lunedì 5 dicembre 2011

Tricolore ...


Caso Mattei, sentito Dell'Utri

(ANSA) - PALERMO - Il senatore Marcello Dell'Utri (Pdl) è stato sentito come persona informata sui fatti nell'ambito di una nuova indagine aperta dalla Procura di Palermo sulla morte del giornalista Mauro De Mauro. Gli investigatori stanno cercando di capire se c'é un filo tra il delitto De Mauro e gli omicidi di Enrico Mattei e Pier Paolo Pasolini. Dell'Utri nel passato aveva infatti riferito di un'intuizione di Pasolini secondo la quale tra i due delitti (Mattei e De Mauro) c'era un collegamento.

Usa/ Pakistan, Obama fa condoglianze a Zardari per strage militari


Usa/ Pakistan, Obama fa condoglianze a Zardari per strage militari
Il presidente degli Usa, Barack Obama, ha telefonato al suo omologo pachistano, Asif Ali Zardari, esprimendo le condoglianze per la morte di 28 soldati di Islamabad avvenuta 10 giorni fa a causa del bombardamento della Nato. Obama ha definito "increscioso" l'episodio, che rischia di aggravare ulteriormente le relazioni tra i due paesi, sottolineando pero' che non e' stato il frutto di un attacco "deliberato". Ha inoltre promesso di avviare un'inchiesta per far piena luce sulla strage.

Pakistan: inizia evacuazione base militare Usa


Pakistan: inizia evacuazione base militare Usa
ISLAMABAD -04 Dicembre 2011 19:39 Le forze statunitensi hanno iniziato stamattina l'evacuazione della base aerea di Shamsi, nella provincia pakistana del Baluchistan. Lo riferisce l'emittente Geo Tv. L'evacuazione avviene a otto giorni di distanza dall'ultimatum imposto da Islamabad agli Usa, a seguito dell'attacco aereo della Nato che ha causato la morte di 24 militari pakistani al confine con l'Afghanistan e provocato una crisi diplomatica tra i due Paesi.

La Guerra del Vietnam miete altre vittime‎: 100mila morti e feriti per esplosione mine


La Guerra del Vietnam miete altre vittime‎: 100mila morti e feriti per esplosione mine
HANOI - Oltre 100mila vietnamiti sono morti o sono rimasti feriti a causa di mine o altri ordigni esplosivi dalla fine della guerra, terminata nel 1975. È quanto ha rivelato il primo ministro Nguyen Tan Dung durante una conferenza sul tema. "La dolorosa eredità della guerra, che include centinaia di migliaia di tonnellate di bombe e ordigni non esplosi - ha detto - continua a causare vittime ogni giorno". Dal 1975, a causa degli scoppi, spiega il primo ministro, 42.132 persone sono morte e 62.163 sono rimaste ferite. Gli Stati Uniti, alleati dell'allora Vietnam del Sud e usciti sconfitti dal conflitto, hanno sganciato durante la guerra 16 milioni di tonnellate di bombe e munizioni.
Durante la conferenza è intervenuto anche l'ambasciatore americano David Shear, annunciando che Washington ha fornito 62 milioni di dollari per aiutare il Paese. "I nostri sforzi per aiutare il Vietnam ad affrontare il problema - ha dichiarato - hanno aiutato a costruire comprensione e fiducia reciproca tra Usa e Vietnam, permettendo alle relazioni bilaterali di fiorire".
Secondo Bui Hong Linh, viceministro del Lavoro, degli invalidi di guerra e degli affari sociali, gli esplosivi invadono ancora circa 6,6 milioni di ettari di terreno, oltre un quinto del Paese. Solo 300mila ettari, o il 5 per cento dell'area contaminata, ha spiegato, è stata finora bonificata. Di recente il governo ha approvato un piano per ripulire altri 500mila ettari, che costerà 595 milioni di dollari nei prossimi cinque anni.

