giovedì 25 agosto 2011

Usa, ora l'uragano Irene fa davvero paura Arriverà fino a Washington e New York

Secondo il centro nazionale uragani di Miami diventerà presto di categoria 4, o addirittura 5, il livello più alto. Il sindaco della Grande Mela: "Stiamo considerando lo scenario possibile". La Casa Bianca monitora la situazione.

New York, 25 agosto 2011 - L'uragano Irene ora fa davvero paura: secondo il centro nazionale uragani di Miami diventerà presto di categoria 4, o addirittura 5, il livello più alto. Dopo avere investito Portorico e la Repubblica Dominicana con piogge torrenziali e venti fino a 200 chilometri orari, punta ora verso la costa orientale degli Stati Uniti.

L'occhio dell'uragano, secondo gli ultimi rilevamenti, si trova pochi chilometri a sud-est di Nassau, capitale delle Bahamas, dove ha già lasciato parecchia devastazione. Dopo l'arcipelago delle Bahamas, al contrario delle previsioni iniziali, la tempesta dovrebbe risparmiare Florida e Georgia.

Sabato mattina, secondo gli esperti, raggiungerà la Carolina del Sud (e poche ore dopo anche quella del Nord), dove stanno evacuando, oltre agli abitanti locali, anche numerosi turisti. I forti venti, previsti oltre i 230 chilometri orari, potrebbero sdradicare alberi, lampioni e addirittura i tetti delle case.

Domenica mattina Irene dovrebbe raggiungere Washington, nelle ore in cui è attesa la partecipazione del presidente Barack Obama alla cerimonia d'inaugurazione di un monumento dedicato a Martin Luther King e un concerto con star internazionali. In serata toccherà a New York, in particolare Long Island, ma a questo punto dovrebbe aver perso molta della sua potenza attuale.

Ciononostante il sindaco Bloomberg, per evitare un'altra figuraccia come quella dell'anno scorso quando New York è rimasta paralizzata dalla neve, ha dichiarato in un intervento alla Cnn che la città è pronta al peggio: "Stiamo considerando ogni scenaro possibile e, anche se è prevista solo pioggia e forte vento, conviene restare in casa con rifornimenti di acqua e cibo. Ospedali, barche e elicotteri sono pronti a fronteggiare l'emergenza e, nel peggiore dei casi, stiamo considerando anche l'evacuazione della città. Evitate di fare il bagno, le correnti potrebbero essere fatali".

La Casa Bianca sta monitorando la situazione e lo stesso presidente Obama, in vacanza a Martha Vineyard, tiene sotto controllo l'evolversi del fenomeno e ha dichiarato lo stato di emergenza in Porto Rico. In allerta anche la Marina, che ha ordinato alle navi della seconda flotta, di stanza a Hampton Roads, in Virginia, di mollare gli ormeggi e portarsi in mare aperto per non farsi sorprendere dalla tempesta.

Mal di testa: un aiuto dalla natura

www.italiainformazioni.com

(Andrea Busalacchi) Dopo avere parlato ampiamente di emicrania, da vari punti di vista, e in particolare da quello patologico, alimentare e in ultimo integrazionale, non possiamo non dare uno sguardo a ciò che la natura ha messo a disposizione per combattere o lenire efficacemente questo problema.

La perfetta sinergia fra alimentazione, integrazione e fitoterapia, mi auguro possa aiutare a chi soffre di questo disturbo, ritenuto ormai da molti invalidante, e a combatterlo senza far ricorso a nessun tipo di farmaco (fin là dove si può). Eccovi una serie di piante, che ho scelto per voi e che ne consiglio l’utilizzo nella profilassi e nel trattamento dell’emicrania:

- Partenio (Tanacetum parthenium) è una pianta che nella storia è stata da sempre utilizzata per combattere i reumatismi articolari e per prevenire gli attacchi di emicrania. Una delle sostanze a cui è stata attribuita l’azione antinfiammatoria, è il partenolide, una molecola in grado di inibire il rilascio di serotonina (un neurotrasmettitore coinvolto negli attacchi emicranici) dalle piastrine (componente del sangue addetto al controllo dell’emostasi, cioè impediscono la fuoriuscita di sangue a seguito di un trauma lesivo). Oltre a modulare il rilascio di serotonina, il partenolide sembra essere in grado di inibire il rilascio di istamina (uno dei mediatori dell’infiammazione).

- Rhodiola rosea , è una pianta che cresce ad altitudini di 3000/5000 mt. Sul livello del mare, le popolazioni siberiane ne tramandavano l’uso delle radici alle varie generazioni, per aumentare la resistenza fisica durante i freddi inverni. Molti furono gli imperatori cinesi che organizzarono spedizioni in Siberia, al fine di recuperare questa preziosa pianta. La molecola a cui è attribuita parte della sua azione è il rosavin, la quale svolge un’azione modulatoria nei confronti di noradrenalina, dopamina e serotonina (neurotrasmettitori del nostro sistema nervoso); questo porta ad una riduzione della frequenza degli attacchi emicranici, e ad un miglioramento dei disturbi a seguiti di un attacco emicranico in corso. Inoltre sembrerebbe stimolare il rilascio di beta endorfine endogene (oppioidi prodotti dal nostro organismo), responsabili della sensazione di “piacere”.

