Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
domenica 29 maggio 2011
Benigni canta cos'ha Silvio: «Ho Milano, fino a lunedì...»
Silvio al voto tra i fischi
Per Berlusconi applausi ma anche proteste quando si presenta alle urne di Milano. E lui pensa alla riforma fiscale
Silvio Berlusconi dopo circa 20 minuti ha lasciato il seggio di via Scrosati dove ha votato per le amministrative di Milano. Quando la sua macchina ha lasciato la scuola Dante Alighieri ci sono stati applausi e fischi da parte delle decine di persone che lo aspettavano.
LA RIFORMA FISCALE - E, ci fa sapere Federico Garimberti dell’Ansa, che Silvio attende con un misto di fatalismo e distacco l’esito dei ballottaggi. Intenzionato a non farsi trascinare a fondo da un voto che, in gran parte, imputa ai candidati, visto he le partite chiave di Milano e Napoli, fino a ieri, non lasciavano presagire nulla di buono . Oggi, nell’inner circle berlusconiano, si guarda con malcelata speranza ai dati sull’affluenza nel capoluogo lombardo: ‘Forse l’astensionismo dei moderati, che tanto ci ha penalizzato al primo turno, e’ finalmente in calo’, commenta un fedelissimo del Cavaliere, ricordando che gli ultimi sondaggi davano un distacco della Moratti di ‘soli 4 punti’. Difficile dire se la speranza abbia contagiato anche il premier, probabilmente no: ha trascorso la giornata in Sardegna, nella sua amata villa La Certosa. In serata ha votato a Milano.
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http://www.giornalettismo.com/archives/127353/silvio-al-voto-tra-i-fischi/
«Cambieremo questo Stato: voglio spostare anche il Colle»
Calderoli: i dicasteri da trasferire punto chiave per le future alleanze.
Ministro, però lei è il Semplificatore. Non crede che questa vicenda tutto abbia fatto tranne che semplificare i rapporti con gli alleati? Era indispensabile lanciare il trasferimento in campagna elettorale? «Per chi non vuole i cambiamenti, non è mai il momento giusto. E poi, in questo caso, sono stati i giornali e le televisioni: noi ne parliamo dall'estate scorsa. Sono i poteri morti che decidono quando è il momento di valorizzare una notizia».
Suvvia, Calderoli. Una bella spintarella l'avete data anche voi nel «valorizzare» la notizia proprio ora. O no? «I tempi sono importanti, una questione lanciata nel momento sbagliato si arena. La Lega ha sempre fatto così: per le sue battaglie ha sempre scelto i momenti in cui era più difficile che si potessero lasciar cadere. Poi, abbiamo anche avuto la fortuna di avere gli Alemanno e le Polverini che hanno molto contribuito al successo mediatico... Ma se qualcuno pensa che noi lasceremo cadere, sbaglia di grosso: aggiungo che il trasferimento sarà uno dei punti qualificanti del programma su cui stringeremo le nostre prossime alleanze».
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Minetti: «Mai stata l'igienista dentale del premier»
«Ho conosciuto Berlusconi quando ero una hostess»
«RELAZIONE AFFETTIVA» - «È una bugia - dice Nicole Minetti - non so chi l'abbia raccontata. Così come il fatto che io ero la sua igienista dentale: è inverosimile che una ragazza laureata da appena tre mesi operasse su Silvio Berlusconi». Nel numero in edicola martedì prossimo ci sarà un servizio sui processi al presidente del Consiglio e in quell'ambito è nata l'intervista alla consigliera lombarda in cui fra l'altro si scopre che è stata bocciata alla maturità al liceo classico e ha sostenuto l'esame l'anno dopo da privatista. «Nella mia famiglia regna il mito di Berlusconi: nel momento in cui me lo sono trovato così vicino, mi sono proposta, come giovane laureanda che aveva voglia di imparare a fare politica», spiega parlando dell'inserimento nel listino bloccato di Formigoni al Consiglio regionale della Lombardia. E il rapporto molto intimo con il premier, Nicole Minetti lo definisce «una relazione affettiva, il che significa nutrire dei sentimenti nei confronti di una persona». «Quello che c'è stato (o non c'è stato) - conclude - è quello che doveva accadere (o non accadere) in quel momento».
