Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
venerdì 16 dicembre 2011
Iran: presidente Parlamento, gli Usa invece di chiedere il drone spieghino il perchè delle loro azioni di spionaggio
Putin: Usa vogliono rendere proprio schiavo il mondo intero
MOSCA – Il premier russo Vladimir Putin ha affermato che gli Stati Uniti hanno l’intenzione di dominare gli altri paesi, aggiungendo che il mondo è ormai stanco di ricevere ordini da Washington. “Alcune volte mi sembra che l’America non abbia bisogna di alleati, ma che abbia bisogno di vassalli”, ha detto giovedì Putin in un programma televisivo.
Secondo l’IRIB Putin ha ricordato che “la gente è stanca di ricevere ordini da un unico paese”. Putin ha affermato che un tempo la Russia volle essere alleata degli Usa, ma che oggi nessuna forma di alleanza può esistere tra i due paesi.
Putin ha citato la guerra in Iraq, quando gli Usa costrinsero ad intervenire i propri alleati, un esempio della prepotenza degli americani. “Quella fu alleanza? Fu una decisione presa in gruppo? Alleanza significa discussione, decidere insieme, concordare un’agenza sulle minacce comuni e sulle misure da intraprendere”.
Regione Lazio, incredibile blitz notturno: vitalizio a 50 anni anche per gli assessori
Scoppiano le polemiche. Il Pd: «Vergogna». Ma la Polverini difende il provvedimento: «Abbiamo corretto un'anomalia»
ROMA - Mentre il governo taglia le pensioni degli italiani, il Consiglio regionale del Lazio, con un blitz avvenuto stanotte alle 2.15 concede il vitalizio agli assessori (anche agli ex). Gli stipendi dei consiglieri regionali vengono invece "congelati" alla data del 1° dicembre 2011, ma poi indicizzati annualmente al costo della vita (l'adeguamento che il governo ha invece bloccato per le pensioni). Ma la presidente del Lazio Renata Polverini difende il provvedimento: «La mancata equiparazione degli assessori ai consiglieri era un'anomalia della nostra regione».
I nuovi vitalizi. Di fatto, in realtà, il Lazio sembra andare controcorrente. Mentre diverse regioni italiane, infatti, hanno già proceduto con l'abolizione dei vitalizi (le ultime sono state oggi le Marche) il Consiglio regionale del Lazio inserisce diverse modifiche all'articolo 11 della Finanziaria, approvata la notte scorsa dalla commissione Bilancio presieduta da Franco Fiorito (Pdl). Modifiche che devono ora essere approvate dall'Aula.
Vitalizi consiglieri aboliti dal 2015. Resta l'abrogazione del vitalizio per i consiglieri regionali (che attualmente vanno in pensone a 50 anni) a partire dalla prossima legislatura, ma per quanto riguarda quella in corso ci sono delle novità. Innanzitutto, i vitalizi per la giunta: «Per i consiglieri regionali e gli assessori in carica o cessati dal mandato nella IX Legislatura (quella in corso, ndr) - si legge nel testo approvato - si applicano le disposizioni di cui alla l.r. 19/1995».
Il capitolo indennità. La normativa tuttora vigente prevede che sia pari all'80% di quello dei parlamentari. Il comma 3 del nuovo articolo 11 invece lo "congela": «Le indennità - si legge nel testo approvato in commissione - sono fissate alla data del 1° dicembre 2011 e sono indicizzate annualmente sulla base della variazione del costo della vita accertato dall'Istat». Un modo per evitare che eventuali tagli allo stipendio dei deputati possano avere effetti sulle indennità regionali. Infine sono spariti dall'articolo 11 gli aggravamenti sulle trattenute della retribuzione, fissate dalla giunta al 32% contro il vecchio 27%, e all'8% contro l'1% per il Tfr.
