domenica 24 luglio 2011

Ecco la verita' nascosta: Norvegia vittima del terrorismo israeliano


Ecco la verita' nascosta: Norvegia vittima del terrorismo israeliano
TEHERAN - In queste ore continuano ad emergere elementi che confermano la matrice israeliana dell'attentato che ha sconvolto la Norvegia.
La strage in Norvegia ha scosso il mondo ... l’opinione pubblica mondiale e’ stata subito sommersa da una valanga di filmati, foto, notizie, reportage, interviste e resoconti ... ma tra tutti i grandi media una breve ma particolare analisi fatta dal sito iraniano Alef e’ quasi rimasta trascurata.

La polizia e le autorita’ di Oslo cercano di non svelare le vere ragioni per cui Andres Behring Breivik ha massacrato oltre 90 persone.

E poi e' difficile credere che un killer spietato abbia percorso 150 km senza una meta precisa e particolare. Recarsi sull’isola di Utoya per poi sparare a un gruppo di giovani laburisti che avevano sollecitato il boicotaggio d’Israele. Il massacro avviene nel momento in cui il governo del premier Stoltenberg stava decidendo di riconoscere lo stato indipendente palestinese. E' un feroce avvertimento a tutti gli altri paesi che lo vogliono fare?

Fare la fatica per giungere il campus e compiere una strage in un campus di giovani laburisti non corrisponde con la fantasia sanguinaria di Andres. 

Continua ...
http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/94750-ecco-la-verita-nascosta-norvegia-vittima-del-terrorismo-israeliano

Iran, Guida suprema critica propaganda anti-islamica dell'Occidente


Iran, Guida suprema critica propaganda anti-islamica dell'Occidente
TEHERAN – Le potenze occidentali tentano di offuscare l'immagine dell’islam attraverso la propaganda ostile e falsificando le realtà. Lo ha detto il Leader della Rivoluzione Islamica, l’Ayatollah Seyyed Ali Khamenei . "L’ultimo esempio di propaganda anti-islamica riguarda il tragico avvenimento che e’ avvenuto in Norvegia, dove subito dopo gli attentati i media occidentali hanno cercato di dare la colpa ai musulmani ma poi sono dovuti a ritirare le loro accuse quando sono venute fuori le rivelazioni sull’identita’ del responsabile del massacro ", ha detto la Guida suprema parlando davanti al Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica (IRGC) nella città portuale di Bandar Abbas.
In un’altra parte del suo discorso l’Ayatollah Khamenei Ayatollah Khamenei ha parlato anche dell’ondata di risveglio islamico in Medio Oriente e Nord Africa invitando le nazioni arabe a non farsi distrarre dai loro obiettivi principali. "L'unica via di salvezza per le nazioni della regione è quella di resistere; devono resistere alle pressioni, resistere alle tentazioni dell’Occidente per poter salvaguardare i traguardi della loro rivolta. Devono sapere che i risultati vanno conquistati gradualmente", ha aggiunto il Leader.

cristiano fondamentalista


AMY


Storia di Silvio in 60 righe Sotto il segno della "S"


Il crooner da crociera, il costruttore edile, l'imprenditore sostenuto da Craxi e iscritto alla P2. E ancora Tangentopoli, la discesa in campo, il regime televisivo, gli scandali sessuali e...Scilipoti. Tutto questo in un geniale ed esilarante esercizio linguistico pubblicato sul magazine online dell'associazione "Libertiamo"

ROMA - La vita di Berlusconi è "geneticamente ricca di S: S come Silvio, S come Stato, S come soldi, S come sesso, e pure S Scilipoti...". Questa riflessione, ricordata in un post scriptum, è all'origine di un geniale e allo stesso tempo divertente esercizio intellettuale destinato a segnare l'estate 2011: raccontare con un paradosso linguistico il paradosso politico del Cavaliere. Ovvero, riassumere in 60 righe le vicende imprenditoriali e politiche di Berlusconi usando solo parole che iniziano con la lettera "S".

Autori dell'impresa, Francesca Di Stefano, Marco Jemolo ed Elena Ceccacci, titolari del blog "Esse o Non Esse/Storie squisite" (all'indirizzo sonons.wordpress.com), specializzati nel trasporre in testi dominati dalla lettera "S" praticamente di tutto, dai proverbi alla Divina Commedia. La loro Silvio's Super Story 1 campeggia sul magazine online dell'associazione Libertiamo, presieduta da Benedetto della Vedova di Fli.