- Spirea olmaria (Filipendula olmaria), è una pianta erbacea perenne che cresce nelle zone umide, i cui principi attivi hanno ispirato (in particolar modo l’acido salicilico) una nota casa farmaceutica nel nominare uno dei suoi più famosi farmaci del mondo “l’aspirina”. Questi principi attivi sono i salicilati, sostanze antinfiammatorie, antidolorifiche e antipiretiche, da cui si può ben dedurre il loro impiego nel trattamento degli attacchi emicranici, ma non nella profilassi, come nel caso del Partenio o della Rhodiola.

Si ricorda che per l’uso di tali piante, anche se del tutto naturali e di libera vendita, si consiglia sempre di consultare il proprio medico curante e di attenersi alle dosi riportate sulle confezioni.

Abusi per 40 anni su figlie malate, nuovo caso Fritzl in Austria

Due donne, 53 e 45 anni, sarebbero state segregate in casa. Il padre 80enne ricorda il mostro di Amstetten. Ma nega tutto.

Roma, 25 ago. (TMNews) - Un altro scandalo incestuoso scuote l'Austria: un austriaco di 80 anni avrebbe tenuto segregate per oltre quarant'anni le sue due figlie, che oggi hanno rispettivamente 53 e 45 anni. L'uomo, originario di Braunau, città settentrionale che ha dato i natali anche ad Adolf Hitler, avrebbe abusato di loro dal 1970 al maggio scorso, ha rivelato la polizia di Linz, secondo quanto riporta lo Spiegel. L'anziano, che nel frattempo è ricoverato in un ospizio, non è stato arrestato, ma il tribunale distrettuale ha emesso un provvedimento restrittivo contro di lui, che gli vieta di tornare a casa e qualsiasi contatto con le figlie. Le vittime - secondo un portavoce della polizia - soffrirebbero di problemi mentali e hanno raccontato di dormire su una panca di legno in cucina. La madre, morta nel 2008, sarebbe stata a sua volta vittima degli abusi. Lo scandalo è emerso a maggio, quasi per caso: la figlia più grande si era rifiutata di avere un rapporto con l'uomo, il quale sarebbe caduto a terra e vi sarebbe rimasto per due giorni, fino all'arrivo di un assistente sociale che avrebbe chiamato le forze dell'ordine. L'ottantenne, che nega ogni accusa, è stato poi trasportato in ospedale per essere medicato. La procura di Ried, Alta Austria, ha aperto un'inchiesta sul caso. La vicenda ricorda quella del padre-mostro di Amstetten, Joseph Fritzl, 76 anni, condannato due anni fa all'ergastolo per avere sequestrato e stuprato per 24 anni la figlia Elisabeth, dal cui rapporto incestuoso sono nati 7 figli, uno dei quali morto neonato.

LIBIA: BRIGUGLIO, PROCESSO POLITICO A PREMIER PER COMPLICITA' GHEDDAFI

(ASCA) - Roma, 25 ago - ''Silvio Berlusconi pretende di non pagare i suoi errori anche quello gravissimo della sua complicita' con Gheddafi che e' costato caro all'Italia sul piano dell'isolamento diplomatico e dell'inaffidabilita' internazionale. Le rivelazioni di Wikileaks sono in proposito illuminanti''. Lo dichiara Carmelo Briguglio, vicepresidente vicario dei deputati di FLI. ''Adesso il premier e' salito sul carro dei vincitori Nato, ma piuttosto malconcio e screditato. Se e' auspicabile che a Gheddafi sia fatto, a tempo e luogo, un vero e proprio processo, secondo regole e garanzie internazionali, a Berlusconi dovrebbe essere intentato un processo politico da parte del Parlamento e della pubblica opinione perche' paghi, sul piano del consenso e del giudizio degli italiani si intende, la sua intelligenza col ''nemico'' Gheddafi e per essersi opposto nei fatti alla rivolta libica e alle primavere arabe. Il Cavaliere - conclude Briguglio - non puo' sempre farla franca''.

Gheddafi incita a jihad: "La Libia non sarà della Francia, né dell'Italia"

Gheddafi (Adnkronos)
Tripoli, 25 ago. (Adnkronos/Aki) - "Incitate il popolo e i giovani a combattere il jihad" contro i ribelli e l'Alleanza Atlantica. E' l'appello che il colonnello Muammar Gheddafi ha rivolto agli imam libici nel corso di un messaggio audio diffuso dalla tv al-Orouba.

Gheddafi ha quindi affermato che "la Nato non può vincere attraverso i bombardamenti aerei. Voi siete la maggioranza - ha aggiunto riferendosi ai suoi sostenitori - come avete dimostrato nelle manifestazioni" delle scorse settimane a sostegno del regime a piazza Verde.

Il raìs ha poi invitato "gli uomini e le donne delle tribù a ripulire Tripoli". Il Colonnello ha quindi esortato gli imam delle moschee a "non permettere che i ratti consegnino Tripoli ai colonizzatori". "Non ci sarà nessun posto sicuro per i nostri nemici". E "la Libia non sarà della Francia, di Sarkozy, dell'Italia e non sarà la quarta spiaggia di Roma", ha aggiunto Gheddafi.

Iran: il film “Alzheimer” di Motamedi premiato dal Festival di Taormina

Iran: il film “Alzheimer” di Motamedi premiato dal Festival di Taormina

TEHERAN - Il premio speciale della giuria popolare del concorso “Oltre il Mediterraneo” della 57 ° TAORMINA FILM FEST è stato consegnato al regista iraniano Ahmad Reza Motamedi per il suo film “Alzheimer”.