I nuovi vitalizi. Di fatto, in realtà, il Lazio sembra andare controcorrente. Mentre diverse regioni italiane, infatti, hanno già proceduto con l'abolizione dei vitalizi (le ultime sono state oggi le Marche) il Consiglio regionale del Lazio inserisce diverse modifiche all'articolo 11 della Finanziaria, approvata la notte scorsa dalla commissione Bilancio presieduta da Franco Fiorito (Pdl). Modifiche che devono ora essere approvate dall'Aula.
Vitalizi consiglieri aboliti dal 2015. Resta l'abrogazione del vitalizio per i consiglieri regionali (che attualmente vanno in pensone a 50 anni) a partire dalla prossima legislatura, ma per quanto riguarda quella in corso ci sono delle novità. Innanzitutto, i vitalizi per la giunta: «Per i consiglieri regionali e gli assessori in carica o cessati dal mandato nella IX Legislatura (quella in corso, ndr) - si legge nel testo approvato - si applicano le disposizioni di cui alla l.r. 19/1995».
Il capitolo indennità. La normativa tuttora vigente prevede che sia pari all'80% di quello dei parlamentari. Il comma 3 del nuovo articolo 11 invece lo "congela": «Le indennità - si legge nel testo approvato in commissione - sono fissate alla data del 1° dicembre 2011 e sono indicizzate annualmente sulla base della variazione del costo della vita accertato dall'Istat». Un modo per evitare che eventuali tagli allo stipendio dei deputati possano avere effetti sulle indennità regionali. Infine sono spariti dall'articolo 11 gli aggravamenti sulle trattenute della retribuzione, fissate dalla giunta al 32% contro il vecchio 27%, e all'8% contro l'1% per il Tfr.
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Violenti scontri e cariche della polizia: picchiati selvaggiamente donne e minorenni
Si apre con violenti scontri e con una tensione altissima la seconda giornata di manifestazioni pacifiche contro l’abbattimento di tre immobili abusivi in località Fusaro/Torregaveta.
Stamane all’arrivo delle ruspe e di un grosso quantitativo di poliziotti, i cittadini presenti al presidio hanno formato un cordone umano davanti l’abitazione dei fratelli Cardamuro. Donne e bambini con mani alzate formavano la testa del cordone.
Le forze dell’ordine hanno caricato i manifestanti rompendo il cordone, manganellando donne e bambini in modo violento. Un bimbo ha ricevuto una manganellata in pieno volto che gli ha causato larottura dei denti, numerosi sono i cittadini sanguinanti e picchiati anche da più poliziotti contemporaneamente che hanno dovuto recarsi al vicino presidio ospedaliero di Santa Maria delle Grazie aPozzuoli.
La tensione è salita alle stelle: la polizia ha poi lanciato lacrimogeni e sassi a cui hanno risposto in egual misura i manifestanti presenti.
I fratelli Cardamuro si sono adesso barricati in casa con bombole di gas e taniche di benzina minacciando di farsi saltare in aria con la propria abitazione.
ORE 9:00 – Giunti sul luogo il parroco e il vescovo. Si sono interposti tra i manifestanti e le forze dell’ordine per celebrare una messa all’aperto.
ORE 9:10 – Sono poco sotto il migliaio i manifestanti presenti sul luogo delle demolizioni. Anche per oggi si annuncia una chiusura per solidarietà di numerosi esercizi commerciali.
ORE 9:30 – Sono almeno quattro i manifestanti che sono stati trasportati al vicino ospedale di Santa Maria delle Grazie in Pozzuoli
ORE 9:40 – Sequestrate telecamere e telefonini di manifestanti che filmavano quanto accadeva. Aggredito anche un operatore di Monte di Procida.
Qui un'articolo sulla questione abbattimenti a Bacoli su Repubblica.
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Monti non tocca le caste
Molti privilegi dei “politici” e dei loro amici restano intatti. Il meccanismo psicologico dell’attuale consenso e il nodo delle frequenze tv.