Per avere un'idea di tanto sforzo, d'obbligo l'incipit. "Silvio, sgravato su suolo sforzesco (scrofa semilanuta suo simbolo), successivamente suoi studi si sostentò sollazzando signorinelle su scafi sfarzosi...". Il racconto comincia così, con il ricordo del giovane Berlusconi, crooner da crociera.

La prima svolta, nel '68, quando, "sebbene sorgente sue sovvenzioni sia sconosciuta, sbanca stendendo sobborghi su Segrate". La scalata di Silvio prosegue in un turbillon di "S. p. a., S. r. l., S. a. s", anche se "si sussura Società Segreta Sovversiva (la P2, ndr) sia stata spalleggiatrice suddetti successi".

Ma un giorno Silvio capisce che è giunto il momento di concentrare i suoi soldi in un'unica "supersocietà" e sotto un unico emblema: il "Serpentone", effigie che marchierà "Standa, supermercati, società sportiva". Fondamentale, nell'ascesa del Cavaliere, la sponda politica offerta dal "Segretario socialista (Craxi, ndr) successivamente scappato".

Tangentopoli, "sullo Stivale si susseguivano scandali: sgamarono senatori senza scrupoli, stavano scambiando soldi svendendo Stato". E "Silvio sospirò: 'sbarre sarebbero sgradevoli'". Di qui, la discesa in campo, contro "stolta sinistra" che "sottovalutò suo strapotere". La prima campagna elettorale di Silvio è un'apoteosi: "Sedusse spettatori seminando straordinarie speranze. Solo speranze, storia smentì sue smargiassate. Subito suo schieramento si sciolse".

Per riprendersi l'esecutivo, Silvio "stipulerà Statuto su scrivania" e "senza sforzi sindaco sciapo (Rutelli, ndr) sarà sconfitto". E' il vero inizio di un regime caratterizzato da "sberleffi su statisti stranieri, svilimento sistema scolastico, spazzatura sparsa sul Sud". E la sinistra? "Sembra sparita se sottraiamo settantadue settimane scarsamente significative".
Continua ...
http://www.repubblica.it/politica/2011/07/24/news/storia_di_silvio-19560676/

Melania, il suo cellulare accusa Parolisi e smonta l'ultimo alibi


Melania Rea
dal nostro inviato Nino Cirillo - ASCOLI PICENO - Ora c’è anche il Samsung di Melania ad accusare Parolisi, il cellulare trovato accanto al cadavere e utilizzato dagli investigatori per tutta una serie di esperimenti che, alla fine, hanno portato a una sola conclusione: la donna non è mai stata a Colle San Marco.

Quel telefonino e tutti i sofisticati esperimentihanno detto, cioè, quello che avevano già detto i 52 testimoni ascoltati per settimane dai carabinieri, smentendo ancora una volta e forse definitivamente il racconto di quel pomeriggio proposto e riproposto dal caporalmaggiore oggi in carcere per l’omicidio della moglie.

Nessuna altalena per Vittoria quel 18 aprile, nessun bisogno di andar in bagno, nessun caffè promesso e mai arrivato, semplicemente perché Melania sul pianoro non ci è mai stata quel pomeriggio, perché tutte le analisi tecniche portano a dire che già dalle 14.53, da quando la sua amica Sonia la chiama inutilmente per la prima volta, lei è al bosco delle Casermette di Ripe di Civitella, forse è stata già uccisa.

L’analisi dei tabulati telefonici e gli esperimenti sul telefonino di Melania erano l’anello mancante di queste indagini. 
I risultati sono arrivati giusto in tempo per inserirli nei cinque faldoni partiti per la Procura di Teramo e sono ritenuti dagli investigatori quasi una prova regina, e comunque il giusto premio per un lavoro lungo e complicato.

I tecnici del Ros hanno cominciato facendo telefonate e ricevendone dai punti chiave di questa vicenda - e cioè San Marco, le Casermette e anche lungo la strada che collega le due località-, prima con il Samsung di Melania e poi con un apparecchio esattamente simile, per essere ancora più sicuri dei riscontri. Hanno poi analizzato i tabulati classici, le 32 chiamate e i cinque sms che la povera donna ha ricevuto sempre a partire dalle 14.53. E alla fine si sono soffermate sul fatto che il traffico si agganciava soprattutto a due celle, la 451 e la 390.

Soprattutto la prima si è rivelata preziosa perché «ben presente come servente nella zona del ritrovamento del cadavere». Sono poi scesi giù a San Marco, i carabinieri del Ros di Ancona, e hanno scoperto che la zona è «tipicamente servita» da un’altra cella abbastanza potente, la 381. Ma si son voluti concedere l’ultimo scrupolo e così hanno rilevato che «l’unico punto della zona di Colle San Marco in cui vi è copertura della 451 in grado di gestire una chiamata è una specifica e ristrettissima area nelle adiacenze del monumento ai Martiri della Resistenza».
Continua ...

