mercoledì 4 gennaio 2012

Nuove fobie ...


Crisi, Juncker: «Europa sull’orlo della recessione»


Crisi, Juncker: «Europa sull’orlo della recessione»
BRUXELLES – Tra manovre economiche e le sue fasi d’attuazione più o meno efficaci, l'Italia  cerca di non annegare nel tempestoso mare della crisi. Ma a cercare di riemergere dal buco nero dei debiti non è solo l’Italia. Jean Claude Juncker, presidente dell’Eurogruppo ha infatti dichiarato, in merito alla situazione generale, che “l’Europa è sull’orlo della recessione”. E proprio la situazione economica nell’eurozona e le manovre necessarie al suo sviluppo saranno al centro dell’incontro del prossimo 11 gennaio, tra il premier italiano Mario Monti e la cancelliera tedesca Angela Merkel. L’incontro tra il presidente del Consiglio e la politica tedesca avverrà due giorni dopo la partecipazione del presidente francese Nicolas Sarkozy a Berlino e a una settimana dall’incontro tra Monti e il premier David Cameron il 18 gennaio a Londra. Questi incontri tra i rappresentanti politici europei anticipano il summit che si terrà poi il prossimo 30 gennaio, durante il quale si discuterà dell’accordo siglato lo scorso dicembre per stabilizzare l’eurozona. Intanto il presidente dell’Eurogruppo, il premier del Lussemburgo Jean-Claude Juncker (nella foto), lancia l’allarme crisi e in una dichiarazione al quotidiano “Telegraph” afferma che “la situazione è difficile, ma affrontabile. L’Europa – sottolinea Juncker – deve agire in modo adeguato al rallentamento economico”. Intanto l’inflazione media dell’Area Euro sembra aver registrato un attimo di pausa: secondo la stima preliminare diffusa da Eurostat, per l’insieme dei 17 Paesi la crescita dei prezzi al consumo su base annua si e’ attestata al 2,8% rispetto al 3% a cui si era attestata a novembre. L‘inflazione e’ rimasta stabile al 3,3% su base annua a dicembre e su base mensile l’incremento e’ pari allo 0,4%.

Presidente Hu: 'L'Occidente cerca di dividere la Cina'


Presidente Hu: 'L'Occidente cerca di dividere la Cina'
PECHINO - Il presidente cinese Hu Jintao ha messo in guardia contro gli sforzi dei paesi occidentali per "occidentalizzare e dividere" la Cina attraverso "una guerra culturale". "Le forze internazionali ostili stanno intensificando i loro sforzi per occidentalizzarci e dividerci", ha detto Hu in un articolo pubblicato sull'ultimo numero della rivista del partito comunista al governo.
Il presidente Hu ha esortato il Partito Comunista della Cina a rispondere alle "crescenti esigenze spirituali e culturali del popolo" nel tentativo di combattere "le forze internazionali ostili".
"Dobbiamo essere consapevoli della gravità e della complessità della lotta e adottare misure efficaci per prevenirle e contrastarle", ha avvertito il leader cinese.
Egli ha anche accusato l'Occidente di utilizzare la sua cultura per colpire la Cina nel "campo ideologico e culturale".
Nel tentativo di contrastare la propaganda dei media occidentali, la Cina ha stanziato 45 miliardi di yuan (4 miliardi di euro) del bilancio per ampliare l'attività dei propri media all'estero, tra cui l'edizione statunitense e britannica del quotidiano statale "Cina Daily", l'agenzia di stampa "Xinhua" e la Televisione Centrale Cinese (CCTV).