Le decisioni del governo Monti, oltre a non essere eque, non toccano, speriamo solo per ora, l’evasione fiscale e i costi della politica. Questi ultimi non sono solo costituiti dai privilegi dei parlamentari. Lo spreco sta anche nel costo degli organi costituzionali.
Solo nell’ultimo quinquennio le spese correnti di Montecitorio sono cresciute di 149 milioni di euro e quelle di palazzo Madama di 195. Il finanziamento pubblico ai partiti, abolito da un referendum, è stato reintrodotto, beffando la volontà popolare, sotto l’ipocrita voce di rimborso elettorale, elargito peraltro senza alcun riscontro di spesa.
In un decennio i rimborsi si sono quasi triplicati, da 105 a 285 milioni. E contestualmente si sono moltiplicati sedi, uffici e impiegati. Per restare solo alla Presidenza del consiglio, questa si è dilatata bulimicamente fino a occupare 20 sedi, mentre l’apparato è arrivato alla dimensione di una cittadina, 4.600 persone, assunte come sappiamo. Il triplo del Regno Unito.
La recente revisione dei vitalizi dei parlamentari tanto sbandierata non è equa se sono sufficienti 5/10 anni e 60/65 di età, mentre per i comuni mortali si deve progressivamente arrivare a settant’anni e oltre. E non è finita. I parlamentari possono acquisire ulteriori pensioni per le attività professionali di provenienza, versando solo il 9% dei contributi, mentre il restante 24% rimane a carico dell’ente di previdenza, in genere dello Stato.
Se i consigli regionali della Lombardia e dell’Emilia-Romagna funzionano con un costo di 8 euro a cittadino, altri arrivano a un costo pro capite 50 volte superiore. Applicando gli standard di quei consigli regionali si risparmierebbero annualmente oltre 600 milioni. Persino i gettoni di presenza dei consiglieri comunali sono ad libitum degli stessi e, pertanto, diversissimi. Se nella virtuosa Padova sono di 45,90 euro, nella vicina Verona sono quasi il quadruplo, 160. Un consigliere comunale di Palermo ha confessato di arrivare a guadagnare fra gettoni e rimborsi 10.000 euro al mese. Il parco auto blu di stato è sterminato. Occorrerebbe una bella sforbiciata, mettendone in vendita buona parte. Sui voli di stato abbiamo visto di tutto, dai nani e ballerine dei tempi di Craxi alle escort, ai menestrelli, agli affaristi. Per tali voli a carico delle nostre tasche dovrebbe vigere finalmente la trasparenza, come in Inghilterra, rendendo pubblici i nomi dei passeggeri e il motivo del viaggio.
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Arrestato il sindaco antimafia di Campobello "Era organico al clan di Messina Denaro"
Ciro Caravà è accusato di associazione mafiosa. Secondo la Dda Palermo e i carabinieri del Ros avrebbe pagato decine di biglietti aerei ai familiari dei boss detenuti al Nord e distribuito appalti alle ditte dei clan. Dalle intercettazioni è emerso anche il sostegno elettorale di Cosa nostra al primo cittadino. In manette, altre dieci persone, fra esponenti mafiosi e insospettabili ritenuti fedelissimi della Primula rossa di Cosa nostra: c'è pure un ex funzionario della prefettura di Trapani
di SALVO PALAZZOLO
Il sindaco di Campobello Ciro Caravà
Ciro Caravà è stato arrestato questa mattina dai carabinieri del Ros con l’accusa di associazione mafiosa. Secondo il procuratore aggiunto Teresa Principato e i sostituti Pierangelo Padova e Marzia Sabella, il primo cittadino rieletto a giugno a fuor di popolo sarebbe stato addirittura “organico” alla famiglia mafiosa di Campobello, una delle più fedeli al verbo dell’imprendibile Matteo Messina Denaro, ormai latitante dal 1993.