Tangenti, i trenta miliardi dati alla sinistra



L’imprenditore Di Caterina racconta gli episodi di concussione con protagonista Penati
Venti, trenta milioni di lire al mese versate a Filippo Penati per coprire le spese locali del partito. E’ quel che Piero Di Caterina, l’imprenditore di Sesto San Giovanni, titolare della Caronte, impresa operativa nel trasporto pubblico ha messo a verbale un anno fa, definendosi ‘concusso’ e raccontando le ‘condizioni’ che sarebbe stato costretto ad accettare per lavorare.
L’INCHIESTA - C’e’ anche questo particolare nell’inchiesta su un giro di presunte tangenti per favorire interventi edilizi nelle aree ex Falck e Marelli, coordinata dai pm di Monza Walter Mapelli e Franca Macchia, e nata dalle dichiarazioni rese alla magistratura milanese da Di Caterina e dal costruttore Giuseppe Pasini. Penati, ex capo della segreteria politica di Pier Luigi Bersani, fino a qualche giorno fa vice presidente del Consiglio Regionale e in passato Presidente della Provincia di Milano e sindaco di Sesto San Giovanni, e’ indagato per corruzione, concussione e finanziamento illecito ai partiti.
Continua ...

Scontri al Cairo, almeno 300 feriti

(ANSA) - IL CAIRO - E' di almeno 300 feriti il bilancio degli scontri avvenuti ieri sera nel quartiere di Abbasseya al Cairo fra manifestanti che tentavano di raggiungere la sede del Consiglio supremo delle forze armate e altri che invece erano favorevoli all'esercito. Gli scontri sono esplosi quando un gruppo di manifestanti si e' diretto al ministero della Difesa scandendo slogan contro il potere militare. Ad essi si e' contrapposto un altro gruppo a favore dell'esercito.

No Tav, lancio di petardi pietre e bulloni. Ancora tensione al cantiere di Chiomonte

Torino, 24 lug. - (Adnkronos/Ign) - Dopo gli scontri di venerdì notte al cantiere della Maddalena di Chiomonte, proseguono le tensioni tra manifestanti No tav e forze dell'ordine nell'area dove sono in corso i lavori per la realizzazione del tunnel geognostico propedeutico alla Torino-Lione.
In mattinata le forze dell'ordine sono intervenute per contenere l'azione di un gruppo di giovanissimi che si era avvicinato al cancello e che, dopo aver iniziato a battere sulle reti di protezione, ha cominciato a lanciare palloncini con liquido organico e palline imbrattate.
Prima, quasi all’alba, un centinaio di persone in maggioranza antagonisti dell'area anarchica e autonoma, si sono assiepate al cancello sulla strada dell'Avana' dove è situato uno degli sbarramenti delle forze dell'ordine posto a tutela del sito.
Inizialmente, il presidio è stato caratterizzato dal rumoroso battere con bastoni e spranghe sul cancello e sul guardrail che delimita la strada, successivamente, però, riferiscono fonti delle forze dell'ordine, un gruppo di giovani assiepati all'interno del boschetto dietro la centrale elettrica, approfittando della fitta vegetazione e dell'oscurità notturna, ha iniziato a lanciare petardi, seguiti pietre e bulloni, anche mediante l'utilizzo di fionde, e dall'esplosione di diverse bombe carta. Da parte loro le forze dell'ordine hanno usato idranti e lacrimogeni per respingere l'assalto.

Milioni per parrocchie e bocciofile: così la politica spende mentre chiede sacrifici



La legge mancia stanzia fondi per amici e amici degli amici
Un totale di 103 milioni di euro, spesi per bocciofile e parrocchie, oltre che per attrezzature per forum e altre amenità: è la legge mancia, ovvero quel provvedimento che mette insieme una serie di regalie ogni anno e che viene ricordata dal Fatto Quotidiano in un articolo a firma di Eduardo De Biasi:
“Legge mancia”, così si chiama – in senso evidentemente spregiativo – questo provvedimento che, nato nel 2004 per volere di Silvio Berlusconi, cancellato da Romano Prodi nel 2008, è presto ritornato, quello stesso anno, con la ricomparsa del tandem Pdl-Lega alla guida del Paese. Divenne anzi una legge vera e propria, messa in Gazzetta Ufficiale il 21 agosto, in piena estate, quando si conviene a quei provvedimenti che si immagina non godano di grossa stima presso i concittadini. Nella legge (la 133 del 2008) “recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tr ibutar ia”, infatti, venne inserito, chissà perchè, all’a rticolo 13 (Misure per valorizzare il patrimonio residenziale pubblico), una norma che prevedeva questo finanziamento all’impronta delle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
CONTINUA ...
http://www.giornalettismo.com/archives/134759/milioni-per-parrocchie-e-bocciofile-cosi-la-politica-spende-mentre-chiede-sacrifici/

