giovedì 11 agosto 2011

La lunga marcia degli Indignados europei: da Madrid a Bruxelles


In tutte le grandi concentrazioni di massa improvvise (mi riferisco a quelle non gerarchicamente strutturate) è normale che ci sia confusione, però se pretendiamo davvero che questi cittadini facciano il salto di qualità da Indignados a Organizados dovremmo dar loro una mano a sfruttare il proprio potenziale. Indignarsi non basta, è evidente, ma neanche la critica esterna purtroppo è sufficiente. Sebbene dal di fuori tutto possa sembrare caotico, man mano che ci si avvicina scopriamo che dinamiche e risultati sono facilmente riconoscibili.
È iniziata lo scorso 29 luglio l’epica marcia verso Bruxelles organizzata dal movimento spagnolo degli Indignados, a cui parteciperanno i rispettivi indignati di tutta EuropaDalla Porta del Sol di Madrid fino al Parlamento Europeo: oltre 1.500 chilometri per esporre le rivendicazioni del movimento a livello internazionale.
Non solo spagnoli quindi, ma anche italianifrancesiinglesipolacchitedeschirussi e tanti altri compaesani di diversi stati e lingue che si aggregheranno lungo il cammino. Il 17 settembre appuntamento a Parigi, per unirsi alle diverse marce provenienti da ItaliaGermaniaGreciaPortogallo e Francia (i francesi sono quelli che cammineranno meno a quanto pare…); mentre l’arrivo al Parlamento Europeo è fissato per l’8 ottobre.
Dalle pagine de L’isola dei cassintegrati seguiremo questa marcia con interesse, traducendo i loro diari e raccogliendo le testimonianze dei partecipanti. Non poteva essere diversamente, essendo stati tra i primi in Italia a raccontare in diretta da Madrid ciò che stava succedendo tre mesi fa, con i nostri diari dalla Porta del Sol.
E mentre Zapatero convoca elezioni anticipate, il caro vita spagnolo aumenta, il lavoro diminuiscelo stato si affida alla Banca Centrale Europea per essere riscattato… l’Italia si accorge finalmente di trovarsi nella stessa barca che affonda. Togliamoci dalla testa la presunzione con la quale guardavamo alla crisi greca o spagnola pensando di essere migliori: nonostante Berlusconi abbia fatto di tutto per nasconderla, censurarla e tenerla segreta, sono anni che la crisi sta divorando quel che resta del nostro Bel Paese.
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Tremonti annuncia: "Manovra dura tasse su rendite, licenziamenti facili"


Il ministro dell'Economia davanti alle commissioni parlamentari: "L'articolo 81 va cambiato, serve spirito costituente". "Interventi sulle pensioni, contributo straordinario di solidarietà". Il capo dello Stato interrompe le vacanze. Fini lo attacca: "Sono allibito". Bersani: "Chi ha di più deve dare di più". Bossi: "Temo ci sia un tentativo per far saltare il governo. La lettera della Bce è stata scritta a Roma e Draghi è sempre a Roma". E 4 deputati del Pdl minacciano di votare contro il dl

ROMA - Tocca a Tremonti. Che prende la parola davanti alle commissioni parlamentari per illustrare la strategia anti-crisi 1 del governo. E, senza scendere nei dettagli, tratteggia le misure che il governo ha messo in decreto legge "discutibile".

Sul tavolo, tra le varie cose, interventi sul mondo del lavoro, la modifica dell'articolo 81 della Costituzione, più tasse sui titoli. Senza escludere "un contributo di solidarietà". Una ricetta dura che il segretario del Pdl, Angelino Alfano, prova a mitigare: "Non tutto quello che ci viene chiesto dalla Bce verrà fatto..". Pessimista Umberto Bossi che boccia Tremonti: "Un discorso fumoso". Controreplica del ministro: "Abbiamo annunciato un decreto legge. E' difficile, prima di andare dal capo dello Stato e a mercati aperti, essere più precisi di come sono stato io". Poi, riferito alla lettera della Bce, il Senatur dice di temere "un tentativo per far saltare il governo". E tira in ballo Mario Draghi, attuale presidente della Banca d'Italia, nonchè presidente designato della Bce: "Temo che quella lettera sia stata fatta a Roma e lui da qui è andato in Europa ma è sempre a Roma".

