domenica 19 giugno 2011

Londra, tutti al lavoro in bici Sono più degli automobilisti

Il 50% dei pendolari usa le due ruote a pedali per raggiungere la City. Sul ponte di Southwark, che attraversa il Tamigi, sono più del 42% del totale del traffico urbano. E il fenomeno riguarda anche Bristol, York e Oxford


dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI LONDRA - Tutti al lavoro in bicicletta. Per la prima volta il numero di pendolari che raggiungono alcune zone del centro di Londra durante le ore di punta di massimo traffico in bici ha superato quello di coloro che fanno lo stesso viaggio in automobile. A Cheapside, una strada della City, su cui ogni mattina affluiscono banchieri, broker e impiegati della cittadella finanza, i ciclisti costituiscono ora più del 50 per cento dei pendolari. Sul ponte di Southwark, che attraversa il Tamigi, sono più del 42 per cento del totale del traffico urbano. E il fenomeno non riguarda soltanto la capitale.In un sobborgo di Bristol, un abitante su quattro si reca al lavoro pedalando su due ruote, e in tutta la città il traffico in bici è triplicato rispetto a un decennio fa. Nella città di York i ciclisti sono aumentati del 20 per cento negli ultimi cinque anni. Nella cittadina universitaria di Cambridge, più di un quinto dell'intera popolazione si sposta regolarmente in bicicletta. La situazione è simile a Oxford e in altri centri con una larga popolazione studentesca, come testimoniano gli enormi parcheggi di biciclette nei pressi delle stazioni ferroviarie. E globalmente, in tutta la Gran Bretagna, nello spazio di quattro anni, cioè da quando sono state ampliate le vie ciclabili in molte regioni, il numero dei viaggi a lunga distanza compiuti in bici è passato da 16 milioni a 73 milioni all'anno.
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http://www.repubblica.it/esteri/2011/06/19/news/biciclette_londra-17929215/

Pontida, il diktat di Bossi gela il Pdl: "Premier in bilico"

Pontida, il diktat di Bossi gela il Pdl: 'Premier in bilico'
PONTIDA - Un terremoto che rischia di far implodere il Governo prima del tempo. Il suo epicentro è Pontida, dove il popolo del Carroccio si è ritrovato in mattinata al raduno della Lega nord, per chiedere all’esecutivo di muovere i primi passi verso la secessione. Mosse studiate già nelle scorse settimane: il leader Umberto Bossi chiede il trasferimento di 4 ministeri in Lombardia (Economia, Lavoro, Riforme e Semplificazione legislativa), ma il suo intervento da palco – pieno di accuse al Governo e al premier Silvio Berlusconi – scatena la reazione del Pdl.
E intanto, Berlusconi rompe il silenzio e sdrammatizza: “Martedì e mercoledì andrò in Senato e alla Camera per illustrare un programma ormai definito che conterrà anche alcune delle richieste fatte da Bossi”, ha detto il premier al termine della visita all'ospedale Niguarda di Milano a Luca Barisonzi, l'alpino ferito in un attentato in Afghanistan nel gennaio scorso.
“Non c'è alcun dubbio sul fatto che la maggioranza in Parlamento ci manterrà la fiducia”.
“Non ci sono preoccupazioni che ci possono far cambiare dal percorso indicato: credo quindi che continueremo così come abbiamo previsto, continueremo a governare il Paese. la Costituzione ha dato 5 anni a chi è indicato dagli elettori come responsabile del governo proprio perchè ci sia un tempo congruo per realizzare i programmi che gli elettori hanno approvato con il loro voto”.
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Indignazione precaria a Roma, la protesta davanti al Parlamento


La protesta dei precari davanti al Parlamento (Adnkronos)
Roma, 19 giu. - (Ign) - Precari in piazza davanti al Parlamento. Con striscioni e slogan i lavoratori e studenti 'indignati' (sullo stile dei giovani che protestano in Spagna) a piazza Montecitorio a Roma fanno appello ad una maxi mobilitazione per il 22 giugno.
Unendosi ai movimenti europei, anche nella Capitale si vive così la giornata collettiva di "indignazione precaria". Alcuni hanno montato anche tende puntando ad andare avanti, oltre alle autorizzazioni consentite, fino a mercoledì prossimo. Analoga manifestazione a Milano, a piazza Mercanti.

Gb: Cameron, padri 'assenti' riprovevoli come chi guida ubriaco

Londra, 19 giu. - (Adnkronos) - I padri 'assenti' dovrebbero essere considerati dalla societa' alla stregua di chi guida ubriaco. A sottolinearlo in una intervista al ''Sunday Telegraph'' il primo ministro britannico David Cameron nel giorno in cui la Gran Bretagna celebra la festa del papa'. ''I padri che se ne vanno'' dovrebbero ''vergognarsi fortemente''. ''Non e' accettabile che madri single si occupino da sole di allevare i figli''.