Manovra lacrime e sangue, Monti dimentica la Chiesa. Niente Ici sugli immobili del Vaticano


E' di circa 50 mila il numero degli immobili ecclesiastici presenti in tutta Italia. Di questi almeno 30mila sono adibiti ad attività imprenditoriali. Già nel 2005 la Cassazione stabilì che l'esenzione dall'Ici poteva essere applicata solo quando all'interno dell'immobile si svolgesse un'attività meritoria e legata al culto
La notizia è arrivata dalla conferenza stampa del premier Mario Monti alla Sala Stampa Estera di Roma. Un giornalista straniero ha formulato una domanda scomoda: “Avete pensato ad estendere il pagamento dell’Ici anche alla Chiesa Cattolica?”. La risposta di Monti, il cui volto ha improvvisamente perso l’espressione benevola di solo pochi minuti prima, ha lasciato la platea straniera – e subito dopo anche quella italiana – senza parole. “E’ una questione che non ci siamo ancora posti”. E’ ragionevole pensare che il governo non se la porrà mai. Piange Elsa Fornerosulla deindicizzazione delle pensioni da mille euro al mese, ma sembra non esserci proprio la volontà di operare un recupero di un privilegio che in tempi di crisi diventa sempre più difficile da digerire.

L’Ici – che poi si chiamerà Imu – la dovranno pagare tutti. E la rivalutazione delle rendite catastali fino al 60% la renderà forse la tassa più pesante che gli italiani saranno chiamati a pagare nell’immediato. La Chiesa, ancora una volta, resta fuori dal novero dei contribuenti dello Stato pur continuando a percepire l’8 per mille.

Eppure, già nel 2004, una sentenza della Corte di Cassazione stabilì che l’esenzione dall’Ici (già in vigore dal ’92, ma dal cui pagamento erano stati esclusi luoghi considerati “particolarmente meditevoli”) poteva essere applicata solo quando all’interno dell’immobile si svolgesse un’attività effettivamente meritoria e legata al culto. Per fare un esempio, va bene l’esclusione di una chiesa o di un oratorio, ma non quella di un immobile di proprietà vaticana affittato ad una banca. Una sentenza “pericolosa”, a cui corse in soccorso
 Berlusconi nel 2005. A pochi mesi dallo scioglimento delle Camere, fu approvata una discussa norma che stabiliva l’esenzione dal pagamento dell’Ici per tutti gli immobili della Chiesa cattolica. Un anno dopo il governo Prodi limò la normativa, prevedendo che l’esenzione si potesse applicare solo agli immobili dalle finalità “non esclusivamente commerciali”, ma quell’avverbio – “esclusivamente” – ha permesso alla Chiesa di usufruire dell’esenzione anche per strutture turistiche, alberghi, ospedali, centri vacanze, negozi: è sufficiente la presenza di una cappella all’interno della struttura.

Il risparmio annuo per la Chiesa – e la perdita netta per il fisco italiano – si avvicinano ai due miliardi di euro. E’ stato stimato approssimativamente in circa 50 mila il numero degli immobili ecclesiastici presenti in tutta Italia (in pratica 1 abitazione su 5), ma un vero e proprio censimento non è mai stato fatto dal catasto, soprattutto sul fronte della destinazione d’uso. Anche perché ciascun ente ecclesiastico può essere titolare di più immobili, affittati o in uso per i motivi più diversi (a Roma persino commissariati di Polizia e Carabinieri sono di proprietà vaticana). Si tratta, comunque, di una ricchezza enorme, che non ha analogie all’estero e che è totalmente detassata. Secondo una stima fatta dai Radicali Italiani qualche tempo fa, in tutta Italia sarebbero presenti almeno 30 mila stabili di proprietà della Chiesa adibiti ad attività imprenditoriali e commerciali diverse.

La quantificazione del mancato pagamento solo di questi si aggira sui 2 miliardi e 400 mila euro. All’Ici, poi, si dovrebbero aggiungere anche l’ammontare dovuto per altre imposte sia statali che comunali a cui la Chiesa risulta esente (Irpef, Iva e altro) anche questi quantificabili per circa 4 miliardi di euro. Il tutto mentre la Chiesa risulta beneficiaria dell’8 per mille che lo Stato le versa (anche quando il contribuente non ha esercitato l’opzione: a meno che il contribuente non lo destini ad altro scopo, quei soldi vanno alla Chiesa anche se non dichiarato apertamente) e che è una cifra molto alta: dal 1990 al 2007 la Chiesa ha percepito 970 milioni circa di euro dallo Stato Italiano per “l’esercizio del culto”.