LA SCHEDA: IL DISCORSO DI TREMONTI
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Tremonti. Dopo che dal confronto fra esecutivo e parti sociali 3di ieri non sono emersi dettagli sulle misure urgenti che saranno adottate la prossima settimana, Tremonti ci riprova. Premessa: "la crisi ha preso un corso diverso, non ancora finito e non facile da prevedere nella sua dinamica". Ricette? Eccole. A partire dall'articolo 81 della Costituzione (che disciplina le regole del bilancio dello Stato ndr): "Non costituisce un caso di successo e va cambiato anche perché c'è un vincolo europeo. Ora abbiamo il terzo quarto debito pubblico nel mondo - dice il ministro davanti alla commissioni - La situazione del debito pubblico Italiano e' oggettivamente straordinaria". Per questo, continua Tremonti l'introduzione del vincolo obbligatorio del pareggio di bilancio è "necessaria". Una scelta che segna "la fine di un'epoca nella quale l'Occidente poteva piazzare titoli ai valori che voleva". Oggi viviamo in un' epoca, continua il ministro, "che costringe a scelte di maggior rigore: non puoi spendere più di quello che prendi soprattutto se con riluttanza prendono i tuoi titoli". Un lavoro che necessita "di uno spirito costituente" e un "disarmo unilaterale".  Partendo dalla proposta di riforma dell'articolo 81 dell'ex parlamentare del Pd Nicola Rossi.
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http://www.repubblica.it/economia/2011/08/11/news/tremonti_camera-20304673/

PAKISTAN: I DRONE USA HANNO UCCISO 168 BAMBINI IN SETTE ANNI

(ASCA-AFP) - Londra, 11 ago - Negli ultimi sette anni i drone statunitensi, gli aerei senza pilota utilizzati dalla CIA per la guerra contro i talebani e Al-Qaeda hanno provocato la morte di almeno 168 bambini in Pakistan. Lo rivela un rapporto dell'associazione londinese Bureau of Investigative Journalism, secondo il quale dal 2004 i raid compiuti dai drone sono stati 291, l'8% in piu' di quelli ufficialmente dichiarati ed hanno causato circa 2.500 vittime, la maggior parte dei quali erano militanti di basso livello. Secondo il Bureau, i civili uccisi sono stati circa 775 e fra di loro 168 bambini.

AFGHANISTAN: ERANO STATUNITENSI I 5 SOLDATI NATO UCCISI OGGI

(ASCA-AFP) - Washington, 11 ago - Erano tutti di nazionalita' statunitense i cinque soldati della Nato morti oggi nel suddell'Afghanistan per l'esplosione di un ordigno. Lo ha rivelato all'AFP una fonte militare che ha chiesto di mantenere l'anonimato e non ha voluto fornire ulteriori dettagli. Un altro duro colpo per l'esercito Usa, che la settimana scorsa ha registrato la piu' grave perdita dall'inizio della guerra, con 30 soldati morti per l'abbattimento di un elicottero.

«Tutti a mangiare al Senato: si pranza con 1,60 euro»


L'invito della Rete che diffonde tra commenti ironici il menu dei senatori

MILANO -«Andiamo a mangiare tutti lì?». L'«onorevole» menu spopola su Internet. Che i pranzi dei nostri politici facessero invidia, come costo s'intende, alle mense francescane si sapeva da tempo. Eppure fa una certa impressione vedere stampati nero su bianco, anzi blu su giallo, gli euro che i senatori (ma anche i giornalisti parlamentari) sono «costretti» a sborsare al ristorante di Palazzo Madama. Qualche esempio? Un piatto di spaghetti alle alici: 1 euro e 60 centesimi. Avete ancora fame? E allora buttatevi sul fresco pesce spada alla griglia, tanto bastano solo tre (3!) euro e 55. La realtà di lusso, simile situazione anche a Montecitorio, è stata svelata dal deputato dell'Idv Carlo Monai, attraverso il settimanale l'Espresso.
I COMMENTI - Ora però ci pensa la Rete a scherzarci sopra: «Un po' troppo caro per le mie tasche...». I commenti ironici e gli sfottò si sprecano: «Chissà se ai peones come me è possibile abbonarsi. Tre persone con meno di € 100 mensili mangiano ben serviti! Se po’ fa!». In tempo di nuove misure economiche e di sacrifici per tutti c'è chi invoca la mannaia e chi fa notare che «ad integrare la differenza ovviamente ci pensano le tasse dei cittadini» (siamo in attesa della risposta dell'ufficio stampa, ndr). E non manca chi vuole investigare: «Lo scandalo sarà conoscere l'integrazione a carico del Senato. Chi è a conoscenza dei prezzi, li pubblichi ed allora potremo veramente indignarci!». Ma c'è anche chi non accetta il confronto: «Per un panino, una bottiglietta d'acqua e un caffè non spendo mai meno di 6 euro. Ma un po' di vergogna non l'avete?». La Rete, con il suo carattere irriverente e dissacratorio, ha fatto centro ancora una volta. Quella carta, in pochi minuti, è diventata cento, mille, diecimila menu. E replicato impietosamente a futura memoria. Portandosi un dubbio perenne: «Ma non sarà troppo pagare 52 centesimi per pane e servizio di camerieri in livrea?».
n.l.

