domenica 29 maggio 2011

Benigni canta cos'ha Silvio: «Ho Milano, fino a lunedì...»

benigni pesaro show
Roberto Benigni dedica una canzone sulla felicità a Berlusconi. Nel suo suo spettacolo al Festival della felicità di Pesaro, il comico toscano ricorda che «la felicità si basa su quello che si ha e su quello che non si ha per cui ora parlerò di quello che Berlusconi ha».
Tra le tante proprietà che Benigni ha attribuito al premier ci sono la Camera e il Senato «o Milano, almeno - annota - fino a lunedì». E ancora: «Roberto Formighini, Ghedini, Frattini, La Russa e la rossa per favore passate alla cassa». La canzone si conclude con un interrogativo e una promessa: «quanto costa questo c... di pianeta? Compro anche Dio, cioè compro me stesso».
Benigni ha trovato un'analogia tra Pesaro, dove molti luoghi sono intitolati a Rossini e alla sua storia, e Arcore: «Tra 150 anni quando Berlusconi non ci sarà più ma gli auguro di vivere il più a lungo possibile, Arcore sarà ricordata per 'via nipote di Mubarak', 'arco D'Addario', 'viale Scilipoti', 'obitorio Toghe Rosse' e 'cimitero Boccassini'».
Nello show interpreta Dante Alighieri e il 33mo cantico dell'Inferno della Divina Commedia. Il premio Oscar illustra l'antefatto e poi compie una parafrasi appassionata del testo: i fatti politici, i tradimenti, ma soprattutto i sentimenti, l'infelicità indicibile di Ugolino, costretto a vedere morire di fame i suoi figli, rinchiusi in una torre insieme a lui, colpevole di aver tradito la patria. La lettura è coinvolgente, Benigni restituisce tutto l'incanto della poesia, la musicalità del testo, la dimensione divina del poema dantesco. Si commuove e commuove: agli applausi si aggiunge la standing ovation.

Silvio al voto tra i fischi

Per Berlusconi applausi ma anche proteste quando si presenta alle urne di Milano. E lui pensa alla riforma fiscale

Silvio Berlusconi dopo circa 20 minuti ha lasciato il seggio di via Scrosati dove ha votato per le amministrative di Milano. Quando la sua macchina ha lasciato la scuola Dante Alighieri ci sono stati applausi e fischi da parte delle decine di persone che lo aspettavano.

LA RIFORMA FISCALE - E, ci fa sapere Federico Garimberti dell’Ansa, che Silvio attende con un misto di fatalismo e distacco l’esito dei ballottaggi. Intenzionato a non farsi trascinare a fondo da un voto che, in gran parte, imputa ai candidati, visto he le partite chiave di Milano e Napoli, fino a ieri, non lasciavano presagire nulla di buono . Oggi, nell’inner circle berlusconiano, si guarda con malcelata speranza ai dati sull’affluenza nel capoluogo lombardo: ‘Forse l’astensionismo dei moderati, che tanto ci ha penalizzato al primo turno, e’ finalmente in calo’, commenta un fedelissimo del Cavaliere, ricordando che gli ultimi sondaggi davano un distacco della Moratti di ‘soli 4 punti’. Difficile dire se la speranza abbia contagiato anche il premier, probabilmente no: ha trascorso la giornata in Sardegna, nella sua amata villa La Certosa. In serata ha votato a Milano.

Continua ...

http://www.giornalettismo.com/archives/127353/silvio-al-voto-tra-i-fischi/

«Cambieremo questo Stato: voglio spostare anche il Colle»

 Roberto Calderoli (Ansa)

Calderoli: i dicasteri da trasferire punto chiave per le future alleanze.

MILANO - «La Lega è un movimento riformatore. Nasce per cambiare questo Stato. Non ci si può chiedere di essere qualcosa di diverso». E il ministro Roberto Calderoli al trasferimento dei ministeri da Roma ci crede con tutta l'anima: «È un tassello importante del nuovo rapporto tra Stato e cittadini che noi vogliamo».

Ministro, però lei è il Semplificatore. Non crede che questa vicenda tutto abbia fatto tranne che semplificare i rapporti con gli alleati? Era indispensabile lanciare il trasferimento in campagna elettorale? «Per chi non vuole i cambiamenti, non è mai il momento giusto. E poi, in questo caso, sono stati i giornali e le televisioni: noi ne parliamo dall'estate scorsa. Sono i poteri morti che decidono quando è il momento di valorizzare una notizia».

Suvvia, Calderoli. Una bella spintarella l'avete data anche voi nel «valorizzare» la notizia proprio ora. O no? «I tempi sono importanti, una questione lanciata nel momento sbagliato si arena. La Lega ha sempre fatto così: per le sue battaglie ha sempre scelto i momenti in cui era più difficile che si potessero lasciar cadere. Poi, abbiamo anche avuto la fortuna di avere gli Alemanno e le Polverini che hanno molto contribuito al successo mediatico... Ma se qualcuno pensa che noi lasceremo cadere, sbaglia di grosso: aggiungo che il trasferimento sarà uno dei punti qualificanti del programma su cui stringeremo le nostre prossime alleanze».