Fukushima, tecnici entrano nel reattore 2 inietteranno azoto per impedire un’esplosione



Tokyo, 19 giugno 2011 - Per la prima volta dal giorno della catastrofe, dei tecnici entreranno all’interno del reattore numero due della centrale nucleare di Fukushima, in Giappone. Lo ha annunciato la Tepco, la Tokyo Electric Power, gestore dell’impianto, rimasto gravemente danneggiato dal sisma e dallo tsunami dell’11 marzo scorso. Ad inizio maggio degli operai erano entrati nel reattore numero uno.
Junichi Matsumoto, responsabile della Tepco, ha precisato che l’accesso al reattore sarà aperto molto lentamente “per assicurarsi che le polveri che si trovano all’interno non possano fuoriuscire”. “Crediamo - ha aggiunto - che questa operazione non porti conseguenze sull’ambiente circostante”.
Il compito dei tecnici è quello di verificare il funzionamento della strumentazione interna ed eventualmente iniettare azoto nel reattore per impedire un’esplosione. I robot telecomandati che erano entrati nel reattore numero due ad aprile non erano riusciti a misurare la radioattività presente a causa dell’elevatissimo tasso di umidità all’interno, pari al 99%.

Salvataggio della Grecia sul tavolo dell'Eurogruppo



Bruxelles, 19 giu. (TMNews) - Comincia stasera, a partire dalle 19 a Lussemburgo, una vera e propria 'riunione di crisi' di due giorni dei ministri finanziari dell'Eurozona, da cui si attende il 'via libera' alla quinta tranche (12 miliardi) del prestito Ue-Fmi da 110 miliardi di euro concesso un anno fa alla Grecia. Su questo non dovrebbero esservi più dubbi, anche perché, nonostante non abbia centrato in pieno gli obiettivi di bilancio a causa di una recessione più pesante del previsto, lo sforzo di risanamento è stato "colossale, con una riduzione del deficit dai 5 ai 7 punti del Pil", come notava oggi in un'intervista a 'La libre Belgique' il presidente dell'Eurogruppo e premier lussemburghese Jean-Claude Juncker.

E' ormai certo anche che i ministri finanziari non decideranno oggi il secondo prestito di cui la Grecia ha bisogno per finanziarsi fino al 2015, ma discuteranno in profondità, con la speranza di arrivare a un accordo, sui meccanismi ancora controversi di questo nuovo piano (sulla cifra, forse 80 miliardi di euro, non ci sono grandi problemi). E' chiaro, dopo le dichiarazioni del cancelliere tedesco Angela Merkel alla fine del vertice bilaterale con il presidente francese Sarkozy, l'altroieri a Berlino, che questo secondo prestito sarà approvato dall'Eurogruppo l'11 luglio (sempre che il Parlamento greco approvi un nuovo, pesantissimo programma di austerità) e che prevederà anche un coinvolgimento dei creditori privati, ma su base volontaria, e non coercitiva (come all'inizio proponevano i tedeschi, scontrandosi con la forte contrarietà della Bce, della Commissione europea e della Francia).

Da Bossi avviso a Berlusconi e Tremonti "Leadership a rischio senza riforma fiscale"


Il leader della Lega esclude elezioni anticipate che favorirebbero la sinistra, ma invita il premier a "non dare nulla per scontato" e avverte il ministro dell'Economia: "Se vuoi i voti del Carroccio giù le mani da Comuni, artigiani e imprese". Attacco poi sui ministeri al Nord: "Tutto pronto, ma Silvio si è cagato sotto"

PONTIDA - La leadership di Silvio Berlusconi, così come il sostegno alle politiche di Giulio Tremonti, non sono scontati e qualcosa potrebbe cambiare nei prossimi mesi se il premier e il ministro dell'Economia non verranno incontro alle richieste della Lega, soprattutto in materia fiscale. Per il momento però l'ipotesi di una rottura dell'asse Carroccio-Pdl e di conseguenti elezioni anticipate non è all'ordine del giorno perché  votare oggi significherebbe far vincere la sinistra. Ma "la leadership di Berlusconi potrebbe finire con le prossime elezioni". E' questo in estrema sintesi il messaggio che l'intervento di Umberto Bossi dal palco di Pontida recapita a Roma.