"Caravà non ha mai aderito a Libera - dice oggi l'ufficio di presidenza dell'associazione - purtroppo, le infiltrazioni più pericolose sono quelle che arrivano con i falsi proclami antimafia. Non permetteremo a nessuno di strumentalizzare il nostro lavoro".
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http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/12/16/news/arrestato_il_sindaco_di_campobello_e_un_fedelissimo_di_messina_denaro-26685296/?ref=HREC1-5
Neve e temperature giù di 10 gradi Violente mareggiate a Genova e in Sardegna
Disagi per navi e traghetti. Annullati i collegamenti dalla Liguria per Olbia e Porto Torres. Da domani i primi temporali e le prime ondate di gelo. Lunedì le temperature scenderanno anche a quattro gradi sotto zero al centro nord. Probabili nevicate in tutto il centro sud, a partire dai 400 metri di altezza
(bussalino)
Dopo settimane di altalenante clima caldo-freddo-caldo, arrivano gelo e neve in tutta Italia, a causa di tre forti perturbazioni. La prima, nord-atlantica, da domani farà diminuire le temperature fino a toccare 0 gradi. Ma già da questa sera sono previsti pioggia e maltempo in Toscana, Lazio e Campania, con venti fino a 100 chilometri orari, mentre su mar Ligure e Sardegna i problemi sono già cominciati.
Nel weekend, la colonnina di mercurio scenderà in modo brusco: previsti temporali e neve in collina su Campania, Puglia e Calabria. Domenica pomeriggio una nuova ondata di freddo colpirà il centro sud e le isole. Al centro potrebbe nevicare già a 400 metri di altezza, a 600 metri al sud. Mentre in Romagna la neve potrebbe arrivare anche a 200 metri.
In alcune regioni il maltempo è già iniziato. Da questa mattina, il forte vento di ponente che sta soffiando sul nord est della Sardegna, e che si rafforzerà nel pomeriggio, ha causato ritardi e difficoltà nei collegamenti marittimi nel nord dell'Isola. E onde alte quattro-cinque metri, da ieri sera, e vento da ovest a est, di 30 nodi, hanno creato una violenta mareggiata su tutto l'arco della costa ligure.
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http://www.repubblica.it/cronaca/2011/12/16/news/arrivano_freddo_e_neve-26708733/
Bossi: "Monti non arriverà al 2013" I proiettili? "Li ha mandati il Colle"
Il leader della Lega ironizza sul mandante delle buste indirizzate al premier, a Bersani, Berlusconi, Casini, a Fornero e ai direttori di alcuni quotidiani. Poi sferra l'attacco: "Se pensate che questo governo durerà siete matti". E, incalzato, riserva l'ennesima stilettata alla manovra: "non crea posti di lavoro"
Umberto Bossi con Cota e uomini della scorta
VIDEO 2 - DIRETTA 3
La Lega Nord allunga sempre più nettamente le distanze con il Pdl. Ormai lo scontro è continuo. Con l'ex premier Berlusconi Bossi ancora non ha avuto alcun contatto e, come dice, non ci sono incontri organizzati in vista. Per il leader del Carroccio un riavvicinamento al Cavaliere oggi sarebbe stato possibile solo se: "Berlusconi non desse la fiducia". E a chi, parlando a Montecitorio, gli ha fatto notare che il leader del Pdl l'aveva appena votata, Bossi ha replicato: "Ormai si è messo con i comunisti".
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http://www.repubblica.it/politica/2011/12/16/news/la_provocazione_di_bossi_i_proiettili_li_ha_mandati_il_colle-26710739/
Addio al quartiere a luci rosse
Amsterdam prende nuovi provvedimenti: dopo i coffee shop, si riqualifica anche la zona dedicata alla prostituzione
Amsterdam sta prendendo provvedimenti per mettere un freno anche al famigerato quartiere a luci rosse. “È giunto il momento”, sostieneNick Foster del Telegraph.