Continua ...

http://www.corriere.it/politica/11_maggio_27/cambieremo-questo-stato-voglio-spostare-anche-il-colle-marco-cremonesi_2ed6983a-8822-11e0-9f3b-7863374fa955.shtml

Minetti: «Mai stata l'igienista dentale del premier»

Minetti: «Mai stata l'igienistadentale del premier»

«Ho conosciuto Berlusconi quando ero una hostess»

MILANO - «Chi era Nicole, quella adolescente cicciottella e un po' goffa, prima di diventare a la Minetti, il personaggio chiave del caso Ruby». In un'intervista al mensile GQ, che ne ha diffuso una sintesi, la consigliera regionale Nicole Minetti, rinviata a giudizio nell'ambito dell'allora minorenne marocchina, afferma di non aver mai fatto l'igienista dentale del premier. Minetti sottolinea di aver conosciuto Silvio Berlusconi nella prima metà del 2009, dopo una prima stretta di mano durante una fiera in uno stand di Publisport nel quale lei faceva la hostess, e non dopo l'aggressione da parte di Tartaglia il 13 dicembre come affermato da qualcuno.

«RELAZIONE AFFETTIVA» - «È una bugia - dice Nicole Minetti - non so chi l'abbia raccontata. Così come il fatto che io ero la sua igienista dentale: è inverosimile che una ragazza laureata da appena tre mesi operasse su Silvio Berlusconi». Nel numero in edicola martedì prossimo ci sarà un servizio sui processi al presidente del Consiglio e in quell'ambito è nata l'intervista alla consigliera lombarda in cui fra l'altro si scopre che è stata bocciata alla maturità al liceo classico e ha sostenuto l'esame l'anno dopo da privatista. «Nella mia famiglia regna il mito di Berlusconi: nel momento in cui me lo sono trovato così vicino, mi sono proposta, come giovane laureanda che aveva voglia di imparare a fare politica», spiega parlando dell'inserimento nel listino bloccato di Formigoni al Consiglio regionale della Lombardia. E il rapporto molto intimo con il premier, Nicole Minetti lo definisce «una relazione affettiva, il che significa nutrire dei sentimenti nei confronti di una persona». «Quello che c'è stato (o non c'è stato) - conclude - è quello che doveva accadere (o non accadere) in quel momento».

Amministrative,affluenza in calo alle 19

(ANSA) - ROMA - Per i ballottaggi comunali la percentuale di votanti alle ore 19 e' stata del 31,13%. Al primo turno aveva votato il 37,22%. Il calo percentuale dei votanti si aggira intorno a 6 punti percentuale. Lo si apprende dal sito del Viminale. Per le provinciali l'affluenza e' stata del 20,91 in calo di 9 punti sul 1/o turno (29,98). Nei comuni della Sicilia dove si vota al primo turno per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale alle ore 19 ha votato il 37,62. L'affluenza e' in calo.

Elisabetta teme scissione Scozia da GB

(ANSA) - LONDRA - La regina Elisabetta teme per l'unita' del suo Regno. Secondo quanto rivela oggi il Times la sovrana ha incontrato il primo ministro David Cameron a Buckingham Palace, allarmata dalla vittoria dei nazionalisti alle elezioni scozzesi a inizio mese. Elisabetta avrebbe chiesto al premier di consultare un esperto costituzionale nel caso in cui venisse indetto un referendum sull'indipendenza della Scozia e, se vincesse il si', il suo Regno venisse smembrato.

Boldi fischiato per applauso a Moratti

(ANSA) - MILANO - Nel giorno del ballottaggio alle amministrative di Milano l'attore e comico Massimo Boldi, ospite oggi a Piazza del Duomo a Milano sul palco del Giro d'Italia, nella giornata conclusiva della corsa rosa, parlando al pubblico ha chiesto un applauso per il sindaco uscente Letizia Moratti. La piazza milanese ha invece risposto con i fischi.

Governo e Pdl, Berlusconi pronto alla rivoluzione

Il premier pensa a un nuovo predellino. Bossi sempre più smarcato cerca di riagganciare la base. I Responsabili restano una mina vagante, i due LibDem verso l'uscita.

Roma, 29 maggio 2011 - MILANO viene data per persa. Napoli, in realtà, pure. Anche se in alcuni settori del Pdl domina un certo ottimismo della volontà. C'è chi ritiene che «i napoletani abbiano mentito ai sondaggisti». Chi fa affidamento sugli uomini forti di Bassolino «che in realtà lavorano per Lettieri». Chi ritiene decisivo il fatto che «se vincesse Lettieri il Pd eleggerebbe quattro consiglieri in più, dunque tra i quattro e gli otto di loro giocheranno a perdere». Chi prega San Gennaro. Meglio stare ai fatti: due candidati deboli, la delusione di molti elettori del centrodestra per la performance del governo e l'evidente crisi del carisma di Berlusconi porteranno presumibilmente ad una doppia sconfitta. Proviamo ad ipotizzarne le conseguenze.

