venerdì 8 aprile 2011

La guerra nel sud Italia dei sottomarini nucleari USA

Sono lo strumento di distruzione più micidiale della coalizione internazionale in guerra contro Gheddafi. Hanno sganciato centinaia di missili “Tomahawk” all’uranio impoverito, spargendo polveri radioattive nelle città e nei villaggi della Libia.

Transitano in immersione nei mari del sud Italia, attraversando i corridoi marittimi più trafficati come lo stretto di Messina. Per le loro soste scelgono le popolatissime baie ai piedi di due vulcani, l’Etna e il Vesuvio, accanto a depositi di carburante e munizioni, raffinerie e industrie chimiche. Si tratta dei sottomarini a propulsione nucleare della marina militare USA, impianti antiquati e pericolosi tipo “centrale Chernobyl”, con l’aggravante che se ne vanno a spasso liberi per i nostri mari. Uno di essi è approdato il 4 aprile ad Augusta (Siracusa), in un’area ad altissimo rischio ambientale, sede di un’importante base della Marina militare italiana e del principale polo navale delle forze USA e NATO nel Mediterraneo.

L’arrivo del sottomarino è stato comunicato dalla Capitaneria di Porto della cittadina siciliana. “Visto il vigente piano di emergenza e le norme per la sosta di unità militari a propulsione non convenzionale nel porto di Augusta – si legge nell’ordinanza firmata dal comandante Francesco Frisone – è fatto divieto a tutte le unità navali non specificatamente autorizzate di avvicinarsi, transitare o sostare ad una distanza inferiore a 1.000 metri dalla unità a propulsione non convenzionale posta alla fonda nel punto di latitudine 37° 10′ 18”N e longitudine 015° 14′ 36”E”. Durante le manovre di ingresso e uscita dell’unità militare è stato pure sospeso il traffico mercantile nel golfo di Augusta. Con la guerra la Sicilia è sempre più a sovranità limitata: il più grande porto industriale dell’isola è dichiarato off limits per consentire le spericolate manovre dei sottomarini atomici, l’aeroporto di Trapani-Birgi viene chiuso al traffico civile, l’uso dello spazio aereo di Catania-Fontanarossa viene limitato per non disturbare le missioni dei caccia e dei velivoli senza pilota della vicina base di Sigonella.

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http://informarexresistere.fr/la-guerra-nel-sud-italia-dei-sottomarini-nucleari-usa.html

EXIT, Uscita di Sicurezza 06/04/2011 - L'intervista a Don Giorgio

Berlusconi, tutt’altro che stupido!

Berlusconi, tutt'altro che stupido!

Gli stupidi, in realtà siamo noi, “della razza di chi resta a terra” a guardare!

Un amico giornalista, Enzo Di Frenna ha pubblicato sul suo Blog e sul Fatto quotidiano un articolo molto interessante su Berlusconi e sul suo uso della Pnl, la famosa Programmazione Neurolinguistica.

Riporto alcuni suoi spunti per capire di cosa stiamo parlando:

La Programmazione Neurolinguistica è la più potente tecnica di manipolazione mentale mai esistita… la Pnl si è diffusa in molti settori: psicoterapia, marketing, formazione aziendale, ed anche negli ambienti televisivi. Il potere di Berlusconi si basa quindi su una conoscenza approfondita della mente umana: è partito dalla psicologia + marketing pubblicitario, ed è approdato alla Pnl. Cioè la tecnica più sofisticata che esiste per manipolare la percezione della realtà.

Negli ultimi mesi il presidente del Consiglio ha usato: 1) un cerottone sul viso; 2) un disegno con due bilance; 3) una donna pagata per dire in tv che la ricostruzione all’Aquila è andata benissimo.