Nel mese di giungo Motamedi ha vinto il premio per il suo "Alzheimer", ma visto che lui non era presente al festival non è riuscito a riceverlo.

Ieri, nel corso di una cerimonia tenutasi presso la Sala Eyvan-e Shams l'ambasciatore italiano a Teheran, Alberto Bradanini, ha consegnato ufficialmente il premio del festival a Motamedi.

Il film racconta la storia di una donna che ha perso il marito in un incidente e ogni anno metteva un annuncio sul giornale sperando di ritrovarlo.

Berlusconi: 350ml euro per l'emergenza in Libia

Berlusconi: 350ml euro per l'emergenza in Libia

ROMA-"Saranno scongelati 350 milioni di euro per l'emergenza. Sarà firmato lunedì a Bengasi un primo accordo tra il CNT e l'Eni per l'imminente fornitura di gas e benzina alla Libia. Un importante aiuto da parte nostra sarà dato alla scuola, alla sanità e all'addestramento della polizia libica". Questo è l'annuncio del Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi durante la conferenza stampa congiunta con il presidente del CNT, Jibrill avventua in mattinata a Milano. Per rafforzare ancora di più i rapporti tra i due paesi e per soddisfarne pienamente gli interessi reciproci è nato un comitato di raccordo tra Italia e il governo transitorio libico con a capo il Ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini.

"Giornalista, c'è un cappio pronto per te" Le intimidazioni del Partito nazionalista

Sul sito del gruppo di estrema destra guidato da Saya minacce e insulti al nostro collega Marco Pasqua. Colpevole di aver denunciato con un articolo su Repubblica.it le idee xenofobe e omofobe del movimento. La solidarietà del sindacato dei giornalisti

ROMA - Feccia, omuncolo viscido e puzzolente, frocio dai gusti torbidi, pezzo di animale. Per il quale, ciliegina sulla torta, c'è pronto un "cappio al collo". E' solo un breve estratto del testo 1 comparso sul sito del Partito Nazionalista del Popolo italiano 2, quello guidato da Gaetano Saya. Testo in replica ad un articolo 3 del nostro collega Marco Pasqua pubblicato da Repubblica.it il 21 agosto scorso. Nel quale Pasqua, che da tempo fa della sua professione anche una denuncia delle tante sacche di razzismo, omofobia e discriminazione ancora presenti in Italia, parlava della campaga di adesioni del gruppuscolo di estrema destra basata su un programma scarno ma chiarissimo: cacciata di immigrati e omosessuali, riprisitno della pena di morte e censura preventiva della stampa. Al nostro collega la solidarietà del nostro giornale e quella del sindacato dei giornalisti. "Pasqua ha l'unica colpa di aver fatto il suo mestiere indagando sulle posizioni e sulle intenzioni del gruppo capeggiato da Saya - dice in una nota l'associazione della Stampa romana -. E per questo si è visto diffamare sul sito del Partito Nazionalista, dallo stesso Saya, con pesanti allusioni alla sua vita privata e, cosa ancora più grave, si è visto rivolgere minacce di morte". L'Asr chiede l'immediato intervento delle Forze dell'Ordine e della Magistratura, e segnala che "da tempo in Italia assistiamo a una deriva antidemocratica permessa dallo sdoganamento del peggior armamentario dell'eversione nazifascista. La tolleranza di cui hanno goduto questi signori ne ha aumentato la tracotanza e il senso di impunità. E' ora di sanzionare questi individui con tutti i mezzi che le leggi democratiche mettono a disposizione".

Busto dello zio di Letta con i fondi del sisma inaugurazione segreta contro le proteste

Ad Aielli, dedicate una piazza e una statua a Guido Letta, prefetto fascista e parente del sottosegretario. L'evento non è stato annunciato e quindi si è svolto in una strada deserta. "Motivi di ordine pubblico", spiegano. Era prevista una protesta dell'opposizione e dell'Anpidi GIUSEPPE CAPORALE