“Il sexy spettacolo del Pd è offensivo”



Corsi di seduzione e performance discusse: e le donne insorgono
Uno spettacolo sexy organizzato nel contesto di un motoraduno all’interno della festa Pd di Campiano, frazione alle porte di Ravenna, non e’ stato annullato dopo le polemiche sollevate nei giorni scorsi dal movimento ‘Se non ora quando?’, anzi e’ stato raddoppiato.
I CORSI DI SEDUZIONE – Perche’ sul palco venerdi’ notte, come riferito dalla stampa locale, oltre alla annunciata performance di Jessica, a sorpresa si e’ esibito pure Davide Fabbri, conosciuto con il nome d’arte de ‘il Vikingo’, noto per i suoi corsi di seduzione organizzati a Milano Marittima e per una breve apparizione al reality di Raidue ‘L’isola dei famosi’.
SE NON ORA QUANDO - L’evento, battezzato ‘Mutor & Caplet’ (motori e cappelletti) e organizzato da sei anni da un motoclub locale per ricordare la scomparsa di un motociclista, era stato fortemente criticato da ‘Se non ora quando?’, che rivolgendosi con una nota ai dirigenti del partito aveva chiesto come fosse possibile che ‘nessuno sia in grado di bloccare iniziative cosi’ volgari e offensive per le donne’. L’invito, in particolare alle ‘donne del Pd di Campiano e del coordinamento politico delle donne democratiche di Ravenna’, era stato esplicito: ‘Se ci siete, battete un colpo’. L’ex assessore provinciale alla Sanita’, Emanuela Giangrandi (Pd), aveva proposto la cancellazione dello spettacolo e la proiezione, in alternativa, del documentario ‘Il corpo delle donne’. Gli organizzatori hanno invece scelto di raddoppiare, in una sorta di par condicio tra i sessi.
CONTINUA ...

Marcore' anarchico anti-Berlusconi

(ANSA) - TAVOLARA (OLBIA) - In Italia il film e' in cerca di un distributore, ma in Francia e' gia' uscito Tous les soleils di Philippe Claudel nel cui trailer, presentato al festival di Tavolara, si vede Neri Marcore' nel ruolo di un anarchico italiano fuggito in Francia da quando, nel '94, Berlusconi ha vinto le elezioni. Convive con il fratello, un professore di musica barocca interpretato da Stefano Accorsi, e si aggira in casa in vestaglia, deciso a non mettere il naso fuori finche' non cambiera' governo.

Bondi,Bersani chiarisca caso Penati

(ANSA) - ROMA - 'Gabriele Albertini conferma di essere una persona di rara dirittura morale. Ritengo che dopo quello che ha rivelato al Corriere sui rapporti che sarebbero intercorsi tra il Pd, Penati e il gruppo Gavio, Bersani non possa piu' restare in silenzio''. Lo dice Sandro Bondi, coordinatore del Pdl. ''Chi rivendica una funzione di moralizzazione della vita politica non puo' sottrarsi ad una parola di verita' sull'intreccio perverso tra politica e affari, rispetto al quale il Pd non e' estraneo''.