LEGA. Alle elezioni il Carroccio è andato peggio del Pdl, la leadership di Bossi è appannata, il partito è preda di profonde e non ancora palesi divisioni interne. Si pensa al dopo. Il dopo Bossi. Tre ipotesi: la Lega scarica Berlusconi e si presta a un ribaltone; scarica Berlusconi e punta alle elezioni in autunno; avvia un percorso di autonomizzazione dal Pdl. La terza è l'ipotesi oggi più probabile. Vuol dire un altro anno di legislatura, conflittualità interna in aumento, elezioni politiche nel 2012 assieme alle regionali. Se, con i voti delle opposizioni, la Lega riuscirà ad eliminare il premio di maggioranza dalla legge elettorale, ritrovarsi da sola sarebbe vantaggioso: nel '96 ebbe il 10% dei consensi. Inutile dire che tornerebbe a predicare il Verbo secessionista.

MAGGIORANZA. Ad oggi, più Berlusconi è apparso debole più s'è allargata la sua base parlamentare: i peones (dalla ricandidatura incerta per definizione) si tengono stretti la poltrona. Ma ieri l'addio di Daniela Melchiorre al governo potrebbe preludere ad un'inversione di tendenza. I deputati detti Responsabili sono capaci di tutto, difficile fare previsioni. Se Berlusconi fosse disposto a un passo indietro, ogni cosa si risolverebbe: con un premier diverso, il Terzo polo entrerebbe in maggioranza. Ma Berlusconi non ne vuole sentir parlare. E, ad oggi, il grosso del Pdl non intende scaricarlo. Se il Pdl terrà, non ci sarà spazio per premier né maggioranze diverse.

Continua a leggere su: http://qn.quotidiano.net/politica/2011/05/29/514599-governo_berlusconi_pronto.shtml#ixzz1NknVTgL0

Germania, 17 ergastolani nazisti vivono liberi Tra loro ex criminali di guerra ultraottantenni

Sono stati condannati con sentenze definitive al carcere a vita, ma vivono tranquillamente nelle loro case. Per i mandati di arresto europeo, emessi dalla magistratura militare, la Germania ha sempre rifiutato la consegna

ROMA - Sono stati condannati definitivamente al carcere a vita, ma sono liberi. Diciassette ex criminali di guerra nazisti, vivono tranquillamente nelle loro case in Germania perché i mandati di arresto europeo nei loro confronti sono stati respinti al mittente (solo in due casi gli ordini di cattura non sono stati ancora emessi), così come non hanno avuto esito le successive richieste di far scontare le pene nel loro Paese. Tra questi ex criminali di guerra, tutti ultraottantenni e alcuni quasi centenari, vi sono i responsabili di alcuni dei peggiori eccidi compiuti nel corso della seconda guerra mondiale.
Il dato è stato confermato all'Ansa dal capo della procura militare di Roma, Marco De Paolis, l'ufficio giudiziario attualmente competente per la maggioranza di questi procedimenti. Processi che lo stesso magistrato ha in buona parte istruito a partire da metà degli anni '90, dopo la scoperta del cosiddetto armadio della vergogna" (dove furono occultati centinaia di fascicoli di indagine), quando era procuratore militare della Spezia.
Continua ...

Accusato di molestie si dimette viceministro

Georges Tron, segretario di Stato francese alla Funzione pubblica, è stato accusato da due donne di aggressioni sessuali. La confermate del primo ministro Francois Fillon: "Prendo atto della decisione"

PARIGI - Il segretario di Stato francese alla Funzione pubblica, Georges Tron, accusato da due donne di molestie e aggressione sessuale, si è dimesso. La decisione di Tron è stata annunciata dal primo ministro Francois Fillon in un comunicato con il quale il capo del governo "prende atto" dell'addio del vice ministro.
Tron è stato accusato da due donne di aggressioni sessuali. Le accusatrici hanno raccontato agli inquirenti che il segretario di Stato avrebbe utilizzato le sue conoscenze di riflessologia plantare per avere l'opportunità di massaggiare i piedi alle due donne e aggredirle sessualmente.
Il segretario di Stato aveva già annunciato la sua decisione, dichiarando che sarebbe stato pronto a rassegnare le dimissioni se a chiederle fossero stati il presidente Nicolas Sarkozy e il primo ministro Fillon. "Non ci saranno dimissioni spontanee", aveva fatto sapere l'entourage del segretario di Stato. "Ma saranno immediate se a chiederle dovesse essere il presidente della Repubblica o il primo ministro", aveva comunicato.
Continua ...