Comunque, per il governo Monti, così attento alle direttive europee, una riflessione sull’esenzione Ici alla Chiesa presto si porrà lo stesso. La notizia, infatti, è che l’Unione Europea ha annunciato (a fine settembre) l’intenzione di aprire un’indagine formale per aiuti di Stato e incompatibilità con le norme sulla concorrenza proprio su questo fronte. Sono tre i punti da chiarire. Oltre all’Ici, c’è anche l’articolo 149 del “Testo unico delle imposte sui redditi”, che “conferisce a vita la qualifica di enti non commerciali a quelli ecclesiastici”, garantendo loro un regime fiscale particolare e favorevole. Infine lo sconto del 50% dell’IRES concesso agli enti ecclesiastici che operano nella sanità e nell’istruzione. Joaquín Almunia, il commissario europeo per la concorrenza, si è lasciato sfuggire che la condanna dell’Italia stavolta sarà “difficile da scampare”. Dopo l’apertura dell’istruttoria, le parti avranno 18 mesi per presentare le proprie ragioni, poi Bruxelles dovrà decidere. In caso di condanna, L’Italia potrebbe chiedere il rimborso all’erario delle tasse non pagate dagli enti ecclesiastici. Ma lo farebbe?

Qualità della vita, la migliore è a Bologna maglia nera per Foggia, male tutto il Sud


Pubblicati i risultati della ricerca realizzata dal 'Sole 24 Ore' per individuare la provincia italiana dove si vive meglio. Tra le metropoli in testa Milano, al 19esimo posto. Tra i parametri presi in esame tenore di vita, occupazione, servizi e ordine pubblico

ROMA - E' Bologna la provincia italiana dove si vive meglio, mentre a quella di Foggia va la maglia nera della vivibilità. Lo stabilisce la ventiduesima edizione della ricerca annuale de Il Sole 24 Ore sulla "Qualità della vita nelle province italiane". Tra le realtà maggiori la migliore èMilano, che sale al diciannovesimo posto, mentre Romaè al ventitreismo ma guadagna ben dodici posizioni.Napoli e Torino si piazzano invece rispettivamente al 105esimo posto e al 51esimo.

L'indagine, attraverso le statistiche più recenti mette a confronto la vivibilità nelle 107 province italiane in sei aree significative: Tenore di vita, Affari e lavoro, Servizi-ambiente-salute, Popolazione, Ordine pubblico e Tempo libero. Ciascuna area è suddivisa a sua volta in 36 parametri e alla pagella finale si arriva attraverso il calcolo dei 'voti' ottenuti nei 36 parametri e nelle sei tappe dell'indagine.

Oltre a quello tra metrpoli e centri minori, l'indagine ripropone l'annoso divario Nord-Sud. Nella classifica finale infatti, per arrivare alla prima realtà del Mezzogiorno bisogna scendere fino al quarantacinquesimo posto occupato da Olbia-Tempio; al contrario partendo dal fondo classifica bisogna risalire fino all'ottantaquattresimo gradino per incontrare una provincia non meridionale, Frosinone.
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http://www.repubblica.it/cronaca/2011/12/05/news/bologna_vince_classifica_qualit_vita-26111272/

L’eterno ritorno del Partito Comunista


In Russia raddoppia i suoi risultati il movimento che attacca poster riesumati dagli anni ’50
Il principale partito di opposizione nella Repubblica Federale Russa di cognome fa Comunista. Sono di oggi i risultati delle elezioni legislative per la Duma, l’assemblea parlamentare di Mosca che ha visto un tracollo delle percentuali del partito del presidente Dmitri Medvedev, che realizza la staffetta con il suo alter ego Vladimir Putin (o forse è più corretto invertire i ruoli): Russia Unita strappa per un soffio la maggioranza al parlamento che gli consente di governare da solo, ma il conto dei seggi si ferma al 49,5 dei suffragi, il che impedisce la maggioranza assoluta e ogni prospettiva di cambiamento costituzionale. Chiunque sarà il presidente eletto alle elezioni presidenziali del prossimo mese – con ogni probabilità, appunto Putin – dovrà governare con una maggioranza di 13 seggi. Il che, rispetto alle percentuali bulgare a cui Russia Unita era abituata, è praticamente un tracollo.
IL PARTITO COMUNISTA RUSSO – Si è definito spesso Vladimir Putin e il suo movimento l’ultimo residuo, di certo nei modi, di un certo universo sovietico, quello del KGB, dei metodi spicci ed antidemocratici: le percentuali da elezioni mono-partito che il popolo russo ha in questi anni riservato al nuovo zar di Mosca hanno indotto a pensare che i russi non avessero mai cambiato le loro abitudini: dal partito Comunista a quello di Putin, non è che cambiasse tantissimo. E invece non è proprio così: perché il Partito Comunista in Russia c’è ancora, eccome. E’ proprio il movimento Comunista della Federazione Russa il grande vincitore delle consultazioni legislative, arrivando ad un netto raddoppio delle sue percentuali a livello nazionale (dal 10% al 20%) e vincendo in grandi ed importanti città, come Vladivostok, Novosibirsk e in altre zone del paese. Bene anche le altre opposizioni, ma l’exploit dei comunisti è quello che risulta più netto. Soprattutto per la natura del PCFR, un partito che sembra rimasto al 1980: e a ben vedere non si tratta di apparenze, ma di un’identità fortemente rivendicata.
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L’Arabia Saudita torna all’atomica?


