giovedì 25 agosto 2011

Da Berlusconi mezzo milione a Tarantini per i pm un'estorsione ai danni del premier

L'imprenditore che aveva portato Patrizia D'Addario a Palazzo Grazioli e Lavitola indagati. Il Cavaliere: "Ho aiutato una persona". L'inchiesta di Woodcock rivelata da Panorama di DARIO DEL PORTO

NAPOLI - Un versamento di mezzo milione di euro più altre somme ogni mese. Così il premier Silvio Berlusconi pagava Gianpaolo Tarantini, l'imprenditore che nel 2008 portò Patrizia D'Addario a Palazzo Grazioli. La circostanza, secondo quanto riferito dal numero di Panorama in edicola oggi, sarebbe agli atti di un'inchiesta della Procura di Napoli che ipotizza un'estorsione ai danni del presidente del Consiglio. Nel registro degli indagati sarebbero iscritti fra gli altri Tarantini e il giornalista Walter Lavitola, direttore ed editore de L'Avanti!, protagonista un anno fa della campagna di stampa sulla casa di Montecarlo in uso al cognato di Gianfranco Fini. Nelle anticipazioni diffuse ieri e rilanciate dalle agenzie di stampa e siti online, il settimanale di proprietà dello stesso Berlusconi riferisce numerosi particolari indicati come al centro dell'indagine nella quale il premier risulterebbe come parte offesa. Il fascicolo sarebbe affidato ai pm Francesco Curcio, Henry John Woodcock e Vincenzo Piscitelli, i magistrati che in questi mesi si sono occupati del caso P4 (i primi due) e del procedimento nei confronti del deputato pdl Marco Milanese. Nella ricostruzione di Panorama, Tarantini avrebbe ricevuto il denaro per dichiarare al processo istruito a Bari che il premier non sapeva di ospitare escort retribuite dall'imprenditore.
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