


Russia: 'attacco a Iran minaccia a nostra sicurezza'
BRUXELLES - La Russia guardera' a ogni intervento militare legato al programma nucleare iraniano come a una minaccia alla propria sicurezza. Lo ha affermato l'ambasciatore alla Nato Dmitri Rogozin parlando con i giornalisti a Bruxelles. "L'Iran - ha detto Rogozin - e' un nostro vicino - qualora venga coinvolto in un'azione militare questo sarebbe una minaccia diretta alla nostra sicurezza". "Siamo sicuramente interessati alla non proliferazione delle armi di distruzione di massa. Ma allo stesso tempo, crediamo che ogni paese ha il diritto di avere quello che lo aiuta a progredire e a crescere", ha aggiunto.

Referendum elettorali bocciati. Il paese ancora e più di prima ostaggio della casta


Dopo un giorno e mezzo di consulta, la Corte Costituzionale si è pronunciata e ha dichiarato inammissibili entrambi i requisiti referendari. Il primo quesito chiedeva l'abrogazione totale del 'Porcellum'  cosi chiamato dall’autore di questa autentica porcata L’on Roberto Calderoli. Il secondo invece chiedeva l'abrogazione delle novità introdotte da questa legge a quella elettorale precedente, il 'Mattarellum'.
Le sensazioni e le voci che giravano tra i corridoi del palazzo erano quelle di un inciucio generale, dove la maggioranza che sostiene Monti pare abbia voluto mantenere questo porcellum per tenersi stretti i suoi prescelti e non avere problemi di sorta, avere tutta la calma possibile per compiere le operazioni che deve fare e poi, sempre tra un inciucio e l’altro, cambiare qualcosina del porcellum e andare avanti felice e contenta. 
La Corte Costituzionale non ha preso per niente in considerazione l’idea che un intero paese è ostaggio di un manipolo di deputati scelti da sei persone e che gli unici interessi di questi diventano le ruffianerie nei confronti delle varie segreterie, perché di fatto i segretari decidono chi deve candidarsi e in quale collegio presentarsi.
 
Questa è la vera vergogna,altro che governabilità: un gruppo di persone che fregandosene del paese pensa a come tutelare se stesso.
 
Veniamo alle reazioni. Cominciamo dai felici della scelta. Il Presidente del partito dell’amore, l’on Silvio Berlusconi ha dichiarato: ” Io ho sempre ritenuto che l'attuale legge sia una buona legge che mira alla governabilità del Paese, ma può essere migliorata per quanto riguarda il premio di maggioranza in Senato”.
 
 Reguzzoni capo gruppo della Lega: "La riforma non è una priorità e non credo che il governo Monti l'abbia messa al centro della sua agenda".
 
Il segretario del Pd  Pierluigi Bersani invece esprime "rispetto per la sentenza della Consulta" e aggiunge che "ci si deve subito mettere al lavoro sulla riforma del sistema elettorale".
 
Per il Pdl l’on Lupi dichiara: "Prendo atto, modifica legge elettorale va fatta in Parlamento".
 
Mentre le reazioni del comitato referendario sono diverse.
 
Per l’on Antonio Di Pietro: "L’Italia si sta avviando lentamente verso una rischiosa deriva antidemocratica: manca solo l’olio di ricino… Un governo che era nato solo per l’emergenza ora deve restare fino al 2013 senza permettere ai cittadini di esprimersi, è stato stravolto il principio democratico dei due poli visto che ora c’è una coalizione destra-sinistra. Oggi la Corte Costituzionale è arrivata addirittura al punto di impedire al popolo italiano di scegliere quale legge elettorale vuole; la scelta sul secondo quesito non ha nulla di giuridico o costituzionale ma solo politico e di piacere al Capo dello Stato e alle forze politiche di una maggioranza trasversale e inciucista. Una volgarità che rischia di diventare regime se non viene fermata dal popolo con il voto. Ha vinto la vecchia partitocrazia, perciò è tempo di scendere nelle piazzeper una protesta attiva della società civile che non può assistere a un regime".
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La "guerra" di Grillo e la ripartenza italiana