Kabul, il raid Nato fa strage di civili

«Tra i morti donne e bambini» Il "fuoco amico" uccide anche 20 agenti della polizia afghana. L'Alleanza apre un'inchiesta Ieri attacco kamikaze alla sede del governo a Takhar: 9 morti.

Venti agenti di polizia afgani e 18 civili sono morti il 25 maggio scorso in un raid aereo della Nato nel nord-est dell'Afghanistan: l'incursione ha provocato la morte anche di una trentina di talebani, ha annunciato il governatore della provincia del Nuristan. Combattimenti intensi avevano opposto quel giorno le forze afgane e della Nato egli insorti talebani.
«Gli agenti sono stati uccisi da fuoco amico», ha affermato Jamalddin Badar. «I civili sono morti perché sono stati scambiati per errore con talebani che, a corto di munizioni, si erano rifugiati tra la popolazione». La forza della Nato in Afghanistan ha «inviato un team per verificare le accuse», ha detto un portavoce, Tim James, precisando però che «dalle prime informazioni non risultano perdite civili a seguito di quel raid».
E ieri nell'Afghanistan nordorientale un kamikaze che indossava una uniforme della polizia afghana si è fatto esplodere all’interno dell’edificio che ospita gli uffici del governo provinciale di Takhar, causando una strage tra un folto gruppo di autorità, afghane e straniere, che partecipavano a un vertice sulla sicurezza, presieduto dal governatore Abdul Jabar Taqwa.
Continua ...
http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/404550/

Scrutini di fine anno a rischio. Sindacati di base minacciano sciopero

Cobas e Unicobas hanno scelto la stessa modalità di protesta dell'anno scorso per dire ancora una volta 'basta' alla politica del governo sull'istruzione

ROMA - Vogliono dire ancora una volta 'basta' alla politica del governo sull'istruzione. Così, per il secondo anno consecutivo, i sindacati di base della scuola, Cobas e Unicobas, attueranno lo sciopero degli scrutini. Poiché la legge in vigore prevede che anche con un solo scioperante i consigli di classe di fine anno vanno rimandati (lo scrutinio si deve svolgere con il numero di docenti cosidetto 'perfetto'), la decisione produrrà non pochi disagi, costringendo i dirigenti scolastici a riconvocare in fretta le riunioni e a portarle a termine solo alla terza occasione (l'adesione allo sciopero degli scrutini è consentita al massimo per due convocazioni consecutive).
I motivi della contestazione sindacale - che lo scorso anno determinò lo slittamento di oltre 20mila scrutini finali - sono stati spiegati da Piero Bernocchi, portavoce nazionale Cobas: "Sarà uno sciopero contro la scuola-miseria, per la cancellazione dei tagli degli organici, l'assunzione dei precari su tutti i posti vacanti e disponibili, l'apertura immediata della trattativa per il contratto con adeguati aumenti salariali, l'inserimento nella Finanziaria delle somme per la restituzione degli scatti di anzianità scippati, contro lo strapotere dei presidi-padroni, per la restituzione a tutti del diritto di assemblea", ha spiegato il rappresentante Cobas.
Il sindacalista di base ha annunciato, inoltre, che lo sciopero punterà a convincere le istituzioni scolastiche a dire la parole fine alla "pratica illegale dei quiz Invalsi in orario di lezione, l'eliminazione degli indovinelli nell'esame di terza media e per impedire l'introduzione dei quiz anche nell'esame di maturità delle superiori dal prossimo anno, come minacciato dalla Gelmini".
Continua ...

Mladic: "Nulla a che fare con Srebrenica". Sarà estradato all'Aja entro martedì

Belgrado, 29 mag. (Adnkronos/Ign) - Ratko Mladic nega ogni responsabilità nella strage di Srebrenica. Stando a quanto riferito dal figlio, Darko, Mladic sostiene di non essere stato lui ad ordinare il massacro di circa ottomila musulmani. All'uscita da una visita dal padre, Darko Mladic ha riferito le parole di Mladic: "Ha detto che qualunque cosa sia stata fatta a Srebrenica, lui non ha nulla a che vedere" con questo.

"Ha salvato così tante donne, bambini e combattenti... Il suo ordine è stato di evacuare in primo luogo i feriti, le donne e i bambini e poi i combattenti. Chiunque abbia agito dietro le sue spalle, lui non ha avuto nulla a che vedere con questo".

Mladic potrebbe essere trasferito all'Aja "lunedì o martedì prossimi". A dichiararlo è Mehmet Guney, presidente in carica del Tribunale penale internazionale per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia. "In base al diritto internazionale comparirà immediatamente davanti ad un giudice", ha aggiunto Guney citato da Sky News. Il trasferimento tuttavia, ha tenuto a precisare, avverrà una volta completate le procedure mediche, amministrative e finanziarie relative alla sua estradizione. La giuria che seguirà le udienze è pronta, ha detto ancora il giudice turco ricordando che sono stati scelti tre giudici, un tedesco, un sudafricano ed un olandese. "Il processo presumibilmente durerà un anno e mezzo-due anni", ha sottolineato.

