lunedì 5 luglio 2010

Svizzera, si dimette politico: organizzava orge a pagamento

Fabien Richard, consigliere dell'Udc (Unione democratica di Centro) di Yverdon, in Svizzera, è stato smascherato da un giornalista di Le Matin. L’uomo organizzava orge a pagamento, giusto per “passare il tempo”. Ma ora a causa di questo suo hobby sembra che potrà dire addio alla sua carriera: il consigliere si è dimesso.
Conosciuto come "Mister sicurezza", Richard era riuscito a conquistarsi una certa fama per la sua linea ferma contro la delinquenza e la sua voglia di introdurre un sistema di videosorveglianza sul piazzale della stazione ferroviaria della cittadina vodese. E adesso? Dalle “stelle alle stalle”, questa sua passione per le orge gli è costata oltre alla carriera, soprattutto la faccia. Da circa 3 anni, il consigliere organizzava abitualmente incontri erotici in cui partecipano diversi uomini e una donna. Alla prostituta dava 1000 franchi e ai partecipanti, 5 o 8, ne faceva pagare 300 a testa. A incastrare questa sua mania l'ultimo annuncio su internet: “Gang bang con Vanessa focosa libertina 25enne, brunetta, magra, seno prosperoso, rasata e disponibile. Il tutto per trecento franchi. Con tanto di buffet caldo e freddo e bevande”. Il tutto si sarebbe dovuto svolgere domenica dalle 14 alle 20 nella sauna di un club privato a Recherswil, nel cantone Soletta.
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Manovra: rispunta la mini-naja per creare i futuri balilla

ROMA - Il governo continua a chiedere sacrifici e a fare tagli a tutti i livelli, ma contemporaneamente aumenta le spese per iniziative quanto meno discutibili. L'ultima, presentata con un emendamento dal relatore della manovra al Senato, il senatore Antonio Azzolini del Pdl, riguarda il ritorno della cosiddetta "mini-naja". Si tratta di un vecchio pallino del Ministro della Difesa Ignazio La Russa: un periodo di addestramento militare di tre mesi, riservato ai giovani che vogliano sperimentare l'impatto con la vita del soldato. Secondo l'emendamento Azzolini, possono partecipare i ragazzi tra i 18 e i 30 anni, che devono sottoporsi ad esami che dimostrino di non consumare alcool o droghe e versare un piccolo contributo, per poter indossare una divisa dell'esercito. L'iniziativa - è scritto nero su bianco - si inquadra "nell’ambito delle iniziative per la diffusione dei valori della cultura della pace e della solidarietà internazionale tra le giovani generazioni". Ma non si tratta di un provvedimento a costo zero: sarebbero stanziati quasi 20 milioni di euro tra il 2011 e il 2012 per questa iniziativa. Alla fine dei tre mesi verrebbe rilasciato un certificato che servirebbe solo per esntrare nell'associazione d'arma e - con l'assenso del Ministero dell'Istruzione - per avere qualche credito formativo. Insomma a ben poco, dato che non servirebbe come titolo neanche per superare l'ammissione all'esercito volontario. Per chi vi partecipa l'obbligo di versare una cauzione che copre l'affitto delle attrezzature e della divisa; se alla fine del corso li si restituisce danneggiati o si decide di tenerseli, la cauzione non verrebbe restituita.Se ricordiamo che in questa manovra c'è un emendamento - di cui è stato promesso il ritiro, ma che c'è ancora - che taglia le tredicesime alla Polizia e ai prefetti, e se ricordiamo che dal 2008 ad oggi questo governo ha tagliato 3 miliardi di euro di risorse per le forze dell'ordine, l'iniziativa preoccupa da una parte ma dall'altra è ridicola.
http://www.julienews.it/notizia/politica/manovra-rispunta-la-mininaja-per-creare-i-futuri-balilla/50991_politica_0.html