Rubate canzoni inedite e lettere dalla casa di Amy Winehouse


Il padre furioso. Venti persone sospettate

Amy Winehouse (Ap)
Amy Winehouse (Ap)
MILANO - Effetti personali di Amy Winehouse sono stati portati via dalla sua casa nei giorni successivi alla sua morte, avvenuta il 23 luglio scorso. Furioso, il padre Mitch ha denunciato il furto di copie di canzoni inedite, libri di poesie e lettere e si è detto determinato a individuare il responsabile una volta rientrato a Londra.
I SOSPETTATI - Sono circa 20 le persone che hanno avuto accesso alla casa di Camden, nel nord di Londra, dopo la morte della cantante. Una persona vicina ad Amy ha raccontato al Sun: «È stato uno shock per la famiglia sapere che qualcuno possa arrivare a tanto. Non riescono a crederci. Mitch è furioso. La famiglia, la casa discografica e i manager non sanno ancora cosa fare con i brani inediti. Per questo è orribile che gli siano stati portati via». (fonte: TMNews)

Crisi: cosa dice l'art. 81 della Costituzione/Scheda

Roma, 11 ago. (Adnkronos) - L'articolo 81 della Costituzione, che il ministro dell'Economia Giulio Tremonti auspica possa essere cambiato con una riforma condivisa tra maggioranza e opposizione, prevede che le Camere approvino ''ogni anno i bilanci e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo. L'esercizio provvisorio del bilancio non puo' essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi. Con la legge di approvazione del bilancio -recita l'art.81 della Carta- non si possono stabilire nuovi tributi e nuove spese. Ogni altra legge che importi nuove o maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi fronte''.

Crisi: Di Pietro, se Bossi ha lettera Bce la renda pubblica

Roma, 11 ago. (Adnkronos) - "Se Bossi ha la lettera della Banca centrale europea ha il dovere di depositarla in Parlamento e renderla pubblica, altrimenti viola il principio di confidenzialita' e non rende trasparente l'azione di organismi europei". Lo ha dichiarato il leader dell'Idv Antonio Di Pietro a margine dell'audizione del ministro dell'Economia Giulio Tremonti sulla crisi economica.

Crisi: Vendola, unica idea chiara governo e' spolpare lavoratori

Roma, 11 ago. (Adnkronos) - ''L'idea di spolpare il salario dei lavoratori pubblici, gia' stremati dal caro-vita e dal taglio feroce operato al welfare, l'idea della liberta' di licenziare, l'idea di colpire sempre e comunque i ceti medio-bassi: sono le uniche idee chiare di questo governo, che fino ad ieri ha negato la crisi. Ma sono anche delle provocazione che vanno respinta con durezza''. Lo afferma Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Liberta'.

Tremonti: ''Cambiare la Carta e più tasse su rendite. Serve rigore''

Roma, 11 ago. (Adnkronos/Ign) - ''L'articolo 81 della Costituzione non è un caso di successo. Siamo arrivati a fare il terzo-quarto debito pubblico nel mondo''. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nel corso della sua audizione al Parlamento, di fronte alle commissioni congiunte Affari costituzionali e Bilancio di Senato e Camera. ''Dobbiamo cambiare l'articolo 81 - ha aggiunto il ministro - perché non funziona più''. La modifica volta all'introduzione del vincolo obbligatorio del pareggio di bilancio è "necessaria" e prendere tale decisione ''è un vincolo formale forte'', poiché ''costringe a scelte di maggiore rigore perché non si può più spendere più di quello che prendi''.
Tremonti osserva che dal voto della Camera sul decreto che poneva il pareggio di bilancio al 2014 ''sono emersi fatti nuovi che hanno modificato il corso delle nostre attività'', a partire dall'''intensificarsi verticale della crisi finanziaria''. ''La data del pareggio di bilancio nel 2014 non l'abbiamo inventata noi - chiarisce poi - è in tutti i documenti europei e prevedeva un percorso progressivo''.
Il confronto sulla riforma dell'articolo 81 della Costituzione, che il ministro dell'Economia auspica possa essere condivisa tra maggioranza e opposizione, potrebbe partire dal testo presentato in Senato da Nicola Rossi e altri. Secondo Tremonti la proposta depositata dall'ex consigliere economico di Massimo D'Alema a Palazzo Chigi, "è la migliore, senza voler nulla togliere alle altre". Complessivamente, ha ricordato, in Parlamento sono depositate otto proposte sull'obbligo di rispettare il pareggio di bilancio.

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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Tremonti-Cambiare-la-Carta-e-piu-tasse-su-rendite-Serve-rigore_312341936285.html