Secondo il difensore di Mladic, Milos Saljic, le condizioni mentali del suo assistito sono notevolmente deteriorate nelle ultime 24 ore. "Non fa che parlare del fatto di recarsi in visita sulla tomba della figlia e dice che se non glielo consentiranno dovranno portargli la bara con il suo corpo". Saljic ha confermato poi che intende ricorrere in appello contro l'estradizione di Mladic e che intende chiedere l'istituzione di una commissione medica indipendente con il compito di visitare il suo assistito.
Continua ...

Polonia-Usa: accordo distaccamento aereo, Roma smentisce il trasferimento

Polonia-Usa: accordo distaccamento aereo, Roma smentisce il trasferimento
VARSAVIA – Accordo raggiunto tra Polonia e Usa hanno per un distaccamento aereo americano di F16 e C130 in Polonia, a partire dal 2013. Secondo un comunicato diffuso dalla Casa Bianca ''Gli F16 della California Air National Guard parteciperanno nel luglio 2011 all'esercitazione di addestramento con i polacchi F16 per preparare la sicurezza per il torneo di calcio Euro 2012''. Indiscrezioni del Wall Street Journal riportavano che gli F16 distaccati in Polonia sarebbero stati della base di Aviano, ma Roma smentisce questa notizia. Giorni fa il “Wall Street Journal” aveva dato la notizia su un eventuale spostamento da parte dell’aviazione americana di circa 40 cacciabombardieri F-16 da Aviano in una base in Polonia. Il quotidiano aveva riportato che la comunicazione ufficiale era prevista per la fine della visita del presidente Barack Obama a Varsavia, nell’ambito del suo tour europeo, cominciato il 23 e concluso ieri il 28 maggio, legato al G8 di Deauville in Francia. Il ministro della Difesa italiano Ignazio La Russa comunque aveva subito smentito la notizia dichiarando che “Non corrisponde a verità la notizia del trasferimento degli F-16 dell’aviazione degli Stati Uniti, attualmente schierati ad Aviano, in una base polacca. In Polonia gli Stati Uniti stanno approntando una base ma questa non ha nulla a che vedere con Aviano. Nessun aereo da Aviano verrà spostato nel paese dell’Europa orientale”, ed aveva concluso affermando che “La base polacca ospiterà aerei attualmente schierati in altre basi. La notizia mi è stata confermata da fonti del Pentagono”.

GIAPPONE: ARRIVA TIFONE SONGDA, SI TEME PER FUKUSHIMA

(AGI) Tokyo - Il tifone Songda e' arrivato sulla costa sud-orientale del Giappone e si teme che si avvicini a Fukushima. L'agenzia meteorologica nazionale ha riferito che Songda, declassato a tempesta tropicale, sostenuto da venti a 108 chilometri all'ora, ha oltrepassato l'isola meridionale di Kyushu si trova ora a sud della citta' di Kochi.

Dal Parkinson a Ebola la carica dei super vaccini "È la nuova frontiera"

In tutto il mondo se ne stanno sperimentando 144

di CORRADO ZUNINO
ROMA - I vaccini rappresentano la nuova frontiera della medicina di massa. Nella farmacologia contemporanea gli studi che si occupano della prevenzione hanno ormai superato - per il numero delle ricerche, per le risorse impiegate - i lavori sugli antibiotici e in generale sulla medicina tradizionale. Gli ultimi convegni pubblici e privati hanno messo in evidenza come oggi allo studio ci siano 144 vaccini, un impegno scientifico che somiglia a un boom. Si stanno mettendo a punto rimedi preventivi per pandemie come l'Aids, contagi mai sconfitti come la malaria, la Dengue, il virus Ebola. Si annunciano vaccini contro almeno quattro tipi di tumori e malattie degenerative come l'Alzheimer e il Parkinson. Si studia in laboratorio, per dire, una molecola contro lo streptococco aureo resistente alla meticillina (Mrsa), uno dei batteri più pericolosi per le infezioni ospedaliere. Ma con i vaccini del futuro prossimo si curerà l'obesità, si potrà smettere di fumare.
Ecco, questa è la novità: non serviranno solo contro le malattie infettive, gli antidoti immunogeni saranno sempre più utilizzati contro patologie non legate a virus e batteri. In Gran Bretagna sono oltre mille i pazienti coinvolti nella fase 3 della sperimentazione del vaccino contro il tumore del pancreas. "Al contrario della ricerca sugli antibiotici, che langue in tutto il mondo, quella sui vaccini è in forte espansione e il settore si avvia a diventare il principale dell'industria medica", spiega Paolo Bonanni, docente di Igiene generale e applicata dell'Università degli studi di Firenze. Alla Tuft university school of medicine di Boston si sta mettendo a punto un inibitore preventivo in grado di bloccare lo sviluppo e la diffusione del papilloma virus umano (hpv), responsabile di una larga parte di tumori.
Continua ...

