domenica 27 novembre 2011

Messaggio ambientale ...


Germania: 1300 arresti per protesta contro scorie nucleari


Germania: 1300 arresti per protesta contro scorie nucleari
BERLINO - La polizia tedesca ha fatto sapere di aver arrestato 1.300 persone nell'ambito dello sgombero del sit-in vicino a Dannenberg, in Germania, inscenato per bloccare l'arrivo di un carico di scorie nucleari dalla Francia, dirette al sito di stoccaggio di Gorleben. Centinaia di poliziotti sono stati impegnati dalle prime ore di questa mattina ad allontanare i dimostranti dai binari ferroviari occupati, arrestando quanti rifiutavano di andarsene. La polizia ha stimato a 3.500 il numero delle persone che hanno partecipato alla protesta, mentre secondo gli organizzatori si sarebbe trattato di 5mila persone. Queste hanno occupato i binari che saranno usati per far passare il convoglio di 11 container contenenti le scorie. Intanto, la polizia ha reso noto che due gruppi di circa 250 persone ciascuno stanno lanciando sassi e petardi contro gli agenti, nel corso delle proteste. Numerosi agenti sono rimasti feriti e circa 10 persone sono state arrestate sinora a causa delle violenze.

Londra ammette: “La crisi ci colpisce”


Il ministro: “La crescita sarà meno buona di quella prevista”
Il ministro delle Finanze britannico, George Osborne, ha ammesso che la crescita del Regno Unito sarà meno buona di quella prevista nel 2011, annunciando tuttavia la creazione di un fondo di garanzia da 40 miliardi di sterline per permettere alle aziende di ottenere prestiti a tassi preferenziali.
POTRA’ ARRIVARE – “La situazione economica di numerosi paesi in questo momento è molto, molto difficile. Ciò ha chiaramente delle conseguenze sul Regno Unito, sulle nostre prospettive di crescita”, ha dichiarato Osborne all’emittente Bbc. “Le istituzioni internazionali e chi fa previsioni nel settore, dicono tutti la stessa cosa: che la crescita dell’economia (britannica) ha rallentato”, ha aggiunto. “E’ così anche per le economie di America, Germania e Francia”, ha sottolineato. Per rilanciare la crescita, il ministro ha annunciato la creazione di un fondo di garanzia del valore di 20 miliardi di sterline (23 miliardi di euro circa), che potrà arrivare fino a 40 miliardi (46 miliardi di euro circa), per permettere alle piccole e medie aziende di ottenere dei prestiti a tassi preferenziali.

Tangenti al Comune, ecco il libro mastro tutti i nomi di chi ha versato mazzette


In quattro fogli custoditi nella Toyota del funzionario comunale arrestato due giorni fa l'elenco di commercianti e imprenditori che hanno pagato per ottenere autorizzazioni e nulla osta. In tutto 52 nomi, quindici commercianti già indagati

di SALVO PALAZZOLO PALERMO - Il libro mastro delle tangenti al Comune è in quattro fogli zeppi di nomi e cifre. Da una parte ci sono i riferimenti a commercianti, imprenditori e professionisti: sono 52 quelli citati. Accanto, sono segnate le cifre che sarebbero state pagate per ottenere in tempi brevi una licenza o un'autorizzazione dallo sportello attività produttive del Comune: le mazzette andavano da 1.000 a 30.000 euro. 