Un chip nel cervello farà muovere i malati di paralisi

In Inghilterra uno studio promette di dare entro cinque anni speranza a chi non ha più la possibilità di muoversi a causa di danni al midollo spinale.
Un team di ingegneri e scienziati dell’università di Leicester, in Gran Bretagna, sta sviluppando una tecnologia che grazie a minuscoli microchip riesce a captare i messaggi nervosi, decodificare i loro segnali, e tradurre il pensiero in movimento. Il progetto mira ad aiutare i pazienti che hanno subito danni al midollo spinale, consentendo loro di muovere gli arti, braccia e gambe, in maniera normale. Secondo il prof. Rodrigo Quian Quiroga, a capo del gruppo che lavora al progetto, bisogna considerare che tali pazienti hanno perso solo la possibilità di poter utilizzare il loro corpo, ma non la capacità di pensare i comandi necessari per muoversi dal cervello.
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Australia: la Chiesa si scusa per i casi di pedofilia

L’arcivescovo di Melbourne chiede scusa alle vittime di violenza sessuale commessa dal clero. L’ultimo caso è quello del prete cattolico John Deham, che tra il 1968 e il 1986 ha abusato di 19 minorenni, recentemente condannato a 20 anni.
L’arcivescovo cattolico di Melbourne Denis Hart ha presentato scuse formali e “senza riserve” alle vittime di abusi sessuali commessi dal clero, in una lettera pastorale letta e distribuita ieri durante la messa nelle 219 parrocchie dello stato di Victoria, in cui egli rimprovera le mancanze della Chiesa nel trattare adeguatamente il problema.
TURBAMENTO E VERGOGNA – Le violenze sessuali e la violazione dei voti da parte di alcuni preti hanno portato vergogna sull’intera Chiesa, scrive. “Come possiamo noi cattolici non provare turbamento e vergogna?” si domanda, osservando che “la piaga degli abusi sessuali continua a causare grande angoscia e in molti casi una crisi di fede fra i cattolici“. Hart ricorda però che la maggior parte degli abusi furono commessi decenni fa, e circa 300 vittime sono state risarcite nell’arcidiocesi negli ultimi 14 anni. “Abbiamo cercato di fare il possibile per portare alle vittime aiuto, consolazione e, se possibile, riconciliazione con la Chiesa“, scrive. Alle storiche scuse dell’arcivescovo di Melbourne aggiunge il suo peso il card. George Pell, arcivescovo di Sydney, che in un comunicato sostiene “di tutto cuore” la lettera di Hart che, dichiara, “parla anche per me“. Pell aggiunge che gli abusi sessuali sono “un male che non ha posto nella Chiesa e chi li ha commessi merita tutta la forza della legge“.
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http://www.giornalettismo.com/archives/71087/australia-chiesa-scusa-casi-pedofilia/

Informazione a rischio nel mondo In sei mesi 59 giornalisti uccisi

ROMA - E' alto il tributo di sangue pagato dai giornalisti nel 2010. Ben cinquantanove reporter sono stati uccisi facendo il loro lavoro dall'inizio dell'anno. L'allarme lanciato dall'organizzazione non governativa "Presse embleme campagne" fotografa una realtà in crescita. Nello stesso periodo del 2009, infatti, i giornalisti uccisi erano 53. I paesi più pericolosi per i reporter sono stati il Messico, con nove dipendenti dei mass media uccisi, l'Honduras (8), il Pakistan (6), la Nigeria (4) e le Filippine (4). Altri tre giornalisti sono stati uccisi in Russia e in Colombia, due in Iraq, Nepal, Thailandia e Venezuela. Una vittima in Afghanistan, Angola, Bangladesh, Brasile, Bulgaria, Camerun, Cipro, Ecuador, Israele, Repubblica democratica del Congo, Ruanda, Turchia, Somalia e Yemen.
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http://www.repubblica.it/esteri/2010/07/05/news/giornalisti_numeri-5397750/