Malta dice sì al divorzio: storica vittoria al referendum, presto arriverà la legge

La Valletta, 29 mag. (Adnkronos) - Il Movimento per il Divorzio ha proclamato la vittoria del sì al referendum celebrato ieri nel Paese. Il 'si' avrebbe conquistato il 52 per cento dei voti, il 'no' il 48 per cento.

Il premier Lawrence Gonzi - si legge su 'Times of Malta' - ha riconosciuto la sconfitta. Gonzi ha detto che il risultato non era quello che lui avrebbe voluto, ma che la volontà del popolo andava rispettata e che il Parlamento predisporrà una legge per l'introduzione del divorzio.

'Senza cervello..',donna querela premier

(ANSA) - CREMONA - ''Una frase infelice, che mi offende come cittadina italiana''. E' questa la motivazione che ha spinto Teresa Paola Cremona di Vailate (Cremona), 75 anni, a querelare Silvio Berlusconi. La frase alla quale la donna si riferisce e' quella che il presidente del consiglio ha pronunciato qualche giorno fa a proposito del voto del ballottaggio per le elezioni amministrative di oggi e domani: 'Chi vota a sinistra e' senza cervello'.

Afghanistan: raid Isaf, uccisi 14 civili

(ANSA) - KABUL - Un bombardamento realizzato da velivoli Nato sulla provincia meridionale afghana di Helmand ha ucciso per errore 14 civili, fra cui donne e bambini. Lo ha annunciato una fonte dell'amministrazione locale. Il portavoce del governo provinciale, Daud Ahmadi, ha spiegato che mezzi aerei statunitensi sono intervenuti su richiesta di un reparto di Marines che stava subendo un attacco da parte dei talebani nel distretto di Nawzad.

Maroni:stop a decreto libera-clandestini

(ANSA) - ROMA - Un ''decreto'' da presentare ''al prossimo Consiglio dei ministri'' - ''se il governo rimarra' in piedi'' - ''per correggere la direttiva europea che di fatto impedisce le espulsioni forzate'' dei clandestini. Lo annuncia il ministro dell'Interno Roberto Maroni in un'intervista a Libero. Sull'arrivo di nuovi migranti Maroni afferma che le persone ''vengono spedite in Italia dal regime'' di Gheddafi.

"Solidarnosc come piazza Tahrir"

Il leader Usa: «Polonia esempio per i popoli arabi». Monito a Lukashenko: rischia nuove sanzioni

È la Polonia l’esempio di transizione democratica da cui i popoli arabi possono trarre ispirazione». Nell'ultima tappa del viaggio europeo, il presidente americano Barack Obama incontra i veterani del movimento sindacale Solidarnosc che diede inizio al crollo del comunismo nell'Est per discutere con loro «gli insegnamenti da trarre per le rivolte arabe». Una ventina di ex sindacalisti protagonisti della sfida all'Impero sovietico sono appena tornati da un viaggio in Tunisia, dove le rivolte hanno avuto inizio, e Obama fa domande a raffica, vuole conoscere le loro impressioni, sentire i suggerimenti. Ciò che più lo colpisce è quanto afferma uno degli ex collaboratori di Lech Walesa divenuto presidente del Senato: «Nella mia vita ho assistito a tre grandi transizioni democratiche in America Latina, nell'Est e nel mondo arabo, ovunque l'entusiasmo si è rivelato indispensabile». Il paragone fra le folle di Solidarnosc e gli egiziani in Piazza Tahrir non potrebbe essere più evidente.
Quando Obama incontra il premier polacco Donald Tusk la riflessione si indirizza verso la «coincidenza» fra «l’entusiasmo per la libertà dei popoli dell'Est» e «l’entusiasmo» dell'America nel sostenerli. «Ancora una volta l'America sostiene democrazia, libertà e rispetto dei diritti fondamentali dell’individuo» dice Obama, precisando però che «non siamo noi da fuori a dover imporre soluzioni» perché «la parte più importante della trasformazione deve avvenire dal di dentro» grazie alla «creazione di istituzioni per difendere libertà di espressione e di stampa, per edificare lo Stato di diritto». È questo il motivo per cui Obama vede nel «successo della rivoluzione pacifica polacca» il modello per i popoli arabi protagonisti delle insurrezioni dalla Libia al Bahrein. Tusk commenta: «Per farcela sono stati indispensabili anche i vostri soldi» e Obama assicura che è pronto a «investire nella libertà» nonostante «i limiti imposti da restrizioni di bilancio, crisi economica e peso del debito perché è un nostro interesse nazionale, garantisce la sicurezza dell'America».
Continua ...