L'attivita politica del comico genovese e del Movimento 5 Stelle. Qualche suggerimento
“Siamo in Guerra. Per una nuova politica” è un libro atipico scritto da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, presidente della società di consulenza che gestisce gli affari digitali del comico.
I castelli di cartapesta dei vecchi partiti costruiti con il metodo Finanzia & Salassa sono pronti a crollare e così il primo Casaleggio è uscito allo scoperto. La società Casaleggio (www.casaleggio.it) è oramai esperta di politica: oltre a seguire le attività di Grillo si occupa di strategie di rete e offre i suoi servizi anche all’Italia dei Valori, che infatti gode di una moderna piattaforma internet.
In realtà questo saggio non è centrato su temi politici, ma approfondisce molte questioni legate al futuro digitale e alle attuali opportunità economiche e sociali del Web. E qui cadono gli asini delle classi dirigenti italiane. L’Italia è l’unico paese “sviluppato” dove le connessioni internet sono diminuite nel 2010. La Libia e la Tunisia hanno dei collegamenti Wi-Fi più diffusi dei nostri.
Quindi per limitare i danni della gerontocrazia una delle azioni principali della vitale ripartenza economica italiana dovrebbe prevedere il totale prepensionamento dei dirigenti pubblici a partire dal giorno del compimento del sessantunesimo anno di età. Inoltre non è ammissibile che un dirigente pubblico risieda nel consiglio di amministrazione di più di tre società. Oggi invece c’è chi è addirittura all’interno di una ventina o di una trentina di società.
Forse è giunta l’ora di far capire a quei "pecoroni rammolliti" dei cittadini italiani che il nostro calo del Prodotto Interno Lordo è simile a quello di un’economia di guerra. I nostri burocrati hanno voluto la loro guerra economica? Allora noi gli dobbiamo dichiarare la nostra guerra economica.
Grillo afferma che “Senza i finanziamenti pubblici, spacciati per rimborsi, pari a un miliardo di euro, i partiti italiani scomparirebbero in un mese”. Ma non è sufficiente bloccare questo flusso di denaro illegittimo (il voto del referendum era contrario ai finanziamenti). Grillo è troppo buono: se io avessi alle spalle una società di consulenza denuncerei tutti i vecchi e gli attuali tesorieri e segretari dei partiti per truffa ai danni dello Stato, data la gestione truffaldina dei rimborsi elettorali.
Da oggi in poi “dobbiamo abituarci a pensare al politico come a un nostro dipendente. Un dipendente che fallisce tutti i suoi obiettivi è licenziato dal datore di lavoro. Noi siamo i datori di lavoro”. Nei paesi civili sono i cittadini a dettare più o meno direttamente le priorità politiche.
Ad esempio io darei questi suggerimenti: creare Università senza numero chiuso, dove può passare al secondo anno solo chi riesce a superare un numero minimo di esami; mantenere gli ordini professionali e abolire gli esami di Stato (in Italia si è legalizzato il servilismo e lo sfruttamento lavorativo); la durata massima di tutti i tirocini andrebbe fissata ad un massimo di sei mesi; istituire una supertassa riservata a tutti gli iscritti ai partiti politici dal 1980 a oggi; creare una tassa a ritenuta secca del 10 per cento su tutti i consumi di telefonia cellulare e fissare una supertassa del 25 per cento sul lusso per recuperare l’evasione fiscale; istituire il diritto di voto per i sedicenni (il loro cervello funziona meglio di quello dei vecchi dilaniati dai vizi e dal tempo).
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Open data: la Gran Bretagna risparmia 121 milioni di euro


Ne sarà passata di acqua sotto i ponti del Tevere quando sul sito ufficiale del Governo italiano troveremo queste cose qui. Una mappa interattiva, geolocalizzata, dettagliata, esaustiva e in continuo aggiornamento di tutti gli immobili di proprietà dell’amministrazione centrale dello Stato. E’ trasparenza allo stato puro, open data, non un vezzo per smanettoni e geek.
Già, perché l’operazione trasparenza di Downing Street permetterà di risparmiare 100 milioni di sterline (circa 121 milioni di euro) entro l’anno finanziario, come si legge sul sito del Cabinet Office di Sua Maestà. Sotto i ponti del Tamigi, evidentemente, l’acqua è passata e l’Agenda Digitale è fitta di cose fatte, oltre che impegni.
Girovagando per la mappa si constata che il governo centrale è proprietario di più di sedici milioni di metri quadrati di immobili e terreni in tutto il Regno Unito, cioè 13.900 immobili e appezzamenti, compresi diciotto musei.