Turki Al-Fayçal ha lasciato intendere l’intenzione di dotarsi nuovamente di armi nucleari
L’Arabia Saudita sta prendendo in considerazione di ricongiungersi al “club” dei paesi dotati di armi nucleari. Questo è ciò che il principe saudita Turki Al-Faisal, membro influente della famiglia regnante, ha lasciato intendere oggi durante un forum sulla situazione della regione di Riyadh.
LE DICHIARAZIONI - Il principe Turki, ex capo dei servizi segreti sauditi, ha infatti dichiarato: “Tutti i nostri sforzi e quelli del mondo non sono riusciti a convincere Israele ad abbandonare le sue armi di distruzione di massa, e lo stesso vale per l’Iran. È nostro dovere, per il nostro popolo, di prendere in considerazione tutte le possibili opzioni, tra cui l’acquisizione di queste armi”. Il principe saudita ha poi sottolineato che le armi nucleari sarebbero acquisite per “uso pacifico”, come sempre si sente in questi casi, specificando che si tratta di soluzioni deterrenti al reale utilizzo delle stesse. “Il disastro che colpisce uno di noi, colpisce tutti noi”, ha paradossalmente spiegato il principe, riferendosi agli effetti devastanti della gara locale alla corsa per ottenere le armi nucleari, gara a cui probabilmente lui stesso non si sottrarrà.
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Fukushima: 300 litri di liquidi radioattivi finiti in mare


Fukushima: 300 litri di liquidi radioattivi finiti in mare
FUKUSHIMA (GIAPPONE) - Ancora guai nella centrale nucleare di Fukushima. La Tepco - la società elettrica che ha la gestione della centrale - ha comunicato che c'è stata una fuoriuscita di acqua radioattiva, contaminata da iodio 131 e cesio 137. La fuoriuscita - avvenuta per cause ancora non specificate - è stata bloccata con dei sacchetti di sabbia, ma comunque 300 litri di acqua contaminata sono finiti in mare. Nel suo comunicato la Tepco specifica che il livello di iodio e cesio contenuto nell'acqua è comunque "equivalente o di poco superiore" a quello che è presente nell'ambiente intorno alla centrale.
Cosa tutt'altro che tranquillizzante, dato che i rilevatori geiger nei dintorni di Fukushima impazziscono, a causa dell'elevatissima quantità di radiazioni sprigionate nei giorni successivi al terremoto dello scorso marzo. Quindi non è che "un livello equivalente" sia un dato incoraggiante. Senza considerare che la Tepco ha sempre mentito e quindi non è che le si possa prestare fiducia

Carburanti: si rivedono i ribassi dei prezzi

Roma, 5 dic. (Adnkronos) - ''E' di nuovo l'ora dei ribassi sulla rete carburanti. Dopo una lunga fase di abbondanza dei margini lordi su benzina e diesel, le compagnie hanno finalmente deciso di mettere mano ai listini limando all'ingiu' i prezzi raccomandati.Nel dettaglio, Eni e' scesa di 1 centesimo sul solo gasolio, Tamoil di 0,5 centesimi sulla verde, Esso e Shell di 0,5 centesimi su entrambi i prodotti. Ribassi ancora non del tutto recepiti a livello di prezzi praticati sul territorio, dove le no-logo fanno una decisa marcia indietro aumentando il divario dalle petrolifere''. Questo il quadro che emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.it in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale.