L'AQUILA - Il busto dello zio di Gianni Letta, nel piccolo paese terremotato di Aielli, è stato inaugurato in segreto. Senza che nessuno sapesse nulla. "Ragioni di ordine pubblico", ha spiegato poi il sindaco Benedetto Di Censo, per giustificare il blitz. E così, sabato scorso, alle due di pomeriggio, il busto è stato posizionato e in tutta fretta si è svolta una breve cerimonia per celebrare la nuova piazza “Guido Letta”, in quel momento deserta. A scoprire la targa, il senatore Filippo Piccone, il presidente della provincia dell'Aquila Antonio Del Corvo, l'assessore ai lavori pubblici della regione Abruzzo, Angelo Di Paolo, il sindaco di Aielli Benedetto Di Censo e pochi altri. L’Anpi (l'associazione nazionale partigiani italiani), le opposizioni in Consiglio comunale e altri movimenti locali e aquilani attendevano da settimane di conoscere il giorno dell'inaugurazione per mettere in atto una formale protesta. Protesta sia contro la figura da ricordare - lo zio di Letta era un prefetto fascista - sia contro i soldi utilizzati per l'iniziativa: 20mila euro presi dal fondo per il terremoto. Infatti, anche questa spesa rientra nel lungo elenco di spese dai fondi stanziati dal governo per il sisma. La Provincia dell'Aquila, guidata dal presidente di centrodestra Antonio Del Corvo, ha ricevuto ben otto milioni di euro da destinare all'emergenza ed ha dispensato parte di queste risorse attraverso un elenco che l'opposizione in Consiglio comunale (Pd) non ha esitato a definire clientelare. Così, i soldi del terremoto sono stati investiti anche per un convegno sul federalismo (20mila euro), per il campionato del mondo di hockey a Roccaraso (50mila euro), per spese di "comunicazione istituzionale" (50mila euro), per gli eventi del cartellone estivo (70mila euro) e per il premio cinematografico intitolato alla memoria di Pietro Taricone (30mila euro). Ma sono soprattutto i fondi destinati alla piazza e al busto del prefetto fascista ad aver suscitato le polemiche più aspre. Anche perché, la parentela con il sottosegretario non è certo parsa casuale: a settembre è previsto anche il conferimento della cittadinanza onoraria al nipote Gianni. Indignata l'Anpi: "Non si può non ricordare – ha sottolineato in una nota l'associazione dei partigiani - che il prefetto Letta, nel 1939, fu tra i più esigenti e rigorosi attuatori delle famigerate leggi razziali emanate dal fascismo e causa di deportazione e morte per migliaia di ebrei italiani”. Ed hanno pubblicato sul loro sito internet ciò che scriveva il Prefetto Letta, nel 1939, in una ''riservata personale" del 5 luglio 1939, indirizzata ai "Fascisti Podestà e Commissari Prefettizi”: "L'applicazione rigorosa delle leggi razziali, come era nelle direttive del Gran Consiglio, conduce ad una inevitabile conseguenza: separare quanto è possibile gli italiani dall'esiguo gruppo di appartenenti alla razza ebraica, che, se anche in parte discriminati, restano pur sempre soggetti ad un regime di restrizione e limitazione dei diritti civili e politici. Occorre pertanto favorire nei modi più idonei e opportuni questo processo di lenta ma inesorabile separazione anche materiale. Su queste direttive richiamo la vostra personale attenzione e vi prego di farmi conoscere le iniziative, che d'intesa coi Fasci, prenderete al riguardo e i risultati ottenuti". Scrive oggi il Comune di Aielli: "Va considerato che il dottor Guido Letta, nato ad Aielli il 5 marzo 1889, e morto a Roma l'11 febbraio 1963 è un personaggio storico, in quanto ha ricoperto incarichi prestigiosi come prefetto di sedi importanti per diversi decenni. Per il paese di Aielli è stato un instancabile benefattore per tutta la sua vita, in particolare dopo il terremoto del 1915, si è prodigato in prima persona e in modo determinante per la ricostruzione dei centri urbani del comune di Aielli, per la ricostruzione della gran parte degli edifici pubblici, della chiesa di San Giuseppe in Aielli Stazione, del sacrario monumentale ai caduti con annesso dopo lavoro, della casa dell'infanzia, della costruzione di un pastificio moderno per l'epoca nel quale hanno lavorato per molti anni oltre 70 persone, della realizzazione di un acquedotto che approvvigionava il territorio di Aielli Alto ed Aielli Stazione". Il 19 settembre Gianni Letta riceverà la cittadinanza onoraria ad Aielli.

L'uragano Irene sempre più forte "Possibile evacuazione a New York"

Dopo aver spazzato le Bahamas, il ciclone si avvicina alla costa orientale degli Stati Uniti. Allerta dalla Carolina del Nord al New England. Paura anche a Manhattan, il sindaco Bloomberg invita i cittadini a stare pronti: "Ci prepariamo al peggio"

NEW YORK - L'uragano Irene ha spazzato le Bahamas e si avvicina alla costa orientale degli Stati Uniti, dove dovrebbe arrivare nella giornata di sabato. I servizi d'emergenza federali hanno invitato la popolazione dell'area compresa tra la Carolina del Nord e il New England alla massima attenzione. Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha sollecitato i cittadini a prepararsi per l'arrivo dell'uragano, e ha affermato che si riserva di decidere, se necessario, venerdì, su un'eventuale evacuazione per la cosiddetta zona A, che comprende i quartieri di Battery Park City a Manhattan, Coney Island a Brooklyn e Far Rockaway a Queens. La città, ha detto Bloomberg, si sta "preparando al peggio", allestendo rifugi e testando i generatori di corrente degli ospedali e delle maggiori agenzie di pronto intervento. I newyorkesi, ha detto il sindaco, devono dal canto loro tenere pronta una borsa con medicinali, acqua e generi di prima necessità. Anche il governatore dello stato di New York Andrew Cuomo ha ordinato all'ufficio per la gestione delle emergenze di tenersi in allerta: a rischio sono anche i famosi Hamptons, luogo di villeggiatura dei ricchi e famosi, a Long Island. Irene è ora classificato come una tempesta di categoria 3, e, dopo l'arrivo previsto per sabato in Carolina e New England, dovrebbe arrivare domenica a Long Island. La Marina ha ordinato alle navi della seconda flotta, di stanza a Hampton Roads, in Virginia, di mollare gli ormeggi e portarsi in mare aperto per non farsi sorprendere in rada dalle onde. Le autorità della Carolina del Nord hanno già avviato l'evacuazione delle isole al largo della costa. Nel frattempo, oltre a causare una vittima a Porto Rico, e almeno due morti ad Haiti, Irene ha lasciato parecchia devastazione sulle 'Outer islands' dell'arcipelago delle Bahamas. La maggior parte dei turisti presenti nell'arcipelago è già ripartita e le navi da crociera hanno cancellato le tappe previste nelle isole. Intanto, le previsioni sul primo uragano della stagione 2011 non sono affatto buone: tutti si aspettano che Irene guadagni intensità una volta lasciate le Bahamas, per colpire con forza gli Stati Uniti. Il ciclone potrebbe rappresentare "una minaccia molto seria" per il New England e anche per Long Island, ha detto il direttore del centro nazionale per gli uragani, Bill Read.