Iraele, 'racconti horror' di ex soldato su atrocita' di esercito


Iraele, 'racconti horror' di ex soldato su atrocita' di esercito
TELAVIV - Un ex militare dell'esercito israeliano ha raccontato le atrocità commesse, la pulizia etnica e i massacri perpetrati contro i palestinesi durante l'invasione del 1948. In un video-testimonianza trasmessa dal canale satellitare Press Tv, Amnon Neumann ha confessato di aver partecipato alle operazioni di espulsione dei civili palestinesi dai loro villaggi nel sud della Palestina occupata. Nell'ammettere i suoi crimini, Neumann ha ammesso di aver partecipato, direttamente e non, nell'uccisione dei civili, la distruzione dei villaggi e nell'esodo forzato di uomini, donne e bambini. "Era molto chiaro. Noi siamo arrivati qui per ereditare la terra. Da chi la ereditate? Se la terra è vuota, da nessuno. Ma la terra non era vuota quando siamo venuti" ha dichiarato. Il veterano israeliano ha detto che dietro i massacri dei palestinesi nel 1948 c'era l''deologia sionista. L'occupazione della Palestina da parte dell'entita' sionista nel 1948, nota come il 'Giorno della Nakba' o il 'Giorno della Catastrofe', ha costretto circa 700.000 palestinesi ad abbandonare i loro luoghi di nascita trovando rifugio in altri paesi.

Siria: ingerenza Usa in missione Lega Araba


Siria: ingerenza Usa in missione Lega Araba
DAMASCO - Il governoe siriano ha accusato gli Stati Uniti di ingerenza nella missione degli osservatori arabi venuti in Siria per focalizzare la situazione sul terreno. Le dichiarazioni americane sono un'ingerenza flagrante nella missione di osservatori della Lega Araba, e un tentativo ingiustificato per internazionalizzare il dossier siriano, ha detto il portavoce del ministero degli esteri di damasco, Jihad Makdessi.

Iran: Capo di Stato maggiore, occidentali disorientati da nostra capacità difensiva


Iran: Capo di Stato maggiore, occidentali disorientati da nostra capacità difensiva
CHABAHAR - Il capo di Stato maggiore iraniano, il generale Hassan Firouzabadi ha detto che le potenze mondiali sono rimaste disorientate dopo aver assistito allo svliuppo del settore difensivp della della Reppublica Islamica. Parlando con l'agenzia ufficiale IRNA dopo la conclusione delle grandi esercitazioni marine "Velayat-90", il generale iraniano ha proseguito ricordando che l'Occidente cerca di imporre una propria cultura al mondo secondo la quale solo i poteri egemonici possono e hanno diritto di avere successo in tutti i settori mentre gli altri paesi meritano solamente risultati modesti.
Il Capo di Stato Maggiore iraniano ha inoltre osservato che l’Occidente è insoddisfatto del fatto che l'Iran stia usando la propria forza militare non solo per difendere la propria nazione, ma anche per sostenere l'intero mondo islamico e le nazioni musulmane.
La manovra "Velayat-90", iniziata il 24 dicembre in un'area che va dal Golfo Persico sino al Golfo di Aden, stretto di Hormuz compreso, si è conclusa lunedi sera con grande successo.

Iran: Ministro Difesa, via i militari stranieri dal Golfo Persico


Iran: Ministro Difesa, via i militari stranieri dal Golfo Persico
TEHERAN - Il ministro della Difesa iraniano, Ahmad Vahidi, ha lanciato un nuovo avvertimento agli Usa sulla loro presenza militare nel Golfo Persico."Faremo tutto il possibile per preservare la sicurezza dello Stretto di Hormuz all'ingresso nel Golfo Persico", ha dichiarato il ministro al sito web della tv iraniana. "La presenza di forze esterne non porta a nessun risultato, ma crea solo turbolenze, e' una presenza dannosa e indesiderata", ha aggiunto Vahidi.
Il capo ufficio stampa del Pentagono George Little aveva annunciato che le navi da guerra statunitensi continueranno a rimanere nel Golfo Persico nonostante le richieste dell'Iran di lasciare l'area. Lo ha annunciato il capo ufficio stampa del Pentagono George Little.
Ieri il generale Ataollah Salehi, Capo di Stato Maggiore dell'esercito iraniano, aveva chiesto alla portaerei americana Uss John C. Stennis di non tornare nel Golfo Persico dopo che la stessa portaerei e un'altra imbarcazione avevano lasciato il Golfo attraverso lo Stretto di Hormuz una settimana fa.