Benzina: ribassi per verde e diesel

ROMA - Ribassi sulla rete carburanti. Dopo la sforbiciata di Agip, da sabato a oggi quasi tutte le compagnie hanno mosso al ribasso benzina e diesel Api-IP hanno tagliato di 2 centesimi la verde, a 1,404 euro al litro, e di 3 cent il diesel, a 1,244. Erg di 1,5 cent entrambi i prodotti (benzina a 1,403 euro; diesel a 1,254). Esso ha limato di 2 cent: verde a 1,404; diesel a 1,245. Stesso intervento per Q8 con la benzina a 1,409 e diesel a 1,249. Total -2 cent: benzina a 1,404 e diesel a 1,249.
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/Benzina-ribassi-verde-diesel/05-07-2010/1-A_000117541.shtml

Fazio: non escludo farmacie on-line

BRUXELLES - ''Non escludo l'ipotesi che anche l'Italia possa dare via libera alle farmacie on-line.''Lo ha detto il ministro Fazio.Arrivando a Bruxelles per il Consiglio dei ministri della salute europei,Fazio ha precisato che la vendita on line sara' possibile ''solo per la vendita di farmaci senza ricetta''.La regolarizzazione delle farmacie on-line in Europa e' in discussione in sede comunitaria oggi.
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache_e_politica/Fazio-non-escludo-farmacie-line/05-07-2010/1-A_000117549.shtml

L'altro bavaglio, sms dal lager nel deserto: noi innocenti, non fateci morire

Voci dall’inferno. Un appello disperato, una angosciante richiesta di aiuto. Non ascoltarla significa essere complici dei carnefici. Poche righe che danno conto di una situazione drammatica. Quella dei 200 eritrei deportati nel lager di Brak, nel sud della Libia. «Signore, signori, questo messaggio di disperazione proviene da 200 eritrei che stanno morendo nel deserto del Sahara, in Libia. Siamo colpiti da malattie contagiose, la tortura è una pratica comune e, quel che è peggio, siamo rinchiusi in celle sotterranee dove la temperatura supera i 40°. Stiamo soffrendo e morendo. Questi profughi innocenti stanno perdendo la speranza e rischiano la morte. Perché dovremmo morire nel deserto dopo essere fuggiti dal nostro Paese dove venivamo torturati e uccisi? Vi preghiamo di far sapere al mondo che non vogliamo morire qui e che siamo allo stremo. Vogliamo un luogo di accoglienza più sicuro. Vi preghiamo di inoltrare questo messaggio alle organizzazioni umanitarie interessate». L’Unità lo ha fatto. Inoltrandolo anche a chi ha l’autorità per poter intervenire sulle autorità libiche: il presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi; il ministro dell’Interno, Roberto Maroni; il ministro degli Esteri, Franco Frattini. «Vogliamo un luogo di accoglienza più sicuro», invocano i 200 segregati nel Sahara. Quel luogo può, deve essere l’Italia. Ne hanno il diritto, hanno i requisiti per ottenere l’asilo. L’alternativa è scritta in quella disperata richiesta di aiuto: «Stiamo soffrendo e morendo. Stiamo perdendo le speranze. Qui moriremo nel deserto. E a casa ci aspetta la tortura o la morte».
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http://www.unita.it/news/mondo/100795/laltro_bavaglio_sms_dal_lager_nel_deserto_noi_innocenti_non_fateci_morire

Napoli: disoccupati occupano duomo

Napoli, 5 lug. - (Adnkronos) - I disoccupati del progetto 'Bros' hanno occupato il duomo di Napoli. Protestano per il ritardato pagamento delle indennita' che non avviene da tre mesi. Centinaia i manifestanti tra quelli che si trovano all'interno e all'esterno del tempio stanno urlando slogan contro il governo e la regione Campania.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Napoli-disoccupati-occupano-duomo_640107653.html