Usa rafforzano arsenale atomico in Europa, piu' bombe in Italia

Usa rafforzano arsenale atomico in Europa, piu' bombe in Italia
WASHINGTON - Secondo quanto riferisce il quotidiano tedesco Der Spiegel, citato dall’IRIB, gli Stati Uniti hanno l’intenzione di rinnovare e rafforzare il loro arsenale nucleare in Europa. Tutto ciò mentre due anni fa' il presidente americano Barack Obama aveva fatto appello per un mondo senza armi nucleari, rifiutando ovviamente di accettare il disarmo nucleare cominciando dal suo paese. L’accordo per la modernizzazione dell’arsenale atomico americano, presente da anni sul suolo europeo, era stato raggiunto un anno fa in una riunione con non meglio specificati alleati della Casa Bianca. Un importante resoconto riguardo l’arsenale atomico americano era stato pubblicato il 16 febbraio scorso negli Stati Uniti e rivelava la presenza di 200 bombe atomiche statunitensi in tutta l’Europa. Nel documento, riferisce l’IRIB, veniva chiarito che in Olanda, Belgio e Germania ci sono tra le 10 e le 20 bombe mentre in Italia e in Turchia le bombe sarebbero tra le 60 e le 70. I governi di Germania e Olanda ormai si sono schierati contro ogni aumento nella presenza bellica americana sul loro territorio e ciò, molto probabilmente, significherebbe un aumento delle bombe assegnate all’Italia.

Riduzione truppe italiane in Libano

Riduzione truppe italiane in Libano
ROMA - Il Ministro della Difesa italiano Ignazio La Russa ha dato la notizia di una imminente riduzione delle truppe italiane in missione in Libano. Il Ministro della Difesa, in un'itervista rilasciata a Repubblica a seguito dell'attentato di venerdi scorso dove sono rimasti uccisi 2 soldati italiani e feriti altri sei, ha dichiarato che non avendo più il comando della missione occorre far scendere a 1.100 uomini il numero delle truppe italiane presenti in Libano. Lo riferisce l’IRIB.
Con circa 1.780 soldati, il contingente italiano è dall'autunno 2006 il più numeroso dell'Unifil, dal 2010 comandata da un generale spagnolo Alberto Asarta Cuevas e presente nel sud del Libano dal 1978. L'Unifil oggi conta circa 13.000 militari di 33 nazioni diverse.
La missione Unifil e' nata con la Risoluzione 425 adottata dal 19 marzo 1978 da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, a seguito dell'invasione del Libano da parte di Israele (marzo 1978). Successive Risoluzioni hanno prorogato, con cadenza semestrale, la durata della missione.

Adconsum: le famiglie siciliane le più indebitate d'Italia

La Sicilia è la regione più indebitata d'Italia con 114 miliardi di euro da rimborsare. Un numero sempre maggiore di famiglie siciliane fa richiesta di credito al consumo: in questa giungla di offerte, complice la crisi economica, chi chiede un prestito arriva a pagare fino al 40% tra interessi, assicurazioni e parcelle. Benedetto Romano presidente regionale Adiconsum spiega com'è la situazione. Nel corso del convegno a Palermo su "La cessione del quinto", è emersa una situazione critica come racconta Lillo Vizzini presidente regionale siciliano Federconsumatori.Per aiutare le famiglie in difficoltà Federconsumatori ha aperto uno sportello di consulenza legale.

USA: OBAMA VISITA JOPLIN DEVASTATA DAL TORNADO, 142 I MORTI

(AGI) Washington - Barack Obama visitera' oggi Joplin, la citta' del Missouri devastata dal tornado che ha causato finora almeno 142 morti. Il presidente Usa vuole rendersi conto di persona dello stato dei soccorsi e incontrera' i familiari delle vittime. Secondo gli ultimi dati diffusi dalle autorita' locali i dispersi sono 96.

AFGHANISTAN: DUNUNCIATA MORTE 14 CIVILI IN RAID AEREO NATO

(AGI) Kabul - Almeno 14 civili afghani sarebbero morti in un bombardamento Nato sulla provincia meridionale afghana di Helmand. E' quanto ha denunciato il governatore provinciale Daud Ahmadi. L'incidente sarebbe avvenuto nel distretto di Naw Zad, dopo che un gruppo di talebani aveva attaccato soldati della coalizione internazionale. .