UNA PULIZIA GENERALE - Non segnerà la fine immediata dei week end “loschi” dei turisti di Amsterdam, ma il turismo ne risentirà comunque: la capitale olandese ha deciso di eliminare non solo i coffee shop, o almeno vietare la vendita di marijuana ai non residenti, ma anche i bordelli presenti nel notissimo quartiere a luci rosse. Lo schema che si dipana in dieci anni di lavori e iniziato nel 2008, chiamato Project 1012 dal codice postale della zona contenente il quartiere a luci rosse, prevede un taglio sostanziale nel numero di bordelli e di coffee shop. Solo ora, a tre anni di distanza, iniziano a vedersi i primi risultati della “pulizia”. Sono 200 su un totale di 480 bordelli con “vista su strada” spariranno. La città ha ottenuto la chiusura della metà di questi e un piano per l’acquisto degli altri 100 è pronto ad entrare in azione. Dei 76 coffee shop nell’area, 26 chiuderanno a breve. La sensazione è quella che il Consiglio Comunale si sia deciso a fare i conti con l’industria del sesso e del riciclaggio di denaro sporco nel “red light district”, sempre più nelle mani delle mafie dell’Est europeo, in particolare dalla Bulgaria e dell’Ucraina.
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Istat: gli stipendi con l'aumento più alto sono quelli di Palazzo Chigi
Spetta ai dipendenti della Presidenza del Consiglio la palma d'oro dei 'travet' con l'aumento di stipendio più alto nel 2010
Palazzo Chigi
MILANO - Costi della politica. E gente infuriata che si vede erodere la capacità di spesa (questo è certo) mentre nei Palazzi si sussurra (e discute) di quanto potrebbero essere ritoccate le "paghe" di chi governa. E ora c'è da scommettere che l'Annuario statistico dell'Istat, sarà ulteriore causa di bile per i «normali cittadini». In un Paese con due milioni di disoccupati, e 252.000 in cassa integrazione, numeri, dati e confronti sono uno schiaffo a chi vede lavoro e stipendi allontanarsi nel tempo, per esempio a quel 48,4% di disoccupati, senza lavoro dopo un anno di ricerca. È, soprattutto, alla voce «retribuzioni» che il confronto con caste, Palazzi e privilegi si fa particolarmente furioso. In testa alle "disparità statistiche" gli aumenti di stipendi dei travet di Palazzo Chigi . Tra il 2009 e il 2010, sono cresciuti del 15,2% (+9,9% se si tiene conto delle retribuzioni orarie), staccando di gran lunga qualsiasi altra categoria, sia pubblica sia privata. Per portuali e impiegati delle telecomunicazioni, tanto per fare un esempio, gli aumenti salariali non hanno superato il 4%. Come per chi è impiegato nella ricerca. Sotto lo zero per cento stanno le retribuzioni dei dipendenti delle agenzie fiscali, dei monopoli (cresciuti dello 0,7%), delle Forze dell'Ordine (0,9%), della Pubblica Istruzione (0,6%). Mentre per i Vigili del fuoco l'aumento non è andato oltre lo 0,4%. In mezzo, tra il privilegio di lavorare a Palazzo Chigi e la "sfortuna" di fare il ricercatore, i servizi a terra negli aeroporti (+5,2%), seguiti dai giornalisti, per i quali l'incremento è stato del 4,7%.
DISOCCUPAZIONE - Se i confronti schiaffeggiano quella parte di Paese che su uno stipendio può far conto, drammatica è la situazione di chi lavoro non ha e non ne trova. Nel 2010 il tasso di occupazione è sceso al 56,9 (nel 2009 era al 57, 5%). Peggio è per le donne lavora solo il 46,1%: media tra il 68,5% del Trentino Alto Adige e il 39,9% della Campania. Tra i disoccupati, circa il 40% non ha ancora trent'anni. Crescita speculare al tasso di disoccupazione passato dal 7,8% all'8,4%. Una crescita che riguarda qualsiasi classe d'età. E particolarmente significativa tra i 35 e i 54 anni (+8,1 per cento, pari a 63 mila persone rimaste senza impiego).