In 80 mila sul prato. Davanti a una folla stimata dagli organizzatori in circa 80 mila militanti che ha più volte interrotto il discorso del leader scandendo l'urlo "secessione-secessione", Bossi ha parlato per circa tre quarti d'ora. Più una sequenza di battute che un vero e proprio discorso. Un comizio tutto sommato deludente per chi dal tradizionale raduno si aspettava una svolta dopo le "sberle " prese dal Carroccio in occasione di elezioni amministrative e referendum e indicazioni chiare per il futuro del "movimento verde".
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Via dall'Afghanistan Obama accelera sul ritiro


L'annuncio da parte del presidente degli Stati Uniti previsto per la prossima settimana. "Al Qaeda lì è sconfitta". Karzai: Gli Usa trattano con i Taliban"

dal nostro inviato ANGELO AQUARO NEW YORK - Via dall'Afghanistan. Barack Obama ha deciso di accelerare il ritiro e trasformare il movimento di truppe già previsto per luglio - e finora considerato pressoché simbolico - in un vero e proprio inizio della fine delle ostilità. Gli americani vanno via dall'Afghanistan perché Al Qaeda è stata sconfitta. Nessuno ovviamente si spinge a pronunciare quella fatidica frase - "missione compiuta" - con cui George W. Bush illuse il mondo che l'incubo della guerra in Iraq si fosse chiuso per davvero. Ma alti funzionari della Casa Bianca sono convinti che gli ultimi colpi inferti alla rete che fu di Bin Laden hanno lasciato i terroristi "paralizzati".Nell'ultimo anno e mezzo gli americani hanno fatto fuori 20 dei poco più di 30 leader fedeli a Osama. E visto che la guerra in Afghanistan era stata lanciata proprio per distruggere i santuari di Al Qaeda, il presidente può annunciare finalmente l'inizio della fine. La confidenza degli alti funzionari dell'amministrazione è stata raccolta dal New York Times proprio nel giorno in cui da Kabul Hamid Karzai ha rivelato quello che un'inchiesta dello stesso giornale aveva già anticipato alla fine di maggio: i colloqui avviati da mesi tra i funzionari Usa e gli uomini di quel mullah Muhammad Omar imprendibile da dieci anni e sempre più in rotta con Al Qaeda.
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http://www.repubblica.it/esteri/2011/06/19/news/afghanistan_obama_accelera_su_ritiro-17918830/

Indignados invadono centro di Madrid

(ANSA) - MADRID - Sei cortei di manifestanti indignados si sono mossi questa mattina a Madrid, convergendo verso il centro storico della capitale spagnola, dove si riuniranno nei dintorni del parlamento per denunciare la corruzione della politica, la 'collusione' con i banchieri, la disoccupazione endemica e l'assenza di prospettive di un futuro decente. Il movimento 'Democracia Real Ya!' attende circa 50mila manifestanti. Manifestazioni parallele sono previste nel pomeriggio in altre citta' del paese.

Libia: Nato, indagine su raid Tripoli

(ANSA) - BRUXELLES - La Nato ha aperto un'inchiesta sul bombardamento della scorsa notte su Tripoli, che secondo il regime libico ha ucciso almeno 9 persone, fra i quali due bambini. "Siamo al corrente delle affermazioni del regime libico e stiamo verificandole", ha detto all'agenzia France Presse un responsabile dell'Alleanza atlantica che ha voluto rimanere anonimo.

Carceri: il medico, Pannella corre rischi altissimi se fara' sciopero sete

Roma, 19 giu. - (Adnkronos) - Se Marco Pannella decidesse, come annunciato nei giorni scorsi di "interrompere nelle prossime ore anche l'assunzione di liquidi", il leader radicale correbbe un "rischio elevatissimo", "dato che l'attuale grave compromissione dello stato generale, l'ipotensione e la presenza gia' ora di una disidratazione considerevole rappresentano importanti fattori di aggravamento delle patologie cardiovascolari di base e non lasciano margini di compenso". E' quanto si legge nel comunicato medico del professor Claudio Santini, secondo il quale "il ricovero e' comunque improcrastinabile nel caso di ulteriore protrarsi del digiuno".

Lega: Bossi, padani preparatevi all'azione per indipendenza Padania

Pontida (Bergamo), 19 giu. - (Adnkronos) - "Fratelli padani preparatevi: da adesso in avanti torna prepotente l'azione per la liberta' e l'indipendenza della Padania". Cosi' tornato sul palco al termine del suo intervento, il leader della Lega Umberto Bossi risponde al popolo padano che ad alta voce ha chiesto la secessione.

Alemanno insorge: "Mozione in Parlamento per ribadire i ministeri a Roma"

Gianni Alemanno (Adnkronos)
Roma, 19 giu. - (Adnkronos/Ign) - Dopo il discorso di Umberto Bossi a Pontida, si scatenano i commenti delle forze politiche. A cominciare dal sindaco di Roma Gianni Alemanno stizzito per la richiesta del Senatùr di spostare alcuni ministeri da Roma. Un'idea, quella di portarli in giro per l'Italia, definita "una boiata''. ''Io non sono più disponibile ad ascoltare questi appelli e a considerarli delle buffonate, delle battute - sottolinea Alemanno al tg speciale di 'La7' -. Non è possibile. Questo comincia a essere troppo oltre i limiti costituzionali''. Per questo, dice, "Credo che sia indispensabile portare immediatamente una mozione in Parlamento che ribadisca con forza che i ministeri devono stare a Roma, che condanni tutti questi atteggiamenti e che interpreti quello che è scritto sulla Costituzione, cioé che la Capitale è a Roma. Non è possibile mettere in discussione questa realtà''. Infine ribadisce: "Credo che per mantere in vita un governo non si possa sacrificare la Capitale. Poi se il governo tiene bene, se no ne prenderemo atto''.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Alemanno-insorge-Mozione-in-Parlamento-per-ribadire-i-ministeri-a-Roma_312149401570.html