Drone Usa abbattuto nell'est del Paese Teheran: "Daremo risposta fuori da confini"


La tv iraniana ha diffuso la notizia di un aereo senza pilota statunitense abbattuto dall'esercito. Il veivolo è stato confiscato dalle forze armate. La Casa Bianca non commenta. Isaf: "Forse aereo Usa disperso durante una missione nell'ovest dell'Afghanistan"

TEHERAN - L'esercito iraniano ha abbattuto un aereo senza pilota statunitense, in volo di ricognizione sul settore orientale dell'Iran: lo ha riferito una fonte militare anonima alla tv di Stato iraniana, Al Alam. "L'esercito ha abbattuto un drone americano Rq-170 che si era introdotto in Iran orientale", ha riferito il network in lingua araba, citando la fonte anonima. 

"L'aereo spia, che è stato abbattuto con pochi danni, è stato confiscato dalle forze armate iraniane". Ma una fonte ufficiale statunitense, che ha chiesto di mantenere l'anonimato, ha detto che ''non c'è alcuna indicazione al momento a conferma che il drone sia stato abbattuto dagli iraniani''.

Secondo quanto riferito dai media iraniani, "potrebbe essere" l'aereo senza pilota statunitense di cui si erano perse le tracce durante una missione nell'ovest dell'Afghanistan, riferisce un comunicato della Nato in Afghanistan (Isaf). 

"Gli operatori del drone hanno perso il controllo dell'apparecchio e stanno cercando di capire che cosa sia successo", sottolinea la nota. ''Gli operatori dell'Uav (velivolo di ricognizione pilotato a distanza) - dice l'Isaf - ne hanno perso il suo controllo alla fine della settimana e stavano cercando di determinarne la localizzazione''. 

L'Iran ha annunciato che alla violazione del proprio spazio aereo da parte del drone darà una risposta al di fuori dei suoi confini nazionali, lo scrive l'agenzia Fars.
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http://www.repubblica.it/esteri/2011/12/04/news/drone_usa_abbattuto_nell_est_del_paese-26072474/?ref=HREC1-4

PREVIDENZA - Enpals e Inpdap saranno assorbiti da un grande Inps

Uno dei provvedimenti annunciati da Mario Monti tesi a contenere i costi della politica e dell´amministrazione pubblica riguarda la soppressione dell´autonomia dell´Enpals e dell´Inpdap, che sono destinati a finire nel grande calderone del "Super-Inps". L´Enpals è l´Ente nazionale di previdenza e assistenza per i i lavoratori dello spettacolo, mentre l´Inpdap svolge lo stesso ruolo per i dipendenti della pubblica amministrazione. 
La soppressione dei due enti è un tassello del passaggio di tutto il sistema previdenza al sistema contributivo e dovrebbe generare più efficienza e risparmi nella gestione. Il taglio dei costi previsti è infatti di almeno 20 milioni di euro per il prossimo anno, 50 milioni di euro nel 2013 e addirittura di 110 milioni nel 2014. I dipendenti dei due enti soppressi verranno assorbiti tutti dall´Inps. Infine si prevede che gli attuali due direttori generali vedranno trasformati i loro posti in «altrettanti posti di livello dirigenziale generale dell´Inps, con conseguente aumento della dotazione organica dell´Istituto incorporante».

Prima casa, torna l'Ici . Estimi catastali, più 60%


Aliquota dello 0,4%, lo 0,76% per gli altri fabbricati . Sulle seconde case si pagherà fino al 75% in più.