Brancher va in tribunale e si dimette

Brancher non era neanche atteso in aula. E invece si è presentato ed ha annunciato le dimissioni. Passo indietro del neoministro che in una dichiarazione spontanea Brancher ha spiegato i motivi per i quali ha voluto rinunciare al legittimo impedimento «affinchè finiscano strumentalizzazioni e speculazioni» ha detto, e al giudice monocratico Annamaria Gatto ha «anticipato la mia decisione di dimettermi da ministro». Il ministro è arrivato questa mattina in Tribunale a Milano nell’ambito del procedimento che lo vede imputato, insieme alla moglie, per appropriazione indebita e ricettazione in relazione a somme pari a circa 1 milione di euro ricevute da Giampiero Fiorani durante il tentativo di scalata all’Antonveneta.
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201007articoli/56474girata.asp

Il potere occulto: da dove nasce l'impunità di Israele?

La grande complicità internazionale con i massacri periodici israeliani non si creano per paura di Israele ma per paura di quello che lo stato ebraico rappresenta.Israele è il simbolo più emblematico, la patria territoriale del sionismo capitalista che controlla il mondo senza frontiere dagli uffici direttivi di banche e corporazioni transnazionali. Israele è fondamentalmente la rappresentazione nazionale di un potere globale sionista, che è padrone dello Stato di Israele tanto quanto degli Stati Uniti e degli altri Stati con le loro risorse naturali e sistemi economico-produttivi. E che controlla il pianeta attraverso le banche centrali, le grandi catene mediatiche e gli arsenali nucleari militari.
Israele, è il più chiaro riferimento geografico del sistema capitalista transnazionalizzato che controlla dai governi ai sistemi economici produttivi e i grandi mass media, sia nei paesi centrali come nel mondo sottosviluppato e periferico. Lo Stato ebraico, al di là della sua incidenza come Nazione, è il simbolo più rappresentativo di un potere mondiale controllato nelle sue molle decisive da un gruppo minoritario di origine ebraica e conformato da una struttura di strateghi e tecnocrati che operano le reti industriali, tecnologiche, militari, finanziarie e mediatiche del capitalismo transnazionale esteso nei 4 punti cardinali del pianeta. Con una popolazione di circa 7,35 milioni di abitanti, Israele è l’unico Stato ebraico del mondo.
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Giorgio Frankel: Iran è sotto pressioni Usa mentre Israele, alleato di Washington, rappresenta una minaccia nucleare globale.

Mercoledì 9 giugno il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato una quarta tornata di sanzioni contro la repubblica islamica per il suo programma nucleare, che secondo le potenze occidentali servirebbe a sviluppare armi atomiche. Un'accusa sempre respinta dall'Iran, paese firmatario del Trattato di non proliferazione (Tpn), le cui attività nucleari vengono regolarmente ispezionate dall'Aiea. Sotto pressione degli Usa e i loro alleati, l'Iran viene continuamente minacciato di essere attaccato da Israele, mentre quest'ultimo è in possesso di almeno 200 testate atomiche. A questo riguardo parliamo con Giorgio S. Frankel, analista di questioni internazionali e giornalista professionista indipendente, esperto di Medio Oriente e Golfo Persico.
Lei ultimamente ha scritto un libro intitolato "l'Iran e la bomba". Ce ne parli di più.
È un libro che parla di vari punti. Non entro nei dettagli tecnici, ma sottolineo il fatto che nel 2007 le 16 agenzie di intelliegence degli Stati Uniti dissero che l'Iran aveva sospeso e chiuso i suoi programmi militari nucleari già nel 2003. L'intelligence americana ha confermato questo punto di vista anche alcuni mesi or sono, quindi dico che grosso modo l'opinione è quello. È un problema molto lungo. Sono 20 anni che Israele parla di questa incombente minaccia nucleare iraniana che a quanto pare non si concretizza. Allo stesso modo sono 18 anni che Israele dice che prima o poi dovrà attaccare l'Iran ma non lo fà, quindi sono questi tempi lunghissimi (di questa vicenda) che fanno pensare che ci sia una fortissima componente propagandistica da parte dell’Occidente. Un'altro aspetto del libro che cerco di inquadrare è questo problema che nell'ambito di una situazione mediorientale estremamente complessa in cui ci sono almeno due fattori chiave; uno è il conflitto di Israele nei confronti dell'Iran. Mi spiego subito; Israele ha inventato letteralmente la minaccia iraniana nel 1992 quando stava per diventare presidente negli Stati Uniti, Bill Clinton, nel momento in cui l'Iran era molto debole dopo la terribile guerra con l'Iraq e in un momento in cui essendo finita la guerra fredda Israele temeva che nel Medio Oriente sarebbe stato declassato dal punto di vista di strategia globale e quindi sarebbe diminuito l’importanza strategica d’Israele.
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http://italian.irib.ir/analisi/interviste/item/82984-giorgio-frankel-iran-è-sotto-pressioni-usa-mentre-israele-alleato-di-washington-rappresenta-una-minaccia-nucleare-globale

