In Inghilterra uno studio promette di dare entro cinque anni speranza a chi non ha più la possibilità di muoversi a causa di danni al midollo spinale.
Un team di ingegneri e scienziati dell’università di Leicester, in Gran Bretagna, sta sviluppando una tecnologia che grazie a minuscoli microchip riesce a captare i messaggi nervosi, decodificare i loro segnali, e tradurre il pensiero in movimento. Il progetto mira ad aiutare i pazienti che hanno subito danni al midollo spinale, consentendo loro di muovere gli arti, braccia e gambe, in maniera normale. Secondo il prof. Rodrigo Quian Quiroga, a capo del gruppo che lavora al progetto, bisogna considerare che tali pazienti hanno perso solo la possibilità di poter utilizzare il loro corpo, ma non la capacità di pensare i comandi necessari per muoversi dal cervello.
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