“Calderoli prende i soldi a vedove e disabili”

La federazione italiana per il superamento dell’handicap contro le proposte del ministro

Il ministro Calderoli, portabandiera della Lega nelle serrate trattative di rielaborazione della manovra-bis, è uscito allo scoperto, rivelando i due nuovi bersagli per fare cassa: le indennità di accompagnamento e le pensioni di reversibilità. Pur di non cedere sulle pensioni, sulla lotta all’evasione fiscale, sulla tassazione sui grandi patrimoni, la Lega se la prende con le vedove e con le persone con grave disabilità’. A rilevarlo e’ la Fish, Federazione italiana per il superamento dell’handicap.

PRESTAZIONE RICONOSCIUTA - La federazione ricorda che la pensione di reversibilità è una prestazione previdenziale, riconosciuta ai superstiti dei lavoratori a determinate situazioni, già restrittive. Fra i beneficiari ci sono anche i figli inabili non in grado di lavorare e mantenersi da soli dopo la morte dei genitori.
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Il tesoro di Brancher lo paga Silvio. Anzi, noi

160 milioni al deputato berlusconiano, tramite un ente parastatale da lui presieduto

La buona pratica di nascondere manovre tra l’illecito e la dubbia moralità nelle pieghe di ponderosi decreti è uno dei cavalli di battaglia del governo. Ci avevano provato con le poche righe che avrebbero salvato la Mondadori da una maxi multa, ora fanno il bis. O meglio, solo oggi viene scoperto l’ennesimo trucco, nascosto già dal 2010 in un codicillo della legge finanziaria. Il risultato? Un ‘tesoretto’ da 160 milioni di euro destinato a un nuovo ente presieduto e diretto da Aldo Brancher, ovvero ‘il deputato berlusconiano fresco di condanna definitiva per i reati di ricettazione e appropriazione indebita’.

L’ESPRESSO HA TROVATO IL TESORO! – A scovarlo, ‘alla faccia dei tagli’, e’ stato ‘L’Espresso’ che nel numero in edicola domani dedica un articolo alle nuove attivita’ dell’ex ministro. ’Il neonato ente parastatale – scrive il settimanale – si chiama Odi (Organismo di indirizzo) ed e’ stato istituito il 14 gennaio 2011 con un apposito decreto firmato nientemeno che da Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti. Richiamandosi a un codicillo semi-nascosto nella legge finanziaria 2010 (‘articolo 2, comma 107, lettera h’), il presidente del Consiglio e il ministro dell’Economia autorizzano la spartizione di 160 milioni tondi entro la fine di quest’anno.

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http://www.giornalettismo.com/archives/141477/il-tesoro-di-brancher-lo-paga-silvio-anzi-noi/

Nessun arresto per Penati (PD): reati per lo più prescritti

Nessun arresto per Penati (PD): reati per lo più prescritti
MONZA - Niente arresto per Filippo Penati, perchè non c'è più il rischio di inquinamento delle prove. Questa la decisione del Tribunale di Monza che ha respinto la richiesta del Pm che aveva chiesto la custodia cautelare in carcere per il vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia. Secondo quanto c'è scritto nelle motivazioni, il giudice ha ritenuto che non ci sia il pericolo di inquinamento delle prove, in quanto le tangenti sono del periodo 2001-2002 o precedenti e quindi la prescrizione è scattata o sta per scattare. Gli arresti sono stati concessi per alcuni coimputati (l'attuale sindaco di Sesto San Giovanni Giorgio Oldrini, Pasqualino Di Leva e l'architetto Marco Magni) per una faccenda che riguarda il periodo tra il 2006 e il 2008. In questo caso per Penati non c'erano sufficienti prove. L'unica è un assegno di 2 milioni per una caparra, concessa dall'imprenditore Bruno Binasco al collega Piero Di Caterina e poi lasciata scadere. Secondo i Pm si tratta di un finanziamento illecito per il Pd, ma secondo il giudice questa interpretazione non è sufficientemente supportata da altre prove.

Inaugurazione segreta per il busto dello zio (fascista) di Gianni Letta -

Inaugurazione segreta per il busto dello zio (fascista) di Gianni Letta

COSTRUITO CON I FONDI PER LA RICOSTRUZIONE DEL TERREMOTO.