Il libro mastro era ben conservato nel cruscotto della Toyota Yaris del geometra Rosario Torrasi, il funzionario dello sportello comunale arrestato due giorni fa dagli investigatori della squadra mobile. Adesso, quel documento diventa un pesante atto d'accusa: quindici commercianti sono già indagati, per corruzione. Altri, potrebbero essere presto iscritti nel registro della Procura, dopo una nuova tornata di interrogatori previsti dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dal sostituto Ennio Petrigni. "Bisogna accertare sino a che punto siano stati ricattati dal funzionario del Comune arrestato, e cosa abbiano ottenuto", hanno spiegato i magistrati alla conferenza stampa di venerdì scorso, dopo il provvedimento di arresti domiciliari per Torrasi, per due commessi dell'Edilizia privata e per due liberi professionisti.
ESCLUSIVO / Il libro mastro delle tangenti   
Repubblica è entrata in possesso del libro mastro del geometra Torrasi. Ecco, dunque, i nomi di chi ha pagato, così come segnati nello straordinario documento sequestrato dalla sezione reati contro la pubblica amministrazione della Mobile: "Vassallo Marianna, via Sampolo; Gambino Carmelo, gazebo, 3.000 euro; Avv. Scaduto, Borgo Vecchio, 6.000; Ing. Giuseppe Di Filippo, Tutto Inchiostro sas, 3.000; Mulè, 3.000 + 1.500, via Spinuzza; Gallitano, Ros. 2.500 + Mario 2.000 + LL. PP. 1000 (Ros. sta probabilmente per Rosario Torrasi, Mario per l'architetto Mario Torrasi, LL. PP. per l'ufficio lavori pubblici - ndr); Cannizzaro Florena 3.000; Samuele Esposito pizzeria (4.500 - 1.500 = 3.000); Aladin, via Principe di Belmonte, 3.000; Priolo 3.000; Barrile Filippo, viale Strasburgo 193; Di Maio, Noce, 2.500; Mauro pc, via Paternò, 2.000 euro; Vino, piazza Principe di Camporeale, 7.000; Ciaramitaro, arch. Mario, 10.000; Di Girolamo rinnovo, gazebo Borgo Vecchio, 3.000 euro; Barra Francesco, parch., 2500 - 1000 = 1.500; Matragna, via Filippo Cordova, 2.500; Messina 2.500; Ricotta Piero Rist., via M. Marine, 5.000 + 3.000; Puccio Gino 8.000; Bonfardeci sfincione 2.000; panificio Manzella, viale dei Picciotti, 2.000". 

In un altro foglio è scritto: "Anno 2010. Ciaramitaro arch. 30.000 euro". Sotto la scritta "Ciaramitaro" viene specificata la spartizione: "Documenti 2.000, tecnico 10.000, geom. Fr. 18.000". È probabile che la sigla "geom. Fr. " sia riferita al geometra Francesco Lombardo, anche lui complice di Torrasi. 
Nello stesso foglio, c'è il riferimento a un'altra pratica: "Alaimo D (Di Gregorio)". E poi, ancora una suddivisione di cifre: "Documenti 2.000, tecnico 10.000, geom. Fr. 18.000".  Nel terzo foglio: "Ciaramitaro, euro 22.000 arch. ", così suddivisi: "Documenti 2.000, tecnico 10.000, geom. Fr. 10.000". 
Nel quarto foglio: "Puccio Gino 5.000/8.000; Barrale: Belgio (3.000), Strasburgo (3.000); Di Maio 2.500, perizia 500; Russo via dei Tintori 3000". 
A questi nomi vanno aggiunti quelli dei 15 commercianti già indagati, che sono citati negli appunti di Torrasi e nelle intercettazioni della polizia: i loro nomi sono stati già pubblicati ieri da Repubblica. 

Torrasi era un vero manager della mazzetta. A Natale Affranchi, il titolare della notissima pizzeria l'Amanita, che si trova in fondo a corso Calatafimi, non chiese solo soldi, ma anche cene gratis per la sua squadra. Sì, perché il solerte geometra comunale era pure presidente di una squadra di calcio, composta tutta da impiegati dell'Annona. "Gli facciamo mangiare la pizza e un antipasto da te, va bene?", chiese Torrasi al telefono. Al titolare della pizzeria non restò che rispondere: "Va bene". Anche il nome di Affranchi è presente nel libro mastro delle tangenti: "Euro 3500", è scritto. Probabilmente, per quelle pizze, Torrasi gli aveva fatto uno sconto sulla mazzetta.  