Governo: Bocchino, Bossi ne ha decretato fine politica

Roma, 19 giu. - (Adnkronos) - "Con il suo discorso di oggi Bossi ha attaccato il governo al respiratore artificiale, decretandone la fine politica. Adesso la conclusione della legislatura dipendera' dal momento in cui la Lega stacchera' i macchinari''. Lo dichiara il vicepresidente di Futuro e Liberta', Italo Bocchino.

Immigrati: Angelina Jolie arrivata a Lampedusa con aereo privato

Lampedusa, 19 giu. - (Adnkronos) - Angelina Jolie e' appena arrivata all'aeroporto di Lampedusa a bordo di un aereo privato. Imponenti le misure di sicurezza allo scalo dell'isola delle Pelagie. Ad accoglierla il viceprefetto di Agrigento, Giovanna Termini e un rappresentante dell'Unhcr. La Jolie, senza il marito Brad Pitt, andra' subito all'Aeronautica militare dove incontrera' l'Alto Commissario Onu per i rifugiati Antonio Guteress e subito dopo al centro di accoglienza.

Governo: Calderoli, per ragioni di Stato abbiamo inghiottito pezzi amari

Pontida (Bergamo), 19 giu. - (Adnkronos) - "Abbiamo dovuto inghiottire dei pezzi amari ma credo che a volte sia stato necessario per ragioni di Stato. Quando pero' questo non e' nell'interesse della gente allora bisogna avere il coraggio di dire basta". E' quanto ha sottolineato il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, al termine dell'intervento di Umberto Bossi dal palco di Pontida .

Fisco, Senato federale, riduzione missioni all'estero e costi politica: Bossi detta l'agenda da Pontida


Pontida (Bergamo), 19 giu. (Adnkronos/Ign) - "I giornalisti dicono solo falsità, sono schiavi di Roma, la Lega non è in rotta". Umberto Bossi ha iniziato così il suo discorso al raduno di Pontida sottolineando che non ci sono divisioni all'interno del Carroccio.
Il leader della Lega ha parlato subito del Cavaliere ed ha lanciato un ultimatum: "Non abbiamo nulla contro Berlusconi però se non vengono accettate alcune nostre proposte la premiership di Berlusconi potrebbe finire alle prossime elezioni". Ma al tempo stesso avverte che far cadere il governo Berlusconi sarebbe un favore alla sinistra, perché "questo è un momento favorevole alla sinistra e quindi far cadere il governo sarebbe fargli un favore".
Poi si è rivolto a Tremonti. ''Caro Giulio se vuoi ancora avere i voti della Lega in Parlamento non puoi più toccare gli artigiani e le piccole imprese altrimenti metti in ginocchio il Nord". "E' chiaro che per abbassare la pressione fiscale occorre trovare i soldi - ha sottolineato Bossi - e per farlo possiamo rinunciare alle missioni internazionali. La guerra in Libia ci è costata 1 miliardo di euro e oggi gli immigrati continuano comunque ad arrivare". Uno stop alla guerra richiesto poco dopo dal palco anche dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni: "E' l'unico modo di bloccare l'arrivo dei profughi". "Abbiamo contro tutta la magistratura che è a favore dei clandestini, ma noi non molleremo - ha aggiunto il titolare del Viminale - Del resto uno con il mio cognome non può certo mollare".
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Fisco-Senato-federale-riduzione-missioni-allestero-e-costi-politica-Bossi-detta-lagenda-da-Pontida_312148856591.html

Maroni: magistrati a favore dei clandestini. Anm: non siamo noi a fare leggi sbagliate


Pontida (Bergamo), 19 giu. (Adnkronos/Ign) - "Abbiamo contro tutta la magistratura che è a favore dei clandestini, ma noi non molleremo. Del resto uno con il mio cognome non può certo mollare". Le parole del ministro dell'Interno Roberto Maroni nel suo intervento al raduno di Pontida hanno scatenato la dura reazione dell'Associazione nazionale magistrati.
"Si tratta di cattiva propaganda che sarebbe bene che chi ricopre incarichi istituzionali delicati, come quello del ministro dell'Interno, evitasse - replica Giuseppe Cascini, segretario dell'Associazione nazionale magistrati (Anm), parlando all'Adnkronos - Tutti sanno che la legislazione italiana in materia di immigrazione è stata dichiarata in contrasto con i principi europei dalla Corte di Giustizia di Strasburgo e dunque non è certo colpa della magistratura italiana se loro non sanno fare le leggi".
Insorge anche l'Italia dei valori. "Sono gravissime la parole pronunciate da Maroni contro i magistrati - afferma il portavoce Leoluca Orlando - I giudici, ai quali va tutta la nostra solidarietà per l'indegno attacco da parte del ministro dell'Interno, sono soggetti solo alla legge". Per Orlando, "il titolare del Viminale prende a prestito i peggiori slogan tanto cari a Berlusconi. Maroni, inoltre, sembra appoggiare lo scellerato piano secessionista di Bossi. Ci chiediamo cosa ci stia a fare ancora al suo posto, dato che ha giurato sulla Costituzione".