Sono esempi di induzione ipnotica: l’obiettivo è a far percepire una realtà in modo istintivo. Il cerottone è un metamessaggio (così è chiamato in Pnl): cioè un messaggio non verbale, che passa al di là delle parole. Significa in sostanza: “Ecco, vedete cosa mi hanno fatto? La cultura dell’odio mi ha ferito vistosamente!”. In questo caso siamo di fronte a un messaggio visivo-cinestesico (cioè che fa presa sul senso della vista e sul sentito interiore).
Il disegnino con le due bilance è un messaggio visivo-auditivo (rivolto ai sensi della vista e dell’udito). In modo elementare Berlusconi ha voluto “illustrare” le sue parole, per sostenere la tesi che la riforma della giustizia porta in equilibrio i poteri della magistratura. Infine, la donna mandata in televisione per parlare bene della ricostruzione all’Aquila: il copione era stato scritto e la signora ha ricevuto 300 euro per recitarlo. In questo caso siamo di fronte a un messaggio visivo-uditivo-cinestesico, che ha l’obiettivo di far percepire una determinata realtà a milioni di telespettatori.

In poche parole cosa significa tutto questo?

I famosi “show” del premier – ultimo quello di ieri a Lampedusa - altro non sono che espressioni di tecniche ben congeniate e usate sapientemente per “ipnotizzare” la platea, attraverso i tre canali percettivi principali: il visivo (occhi), l’uditivo (orecchie), il cinestesico (pelle-emozioni). Accanto a tutto questo ovviamente l’arma vincente, ovvero la capacità dialettica che certo non manca né a lui né ai suoi adepti.

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http://www.agoravox.it/Berlusconi-tutt-altro-che-stupido.html

IMMIGRATI: BERLINO BOCCIA I PERMESSI TEMPORANEI

(AGI) - Milano, 8 apr. - Pattugliamenti "comuni" davanti alle coste nordafricane e la costituzione di un gruppo di lavoro per arginare l'emergenza immigrati. Sono i due punti chiave dell'accordo raggiunto dai ministri dell'Interno di Italia e Francia, Roberto Maroni e Claude Gueant, che sigla l'armistizio tra Roma e Parigi dopo giorni di tensioni.

Ma non c'e' tregua per il governo italiano: mentre si chiude, almeno formalmente, il fronte con Parigi, se ne apre un altro con Berlino. La Germania giudica i permessi temporanei di soggiorno concessi dall'Italia contrari "allo spirito di Schengen" e ha annunciato che sollevera' la questione lunedi' a Lussemburgo, al Consiglio dei ministri degli Affari interni. "Vediamo in queste misure prese dall'Italia un attentato alla spirito di Schengen, dobbiamo parlarne tra ministri tedeschi e italiani", ha spiegato il portavoce del ministero dell'Interno tedesco, Jens Teschke.

ITALIA E FRANCIA CHIEDONO A UE UN PIANO DI RIMPATRIO PER I MIGRANTI

Anche sul fronte francese, dopo la tregua siglata da Maroni e Gueant, per arrivare a 'pace fatta' bisognera' attendere ancora un po'. Perche', malgrado le ostentazioni di piena intesa, Italia e Francia rimangono sulle loro posizioni riguardo al tema che le divide da giorni: l'accoglienza da parte francese degli immigrati conpermesso temporaneo di soggiorno provenienti dall'Italia. Dopo il braccio di ferro della vigilia, con il titolare del Viminale che aveva parlato di "atteggiamento d'ostilita'" da parte francese, Maroni si e' detto "soddisfatto" dell'accordo "molto positivo" raggiunto con il collega francese al termine di circa un'ora di colloquio nella sede della Prefettura di Milano. I due ministri hanno deciso di istituire una task force di tecnici che avra' il compito di presentare proposte comuni all'Unione europea.

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http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201104081919-ipp-rt10244-immigrati_berlino_boccia_i_permessi_temporanei

41 bis, Castelli dice tutta la verità?

L’esponente leghista ha parlato di rigorosa applicazione del carcere duro ai tempi in cui era ministro. Ma familiari delle vittime di mafia non ci stanno

L’ex ministro Roberto Castelli non racconta tutta la verità quando parla del rifiuto di una trattativa e, soprattutto, del suo rigore sull’applicazione del 41 bis. Le cose non sarebbero andate esattamente come dice il politico lombardo. Dicono sostanzialmente questo i familiari delle vittime della strage dei Georgofili, la strage fiorentina del maggio del ’93, attribuita a Cosa Nostra, in cui persero la vita 5 persone tra cui una bambina.