Crac Parmalat: 14 imputati dovranno versare 2miliardi


Lo ha deciso la Corte d'appello di Bologna che ha rigettato il ricorso dei difensori degli imputati che chiedevano di sospendere il pagamento della provvisionale immediata già stabilità dal Tribunale di Parma

Hanno provato ad opporsi a quella somma 'da capogiro', ma dovranno rassegnarsi a pagare, ammesso che i soldi vengano effettivamente trovati. Da Calisto Tanzi in giù, i condannati in primo grado nel processo sul crac Parmalat, con l'unica eccezione di Sergio Erede (membro del cda di Parmalat finanziaria dal '91 al 2000, condannato a un anno e mezzo per bancarotta semplice e non fraudolenta come gli altri), dovranno sborsare in solido due miliardi alla Parmalat in amministrazione straordinaria, oltre al 5% del valore nominale di azioni e obbligazioni, corrispondente a circa 30 milioni, se si considerano le 35.000 parti civili costituite. Lo riferisce la Gazzetta di Parma: la terza sezione penale della Corte d' appello di Bologna ha rigettato il ricorso presentato dai difensori per la sospensione della provvisionale immediatamente esecutiva che era stata stabilita dal tribunale di Parma nel dicembre 2010, quando condannò 15 dei 17 imputati. Il ricorso è stato presentato dai difensori di Calisto Tanzi, Fausto Tonna, Luciano Silingardi,Rosaria Calogero, Paolo Sciumè, Davide Fratta
Ora i prelievi forzosi potranno procedere, anche se andrà chiarito come reperire questi soldi, poichè spesso beni e capitali sono intestati o cointestati a familiari. La Corte, facendo riferimento al buco da quasi 14 miliardi dell'ex multinazionale di Collecchio, ha rilevato che la quantificazione della provvisionale "è stata operata in misura decisamente prudenziale rispetto all'entità complessiva del danno".
Intanto il 12 dicembre a Bologna, davanti allo stesso collegio, presieduto da Francesco Maddalo, che ha rigettato la richiesta di sospensione della provvisionale, prenderà il via il processo d'appello per il crac nei confronti di amministratori, consiglieri e sindaci dell'ex gruppo Parmalat, a partire da Calisto Tanzi (che sta scontando in carcere a Parma la condanna definitiva a otto anni e un mese per aggiotaggio).
Sono state già fissate altre tre udienze fino al 20 dicembre, ma è probabile che la sentenza arrivi a gennaio.

Putin avverte le potenze straniere "Non finanziate l'opposizione"


Il premier è stato ufficialmente incoronato come candidato alla presidenza dal congresso del suo partito. Monito ai governi occidentali. Popolarità in calo: ieri non è andato a un concerto, forse per paura di essere nuovamente contestato, e i fischi li ha presi il vice primo ministro Kozak

MOSCA - Nell'accettare la candidatura alla presidenza della Federazione russa, Vladimir Putin ha messo in guardia le potenze straniere dal finanziare politici di opposizione nel tentativo di influenzare le elezioni. "Un lavoro inutile, denaro sprecato" che potrebbe essere usato con maggior profitto per sanare i debiti di Stato, ha ammonito il capo del governo di Mosca parlando al congresso del suo partito, Russia Unita.

"Sono riconoscente a Dmitri Anatolevich Medvedev (l'attuale presidente, ndr), al congresso di Russia Unita, di avermi designato e di avermi chiesto di essere candidato alla carica di presidente della Russia. Certamente, accetto questa proposta con riconoscenza", ha detto Putin nell'accettare la candidatura alle elezioni del 4 marzo 2012. 

Tutti i sondaggi danno l'uomo forte di Mosca come vincente, anche se negli ultimi giorni la sua popolarità è diminuita. La settimana scorsa Putin è stato fischiato per la prima volta in pubblico (video 1) durante un match di arti marziali allo stadio Olimpiski di Mosca. Un'onta che ancora brucia, tanto che ieri sera non si è presentato a San Pietroburgo al concerto contro l'uso di droga, forse proprio per paura di essere nuovamente contestato. Ma i fischi dalla platea sono partiti lo stesso: se li è presi il vice premier Dmitri Kozak, quando è salito sul palco.
continua ...
http://www.repubblica.it/esteri/2011/11/27/news/putin_candidato-25676408/?ref=HREC1-10