Ex onorevoli all’italiana, pensioni e assegno di fine mandato più alti d’Europa

Salerno, 24 lug. (Adnkronos) - Montecitorio tratta meglio i suoi ex deputati rispetto al Bundestag tedesco, all'Assemblea nazionale francese, al Parlamento britannico e all'Europarlamento. Gli assegni vitalizi e di fine mandato, infatti, sono decisamente più alti di quelli corrisposti ai parlamentari dei principali paesi europei. Ed è lì che si annidano i veri privilegi per tanti parlamentari che, probabilmente, saranno appena sfiorati o neanche toccati, dalla sforbiciata annunciata da Gianfranco Fini nei giorni scorsi.
Un'operazione necessaria, a cui dovrebbero seguire ulteriori "sacrifici" della casta, con la convergenza delle indennità parlamentari al resto d'Europa, allo studio della commissione guidata dal presidente dell'Istat, Enrico Giovannini. Le indennità, anche queste, molto più elevate in Italia, 11.703 euro lordi, rispetto ai 7.956 degli eurodeputati, ai 7.669 dei parlamentari tedeschi, ai 7.100 dei francesi e ai 6.350 degli inglesi.
Pensioni e 'tfr' comunque marcano la differenza, mentre il totale delle competenze nette corrisposte ai deputati, in sostanza gli stipendi, risultano nella media. Le cifre parlano chiaro ed è proprio Montecitorio, attraverso il Servizio per le Competenze dei deputati della Camera, ad aver realizzato un dossier intitolato "Trattamento economico dei deputati in Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Parlamento europeo', ricco di tabelle e confronti.
Ecco le cifre. A un deputato italiano che ha occupato lo scranno di Montecitorio per un minimo di 5 anni spetta un vitalizio di 2.486 euro, a uno tedesco 961, al francese 780 euro, e a un inglese 635, mentre a un europarlamentare 1.392. Analogo divario per 10 anni di mandato: in Italia 4.973 euro, in Germania 1.917, in Francia 1.500 e in Gran Bretagna 1.270, per parlamentari europei 2.784 euro.
Dopo 15 anni di mandato i deputati italiani percepiscono 7.460 euro, i tedeschi 2.883, quelli inglesi 1.905 mentre i francesi a 41,5 anni di mandato arrivano a un massimo di 6.300 euro. Ai parlamentari europei per 20 anni di mandato vengono corrisposti 5.569 euro.
Sostanziali differenze, più vantaggiose per i deputati italiani anche per l'assegno di fine mandato, una sorta di Tfr. Il deputato riceve l'80% dell'importo mensile lordo dell'indennità per ogni anno di mandato effettivo e cosi' per 5 anni 46.814 euro, per 15 140.443 (non imponibili).

Ufficiale della caserma 'Clementi' indagato per molestie

Le vittime sarebbero alcune soldatesse del 235esimo Reggimento. La caserma è la stessa dove lavorava il caporal maggiore Salvatore Parolisi.
Ascoli, 24 luglio 2011 - Un ufficiale dell’esercito in servizio presso la caserma “Clementi” di Ascoli Piceno e’ indagato dalla Procura di Roma per molestie nei confronti di alcune soldatesse del 235esimo Reggimento Piceno, di istanza presso la caserma stessa. L’indagine va avanti, a quanto si apprende, da almeno tre anni. La caserma Clementi e’ la stessa dove lavorava il caporal maggiore Salvatore Parolisi, ora detenuto nel carcere di Marino del Tronto, alla periferia di Ascoli, perche’ accusato dalla procura ascolana di aver ucciso la moglie 29enne Melania Rea. Secondo i magistrati il movente dell’omicidio sarebbe da ricollegare alla relazione sentimentale instaurata da Parolisi con una ex soldatessa del Reggimento, Ludovica Perrone. Intanto l’esercito ha aperto una inchiesta interna sulle ultime vicende.

“Il PdL ha perso il senso etico”

24 luglio 2011
Letizia Moratti scarica il partito
La manovra del Governo e’ stata rigorosa, ma non risponde alla domanda, che sale dal Paese, di una nuova etica politica. Non si possono chiedere ai cittadini sacrifici durissimi senza fare sacrifici a propria volta. Non si posso tassare i pensionati senza tagliare i costi della politica’. Cosi’, in un’intervista al Corriere della Sera, l’ex sindaco di Milano Letizia Moratti, secondo la quale la manovra ‘e’ il risultato di una politica che ha perso il senso etico’.
ADDIO PDL? - Sull’ipotesi di lasciare il Pdl, ‘non voglio fare passi affrettati, ma trovo sempre piu’ difficile riconoscermi in un partito che non ha saputo fare le scelte di liberta’ e di equita’ che il Paese chiedeva’, dice Moratti, sottolineando di non voler lasciare la politica. ‘Il Pdl deve tornare alle radici, alle forze del partito popolare europeo, all’idea di liberta’, di responsabilita’ individuale. Io seguiro’ con attenzione il nuovo cammino del Pdl e ne trarro’ le conseguenze’. ‘Le inefficienze della macchina amministrativa dello Stato costituiscono il maggiore impedimento allo sviluppo del paese’, sostiene Moratti. ‘Tra il ’92 e il 2000, con i governi Amato, Ciampi, Prodi, D’Alema, i costi della macchina amministrativa erano scesi di due punti di Pil. Segno che riformare e’ possibile’.