Iraq: record di violenza e attentati, oltre 2400 persone uccise in 6 mesi

BAGHDAD - In seguito all’occupazione americana in Iraq, si registra una nuova escalation di violenza in questo paese. Infatti negli ultimi 6 mesi, sono state uccise 2.405 persone in tutto il Paese, 389 delle quali forze di sicurezza oppure agenti di polizia e ferite 7.163. A rivelarlo è stato il gruppo per la difesa dei diritti civili ''Controllo delle libertà costituzionali e della carta dei diritti''. In base a questo rapporto in soli ultimi 6 mesi altri 63 iracheni sono stati rapiti. ''Il peggioramento e il proseguirsi della violenza in tutte le sue forme contro civili e non dimostra come siano negativa la situazione della sicurezza e il suo impatto sulla stabilità delle vite dei civili in tutte le provincie dell'Iraq, un Paese che continua a soffrire per la scarsa sicurezza e l’occupazione'', sottolinea il rapporto.
http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/83001-iraq-record-di-violenza-e-attentati-oltre-2400-persone-uccise-in-6-mesi

Documenti dall'Iran agli Usa sul rapimento dello scienziato nucleare Shahram Amiri

TEHERAN - L'Iran ha annunciato oggi che seguirà tutte le possibili strade legali per assicurarsi il rilascio dello scienziato nucleare Shahram Amiri (nella foto), scomparso un anno fa in Arabia Saudita.Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Ramin Mehman Parast, citato dalla PressTv. Documenti sul rapimento dello scienziato nucleare iraniano ad opera dei servizi segreti sauditi e della Cia sono stati trasmessi dall'Iran agli Stati Uniti tramite l'ambasciata svizzera che cura gli interessi Usa nella Repubblica islamica. In un video diffuso dalla televisione iraniana il fisico nucleare ha ribadito di essere stato rapito dai servizi segreti di Stati Uniti ed Arabia Saudita. “E’ il 14 giugno. Sono Shahram Amiri, cittadino della Repubblica islamica. Sono riuscito a scappare dalla prigione della Cia in Virginia". Shahram Amiri, esperto e ricercatore nucleare dell’Università Malek Ashtar di Teheran, rapito l’anno scorso vicino Medina in Arabia Saudita dagli agenti della Cia e dall’Istikhbarat del paese arabo, ha collocato su youtube un nuovo video nella quale dopo essersi presentato ha annunciato la data del 14 giugno spiegando di essere riuscito a scappare dalla prigione della Cia e di essersi rifugiato in un “luogo sicuro” per girare il video. Lo scienziato che aveva visibilmente il volto provato ha replicato l’appello alla comunità internazionale chiedendo aiuto per poter tornare nel suo paese. Shahram Amiri ha affermato che è probabile che gli agenti americani riescano ad arrestarlo nuovamente.
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http://italian.irib.ir/notizie/iran-news/item/83004-documenti-dalliran-agli-usa-sul-rapimento-dello-scienziato-nucleare-shahram-amiri