La vita sconosciuta dei contractor italiani


Chi sono e che compiti hanno i professionisti della sicurezza del nostro paese
Sono una cinquantina gli italiani impegnati nelle scorte di manager in paesi ad alto rischio come l’Iraq o l’Afghanistan. Superaddestrati, in genere hanno nel loro curriculum alcuni anni nelle unita’ d’elite delle forze armate, Folgore, Gis, Tuscania, Col Moschin, Comsubin, San Marco e, lasciata la divisa, continuano a frequentare corsi di aggiornamento e specializzazione. Spesso vengono chiamati ‘contractor’, ma i compiti della maggior parte dei contractor italiani sono differenti da quelli dei professionisti della sicurezza stranieri, ingaggiati dalle grandi ‘private security company’, inglesi o americane, o da societa’ nate negli stessi paesi a rischio. Quasi tutti gli italiani risultano attivi solo in un anello della catena del risk management.
SECURITY – ‘Quando si parla di security nelle aree a rischio – spiega Carlo Biffani, direttore generale della Security Consulting Group di Roma, societa’ che opera nel campo della sicurezza, dell’intelligence e dell’investigazione – in genere si pensa alla protezione ravvicinata, cioe’ alle scorte armate. Allora, chiariamo subito un aspetto. Nessuna societa’ in Italia e’ titolata a operare in aree di crisi con personale armato e con team di protezione propri. Per poter lavorare in quei paesi i pochi che lo fanno, noi compresi, si affidano a partner locali, che agiscono in ottemperanza delle leggi del loro paese’. Security Consulting Group propone anche cicli formativi alle aziende che operano in territori a rischio e agli operatori della sicurezza, alle forze armate e alle forze di polizia, per esempio ha collaborato con la polizia dello Strato di San Paolo, in Brasile. ’Al cliente – dice Biffani – diamo gli strumenti necessari a capire e valutare il rischio, per la security mandiamo un nostro incaricato come supervisore e consulente, la parte operativa viene svolta dalle compagnie locali. Nel nostro data base per questa figura professionale teniamo un centinaio di nomi, di cui una quarantina italiani.’
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Crisi: Grillo, vulcano Italia sta per riaccendersi

Roma, 27 nov. (Adnkronos) - "L'italiano sente, con il suo istinto arcaico e animalesco, che e' in arrivo una tempesta nella quale perdera' quelle poche certezze che lo aiutavano a inghiottire rospi su rospi. Senza pensione, senza casa, senza lavoro. Anche un topo di campo se costretto in un angolo in mancanza di una via di fuga si rivolta e morde. Il vulcano spento sta per riaccendersi ed e' inevitabile. Che tipo di vulcano sara'?". Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog, dove campeggia un Vesuvio in eruzione su Pompei.

Berlusconi: con Lega siamo uniti. Calderoli: l'alleanza non c'è più

Silvio Berlusconi (Adnkronos)
Verona, 27 nov. (Adnkronos/Ign) - "Non so se la campagna elettorale sarà lunga, però dobbiamo essere pronti. E io lavorerò dietro le quinte". Lo ha detto l'ex premier Silvio Berlusconi al termine del suo intervento che ha concluso il quinto convegno nazionale di Liberali Democratici di Carlo Giovarnardi a Verona.

Un intervento breve che ha riscosso calorosi applausi dalla platea. Cometanti sono stati gli applausi che lo hanno accolto al suo ingressoall'hotel Leon d'Oro, accompagnato dal segretario nazionale del Pdl Angelino Alfano: una volta in sala, oltre agli applausi, si è sollevato un coro: 'Silvio, Silvio, Silvio'.

Poi ha esordito: "Dobbiamo continuare a combattere per la libertà". L'ex premier ha quindi sottolineato le ragioni dell'impegno che lo vede in politica dal 1994: "Non volevamo che il Paese cadesse nelle mani di coloro che nel profondo erano e sono rimasti comunisti".

"Il comunismo -ha detto, fra l'altro, Berlusconi- è stato la tragedia più disumana nella storia dell'uomo e per questo noi siamo e resteremo in campo. Vogliamo vivere in un Paese democratico e libero e lo faremo con tutte le nostre forze sulla base dei valori che sono gli stessi della Carta del Ppe".

Berlusconi nel suo intervento ha anche ringraziato Angelino Alfano: "Sono davvero felice ogni volta che ti ascolto, ogni giorno, perché per me è una certezza: per la vittoria che dobbiamo conseguire siamo in ottime mani".