Mario Monti (Ansa)Mario Monti (Ansa)
È la stangata sull'Ici il piatto forte della manovra sul fronte delle entrate. Chi possiede una ampio trilocale in una zona semicentrale di Milano e vi risiede potrebbe trovarsi a pagare l'anno prossimo da un minimo di 213 a un massimo di 1.038 euro in più. Se in quella stessa abitazione non risiede, non pagherà più 645 euro come quest'anno, ma dovrà preparasi a fare fronte a un minimo di 949 euro, sborsando 304 euro in più rispetto al 2011, a un massimo di 2.188, con un aggravio di 1.543 euro. Il fortunato proprietario di una villetta in una buona zona della Capitale rimpiangerà l'esenzione di imposta di cui ha goduto dal 2008 al 2011: infatti pagherà un tributo che potrà partire da 479 euro per arrivare a 1.837. Se poi nella villetta non ha la residenza dovrà prepararsi a sborsare fino a 3.600 euro il prossimo anno.
Sono gli effetti della rimodulazione del tributo comunale sugli immobili, realizzata non puntando su una progressività delle aliquote in funzione del patrimonio mobiliare e immobiliare del contribuente, forse più equa ma complicata da realizzarsi soprattutto se si vuol fare immediatamente cassa, ma tenendo la classica distinzione tra abitazione principale (quella in cui si ha la residenza) e le altre abitazioni. Molte meno preoccupazioni per chi possiede abitazioni di scarso valore fiscale. In questo caso infatti il tributo potrebbe anche essere nullo
Dal punto di vista tecnico il risultato, che cerchiamo di illustrare nella tabella di questa pagina con esempi di calcolo nelle principali città italiane, si ottiene aumentando del 60% i valori catastali che quest'anno costituivano la base imponibile e stabilendo una griglia di aliquote che ha come base il 7,6 per mille che costituisce l'aliquota prevista per l'Imu, l'Imposta municipale sugli immobili che avrebbe dovuto mandare in pensione l'Ici nel 2014, mentre lo farà anche dal punto di vista terminologico (di gran lunga il meno importante) sin da subito.
Ma come si è rivisitata l'imposta meno amata dagli italiani? Ai comuni viene lasciata una grande libertà di manovra. Sull'abitazione principale l'aliquota di riferimento è il 4 per mille del valore catastale rivalutato come dicevamo sopra del 60%: per tornale all'abitazione semicentrale di Milano del nostro primo esempio, se la casa quest'anno valeva per il fisco 129mila euro dal 2012 ne varrà 206.400. Su questa cifra il tributo standard sarebbe di 826 euro, da cui però andranno dedotti obbligatoriamente 200 euro, portando così il totale a 626. Il Comune può però, sempre tenendo fermo l'obbligo di concedere la franchigia di 200 euro, aumentare o diminuire l'aliquota di due millesimi di punto, e quindi far oscillare il tributo da 213 a 1038 euro, disponendo nei fatti di una discrezionalità che le vecchie norme non gli concedevano. L'amministrazione municipale può anche decidere di aumentare la franchigia fino ad annullare del tutto l'entità del tributo, ma è una strada che allo stato appare decisamente improbabile per due ottime ragioni. La prima è che la manovra taglia ulteriormente i trasferimenti agli enti locali e nessun Comune probabilmente oggi, da Milano a Roma al più piccolo borgo montano, può realmente fare a meno del gettito dell'Ici; il secondo è che il decreto prevede l'impossibilità per le municipalità che applichino franchigie superiori a 200 euro di poter anche imporre aliquote superiori a quella base per le unità immobiliari tenute a disposizione. In pratica si impedisce ai comuni turistici di cedere alla tentazione di non tassare i pochi residenti (ed elettori) per tartassare i molti proprietari di case per le vacanze.
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Manovra, stangata sulla casa: torna l'Ici (Imu). Stato garante sulle obbligazioni bancarie


Costi della politica, Monti: «Rinuncio al mio compenso da premier».