Povera Emanuela Orlandi, tra Giorgetti e il fratello Pietro

di Pino Nicotri

Il macabro balletto attorno alla memoria di Emanuela Orlandi, molto vivace nel 2011, sembra volere continuare anche col nuovo anno.
Primo ballerino sembra voler essere il “supertestimone” Maurizio Giorgetti, che, partendo da  Soriano (Viterbo) il 30 luglio 2011  si è messo in viaggio per la Turchia a vele spiegate – letteralmente, visto che è salpato su una affollata barca a vela – strombazzando ai quattro venti che avrebbe trovato Emanuela Orlandi, la giovane rapita il 22 giugno 1983 in Vaticano, o almeno la sua tomba.
Cosa sia accaduto alla nutrita brigata che accompagnava Giorgetto una volta che la spedizione è sbarcata in Turchia. Nelle loro intenzioni, la spedizione sarebbe durata se necessario anche vari mesi, non avrebbe mollato finché non avesse raggiunto lo scopo dichiarato. Poi non s’è saputo più nulla, nonostante fosse composta da ben 14 persone: 11 uomini e 3 donne. Giorgetti ci tenne a far sapere che tra gli altri c’erano “un imprenditore di Desenzano, un amico di Vitorchiano, due còrsi, due spagnoli, una donna cardiochirurgo dell’ospedale Niguarda e una sua assistente, più un giornalista della tv francese Antenne 22″. Invece del pattuglione di segugi non s’è saputo più nulla.
Continua ...

Youssou N’Dour si candida alle presidenziali senegalesi


Youssou N’Dour, il popolare cantante senegalese di “7 Seconds”, ha deciso di candidarsi alle elezioni presidenziali del suo paese, il Senegal, sfidando il presidente uscente Abdoulaye Wade al suo terzo mandato.
Youssou N’Dour ha deciso: si candiderà alle presidenziali senegalesi per sconfiggere l’85enne Abdoulaye Wade, da dieci anni presidente del Senegal, il prossimo 26 febbraio. Già lo scorso novembre aveva annunciato durante un concerto che si sarebbe preso una pausa per concentrarsi alla fondazione del suo partito politico “Fekke ma ci bollé“ (Io ci sto, ndr), e ieri ha annunciato in tv di volersi candidare alle prossime presidenziali.
Il presidente uscente è in carica dal 2000, e già l’anno successivo aveva cambiato la Costituzione allungando il mandato presidenziale da cinque a sette anni. Nel 2007 è stato rieletto, ma un’altra riforma ha abbreviato nuovamente a cinque gli anni di mandato. Nel 2008 ha cambiato nuovamente portando il mandato a sette anni, ma i dubbi sulla sua età hanno consentito alle opposizioni di portare la legge davanti alla Corte Costituzionale che si pronuncerà nelle prossime settimane. Ancora nel 2008 aveva cercato di integrare, sempre nella Carta, un articolo per ridurre la percentuali di voti necessaria per vincere le elezioni presidenziali senza bisogno di ballottaggio, ma per le dure contestazioni ha dovuto fare marcia indietro. Non ancora contento, Wade voleva creare la carica di vicepresidente eletto, in molti però hanno creduto fosse destinata al figlio Karim.
Cinquantadue anni, nato a Dakar nel 1959, Youssou N’Dour è uno degli artisti più conosciuti al di fuori dell’Africa. Noto al grande pubblico per il celebre duetto con Neneh Cherry - con la quale nel 1994 cantò “7 Seconds“, album che vendette un milione e mezzo di copie – un successo che trascinò i due ai vertici delle classifiche europee, portando così la star senegalese a conquistare i mercati al di fuori dell’Africa.
Continua ...