Amministrative,affluenza in calo alle 19
Elisabetta teme scissione Scozia da GB
Boldi fischiato per applauso a Moratti
Governo e Pdl, Berlusconi pronto alla rivoluzione
Roma, 29 maggio 2011 - MILANO viene data per persa. Napoli, in realtà, pure. Anche se in alcuni settori del Pdl domina un certo ottimismo della volontà. C'è chi ritiene che «i napoletani abbiano mentito ai sondaggisti». Chi fa affidamento sugli uomini forti di Bassolino «che in realtà lavorano per Lettieri». Chi ritiene decisivo il fatto che «se vincesse Lettieri il Pd eleggerebbe quattro consiglieri in più, dunque tra i quattro e gli otto di loro giocheranno a perdere». Chi prega San Gennaro. Meglio stare ai fatti: due candidati deboli, la delusione di molti elettori del centrodestra per la performance del governo e l'evidente crisi del carisma di Berlusconi porteranno presumibilmente ad una doppia sconfitta. Proviamo ad ipotizzarne le conseguenze.
LEGA. Alle elezioni il Carroccio è andato peggio del Pdl, la leadership di Bossi è appannata, il partito è preda di profonde e non ancora palesi divisioni interne. Si pensa al dopo. Il dopo Bossi. Tre ipotesi: la Lega scarica Berlusconi e si presta a un ribaltone; scarica Berlusconi e punta alle elezioni in autunno; avvia un percorso di autonomizzazione dal Pdl. La terza è l'ipotesi oggi più probabile. Vuol dire un altro anno di legislatura, conflittualità interna in aumento, elezioni politiche nel 2012 assieme alle regionali. Se, con i voti delle opposizioni, la Lega riuscirà ad eliminare il premio di maggioranza dalla legge elettorale, ritrovarsi da sola sarebbe vantaggioso: nel '96 ebbe il 10% dei consensi. Inutile dire che tornerebbe a predicare il Verbo secessionista.
MAGGIORANZA. Ad oggi, più Berlusconi è apparso debole più s'è allargata la sua base parlamentare: i peones (dalla ricandidatura incerta per definizione) si tengono stretti la poltrona. Ma ieri l'addio di Daniela Melchiorre al governo potrebbe preludere ad un'inversione di tendenza. I deputati detti Responsabili sono capaci di tutto, difficile fare previsioni. Se Berlusconi fosse disposto a un passo indietro, ogni cosa si risolverebbe: con un premier diverso, il Terzo polo entrerebbe in maggioranza. Ma Berlusconi non ne vuole sentir parlare. E, ad oggi, il grosso del Pdl non intende scaricarlo. Se il Pdl terrà, non ci sarà spazio per premier né maggioranze diverse.
Germania, 17 ergastolani nazisti vivono liberi Tra loro ex criminali di guerra ultraottantenni
Sono stati condannati con sentenze definitive al carcere a vita, ma vivono tranquillamente nelle loro case. Per i mandati di arresto europeo, emessi dalla magistratura militare, la Germania ha sempre rifiutato la consegna
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Georges Tron, segretario di Stato francese alla Funzione pubblica, è stato accusato da due donne di aggressioni sessuali. La confermate del primo ministro Francois Fillon: "Prendo atto della decisione"
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«Tra i morti donne e bambini» Il "fuoco amico" uccide anche 20 agenti della polizia afghana. L'Alleanza apre un'inchiesta Ieri attacco kamikaze alla sede del governo a Takhar: 9 morti.
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Per i pm della Procura di Catania Iole Boscarino, Antonino Fanara, Agata Santonocito e Giuseppe Gennaro ci sarebbero tutti gli "elementi ideonei" per sostenere in giudizio l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa nei confronti del governatore. Attesa per la decisione del procuratore facente funzione Michelangelo Zuccaro.
L'autoironia dal web alla piazza la campagna allegra della sinistra
Crozza dà il via sulla bat-casa, poi un diluvio di gag in Rete. Sul blog di Red Ronnie, sostenitore della Moratti, tanti messaggi sarcastici. Un cortometraggio irride gli incubi di un elettore che immagina Milano in mano ai "rossi"
di CURZIO MALTESE