TAGLI A TAVOLA - La voce “spese” registra un aumento esiguo. Le famiglie italiane, rispetto al 2009, hanno speso 11 euro in più per un totale di 2.453 euro medi al mese (+0,5%). L'Istat, nell'Annuario Statistico, spiega che «poichè tale aumento incorpora sia la dinamica inflazionistica (che nel 2010, in base all'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, è risultata in media pari al 1,5 per cento) sia la crescita del valore del fitto figurativo (+0,2 per cento)». In pratica, in termini reali, la spesa dei consumi delle famiglie è rimasta stabile.
Buste con proiettili a Monti e Berlusconi
Nel mirino anche i direttori di alcuni quotidiani
Lamezia Terme, la procura apre un'inchiesta
Il premier Mario Monti (Ansa)
MILANO - Dieci buste indirizzate al premier Mario Monti, a Silvio Berlusconi e ad alcuni direttori di quotidiani nazionali. Dieci buste contenti proiettili e un volantino di minacce firmato dal Movimento Armati proletari sono state intercettate al Centro meccanografico di Poste Italiane di Lamezia Terme. Gli involucri sono al vaglio degli inquirenti da giovedì sera.
I DESTINATARI- Tra gli altri destinatari ci sono anche Pier Luigi Bersani (con bossoli del calibro 7.65), al ministro del Welfare Elsa Fornero (calibro 9.21). Plichi con un proiettile calibro 12 sono stati inviate a Pierferdinando Casini e ai direttori Ferruccio De Bortoli (Corriere della Sera), Ezio Mauro (La Repubblica), Maurizio Belpietro (Libero), Leonardo Boriani (La Padania), Mario Sechi (Il Tempo)
TENSIONE- Insomma si alza la tensione. Dopo i pacchi bombainviati dalla Fai, ecco nuove minacce. Nel volantino, oltre alle ingiurie, si legge: «Ve la faremo pagare a tutti. Vi colpiremo e sarà una guerra all'ultimo sangue». E poi continua: «Vi faremo maledire queste misure col sangue. Non dovrete più dormire sonni tranquilli. Il piombo non manca e adesso arriva anche il tritolo dagli amici arabi. La finanziaria è pronta come è pronto il vostro funerale. Ci vedremo a Roma. Non siamo contro le forze dell'ordine però se c'è qualcuno che vuole fare l'eroe pensi prima alla sua famiglia. È una lotta giusta e coerente - è scritto - contro i poteri forti a difesa della povera gente. Le misure prese per colpire sempre i più deboli non devono essere approvare se non con modifiche radicali a difendere quel poco che le fasce deboli hanno. Ma vi rendete conto - è scritto testualmente - che colpite gli operai con le loro famiglie che sono già sul lastrico?». La Procura della repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme ha aperto un'inchiesta per minacce aggravate dalla finalità terroristica che è stata trasferita alla Dda di Catanzaro, competente sui reati legati ad atti di terrorismo. Sulla vicenda indaga la Digos del capoluogo.
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Olanda, migliaia di vittime abusi preti
(ANSA) - BRUXELLES - ''Decine di migliaia'' sono le vittime degli abusi sessuali da parte di circa 800 preti pedofili in Olanda dal 1945 al 2010: e' quanto ha concluso la commissione d'inchiesta istituita all'Aja nel suo rapporto che chiude l'indagine sulla Chiesa e la pedofilia in Olanda. "Sulla base di 1.795 segnalazioni - afferma il rapporto - la commissione è potuta risalire a 800 autori degli abusi che hanno lavorato o lavorano per il vescovato, e almeno 105 sono ancora vivi".