Iran:nuovo monito,no a navi Usa in Golfo

(ANSA) - TEHERAN - Il ministro della difesa iraniano, generale Ahmad Vahidi, ha lanciato oggi un nuovo monito alla marina americana per la presenza Usa nel Golfo Persico: "Abbiamo sempre detto che la presenza delle forze non regionali nel Golfo era nociva e poteva creare problemi. E abbiamo chiesto ogni giorno che quelle forze non fossero presenti nella zona", ha detto. Nel mare di Oman, Teheran ha organizzato manovre navali della durata di dieci giorni e minaccia di chiudere lo stretto di Ormuz.

Lo stenografo del Senato come il re di Spagna Busta paga da 290 mila euro


A fine carriera stipendi quadruplicati. Ai commessi fino a 160 mila euro

Può un senatore guadagnare la metà del suo barbiere di Palazzo Madama, come lamentano quei parlamentari che per ribattere ai cittadini furenti contro i mancati tagli dicono di prendere intorno ai 5 mila euro? No. Infatti non è così. Il gioco è sempre quello: citare solo l'«indennità». Senza i rimborsi, le diarie, le voci e i benefit aggiuntivi. Con i quali il «netto» in busta paga quasi quasi triplica.
Sono settimane che va avanti il tormentone. Di qua la busta paga complessiva portata in tivù dal dipietrista alla prima legislatura Francesco Barbato, che tra stipendio e diarie e soldi da girare al portaborse ha mostrato di avere oltre 12.000 euro netti al mese. Di là l'insistenza sulla sola «indennità». E la tesi che le altre voci non vanno calcolate, tanto più che diversi (230 contro 400, alla Camera) hanno fatto sul serio un contratto ai collaboratori e moltissimi girano parte dei soldi al partito. Una scelta spesso dovuta ma comunque legittima e perfino nobile: ma è giusto caricarla sul groppo dei cittadini in aggiunta ai rimborsi elettorali e alle spese per i «gruppi»? Non sarebbe più opportuno e più fruttuoso nel rapporto con l'opinione pubblica mostrare la busta paga reale, che dopo una serie di tagli è davvero più bassa di quella da 14.500 euro divulgata nel 2006 dal rifondarolo Gennaro Migliore?
Continua ...

Iran: Pechino, no a sanzioni unilaterali contro Teheran

Pechino, 4 gen. - (Adnkronos/Aki) - Il governo cinese dice no a sanzioni unilaterali contro Teheran. "La Cina si oppone al fatto che una legge nazionale prevalga sui regolamenti internazionali ed imponga sanzioni unilaterali ad altri Paesi", ha affermato il portavoce della diplomazia cinese, Hong Lei, riferendosi alla legge promulgata sabato dagli Stati Uniti che inasprisce le sanzioni finanziarie contro l'Iran per costringere il paese ad abbandonare il suo programma nucleare.

Tassa di soggiorno, il governo frena. Maroni: ''Non si azzardino a cancellarla''

(Adnkronos)
Roma, 4 gen. (Adnkronos) - Il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, e della Cooperazione internazionale e l'Integrazione, Andrea Riccardi, avvieranno "un'approfondita riflessione e attenta valutazione" sulla tassa sul permesso di soggiorno degli immigrati. E' quanto si legge in una nota congiunta.
Si tratta del contributo per il rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno degli immigrati regolarmente presenti in Italia, previsto da un decreto del 6 ottobre 2011 che entrerà in vigore dal 30 gennaio. "In un momento di crisi che colpisce non solo gli italiani ma anche i lavoratori stranieri presenti nel nostro Paese - si legge nella nota - c'è da verificare se la sua applicazione possa essere modulata rispetto al reddito del lavoratore straniero e alla composizione del suo nucleo familiare".
Plaude il Pd. ''Così come avevamo detto durante la nostra battaglia parlamentare si tratta di una tassa odiosa, frutto di una mania di persecuzione nei confronti degli immigrati'', dichiara Livia Turco, responsabile Forum immigrazione del Pd. ''Apprezziamo la volontà dei ministri Cancellieri e Riccardi di riconsiderare quella odiosa tassa - prosegue Turco - ma ribadiamo che l'unica soluzione veramente equa sarebbe la sua abolizione in modo da far pagare agli immigrati quello che pagano gli italiani per il disbrigo delle normali pratiche burocratiche''.
Anche l'Italia dei Valori, con Leoluca Orlando, ''si augura che venga eliminata al più presto questa ingiusta e discriminatoria tassa sul permesso di soggiorno".
Continua ...
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Tassa-di-soggiorno-il-governo-frena-Maroni-Non-si-azzardino-a-cancellarla_312819498506.html