Emanuela Orlandi e la Banda della Magliana: le strane confessioni di Antonio Mancini




Il pentito rilascia un’intervista alla Stampa nella quale attribuisce a De Pedis la responsabilità del sequestro. Ma…
La Banda della Magliana è come il nero: sta bene su tutto. E oggi Antonio Mancini rilascia alla Stampa un’intervista a firma di Gianfranco Galeazzi nella quale ribadisce le sue accuse nei confronti dell’associazione a delinquere. Accuse che hanno molte particolarità. Il titolo dell’articolo non lascia dubbi: “Sì, fummo noi a rapire la Orlandi”. Vediamo nel dettaglio:
Il giudice Rosario Priore sostiene che la Orlandi sia stata rapita dalla Banda della Magliana per un ricatto al Vaticano per rientrare in possesso di 20 miliardi di lire consegnati allo Ior. È così?
«Ciò che afferma il giudice Priore a proposito del rapimento della Orlandi è l’assoluta verità, quello che mi lascia perplesso è la cifra di 20 miliardi. Conoscendo la massa di denaro che entrava all’interno della Banda e in modo particolare nel gruppo dei testaccini, ritengo che 20 miliardi sia una somma sottostimata».
 Il primo dato di fatto è che invece Antonio Mancini era in galera quando Emanuela Orlandi è stata rapita. La sera del 16 marzo 1981, lui e Marcello Colafigli intercettarono Maurizio Proietti detto “il pescetto” e il fratello Mario soprannominato “palle d’oro” nei pressi di via di Donna Olimpia 152 a Monteverde: nel furibondo scontro a fuoco che ne seguì perse la vita Maurizio Proietti, mentre i due banditi della Magliana furono feriti. Quando vennero presi, Mancini fu condannato a 28 anni di carcere. Oggi è in libertà vigilata dopo aver cominciato a collaborare con gli inquirenti quasi quindici anni fa.
Continua ...
http://www.giornalettismo.com/archives/134772/emanuela-orlandi-e-la-banda-della-magliana-le-strane-confessioni-di-antonio-mancini/

Mafia: pentito trovato impiccato

(ANSA) - PALERMO - Il collaboratore di giustizia Giuseppe Di Maio,34 anni,e' stato trovato impiccato nella sua abitazione in una localita' segreta della Liguria,venerdi' scorso.Probabilmente si e' suicidato.L'ex esattore della cosca mafiosa di Santa Maria di Gesu' a Palermo non vedeva i figli da oltre un anno e la moglie lo aveva lasciato.Con le sue dichiarazioni aveva consentito anche l'arresto del suocero,il boss Giuseppe Lo Bocchiaro.Era ai domiciliari dopo una condanna a 4 anni per mafia ed estorsione.

Musica: domani autopsia Amy Winehouse

Londra, 24 lug. (Adnkronos/dpa) - L'autopsia della cantante Amy Winehouse, trovata morta ieri pomeriggio nella sua casa a Londra, si svolgera' domani. Lo riferisce la Bbc, aggiungendo che i risultati potrebbero essere resi noti il giorno stesso o martedi'. La polizia ha intanto invitato a cessare speculazioni sulle cause della morte, anche se i media parlano di overdose di droga.

Roma, rogo in Stazione Tiburtina. Matteoli: "La situazione è seria"

Roma, 24 lug. (Adnkronos/Ign) - Incendio nella notte alla stazione Tiburtina, il secondo scalo ferroviario di Roma. Per il rogo si sono registrati forti rallentamenti del traffico dei treni locali e a media e lunga percorrenza. E' stata chiusa una tratta della la linea B della metropolitana della capitale, da Monti Tiburtini a Castro Pretorio, e deviate alcune corse degli autobus.
La stazione Tiburtina diventerà la principale direttrice della capitale per la linea Tav. Una questione che ha fatto nascere l'ipotesi di un incendio di natura dolosoa Ma sulla questione interviene il capo ufficio stampa dei Vigili del fuoco, Luca Cari: "Non abbiamo elementi assolutamente in questo senso". "Poi - ha aggiunto - si vedrà nella fase successiva, in questo momento il nostro lavoro è dedicato allo spegnimento delle fiamme".
"L'incendio è partito dal quadro di comando delle Ferrovie" ha spiegato l'assessore alla mobilità del Comune di Roma, Antonello Aurigemma. "Le operazioni sono ancora in corso, aspettiamo oggi pomeriggio quando faremo un incontro con le Ferrovie dello Stato e le autorità preposte per chiarire le cause", ha risposto l'assessore a chi gli chiedeva se l'incendio fosse di natura dolosa.
"L'incendio che si è sviluppato stanotte alla stazione Tiburtina di Roma, nodo strategico della rete ferroviaria italiana, determina una situazione molto seria", ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli, in costante contatto con l'Ad di Fs, Mauro Moretti.
Continua ...
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Roma-rogo-in-Stazione-Tiburtina-Matteoli-La-situazione-e-seria_312277159249.html

