venerdì 8 aprile 2011

La Sapienza: gelo della platea alla barzelletta di Berlusconi

La Sapienza: gelo platea alla barzelletta di Berlusconi
ROMA - Un SIlvio Berlusconi a tutto campo, quello che oggi ha premiato le eccellenze del "campus mentis" della Sapienza, una iniziativa frutto di una collaborazione del Ministero della Gioventù, rappresentato dal Ministro Giorgia Meloni, con l'università. Ma ha riscosso poco successo tra il pubblico: molte incertezze, qualche applausino di circostanza, molti imbarazzi. Si trattava non della solita clacque organizzata, ma di laureti o laureandi in una università di eccellenza. L'inizio è stato dedicato ad attaccare i tradizionali "nemici" del premier. A cominciare da Gianfranmco Fini e Pierferdinando Casini: "Non sono riuscito a fare la riforma della giustizia perché non sono stato capace di avere il 51 per cento dei voti. Mi sono trovato ad avere una maggioranza di coalizione in cui c'erano dei partiti, quelli di Fini e Casini, che ogni volta stavano dalla parte dei privilegi dei giudici. Ora ho una maggioranza esile nei numeri, ma più coesa e dunque in grado di fare le riforme". Ma anche la Carta Costituzionale non gli va bene: "Per avere in Italia una vera democrazia bisogna cambiare l'architettura istituzionale e riformare la Costituzione. E' necessaria una riforma dell'architettura costituzionale perché il Governo non ha il potere di decidere ma può al massimo suggerire al Parlamento un provvedimento. Questo va poi nelle Commissioni parlamentari, poi in aula, infine deve piacere al Capo dello Stato. Una legge che è un purosangue quando esce dal Consiglio dei ministri, diventa un ippopotamo alla fine di questo iter. Inoltre se non piace ai giudici della sinistra quella legge viene impugnata davanti alla Corte costituzionale che, poichè è composta per la maggior parte da giudici di sinistra, la rende nulla". Poi ha avuto anche momenti dove ha spiegato al pubblico, formato di persone tra i 20 e i 30 anni i segreti per presentarsi bene. Si è andati dal "Non va bene abbinare la giacca blu alle scarpe marroni" al "Bisogna farsi bene la barba perchè altrimenti l'interlocutore pensa che c'è qualche picolo difetto estetico che si vuole nascondere" e via di questo passo. Il tonfo totale è quando ha fatto la solita battuta a sfondo sessuale. Ma questa volta sulla platea è sceso il gelo, mentre persino il Ministro Meloni ha gettatop in giro occhiate imbarazzate. Neanche un accenno alla radioattività in Giappone, alla guerra in Libia, alla situazione immigrati: argomenti seri, difficili da trattare con le solite battute di propaganda davanti ad un pubblico simile.

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