E alla folta platea Berlusconi ha assicurato: "Voglio garantirvi il mio impegno: raddoppierò l'impegno per l'organizzazione della nostra forza politica. Stiamo già lavorando per diffonderci capillarmente in tutta Italia, per stabilire anche grazie alla rete un contatto quotidiano con gli italiani, per scrivere il programma che è frutto del lavoro di questi ultimi dieci anni".

E il Cavaliere è quindi tornato a sottolineare che "i nostri valori sono i valori che fanno il bene dell'Italia, mentre dall'altra parte non c'è stata una evoluzione democratica che faccia del Pd di oggi un partito veramente democratico. Sono gli stessi di quando Bersani era il presidente della Regione Emilia Romagna e ribadiva i valori dell'Unione sovietica". Per questo, ha proseguito Berlusconi, "noi abbiamo il dovere di continuare a combattere per la nostra libertà che è il primo dei nostri diritti e dentro il diritto di libertà ci sono tutti gli altri".

Quanto all'alleanza con la Lega, Berlusconi ha assicurato che "è solida e non può assolutamente essere resa più debole con questi ultimi accadimenti e con il governo dei tecnici: i motivi dello stare insieme sono importanti e direi decisivi per il futuro del paese". E ha aggiunto: "Saremo certamente alleati anche alle prossime amministrative".

Poco dopo arriva, però, la replica del leghista Roberto Calderoli che con l'Adnkronos ha commentato: "Davvero ha parlato di alleanza? L'alleanza a livello nazionale non può essere solida perché non esiste più".

Raggiunto al telefono, il coordinatore delle segreterie della Lega ha spiegato che "l'alleanza esiste al livello del territorio, dove siamo al governo insieme". Per l'ex ministro della Semplificazione, dunque, l'avvenire è tutto da scrivere.

"Rispetto invece a un discorso di tipo nazionale o a future intese -ha fatto osservare - tutto dipenderà dal comportamento in aula del Popolo della libertà. E se in tale sede le distanze tra noi dovessero risultare confermate, è impossibile pensare a qualcosa in comune".

Pensioni, la stretta sull’inflazione

Arriva il blocco dell’adeguamento al costo della vita e la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro

Qualcosa si muove, e comincia a farlo in fretta. Tra i piani allo studio del governo Monti ci sono il blocco dell’adeguamento delle pensioni al costo della vita e la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro. La patrimoniale non colpirà le rendite finanziarie, ma arriveranno più imposte sulla casa e un’Ici progressiva:

Per ora sono stati individuati i capitoli sui quali intervenire per far fronte all’emergenza. La manovra si limiterà a 15miliardi, forse anche meno, se la prossima settimana la Commissione europea concederà all’Italia, ma anche agli altri Paesi, lo sconto sulla misura dell’aggiustamento, cioè di considerare il ciclo economico avverso. In caso contrario servirebbero almeno 25 miliardi per centrare il pareggio di bilancio nel 2013. Il premier e ministro dell’Economia fa molto affidamento su questo capitolo per recuperare risorse fin dal 1˚ gennaio. Svariati miliardi si potrebbero risparmiare bloccando la cosiddetta «perequazione automatica » delle pensioni, cioè l’adeguamento al costo della vita che scatta a gennaio di ogni anno. Considerando che solo nel pianeta Inps (escluse quindi le pensioni del pubblico impiego) ogni punto di inflazione vale un paio di miliardi di spesa per la perequazione e che quest’anno l’inflazione si avvicinerà al 3%, la misura può valere molto.

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http://www.giornalettismo.com/archives/172529/pensioni-la-stretta-sullinflazione/

IRAN: PARLAMENTO VOTA RIDUZIONE RELAZIONI DIPLOMATICHE GB

(AGI) Teheran - Il Parlamento iraniano ha votato a favore della riduzione delle relazioni diplomatiche con la Gran Bretagna. L'iniziativa rappresenta la prima reazione di Teheran contro le sanzioni imposte dall'Occidente in relazione al programma nucleare di Teheran. Dopo questo voto -espresso da 194 parlamentari, tra i quali 179 a favore, quattro contro e undici astenuti- sara' probabilmente espulso l'ambasciatore britannico, ma a decidere in via definitiva dovra' essere il Consiglio dei Guardiani della Rivoluzione. .