Gaza, embargo israeliano danneggia salute palestinesi

LONDRA - Gli esperti sanitari palestinesi che stanno studiando l'impatto del blocco israeliano della Striscia di Gaza ritengono che la situazione provochi danni nel lungo periodo alla salute dei palestinesi, con molti bambini a rischio di malnutrizione. In una serie di studi pubblicati oggi sulla rivista medica Lancet, i ricercatori hanno sottolineato che l'attacco compiuto da Israele alla regione un anno e mezzo fa ha avuto un effetto devastante, comportando non solo ferimenti ma anche difficoltà sociali e psicologiche, soprattutto tra i più giovani. I livelli di stress sono alti, con le donne che descrivono con terrore un parto sotto assedio. "Non posso credere di non essere morta", ha detto una donna citata in una ricerca. Secondo stime recenti, circa 1.400 persone sono morte e molte altre sono state ferite durante l'attacco israeliano al territorio palestinese occupato dagli israeliani, compiuto tra dicembre 2008 e gennaio 2009. Gli esperti sanitari hanno descritto come eventi "senza precedenti" la distruzione delle infrastrutture e delle case nella Striscia di Gaza. Israele ha allentato leggermente il blocco, imposto sulla regione dopo la vittoria elettorale di Hamas riportata nel 2006. Le restrizioni sono state rese ancora più gravose dopo la salita al potere di Hamas nella striscia di Gaza avvenuta l'anno seguente. "L'assedio della regione continua ad essere il principale ostacolo per il miglioramento delle condizioni e della qualità della vita della popolazione", ha detto Niveen Abu-Rmeileh dell'istituto di sanità dell'università di Birzeit in Cisgiordania.
http://italian.irib.ir/notizie/palestina-news/item/83031-gaza-embargo-israeliano-danneggia-salute-palestinesi

Spese pazze coi soldi del governo si dimettono due ministri di Sarkozy

PARIGI - Due ministri del governo francese si sono dimessi, su richiesta del presidente Nicolas Sarkozy e del primo ministro François Fillon, dopo essere stati accusati dalla stampa di aver utilizzato soldi dello Stato per affittare jet, comprare sigari cubani e mantenere stili di vita "eccessivi". Al centro dello scandalo il segretario di Stato allo Sviluppo della regione-capitale, Christian Blanc, e il ministro della Cooperazione, Alain Joyandet. Entrambi hanno lasciato il governo e le loro deleghe sono state assunte rispettivamente dal ministro della Pianificazione, Michel Mercier, e da quello degli Esteri Bernard Kouchner."Sono un uomo d'onore e non posso accettare di essere vittima di un malinteso", ha scritto sul suo blog Joyandet, finito nel mirino dei giornali già lo scorso marzo per aver affittato al costo di 116.500 euro un jet utilizzato per una visita ufficiale in Martinica, e a giugno sospettato di aver ricevuto un permesso per un ampliamento illegale della sua casa a Saint-Tropez. Lui però smentisce: "Non un euro di denaro pubblico è finito nelle mie tasche o in quelle di persone a me vicine".
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http://www.repubblica.it/esteri/2010/07/04/news/francia_scandalo_spese_governo_si_dimettono_due_ministri-5389791/