Ogni puntino rosso corrisponde a una proprietà del Governo britannico

Si clicca su ogni puntino rosso e si legge la scheda che contiene le informazioni sulla proprietà. Per informazioni più dettagliate, ogni cittadino può scrivere direttamente al Cabinet Office.

Tragedia crociera Costa. Solo 10 giorni per farsi rimborsare i danni

 Mentre sono ancora in corso i soccorsi per recuperare il recuperabile di una nave da crociera della Costa che si e' arenata a pochi metri dalle coste dell'isola del Giglio, e' bene ricordare i diritti economici dei turisti che sono rimasti coinvolti in questa tragedia. Diritti che se non rivendicati entro certi termini diventano inesigibili. Infatti le norme del codice del consumo indicano in 10 giorni dal rientro il tempo limite entro il quale devono essere fatte valere le proprie rivendicazioni che in questo caso sono di tre tipi:
- rimborso di quanto pagato per il viaggio;
- rimborso dei danni subiti durante lo stesso (tutti i viaggiatori saranno senza piu' i bagagli, per esempio, e in molti saranno anche senza i documenti consegnati all'imbarco);
- danno da vacanza rovinata.
Il tutto, ovviamente, dovra' essere valutato in seguito alla certezza dei motivi per cui si e' verificata la tragedia, cioe' se si tratta di motivazione fortuita o negligenza, soprattutto per il rimborso relativo ai danni da vacanza rovinata. Nel primo caso (motivazione fortuita) la legge esclude rimborsi di alcun tipo (fatti salvi quelli previsti da specifiche assicurazioni, proprie del viaggiatore o dell'armatore); motivazione fortuita che, allo stato dei fatti, viste le immagini diffuse sulla vicinanza della nave all'isola del Giglio, ci pare inverosimile.
Ma la legge sui tempi di contestazione e' chiara: la richiesta dei rimborsi va fatta entro 10 giorni dal rientro, altrimenti si perde il diritto. L'invio della richiesta tramite raccomandata A/R al tour operator presso cui si e' prenotato il viaggio serve a bloccare la prescrizione del diritto.
Una cosa importante da ricordare: il proprio interlocutore e' il tour operator, e non l’armatore. I turisti dovranno quindi rivolgersi al tour operator che ha organizzato il pacchetto viaggio.

Qui un nostro specifico modulo per la richiesta di questi rimborsi e danni

Per ulteriori informazioni e specifiche si puo' contattare il servizio Aduc di consulenza per telefono o tramite il sito Web
http://www.aduc.it/comunicato/tragedia+crociera+costa+solo+10+giorni+farsi_19877.php

"Vi racconto la mafia al Nord" Il pentito parla a volto scoperto


A "Presa Diretta", su Raitre, la testimonianza di Rocco Varacalli: affiliato della 'ndrangheta dall'età di 15 anni, il oggi collaboratore di giustizia ha permesso ai magistrati di svelare gli affari delle cosche in Piemontedi GIUSEPPE BALDESSARRO

REGGIO CALABRIA - I capelli sono ormai di un biondiccio brizzolato segnato dal tempo, il volto è solcato dalle rughe. Ma lo sguardo è sereno. E' tranquillo Rocco Varacalli, come tutti quelli cha hanno deciso di metterci la faccia. Per la sua prima volta davanti alle telecamere, il super pentito della 'ndrangheta ha scelto "Presa diretta" il programma di Riccardo Iacona, che domani (in prima serata su Rai 3) dedicherà un'intera puntata alle infiltrazioni mafiose in Piemonte e Liguria. Un'ichiesta firmata da Domenico Iannacone e Danilo Procaccianti che spiegherà il complesso sistema di relazioni della criminalità organizzata calabrese al nord. Varacalli in questo senso diventa una sorta di io narrante nei meandri dell'indagine "Minotauro" della Dda di Torino. 

VIDEO Il pentito racconta la mafia al nord 1
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http://www.repubblica.it/cronaca/2012/01/14/news/pentito_varacalli_a_volto_scoperto_ndrangheta_mafia_nord-28098934/

"Comizi vietati", Maroni sfida Bossi scoppia la rivolta della base leghista


Decine di segreterie provinciali, sindaci e sezioni invitano l'ex ministro dell'interno a ignorare lo stop alle iniziative pubbliche imposte dal Senatùr. "Mi sento umiliato e offeso, ma non mollo", e mercoledì sarà a Varese

MILANO - E' un terremoto quello scatenato nel mondo leghista dalla decisione di Umberto Bossi, comunicata ieri sera al consiglio direttivo della Lega, di sospendere tutti gli incontri pubblici 1 di Roberto Maroni. Scelta maturata in seguito al durissimo scontro esploso tra i due leader del Carroccio nell'ambito della vicenda Cosentino 2.