"Stiamo aspettando un attacco contro le forze dell’Unifil"

Un documento riservato delle Nazioni Unite «La Siria prepara ritorsioni per le sanzioni Ue»

LAO PETRILLI

NEW YORK
Un documento che doveva rimanere riservato - di cui La Stampa è venuta in possesso - toglie il velo a tutte le prudenti rassicurazioni ufficiali sulla missione in Libano. E’ il 26 maggio, la vigilia dell’attentato di Sidone. Un alto dirigente delle Nazioni Unite scrive decine di preoccupatissime righe, definite poi «premonitorie» dai suoi stessi colleghi e ora diventate punto di riferimento nell’inchiesta delle forze internazionali dell’Unifil sulla bomba che l’altro ieri quasi aveva ucciso i sei militari italiani - Francesco Mazzotta, Giovanni Maiello, Giovanni Memoli, Antonio Sorgente, Carmine D’Avanzo e Gaetano Travaglino raggiunti ieri sera da alcuni parenti partiti con un Falcon 900 del governo dall’aeroporto di Ciampino.
Non è vero, dunque, che nessuno se l’aspettava. Ci sono parecchi pezzi di carta che raccontano di questo allarme invece pubblicamente negato a livello internazionale. Soprattutto c’è un post-it, appiccicato sul documento confidenziale siglato CLX-058 e circolato su una manciata di scrivanie di uomini delle Nazioni Unite in due momenti diversi: prima dell’attentato e dopo.
Continua ...

Lombardo, verso la richiesta di rinvio a giudizio arriva il via libera di quattro pubblici ministeri

Per i pm della Procura di Catania Iole Boscarino, Antonino Fanara, Agata Santonocito e Giuseppe Gennaro ci sarebbero tutti gli "elementi ideonei" per sostenere in giudizio l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa nei confronti del governatore. Attesa per la decisione del procuratore facente funzione Michelangelo Zuccaro.

di ALESSANDRA ZINITI

Già la prossima settimana la Procura di Catania potrebbe chiedere il rinvio a giudizio del governatore Raffaele Lombardo per concorso esterno in associazione mafiosa. Questo almeno è l'intendimento dei quattro sostituti procuratori titolari dell'indagine che già da alcuni giorni hanno portato alla firma del procuratore aggiunto facente funzione Patanè la richiesta di rinvio a giudizio. Il visto di Patanè, che fino ad ora è stato sempre su posizioni assai prudenti, è necessario affinché la richiesta possa essere avanzata al gip. Se Patanè non dovesse condividere il documento dovrebbe revocare la delega ai sostituti titolari e affidarla ad altri magistrati, atto che spaccarebbe insanabilmente la Procura per altro alla vigilia della imminente nomina del nuovo titolare in sostituzione di Vincenzo D'Agata andato in pensione a febbraio.
Nei giorni scorsi, dopo la notifica dell'avviso di conclusione di indagini, i legali di Lombardo hanno depositato in Procura due memorie difensive e la rinuncia all'interrogatorio da parte del governatore.
Dalla Procura arriva una replica: "Non c'è alcuna richiesta depositata nella cancelleria del gip per l'inchiesta Iblis. Ogni altra valutazione è prematura, il nostro ufficio sta lavorando e continua a farlo con serenità. Dagli uffici giudiziari si ricorda inoltre che "in questa fase documenti e atti sono coperti dal segreto istruttorio".

L'autoironia dal web alla piazza la campagna allegra della sinistra

Crozza dà il via sulla bat-casa, poi un diluvio di gag in Rete. Sul blog di Red Ronnie, sostenitore della Moratti, tanti messaggi sarcastici. Un cortometraggio irride gli incubi di un elettore che immagina Milano in mano ai "rossi"

di CURZIO MALTESE
Esplode un arcobaleno in piazza del Duomo, dopo la tempesta. Scoppia la voglia di ridere di Milano, in fondo a una campagna mai così brutta, sporca e cattiva. Ma poi è stato davvero così? Gli insulti fanno sempre notizia.
Ma la vera novità della campagna per il sindaco di Milano, almeno nelle ultime settimane verso il ballottaggio, è stato il ritorno di un'arma fra le meno frequentate dalla politica italiana: l'ironia. Sulle magliette arancioni dei ragazzi in piazza del Duomo. "Sono senza cervello". "Milano libera tutti". Nelle radio, nei capannelli, nei bar, soprattutto sulla rete, a fiumi, come antidoto ai veleni della televisione. È accaduto di colpo, come una liberazione. Il film horror della destra si è rovesciato in uno "Scary movie" da sbellicarsi. Le accuse sempre più gravi e incredibili mosse al mite Giuliano Pisapia si sono ribaltate, attraverso la parodia, nella principale fonte di propaganda a suo favore.
Il più riuscito esempio di questa parodia della paura è il video oggi più cliccato su Internet. "Il favoloso mondo di Pisapie", un cortometraggio gioiello. Pochi minuti in cui si raccontano i tormenti e gli incubi di un elettore indeciso che prova a immaginarsi la Milano in mano ai "rossi". Pisapia che ringrazia dai manifesti gli amici di Al Qaida, consegna le chiavi della Torre Velasca ai centri sociali, accoglie sulle rive dei navigli le barche dei clandestini.
Continua ...