(Andrea Busalacchi) Il successo degli integratori alimentari, continua a farsi strada; questa è la volta dell’Alzheimer. In un articolo precedente http://www.siciliainformazioni.com/giornale/salute/125200/prevenzione-dellalzheimer-nuove-scoperte.htm parlai di prevenzione, in cui alimentazione e lo stile di vita possono influenzare di molto l’incidenza di tale patologia, oggi invece parliamo di un integratore alimentare derivato da un muschio cinese l’Huperzia o Lycopodium serratum.
Tale muschio è molto raro in natura, e ultimamente è a rischio estinzione; da tale pianta si ricava l’Uperzina A, un alcaloide capace di inibire l’azione dell’acetilcolinesterasi cerebrale, enzima in grado di degradare l’acetilcolina (neurotrasmettitore nervoso presente nel nostro organismo). In questo modo, limitando la degradazione dell’acetilcolina, permette a quest’ultima di rimanere attiva per più tempo e tale sua azione viene appunto impiegata nel trattamento del morbo dell’Alzheimer e nelle malattie con declino cognitivo.
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