Contro la mossa del Senatur si sta mobilitando infatti la base leghista e sarebbero già una cinquantina gli inviti rivolti all'ex ministro dell'Interno da segreterie provinciali, da sindaci e da sezioni, affinché ignori il divieto. E l'ex ministro ha lanciato la sua sfida: mercoledì sarà all'assemblea di "Libera Padania" a Varese.
"Certo che vado, l'hanno organizzata per me", ha detto dopo che la prima reazione è stata affidata alla sua pagina personale su Facebook. "Grazie a tutti per la solidarietà e l'incitamento a non mollare. Io non mollo, anche se mi ferisce profondamente il divieto di partecipare ad incontri pubblici con i leghisti, la mia gente. Mi sento umiliato e offeso, non so quale colpa ho commesso per meritarmi una pena così pesante, MA IO NON MOLLO!!! VIVA LA LEGA", scrive l'ex ministro su una bacheca inondata da messaggi di solidarietà dove campeggia una foto di Bobo con Umberto Bossi in un momento felice di diversi anni fa.

Stessa scelta fatta da diversi altri esponenti e dirigenti del Carroccio, che sui loro profili personali Facebook 3 hanno sostituito le loro immagini personali con foto di Bossi e Maroni insieme (guarda le foto4). La scelta è stata fatta per ritrovare "unitarietà e dialogo" nel Movimento. "E' un intento dialogante il nostro - spiega Matteo Salvini uno degli aderenti alla iniziativa - per rimarcare l'unitarietà della Lega che ci viene richiesta dalla gente, così come ci viene richiesta la libertà di parola".

Preferisce invece glissare sull'intera vicenda (sia la sanzione di Bossi che la reazione della base) La Padania. L'organo ufficiale del Carroccio ma non dedica una riga al caso Maroni (guarda la foto 5) nemmeno nelle pagine interne, anche se la notizia di 'silenziare' Maroni si è diffusa ieri in tarda serata con il quotidiano leghista già in stampa.

Liberalizzazioni, spunta il pacchetto frequenze Tasse, rate variabili


Arretrati sulle imposte? Niente ipoteche sulla casa

ROMA - Il governo procede sul decreto per le liberalizzazioni, nonostante le proteste delle categorie, tassisti in prima fila. I tecnici del sottosegretario Antonio Catricalà e del ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, stanno ancora limando gli ultimi ritocchi al testo per la concorrenza che dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei ministri del 19 gennaio, alla vigilia della trilaterale romana tra il premier Mario Monti, la cancelliera Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy.
Ieri il professore ha ricevuto a Palazzo Chigi i segretari della maggioranza che sostengono il governo: Angelino Alfano (Pdl), Pierluigi Bersani (Pd) e Pier Ferdinando Casini (Udc), ognuno con alcune richieste per modulare la mappa degli interventi per far riprendere l'economia del Paese. Secondo le ultime indiscrezioni già dal prossimo consiglio dei ministri potrebbero arrivare novità per le frequenze televisive. Così l'assegnazione gratuita di sei canali agli operatori tv nazionali, secondo il meccanismo del beauty contest introdotto dall'ex ministro Paolo Romani, potrebbe essere rivista.
Già lo stesso ministro Passera aveva definito «intollerabile», la concessione gratuita «di un bene di Stato, raro e prezioso». E la strada potrebbe essere quella indicata dallo stesso ministro: una riorganizzazione del perimetro delle frequenze con un'apertura secondo logiche di mercato non solo alle tv ma anche agli operatori di telecomunicazioni. Accanto a questo anche misure per l'innovazione digitale secondo la strada indicata dal garante per le comunicazioni Agcom. Intanto sale la protesta con le categorie pronte a dare battaglia. I tassisti, che sciopereranno il 23, hanno chiesto al governo di essere convocati minacciando blocchi e dando vita a scioperi selvaggi tanto da indurre il Garante a paventare la possibilità di una precettazione. I liberi professionisti annunciano manifestazioni unitarie il 21 a Milano e il 23 a Napoli.
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