USA 2012: 81% americani insoddisfatti, guardano a terza via

USA 2012: 81% americani insoddisfatti, guardano a terza via

WASHINGTON - L'81% degli americani è insoddisfatto di come è governato il paese. È quanto emerge da un sondaggio condotto da Gallup e riportato dal Wall Street Journal. La metà degli interpellati da Gallup ritiene che un terzo partito è necessario, una percentuale in rialzo rispetto al 40% del 2003. Sette su dieci ritengono che il paese è sulla strada sbagliata. Ross Perot nel 1992 raccolse un voto su cinque, diventando il candidato indipendente più di successo nelle elezioni presidenziali moderne, ricorda il Wall Street Journal, evidenziando che quando Perot si candidò il 39% degli americani era insoddisfatto di come il paese veniva governato. "C'è una forte possibilità che uno sfidante emerga tra i candidati" repubblicani e democratici, e questo perché "un nuovo gruppo chiamato American Elect sta lavorando per assicurare che un candidato indipendente possa essere scelto in giugno e correre".

Pakistan, governo: Usa lascino base aerea Baluchistan entro 15 giorni

Pakistan, governo: Usa lascino base aerea Baluchistan entro 15 giorni
ISLAMABAD - Il governo pakistano ha chiesto agli Stati Uniti di lasciare entro 15 giorni la base aerea di Shamsi, nella provincia sudoccidentale del Baluchistan. La decisione, presa durante un incontro della commissione sulla difesa cui fa capo il premier Yousuf Raza Gilani e comunicata ai giornalisti con una nota, segue l'attacco di elicotteri Nato nel nordovest del Paese che ha ucciso 28 soldati. Islamabad ha inoltre ordinato la sospensione del transito verso l'Afghanistan dei rifornimento per le truppe della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf).

Ingroia: nuovi rischi di trattativa Stato-mafia

Il procuratore di Palermo teme che la storia si ripeta

Secondo il magistrato palermitano l'ingresso nella Terza repubblica ci espone a scenari antichi: "Più volte ci sono state fasi di rottura, crisi e conflitto mentre dietro le quinte si stabilivano patti di convivenza".

Bologna, 26 novembre 2011 - Secondo Antonio Ingroia, procuratore aggiunto di Palermo, "l'ingresso nella Terza Repubblica ci espone a nuovi rischi" di trattativa tra Stato e mafia. Intervenendo all'incontro dal titolo 'Costituzione. Democrazia, legalità e sviluppo', in corso alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bologna 'Alma Mater Studiorum', organizzato dall'associazione politico-culturale 'Marx XXI', Ingroia ha sottolineato che "definire la mafia l'antistato è un luogo comune", ma altrettanto vero è che "spesso pezzi di classe dirigente italiana hanno stabilito un'alleanza con la mafia". "In un arco temporale ristretto - ha detto Ingroia - più volte nella storia italiana ci sono state fasi di rottura, di crisi e di conflitto mentre nel frattempo dietro le quinte si trattava per stabilire patti di convivenza, che garantiscono la storia secolare della mafia e gli affari di pezzi di classe dirigente. All'inizio della storia repubblicana - ha sottolineato Ingroia - la mafia intervenne a Portella della Ginestra per fermare il movimento operaio e contadino, e all'inizio della Seconda repubblica, perché aveva necessità di cambiare i propri riferimenti politici. L'ingresso nella Terza repubblica ci espone a nuovi rischi su questo fronte".

Attacco Nato, Pakistan esprime 'furore'

(ANSA) - ISLAMABAD - In una telefonata tra il ministro degli esteri pachistano, Hina Rabbani Khar, al segretario di stato americano Hillary Clinton, Islamabad ha espresso oggi agli Stati Uniti tutto il suo ''furore'' per l'attacco di ieri da parte della Nato in Afghanistan, che ha ucciso 26 soldati pachistani alla frontiera. In seguito all'attacco il Pakistan ha anche annunciato che rivedra' tutti i suoi accordi con Washington e la Nato.