Grecia, Papandreou: ''Referendum in autunno per cambiare sistema politico''

(Xinhua)

Atene, 19 giu. (Adnkronos/Ign) - Il premier greco, George Papandreou, chiede che venga convocato in autunno un referendum per varare un ''cambiamento del sistema politico'' del Paese, inclusi emendamenti alla Costituzione. Papandreou ha fatto il suo annuncio al Parlamento, in apertura di un dibattito di tre giorni che culminerà con il voto di fiducia di martedì prossimo. Il premier ha preannunciato che il nuovo piano di salvataggio avrà ''più o meno le stesse dimensioni'' del primo, che era stato varato lo scorso maggio per 110 miliardi di euro.
La Grecia è ''a un bivio'', ha ammonito Papandreou nel discorso che ha tenuto al Parlamento per chiedere la fiducia al suo nuovo esecutivo. Una fiducia che il leader del maggior partito all'opposizione, il Nea Dimokratia, Antonis Samaras ha preannunciato di non voler dare, denunciando l'assenza di risultati delle drastiche misure di risanamento fin qui adottate.
Papandreou ha voluto chiarire che il problema del debito non è alle spalle. I partiti politici e i partner dell'Ue devono impegnarsi nell'evitare la bancarotta del Paese, la ''sua morte improvvisa''. Ai cittadini verrà data la possibilità di decidere della modernizzazione del Paese il prossimo autunno, con il referendum.
Secondo un sondaggio pubblicato dal giornale To Vima quasi la metà dei greci, il 47,5 per cento, è contro le misure che il governo sta definendo (tagli della spesa pubblica e aumenti delle tasse per 28 miliardi di euro e privatizzazioni per 50) per salvare il paese dalla bancarotta. Oltre il 70 per cento degli intervistati chiede inoltre un governo di unità nazionale, e non si accontenta del rimpasto operato venerdì dal premier Papandreou.

Addio a Clarence Clemons, storico sassofonista di Springsteen


69 anni, era stato colpito da ictus una settimana fa

Clemons e Springhsteen (Ap/Cavanaugh)
Clemons e Springhsteen (Ap/Cavanaugh)
MILANO - È morto sabato notte Clarence Clemons, lo storico sassofonista della E Street Band di Bruce Springsteen, dopo che una settimana fa era stato colpito da un ictus mentre si trovava nella sua casa in Florida. Lo ha reso noto un portavoce della band. Il Boss si è detto «distrutto dal dolore», riferisce la Cnn: «Ha sempre dato il massimo, ogni volta che è salito sul palco. Era un grande amico, il mio socio», ha aggiunto Springsteen.
«BIG MAN» - Soprannominato da sempre «Big Man» per via della sua stazza, Clemons, 69 anni, ha accompagnato Springsteen fin dai primi anni Settanta ed è stato protagonista di famosi assolo in brani come «Born to Run» «Thunder Road» e «Badlands». Ma da tempo aveva problemi di salute, soprattutto legati alla schiena e alle ginocchia, per i quali si è dovuto sottoporre a più interventi. «L'ultimo tour è stato un vero inferno ma questo dolore mi ha reso molto più forte», aveva dichiarato il sassofonista a Rolling Stone, lo scorso febbraio, «e finché la mia bocca, le mie mani e il mio cervello funzioneranno continuerò a suonare».
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Milano: sfila nelle strade la solidarietà con la Palestina. Israele isolato


Milano: sfila nelle strade la solidarietà con la Palestina. Israele isolato
Migliaia di persone a Milano alla manifestazione nazionale contro la kermesse israeliana sfilano in corteo da Largo Cairoli a Piazza San Babila, nel cuore della città che Israele voleva occupare.
"No all'occupazione israeliana, contro le tecnologie di guerra e di apartheid" e "Vita, terra, acqua e liberta' per i palestinesi". Con questi striscioni si è aperto il corteo di sabato pomeriggio a Milano contro la kermesse israeliana che da giorni sta occupando piazza Duomo. Quasi 5.000 persone, con una partecipazione andata ben al di sopra delle aspettative, hanno sfilato in corteo da piazza Cairoli fino a piazza san Babila per riaffermare un non contendente all’occupazione militare e coloniale israeliana e all’apartheid applicato contro i palestinesi. Pullman e delegazioni sono arrivati anche da altre città come Roma, Firenze, Bologna, Torino.
Una ottima riuscita di una campagna che da sabato scorso ha contestato giorno dopo giorno e in mille modi il tentativo israeliano di rifarsi una immagine pulita approfittando delle complicità delle istituzioni italiane locali e nazionali. Gli attivisti milanesi del Comitato “No all’occupazione israeliana di Milano” hanno contrastato con creatività e determinazione l’operazione degli apparati israeliani nel nostro paese.
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Darfur: Schifani, tragedia di cui si parla troppo poco