Il premier ricuce con il Senatur "Bisogna emarginare Maroni"


Il presidente del consiglio blinda la coalizione nel timore che a ottobre arrivi la "valanga giudiziaria". Martedì un vertice a palazzo Grazioli per scegliere il nuovo ministro della Giustizia

di FRANCESCO BEIROMA - "Bossi per me resta l'unico interlocutore. Come si dice? L'intendenza seguirà". Rassicurato dalle prese di posizione ufficiali del Carroccio - Calderoli che in pubblico gli garantisce che "mangerà il panettone e anche la colomba" a palazzo Chigi - il Cavaliere trova conferma direttamente dalla viva voce di Umberto Bossi che la Lega non intende per ora prestarsi ad alcuna "congiura" per farlo fuori. Alla fine la telefonata che allunga la vita, lungamente attesa, è arrivata e per il capo del governo "è la prova che Umberto è ancora saldo, che non ha affatto intenzione di cedere la leadership a chicchessia".
Certo, il trauma causato dal voto favorevole all'arresto di Alfonso Papa non è stato affatto superato. Il premier ha individuato in Roberto Maroni l'unico responsabile di quanto è successo mercoledì scorso, visto che il capogruppo leghista Reguzzoni gli aveva assicurato più volte che Papa sarebbe stato salvato. "Maroni va isolato - va ripetendo il Cavaliere - perché quello che ha fatto è stato di una gravità assoluta". Un grammo della rabbia accumulata in questi giorni il premier se l'è fatto scivolare dalla tasca ieri mattina, rivelando che qualche leghista gli aveva promesso un esito diverso del voto su Papa: "Chi è che ha preso un impegno e non lo ha rispettato nel voto in Parlamento?".
Berlusconi passa al microscopio le mosse del ministro dell'Interno per capire fin dove abbia intenzione di spingersi, convinto di avere per il momento circoscritto l'incendio. Per garantirsi il sostegno del Carroccio ieri il premier ha "consigliato" a Michela Vittoria Brambilla di andare a Monza ad aprire anche lei un ufficio del ministero del Turismo a villa Reale. Un messaggio chiaro per far capire a tutti che la provocazione leghista sui ministeri al Nord era benedetta dal premier, che ha persino inviato una sua fedelissima per mettere il sigillo sull'operazione. Non a caso, con l'ovvia eccezione del sindaco di Roma, nessuno del Pdl ha osato fiatare.
Continua ...
http://www.repubblica.it/dal-quotidiano/retroscena/2011/07/24/news/il_premier_ricuce_con_il_senatur_bisogna_emarginare_maroni-19536961/

Macelleria sociale

di STEFANO RODOTA'Un abisso di diseguaglianze si è spalancato davanti alla società italiana, negli stessi giorni in cui veniva certificato un drammatico ritorno della povertà, di cui ha scritto su queste pagine, con i toni giusti, Adriano Sofri. La povertà è certo la condizione che più rende visibile la diseguaglianza. Ma quel che sta avvenendo, soprattutto dopo la manovra finanziaria, è una vera e propria costruzione istituzionale della diseguaglianza che investe un'area sempre più vasta di persone, ben al di là di vecchi e nuovi poveri.
La distribuzione dei "sacrifici" è rivelatrice. Uno stillicidio di balzelli che incide su chi può essere più facilmente colpito, che lima i già ristretti margini dei bilanci familiari. Si è calcolato il peso che avranno gli aumenti di imposte, tariffe, prezzi. Peso insostenibile per taluni, quasi non influente per altri. L'effetto complessivo della manovra peserà per il 13,3% sui redditi bassi e per il 5% su quelli più alti. La rappresentazione della spinta istituzionale verso la diseguaglianza non potrebbe essere più netta.
è così tornata, in ambienti insospettabili, la vecchia espressione "macelleria sociale". Ma è una macelleria ben selettiva, vista la cura con la quale si è voluto tenere lontano da alcuni ceti anche un contributo poco più che simbolico al risanamento dei conti pubblici. Rivelatrice è la cinica dichiarazione di un ministro della Repubblica che, di fronte alla proposta di un significativo aumento della tassa per le automobili di maggiore cilindrata, ha esclamato: "Ma quelli votano per noi!". Il suo grido di dolore è stato prontamente raccolto, e la platea dei colpiti da quella misura è stata drasticamente ridotta. Mentre troppi diritti vengono messi in discussione, sembra che il solo al quale si deve continuare a dare piena legittimazione sia quel "diritto al lusso", che fa bella mostra di sé nella pubblicità di alcuni prodotti. Demagogia? O registrazione di una situazione di fatto nella quale si manifestano segni inquietanti di un ritorno della "democrazia censitaria", dove l'accesso anche a diritti fondamentali è sempre più condizionato dalle risorse di cui ciascuno dispone?