41 BIS REVOCATO – La loro associazione ricorda come in realtà nel periodo in cui l’esponente era ministro della Giustizia molte ordinanze relative al regime di carcere duro, furono revocate. ”Pare che nel 2003-2004 l’allora ministro Castelli non abbia accettato di trattare con mafiosi che chiedevano una contropartita per la dissociazione dalla cosca mafiosa di appartenenza” – sscrivono in un comunicato - però “il “12 maggio 2004, 72 mafiosi furono passati da carcere di 41 bis a carcere normale”. “E ancora – aggiungono i familiari delle vittime della strage - il 20 dicembre 2006 abbiamo per caso scoperto che dal febbraio 2006 a Cosimo Lo Nigro e ad altri stragisti di via dei Georgofili era stato revocato il 41 bis”. “Nel corso di questi 18 anni – conclude la nota – l’ondivago comportamento delle istituzioni davanti a soggetti mafiosi pericolosissimi la dice molto lunga a chi di mafia ha visto morire i parenti. La mafia può permettersi di ricattare a cicli più o meno alterni troppi di coloro che rappresentano questo Paese e resta quindi difficile scagliare la prima pietra da parte di chiunque quando si tratta di 41 bis e altri benefici come la dissociazione da concedere alla mafia”.

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http://www.giornalettismo.com/archives/120814/castelli-41-bis-verita/

Tunisia: Italia manda corvetta e aereo

(ANSA) - ROMA - 'In applicazione dell'intessa italo-tunisina relativa all'emergenza immigrazione, la Marina militare, nella serata odierna, avviera' le operazioni di sorveglianza e monitorizzazione in prossimita' delle acque territoriali tunisine mediante l'impiego della corvetta Minerva. All'attivita' prendera' anche parte un aereo da pattugliamento marittimo Atlantic'. Lo rende noto lo Stato maggiore della Difesa.

Siria: tv di stato, 19 agenti uccisi da uomini armati a Daraa

Damasco, 8 apr. - (Adnkronos/Aki) - Almeno 19 agenti della sicurezza sarebbero stati uccisi e altri 75 feriti a Daraa, nel sud della Siria, da ''uomini armati''. E' il bilancio della tv di stato di Damasco sulle proteste di oggi a Daraa. L'emittente non fa alcun riferimento ai manifestanti uccisi, che secondo i testimoni sarebbero almeno 23.

Usa, Arizona: si' a pistole nei campus

(ANSA) - NEW YORK - La Camera dell'Arizona ha approvato un provvedimento che consente di portare armi all'interno dei college e delle universita' statali. La misura e' passata con 33 voti a favore e 24 contrari ed ora attende la firma della governatrice, Jan Brewer, per essere tradotta in legge. La Brewer, che un anno fa ha acquisito notorieta' nazionale in seguito all'approvazione di una legge anti-immigrazione, e' una ferma sostenitrice del libero porto d'armi. Una proposta analoga e' in discussione in Texas.