ROMA - «Mandato di corta durata e severo impegno», esordisce così il presidente del Consiglio, Mario Monti, nella conferenza stampa illustrativa della manovra finanziaria. «Colpa del debito pubblico è degli italiani e il rischio è di compromettere quanto fatto in 60 anni», ha spiegato annunciando le misure di emergenza per rispondere alle tensioni sul debito. L'incontro con i giornalisti è avvenuto dopo tre ore di riunione del consiglio dei ministri che ha approvato il decreto correttivo dei conti pubblici (in un unico pacchetto). «Abbiamo elaborato una manovra che riteniamo equa e giusta, con la cura nella distribuzione dei sacrifici», ha aggiunto. E ha poi detto di confidare nel senso di responsabilità della politica, smentendo di fatto anche le indiscrezioni che rilanciavano una sua eventuale candidatura per le prossime elezioni politiche: «Mi preoccupo della buona riuscita dell'interesse dell'Italia e dell'Europa ed è un peso e una responsabilità straordinaria. Se porterò a termine questo compito ne avrò sicuramente abbastanza», ha detto Monti.
COSTI DELLA POLITICA - «Ispireremo le nostre dichiarazioni patrimoniali, dichiarando per interi i nostri possedimenti anche in fondi d'investimento, azioni e obbligazioni», ha detto Monti. Via le giunte provinciali e riduzione del numero dei consiglieri regionali. Riduzione del numero dei membri delle 8 authority (da 50 a 28 membri). Sui tagli ai costi della politica «è ovvio che si deve fare di più. Nel decreto non ci sono parole o intenzioni. Ma abbiamo deciso in parallelo di avviare un iter per quanto riguarda i costi della politica», ha chiosato Monti rispondendo alle domande dei cronisti.
LA MANOVRA - «Fiscalità non punitiva per le piccole imprese, ma allargheremo la base imponibile - ha proseguito Monti -. L'estensione dell'imposta bollo anche titoli ed altri prodotti finanziari. E imposta dell'1,5% sui capitali rientrati con lo scudo fiscale». Il tutto orientato alla misura del riequilibrio fiscale per sostenere la crescita economica.
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Cina: allarme inquinamento a Pechino, sospesi voli aerei per "nebbia"

Secondo l'ambasciata Usa livello e' pericoloso Pechino, 05 dic - Un livello di inquinamento dell'aria definito "pericoloso" dalla ambasciata degli Stati Uniti a Pechino, ha spinto le autorita' cinesi a cancellare centinaia di collegamenti aerei nelle ultime 24 ore, ufficialmente a causa di "nebbia". Questa fase di inquinamento "pericoloso" e' il peggiore livello dell'indice aggiornato in tempo reale, stilato dall'ambasciata degli Stati Uniti a Pechino, che calcola autonomamente il livello della qualita' dell'aria, mentre la Cina tende a sottovalutare il pericolo di inquinamento. Piu' di 130 voli nazionali e internazionali sono stati cancellati a mezzogiorno di lunedi', ha reso noto l'aeroporto internazionale di Pechino sul suo sito web. Quasi 400 voli erano stati cancellati ieri, secondo la televisione di stato Cctv. Centinaia di passeggeri sono stati bloccati questa mattina nella hall dell'aeroporto, il secondo piu' trafficato al mondo, secondo le immagini trasmesse dal canale televisivo. La densa nube grigia che copre la capitale cinese questa mattina ha anche costretto alla chiusura delle strade principali che collegano al nord della Cina. L'inquinamento a Pechino e' alimentato da molte centrali elettriche a carbone, dalle industrie dell'area metropolitana e dal traffico. Un totale di 240.000 vetture nuove si sono aggiunte quest'anno per le strade della metropoli, ai cinque milioni di veicoli gia' in circolazione.

Francia: Greenpeace in centrale nucleare

(ANSA) - ROMA - Un gruppo di militanti di Greenpeace si e' introdotto stamani all'alba nella centrale nucleare di Nogent-sur-Seine, a 95 km a sudest di Parigi, per dimostrare che ''il nucleare sicuro non esiste''. Lo riferisce l'organizzazione ambientalista sul proprio sito francese. ''Semplici militanti, con intenzioni pacifiche, sono riusciti con pochi mezzi a raggiungere il cuore di una centrale nucleare. Questa azione - prosegue Greenpeace - dimostra quanto le centrali nucleari francesi siano vulnerabili''.

Gb: blitz polizia su aereo pachistano

(ANSA) - ISLAMABAD - Tre passeggeri pachistani di un volo di linea della compagnia di bandiera Pakistan international airlines (Pia) sono stati arrestati dalla polizia britannica all'aeroporto londinese di Heathrow. Lo riferisce oggi la tv pachistana DunyaNews. L'arresto e' avvenuto durante una perquisizione sul velivolo appena giunto da Islamabad. I tre, tra cui c'e' anche una donna, vengono interrogati degli agenti di una squadra anti terrorismo dello scalo. I loro bagagli sono stati sequestrati.

Titoli Stato: spread Bund-Btp crolla a 428 punti

Roma, 5 dic. - (Adnkronos) - Continua il calo verticale dello spread fra Bund tedeschi a 10 anni e i corrispondenti Btp: dall'apertura a 454 punti, infatti, il differenziale e' crollato sotto quota 430, a 428 punti.