AIELLI (L'AQUILA) - E' stato fatto tutto di nascosto: si sono presi i soldi (20 mila euro) stanziati per la ricostruzione a L'Aquila, dopo il sisma del 6 aprile 2009; si sono utilizzati per costruire un busto che ricordasse il prefetto fascista Guido Letta, da mettere ad Aielli, comune abruzzese. Dopo di che, sempre nel massimo riserbo, alle 14 di sabato scorso si è scoperto il busto, che è stato posto nella piazza dedicata a questo punto allo stesso prefetto fascista. Erano presenti il senatore Filippo Piccone, del Pdl; il presidente della provincia dell'Aquila Antonio Del Corvo; l'assessore ai lavori pubblici della regione Abruzzo, Angelo Di Paolo; il sindaco di Aielli Benedetto Di Censo. La scelta del silenzio totale e dell'ora e del giorno erano stati fatti apposta per impedire la protesta - già organizzata - dell'Anpi, delle opposizioni e di molti cittadini. E non è l'unica spesa impropria fatta dalla giunta (a guida Pdl) di L'Aquila con i soldi della ricostruzione. Cosa c'entrano, con la ricostruzione un convegno sul federalismo, il campionato del mondo di hockey a Roccaraso, le spese di "comunicazione istituzionale", gli eventi del cartellone estivo e il premio cinematografico intitolato alla memoria di Pietro Taricone? Per carità, nulla di sbagliato. Ma non con i soldi che dovevano servire a costruire le case di chi abita in albergo. E comunque, la decisione che ha dato più fastidio è stata quella dei 20 mila euro per il busto del prefetto Letta. Prologo alla cerimonia di settembre quando, per ovvia e conseguente decisione della giunta comunale a guida Pdl, verrà consegnata al nipote Gianni la cittadinanza onoraria della città. Secondo il comune, Guido Letta è un benefattore di Aielli, da lui aiutata nella ricostruzione dopo il terremoto che colpì nel 1915 l'Itali acentrale. L'Anpi risponde con una lettera, vergata di pugno dal prefetto il 5 luglio 1939, nella quale scrive: "L'applicazione rigorosa delle leggi razziali, come era nelle direttive del Gran Consiglio, conduce ad una inevitabile conseguenza: separare quanto è possibile gli italiani dall'esiguo gruppo di appartenenti alla razza ebraica, che, se anche in parte discriminati, restano pur sempre soggetti ad un regime di restrizione e limitazione dei diritti civili e politici. Occorre pertanto favorire nei modi più idonei e opportuni questo processo di lenta ma inesorabile separazione anche materiale. Su queste direttive richiamo la vostra personale attenzione e vi prego di farmi conoscere le iniziative, che d'intesa coi Fasci, prenderete al riguardo e i risultati ottenuti". Senza contare che, dopo l'applicazione delle leggi razziali, Guido Letta fu uno dei più attivi persecutori degli ebrei da mandare nei capi di sterminio in Germania.

Usa: uragano Irene, New York pronta far scattare allerta

New York, 25 ago. (Adnkronos) - "Irene" potrebbe raggiungere New York nel weekend con la forza di un uragano di prima categoria, con raffiche di vento a 115 km all'ora. E' questo il "peggiore degli scenari" a cui si stanno preparando le autorita' newyorkesi, mentre la prima tempesta dell'anno si avvicina alle coste americane. E' quanto ha detto il commissario per le emergenze Josepeg Bruno in una conferenza insieme al vice sindaco Caswell Holloway.

Carceri: allarme sovraffollamento ma 40 sono 'fantasma', pronte e senza detenuti

Roma, 24 ago. - (Adnkronos) - Un sistema al collasso: 66.942 detenuti, al 31 luglio, nei 207 istituti penitenziari italiani, a fronte di una capienza regolamentare di 45.681 unita'. Politica e istituzioni, recentemente sollecitate dal monito del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si interrogano sulle possibili soluzioni al drammatico sovraffollamento delle carceri. Ma, come risulta da un'interrogazione parlamentare dei Radicali, che riporta i dati raccolti dall'Associazione 'Detenuto Ignoto', l'Italia ha circa 40 'carceri fantasma': da Ferrara a Reggio Calabria, da Pesaro a Monopoli, strutture costruite, talvolta gia' arredate, e poi lasciate li', vuote e mai utilizzate.

Calderoli: "Le pensioni di chi ha lavorato non si toccano Rivediamo quelle di chi non ha mai fatto nulla"

Lo ha affermato il ministro per la Semplificazione. Sul tema contributo di solidarietà si dice favorevole, ma è contro un aumento dell’Iva sui beni di lusso. Ed è contrario all'abolizione delle province.

Rimini, 25 agosto 2011 - Non ci sono margini di trattativa tra Lega e Pdl sulle pensioni di chi ha lavorato, ma “bisogna andare a interessarci di chi non ha mai lavorato e qui, forse, sarebbe il caso di andare a rivederle”. E’ quanto ha affermato il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, incontrando i giornalisti al Meeting di Cl. Nel mirino del dirigente leghista ci sono le “pensioni di reversibilita’, eccessivamente alte, chi prende ‘accompagnamenti’ che oggi vengono dati indistintamente a tutti senza limiti legati al proprio reddito”.

Al sussidiario.it poi aveva ribadito: Quanto alle pensioni, “non abbiamo voluto fare di questo tema un totem - dice il ministro leghista - La nostra linea è sempre stata motivata e argomentata”. Ma “ci sono già stati, in un intervallo di tempo relativamente breve, quattro interventi di grande portata” e soprattutto “il punto di compromesso sull`età pensionabile, frutto di una mediazione lunga e laboriosa tra Lega e Pdl, è contenuto nella manovra bis”. Dunque, nessun margine per una nuova trattativa. “Direi proprio di no”, risponde.

Continua ...

http://qn.quotidiano.net/politica/2011/08/25/568611-calderoli_pensioni_lavorato_toccano.shtml

SALUTE: CEFALEA A GRAPPOLO, DA STUDIO TEDESCO NUOVE TERAPIE

(ASCA) - Roma, 25 ago - Contro le forme croniche di cefalea a grappolo potrebbero essere utili terapie come la stimolazione cerebrale profonda ipotalamica e la stimolazione bilaterale del nervo occipitale. La notizia arriva dalle pagine della rivista Deutsches Arzteblatt International, sulle quali Charly Gauk e i suoi colleghi del Dipartimento di Neurologia dell'University Medical Center di Essen (Germania) suggeriscono che queste tecniche - definite ''invasive'' dagli stessi ricercatori - potrebbero alleviare le conseguenze di questo disturbo che, causando forti attacchi e agitazione, mina fortemente la qualita' della vita di chi ne soffre.