Wikileaks, lettera aperta in difesa del diritto di pubblicare

Questa lettera aperta in difesa di Wikileaks e del suo fondatore Julian Assange, contro il quale c'è chi ha chiesto addirittura l'esecuzione capitale, sta raccogliendo consensi in Rete.
"Crediamo che le società libere in ogni luogo siano servite al meglio da un giornalismo che ritiene responsabili governi e corporazioni. Affermiamo che il diritto di pubblicare è identico a, e una conseguenza del diritto dei cittadini di sapere. Mentre crediamo nella privacy individuale e accettiamo il bisogno di riservatezza, riteniamo che la divulgazione nel pubblico interesse sia di primaria importanza. Libertà, responsabilità e una scelta realmente democratica possono essere garantite solamente da uno scrutinio rigoroso. Difendiamo il diritto di pubblicare la verità in modo responsabile senza ostacoli e persecuzioni da parte dello Stato. Il dovere primario dei giornalisti in ogni luogo è di promuovere la causa della comprensione, non di aiutare governi e poteri forti a sopprimere l'informazione, e mai di rinviare a radicate abitudini di segretezza.
Con questi principi in mente, dichiariamo il nostro supporto alla pubblicazione di documenti diffusi tramite fuga di notizie. Questi ultimi hanno gettato una significativa luce sul comportamento dei governi e delle corporazioni nel mondo moderno. WikiLeaks ha reso al mondo un grande servizio. Denunciamo vigorosamente le minacce di morte e le persecuzioni criminali del suo direttore per aver pubblicato, insieme con molte altre organizzazioni in tutto il mondo, informazioni che sono chiaramente di interesse pubblico.
Le autorità si oppongono regolarmente a tali divulgazioni, come hanno fatto a partire dalla battaglia per per pubblicare le sedute del Parlamento britannico oltre duecento anni fa fino alla pubblicazione dei Pentagon Papers. Crediamo che nessuna democrazia sia mai stata danneggiata da un incremento della conoscenza e della comprensione pubblica. Perciò, noi, sottoscritti, dichiariamo il nostro inflessibile supporto per i principi di inchiesta giornalistica e apertura, e condanniamo le forze che minaccino entrambe."
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Giappone: falla in seconda centrale nucleare, Onagawa

Giappone: falla in seconda centrale nucleare, Onagawa
TOKYO – Anche una seconda centrale nucleare è stata danneggiata in Giappone per via del terremoto di 7.4 Richter di giovedì: la centrale di Onagawa, nella prefettura di Miyagi, e l’acqua starebbe già fuoriuscendo dalle falle individuate ai reattori numero 1 e 2 della centrale. Secondo Tohoku Electric, la compagnìa che dirige l’impianto, le radiazioni fuori dalla centrale per ora non hanno fatto registrare alterazioni e i responsabili stanno usando una fonte di energia esterna per mantenere alla temperatura adeguata le barre di combustibile. Intanto stamane le autorità giapponesi hanno riferito di 11600 morti e 16500 dispersi l’ultimo bilancio del sisma dell’11 Marzo.

Processo breve, Bersani: anche Tanzi e Al Capone incensurati

"E' un'amnistia, la Lega non parli di sicurezza".

Il leader del Pd Pierluigi Bersani, da Vimercate dove ha partecipato ad un incontro elettorale, ha commentato la proposta di legge che istituisce il processo breve e introduce la prescrizione abbreviata per gli incensurati.

India, epidemia di suicidi tra agricoltori A rovinarli sono gli Ogm e i debiti

Negli ultimi dieci anni sono stati duecentomila a togliersi la vita. Tra le cause anche i cambiamenti climatici e la siccità che alterano l'andamento dei raccolti. Sono oltre 600 milioni i poveri, anche se ci sono più miliardari che in Gran Bretagna. Oxfam è tra le ong che operano in questo ambito

di EMANUELA STELLA
ROMA - Sono duecentomila gli agricoltori che si sono suicidati in India negli ultimi dieci anni: colpa del cambiamento climatico, che nel subcontinente conosce una sorta di drammatica "prova generale", di una siccità durata dieci anni, ma anche della diffusione a tappeto degli ogm. La cifra, che lascia sgomenti, è una estrapolazione dei dati ufficiali, ma secondo il giornalista Palagummi Sainath, che si occupa da anni di temi della povertà, il fenomeno ha assunto le dimensioni di una vera epidemia, e il numero degli agricoltori che decidono di concludere tragicamente la propria vita (spesso ingerendo pesticidi, una fine orribile) è molto superiore: talvolta ad uccidersi sono diversi membri della stessa famiglia.
Gli strozzini e i 600 milioni di poveri. "L'India rurale si dibatte nella morsa della miseria - ha detto all'"Independent" - Un tempo i contadini riuscivano a mandare i figli all'università, oggi non possono nemmeno far loro frequentare la scuola. E anche se qui ci sono più miliardari che in Gran Bretagna, abbiamo 600 milioni di poveri". L'indebitamento con gli strozzini e la perdita del raccolto sono le motivazioni più frequentemente addotte dalle famiglie dei suicidi; ma le cause dell'impoverimento sono molteplici. Circa la metà dei casi si sono registrati nei cinque stati della fascia cotoniera dell'India centrale (Maharashtra, Karnataka, Andhra Pradesh, Madhya Pradesh e Chhattisgarh), dove il prezzo della produzione, in terminireali, è un dodicesimo di quello che era 30 anni fa. La maglia nera dei suicidi spetta al Maharashtra, lo stato di Mumbai, capitale economica dell'India e simbolo del riscatto del paese.
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Bunga bunga e battutacce agli studenti Imbarazzo per il nuovo show del premier