Roma, 19 giu. (Adnkronos) - "Vorrei esprimere tutto il mio apprezzamento per l'impegno dell'Associazione Italians for Darfur nel sensibilizzare l'opinione pubblica italiana su quanto accade in quella terra lontana devastata da una guerra di cui troppo poco si parla". Lo ha dichiarato il presidente del Senato, Renato Schifani, nel messaggio in occasione del "Global day for Darfur", che si tiene oggi a Roma.

Giustizia: Cicchitto, Ingroia schierato non da' garanzia di obiettivita'

Roma, 19 giu. (Adnkronos) - "Il fatto che il procuratore aggiunto della Procura distrettuale antimafia di Palermo, Antonio Ingroia, impegnato in indagini assai delicate sul rapporto mafia-politica, partecipi nel contempo a manifestazioni cosi schierate come quelle di Fiom, Travaglio e Santoro non da' nessuna garanzia sulla sua obiettivita' nell'esercizio delle sue funzioni istituzionali". Lo afferma il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto.

Libia: Tripoli, vittime civili in un raid Nato contro quartiere residenziale

Tripoli, 19 giu. (Adnkronos/Dpa) - Il governo libico denuncia la morte di almeno tre civili, tutti parte della stessa famiglia, nel raid effettuato dalla Nato dopo la mezzanotte di oggi contro il quartiere residenziale di Tripoli di Arada. La televisione di stato ha diffuso le immagini di diversi edifici distrutti. ''E' un altro segnale della brutalita' della Nato'', ha dichiarato il portavoce del governo libico Moussa Ibrahim.

La linea del Piave di Tremonti "Subito la manovra da 40 miliardi"


La mossa  del ministro dell'Economia dopo l'annuncio di Moody's. Fiducia nell'asse con Bossi: "Vedrete, verrà rinsaldato". Stasera vertice delicatissimodi MASSIMO GIANNINI

"Anticipare la manovra". Se mai ci fosse stato ancora un dubbio, sospeso tra i pronunciamenti demagogici del Grande Imbonitore di Arcore e i riposizionamenti strategici del Gran Cerimoniere di Pontida, la sortita di Moody's l'ha spazzato via in un colpo. Giulio Tremonti, adesso, si sente più forte. E ha un'arma in più per difendersi dall'accerchiamento di Berlusconi e Bossi: rilanciare sulla linea del rigore. E varare subito, prima dell'estate, la maxi-manovra da 40 miliardi, che dovrà portare l'Italia al pareggio di bilancio entro il 2014. È l'unica risposta possibile, da offrire all'Europa e ai mercati, per tenere il Paese al riparo dalla "sindrome greca".

Chiuso in casa a Pavia, il ministro del Tesoro si prepara a una domenica di passione. Questa mattina, sul pratone di Pontida, c'è il raduno della Lega, che dovrà decidere le sorti del governo. Maroni e Calderoli alzano i toni, e coprono le pretese di Cisl e Uil, palesemente velleitarie perché colpevolmente tardive. Dopo aver ingoiato senza fiatare ogni tipo di rospo, in tre anni in cui i salari reali del privato sono crollati e gli stipendi del pubblico impiego sono stati congelati, Bonanni e Angeletti si ricordano che famiglie e lavoratori, precari e disoccupati, meritano adesso una "ricompensa" fiscale. Minacciano addirittura uno sciopero, dopo aver boicottato ogni genere di protesta organizzata dalla Cgil. I due ministri leghisti si accodano.
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http://www.repubblica.it/economia/2011/06/19/news/la_linea_del_piave_di_tremonti_subito_la_manovra_da_40_miliardi-17906601/

E dai verbali spunta Lavitola Notizie riservate sui processi


Emergono i rapporti tra il direttore dell'Avanti e i finanzieri: informazioni in cambio di raccomandazioni. Il ruolo dell'uomo di Santa Lucia, che si attivò anche sulla casa di Montecarlodi MARIA ELENA VINCENZI

ROMA - Valter Lavitola. Un nome che torna spesso, quello del direttore ed editore dell'"Avanti". Un personaggio oscuro. Coinvolto in molti dei casi giudiziari e scandali degli ultimi tempi. Napoletano e alla guida del quotidiano che fu del Partito Socialista dal 2002, Lavitola è uno che con il potere va a nozze. Fu lui ad essere chiamato in causa, l'estate scorsa, come il mandante del dossieraggio ai danni del presidente della Camera Gianfranco Fini per la casa di An a Montecarlo, ora in uso al cognato dell'ex leader di An. Sempre lui, pochi mesi prima, ad organizzare una festa con alcune lap dancers a pagamento in un lussuoso hotel di San Paolo per Silvio Berlusconi. Lui, Lavitola, lo stesso che viene chiamato in causa dagli indagati della P4 per una storia di raccomandazioni in cambio di notizie da rivendere forse più che da pubblicare.