Cpi: morte Gheddafi forse crimine guerra
(ANSA) - L'AIA - La morte dell'ex leader libico Muammar Gheddafi, catturato e ucciso dagli insorti a ottobre, potrebbe essere un crimine di guerra. Lo ha detto il procuratore capo della Corte penale internazionale, Luis Moreno-Ocampo. "Penso che il modo in cui Gheddafi è stato ucciso generi il sospetto di... crimini di guerra - ha detto Moreno-Ocampo ai giornalisti -. Penso che sia una questione molto importante. Stiamo sollevando questa preoccupazione alle autorità nazionali''.
Carceri, approvato 'pacchetto' Severino
(ANSA) - ROMA - Il Consiglio dei Ministri ha approvato i provvedimenti per l'emergenza carceri proposti dal ministro della Giustizia, Paola Severino, insieme ad alcune misure per velocizzare la giustizia civile. Il 'pacchetto' prevede diverse misure normative, tra cui il cosiddetto decreto 'svuota carceri' che consente di scontare ai domiciliari gli ultimi 18 mesi della pena, e di evitare la reclusione breve ricorrendo, in alcuni casi, all'uso delle camere di sicurezza dei commissariati.
Sudan: liberato Azzara',rapito 4 mesi fa
(ANSA) - ROMA - Il cooperante italiano di Emergency Francesco Azzara' e' stato liberato. Lo ha confermato all'ANSA il sindaco del paese di origine di Azzara', Motta San Giovanni, Paolo Laganà, cosi' come ha fatto Emergency dopo rassicurazioni dalle autorita' di Nyala. Le conferme sono seguite a informazioni di stampa provenienti dal Sudan che segnalavano la liberazione di un italiano. Azzara' era stato rapito lo scorso 14 agosto.
Stefania Craxi: «Ho deciso, lascio il Pdl Silvio comanderà sempre»
«Il centrodestra è finito. Casini va sostenuto, purché non vada con il Pd. Fini? Per mio padre era il "compagno"»
Stefania Craxi (Fotogramma)
ROMA - Stefania Craxi va via. Via dal Popolo della libertà, via da Berlusconi. Si iscrive al gruppo misto della Camera: «Berlusconi ha detto che assume poteri straordinari, che diventa Lord protettore del partito. Ho aspettato venti giorni che qualche dirigente ponesse un interrogativo su questa decisione». Invece, niente. «Ci saranno il congresso, un segretario, le primarie, ma Berlusconi continuerà a comandare. Quale organo ha deciso tutto questo? È normale un partito che non sa fare a meno di un leader che ha perso (lo dicono i sondaggi) un terzo del suo elettorato?». Signora, lei è amica personale di Berlusconi: non gli ha parlato di tutto questo? «Ho chiesto più di una volta un appuntamento, ma non l'ho ottenuto. Da prima che il governo cadesse».
Due giorni fa, Stefania Craxi ha dichiarato: il 14 dicembre, quando Fini promosse la mozione di sfiducia al governo Berlusconi, forse eravamo noi nel torto. Spiega: «Si doveva tentare una mediazione con Fini. Invece abbiamo perso elettori con quello schifo del reclutamento dei "responsabili"». È anche l'ultimo capitolo di un'amicizia? «L'amicizia non è negoziabile. Ma il centrodestra è finito».
Pare il capolinea di una storia lunga. Elezione di Stefania alla Camera con Forza Italia nel 2006. Sottosegretario agli Esteri nel governo del 2008. I genitori di Stefania, Bettino e Anna, testimoni di nozze di Berlusconi e Veronica Lario. Craxi che protegge per decreto le tv di Berlusconi. Berlusconi che non va ad Hammamet, finché Craxi è vivo. I figli di Stefania amici dei figli di Berlusconi. Stefania al fianco di Berlusconi, nel nome della battaglia contro Tangentopoli. Poi, lo scorso aprile, le parole di Stefania: «Berlusconi è al tramonto, esca di scena». E inoltre: «Deve smetterla di raccontare queste barzellette oscene».
Continua ...
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