Esibizione di Berlusconi davanti a una platea di neolaureati del progetto "Campus Mentis". Dal palco il Cavaliere inanella i suoi "cavalli di battaglia". Comprese le battute a luci rosse. Gelo del pubblico per una gag sul sesso orale

ROMA - Come una convention. Con battute, applausi e l'elenco delle tecniche per "vendere" se stessi e un prodotto. Mancavano le majorettes ma le risate della platea (a volte forzate) e il Cavaliere nei panni del bravo presentatore rendevano comunque bene l'idea. Silvio Berlusconi torna a indossare i panni del venditore, in perfetto stile Publitalia, regalando un'ora di vero e proprio show alla platea dei neolaureati del progetto "Campus Mentis" dell'Università La Sapienza. Dal palco il Cavaliere inanella, uno dietro l'altro, i suoi "cavalli di battaglia". Comprese le battute a sfondo sessuale che, ormai, sembrano diventate una costante delle sue apparizioni pubbliche 1. La reazione della platea e del ministro Giorgia Meloni che lo affianca, oscilla tra qualche risate e alcuni momenti di vero imbarazzo.
Davanti ad una platea di ventenni e trentenni, il premier si sente a suo agio. Ricorda quando anche lui era giovane e bacchetta un neolaureato poco intraprendente che dice di volere fare solo "un po'" di carriera. "Solo un po' di carriera? Così cominci male - lo sgrida il Cavaliere - devi dire un carrierone. Sei tu che devi importi agli altri, non sono gli altri che devono accettarti". Ed eccolo il Berlusconi che invoca ottimismo e ambizione. E che dice ai ragazzi "di girare con il sole in tasca pronto per essere donato agli altri con gioia". Per poi gonfiare il petto: "Sentivo incredulità e anche scherno intorno a me quando fissavo dei traguardi, ma li ho sempre raggiunti...".
Poi tocca al look, altro tasto che il premier considera fondamentale. All'attuale presidente del Senato Renato Schifani consigliò di fare piazza pulita del "riporto", al ragazzo calvo che siede in prima fila offre "il telefono del mio dottore, così avrai una chioma come dovrebbero averla tutti i giovani". Ed ancora: al giovane che ha dimenticato di radersi rifila una bacchettata: "La barba induce diffidenza nell'interlocutore, può nascondere una malformazione. Se troppo vasta può nascondere l'espressione del viso". A tutti, o quasi, aggiusta la giacca, il nodo della cravatta, contesta l'abbinamento dei colori: "Con un vestito blu - dice - non si mettono le scarpe marroni".
Puntare in alto. Non porsi limiti, continua il Cavaliere. Che passa in rassegna i suoi successi: a partire dal Milan, per arrivare a palazzo Chigi: "Volevo entrare in politica e due mesi dopo ero presidente del consiglio". Ambizione e volti glabri, insomma. "Fissatevi un traguardo che dentro di voi sentite di poter raggiungere, molto, molto ambizioso - scandisce il Cavaliere - Dedicate la vita a raggiungerlo, dimenticate ciò che vi può distrarre. Nei confronti dei vostri parenti, amici e collaboratori dovete essere sempre in grado di dare voi qualcosa a loro". Fosse anche un complimento. E qui Berlusconi ricorda quando i suoi collaboratori lo sfidarono a trovare qualcosa di carino da dire a ognuno degli invitati a una cena. Il premier, sempre più attore, mima l'arrivo di una persona vistosamente claudicante, e fa capire che non sarebbe stato facile trovare anche in lui da elogiare. "Beh, gli ho detto: complimenti per la vigorosa stretta di mano, si vede che lei ha una grande forza interiore ..."
Il meglio, però, deve ancora arrivare. Ovvero la fase a luci rosse. Si comincia così. Due ragazze laureate salgono sul palco. Il Cavaliere le accoglie in questi termini: "Siete così brave che mi viene voglia di invitarvi al bunga bunga".
GUARDA IL VIDEO 3
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Precari in piazza, attacco al governo "Basta barzellette, ci rubano il futuro"