Un uomo potente, a quanto si legge dall'ordinanza firmata dal gip del tribunale di Napoli. Uno che conta parecchio. Lui, Lavitola, promette querele. Eppure il suo nome viene fatto da molti. Innanzitutto da Luigi Bisignani che, davanti a John Henry Woodcock, il 9 marzo scorso racconta: "Papa mi ha sempre detto che il suo amico maresciallo (Enrico Giuseppe Francesco La Monica, uno degli indagati, ndr) era persona introdotta negli ambienti giudiziari in grado di assumere notizie riservate riguardanti procedimenti penali.
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http://www.repubblica.it/cronaca/2011/06/19/news/e_dai_verbali_spunta_lavitola_notizie_riservate_sui_processi-17906769/

Anche Roma indaga sulla P4 trasferito il filone sugli appalti


Contatti tra Bisignani e l'avvocato della Rai. L'Anm contro il premier: i suoi attacchi ci delegittimano indagatodi DARIO DEL PORTO e FRANCESCO VIVIANO

NAPOLI - Nuove intercettazioni, ministri chiamati come testi che alla fine "identificano" i verbalizzanti. Avvocati della Rai che si consultano con Bisignani sul contenzioso con Anno Zero. E un filone che arriva a Roma. Si sdoppia l'inchiesta che da mercoledì mattina tiene agli arresti domiciliari Luigi Bisignani, il grande "triangolatore" del potere italiano. Da intercettazioni, interrogatori e audizioni testimoniali disposti dai pm Francesco Curcio e Henry John Woodcock sono emersi spunti su alcune vicende delle quali si occuperanno i magistrati di Piazzale Clodio, a cominciare dall'appalto per l'informatizzazione della Presidenza del Consiglio affidato alla Italgo.

Ma negli atti compaiono riferimenti a molti altri affari, consulenze e incarichi conclusi a Roma. Come la compravendita di un immobile con la presidenza del Consiglio dei ministri, per un importo indicato in circa 100 milioni di euro, saltata proprio quando si è sparsa la voce dell'inchiesta napoletana. Sono emersi inoltre spunti riguardanti appalti delle Ferrovie dello Stato e della Ib Italian Brakers (il cui socio di maggioranza è Trenitalia) e di società del comparto Finmeccanica. Altri elementi che potrebbero rientrare nella competenza della Procura di Roma sono i collegamenti fra Bisignani, il deputato del Pdl Alfonso Papa, per il quale i magistrati napoletani chiedono il carcere, e alcuni protagonisti dell'indagine sul caso P3.
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Monetine.


Il nuovo di Vendola: via la legge Biagi

Roma «Si vince a sinistra», dice Nichi Vendola. E spiega a nuora Sel, perché suocera Bersani intenda, quale deve essere l’agenda del nuovo «centrosinistra da rifondare»: abolizione della legge Biagi («Non può essere un tabù: lo dico a Pd e Idv, dobbiamo tradurre politicamente la critica al modello di precarizzazione»); aumento della tassazione sulle rendite e aumento della tassazione sui redditi alti perché ora «si preleva tutto dai ceti medio bassi e nulla dai ricchi»; reddito di cittadinanza («Ormai solo la Grecia non lo applica, in Europa, e non mi pare l’esempio da seguire», sottolinea Franco Giordano).

Vendola parla a Roma, all’assemblea nazionale del suo partito, e battibecca con Pierluigi Bersani che si trova in quel di Genova a chiudere l’assemblea nazionale del suo partito sul tema del lavoro. I due sembrano «già in campagna elettorale per le primarie», come sottolineano da Sel, dove si fa il tifo per una consultazione sulla leadership che avvenga prima possibile: il prossimo autunno, è la speranza di Nichi, che punta a capitalizzare il più possibile il movimentismo referendario e internettiano proponendosi come suo referente in politica, e a condizionare da sinistra la preparazione del programma di governo della futura coalizione. 
Un po’ come Bertinotti nella stagione di Romano Prodi, quando era Rifondazione a dettare la linea al Professore usando il proprio potere di veto sul governo. In casa Pd i riformisti tremano: «Ci ricordiamo bene cosa succedeva a quel tempo, quando Prodi giurava che avrebbe tenuto duro e poi finiva sempre per cedere e mettersi d’accordo con Rifondazione». Certo, Vendola partiva da un progetto molto più ambizioso: quello di lanciare un’Opa sull’intero Pd aggiudicandosi la guida del centrosinistra nelle primarie (un po’ come Pisapia a Milano) contro un leader debole e strattonato dalle correnti del suo partito come Bersani. Ora però la convinzione di poter vincere a man bassa si è molto indebolita, mentre la leadership di Bersani si è assai rafforzata dopo la vittoria nelle amministrative e nei referendum. E Sinistra e libertà può anche rivendicare che a vincere nei luoghi simbolo, Milano prima di tutto ma anche Cagliari o Napoli, non sono certo stati gli uomini scelti dal Pd; e che i referendum il Pd li ha boicottati per mesi prima di saltare al volo sul carro per motivi squisitamente politici. Quel che conta in politica è il risultato finale, non come ci si è arrivati: e Bersani è abilmente riuscito a uscire da entrambe le consultazioni con l’immagine del vincitore, che ha messo il principale partito del centrosinistra a disposizione del «vento che cambia», assecondandolo. 
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Crisi, Juncker: "Anche l'Italia rischia contagio dalla Grecia"