Costi politica, Monti: ''Terrò conto dei rilievi della Commissione''

Mario Monti (Foto Quirinale)
Roma, 4 gen. (Adnkronos) - Il governo terrà conto dei rilievi formulati dalla commissione Giovannini sulle retribuzioni dei parlamentari. E' quanto si legge in un comunicato diffuso da Palazzo Chigi, nel quale si sottolinea come il presidente dell'Istat abbia illustrato a Monti, nell'incontro di oggi, "l'analisi condotta, la metodologia seguita", evidenziando al premier "le difficoltà e le criticità incontrate". Il presidente del Consiglio, prosegue la nota, "ha preso atto dei rilievi formulati di cui il governo terrà conto per le successive determinazioni di propria competenza".
La relazione della commissione Giovannini ha suscitato numerose polemiche nel mondo della politica. Ai microfoni di Tgcom24, il presidente dell'Istat spiega: ''Molte delle informazioni da noi fornite ufficialmente, anche se ancora incomplete, sono disponibili. Non mi aspetto che ci siano delle decisioni prese a partire dai nostri dati, ma mi aspetto che ci siano poi risposte politiche''.
''L'automatismo di certi calcoli - dice - può produrre risultati che distorcono la volontà del legislatore. Sono stupito e dispiaciuto da questo tipo di toni. Il lavoro della Commissione è fatto da persone che non hanno interessi particolari, ma prestano un servizio al Paese. Spero che i politici utilizzino i risultati provvisori e quelli che daremo in futuro per prendere decisioni che spettano a loro soltanto. Noi siamo stati chiamati per fornire dei dati, il resto spetta alla politica''.
Il dipartimento della Funzione Pubblica respinge le accuse di poca trasparenza sulla diffusione dei risultati dei lavori sui costi della politica. La Commissione governativa per il livellamento retributivo Italia-Europa, si ricorda, è stata istituita con decreto del presidente del Consiglio dei ministri il 28 luglio 2011 ed opera, con autonomia, nell'ambito della presidenza del Consiglio dei ministri''.
Il dipartimento della Funzione Pubblica "ha fornito alla Commissione, oltre l'attività di segreteria, il supporto logistico e ha ospitato sul proprio sito, sin dall'istituzione della stessa Commissione, un'apposita sezione, denominata 'COM LIV - Commissione per il livellamento retributivo Italia Europa', per la pubblicazione di tutti i verbali, comunicati stampa e i documenti prodotti dalla Commissione", si prosegue, puntualizzando che "le attività di comunicazione sono state sempre una competenza esclusiva della Commissione''.
Per quanto riguarda il rapporto al 31 dicembre 2011, il dipartimento "su richiesta del presidente della Commissione Giovannini, lo ha pubblicato il giorno 2 gennaio, alle ore 10 e 44, nella sezione della Commissione e ne ha dato notizia sul proprio sito". La pubblicazione sul sito internet, "in modo chiaro e trasparente, risponde in maniera assoluta agli obblighi di comunicazione istituzionale".
Altri interventi di comunicazione spettano alla Commissione stessa e non al dipartimento. Gli obblighi di trasparenza, dunque, "sono sempre stati rispettati dal dipartimento, anzi i dirigenti hanno pubblicato volontariamente i propri redditi di lavoro e i curricula, sul sito nel maggio del 2008, quando ancora non vi era alcun obbligo di legge'', conclude la Funzione pubblica.