domenica 29 maggio 2011

Lombardo, verso la richiesta di rinvio a giudizio arriva il via libera di quattro pubblici ministeri

Per i pm della Procura di Catania Iole Boscarino, Antonino Fanara, Agata Santonocito e Giuseppe Gennaro ci sarebbero tutti gli "elementi ideonei" per sostenere in giudizio l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa nei confronti del governatore. Attesa per la decisione del procuratore facente funzione Michelangelo Zuccaro.

di ALESSANDRA ZINITI

Già la prossima settimana la Procura di Catania potrebbe chiedere il rinvio a giudizio del governatore Raffaele Lombardo per concorso esterno in associazione mafiosa. Questo almeno è l'intendimento dei quattro sostituti procuratori titolari dell'indagine che già da alcuni giorni hanno portato alla firma del procuratore aggiunto facente funzione Patanè la richiesta di rinvio a giudizio. Il visto di Patanè, che fino ad ora è stato sempre su posizioni assai prudenti, è necessario affinché la richiesta possa essere avanzata al gip. Se Patanè non dovesse condividere il documento dovrebbe revocare la delega ai sostituti titolari e affidarla ad altri magistrati, atto che spaccarebbe insanabilmente la Procura per altro alla vigilia della imminente nomina del nuovo titolare in sostituzione di Vincenzo D'Agata andato in pensione a febbraio.
Nei giorni scorsi, dopo la notifica dell'avviso di conclusione di indagini, i legali di Lombardo hanno depositato in Procura due memorie difensive e la rinuncia all'interrogatorio da parte del governatore.
Dalla Procura arriva una replica: "Non c'è alcuna richiesta depositata nella cancelleria del gip per l'inchiesta Iblis. Ogni altra valutazione è prematura, il nostro ufficio sta lavorando e continua a farlo con serenità. Dagli uffici giudiziari si ricorda inoltre che "in questa fase documenti e atti sono coperti dal segreto istruttorio".

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