Libia: giornalisti italiani, nostro primo pensiero va ad autista ucciso

Roma, 25 ago. (Adnkronos) - "Il nostro primo pensiero va all'autista ucciso a sangue freddo dai sequestratori". E' quanto hanno detto i giornalisti italiani, appena liberati dopo il sequestro di ieri, intervistati dall'inviata del Gr Rai in Libia.

Bossi si frattura il gomito cadendo dal letto, si valuta eventuale intervento

Umberto Bossi  (Adnkronos)
Milano, 25 ago. (Adnkronos) - Il leader della Lega Umberto Bossi si è procurato una frattura al gomito sinistro cadendo dal letto questa notte nella sua casa di Gemonio (Varese).

A quanto si apprende, la parte è stata medicata all'ospedale di Cittigilio, opportunamente immobilizzata "in attesa di capire se sarà necessario un futuro intervento chirurgico". Al momento il ministro per le Riforme viene descritto come "tranquillo e sereno".

Libia, liberati i giornalisti italiani Berlusconi incontra premier Jibril

(Xinhua)
Tripoli, 25 ago. (Adnkronos/Ign) - I quattro giornalisti italiani rapiti ieri in Libia sono stati liberati con un blitz in un appartamento di Tripoli. Lo ha annunciato per primo il sito del ''Corriere della Sera'. Poco dopo il ministero degli Esteri ha confermato ad AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL la loro liberazione senza fornire altri dettagli sulle circostanze della liberazione.

"Sono vivo, vegeto e libero": sono state le prime parole di Domenico Quirico, che si e' messo in contatto con la redazione de La Stampa da Tripoli. "Adesso sto bene, fino a un'ora fa pensavo di essere morto". "Ci hanno salvato due libici, due ragazzi a cui dobbiamo tutto. Due giovani che in teoria non stavano dalla parte giusta" ha raccontato Quirico con una telefonata alla redazione del giornale.

"Stiamo bene" ha detto l'inviata del Corriere della Sera Elisabetta Rosaspina parlando al telefono con il direttore del quotidiano Ferruccio De Bortoli. La giornalista - come riferisce il sito del Corsera - ha rassicurato che tutti stanno bene ed e' apparsa tranquilla. Quando de Bortoli ha provato a parlare con l'altro inviato, Giuseppe Sarcina, e' caduta la linea e non e' piu' stato possibile proseguire nella comunicazione.

Sempre sul Corriere si legge che "non e' ancora chiara la dinamica, anche se le fasi della liberazione sarebbero state concitate e violente. Sembra che il carceriere abbia lasciato la casa gia' nella notte scorsa ed e' probabile che i cronisti siano rimasti nell'appartamento per evitare imboscate nelle pericolose strade di Tripoli".

"Il nostro primo pensiero va all'autista ucciso a sangue freddo dai sequestratori" hanno poi dichiarato i giornalisti italiani, appena liberati.
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Amici libici...

Primi frutti

METEO: NUBI AL NORD E DA DOMENICA TEMPERATURE TORNANO NELLA MEDIA

(ASCA) - Roma, 25 ago - Dopo l'ondata di caldo e afa che ha travolto tutta l'Italia nei giorni scorsi, nuvole e piogge fanno capolino al Nord e, da domanica, le temperature torneranno in linea con le medie del periodo su tutta la Penisola. Secondo le previsioni meteo della Protezione Civile, permane sul Mediterraneo centrale un vasto promontorio di origine africana che da diversi giorni assicura tempo stabile e soleggiato anche sulla nostra Penisola, eccetto una debole instabilita' pomeridiana sui settori alpini occidentali. Tra domani e sabato, tuttavia, la coda di un sistema frontale atlantico interessera' i nostri settori alpini e prealpini ed attivera' una ventilazione in intensificazione sulle aree di ponente; sulle restanti regioni il tempo si manterra' stabile e le temperature, ancora per venerdi', sugli stessi valori al di sopra delle medie stagionali, in attesa della rotazione dei venti da maestrale, per sabato, ad iniziare dalla Sardegna, con conseguente graduale calo termico. Domenica, infine, bel tempo su tutto il territorio, con moderata ventilazione ovunque di maestrale e con temperature che tenderanno a riportarsi in linea con le medie del periodo. In particolare, per oggi, si prevede, al Nord, cielo sereno o poco nuvoloso; nel corso del pomeriggio formazione di nubi con possibilita' di isolati rovesci o brevi temporali su Valle d'Aosta e settori alpini e pedemontani del Piemonte. Al Centro, bel tempo su tutte le regioni pur con locali e temporanee nuvole sulle zone appenniniche della Toscana. Al Sud, cielo sereno o poco nuvoloso.Temperature senza variazioni di rilievo ma ben al di sopra delle medie stagionali: ancora massime con valori compresi tra i 35 ed i 40*c sulla maggior parte delle regioni. Domani, al Nord, nubi in arrivo dalle prime ore della giornata sui settori centro-occidentali, con rovesci e locali temporali sulle aree montuose, in estensione pomeridiana al resto dell'arco alpino. Cielo sostanzialmente sereno o poco nuvoloso altrove.
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I furbetti del condonino