Crisi, Juncker: "Anche l'Italia rischia contagio dalla Grecia"

Dopo l'avvertimento giunto dall'agenzia di rating Moody's, è stato niente meno il presidente dell'Eurogruppo, a lanciare un nuovo allarme segnalando che sul ruolo dei privati nel nuovo piano di aiuti per Atene si sta "scherzando con il fuoco. Il fallimento di Atene potrebbe incidere anche su Roma"


BRUXELLES. Anche l'Italia, in caso di insolvenza della Grecia, rischia di subire l"effetto contagiò a causa del suo alto debito pubblico. Dopo l'avvertimento giunto dall'agenzia di rating Moody's, è stato niente meno il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, a lanciare un nuovo allarme segnalando che sul ruolo dei privati nel nuovo piano di aiuti per Atene si sta "scherzando con il fuoco". Alla vigilia dell'attesissima riunione a Lussemburgo dei ministri delle Finanze dell'Eurozona sul futuro della Grecia e dell'euro, dalle colonne di alcuni quotidiani europei Juncker ha sottolineato che "il fallimento della Grecia potrebbe contagiare Portogallo e Irlanda", ma anche "il Belgio e l'Italia, prima della Spagna". 


Dando così voce a una preoccupazione che si sa essere ampiamente condivisa anche dalle stesse autorità nazionali. Per 'Mr euro', scelte sbagliate sulla "forma" e le "dimensioni" del coinvolgimento dei privati nel nuovo piano salva-Grecia potrebbero innescare una vera e propria "catastrofe". Un punto di vista che la cancelliera tedesca Angela Merkel - dopo l'intesa raggiunta ieri con Sarkozy in merito al carattere 'soft' e volontario della partecipazione dei privati - ha oggi mostrato di condividere. Affermando, nel corso del suo intervento a un convegno della Cdu a Berlino, di ritenere che il default di un Paese dell'eurozona avrebbe conseguenze "incontrollabili". La posizione della Merkel, nonostante le smentite ufficiali, non sembra però essere la stessa del suo ministro delle Finanze, il 'falco' Wolfgang Schaeuble, noto fin dai tempi nella nascita dell'euro per le sue posizioni rigide e intransigenti, anche nei confronti dell'Italia.     
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LIBIA: TRIPOLI, JET NATO HANNO UCCISO SETTE CIVILI A TRIPOLI

(AGI) Tripoli - Fonti del regime di Muammr Gheddafi hanno riferito che 7 civili sono rimasti uccisi in un raid aereo della Nato nelle prime ore della mattina nella zona orientale di Tripoli. Alcuni giornalisti sono stati condotti da funzionari del governo in una zona residenziale del distretto di Arada (Tripoli Est) e hanno visto un cadavere estratto dalle macerie di un edificio che sembrava in costruzione .

Di Pietro: “Brunetta è un caso psichiatrico”


Il leader dell’Italia dei Valori invita a non considerare le dichiarazioni anti precari del ministro berlusconiano
Antonio Di Pietro prova pietà e compassioneper la salute psichiatrica del ministro Renato Brunetta. Intervenendo a Bologna in un convegno per i festeggiamenti dei 110 anni della Fiom, il leader dell’Italia dei Valori ha preferito replicare così alle dichiarazioni del ministro contro i precari. Di Pietro si è espresso anche su altri temi, ribadendo consenso alla strategia del Pd e evidenziando ancora una volta i toni moderati già assunti a commento dei risultati dei referendum.
BRUNETTA? UN CASO PSICHIATRICO - Non andrei appresso a Brunetta neanche nelle critiche, perche’ ritengo che oltre un certo livello subentrino questioni di tenuta psichica, e in quel caso devono subentrare la compassione e la pieta’”. Cosi’ il leader dell’Idv Antonio Di Pietro, risponde ai cronisti che oggi a Bologna, alla festa della Fiom, gli chiedevano un commento sulla battuta del ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta che rivolgendosi ai precari li ha definiti ‘l’Italia peggiore’.
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