Il Belpaese della disuguaglianza metà ricchezza al 10% degli italiani

La crisi ha aumentato le distanze sociali. Classe media frantumata. Peggio di noi fra le nazioni sviluppate solo Messico, Turchia, Portogallo, Usa e Polonia.
ROMA - Don Paolo Gessaga la spiega così, quasi con uno slogan pubblicitario: "La povertà non è più "senza fissa dimora"". La povertà è accanto a noi. Diffusa e afona, al pari della diseguaglianza. "È meno apparente, ma è più profonda", aggiunge il sacerdote che ha fondato la catena degli empori della Caritas. Dalla sua parrocchia di San Benedetto in via del Gazometro a Roma, nel quartiere popolare Ostiense, questo cinquantenne arrivato dal varesotto, vede, e tocca, da vicino le nuove povertà e le nuove diseguaglianze, coda velenosa della Terza Depressione mondiale come l'ha chiamata il premio Nobel per l'economia Paul Krugman. La crisi ha accentuato le diseguaglianze e frantumato anche la middle class italiana. Siamo diventati tutti americani. E l'Italia, in termini di reddito, è un paese sempre più diseguale: ricchi e poveri, giovani e anziani, uomini e donne, nord e sud. L'eguaglianza non c'è più, né si ricerca, e le distanze si allargano. Lo dice Don Paolo, lo certificano l'Ocse e la Banca d'Italia. Peggio di noi, tra le nazioni cosiddette sviluppate, solo il Messico, la Turchia, il Portogallo, gli Stati Uniti e la Polonia.
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http://www.repubblica.it/economia/2010/07/05/news/inchiesta_redditi-5392064/

“Fini leader della congiura”: il Giornale svela il complotto contro Berlusconi

Qui la cosa si fa grave, anche se seguita a rimanere non seria. Accanto a una foto in cui sembra fare il saluto romano, oggi Il Giornale va all’attacco di Gianfranco Fini accusandolo addirittura di essere uno dei responsabili della grande congiura che vuole fermare il più bel governo del mondo quello di Silvio Berlusconi. RIBALTONE! – “Rischio ribaltone” e “Fini leader della congiura”, attacca Vittorio Feltri, che poi non contento prosegue: “Il presidente della Camera pronto alla grande ammucchiata con Di Pietro e Bersani pur di mandare a casa il premier. Che però è deciso a dargli scacco matto già nei prossimi giorni. Ce la può fare, basta che non ascolti le solite colombe”. Feltri comincia autoelogiandosi per le polemiche di settembre, per poi dire che ormai il presidente della Camera è sul punto di ottenere quello che voleva da sempre, ovvero far cadere la maggioranza. CASCA! - Secondo Feltri, Fini si sta muovendo così per lo shock che l’ha colpito quando è scomparsa An e si è ritrovato a Montecitorio senza alcun potere politico. E spiega che la legge sulle intercettazioni costituirebbe il casus belli di un piano covato da tempo. Nel quale non si è capito a che titolo entrino le dichiarazioni di Italo Bocchino di ieri, il quale spergiurava di non avere intenzione di far cadere la maggioranza. Staranno giocando a nascondino? Non si sa, ma Feltri conclude così: “Si dice che Berlusconi stia studiando le contromosse. Ce lo auguriamo. Ma se darà retta ancora alle colombe, comincerà presto il tiro al piccione”.
http://www.giornalettismo.com/archives/71056/fini-leader-della-congiura/

Nulla osta a ispezione tomba De Pedis

ROMA - Nulla da osservare da parte del Vicariato di Roma se la giustizia italiana vorra' ispezionare nella chiesa di S.Apollinare la tomba De Pedis. Il boss della banda della Magliana ritenuto coinvolto nel sequestro di Emanuela Orlandi. E nulla da eccepire se l'autorita' giudiziaria o la famiglia di De Pedis vorranno traslare altrove la salma. L'autorizzazione e' in una nota diffusa dalla trasmissione di Raitre 'Chi l'ha visto'. Per il sequestro e l'omicidio Orlandi tre persone sono indagate.
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache_e_politica/Nulla-osta-ispezione-tomba-Pedis/04-07-2010/1-A_000117453.shtml

Polonia/Komorowski nuovo presidente: "sono un catto-conservatore"