Due senatori PdL ci riprovano: un’altra proposta di scudo fiscale

Forza con il nuovo condono. Dopo l’addio ufficiale e la chiusura di tutte le porte, si è aperto il classico portone, sotto forma, per ora, soltanto di proposta durante la riunione dei parlamentari PdL, da parte di Amedeo Laboccetta e Antonio Mazzocchi. Ne parla Gianna Fregonara sul Corriere della Sera:

Ieri sera l’onorevole Amedeo Laboccetta ci ha riprovato. Alla riunione dei parlamentari del Pdl sulla manovra ha difeso il suo (ennesimo) condono fiscale. Ha cercato tra i presenti un senatore disponibile a farlo suo: vista la fretta e poiché la manovra è in discussione al Senato sarà quasi impossibile fare emendamenti non concordati dopo la prima lettura a Palazzo Madama. Lui e il suo collega Antonio Mazzocchi, che alla Camera fa il questore, non rinunciano nonostante la bacchettata di Maurizio Gasparri e del sottosegretario Luigi Casero. «Ce lo hanno chiesto le categorie, Confcommercio, Confartigianato… lo vorremmo come quello del 2002. E sa che le dico — promette Laboccetta —, vedrà che prima o poi si finirà per farlo».
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CONTRIBUTO DI SOLIDARIETà DEL 5% SOPRA I 200 MILA EURO Vertice di maggioranza: tagli alle pensioni, non ai ricchi

Vertice di maggioranza: tagli alle pensioni, non ai ricchi
ROMA - Il vertice tra Pdl e Lega alla fine ha prodotto ben poco. L'impianto della manovra da 45 miliardi resta sostanzialmente immutato, con tagli agli enti locali e tasse sul ceto medio. Il contributo di solidarietà, che doveva essere un esempio di come anche i ricchi vengono tassati, viene limitato ad uno solo: il 5% ma per chi denuncia più di 200 mila euro all'anno (meno dell'1% della popolazione). Abolita quindi la doppia aliquota (5% sopra i 90 mila euro e 10% sopra i 150 mila) inizialmente prevista. Così come restano in ballo le misure sulle pensioni, tese a rimandare il più possibile il momento di andare in pensione. In particolare resta la previsione di accelerare il passaggio ai 65 anni di età minima pensionabile per le donne. Alla fine il segretario del Pdl, Angelino Alfano, sprizza otimismo da tutti i pori: "Ci sono tante ipotesi sul campo, abbiamo un mese per trovare la soluzione migliore. Io posso già dire che al termine dell'esame della manovra la coalizione tra Pdl e Lega uscirà rafforzata ed ulteriormente solida per dare stabilità e riforme al nostro Paese. Alla fine saremo ancora più solidi come coalizione in Parlamento. Noi abbiamo fatto e faremo delle proposte e la Lega farà altrettanto, come si conviene tra alleati seri e che si rispettano. Poi troveremo una sintesi comune. Silvio Berlusconi è già al lavoro con alcune idee importanti per migliorare la manovra".

Berlusconi sfida la Lega sulle Province Il premier concorda con il Colle: meglio toglierle tutte. Sull'Iva distanze con Tremonti

Berlusconi (Newpress)
Berlusconi (Newpress)
ROMA - Il mistero durerà ancora qualche giorno. Tre, forse quattro. Poi, domenica o lunedì mattina, dovrebbe essere lo stesso Berlusconi a illustrare alcune proposte di modifica alla manovra. Lo ha annunciato ieri Angelino Alfano, se lo è sentito dire Francesco Nucara, che ha presentato ad Arcore, direttamente al premier, i suggerimenti economici dei Repubblicani.

A Nucara il Cavaliere ha detto che con la Lega l'accordo è in via di definizione, più o meno nelle stesse ore Alfano diceva al partito che la manovra non è il Vangelo, è dunque modificabile. Ma il passaggio successivo, il merito delle modifiche, resta al momento più confuso che mai. Nelle ultime ore, complice una distanza che appare sempre più netta fra Pdl e Tremonti (al momento i collegamenti e la collaborazione sono vicini allo zero), sembrano tornate in discussione molte cose: il Cavaliere continua a sostenere come necessario un aumento dell'Iva, ma il ministro del Tesoro continua a essere fortemente contrario; lo stesso Berlusconi sembra persuaso a modificare il punto della manovra che riguarda le Province, convinto che si possa fare di più, magari abolendole tutte e non solo 29, ma su questo punto è la Lega a opporsi in modo altrettanto netto. Sulle Province il governo ha ricevuto suggerimenti e consigli, anche se in modo indiretto, dal Quirinale: agli uffici del presidente della Repubblica una revisione parziale del sistema appare come un intervento da evitare, in grado di introdurre elementi di scarsa omogeneità fra le istituzioni; «o tutto o niente», è il senso delle riflessioni del Colle girate al Cavaliere. A questo punto delle cose bisognerà vedere quanto peso avranno le convinzioni di Berlusconi (l'abolizione di tutte le Province era nel programma elettorale) nel confronto con la Lega. Sulle pensioni sembra che il no ricevuto da Bossi sia definitivo, sulle Province si è aperta da poche ore una trattativa di cui nessuno al momento è in grado di prevedere l'esito.

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http://www.corriere.it/politica/11_agosto_25/berlusconi-sfida-lega-province_62e8e718-cedb-11e0-9639-95c553466c70.shtml