Domani a Roma e in molte città le manifestazioni promosse da "Il nostro Tempo è adesso". Molte adesioni all'appello dei ragazzi del comitato. E una polemica con Berlusconi e le sue freddure davanti a una platea di neolaureati
di CARMINE SAVIANO

Sono impiegati nei call center, studenti, a paghe da fame in qualche (magari bellissimo) laboratorio. Sono il 30% della forza-lavoro giovanile (un record, triste). E hanno un unico comune denominatore: la precarietà. Domani a Roma e in tante città italiane faranno sentire la loro voce in tante manifestazioni promosse dal comitato "Il nostro Tempo è adesso". Una mobilitazione per denunciare le condizioni di lavoro, e di vita, di una grande fetta di giovani italiani. Tante adesioni. E un messaggio rivolto al presidente del Consiglio dopo il suo ultimo, imbarazzante, show 1: "Davvero Berlusconi pensa che i suoi successi personali siano da prendere ad esempio per i giovani italiani? Gli chiediamo di sollevarci dalla sua presenza...". E' davvero raggelante, in effetti, guardare in successione le storie sul lavoro che i ragazzi raccontano - anche sul nostro sito 2 - e le battute dispensate dal presidente del Consiglio a una platea di neolaureati. Che nemmeno ridevano.
A Silvio. Il messaggio dei precari al premier è duro, diretto. Prima i dati: "Il 30% di disoccupazione giovanile, due milioni di giovani che non studiano non lavorano e non si formano, l'esercito di lavoratori precari rimasti senza lavoro e senza reddito con la crisi economica". Poi la richiesta: "Adesso siamo noi a chiedere un sacrificio al Presidente del Consiglio. Gli chiediamo di farsi da parte per aver trascinato la nostra generazione e questo Paese in un baratro di povertà, depressione e disoccupazione". E ancora: "Gli chiediamo di farsi da parte per raggiunti limiti d'età e per furto aggravato di presente, di futuro e di dignità a questo paese".
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Silvio pronto a pagare cinque milioni di euro ai testi del processo Ruby?

Una “promessa da mantenere” nelle intercettazioni. E tanti sospetti sulle indagini difensive

Una serie di date con scadenze prefissate. E parole che al telefono potrebbero essere comprese male, oppure fin troppo bene. Se il processo Ruby si gioca soprattutto sulle parole dette o non dette, quelle che si sono scambiati Berlusconi e Karima El Mahroug sembrano essere inequivocabili. E raccontano un percorso che potrebbe anche essere definito di corruzione, visto che ricalca il copione di promesse poi chissà se mantenute. Ne scrive Emilio Randacio su Repubblica:

È al suo fidanzato Luca Risso che Ruby svela il percorso che le è stato indicato. Le date sono importanti, e bisogna tornare indietro di alcuni mesi. La notizia dell’inchiesta sulle feste del bunga bunga viene pubblicata il 26 ottobre. Da agosto, però, Silvio Berlusconi è già al corrente dell’attività dei pm sul “rilascio” dalla questura di Milano della giovane marocchina, assidua frequentatrice delle serate di Arcore. Il premier sa anche che la ragazza è stata interrogata dai pm. Alle 19 e 31 del 7 ottobre Ruby racconta che il premier «mi ha chiamato proprio tre minuti fa». Berlusconi sa «che ho detto tante cose». La ragazza giura di averlo tranquillizzato e di essere stata molto reticente con i pm. Di cose, «ne ho nascoste tantissime».

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http://www.giornalettismo.com/archives/120742/silvio-pronto-a-pagare-cinque-milioni-di-euro-ai-testi-del-processo-ruby/