Varsavia, 5 lug. (Apcom) - Sembra chiudersi l'era Kaczynski in Polonia: le urne del ballottaggio hanno eletto nuovo presidente Bronislaw Komorowski del partito liberale Piattaforma civica (Po), contro lo sfidante di Diritto e Giustizia (PiS), Jaroslaw Kaczynski, fratello gemello del defunto presidente. Komowowski si descrive come "conservatore-cattolico", legato alla tradizione e al patriottismo. Come presidente intende sottolineare il ruolo della Polonia nell'Unione europea e nella NATO. Dice che i legami con gli USA sono storicamente importanti, ma altrettanto lo sono le relazioni con l'Est: Russia in primis. Varsavia ha dunque un nuovo presidente dopo lo shock dell'incidente aereo che in aprile ha ucciso l'ex capo dello Stato e falciato buona parte dell'establishment. Komorowski ha convinto: in campagna elettorale ha promesso di "porre fine alla "guerra polacca-polacca", la conflittualità endemica della presidenza Kaczynski arrivata tragicamente all'epilogo lo scorso 10 aprile. Komorowski promette anche di sviluppare l'economia e dice di sognare un altro "secolo d'oro" per la Polonia.
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http://www.apcom.net/newsesteri/20100705_051358_594d2b6_92211.shtml

Pdl/Frattini: Se Fini lascia partito non ci strappiamo i capelli

Roma, 5 lug. (Apcom) - "Io credo che Fini rimarrà con noi. Ma se ciò non accadesse, non ci strapperemmo i capelli. Il partito unico dei moderati esisterà comunque": lo afferma Franco Frattini in un'intervista a 'Repubblica'. "Se Fini decidesse di rinnegare il programma che ha sottoscritto e di guardare a forza diverse da quelle che lo hanno votato, per costituire un terzo polo con Casini, Rutelli o qualcuno esterno alla politica, farebbe un doppio errore: perderebbe la capacità che lui ha di rafforzare il Pdl e molta della credibilità che gli elettori gli avevano attribuito", secondo il ministro degli Esteri. "Non credo che i simpatizzanti di destra vogliano la cittadinanza breve o accettino il principio per cui i cittadini possono essere abusivamente spiati". Frattini respinge l'ipotesi di un governo di larghe intese proposto dall'Udc, e aggiunge: "Cosa diversa sarebbe una collaborazione con l'Udc per le riforme, a partire da quella della giustizia".
http://www.apcom.net/newspolitica/20100705_083900_57d5702_92215.shtml

Flotilla, Ankara chiude lo spazio aereo a Israele: rapporti a rischio

Instanbul, 5 lug. (Adnkronos/Ign) - La Turchia ha chiuso il suo spazio aereo ai voli militari israeliani. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu. Il capo della diplomazia di Ankara ha anche minacciato la rottura dei rapporti diplomatici con Israele se non giungeranno scuse per il raid contro la Freedom Flotilla, in cui hanno perso la vita 9 attivisti turchi. Gli israeliani hanno tre opzioni, ha detto Davutoglu, citato dal quotidiano Hurriyet: "Possono scusarsi o accettare un'inchiesta internazionale imparziale e le sue conclusioni. Altrimenti i nostri rapporti diplomatici verranno tagliati". "Abbiamo mostrato loro la strada d'uscita - ha detto Davutoglu, parlando ieri ai giornalisti turchi durante una visita in Kirghizistan - Se si scuseranno sulla base dei risultati delle conclusioni della loro indagine, per noi va bene". "Sono consapevoli delle nostre richieste. Se non vogliono scusarsi, devono accettare un'indagine internazionale", ha proseguito. Davutoglu ha lasciato intendere che la Turchia potrebbe decidere altre misure contro Israele: "Se non verranno intrapresi passi, il processo d'isolamento continuerà". "Lo spazio aereo turco è totalmente chiuso agli aerei militari israeliani. Questo bando non viene imposto caso per caso. E' un bando globale", ha dichiarato. Israele ha finora decisamente respinto la possibilità di presentare le sue scuse. Davotoglu aveva avuto la scorsa settimana un incontro segreto con il ministro israeliano dell'Industria Benyamin Ben Eliezer nel tentativo di ricucire i rapporti fra i due paesi.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Flotilla-Ankara-chiude-lo-spazio-aereo-a-Israele-rapporti-a-rischio_639792947.html