Continua ...
http://www.repubblica.it/dal-quotidiano/opinioni/2011/07/24/news/macelleria_sociale-19537090/

Due nonne prime spose gay a New York

(ANSA) - NIAGARA FALLS (NEW YORK - Due donne, entrambe già nonne, sono diventate nella notte la prima coppia dello stesso sesso legalmente unita in matrimonio nello stato di New York, sesto stato americano a permettere le nozze gay. Kitty Lambert, 54 anni, e Cheryle Rudd, 53, di Buffalo, si sono sposate poco dopo la mezzanotte sull'isola di Luna, un fazzoletto di terra in mezzo alle cascate del Niagara. Le due donne hanno 5 figli da precedenti matrimoni e vivono insieme da anni.

Quando il reddito è top secret Sul web solo il 13% dei parlamentari


Consultabili i dati dei ministri Brunetta e Frattini. Fra i leader c'è Di Pietrodi VLADIMIRO POLCHI

ROMA - Valentina Aprea, deputata Pdl, nel 2010 ha venduto la sua vecchia Fiat Stilo, per acquistare un'Alfa Romeo 147 nuova di zecca. Nello stesso anno la senatrice del Pd, Marilena Adamo, ha comprato un fabbricato nel comune di Finale Ligure e ne ha ceduto un altro nel comune di Carezzano. Cosa le unisce? L'anagrafe pubblica degli eletti: entrambe hanno dato il consenso alla pubblicazione online delle proprie dichiarazioni patrimoniali. Aprea e Adamo sono però in netta minoranza: solo un parlamentare su dieci ha deciso di mettere in rete i dettagli dei propri redditi, proprietà immobiliari, partecipazioni societarie e spese elettorali.

Un passo indietro: in base alla legge 441 del 1982, senatori e deputati entro tre mesi dalle elezioni sono tenuti a depositare presso l'ufficio di presidenza della Camera d'appartenenza la propria dichiarazione patrimoniale e aggiornarla ogni anno. I documenti cartacei, raccolti in un apposito Bollettino, sono pubblici e consultabili da ogni cittadino solo recandosi alla Camera o al Senato. Per vederli pubblicati su internet bisogna aspettare il 7 luglio 2009, quando Montecitorio approva un ordine del giorno del Pd  -  prima firmataria la radicale Rita Bernardini  -  che impegna gli uffici del parlamento "a rendere fruibili sul sito internet tutte le informazioni relative alla condizione patrimoniale dei deputati". A una condizione, però: serve la liberatoria del singolo parlamentare.
Continua ...
http://www.repubblica.it/politica/2011/07/24/news/quando_il_reddito_top_secret_sul_web_solo_il_13_dei_parlamentari-19536171/

“Perderemo le elezioni”


Renato Brunetta profetizza la caduta del centrodestra
La manovra economica da 50 miliardi lascia il Governo con la ‘coscienza pulita’, ma fara’ perdere al centrodestra le elezioni nel 2013.
COSCIENZA PULITA - E’ il vaticinio del ministro Renato Brunetta, che stasera al via della kermesse ‘CortinaIncontra’ ha affrontato senza giri di parole – com’e’ nel suo stile – i temi dell’attualita’ politica ed economica, guardando anche piu’ in la’.
Fra due anni – ha detto, rispondendo alle domande di Enrico Cisnetto – andremo alle elezioni con la coscienza pulita per aver salvato l’Italia dal mare burrascoso della crisi’. ‘La manovra che abbiamo fatto, certamente criticabilissima – ha aggiunto -, e’ servita a questo, spero che qualcuno ce lo riconosca. Non e’ facile fare una manovra che ti porta a perdere le elezioni’. Le urne pero’, prevede Brunetta, si riapriranno a scadenza naturale, tra due anni, ‘per un motivo semplicissimo: perche’ noi stiamo poco bene, ma gli altri stanno peggio’.
Continua ...